Imprese siciliane della pesca, finalmente si sbloccano gli aiuti regionali: 15 milioni

«Buone nuove per le circa duemila imprese siciliane della pesca e i quasi cinquemila componenti dei loro equipaggi che attendono i 15 milioni di euro di aiuti dalla Regione per far fronte alla crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19». Così l’assessore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Toni Scilla ufficializza la pubblicazione (domani, ndr) della graduatoria provvisoria dell’avviso dello scorso mese di novembre a valere sul Fondo di solidarietà della pesca e dell’acquacoltura, istituito dall’attuale governo regionale con l’art. 39 della Legge 20 giugno 2019, n. 9 e rifinanziato attraverso la riprogrammazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020, il cui iter amministrativo nazionale si è completato solo da qualche giorno.
«Si avvia dunque a conclusione – sottolinea Scilla – la fase di acquisizione delle domande di sostegno economico e presto provvederemo all’erogazione degli aiuti a quanti ne hanno fatto richiesta. Il Governo Musumeci porta così a compimento un’altra azione volta al sostegno di un settore ritenuto centrale per l’intera economia regionale».
L’aiuto economico è concesso alle imprese di pesca e ai componenti dei relativi equipaggi delle imbarcazioni le cui imprese armatrici abbiano sede nella Regione Siciliana o che risultino iscritte in uno dei compartimenti marittimi siciliani. Tutti gli aventi diritto non presenti negli elenchi consultabili nel sito web del Dipartimento regionale della pesca e dell’acquacoltura potranno presentare istanza entro il 27 settembre 2021.




Incidente mortale sulla Siracusa-Catania: la vittima è un 49enne

È di un morto e di un ferito il bilancio del tragico incidente stradale avvenuto sulla Siracusa-Catania. Secondo la prima ricostruzione, si è trattato di un sinistro autonomo, avvenuto nei pressi dello svincolo di Priolo. Coinvolta una sola vettura, una Fiat 500.
A perdere la vita il 49enne Lorenzo Sciandra, originario di Gravina di Catania. Ferita una seconda persona, di 24 anni.




“Area covid di nuovo piena, vaccinatevi”: l’appello del medico in servizio sulle ambulanze

Mentre pare essere iniziata la lenta discesa dei nuovi contagi covid, non si allenta la pressione sugli ospedali. Anche a Siracusa, dove sono 28 le persone ricoverate con 2 accessi in terapia intensiva ed almeno 3 decessi nell’ultima settimana.
Salvo Messina è un medico in servizio sulle ambulanze del 118. Negli anni scorsi era già finito sotto i riflettori per via di un suo brillante salvataggio di un passeggero a bordo di un aereo di linea, in volo internazionale. Nelle ore scorse ha pubblicato sulla sua pagina facebook un video. Racconta la situazione nell’area covid del nosocomio, come vista e percepita da un operatore in prima linea, quale lui è. E lancia anche un appello implicito alla vaccinazione.
“Non voglio giudicare pro-vax, no-vax… voglio solo dirvi che l’area covid è di nuovo piena di pazienti positivi, alcuni in gravi condizioni”, e cita i casi di un uomo e della madre soccorsi proprio dal 118. “Da medico e da persona che sta vivendo questa pandemia, il consiglio che sento di darvi è quello di vaccinarvi, a prescindere dalle polemiche. E’ un male non seguire le regole indicate dall’Istituto Superiore di Sanità”.




Medici aggrediti, l’Ordine non ci sta: “troppa violenza, serve nuova sensibilizzazione”

