Lesioni, possesso di droga e di arma da fuoco: arrestato 30enne siracusano. Dovrà scontare 5 anni

I Carabinieri di Siracusa hanno arrestato, su ordine della Procura di Ragusa, un pregiudicato di 30 anni che tra il 2016 e il 2019 si era reso responsabile di molteplici reati. Deve scontare una condanna a 5 anni e si era reso protagonista di diversi episodi violenti anche in altre province d’Italia.
Infatti è stato denunciato per lesioni personali cagionate per futili motivi a seguito di una lite, stupefacenti e detenzione illegale di arma da fuoco. I reati, commessi in tempi e luoghi diversi, hanno infine portato all’emissione di un cumulo di pene definitive pertanto, i Carabinieri lo hanno rintracciato, arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di “Cavadonna” dove sconterà la pena.




Maltempo, crolla cornicione da un pilastro ornamentale del ponte Umbertino

Il violento acquazzone che si è abbattuto nel pomeriggio su Siracusa e la sua provincia ha causato ancora una volta notevoli disagi. Pioggia mista a grandine in gran quantità con le strade trasformatesi presto in fiumi con i tombini in pericolosa oscillazione sotto la pressione delle precipitazioni.
Da uno dei pilastri ornamentali del ponte Umbertino, a Siracusa, si è staccato un grosso cornicione finito sulla strada. L’area è stata recintata ed interdetta al transito pedonale. Con l’ausilio di mezzi meccanici si è deciso di elimanare ogni elemento di pericolo, rimuovendo la parte decorativa della parte sommitale del pilastro da dove si era distaccato il grande elemento. Evidente anche la presenza di vegetazione infestante tra gli elementi in cemento della struttura.
Durante la fase più acuta delle precipitazioni, chiuso viale Paolo Orsi in direzione sud. Consentito solo ol passaggio delle auto in ingresso verso il capoluogo. Chiuso al traffico per allagamenti anche viale Ermocrate. Disagi anche nella zona nord del capoluogo ed a Targia.




Covid, i numeri di Siracusa: 423 positivi, 27 ricoverati, 2 accessi in terapia intensiva

Dimezzati rispetto a ieri i nuovi casi covid in provincia di Siracusa: sono 79 quelli rilevati nelle ultime 24 ore. Una flessione che si avverte anche nei numeri del capoluogo dove gli attuali positivi scendono a 423. Restano 27 le persone ricoverate all’Umberto I ma aumentano gli accessi in terapia intensiva che adesso sono 2 (+1).
La fascia di età più colpita dal covid a Siracusa è quella 50-59, con 73 attuali positivi, 6 persone ricoverate e 2 in terapia intensiva. Sono invece 67 i positivi nella fascia 20-29, con un ricovero. Segue la fascia 30-39 anni (57, 1 ricovero) e quella 40-49 (55 contagiati, 5 ricoverati).
Sono 973 i nuovi casi di covid registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia, su 20.810 tamponi processati. L’incidenza è al 4,7%. La regione rimane in zona gialla, unica in Italia. Gli attuali positivi sono 26.353 (-8836). I guariti sono 1.791, 18 le vittime (decessi relativi anche ai giorni scorsi). I ricoverati sono 901 (-25), 108 in terapia intensiva (-9).
Questi i numeri odierni delle altre province: Palermo 338 nuovi casi, Catania 174 Messina 129, Ragusa 80, Trapani 96, Caltanissetta 1, Agrigento 39, Enna 37.




