Noto, controlli nella zona balneare: sanzionato gestore di un lido, multa da 3.000 euro

I documenti sulla tracciabilità degli alimenti serviti in un lido di contrada Reitani, a Noto, non erano in ordine. Ed è il motivo per cui agenti del Commissariato hanno elevato due sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro. Nel corso dei controlli, i poliziotti sono stati coadiuvati da personale del Servizio Igiene e Alimenti.
Prosegue, intanto, l’attività finalizzata alla verifica del rispetto delle disposizioni anti-covid e delle norme sull’igiene dei luoghi oltre che sulla conservazione degli alimenti nei locali pubblici adibiti alla ristorazione.




Covid, il bollettino: 64 nuovi positivi in provincia, a Siracusa 337 casi attivi e 28 ricoveri

Restano a due cifre i numeri del contagio in provincia di Siracusa: sono 64 i nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 ore. Per 8 comuni aretusei queste dovrebbero essere le ultime ore in zona arancione, anche se i numeri di Avola (324 casi totali attivi) sono osservati speciali. Contagi in calo, in linea generale, in tutta la provincia. Nel capoluogo, ad esempio, sono oggi 337 i positivi attuali (ieri 362). Diminuiscono anche i ricoveri ordinari (26) e gli accessi in terapia intensiva (2). C’è purtroppo però da registrare un nuovo decesso, un uomo classe 1964.
In Sicilia sono 684 i nuovi casi di covid registrati nelle ultime 24 ore, su 21.800 tamponi processati. Incidenza al 4%. Gli attuali positivi sono 25.504 (-510). I guariti sono 1.170, 24 i decessi. I ricoverati negli ospedali siciliani sono 871 (+24), 99 in terapia intensiva (-4).
Quanto alle altre province, questi i numeri: Palermo 93 nuovi casi, Catania 206, Messina 149, Ragusa 28, Trapani 60, Caltanissetta 8, Agrigento 28, Enna 48.




Scuola verso l’avvio: il 94% del personale scolastico siciliano vaccinato. E gli studenti?

Continua a crescere in Sicilia la percentuale di vaccinati tra il personale scolastico: solo il 5,6% deve ricevere ancora la prima dose, quindi poco più di 7 mila soggetti su una platea di 135 mila persone. I dati, forniti dalla Regione, lasciano trasparire un avvio di anno scolastico senza troppi scossoni, a causa dell’obbligo di green pass per docenti e personale scolastico.
«Questo significa – spiega l’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale, Roberto Lagalla – che il 94 per cento fra docenti e personale scolastico ha quanto meno iniziato il processo di immunizzazione con la somministrazione della prima dose o ha già ricevuto la dose unica. Continueremo, quindi, con la campagna di sensibilizzazione presso le scuole e con il monitoraggio costante anche attraverso i test salivari, così come comunicato giorni fa insieme all’assessore alla Salute, Ruggero Razza. Tutto questo affinché l’anno scolastico, che sta iniziando, possa procedere in presenza e, soprattutto, in sicurezza».
In Sicilia, secondo i dati aggiornati ad oggi e comunicati dall’assessorato regionale all’Istruzione, d’intesa con l’assessorato alla Salute, l’84 per cento del personale scolastico ha completato l’intero ciclo vaccinale e il 94 per cento ha ricevuto la somministrazione di almeno una dose o della dose unica. Rispetto alla rilevazione del dato di fine agosto, le percentuali sono in aumento di quasi il 10 per cento e ciò ingenera la speranza di raggiungere il 100 per cento di immunizzazione degli operatori scolastici.
Relativamente alla campagna di vaccinazione rivolta alla fascia in età scolare (tra i 12 e i 19 anni), ad oggi il 56,62 per cento (quindi oltre 225 mila ragazzi) ha già iniziato il ciclo vaccinale, mentre è già immunizzato il 41,37 per cento. Nei primi giorni di agosto, invece, aveva già ricevuto il vaccino circa il 40 per cento di loro.
In particolare, ha già ricevuto almeno una dose: il 65,28% dei ragazzi in provincia di Palermo; il 66,38% ad Agrigento; il 60,91% a Ragusa; il 61,89% a Enna; il 58,76% a Trapani; il 57,66% a Caltanissetta; il 51,86% a Siracusa; il 47,83% a Catania; il 44,21% a Messina.
Come previsto dall’ultima circolare, firmata da Lagalla e Razza, dalla seconda metà di settembre sarà ammesso l’accesso delle Usca scolastiche negli istituti che ne faranno richiesta, per promuovere le vaccinazioni sia tra gli studenti della fascia 12-19 anni, sia tra gli operatori scolastici non ancora immunizzati. I dirigenti scolastici potranno richiedere alla ASP tanto la somministrazione di vaccini a scuola, quanto il monitoraggio sanitario mediante tamponi.




