Priolo. Verso l’apertura dell’anno scolastico, affidati servizi trasporto e mensa

L’anno scolastico sta per prendere il via e all’assessorato comunale alla Cultura di Priolo si susseguono le attività per garantire i servizi di competenza del Comune. Nei giorni scorsi sono state celebrate le gare di appalto dei servizi di trasporto scolastico a mezzo scuolabus e per il servizio di mensa scolastica. Effettuate le verifiche di rito, entrambi i servizi sono stati affidati e garantiti come negli anni precedenti.
Il servizio di trasporto scolastico per studenti pendolari avrà inizio il 16 settembre con la consueta messa a disposizione di bus dedicati. Non appena saranno consegnati gli abbonamenti mensili, sarà cura dell’ufficio recapitarli agli aventi diritto, a mezzo chat, direttamente sugli smartphone degli studenti.
Con l’auspicio che il prossimo anno scolastico possa svolgersi senza interruzioni o ulteriori disagi, il sindaco Gianni e l’assessore Arangio hanno inviato gli auguri di buon anno scolastico o a tutti gli studenti e al corpo insegnante e Ata dei due Istituti Comprensivi di Priolo.




Lavoro, via libera in Sicilia alla stagione dei concorsi per 1.500 giovani

Si apre la stagione dei concorsi alla Regione Siciliana. A disposizione ci sono circa 1.500 posti per laureati e diplomati. Il via libera è arrivato dal governo Musumeci che ha sbloccato varie procedure. Un migliaio di assunzioni saranno a tempo indeterminato nei Centri per l’impiego e la Regione ha scelto la Consip per assisterla nelle fasi concorsuali. Due i percorsi individuati: per i 537 laureati previste una preselezione sulla base di titoli di studio e una prova scritta; per i 487 diplomati, invece, prove scritte e orali. Quest’ultima procedura (senza preselezione, quindi) varrà anche per altri 52 laureati di vari profili.
La Giunta ha approvato anche la proposta di ripartizione del Fondo di sviluppo e coesione, che adesso verrà inviata a Roma per l’ok definitivo. Una manovra che consentirà di poter dare anche la copertura finanziaria alla selezione di 300 giovani laureati, per contratti a tempo determinato della durata di tre anni, così come previsto da una norma inserita nell’ultima Legge finanziaria della Regione. Queste assunzioni – per profili tecnici, amministrativi ed economici – serviranno a potenziare gli uffici regionali e locali per aiutarli nella progettazione delle opere e negli adempimenti per la programmazione dei fondi comunitari e nazionali. Negli ultimi giorni, insieme all’assessore alla Funzione pubblica Marco Zambuto, il presidente Musumeci ha definito alcuni dettagli, che ora sono stati ratificati da tutto il governo.
«È l’occasione per molti giovani – sottolinea Musumeci – di fare un’esperienza nella Pubblica amministrazione siciliana, che a seguito dei pensionamenti degli ultimi anni e del blocco ultradecennale delle assunzioni è sotto organico. Una nuova e motivata forza lavoro che può che sarà molto utile, quindi, negli uffici della Regione e dei Comuni».

foto dal web




Siracusa. Stagione delle piogge, disposta la pulizia delle caditoie stradali

Le prime piogge hanno evidenziato note problematiche nel deflusso delle acque piovane. Come primo intervento, è stata disposta la pulizia della caditoie stradali con l’amministrazione comunale che ha incaricato Tekra. Questa tranche di lavori riguarderà diverse zona della città e sarà effettuata solo nelle ore notturne, dalle 22 alle 4 del giorno dopo; inizieranno domenica prossima e si concluderanno il sabato successivo.
Il primo intervento sarà effettuato in via Siracusa, corso Giulio Cesare, via Edmondo De Amicis, piazza Bonanno, piazza Eurialo, via Alcide De Gasperi e in ronco Petrera. La sera del 13, la Tekra opererà nelle vie Bengasi, Rodi e Malta, per poi spostarsi il giorno dopo in viale Regina Margherita, viale Montedoro, via dell’Arsenale, viale Armando Diaz, dove le operazioni si concluderanno la mattina del 16 settembre. Per le due notti successive la pulizia delle caditoie riguarderà: riviera Dionisio il Grande, lo sbarcadero Santa Lucia, via allo Sbarcadero Santa Lucia e via dell’Unità d’Italia.
Per rendere più agevoli i lavori, il settore Trasporti e diritto alla mobilità ha emesso un’ordinanza con la quale autorizza il restringimento delle carreggiate per una lunghezza di 10 metri, 5 metri prima e 5 dopo le caditoie interessate. Negli stessi tratti di strada sarà in vigore il divieto di parcheggio con rimozione coatta dei mezzi.