Positività comunicata in ritardo, funerale rischia di divenire un focolaio: polemiche a Canicattini

“Chiediamo ai vertici dell’Asp di fare chiarezza su quello che è accaduto”. Così il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, interviene nella vicenda che ha tenuto la cittadina siracusana con il fiato sospeso. Ma cosa è successo? Il ritardo nella comunicazione di una positività ha rischiato di generare, in linea teorica, un cluster di contagio. Tutto è accaduto nel giro di pochi giorni. Al centro della storia, lo sfortunato decesso di una 68enne. La donna lo scorso 7 settembre è stata trasporta al pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa. Sottoposta come prassi a tampone, dopo gli esami medici è stata riaffidata ai familiari: purtroppo non c’era nulla da fare. Poche ore dopo, il decesso nella sua abitazione di Canicattini. Peccato che nessuno avesse nel frattempo comunicato l’esito positivo del test molecolare. Solo nel tardo pomeriggio dell’8 settembre – secondo il racconto dei familiari e del sindaco – è arrivata la telefonata che ha comunicato la positività al covid della 68enne deceduta. Poche ore prima, era stato celebrato il funerale. E qualora anche altri familiari che erano stati a contatto con la donna avessero contratto il covid, la cerimonia avrebbe rischiato di trasformarsi in un focolaio.
La vicenda era stata raccontata da LiveSicilia. Le ultime notizie che arrivano da Canicattini sono oggi rassicuranti. Il sindaco Miceli ha invitato una decina di familiari a sottoporsi ad un tampone presso un laboratorio privato, messo a disposizione dal Comune. L’esito è stato negativo per tutti. Nel frattempo, i contatti della sfortunata 68enne sono stati presi “in carico” dal servizio di sorveglianza dell’Asp e dovranno sottoporsi a molecolare.
“Se avessimo saputo per tempo della positività della nostra concittadina purtroppo deceduto, avremmo preso delle misure di contenimento per la celebrazione dei funerali. Ho chiesto al direttore del Dipartimento di andare fino in fondo in questa vicenda che poteva originare un focolaio a Canicattini Bagni”, dice il sindaco Marilena Miceli.
A Canicattini gli attuali positivi sono 28 con 5 persone in isolamento.




Lutto nel mondo della cultura siracusana: si è spento Nello Amato

E’ morto il professore Sebastiano Amato, indimenticato docente per generazioni di studenti del liceo classico Gargallo di Siracusa. E’ stato soprattutto un illustre grecista e latinista, presidente della Società di Storia Patria e componente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico per il quale ha curato anche alcune traduzioni.
Tanti i messaggi di cordoglio. Tra i primi quello di Paolo Giansiracusa, storico dell’arte. “Devo purtroppo darvi la più brutta notizia di questi ultimi giorni d’estate: ci lascia il Professor Sebastiano Amato, Nello per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo (…). Uomo integerrimo, amico affettuoso, guida sicura nelle scelte difficili della nostra Siracusa. (…) Sarà triste sapere di non potere ascoltare più la tua voce autorevole, i tuoi consigli illuminanti”.
Cordoglio anche del sindaco Francesco Italia. “Siracusa perde uno dei suoi più appassionati studiosi”, ha scritto sui social.
Toccante il ricordo di Egidio Ortisi, altro nome importante della cultura classica a Siracusa. “Autorevole, dall’alto della sua preparazione, ha scritto di letteratura greca, antica e contemporanea. Formammo una squadra di amici, che si volevano bene. Mi affidò i suoi figli, da educare e, in occasione della tragedia che ha colpito la mia famiglia, già malato, ha voluto essere presente. Ciao, Maestro, ti sia lieve la terra”.
I funerali saranno celebrati lunedì alle 10,30 nella chiesa di San Paolo all’Apollonion.




Commercio a Siracusa: Piscitello, “Troppa Ortigia, così si desertifica il resto della città”

La sintesi è efficace: troppa Ortigia soffoca il commercio nel resto di Siracusa. Il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, condivide l’analisi. Così come nei gironi scorsi anche altre associazioni di categoria del capoluogo. Il tema è ormai centrale: se non si vuol condannare a morte l’importante settore, bisogna iniziare oggi a regolamentare quello che è stato affidato solo alla libera impresa. La politica non deve avere paura di dire dei “no”: non generano consenso, ma aiutano a portare sviluppo.
L’eccessiva concentrazione di attività di ristorazione in Ortigia, la bolla del turismo che ha centuplicato servizi e attività turistiche ma con numeri che non ne garantiscono la sopravvivenza, l’abusivismo, la desertificazione commerciale di corso Gelone e viale Tisia, la necessità di sgravi e servizi per “spostare” le nuove aperture fuori dal centro storico.
Confcommercio Siracusa disegna un quadro complesso in cui è necessario che la politica e l’amministrazioni tornino ad incidere con paletti e controlli e non solo con aperture e concessioni.