Uccise la madre della sua ex fidanzatina, confermata in appello condanna a 30 anni

La Corte d’Appello di Catania ha confermato la condanna a 30 anni di carcere nei confronti del 22enne avolese Giuseppe Lanteri. Il giovane è accusato dell’omicidio di Loredana Lopiano, madre della sua ex fidanzata, uccisa a coltellate il 27 settembre del 2018, davanti alla porta di casa. L’avvocato difensore, Antonino Campisi, aveva chiesto il riconoscimento dell’infermità mentale e la conseguente assoluzione. Nella perizia del consulente nominato dal gup è riconosciuta l’epilessia ma anche che Lanteri “può partecipare coscientemente al processo, al momento dei fatti presentava lievemente scemata la capacità di intendere e di volere”. Il difensore del giovane ha preannunciato ricorso in Cassazione.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alla base dell’omicidio vi sarebbe stato un forte risentimento di Lanteri nei confronti della figlia della sfortunata infermiera, per via della fine della loro relazione sentimentale. Quando il 27 settembre del 2018 si è presentato a casa della ex fidanzatina, fu la madre ad aprire la morte. Dopo l’omicidio, il giovane fece perdere le sue tracce per qualche ora prima di essere arrestato nei pressi di una scogliera, lungo la costa di Avola.




Crisi dei rifiuti, la Regione “apre” la discarica di Lentini e chiede più differenziata

Sono di nuovo gironi complessi per il sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia. Nota è la situazione della discarica di Lentini e come l’ormai esaurita discarica stia rallentando la raccolta dei rifiuti in oltre 150 comuni siciliani, tra cui Siracusa e gran parte della sua provincia. Domani incontro a Palermo con l’assessore Baglieri per discutere di soluzioni concrete, in attesa dei termovalorizzatori.
«Questa mattina abbiamo richiamato l’attenzione dei gestori degli impianti di rifiuti in merito al contenuto dell’ordinanza presidenziale (1/Rif). In base a tale provvedimento, i gestori degli impianti dovranno consentire, per scongiurare il sovrapporsi di una eventuale emergenza di rifiuti con l’attuale situazione pandemica, l’ingresso in discarica dei rifiuti prodotti dai Comuni siciliani». Queste le parole dell’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri, in relazione agli attuali disagi in alcune aree della Sicilia orientale in materia di conferimento dei rifiuti.
«Ho anche sentito telefonicamente alcuni gestori – prosegue l’assessore – che in modo responsabile si sono dichiarati disponibili a dare il proprio contributo per scongiurare l’insorgere di ulteriore crisi. D’altro canto, abbiamo richiamato le Srr e i Comuni al rispetto della normativa vigente. Se non ci si adopera seriamente per un incremento sensibile della raccolta differenziata, non ci saranno impianti e programmi che tengano. La soluzione non può essere certo fare diventare la Sicilia una enorme discarica a discapito dei siciliani e dell’ambiente. Si è fatto di tutto nel mio ufficio e in questo assessorato per evitare che, con enormi esborsi, questi rifiuti andassero all’estero. Ebbene, al di là di qualche eccezione, la quantità del rifiuto differenziato da portare in discarica non è diminuita. In ragione degli spazi attualmente disponibili e in base alle politiche sui rifiuti del governo Musumeci, ci adopereremo per evitare considerevoli aumenti della Tari a carico dei cittadini. Non si può chiedere in qualche mese, e neppure in qualche anno, di risolvere criticità e incrostazioni presenti e mai affrontate da decenni in Sicilia. La svolta che abbiamo operato con il bando per i termoutilizzatori – conclude Baglieri – darà, a medio termine, un valido contributo alla definitiva soluzione del problema, ma nell’immediato serve solo far crescere la differenziata».




Umbertino, sopralluogo per verificare le condizioni generali. Ultimo restauro nel 2000

