Tromba d’aria su Augusta, danni limitati. Il sindaco: “l’abbiamo scampata bella”

La zona nord della provincia di Siracusa è stata quella maggiormente colpita dall’imprevista ondata di maltempo. Fenomeni di tale intensità non erano attesi e neanche usuali a queste latitudini. A Francofonte, il forte vento ha sradicato alcuni alberi, precipitati sulle auto in sosta. Ma è ad Augusta che lo spettacolo della forza della natura è stato impressionante: la cittadina è stata investita da una tromba d’aria. “L’abbiamo scampata bella, specie vedendo quello che è successo alla vicina Catania”, racconta in diretta su FMITALIA il sindaco Giuseppe Di Mare. “I danni sono per fortuna limitati: qualche albero, alcuni lampioni in zona Monte e i pannelli dell’ impianto fotovoltaico di una scuola”. Di Mare è stato in costante contatto con il comandante del grande porto megarese. “Una cosa così non si vedeva da decenni. Voglio ringraziare quanti si sono spesi per evitare che la situazione potesse degenerare. Complimenti a chi ha fatto si che siano state evitate collisioni tra le navi. Con la Protezione Civile e la Municipale stiamo verificando la situazione”.

A Priolo, il disaster manager della Protezione Civile, Gianni Attard, conferma che le forti raffiche di vento non hanno lasciato strascichi in zona industriale o nel centro abitato dove comunque la popolazione era stata informata con messaggi di alert del peggiorare della situazione meteo. “Il peggio sembra essere passato, facendo i debiti scongiuri. Questo improvviso peggioramento delle condizioni meteo ha sorpreso tutti. Purtroppo si deve ancora una volta parlare di cambiamenti climatici”.




Forte maltempo sul siracusano, la Protezione Civile: “limitate gli spostamenti”

Una intensa precipitazione si è abbattuta nel primi pomeriggio su Siracusa. Una pioggia battente ed imprevista che ha sorpreso non poco anche gli esperti meteo.
La Protezione Civile di Siracusa sta predisponendo l’invio di messaggi via whatsapp per chiedere alla popolazione di limitare gli spostamenti sino a quando la situazione meteo non migliorerà. Il rischio è di ritrovarsi in strade trasformate in fiumare dalla pioggia battente. In questi minuti si sta valutando anche l’impiego del mezzo anfibio della Protezione Civile per perlustrazioni stradali. L’assessore Sergio Imbrò sta seguendo l’evoluzione della situazione. Lo scenario attuale non prevede miglioramenti meteo sensibili prima delle 17.
Oltre alla pioggia, anche il forte vento sta creando motivo di allarme. Una tromba d’aria ha sfiorato Augusta, lo conferma il sindaco Di Mare. Danni limitati, qualche albero sradicato insiemena lampioni e a pezzi dell’impianto fotovoltaico di una scuola. A Priolo, la Protezione Civile comunale ha attivato 4 squadre per tutte le operazioni che saranno necessarie.
Non sono segnalati al momento danni importanti. La situazione peggiore a Francofonte dove alcuni alberi, sradicati dal vento, si sono abbattuti su alcune auto parcheggiate.




Demolizione del viadotto di Targia: parere favorevole del Comune, furia Vinciullo

Non mancano le reazioni della politica siracusana al via libera della Regione per l’abbattimento del viadotto di Targia. Una demolizione finanziata con 955mila euro di fondi europei destinati da Palermo al dismesso viadotto, chiuso al traffico dal 2014. Il Genio Civile dovrà progettare l’intervento e procedere con l’appalto dei lavori. Se tutto dovesse procedere spedito, l’aggiudicazione della demolizione potrebbe avvenire già entro la fine del 2021.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha accolto con favore la notizia. Non una sorpresa per Palazzo Vermexio perchè il Comune aveva già espresso parere positivo alla demolizione agli uffici regionali del settore Infrastrutture. “Con la Regione abbiamo discusso a lungo del viadotto di Targia e del tipo di intervento da eseguire. Abbiamo dato parere positivo all’abbattimento. Questo non significa escludere ogni possibilità di ricostruire il viadotto di Targia. Ma questa opzione dipenderà in futuro dai costi e dalle disponibilità regionali”, spiega il sindaco Italia.
“Vogliamo sapere invece che fine hanno fatto i rimanenti 5 milioni di euro che sono stati stanziati nel Patto per il Sud e di cui non c’è alcuna traccia”, interviene Vincenzo Vinciullo. Il Patto per il Sud aveva destinato risorse all’abbattimento e contemporanea ricostruzione del viadotto di Targia. Non solo. “L’intervento che ora dovrebbe essere realizzato dalla Regione, si presenta impossibile allo stato attuale. A meno che l’amministrazione comunale non proceda col cedere i propri diritti sul viadotto alla Regione. E anche questo è un capitolo che va attenzionato. Estranei intervengono a casa mia – prosegue Vinciullo – e il sindaco fa finta di non sentire, di non capire e di non comprendere che l’asseto viario appartiene al Comune di cui lui, evidentemente per caso, è ancora il sindaco”.
Vinciullo teme che ancora una volta i finanziamenti inizialmente previsti per Siracusa abbiano preso un’altra strada: “serviranno per lavori al castello di Orazio Nelson, in provincia di Catania, intervento non previsto nel settembre 2016”. E’ la data della stipula del già citato Patto per il Sud.




