Avviati tirocini di inclusione sociale per 29 ragazzi di Melilli e Augusta

Soddisfazione del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, per il lavoro portato avanti dal Distretto Socio Sanitario n.47 che, a partire dal mese di ottobre, ha avviato per 29 cittadini di Melilli e Augusta altrettanti tirocini di inclusione sociale nell’ambito della programmazione Pon Inclusione Avviso 3, presso case di cura, bar, ristoranti, artigiani, cooperative sociali e altri attori economici dell’interland.
“Al mio insediamento – ha voluto ricordare il sindaco Carta – il Distretto socio sanitario Augusta-Melilli, aveva dei fondi da trasferimenti regionali sospesi che andavano utilizzati per il potenziamento degli uffici del distretto e per progetti di inclusione sociale. Da presidente del Distretto, mi sono immediatamente adoperato per sbloccare le somme, assumere personale, far sviluppare i progetti ed ottenere i finanziamenti. Un ringraziamento – conclude il primo cittadino di Melilli – a tutti i dipendenti che hanno lavorato con serietà e competenza per il raggiungimento di questo importante risultato”.
Si tratta di una esperienza occupazionale per soggetti in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale. Tutti i cittadini coinvolti versano in stato di disoccupazione da almeno 6 mesi e l’80% è percettore di Reddito di Cittadinanza.
Nella realizzazione dei progetti gli Uffici dei Servizi Sociali hanno svolto una funzione di monitoraggio e garanzia, attraverso la sottoscrizione con azienda ospitante e tirocinante di una convenzione, che sancisce i diritti e i doveri delle parti e garantisce lo svolgimento del Tirocinio fino al 31 Dicembre, salvo ulteriori proroghe. Nella stessa sede per ogni tirocinante è stato sottoscritto un patto di inclusione sociale e un progetto personalizzato in cui sono state specificate le competenze da acquisire, sia in riferimento agli obiettivi di inclusione sociale, autonomia della persona e riabilitazione, sia le competenze tecnico – professionali da acquisire durante il periodo di lavoro.




Commissione regionale antimafia a Siracusa, Fava: “Calo della fiducia e delle denunce”

Il presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava, questa mattina ha incontrato a Siracusa il prefetto Scaduto ed i vertici delle forze dell’ordine. Una visita istituzionale dettata dalla volontà di approfondire il “caso” Siracusa, dopo i recenti episodi di bombe carta fatte esplodere in diversi punti della città. Ad accompagnarlo anche la vicepresidente della commissione, Rossana Cannata, ed il deputato regionale Stefano Zito che aveva sollecitato la commissione regionale antimafia ad approfondire quanto avvenuto nel capoluogo aretuseo.
La situazione non sarebbe allarmante, le indagini sono in corso ed avrebbero sin qui fatto emergere come alcuni episodi sarebbero da inquadrare come atti delinquenziali da “vendetta” interpersonale e non sempre come “messaggi” della mafia. Cionondimeno, rilanciano l’invito a denunciare rivolto in primo luogo ai commercianti ma anche ai cittadini. Senza quel primo passaggio è difficile adottare adeguate strategie di contrasto, nonostante il lavoro quotidiano di inquirenti e forze dell’ordine siracusane.




Covid, una vittima a Floridia: non ce l’ha fatta un 56enne ricoverato in ospedale

Anche a Floridia il covid miete una nuova vittima. Cittadina scossa alla notizia del decesso di un 56enne che era risultato positivo nei giorni scorsi. Per vie delle sue condizioni, era stato ricoverato nell’area covid del Trigona di Noto. Poi un improvviso peggioramento, nonostante le cure del caso. Intubato in terapia intensiva a Siracusa, nelle ore scorse il suo cuore ha cessato di battere. Lascia una moglie e due figlie. Fonti sanitarie riportano che l’uomo non si sarebbe ancora vaccinato. Il sindaco di Floridia, Marco Carianni, ha rinnovato alla popolazione l’invito alla vaccinazione. Secondo l’ultimo report regionale, Floridia è tra le quattro cittadine siracusane con la più alta incidenza di contagio per 100mila abitanti: 175,04 (37 nuovi casi) nella settimana di riferimento 27 settembre-3 ottobre. Al 7 ottobre, ultimo aggiornamento pubblico, erano 67 i floridiani positivi al covid. Ad oggi sono 2 i floridiani ricoverati in ospedale per covid.
La settimana si era aperta con la notizia della morte di una donna di Melilli, di 65 anni, ricoverata in terapia intensiva nel reparto covid dell’Umberto I di Siracusa.