Una marcia dei camici bianchi per chiedere provvedimenti e correttivi dopo l’ultima aggressione ai danni di un medico. La goccia che fa traboccare il vaso è quella di Portopalo, con il dottore in servizio di Guardia Medica aggredito da due uomini, arrestati dai Carabinieri. Il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, lancia l’idea della marcia silente in Ortigia. “Completato l’iter autorizzativo, comunicheremo la data alla cittadinanza che sarà chiamata a manifestare con noi, nel rispetto delle norme anti-Covid. Poi, approfitteremo dell’inizio dell’anno scolastico per coinvolgere, grazie alla collaborazione con i dirigenti scolastici, gli istituti superiori della provincia, nella fattispecie gli alunni delle quinte classi, per far meglio conoscere la nostra missione, in modo che i giovani comprendano i sacrifici e la dedizione che questo mestiere comporta e a loro volta, giunti a casa, possano educare al rispetto anche i loro familiari”, spiega Madedd.
“Siamo davvero in codice rosso per la violenza, ormai quotidiana, contro i camici bianchi. E’ giunta l’ora, dunque, e per questo intendo coinvolgere anche sua eccellenza il Prefetto e il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, di mettere in campo efficaci strumenti di contrasto ad un fenomeno che ha da tempo superato la soglia della tolleranza, in un Paese che dovrebbe brillare in termini di civiltà”, aggiunge il presidente dell’Ordine dei Medici.
Nelle ore scorse ha chiamato il medico aggredito a cui ha portato la solidarietà dell’Ordine provinciale di Siracusa. “Il suo racconto mi ha fatto venire la pelle d’oca, perché davvero rischiamo ogni minuto la nostra vita, impegnandoci per salvarne altre. Di fronte all’assurdità e alla barbarie di certi gesti, l’indignazione sorge spontanea. Ma noi medici non intendiamo lasciarci sopraffare da sentimenti negativi e useremo questa ulteriore esperienza negativa per avviare delle campagne di sensibilizzazione che portino ad un maggiore rispetto per la nostra professione”.




Medico di turno aggredito insieme al padre a Portopalo, arrestati i due responsabili

Un dottore di turno alla guardia medica di Portopalo è stato aggredito da alcuni giovani. Con lui anche il padre, che gli teneva compagnia durante il turno di notte. Due uomini, di 32 e 22 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri e posti ai domiciliari. Secondo quanto si apprende, avrebbero dato in escandescenze perchè volevano che il loro genitore venisse subito visitato. Armati di ascia, hanno sfondato la porta della Guardia Medica mettendo a soqquadro i locali. Sono stati arrestati per minacce, danneggiamento aggravato, lesioni personali e interruzione di servizio di pubblica utilità in concorso. Nelle prossime ore, udienza di convalida dell’arresto.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha reso noto l’accaduto esprimendo “indignazione e severa condanna per l’aggressione fisica che è stata perpetrata con ferocia”.
I Carabinieri avrebbero già individuato i giovani responsabili dell’aggressione. “Sgomenta apprendere che continuano ad accadere nelle strutture sanitarie episodi di così inaudita ferocia contro chi esercita il proprio dovere a tutela della salute dei cittadini”, commenta ancora il direttore generale. “Non solo aggressioni verbali, di per sé già da condannare severamente, ma anche fisiche come quella agli operatori della guardia medica di Portopalo e danneggiamenti alla struttura. La tutela dei nostri operatori contro ogni forma di violenza rimane tra le priorità dell’Azione amministrativa dell’Azienda ma non basta di fronte a tanta inciviltà. Contro gli autori di un così grave e vergognoso attentato alla vita di operatori sanitari, ci costituiremo parte civile. Al medico e a suo padre ferito severamente esprimiamo la vicinanza di tutta l’Azienda e i più avvertiti auguri di pronta guarigione. Ringraziamo i carabinieri che sono intervenuti prontamente individuando i colpevoli e assicurandoli alla giustizia”.




Largo Russo affoga sotto la spazzatura: 12 multe in poche ore, sporcaccioni in trasferta