Indiana Jones, le riprese a Siracusa: dopo la Neapolis, pronto il set del Maniace (anche in mare)

Le poche foto disponibili del primo set siciliano del nuovo capitolo della saga di Indiana Jones stanno facendo arrovellare i fans. Quanto ricreato negli spazi del Castello Maniace di Siracusa solleva, infatti, un dubbio: forse non tutta la Storia è ambientata nel 1969. L’analisi di piccoli dettagli come il vasellame e le costruzioni in legno allestite non sarebbero – per i più attenti – compatibili con il 1969. Forse un flashback, una parentesi indietro nel tempo per un qualche appiglio narrativo tra due epoche differenti. Un piccolo mistero che finisce per aumentare l’attesa per l’uscita del quinto episodio delle avventure di Indiana Jones.
La foto scattata con un drone regolarmente autorizzato al sorvolo, mostra poi nell’affaccio a mare lato porto Grande del maniero siracusano – ben nascoste per le riprese – le macchine per esplosioni controllate. Proprio nello specchio acqueo del Maniace, infatti, sono previste delle riprese di quello che, magari, potrebbe rivelarsi nella finzione cinematografica un antico assedio ad un immaginario luogo. Domani, giorno di riprese al Castello, i curiosi che riusciranno ad appostarsi in luoghi favorevoli, potranno notare proprio degli effetti come fumosità e colpi di armi da fuoco.
Intanto, dalle 6 di questa mattina e fino alle 23 di domani sera istituito il divieto di transito e sosta (con rimozione) in piazza Federico di Svevia, slargo di accesso al Castello Maniace. Divieto di sosta e rimozione coatta anche nell’adiacente via Abela.
In banchina 1 al Porto Grande la mostruosa macchina della logistica per le riprese del film a Siracusa: camion tecnici, mezzi di appoggio, van, moduli e tendoni. Per trasportare tutte le persone coinvolte nelle riprese, autorizzato il libero transito in Ortigia di 15 minibus della produzione, la Eagle Pictures.
Oggi, intanto, continuano le riprese all’Orecchio di Dionisio, nella inaccessibile area archeologica della Neapolis. “In questi giorni Siracusa è il cuore di una grandiosa produzione cinematografica che sta impegnando centinaia di persone e attori di fama assoluta per un film che sarà visto dal pubblico di tutto il mondo. Questo evento mi riempie di orgoglio ed è di portata storica”, gongola il sindaco Francesco Italia. “Le riprese interesseranno due dei siti più visitati e apprezzati e ciò può diventare occasione per un ulteriore rilancio e consolidamento dell’immagine di città d’arte. Per un film che è destinato a essere trasmesso a lungo anche nei canali televisivi, il successo in termini di visibilità per la città è assicurato e sarà duraturo negli anni. Altrettanto importanti saranno le ricadute economiche immediate e future, confermando come Siracusa abbia in sé potenzialità che aspettano solo di essere valorizzate per un nuovo sviluppo fondato sulla sostenibilità”.




Furti e spaccate, in due finiscono in carcere. Erano il terrore dei commercianti siracusani