Dopo lo scambio a distanza di “punti di vista” su quanto accaduto all’Umbertino, torna una apparente calma istituzionale tra Soprintendenza e Comune di Siracusa. Uffici a lavoro per l’organizzazione di un sopralluogo congiunto, guidato dai tecnici dell’ufficio regionale che tutela i beni monumentali quali è il ponte che collega Ortigia con la terraferma. Verifiche e controlli interesseranno non solo il torrione finito “spogliato” dei suoi elementi decorativi nell’ordine superiore, ma saranno estesi e puntati anche agli altri tre e – più in generale – all’intero ponte Umbertino.
L’ultimo massiccio intervento di restauro risale al 2000, con Bufardeci sindaco di Siracusa. Da allora non si ricordano grossi lavori sull’Umbertino se non un restauro parziale di parti ammalorate, specie nelle balaustre nei pressi della targa che ricorda l’intervento di 21 anni fa.
La data del sopralluogo non è ancora stata stabilita ma non dovrebbe avvenire troppo in là nel tempo, probabilmente già entro la settimana. Il soprintendente Savi Martinez sta seguendo in prima persona la vicenda. Nelle ore successive al distacco ed all’intervento disposto dal Comune non aveva nascosto una composta punta di disappunto (“nessuno ci ha avvisato”), dal canto suo i tecnici di Palazzo Vermexio hanno difeso il loro operato, parlando di un intervento urgente per tutelare l’incolumità pubblica e non risparmiando velate critiche alla Soprintendenza per una generica mancata tutela.
Al di là del botta e risposta tra due istituzioni che tornano adesso faticosamente a parlarsi, l’accaduto rischia di avere altre appendici in ben altri uffici. Secondo il Codice dei Beni Culturali, infatti, è passibile di condanna “chiunque esegue, in casi di assoluta urgenza, lavori provvisori indispensabili per evitare danni notevoli ai beni beni indicati nell’articolo 10 (vincolati, ndr) senza darne immediata comunicazione alla soprintendenza ovvero senza inviare, nel più breve tempo, i progetti dei lavori dei lavori definitivi per l’autorizzazione” (art. 169, comma C).




Duomo di Siracusa, lavori sui capitelli sulla facciata: manutenzione ordinaria

Tecnici specializzati interverranno giovedì sulla facciata della Cattedrale di Siracusa. Nessun allarme, si tratta di un ordinario intervento manutentivo su alcuni piccoli elementi del prospetto barocco. L’ufficio tecnico della Diocesi monitora periodicamente lo stato di salute del Duomo e degli altri beni di proprietà. Una delle ultime verifiche ha segnalato la necessità di approfondire lo stato di salute di alcuni piccoli elementi architettonici lapidei dei prospetti. Di concerto con la Soprintendenza di Siracusa, sono state disposte verifiche tecniche da cui è emersa l’opportunità di un intervento di manutenzione ordinaria su elementi decorativi (alcune foglie dei capitelli, ndr). In merito a questi, si procederà ad un intervento volto a rafforzare un piedritto che potrebbe – nel tempo – indebolirsi a causa della vetustà (prima metà del secolo XVII).
I lavori sono stati affidati ad una ditte in possesso dei necessari mezzi e requisiti. Giovedì inizieranno i lavori, direttamente sulla faccia della Cattedrale, con il ricorso ad un mezzo speciale dotato di piattaforma a ragno.
Non allarmi la notizia. La Cattedrale gode di ottima salute, confermano dalla Diocesi e dalla Soprintendenza ed anzi sottolineano come si tratti di un intervento ordinario per evitare problemi un domani. Poco più di dieci anni fa, il prospetto del Duomo fu oggetto di un corposo e riuscito restauro.
Nelle scorse settimane sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria sulla copertura della navata settentrionale e su quella della Cappella del Crocifisso. Lavori conclusi in tempo rispetto alle ultime precipitazioni atmosferiche. Inoltre, nel quadro delle ordinarie attività di manutenzione programmate, si è proceduto a verificare lo stato di solidità degli elementi architettonici lapidei dei prospetti.




Fuochi d’artificio in Ortigia, c’è chi dice basta: Granata scrive al prefetto, “intollerabile”

Sul continuo ricorso a fuochi pirotecnici “sparati” nel centro storico interviene oggi l’assessore alla Legalità Fabio Granata. Con una nota inviata al prefetto, l’assessore ha chiesto la convocazione di un Comitato per l’ordine pubblico dedicato a questo tema.
“Da troppo tempo oramai quotidianamente e spesso più volte nel corso della stessa giornata, la nostra città è teatro di intollerabili fuochi pirotecnici soprattutto nella zona del centro storico. Tali fuochi vengono fatti brillare ovviamente senza autorizzazione alcuna, provocando gravi disagi alla popolazione e agli animali. Ma l’effetto più grave è il senso di impunità e di mancanza di ogni regola che viene percepito dai cittadini verso una pratica collegata, nella maggioranza dei casi, a ‘festeggiamenti’ cifrati da parte della criminalità organizzata o minore. Come assessore alla legalità del Comune di Siracusa la prego di valutare la convocazione di un Comitato ordine pubblico su questo tema per coordinare azioni investigative e repressive verso un fenomeno, anche simbolicamente, intollerabile”.

foto archivio




Ladri di rame catanesi arrestati ad Augusta, intervento congiunto di Polizia e Carabinieri

