Il terminal crociere di Siracusa ha movimentato con MSC oltre 53.000 passeggeri

Msc Crociere ha presentato oggi i risultati della stagione estiva 2021: ha movimentato in Italia circa 1 milione di crocieristi, effettuando oltre 400 scali in 14 porti della Penisola, dove ha impiegato ben 8 navi sulle 11 già entrate in servizio dopo il lockdown. A questi numeri ha contribuito anche Siracusa, scelta dalla compagnia come porto di imbarco e sbarco passeggeri a bordo della Seaside. Sino ad oggi, sono stati 53.433 i passeggeri complessivamente movimentati dal Porto Grande e saranno 28, in totale, gli scali effettuati alla fine della stagione estiva.
Particolarmente significativa la presenza di turisti italiani a bordo, pari a circa il 60% del totale e in crescita rispetto agli anni precedenti, a conferma dell’importante contributo fornito dal settore crociere al “turismo di prossimità”, favorito anche dalla proposta di nuove mete e itinerari scelti in Italia da MSC, e alla ripresa dell’attività turistica in generale.
Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di essere stata la prima compagnia al mondo a ripartire dopo il lockdown, ad agosto 2020, e di averlo fatto in Italia e proprio da Genova. E siamo altrettanto orgogliosi di aver movimentato, pur in un anno ancora difficile come il 2021, un numero così elevato di crocieristi nella Penisola, fornendo così un contributo prezioso alla ripresa del turismo in Italia e a sostegno dei territori e delle comunità toccati dalle nostre navi. Questi dati confermano, peraltro, la centralità dell’Italia per l’andamento settore crocieristico a livello internazionale. Siamo sempre stati ottimisti sulla ripartenza delle crociere, che oggi rappresentano – grazie all’adozione di un protocollo di salute e sicurezza estremamente rigoroso – una delle modalità di vacanza più sicure e gratificanti al mondo. C’è grande voglia di viaggiare e i moltissimi ospiti che ci hanno scelto, e continuano a sceglierci, confermano ancora una volta l’appeal intramontabile delle vacanze sul mare”.
Attualmente, delle 19 navi che compongono la flotta della Compagnia, ne sono rientrate in servizio 11 che hanno navigato già in 21 paesi tra Mediterraneo, Nord Europa, Arabia Saudita e Caraibi. Ma il cuore della ripartenza – secondo i dati diffusi oggi – è l’Italia, con 14 porti che già hanno ospitato (e ospiteranno entro la fine della stagione estiva) almeno una volta 8 navi delle 11 in attualmente in navigazione.
I porti che maggiormente hanno beneficiato delle crociere di MSC sono stati Genova con 85 scali, Civitavecchia con 60 scali e Bari con 54 scali. Seguono Venezia/Monfalcone (43 scali), Napoli (29 scali), Taranto (28 scali), Siracusa (28 scali), Palermo (19 scali), Trieste (16 scali), Ancona (15 scali), Messina (12 scali), La Spezia (10 scali), Brindisi (2 scali) e Cagliari (1 scalo). Molto positiva la performance dei porti del Mezzogiorno che, nel complesso, hanno collezionato 172 scali, contro i 154 dei porti del Nord e i 76 del Centro Italia, a conferma del fatto che del turismo crocieristico beneficiano ormai gran parte delle regioni italiane e non solo quelle dove hanno sede i porti principali.
Taranto e Siracusa rappresentano due novità nella programmazione di MSC Crociere e, grazie alla collaborazione delle autorità locali, è stato reso possibile l’arrivo di MSC Seaside ogni settimana con migliaia di turisti a bordo. Ognuno dei due porti quest’estate ha collezionato il risultato di 50.000 crocieristi giunti con la nave MSC, e una importante ricaduta economica per il territorio.




Crisi dei rifiuti, vent’anni di ritardi da recuperare in due mesi: la Mission Impossible dei sindaci