Sono stati individuati e finalmente posti in stato di fermo i due giovani che erano diventati il terrore dei commercianti siracusani. Operazione congiunta di Polizia e Carabinieri che, al termine di attente attività di indagine, sono riuscite a fornire un quadro indiziario e probatorio tale da indurre l’autorità giudiziaria ad intervenire disponendo il fermo. Erano esausti i commercianti siracusani che da settimane erano presi di mira dai due giovani malviventi. Il loro modus operandi era semplice: utilizzavano una moto come un ariete, lanciato contro le porte o le vetrine delle attività commerciali. Una volta all’interno, rubavano il registratore di cassa ed, in alcuni casi, facevano anche razzia di merci.
Sono due ragazzi di 26 e 21 anni, già noti alle forze dell’ordine. Il 26enne era addirittura sottoposta alla misura della sorveglianza speciale, misura che non lo ha certo scoraggiato dal commettere reati. Per loro si sono finalmente aperte le porte del carcere dopo che gli investigatori della Squadra Mobile e dell’Arma hanno eseguito, nella giornata odierna, il provvedimento di fermo di indiziato di delitto a loro carico, disposto dal Procuratore aggiunto Fabio Scavone. Ricostruiti almeno 13 episodi di furto aggravato ai danni di altrettante attività commerciali.
Presi di mira e derubati bar, tabaccherie, benzinai, panifici, parrucchieri e negozi di alimentari, causando loro ingenti danni alle strutture oltre a quelli cagionati dalla razzia di merci e di denaro. Mercoledì scorso, in Prefettura, il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica si era occupato anche di questa delicata vicenda che aveva procurato sensibile allarme sociale.

La Squadra Mobile e i Carabinieri di Siracusa continueranno le indagini per appurare se i due avevano altri fiancheggiatori e per scongiurare che altri malviventi utilizzino lo stesso metodo per perpetrare altri reati della stessa specie.




Guasto risolto, torna online il sito del Comune di Siracusa: “ci scusiamo per il disagio”

E’ tornato online il sito web istituzionale del Comune di Siracusa. Dopo un down tecnico di diversi giorni, risolto il guasto che aveva “cancellato” dalla rete Palazzo Vermexio. “Nel chiedere scusa alla cittadinanza per i disagi scaturiti, il settore Informatico precisa che i problemi di questi giorni sono stati dovuti a un guasto tecnico alle centraline di telecomunicazione gestite direttamente dall’operatore di telefonia e causate dal maltempo, non attribuibili, dunque, al Comune”, spiega una breve nota emessa dall’ufficio stampa di palazzo di città.
Da metà della settimana scorsa, digitando l’indirizzo www.comune.siracusa.it gli utenti vedevano comparire sul loro schermo una pagina bianca che informava come il sito non fosse raggiungibile. Domenica sera, un post social del sindaco Francesco Italia informava circa un guasto alla rete Telecom su cui poggia la piattaforma web del Comune di Siracusa. Ieri pomeriggio il ritorno alla normalità.




Viadotto di Targia, si all’abbattimento: operazione da 955mila euro, ok dalla Regione

Il viadotto di Targia, a Siracusa, sarà demolito. Finalmente arriva una decisione dopo anni di rimpallo tra Regione e Comune circa le sorti di quella infrastruttura. Il governo regionale ha dato il via libera al Piano di demolizione di cinque opere incompiute, individuate dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, e finanziato attraverso la riprogrammazione di economie del Piano sviluppo e coesione del Fsc 2014-2020 con l’obiettivo della riqualificazione urbana. Una parte dei fondi sarà destinata, inoltre, a completare interventi già avviati. L’intervento economicamente più corposo è proprio quello che riguarda l’abbattimento del dismesso viadotto siracusano: 955mila euro. Le altre demolizioni: a Paceco, nel Trapanese, destinati 545 mila euro alla demolizione dello scheletro del mai ultimato ampliamento dell’edificio che ospita la Biblioteca comunale; per il Comune di Camporeale, in provincia di Palermo, stanziati invece 330 mila euro per l’abbattimento della scuola materna a tre sezioni che non è mai stata completata; due gli interventi finanziati nel Messinese a Capizzi la demolizione degli alloggi Iacp in località Timpe Russo per 227 mila euro, mentre a San Filippo del Mela sono stati impegnati circa 219 mila euro per dismettere il Centro anziani di Olivarella.
«Abbiamo destinato oltre tre milioni di euro – spiega l’assessore Marco Falcone – all’abbattimento di immobili e infrastrutture mai completate o rimaste prive di funzionalità ormai da anni, talvolta diventando emblemi di degrado urbano e spreco di denaro pubblico. Il governo Musumeci mantiene adesso l’impegno a risanare queste ferite che vengono da un tempo che ormai ci siamo messi alle spalle: passo dopo passo, abbiamo lavorato affinché anche in Sicilia le opere pubbliche abbiano un inizio e una fine in tempi certi, e i risultati ci danno ragione».
In un caso, i fondi del Piano per le incompiute del governo Musumeci finanziano, invece, il completamento di interventi infrastrutturali in corso da tempo come la ristrutturazione e il restauro del Castello di Nelson, in territorio di Bronte, provincia di Catania. «Si tratta – sottolinea l’assessore Falcone – di uno stanziamento atteso da tempo per rendere più facilmente fruibile questo antico edificio, definendone il recupero e il riuso in chiave turistica anche attraverso la realizzazione di opere complementari». Il finanziamento ammonta a circa 944 mila euro.




