“Dammi il valium” ed al rifiuto schiaffeggia un infermiere: denunciato un 45enne

Dopo la necessaria attività investigativa, un 45enne è stato denunciato dagli agenti del Commissariato di noto. E’ accusato di lesioni personali. Alcuni mesi fa, l’uomo si sarebbe presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale Trigona, pretendendo che gli fosse somministrata una dose di valium. Al rifiuto del personale sanitario, il denunciato avrebbe rovistato negli armadietti alla ricerca del medicinale e, non trovandolo, avrebbe colpito un infermiere con uno schiaffo.




Covid, il bollettino: 77 nuovi positivi in provincia, a Siracusa 247 casi totali e 27 ricoveri

Sono 77 i nuovi positivi al covid rilevati in provincia di Siracusa nelle ultime 24 ore. Dato in lieve aumento rispetto a quello con cui si è aperta ieri la settimana. La situazione nel capoluogo: gli attuali positivi sono 247, 12 in meno rispetto alle scorse 24 ore. All’Umberto I ci sono oggi 27 persone ricoverate per covid, 3 in terapia intensiva. Una classe del liceo Gargallo è finita in quarantena per un caso positivo tra gli studenti. Sabato al via lo screening con tampone salivare per la popolazione scolastica: si comincia con i primi 385 test salivari.
A livello regionale sono 492 i nuovi casi, su 17.814 tamponi processati. Incidenza in Sicilia al 2,7%. Frenata quindi del contagio con un boom di guariti: sono oggi 1.072 in regione. Purtroppo da registrare anche 23 decessi. I ricoverati nell’Isola sono 736 (-20), 90 in terapia intensiva (-6).
Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 51, Catania 147, Messina 86, Siracusa 77, Ragusa 13, Trapani 40, Caltanissetta 18, Agrigento 55, Enna 5.




Covid, ancora una vittima: non ce l’ha fatta una 68enne di Noto. Ricoverato anche il figlio

Ancora un’altra vittima del covid in provincia di Siracusa. Non ce l’ha fatta una donna di 68 anni originaria di Noto. Le sue condizioni si erano aggravate e per questo, nei giorni scorsi, era stato disposto il suo trasferimento in terapia intensiva all’Umberto I di Siracusa. In ospedale era arrivata a bordo di un’ambulanza del 118 ed il suo caso aveva spinto il medico della squadra di soccorso, Salvo Messina, ad un appello pubblico attraverso un video postato sui social e divenuto virale. Nonostante l’impegno dell’equipe del reparto covid, il suo cuore ha cessato di battere. La donna non era vaccinata, confermano fonti mediche. In ospedale anche il figlio, pure lui intubato. Le sue condizioni, spiegano i sanitari, fanno però segnare lievi miglioramenti.
Pochi giorni fa la notizia della morte per covid di un 32enne di Priolo. Anche lui era stato trasferito in terapia intensiva a Siracusa dopo alcuni giorni di ricovero al Trigona di Noto.
In ospedale a Siracusa sono oggi 27 le persone ricoverate per covid, 3 in terapia intensiva. Gli attuali positivi in città sono 247, 12 in meno rispetto ad ieri.