Abusi edilizi, il Comune di Siracusa cerca i soldi per le demolizioni al Fondo nazionale

Il Comune di Siracusa ha annunciato la sua partecipazione al terzo bando del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili che istituisce un “fondo demolizioni” a favore degli Enti locali. Copre fino al 50% dei costi sostenuti per la demolizione degli abusi edilizi e per lo smaltimento rifiuti. All’interno del bilancio comunale 2021-2023, peraltro, è stato previsto un capitolo che consentirebbe di avviare un numero di demolizioni, fino al 50% del costo degli interventi, su quelle strutture per le quali è stato adottato un provvedimento definitivo non eseguito nei termini stabiliti.
“Questo – dichiara l’assessore all’Edilizia privata e all’Urbanistica Sergio Imbrò- ci consentirà di mettere subito in campo ed attivare azioni efficaci contro l’abusivismo edilizio. Con un proprio atto di indirizzo, la giunta ha dato mandato al settore di individuare gli edifici abusivi da demolire che rientrino nelle priorità del Fondo: nello specifico opere con abusi con volumetrie preferibilmente pari o superiori a 450 mc, o realizzate in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire e per le quali è stato emesso verbale di infrazione urbanistica e relativa ordinanza di demolizione; ed ancora opere che danneggiano anche gli edifici adiacenti. In questo modo- conclude Imbrò- saranno definitivamente rimosse situazioni oltremodo indecorose create da lavori iniziati ma mai conclusi: si tratta di interventi finalizzati a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano”.
Soddisfazione viene espressa anche dall’assessore alla Legalità Fabio Granata che parla di “segnale importante e coerente di trasparenza da parte della nostra amministrazione”.

foto dal web




Green pass, boom di prenotazioni per il tampone rapido: “siamo sommersi dalle richieste”

“Siamo sommersi da una ondata di prenotazioni”. E’ caccia al tampone rapido per ottenere il green pass, obbligatorio dal 15 ottobre. Laboratori privati di analisi e farmacia abilitate della provincia di Siracusa rispondono alla stessa maniera: “siamo subissati dalle richieste”. Una mole di richieste, in alcuni casi con pacchetti fino al 31 dicembre, che solleva diverse preoccupazioni.
Salvo Caruso, presidente di Federfarma Siracusa, non nasconde i due punti critici. “Mi chiedo se il sistema Paese saprà reggere una simile richiesta settimanale. Parliamo di milioni di tamponi a settimana: ce ne è a sufficienza? Qui a Siracusa stiamo invitando a fissare e rispettare dei numeri di prenotazione su base settimanale, proprio per evitare situazioni folli”. E qui si innesta il secondo punto critico: non è difficile prevedere in queste condizioni file, resse e tensioni per ottenere il tampone rapido in farmacia o in un laboratorio privato. Come garantire il rispetto delle norme sanitarie e, in qualche misura, anche di ordine pubblico? “Anche su questo tema bisogna interrogarsi ed essere tutti responsabili. Sono certo che nessuno anteporrà l’interesse economico alla salute ed all’ordine pubblico”, dice ancora Caruso. “Stiamo dicendo molti no. Proprio per non ingenerare situazioni al limite del caos. Il volume di telefonate quotidiano per prenotare il tampone rapido è pazzesco. E chi non prende la linea, trova occupato o si sente rispondere no spesso si innervosisce. Non oso pensare a cosa accadere se i tamponi dovessero finire…”, confessa il presidente di Federfarma.
Chi non ha intenzione di vaccinarsi, non ha grosse alternative – per recarsi regolarmente a lavoro – se non fare ricorso al tampone. Il rapido ha un prezzo di 15 euro e dà diritto ad una certificazione verde valida per 48 ore. Per “coprire” l’intera settimana lavorativa, ne serviranno almeno tre di tamponi rapidi per una spesa mensile di 180 euro. Alcuni esponenti politici strizzano l’occhio ai non vaccinati e chiedono tamponi gratuiti, ma la posizione del governo non cambia. “Chi non vuole vaccinarsi, per sue ragioni, si faccia carico del peso economico della scelta”, ripetono fonti di maggioranza.