L’assemblea dei sindaci della provincia di Siracusa tornerà a riunirsi venerdì. All’ordine del giorno c’è ancora la complessa crisi del sistema regionale dei rifiuti. Anche se nelle ultime giornate non sono stati avvertiti scossoni nella raccolta della spazzatura, non è escluso che possano ripresentarsi nei giorni a venire inconvenienti di questo tipo.
I sindaci riuniti nella Srr provinciale cercano di correre ai ripari, nel solito rimpallo di competenze con la Regione e nell’immobilismo di un settore che non ha mai pensato, in Sicilia, di andare oltre alle discariche. E affidare la risoluzione della grave crisi attuali solo ai termoutilizzatori – che saranno pronti eventualmente tra diversi anni – significherebbe non aver compreso la complessità del momento.
I sindaci del siracusano sono chiamati ad affrontare un primo problema contingente: cosa succederà quando la discarica Lentini, ormai esaurita, chiuderà? Ad un suo ampliamento, secco il no dell’assemblea provinciale. E allora? Ecco che è stata avviata una ricognizione dei siti esistenti dove abbancare i rifiuti da utilizzare come siti di trasferenza. Una prima vasca pronta all’uso, o quasi, è stata individuata a Pachino in una discarica di proprietà pubblica e mai entrare in funzione. Certo non basterebbe per le necessità dell’intera provincia che al momento, e per i prossimi due mesi, conferisce i rifiuti nelle tre discariche di supplenza indicate dalla Regione. Il problema sono intanto i costi extra che queste operazioni comportano per i Comuni. “Chiederemo alla Regione di prevedere misure compensative”, è la volontà dell’assemblea dei sindaci aretusei. E sempre loro, i sindaci, in questo quadro, dovranno spiegare a chiare lettere ai loro concittadini come non ci siano assolutamente margini per diminuire il costo della Tari, “visto l’incremento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti e in particolare per la frazione organica”.
Eppure la provincia di Siracusa avrebbe la possibilità di cavarsi fuori d’impaccio quasi da sola. Per l’organico, da 18 mesi si attende il via libera della Regione per la piattaforma privata Sicula Kompost, in territorio di Melilli. Quell’impianto dietro casa permetterebbe un primo risparmio (ogni tonnellata costa oggi in media 150 euro ai Comuni, ad esempio presso Kalat). C’è poi ancora in sospeso a Palermo la richiesta di ampliamento di Greenambiente (società privata) che in una vecchia discarica oggi produce energia elettrica dai rifiuti, nel siracusano. Ed in prospettiva, c’è anche il progetto di termoutilizzazione presentato alla Regione da Isab-Lukoil. Nessun “no” ideologico al momento. Di recente si è anche prospettata la necessità di pensare ad un impianto di Tmb (trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati) per completare il ciclo dei rifuti. Vent’anni di ritardi da recuperare in due mesi.
“Ma noi non sappiamo neanche a che punto siano gli iter autorizzativi dei vari impianti privati in provincia. Per questo abbiamo chiesto alla Regione notizie precise che, a noi sindaci, ancora non hanno dato”, illustra sul punto Michelangelo Giansiracusa. E proprio in merito all’impiantistica, il commissario regionale Lizzio avrebbe inviato al Dipartimento Regionale una nota con la richiesta dei fondi necessari per la progettazione, al termine di una istruttoria iniziale. “Ecco, Palermo dovrebbe chiarire anche questi aspetti visto che la Regione ha voluto commissariare l’impiantistica”, rumoreggiano i sindaci dell’assemblea provinciale siracusana.
A loro rimane in mano, nei fatti, un’arma spuntata: la sensibilizzazione dei cittadini verso una differenziata sempre più attenta. In gergo tecnico, azioni di prevenzione della produzione dei rifiuti. Ma tra sessanta giorni, quando non si potrà più conferire nelle tre discariche di supplenza indicate dalla Regione, l’emergenza rischia di andare ben oltre le possibilità di ogni sensibilizzazione possibile.

foto archivio




Crisi rifiuti, l’assessore Buccheri: “cambiare il rapporto con la spazzatura, mai più cassonetti”