Terza dose di vaccino, quattro presidi per la somministrazione nel siracusano

Le linee guida impartite dalla direzione strategica dell’Asp di Siracusa per la terza dose del vaccino sono chiare. Bisogna agevolare le persone estremamente fragili, in via prioritaria immunocompromesse e trapiantate, predisponendo anzitutto corsie preferenziali. E poi punti vaccinali protetti dedicati e referenti aziendali che sovrintendano al buon funzionamento dell’organizzazione, con la collaborazione dei medici di famiglia e dei direttori delle Unità operative complesse ospedaliere dei reparti che hanno in carico tale target di pazienti.
Da ieri anche in provincia di Siracusa è stata avviata la vaccinazione addizionale, destinata al momento ai soggetti fragili secondo le priorità previste dalle disposizioni nazionali e regionali.
In questa prima fase possono sottoporsi alla terza dose persone immunocompromesse e trapiantate che abbiano ricevuto la seconda dose da almeno 28 giorni.
I punti vaccinali protetti individuati per tale target sono l’Hub Urban Center di Siracusa, nella fascia oraria 8-12/16-19 e i presidi ospedalieri di Augusta e Lentini dalle 9 alle 12 e Avola dalle 14 alle 19. I medici di famiglia e i direttori delle Unità operative complesse di Oncologia, Ematologia e Nefrologia e relative articolazioni periferiche contribuiranno ad individuare i pazienti in carico alle strutture sanitarie con i requisiti previsti da avviare alla vaccinazione addizionale.
E’ possibile accedere alla terza dose anche attraverso prenotazione nel portale di Poste italiane o direttamente presentandosi al centro vaccinale con la documentazione medica attestante la patologia. Sono attualmente dieci le categorie che possono ricevere una terza dose addizionale di vaccino anti covid la cui lista è contenuta nella recente circolare del Ministero della Salute che individua le condizioni che ne danno diritto.
Dopo la terza dose addizionale, in base alle indicazioni ministeriali e del Comitato Tecnico Scientifico, sarà la volta delle cosiddette dosi “booster”, cioè una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale.
Dall’Asp di Siracusa spiegano che tra le persone immunocompromesse e trapiantate sono incluse le seguenti condizioni che potranno essere aggiornate sulla base di evidenze disponibili: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica); attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART); patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.); immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.); dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.




Covid e scuola, inizia lo screening con tampone salivare: al via sabato con i primi 385

Riparte lo screening su base volontaria della popolazione scolastica siracusana. Si inizia dal capoluogo, con la novità dei tamponi salivari, come da recente circolare regionale. In collaborazione tra il Coordinamento Covid dell’Asp di Siracusa e l’Ufficio Scolastico Provinciale, le prime scuole sono state convocate per sabato mattina all’ex Onp di contrada Pizzuta.
Verrà utilizzato il collaudato sistema del drive-in, con corsia riservata per non sovrapporsi ai tamponi molecolari tradizionali ancora in esecuzione nella stessa area. La Protezione Civile di Siracusa fornirà i gazebo ed assistenza logistica.
Saranno così eseguiti i primi 385 test salivari su studenti. Dalla prossima settimana, squadre composte da personale sanitario specializzato effettueranno i tamponi direttamente all’interno delle scuole. Dalla Regione è stata assegnata alla provincia di Siracusa un target da 385 tamponi salivari per settimana.
Oggi, intanto, una prima classe di un istituto del capoluogo è finita in quarantena per un caso covid tra gli studenti. Si tratta di una classe del liceo Gargallo. Non è la prima in provincia dalla fresca partenza dell’anno scolastico: il primato tocca a Francofonte. Proprio per monitorare la situazione delle scuole, dove è già obbligatorio il green pass per docenti e personale scolastico, la Regione ha accelerato sul fronte tamponi salivari, meno invasi dei precedenti molecolari e – forse – meno indigesti per le famiglie sempre cariche di preoccupazioni.




Covid a scuola, subito una classe in quarantena per un caso positivo al liceo Gargallo

Neanche una settimana dall’avvio dell’anno scolastico ed a Siracusa c’è già la prima classe in quarantena. Un caso positivo al covid e il Coordinamento Covid dell’Asp ha comunicato alla scuola il provvedimento da adottare, relativamente alla classe frequentata dall’accertato caso positivo. Per dieci giorni a partire da oggi dovranno seguire lezioni in didattica a distanza, prima del tampone di rientro per la ripresa in presenza.
Non si tratta del primo caso “scolastico” in provincia di Siracusa, dall’avvio dell’anno scolastico: la prima classe in quarantena è di un istituto di Francofonte, comune ancora oggi in zona arancione.




Nuova aggressione al Pronto Soccorso, poliziotto colpito da testata, un arresto

Ancora una aggressione al Pronto Soccorso di Siracusa. E’ successo nella notte all’Umberto I. Attorno alle 3 del mattino, agenti delle Volanti sono intervenuti perchè nel delicato reparto di emergenza un giovane augustano di 26 anni era in escandescenza.
Il giovane, secondo quanto ricostruito, avrebbe persino colpito con una testata uno degli agenti. È stato arrestato per resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale.
“Gravissimo”, commenta il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu. Questa mattina in Prefettura ha portato all’attenzione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica le preoccupazioni dei medici per l’aumento delle aggressioni. Sabato scorso camici bianchi in piazza Duomo per richiamare l’attenzione sul problema ed il disagio crescente.