Le immagini della spazzatura ammucchiata attorno ai carrellati su strada di largo Luciano Russo, a Siracusa, hanno animato un dibattito vivace sui social, nelle ultime ore. Ed hanno prodotto anche qualche risultato concreto. Sono stati intensificati i controlli da parte del Nucleo Ambientale della Polizia Municipale che già teneva sotto controllo la situazione. E in 12 sono stati sanzionati per abbandono di rifiuti. Multa da 100 euro con abbinata verifica della posizione Tari: iscritti o sconosciuti all’anagrafe tributaria comunale? Gli esiti nei prossimi giorni.
Ma intanto viene fuori un dato interessante. La stragrande maggioranza dei multati non abita nelle case Cipe di largo Russo. Arrivano da vie limitrofe e persino da altri quartieri e per smaltire la loro spazzatura – rigorosamente non differenziata – hanno “scelto” quell’area dove i sacchetti si accumulano senza continuità.
I controlli continuano ma è una battaglia. Gli “abbandonatori” seriali puntano in particolare sulle ore notturne motivo per cui si stanno attivando le procedure per installare diverse fototrappole, tutte puntate su quello spazio di largo Russo divenuto discarica.
In contemporanea, si ragiona su come eliminare dalla strada la presenza di questi carrellati e cassonetti che “invitano” all’abbandono di rifiuti. Andrebbero posizionati all’interno dello spazio condominiale delle palazzine Cipe. C’è un problema di sicurezza, però. A quelle case si accede da un solo accesso che funge da ingresso/uscita e ridurre lo spazio di manovra disponibile posizionando lì i carrellati non garantirebbe la necessaria sicurezza in caso di necessità o emergenza. Il Comune, proprietario delle palazzine, potrebbe valutare di aprire un nuovo varco. Soluzione allo studio.




Infiltrazioni mafiose nell’agro-alimentare, il Cga conferma le interdittive antimafia della Prefettura

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha ritenuto “legittima e condivisibile” l’azione della Prefettura di Siracusa che – nel febbraio scorso – aveva portato all’adozione di quattro interdittive antimafia nei confronti di altrettanti componenti del gruppo familiare coinvolto nell’operazione “Terre Emerse”, tutti percettori di contributi pubblici per attività agricola e zootecnica.
Con il rigetto delle istanze di riforma delle Ordinanze del Tar di Catania – che non aveva accolto le richieste di sospensione degli effetti dei provvedimenti – il giudice dell’appello, nelle udienze dell’8 settembre, ha posto l’accento sul “grave fenomeno di una organizzazione criminale complessa ed articolata, operante anche e soprattutto mediante i singoli componenti di gruppi familiari, sistematicamente utilizzati per realizzare interposizioni fittizie nei diritti di proprietà, la cui attività appare diretta alla illecita acquisizione di terreni (mediante atti estorsivi e/o fraudolenti) al fine di ottenere, parimenti illecitamente, contributi”, commentano dalla Prefettura di Siracusa.
Una decisione che va a corroborare l’impegno della Prefettura e delle Forze di polizia nell’azione di prevenzione delle infiltrazioni mafiose nell’economia legale che, in piena sinergia con l’Autorità giudiziaria, è volta ad impedire ad aziende permeabili alla criminalità organizzata mafiosa di dirottare in favore di questa le risorse finanziarie destinate ad un settore nevralgico, come quello agro-alimentare; oltre che di continuare ad acquisire fraudolentemente il “possesso” di terreni, persino demaniali, per il conseguimento di altre utilità derivanti dalla spinta verso la green economy.
La Prefettura di Siracusa evidenzia, inoltre, che “uno stralcio del procedimento penale in corso – che vede il Comune di Carlentini parte civile – si é recentemente concluso con la condanna in primo grado del notaio coinvolto per i reati di cui agli artt. 478 e 479 c.p. e conseguente cancellazione dai pubblici registri immobiliari di alcuni contratti stipulati da appartenenti al gruppo familiare di che trattasi (sentenza n. 3107/16 RGNR n. 1328/17 RGTRIB del 29.1.2021 del Tribunale di Siracusa); e che grazie alle informazioni interdittive antimafia, adottate dalla Prefettura aretusea, l’Agea ha già avviato le procedure per la revoca dei contributi e la restituzione delle somme illecitamente percepite”.