Scuola, si vaccinano i docenti ma il green pass tarda ad arrivare. Corsa al tampone

Nelle ultime giornate sono stati diversi i docenti siracusani che si sono sottoposti alla prima somministrazione del vaccino. L’obbligo del green pass ha probabilmente convinto gli indecisi o chi era rimasto attardato. Ma per alcuni di loro non è stato ancora sufficiente: il green pass (prima dose) non è arrivato e per accedere ai locali scolastici devono allora sottoporsi (a loro spese) ad un tampone, che dà diritto si alla certificazione ma valida solo 48 ore.
Ed a nulla è valso mostrare il certificato di avvenuta vaccinazione ai dirigenti scolastici o la prenotazione della seconda dose. A termini di decreto, fa fede solo il green pass. Ma quando lo riceveranno? Molto dipende dalla data in cui si sono sottoposti alla prima inoculazione. “In media – spiegano fonti vicine all’hub vaccinale di Siracusa – occorrono tra i 9 ed i 12 giorni per ricevere l’sms con il codice per il primo green pass”, pertanto quei docenti che hanno ricevuto la prima dose dalla fine di agosto ad oggi, dovranno pazientare ancora qualche giorno. Per loro, quindi, non pare esserci alternativa al ricorso al tampone per poter avere accesso ai locali scolastici.
E adesso tocca anche ai genitori, dopo l’ultimo decreto del governo. Fino al 31 dicembre 2021, oltre al personale scolastico, deve avere il green pass “chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative”. Esentati da questo obbligo “i bambini, gli alunni, gli studenti e i frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori” ma non i genitori. Per entrare negli istituti per accompagnare o riprendere i figli, per i colloqui con i docenti, per raggiungere la segreteria o per partecipare alle riunioni scuola-famiglie dovranno essere in possesso del green pass.




Scuola, il nodo trasporti: vertice in Prefettura, più corse per evitare bus pollaio

Pochi giorni all’apertura del nuovo anno scolastico. All’interno degli istituti, già da giorni avviate tutte le attività propedeutiche per il ritorno in presenza al 100%. Nelle ore scorse, è arrivata nelle scuole la circolare degli assessorati regionali della pubblica istruzione e della salute a completare il quadro delle iniziative anti-covid: tamponi salivari a campione, mascherine in classe (tranne nelle classi composta da vaccinati), distanziamento e green pass obbligatorio per docenti, personale ma anche per i genitori che dovessero entrare a scuola anche solo per un quaderno o un colloquio con i professori.
Mancava un’ultima casella, quella del trasporto degli studenti, specie i pendolari. Nel tentativo di evitare che bus pollaio possano dare origine a cluster di contagio che verrebbero poi “importati” nelle scuole, la Prefettura di Siracusa ha aggiornato quest’oggi il documento operativo dello scorso dicembre. Nel corso di un incontro da remoto con la partecipazione di tutte le parti interessate, le società di trasporto hanno confermato la loro disponibilità a garantire servizi aggiuntivi (altri bus) dedicati agli studenti. Le nuove spese saranno finanziate dalla Regione al cento per cento, attingendo ai fondi messi a disposizione dal governo Conte II prima e Draghi adesso. Alla fine di settembre, la Prefettura riconvocherà le parti per una prima valutazione del sistema studiato per evitare bus affollati.