L’attuale crisi del sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia chiama a soluzioni coraggiose, per colmare decenni di ritardo rispetto al resto del Paese. La crisi è in primo luogo legata agli impianti disponibili ed utilizzati: fondamentalmente le “vecchie” discariche. Ma, in prospettiva, c’è anche da colmare una diffidenza di fondo verso la differenziata e persino lo stesso rapporto dei cittadini con la spazzatura.
Ne è convinto l’assessore all’Igiene Urbana di Siracusa, Andrea Buccheri. “Dobbiamo cercare di produrre sempre meno rifiuti. E non possiamo fare finta che la spazzatura sia qualcosa che non ci appartiene più e che possiamo abbandonarla al suo destino, sperando che qualcun altro se ne occupi. E poi scarichiamo la colpa su altro se le strade sono invase da topi o blatte. L’unica cosa da abbandonare veramente sono le cattive abitudini”, spiega convinto l’assessore.
I controlli per contrastare l’abbandono di rifiuti in città sono in costante aumento: 4.258 nel 2019, 4.894 controlli nel 2020 e 3.866 nel primo semestre 2021. “Gli sporcaccioni danno sempre meno punti di riferimento e la Polizia ambientale deve svolgere una maggiore attività di indagine, con appostamenti e pedinamenti, per individuare e risalire a chi si ostina ad abbandonare i rifiuti su strada. Il supporto dato dalle attrezzature tecnologiche è molto importante: fototrappole ed e-killer arrivano dove spesso i controlli e gli appostamenti non possono arrivare. Presto ci doteremo di altre 20 telecamere per le zone balneari, grazie ad un progetto di democrazia partecipata. Ma la vera sfida di civiltà – prosegue Buccheri – è la creazione di una comunità sostenibile, in grado di fornire servizi che migliorino la qualità della vita delle persone e dell’ambiente, con una attenta e rigorosa visione del futuro volta a promuovere comportamenti virtuosi”.
Premessa altisonante per sottolineare che non si tornerà ai cassonetti stradali invocati da alcuni per risolvere il problema della spazzatura abbandonata su strada. “Il porta a porta è un servizio che migliora la nostra qualità della vita. Poter conferire i propri rifiuti, differenziati, davanti la propria porta di casa è sicuramente più comodo di andare alla ricerca di un cassonetto maleodorante”.
Nonostante mille difficoltà, incoraggiante il dato sulla crescita della differenziata nel capoluogo. “Nel mese di agosto ci attestiamo al 53%. Siamo sulla strada giusta”. Il percorso virtuoso non può però non affrontare anche il tema dell’evasione e dell’elusione che, a Siracusa come nel resto della provincia, si attestano su percentuali non tollerabili oltre.




Covid a scuola, classi in quarantena anche all’Einaudi ed al Gagini: situazione in provincia

L’anno scolastico è appena cominciato ed il covid si fa subito sentire. In provincia di Siracusa sono 6 gli istituti scolastici con classi in quarantena per l’avvenuto rilevamento di almeno un caso di studente positivo. Disposte lezioni in dad e, dopo 10 giorni, il rientro in presenza dopo tampone molecolare di verifica.
La prima scuola a ritrovarsi con una classe in quarantena è stata la Dante Alighieri di Francofonte, cittadina in zona arancione fino al 28 settembre. Nel giro di pochi giorni, il Coordinamento Covid dell’Asp di Siracusa ha dovuto disporre la quarantena per l’accertamento di studenti positivi anche per classi del Quasimodo di Floridia, della Columba di Sortino, del Gargallo di Siracusa e adesso anche dell’Einaudi e del Gagini di Siracusa (due classi qui in isolamento).
Tutti i positivi sono studenti o studentesse, nessun caso tra docenti o personale scolastico sottoposti ad obbligo di green pass. Gli analisti dell’Azienda Sanitaria aretusea non si mostrano sorpresi da quanto sta accadendo e parlano di ultimi colpi di coda del virus. Secondo le previsioni, con l’avanzamento della campagna vaccinale, entro la fine dell’anno dovrebbe normalizzarsi anche la situazione all’interno delle scuole.




Siracusa. Mobili abbandonati in corso Gelone, l’Ambientale sulle tracce del responsabile

Che le zone periferiche di Siracusa fossero soggette, purtroppo, al triste fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è cosa nota. Non era ancora successo, però, di assistere a scene come quella che si è presentata questa mattina nel centrale corso Gelone. Uno spazio rialzato tra i palazzi eleganti della via commerciale è stato occupato da una serie di ingombranti: un divano, una sedia e diversi altri elementi di arredamento. Nessun codice di prenotazione per il ritiro gratuito, qualcuno aveva proprio pensato di disfarsi così di vecchia mobilia.
Allertata la Polizia Municipale, con indagini affidate al Nucleo Ambientale. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e ad alcune testimonianze, gli investigatori dovrebbero essere in grado di risalire nelle prossime ore, al massimo entro domani, agli autori di questo incredibile abbandono di rifiuti.
Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe di persone che abitano poco distante e che autonomamente, disconoscendo il sistema di raccolta attivo a Siracusa ed i suoi servizi, avrebbero portato sin lì i loro rifiuti ingombranti, poi lasciati sulla superficie rialzata in modo da non occupare il marciapiede, presumibilmente.
Una volta completata l’identificazione, saranno raggiunti da un invito a presentarsi negli uffici del Comando di via del porto Grande. E lì verrà contestato loro l’abbandono di rifiuti. Rischiano una multa fino a 600 euro. Da verificare la sussistenza di elementi per un reato ambientale di natura penale.