Pronti per una rapina, in due arrestati a Floridia: in auto con armi, passamontagna e guanti

Due giovani sono stati arrestati a Floridia in flagranza per detenzione e porto illegale di armi, oggetti atti ad offendere e materie esplodenti. Contestata anche la detenzione di sostenze stupefacenti ai fini di spaccio. Sono stati posti ai domiciliari.
Durante un servizio di controllo del territorio, i Carabinieri hanno notato una Fiat Panda “sospetta”: alla vista dei militari, tentava la fuga. Le due persone a bordo, costrette a rallentare per il traffico cittadino, si sono date alla fuga a piedi ma sono state bloccate poco dopo. Sono due avolesi di 19 e 27 anni, con precedenti di polizia.
Hanno anche tentato di disfarsi di una pistola giocattolo modificata in modo da renderla idonea ad esplodere cartucce, gettandola dal finestrino. Nel bagagliaio della macchina, materiale utile verosimilmente a commettere rapine: un passamontagna, un’ascia, un coltello, due giubbotti con cappuccio, guanti e tute integrali in plastica. La perquisizione, estesa all’abitazione dei due arrestati, ha consentito anche di rinvenire una bomba carta, 80 gr. di marijuana, 2 bilancini di precisione e munizionamento cal. 12.
L’arma sequestrata sarà sottoposta ad accertamenti balistici a cura del Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per rilevarne eventuali utilizzi in pregressi eventi criminosi.




Idee per il dossier Siracusa Capitale della Cultura: il Comune le raccoglie con un desk

Per arricchire il dossier per la candidatura di Siracusa a capitale italiana della cultura 2024, aperto un desk “di Ascolto e Partecipazione” al piano terra di Palazzo Vermexio, sede del Comune. Rimarrà in funzione dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.
Il desk è gestito dall’Ufficio di gabinetto del sindaco, dall’assessorato alla Cultura, da Federcultura e Civita, queste ultime partner che stanno affiancando il Comune nel percorso. Entro il 19 ottobre il dossier andrà presentato alla commissione ministeriale che si occuperà della prima selezione. Entrare nella ristretta short list delle finaliste non può che essere l’obiettivo minimo per Siracusa.
Lo sportello riceverà tutti quelli che vorranno fornire idee e contributi che definiscano, in chiave culturale, i punti di forza della città e lo sviluppo delle potenzialità per la crescita complessiva del territorio. Inoltre funzionerà come luogo d’incontro e confronto con le istituzioni e le associazioni siracusane. I contributi e le idee possono essere proposte anche via e-mail all’indirizzo: siracusa2024@comune.siracusa.it.
«La stesura del dossier – afferma l’assessore alla Cultura, Fabio Granata – come abbiamo sempre detto, è un momento di dibattito aperto a tutti, anche a chi non ha partecipato alla riunione istitutiva del Comitato, con il solo obiettivo di far emergere il meglio che Siracusa riesce ad esprimere e farlo diventare una proposta di crescita nella sua veste naturale di capitale della cultura».




Una sola zona arancione in Sicilia, è in provincia di Siracusa: provvedimento della Regione

C’è solo una zona arancione in tutta la Sicilia, ed è in provincia di Siracusa. Si tratta di Francofonte. La cittadina della zona nord della provincia aretusea continua a far registrare numeri bassi nella vaccinazione anti-covid, con una incidenza di nuovi positivi che ha spinto il presidente della Regione a prorogare la zona arancione ed i provvedimenti contenitivi collegati, specie per chi è privo di green pass. Sentita l’Asp di Siracusa, il governatore ha firmato la relativa ordinanza con cui, invece, lasciano la zona arancione le aaltre cittadine siracusane che, negli ultimi giorni, erano finite in arancione: Augusta, Avola, Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Ferla. Tornano in zona gialla anche Catenanuova, nell’Ennese; Comiso e Vittoria, in provincia di Ragusa; Niscemi, nel Nisseno.
Non sono state rinnovate le “zone arancioni” in 11 dei 12 Comuni siciliani interessati sino ad oggi dai provvedimenti restrittivi per il contenimento dei contagi da Covid-19. Le misure non sono state prorogate poiché sono migliorati i parametri che ne avevano reso necessaria l’adozione, tra cui il raggiungimento dei target di vaccinazione dei residenti.