Vertenza Auchan-Conad, buone nuove per 13 lavoratori siracusani. “Svolta positiva”

Nella vertenza Auchan-Conad, dopo il passaggio di insegna, ci sono buone novità per i 13 lavoratori che erano rimasti fuori dai primi accordi. Ad annunciare la svolta positiva è la segreteria regionale della Uiltucs, guidata da Marianna Flauto, al termine dell’incontro odierno.
“Si chiude finalmente una pagina positiva su Siracusa – spiega Flauto – dove i lavoratori ex Auchan rimasti fuori dai passaggi a Conad hanno trovato ricollocazione presso Unieuro che aprirà il 28 ottobre al centro commerciale di Melilli. A Porte di Catania sono stati salvati 14 dei 25 lavoratori rimasti esclusi dai precedenti trasferimenti di ramo d’azienda. Saranno dunque pronti per il Natale e saranno ricollocati attraverso un percorso di formazione on the job che consentirà di riqualificarli. Questo è un momento di gioia nell’ambito della vertenza Auchan-Conad che ha caratterizzato la Sicilia”.




Obbligo di green pass a lavoro, le faq del governo: controlli, esenzioni e sanzioni

Il Governo ha pubblicato le faq sull’obbligo del green pass a lavoro che scatta dal 15 ottobre. Undici risposte ad altrettante domande per fornire chiarimenti agli interrogativi più frequenti dopo che il premier, Mario Draghi, ha firmato i due dpcm riguardanti Green Pass e ambito lavorativo.

1. Come devono avvenire i controlli sul green pass dei lavoratori nel settore pubblico e in quello privato?
Ogni amministrazione/azienda è autonoma nell’organizzare i controlli, nel rispetto delle normative sulla privacy e delle linee guida emanate con il dPCM 12 ottobre 2021. I datori di lavoro definiscono le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro, e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento delle violazioni degli obblighi di cui ai commi 1 e 2. È opportuno utilizzare modalità di accertamento che non determinino ritardi o code all’ingresso. Nelle pubbliche amministrazioni l’accertamento, che dovrà avvenire su base giornaliera, prioritariamente nella fascia antimeridiana della giornata lavorativa, potrà essere generalizzato o a campione, purché in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione che assicuri, nel tempo, il controllo su tutto il personale dipendente.
Oltre all’app “VerificaC19”, saranno rese disponibili per i datori di lavoro, pubblici e privati, specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. Tali verifiche potranno avvenire attraverso l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura; per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell’economia e delle finanze, l’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC; per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC; per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi informativi di gestione del personale del, e la Piattaforma nazionale-DGC.

2. Come è possibile, per i soggetti che non possono vaccinarsi per comprovati motivi di salute, dimostrare di poter accedere al luogo di lavoro?
I soggetti che, per comprovati motivi di salute, non possono effettuare il vaccino contro il COVID-19, dovranno esibire un certificato contenente l’apposito “QR code” in corso di predisposizione. Nelle more del rilascio del relativo applicativo, il personale esente – previa trasmissione della relativa documentazione sanitaria al medico competente dell’amministrazione di appartenenza – non potrà essere soggetto ad alcun controllo.

3. I soggetti che hanno diritto al green pass ma ne attendono il rilascio o l’aggiornamento come possono dimostrare di poter accedere al luogo di lavoro?
Per i soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, sarà possibile avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

4. Quali provvedimenti deve prendere il datore di lavoro che accerta che il dipendente abbia effettuato l’accesso alla sede di servizio pur essendo sprovvisto di green pass?Quali sanzioni rischia il lavoratore?
Il lavoratore, pubblico o privato, è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del green pass; nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta.
Il datore di lavoro deve poi effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell’applicazione della sanzione amministrativa. Infatti il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza green pass è soggetto, con provvedimento del Prefetto, a una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro. Vengono poi applicate anche le sanzioni disciplinari eventualmente previste dai contratti collettivi di settore.
Oltre alla retribuzione, non sarà più versata al lavoratore senza green pass qualsiasi altra componente della retribuzione, anche di natura previdenziale, avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario, previsto per la giornata di lavoro non prestata. I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità di servizio

5. Da chi devono essere effettuati i controlli sul green pass dei lavoratori che arrivano da società di somministrazione? Dalla società di somministrazione o dall’azienda in cui vengono distaccati?
I controlli devono essere effettuati da entrambe, sia dalla società di somministrazione, sia dall’azienda presso la quale il lavoratore svolge la propria prestazione.