Una operazione congiunta di Carabinieri e Polizia ha portato all’arresto in flagranza di tre catanesi in trasferta. Sono stati sorpresi in azione ad Augusta, intenti a rubare cavi di rame.
La notte tra venerdì e sabato scorsi, personale Enel ha segnalato alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri l’ammanco improvviso di energia elettrica a punta Cugno. Una volta sul posto, i Carabinieri hanno accertato le cause del guasto: ignoti avevano tranciato parte della linea elettrica e avevano asportato alcune matasse di rame.
Poco dopo, personale delle Volanti del Commissariato di Augusta, transitando a poca distanza, nella zona industriale di Augusta, hanno sorpreso due uomini intenti ad armeggiare tra la vegetazione lungo il bordo della strada; a qualche metro di distanza gli agenti notavano un furgone Iveco Daily di colore bianco parcheggiato lungo la strada, con le portiere posteriori aperte e con almeno due persone all’interno.
Alla vista della Volante, i due hanno tentato di nascondersi tra la vegetazione per darsi alla fuga nella campagna circostante. Il furgone, invece, improvvisamente si metteva in marcia e, a velocità sostenuta, si allontanava facendo addirittura cadere dal portabagagli alcune matasse di rame che erano state poco prima asportate.
Dopo un breve inseguimento, il furgone arrestava la propria corsa e il conducente a piedi faceva perdere le proprie tracce tra la vegetazione. Gli agenti però sono riusciti a bloccare e a trarre in arresto il passeggero, un 19enne originario di Paternò. Recuperate 18 matasse in rame.
A poche decine di metri di distanza, invece, una pattuglia dei Carabinieri ha intercettato due autovetture sospette. I due uomini alla guida, anch’essi catanesi, sono stati bloccati. I passeggeri a bordo, invece si sono dileguati. All’interno di una delle due autovetture, rinvenute altre 23 matasse di rame anch’esse provento di furto.
Nel complesso, recuperato un quantitativo complessivo di 1000 kg circa di rame che avrebbe consentito ai ladri di guadagnare una considerevole somma di danaro sul mercato nero.
I tre arrestati sono stati processati per direttissima. Applicata a loro carico la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne. Foglio di via obbligatorio dal Comune di Augusta.




Alicata (FI) contro il sindaco ed il riferimento ai cambiamenti climatici. Giansiracusa: “rappresaglia”

Non poteva non alimentare una diatriba anche politica quanto accaduto al ponte Umbertino, a Siracusa. A dare fuoco alle polveri è il commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata. “Poveri cambiamenti climatici, tirati in ballo sempre e comunque”, esordisce richiamando un post del sindaco Francesco Italia condito da mille polemiche. “Grazie al ‘gretinismo’ militante, viviamo l’epoca stanca e noiosa per cui tutto è ‘cambiamento climatico’, costretti ogniqualvolta a subire un bombardamento mediatico che vuole accreditare la tesi, tutta da dimostrare, che il clima stia cambiando per colpa, soprattutto, dell’uomo. Tutti, o quasi, a capofitto a cavalcare il conformismo ambientale del momento, e guai a dissentire, pena la condanna al rogo per tutti i ‘reazionari’ che dissentono”, scrive l’ex senatore.
Alicata carica pesante su Italia. “Con sprezzo del ridicolo, arriva ad attribuire ai suddetti ‘cambiamenti’ di aver fatto cadere il cornicione di Corso Umberto, lesionato da svariati lustri e mai manutenuto. Centomila siracusani indignati dall’inutile frottola propalata da un sindaco imbelle, il quale, piuttosto che scusarsi con la cittadinanza per il grave, colposo incidente, ben documentato dal video di un benemerito cittadino, non trova di meglio che chiamare in causa i ‘cambiamenti climatici’, suscitando sconcerto e sconforto tra la collettività siracusana che forse, finalmente, prenderà contezza del vero, necessario cambiamento che la città si aspetta alle prossime elezioni”.
Al commissario provinciale di Forza Italia replica il capo di gabinetto del sindaco, Michelangelo Giansiracusa. “L’unico sconcerto e sconforto che, ahimè, continuiamo a riscontrare è la totale assenza di una proposta politica da parte di soggetti che non perdono occasione per strumentalizzare qualunque cosa si faccia o si dica. Dalla bandiera della pace che trasforma i bambini in omosessuali, alle corsie ciclabili giudicate insalubri e adottate solo perché di moda, alla condanna del termine ‘resilienza’ utilizzato niente meno che nel piano nazionale di ripresa e resilienza. Il senatore Alicata, in particolare, si contraddistingue per l’assoluta assenza di contenuti politici”, scrive Giansiracusa.
“Cosa vuoi ribattere a qualcuno che contesta l’uso di un termine non conoscendone i riferimenti culturali, che sconosce la bandiera della pace o che sminuisce il tema globale dei cambiamenti climatici attribuendogli un nesso di causalità che vede solo lui? Meglio farebbe il senatore a fare una proposta, se ne ha una, e a provare a dare una parvenza di politica ad attacchi personali stucchevoli che hanno da un pò il sapore di sterili rappresaglie”.