Covid, bollettino: 27 nuovi positivi nel siracusano; i dati del capoluogo (177 casi, 22 ricoveri)

Sono 27 i nuovi positivi al covid in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel report quotidiano di aggiornamento sull’andamento della pandemia. A guidare la classifica giornaliera del contagio è la provincia di Catania con 84 nuovi casi, poi Siracusa e quindi Agrigento con 23.
Vediamo nel dettaglio la situazione del solo capoluogo. Gli attuali positivi sono 177, 12 in meno rispetto ad ieri. Sono invece 22 i siracusani del capoluogo ricoverati all’Umbero I a causa del covid. Per due è stato necessario l’ingresso in terapia intensiva.
In Sicilia sono oggi 183 i nuovi casi di covid 19 registrati su 11.738 tamponi processati L’incidenza scende all’1,6%. Gli attuali positivi sono 13.617 (-222). I guariti sono 399, 6 i decessi. Sul fronte ospedaliero sono 486 i ricoverati (+12), 50 (-) in terapia intensiva.
I dati sul contagio odierno nelle province siciliane: Palermo 19 nuovi casi, Catania 84, Messina 23, Siracusa 27, Ragusa 6, Trapani 7, Caltanissetta 7, Agrigento10, Enna 0.




Sversamento a Marina di Priolo? Un rivolo marrone sino al mare, si muove la Procura

La Procura di Siracusa ha aperto una indagine dopo l’episodio di presunto sversamento dall’ex impianto Sardamag, a due passi dalla spiaggia di Marina di Priolo. Lo stabilimento è chiuso da anni e sottoposto a curatela fallimentare. In questi giorni sono in corso di svolgimento alcuni lavori di bonifica all’interno.
Non è ancora chiaro cosa sia successo. Di certo ci sono le immagini, finite anche in un video sui social, che mostrano un liquido marroncino e giallo che dalle mura perimetrali dell’ex stabilimento raggiunge la spiaggia e il mare di Priolo. L’episodio sabato scorso.

Verosimilmente la pioggia del fine settimana potrebbe aver trascinato all’esterno un mix di ruggine ed altre sostanze. Per capire quali e se c’è stato un eventuale rischio di contaminazione dei luoghi, sul posto sono arrivati anche i tecnici di Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Hanno effettuato diversi prelievi e campionamenti. Attesi adesso gli esiti, che saranno comunicati ai magistrati che si stanno occupando del caso. La Polizia Municipale di Priolo ha documentato con foto e video quanto stava accadendo. Anche la Capitaneria di Porto di Siracusa è stata allertata perchè il rivolo arrivava direttamente in mare. La curatela fallimentare e la ditta che si occupa della bonifica interna hanno subito offerto massima collaborazione.




Covid a scuola, scendono a 17 le classi in quarantena. Tamponi salivari in provincia

Scendono a 17 le classi in quarantena per casi covid. Il dato riguarda le scuole di tutta la provincia ed è aggiornato alla data odierna. In avvio della scorsa settimana erano 24. E’ un altro segnale della frenata del contagio sul territorio siracusano che resta, però, secondo le analisi della Fondazione Gimbe uno di quelli con la maggiore incidenza in Italia. Focolaio principale rimane quello di Francofonte. La cittadina della zona nord è in arancione dall’inizio del mese e rimane ancora fanalino di coda per la percentuale di vaccinati: 66,41% di prime dosi, secondo gli ultimi dati disponibili. Ancora lontani dal 75% fissato dalla Regione. Anche Solarino è distante da quell’obiettivo (69,76%). Sono gli unici due centri del siracusano che non raggiungono neanche il 70%. Restano quindi sotto soglia anche Lentini, Carlentini, Noto, Floridia e Canicattini. Priolo, invece, ha raggiunto il 75% di prime dosi. Siracusa avviata verso il 77%, media provinciale al 75,42%.
Intanto il 6 ottobre nuovo screening scolastico con tamponi salivari: saranno interessate la Dante Alighieri di Francofonte e la Manzoni di Priolo. I test avvengono su base volontaria e dietro consenso dei genitori. Possono essere sottoposti a tampone molecolare solo gli studenti e non anche i loro familiari. Questo tipo di test, come è stato chiarito dal coordinamento covid dell’Asp di Siracusa diretto dal dottore Ugo Mazzilli, da diritto anche al green pass.