Piazza Euripide, lavori fino al 2022 e i commercianti sbottano: “Chiederemo risarcimento”

I lavori di riqualificazione di piazza Euripide, a Siracusa, si concluderanno nella prima parte del 2022. E per i commercianti dell’area è un termine al di là di ogni sopportabile attesa. E lanciano il loro disperato grido d’aiuto: “Registriamo un vertiginoso calo degli incassi e alcuni di noi hanno dovuto rinunciate al Superbonus per l’impossibilità di procedere con i lavori”, lamentano in una lettera firmata inviata al Comune di Siracusa.
“Viviamo una condizione di disagio assoluto a causa dell’illegittimo protrarsi dei lavori di ristrutturazione della piazza e per questo chiediamo all’amministrazione di intraprendere ogni opportuna azione a tutela delle nostre esigenze”, è il messaggio che inviano al sindaco ed all’assessore ai lavori pubblici.
Sulla vicenda pesa un malinteso iniziale: la data di fine lavori non è mai stata realmente comunicata (aprile 2022) ma si è genericamente parlato di un’ordinanza del settore mobilità con scadenza 31 luglio 2021. Ma quel provvedimento era solo relativo al traffico veicolare e non al cantiere. “Le maestranze impiegate sono insufficienti per il tipo di lavori appaltati”, lamentano i commercianti dell’area tutto attorno a piazza Euripide. Hanno contato, in media, non più di due operai a lavoro nelle ultime settimane. “E così ci vorrà molto tempo”, sospirano. Dal tabacchino alla farmacia di fronte si fa di conto. E i conti segnano perdite, collegate alla presenza del grande cantiere, alla impossibilità di posteggiare (anche nel vicino largo Gilippo, interessato da lavori). “Così non ce la faremo. Ci riserviamo di chiedere risarcimento per i danni che stiamo subendo”, si sfogano i commercianti di piazza Euripide. “Si poteva dare priorità al rifacimento dei marciapiedi e forse la situazione sarebbe stata diversa…”, ipotizza qualcuno. La sensazione, però, è che sia mancato il dialogo e il giusto scambio di informazioni con i commercianti dell’area o i loro rappresentanti.




Quel malinteso concetto di pista ciclabile di emergenza: la usano le moto più che le bici

Vituperate, odiate, viste con disprezzo e sufficienza: non hanno vita facile le corsie ciclabili di emergenza realizzate a Siracusa. E persino la loro eventuale funzione viene svilita da un uso quotidiano non corretto: moto e scooter approfittano di quei chilometri di asfalto liberi, a causa delle poche bici che vi transitano, per muoversi agili e spedite verso la meta, bypassando il traffico ordinario.
E così, uno strumento che doveva incentivare la mobilità sostenibile diventa solo una corsia preferenziale per mezzi tradizionali a due ruote. L’infrazione, evidente, non trova purtroppo contrasto. E in una città afflitta da decine di problemi di ordinario spregio del codice della strada neanche un esercito di Vigili Urbani basterebbe a riportare l’ordine. Magari, però, ci si potrebbe almeno provare. Le ciclabili di emergenza di Scala Greca e via Madre Teresa di Calcutta, ad esempio, sono ormai il “regno” delle moto.




Minaccia di morte la madre, ai domiciliari 24enne: non sufficiente divieto avvicinamento

Ai domiciliari un 24enne di Avola. Lo ha disposto il gip di Siracusa, Carmen Scapellato. L’ordinanza è stata eseguita dalla Polizia. Il ragazzo al momento era già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla propria madre, per i reati di maltrattamenti contro i familiari, tentata estorsione e violazione di domicilio.
Le celeri indagini svolte dalla Procura, sotto la direzione del pm Andrea Palmieri, hanno permesso di accertare che, nonostante quel divieto, l’uomo avrebbe comunque continuato a compiere “atti lesivi ai danni della propria madre pedinandola, rivolgendole minacce di morte indirizzate anche al suo attuale compagno”, spiegano gli investigatori.