Covid, i numeri a Siracusa: diminuiscono i contagi, aumentano i ricoveri

Sembra finalmente rallentare la pressione del covid su Siracusa. Anche oggi in calo il numero degli attuali positivi: sono adesso 432. Diminuiscono i contagi ma aumentano i ricoveri: sono oggi 23 le persone in cura all’Umberto I, mentre 2 restano gli accessi in terapia intensiva.
Restano ancora gli under 30 il bersaglio “prediletto” del covid nel capoluogo aretuseo. Su 432 casi totali 183 riguardano giovani e giovanissimi e sono cos’ distribuiti: 48 tra gli under 12, 52 positivi nella fascia 12-19 anni e 83 nella fascia 20-29. Nessun under 30 ha dovuto far ricorso a cure ospedaliere.
Tra i ricoverati, resta alta l’incidenza nella fascia 50-59 (8 ordinari, 1 terapia intensiva su 69 positivi), 4 over 80 (9 positivi) e 4 nella fascia 40-49 anni (60 positivi).
Secondo il report giornaliero, in provincia di Siracusa sono stati registrati 68 nuovi casi covid. Anche questo dato rende più evidente la contrazione dei contagi dopo giornate a tre cifre.
In Sicilia oggi 875 nuovi positivi. I guariti sono 1.250 mentre si registrano altre 29 vittime (decessi avvenuti nei giorni precedenti ed ancora non riportati in piattaforma). I ricoverati sono 966 (-9), 116 in terapia intensiva (-4).
Questi i numeri odierni delle altre province: Palermo 292 nuovi casi, Catania 232 Messina 20, Siracusa 68, Ragusa 36, Trapani 102, Caltanissetta 29, Agrigento 61, Enna 35.




Green pass obbligatorio a lavoro, concordi Confindustria e sindacati metalmeccanici

Il green pass obbligatorio per l’accesso alle mense aziendali è stato al centro di un incontro tra il presidente della sezione Imprese Metalmeccaniche di Confindustria Siracusa, Giovanni Musso, ed i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm (Angelo Sardella, Antonio Recano e Santo Genovese).
I sindacati, favorevoli al vaccino, avevano però mostrato le loro perplessità circa l’effetto discriminatorio che il green pass finirebbe per produrre tra lavoratori. “Occorre considerare che le mense di cantiere – spiegato – sono luoghi di lavoro e sono tutelati dai contratti di lavoro. Il Governo non ha varato alcuna legge che renda obbligatorio il vaccino e quindi per i lavoratori valgono tutti gli istituti previsti dal contratto nazionale e dall’integrativo territoriale, compreso il diritto al pasto fornito dal servizio mensa. Inoltre, ritenendo che la risposta alla FAQ pubblicata il 14 agosto u.s. sul sito del Governo, non sia una fonte del diritto in senso stretto. Non accetteremo mai nessuna disparità di trattamento fra luoghi di lavoro e mense. E’ importante, invece, non abbassare la guardia ed usare i dpi a prescindere se si è vaccinati o meno”.
Da parte sua, il presidente della sezione Metalmeccanica di Confindustria Siracusa ha condiviso con i sindacati “l’obiettivo prioritario di coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Un dato degno di nota – ha detto Giovanni Musso – è che effettivamente con il D.L. 105/2021 il legislatore non ha incluso espressamente le mense aziendali tra i luoghi per l’accesso ai quali è obbligatorio il green pass. E’ stata la risposta alla FAQ che, costituendo comunque una indicazione della pubblica amministrazione circa l’applicazione corretta della norma, ha precisato che per la consumazione al tavolo nelle mense aziendali o in tutti i locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, sia necessario esibire la certificazione verde, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. Certificazione che non occorre per accedere alle aree break destinate al consumo dei pasti in autonomia, senza somministrazione di cibo da parte dell’azienda o di società esterne. L’accesso a tali aree rimane, quindi, libero, osservando le misure di sicurezza (es. distanziamento ai tavoli, pulizia delle postazioni)”.
Le parti alla fine hanno concordato di sensibilizzare le aziende a tenere alta la guardia sui contagi da Covid e a mettere in atto tutte le procedure e le norme esistenti in materia di igiene e sono concordi nel ritenere che per garantire una maggiore sicurezza dei luoghi di lavoro dal contagio Covid 19 occorre rendere il green pass obbligatorio.