6. I protocolli e le linee guida di settore contro il COVID-19, che prevedono regole sulla sanificazione delle sedi aziendali, sull’uso delle mascherine e sui distanziamenti, possono essere superati attraverso l’utilizzo del green pass?
No, l’uso del green pass è una misura ulteriore che non può far ritenere superati i protocolli e le linee guida di settore.

7. I clienti devono verificare il green pass dei tassisti o degli autisti di vetture a noleggio con conducente?
I clienti non sono tenuti a verificare il green pass dei tassisti o dei conducenti di NCC.

8. I parrucchieri, gli estetisti e gli altri operatori del settore dei servizi alla persona devono controllare il green pass dei propri clienti? E i clienti, devono controllare il green pass di tali operatori?
Il titolare dell’attività deve controllare il pass dei propri eventuali dipendenti ma non deve richiederlo ai clienti, né questi ultimi sono tenuti a chiederlo a chi svolge l’attività lavorativa in questione.

9. È necessario verificare il green pass dei lavoratori autonomi che prestano i propri servizi a un’azienda e che per questo devono accedere alle sedi della stessa?
Sì, tutti coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nelle sedi dell’azienda sono soggetti al controllo.

10. È possibile per il datore di lavoro verificare il possesso del green pass con anticipo rispetto al momento previsto per l’accesso in sede da parte del lavoratore?
Sì. Nei casi di specifiche esigenze organizzative, i lavoratori sono tenuti a rendere le comunicazioni relative al mancato possesso del green pass con il preavviso necessario al datore di lavoro per soddisfare tali esigenze.

11. Quali sanzioni rischia il datore di lavoro che non effettua le verifiche previste per legge?
Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.




Talete della discordia: un collegamento pedonale per chiudere il contenzioso con la Regione?

“Ribadiamo la richiesta di ritirare ed annullare la determina dirigenziale con cui Palazzo Vermexio ha disposto lavori di restyling per la facciata del Talete. Come abbiamo sempre sostenuto, è inopportuna e inadeguata”. Giuseppe Implatini è il portavoce del comitato Levante Libero, da mesi in prima linea nella battaglia per l’abbattimento del casermone parcheggio e per la riqualificazione della vecchia Marinella.
Dopo l’incontro con l’amministrazione comunale, restano ancora intatte le distanze sulla vicenda. E nonostante una nota stampa “conciliante”, diramata dal Comune di Siracusa, dal comitato storcono il nasco e precisano ancora una volta quelle che sarebbero delle contraddizioni.
“Se davvero il Comune vuole lavorare con noi ad una idea di demolizione della copertura del Talete, pensare ora di spendere 50mila euro per abbellirne la facciata è un controsenso”, dice subito Implatini. Palazzo Vermexio ha difeso a denti stretti il progetto che, però, ha raccolto diverse critiche tutte rigorosamente non tenute in considerazione. La posizione di Italia e Granata è chiara: “il progetto di restyling sarà realizzato perché
per la eventuale demolizione, alla quale si dichiarano favorevoli, sarebbero comunque necessari almeno tre anni. Nel frattempo ritengono compatibile ed opportuna una sistemazione del decoro della facciata”, racconta Implatini che dell’incontro con l’amministrazione è stato protagonista. “Su questo punto non si riesce a trovare un accordo. I rampicanti fioriti proposti e allocati intorno alla ringhiera della terrazza del parcheggio Talete aumenterebbero l’impatto verticale sul paesaggio di circa un metro e mezzo e i pannelli d’acciaio davanti alle aperture aumenterebbero i rischi per la incolumità pubblica. Per noi è da avversare ogni intervento non strettamente necessario su un ecomostro da demolire”. Ma l’amministrazione non pare sentir ragioni da questo punto di vista.
“Non abbiamo ancora ricevuto in copia certificazioni relative al parcheggio, malgrado le regolari richieste di accesso agli atti. Ci sono poi indiscrezioni circa l’affidamento della terrazza a privati, cosa che il sindaco sconfessa fermamente. Ma per noi rimane centrale il ritiro della delibera per il cosiddetto progetto di abbellimento della facciata del parcheggio Talete. Quei fondi vengano piuttosto accantonati per la realizzazione di una progettazione di demolizione della copertura ecomostro del Talete e riqualificazione complessiva dell’area in
questione. Un’azione che consentirebbe la realizzazione di un parco di circa 25 mila metri quadrati, con posteggio alberato, viabilità e aree a svago, il tutto impreziosito dalla restituzione alla città del suo lungomare di levante”. Ed è qui che emerge la distanza ancora esistente tra i piani dell’amministrazione e le richieste di Levante Libero.
C’è intesa invece sulla necessità di dare vita ad un tavolo tecnico per una proposta progettuale che possa agevolare una transazione che chiuda una volta per tutte il decennale contenzioso con la Regione che, come noto, chiede la restituzione del finanziamento concesso per la realizzazione del Talete a causa di una serie di modifiche e cambiamenti che il Comune di Siracusa non avrebbe comunicato, in fase di realizzazione dell’opera. Una delle idee proposte è quella di realizzare un ponte pedonale fra Riva Nazario Sauro e la terraferma, “in modo da presentare una sorta di sanatoria, capace di porre rimedio al vulnus generato dalla mancata realizzazione del collegamento che era condizione del finanziamento originario”, spiega ancora Implatini. I fondi? Si guarda con speranza al Pnrr.