Pistola calibro 9 e cartucce nascoste in casa, la Polizia arresta un 58enne

Gli uomini della Squadra Mobile di Siracusa hanno arrestato un uomo di 58 anni, residente in provincia, per il reato di detenzione di arma da sparo clandestina e di relativo munizionamento.
Gli investigatori hanno operato un’attenta perquisizione domiciliare a casa dell’arrestato, alla ricerca di armi e droga. Hanno rinvenuto una pistola calibro 9 modificata artigianalmente e dotata di tutti i congegni necessari per fare fuoco. Inoltre, all’interno del caricatore e nascoste in varie parti della casa, rinvenute 25 cartucce dello stesso calibro.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.




Siracusa. Viale Zecchino, ladri in tabaccheria: forzata porta d’ingresso. Indaga la Polizia

Visitatori indesiderati per un tabacchi di viale Zecchino, a Siracusa. Nella notte, ignoti si sono introdotti all’interno del pubblico esercizio, forzando la porta a vetri d’ingresso. Una volta dentro, in pochi istanti hanno arraffato il denaro contenuto nel registratore di cassa, alcune centinaia di euro.
Le indagini sono affidare alla Polizia che ha delimitato l’area per i primi accertamenti. Sono state acquisite anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza alla ricerca di elementi utili all’identificazione del o dei malviventi entrati in azione di notte. A dare l’allarme, questa mattina all’apertura, il titolare del tabacchi.




Controlli anti-covid in un bar, coppia di coniugi reagisce male: denunciati con multa

La normale richiesta di esibire il green pass da parte dei poliziotti ha scatenato la reazione di una coppi adi coniugi. E’ successo a Lentini. Lui, di 65 anni, è accusato di oltraggio a pubblico ufficiale. La moglie, di 57 anni, dovrà rispondere di resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
Nello specifico, durante un controllo finalizzato alla verifica del rispetto delle norme anti Covid in un bar della centrale via Etnea, alla richiesta di fornire un documento di riconoscimento alla donna che non indossava ila mascherina, la stessa sarebbe andata in escandescenza, offendendo e oltraggiando gli agenti. Poco dopo, anche il marito avrebbe insultato gli agenti. La donna è stata anche multata per il mancato rispetto delle norme anti-covid.




Troppe bocciature agli esami, sfoga la rabbia contro la vetrina dell’autoscuola: denunciato

Un 27enne è stato denunciato a Siracusa dalla Polizia per danneggiamento aggravato. Gli agenti lo hanno sorpreso nei pressi di via Filisto mentre, con un pesante martello, stava colpendo la vetrina dell’autoscuola che frequentava da tempo. Esasperato per le continue bocciature, e dopo qualche dissapore con il titolare per via delle spese sostenute, avrebbe deciso di sfogare la sua rabbia sulla vetrina dell’attività. Lo avrebbe candidamente confessato ai poliziotti che chiedevano spiegazioni circa il suo gesto.




Melilli, personale comunale a lezione di legalità e trasparenza

Su input del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, si è svolta presso l’aula consiliare del Comune ibleo una due giorni di formazione sugli elementi fondamentali ed i concetti base dell’anticorruzione. A seguire i lavori affidati all’esperto Andrea Antelmi sono stati gli impiegati comunali.
“L’importanza della formazione del personale degli Enti locali è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento di tutta la macchina amministrativa”, così il sindaco Carta. “Alle nuove opportunità offerte dall’e-governement, alla necessità di diffusione della capacità di utilizzazione delle tecnologie informatiche e telematiche, alla necessità di un costante aggiornamento sulle numerose novità legislative si aggiunge l’importanza delle norme di anticorruzione e trasparenza. In questa due giorni ricca di spunti interessanti, il personale del Comune di Melilli ha potuto acquisire nuove conoscenze legali, organizzative e tecnologiche relative alle tematiche in materia di anticorruzione e trasparenza nella Pubblica Amministrazione. Un ringraziamento – ha concluso Carta – va dunque ad Antelmi ed a tutti i partecipanti per l’impegno e l’attenzione profusi. Un Comune che funziona si regge sui pilastri della legalità e della trasparenza”.