La trans Santina e la casa occupata, parla il proprietario: “io danneggiato e beffato”

Giovanni è il proprietario della casa in cui vive la transessuale Santina, al centro di un caso mediatico dopo il servizio andato in onda su Rete 4 nei giorni scorsi e l’attacco di Stonewall, associazione che si batte per i diritti Lgbt. Da due anni non pagherebbe l’affitto e, secondo la ricostruzione operata nel servizio, nell’appartamento si prostituirebbe. “La mia casa è occupata da una persona che non paga l’affitto da 2 anni”, racconta Giovanni. “Il mancato pagamento dell’affitto mi ha messo in serie difficoltà economiche: io ho un lavoro part-time e con metà del mio stipendio pago il mutuo della casa dove vivo. La locazione di quell’immobile mi serve per poter andare avanti. Nel servizio andato in onda si è visto che l’inquilino utilizza la mia casa addirittura per prostituirsi. Solo adesso alcune associazioni, vicine all’occupante della mia casa, hanno espresso solidarietà a quest’ultima, con l’obiettivo di far passare in secondo piano l’occupazione e l’atteggiamento ostile dell’inquilina, che non mi permette ormai da due anni neanche di poter vedere la mia casa”, si sfoga il proprietario.
“Le stesse associazioni che oggi attaccano la mia storia ed esprimono solidarietà all’occupante della mia casa, sono state contattate all’inizio della vicenda, perché io stesso mi ero preoccupato della situazione che si stava venendo a creare”, e mostra lo screenshot di chat delle settimane scorse. “Ma nonostante le mie richieste di aiuto, sono stato ignorato per essermi umanamente preoccupato di una loro amica”, aggiunge.
Poi rincara. “Questa storia mi fa doppiamente rabbia: non solo mi causa problemi, ma vengo beffato anche da chi, nonostante abbia le capacità economiche e sociali di aiutare l’occupante del mio immobile, si limita a speculare sulla mia pelle e su quella della stessa occupante per provare ad avere un pò di visibilità, che serve solo ad appagare il loro ego. Ma concretamente non aiuta le vittime reali di questa storia”.




Floridia in default, le preoccupazioni del Pd: “con il dissesto solo conseguenze negative”

“E’ un passaggio per certi versi drammatico per la vita politica e amministrativa di Floridia”. Così i consiglieri comunali del Pd commentano la scelta dell’amministrazione che ha deliberato il dissesto finanziario dell’ente. “Ci preoccupano le possibili conseguenze negative della dichiarazione di dissesto per la collettività floridiana che non possiamo esimerci dall’evidenziare. Almeno per i prossimi cinque anni, l’amministrazione sarà costretta a mantenere le attuali aliquote, già al massimo livello, delle imposte locali e sarà difficilissimo assumere nuovo personale a causa del blocco delle assunzioni. Il Comune di Floridia, con una dotazione organica ridotta ormai all’osso e orfano di figure dirigenziali, rischia l’immobilità e l’impossibilità di garantire la qualità dei servizi. Verrà, inoltre, nominato un Organismo Straordinario di Liquidazione esterno, che gestirà il dissesto e avrà, tra i suoi compiti, quello di fare delle transazioni per ridurre, con tagli possibili tra il 40 ed il 60%, l’entità delle somme vantate dai creditori”, spiegano dal Pd floridiano.
“Restiamo convinti che, prima di arrivare a questo, bisognava fare ulteriori sforzi nella direzione di un possibile piano di riequilibrio finanziario, cercando di coinvolgere nel dibattito tutte le forze sociali della comunità.
Apprezziamo l’impegno, dichiarato dall’amministrazione, a rafforzare la riscossione dei tributi tramite l’esternalizzazione del servizio. Un’iniziativa che sosteniamo da anni in quanto, il mancato incasso dei tributi comunali, rappresenta il vero tallone d’Achille della finanza locale”, si legge ancora nella nota del Partito Democratico.
I consiglieri di opposizione si rivolgono poi al sindaco Carianni, accogliendo l’invito al dialogo per Floridia. “Si apra una fase nuova, caratterizzata da un confronto sereno e utile alla soluzione dei problemi che attanagliano la comunità in un momento così drammatico”, la risposta del Pd a quell’appello.