Green pass, poliziotti e vaccino. Il Siulp: “Agenti non siano discriminati per loro scelte”

Visita a Siracusa del segretario regionale del Siulp, Santino Giorgianni. “Ha voluto testimoniare la vicinanza alla nostra struttura territoriale, in un momento nel quale i poliziotti siracusani sono impegnati al massimo delle loro forze su più fronti, come l’immigrazione clandestina ed il contrasto alla recrudescenza di episodi di criminalità che stanno allarmando da qualche tempo l’opinione pubblica”, ha detto il segretario provinciale del sindacato di Polizia, Tommaso Bellavia.
Dopo un momento privato con i vertici locali del Siulp, il segretario regionale ha incontrato in Questura il Vicario Francesco Marino. Durante l’incontro sono stati affrontati gli argomenti più attuali che interessano le Poliziotte ed i Poliziotti che prestano servizio in questa provincia.
Giorgianni ha avuto modo di sottolineare che sulla vexata quaestio riguardante il “green pass” la posizione del Siulp nazionale e locale, in linea con il mondo del sindacato confederale, rappresenta il giusto equilibrio tra le ragioni della stragrande maggioranza dei poliziotti che hanno aderito alla vaccinazione anti covid e coloro i quali invece, per un convincimento personale, hanno ritenuto di non doversi sottoporre al vaccino. “Questi ultimi – ha proseguito Giorgianni – non devono essere in alcun modo discriminati per la loro scelta”.
Infine, il segretario provinciale Bellavia ha ricordato che la Questura di Siracusa e gli Uffici periferici hanno una nota ed endemica carenza di personale che, ancora oggi, non è stata colmata neanche con un aumento di risorse e di mezzi. G




Operazione Ludos, scommesse ed usura ad Augusta: tornano in libertà 3 degli indagati

Il gip del Tribunale di Siracusa ha rimesso in libertà 3 degli 11 indagati nell’operazione Ludos su un giro di usura e scommesse online illegali. I tre, di Augusta, erano ai domiciliari. A loro carico, adesso, l’obbligo di dimora. Nei giorni scorsi, era stato trasferito dal carcere ai domiciliari un 47enne che – secondo le accuse – avrebbe prestato una somma di denaro per poi chiederne la restituzione a tassi elevatissimi.
Gli 11 indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse on-line attraverso siti illegali, esercizio abusivo dell’attività di credito ed usura. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato di Augusta.