Perde il marito per il covid, oggi lancia un appello: “Vaccinatevi, è il modo per salvarci”

“Fosse l’ultima cosa che farò nella vita, vi dico: vaccinatevi, vacciniamoci!”. Teresa lo ha scritto con gli occhi gonfi di lacrime. Pochi giorni fa, ha perduto il marito: morto a 57 anni a causa del covid. Gabriele era ricoverato in ospedale. Come lui, anche lei ha contratto il virus e deve ancora fare i conti con postumi seri (“Non mi esce neppure la voce, sono debilitata”).
Di Priolo, centro industriale in provincia di Siracusa, entrambi non erano ancora vaccinati. Una scelta che lei oggi definisce “un errore”. Per questo, pur se travolta dal dolore, ha voluto far arrivare un messaggio a quanti guardano ancora con diffidenza al siero anti-covid. “Salviamoci: il vaccino dà questa possibilità. E’ una speranza per noi e per chi ci ama. Se queste mie parole dettate dal mio cuore e dalla mia esperienza possono far cambiare idea anche solo ad una persona che ha sbagliato come me e il mio angelo, allora mio marito non sarà morto invano”, le parole di Maria.
“Mio marito dall’ospedale mi gridava di farlo e che l’avrebbe fatto anche lui, una volta guarito e dimesso. Mi ha anche confermato che tutti i ricoverati in reparto con lui non erano vaccinati. Questa è la mia testimonianza, un consiglio se volete. E a noi questo consiglio non lo ha dato nessuno, neppure i dottori”.
“Stiamo vivendo l’inferno, non ho visto più mio padre…devo ringraziare un angelo di infermiera che mi ha dato l’opportunità di parlargli per l’ultima volta”, racconta Florenza, la figlia maggiore. “I pazienti stanno a letto, sono astenici ed hanno bisogno dell’ossigeno. In tutto questo sono soli, non possono avere accanto a loro un famigliare o un amico che li possa assistere. Muoiono in solitudine. Mi padre è morto solo, noi eravamo tutti in quarantena. La situazione, per chi non la vive quotidianamente, è davvero surreale, un inferno. Bisogna prevenire il virus a tutti i costi, fare sensibilizzazione e convincere gli scettici. Perché anche loro se ne renderanno conto quando una persona vicina è in fin di vita, ma sarà già tardi!”, il suo disperato messaggio.
Gabriele è stato ricordato ieri sera, in Consiglio comunale a Priolo. “La perdita di Gabriele è stato un dramma per tutta la popolazione. Non è tanto importante il mio messaggio di invito alla vaccinazione ma la testimonianza di coloro che hanno vissuto e vivono l’inferno. Per questo ringrazio Teresa e Florenza per la loro testimonianza e forza”, commenta il presidente dell’assise, Alessandro Biamonte.




Vaccinato ma non si trova il suo green pass, la disavventura di un prof siracusano

Un docente siracusano trasferito a Como non è stato ammesso a scuola per mancato rilascio del green pass. Ma l’insegnate si è, invero, sottoposto ad entrambe le dosi di vaccino. Un caso denunciato dal Codacons e finito all’attenzione del parlamento, con una interrogazione al Ministro della Salute ed a quello dell’Istruzione, predisposta da Stefania Prestigiacomo (FI).
“Risulta all’interrogante che un docente di matematica, siciliano, regolarmente vaccinato, dapprima impiegato a Siracusa e successivamente trasferitosi a Como presso l’Istituto Gaetano Pessina per motivi familiari, è stato respinto dalla scuola dove ha l’incarico a causa del mancato rilascio del green pass”, scrive in premessa la parlamentare siracusana. “Quando si è recato a scuola per prendere regolarmente servizio prima dell’inizio delle lezioni, al momento dei controlli sul green pass, ha scoperto che dalla certificazione rilasciata dal ministero della salute risultava una sola dose di vaccino, pur avendo il docente ricevuto entrambe le dosi previste dal piano vaccinale (la prima Astrazeneca, la seconda Pfizer) ed essendo quindi pienamente in regola con le disposizioni vigenti”. A nulla i tentativi di spiegazione. Si è dovuto sottoporre a sue spese ad un tampone per poter accedere a scuola.
Ma non è finita lì. “Il professore ha ricevuto da parte dell’Istituto comunicazione in merito alla impossibilità di accedere alla scuola nei giorni successivi, in assenza di regolare green pass, e l’indicazione di dover usufruire di un periodo di aspettativa fino all’ottenimento di regolare certificazione. Appare evidente – scrive la Prestigiacomo – che sul professore regolarmente vaccinato che non può svolgere la propria attività lavorativa, né utilizzare tutti gli altri servizi per i quali è previsto il possesso di certificato vaccinale, stanno ricadendo le conseguenze del cattivo funzionamento della macchina burocratica e di un disservizio imputabile unicamente al servizio sanitario”. Da qui la richiesta di intervento dei ministeri interrogati “al fine di ovviare al grave problema di mal funzionamento della burocrazia e dei sistemi informatici, al fine di permettere ai cittadini vaccinati di ottenere in tempo reale la certificazione dell’avvenuta vaccinazione, e di garantirli in quanto lavoratori”.




Politica. Ricandidatura di Italia? “Oltre” dice si, i distinguo di “Lealtà&Condivisione”

Potrebbe andare anche oltre settembre la risoluzione della partita rimpasto in giunta a Siracusa. Incontri e verifiche alla ricerca di una sintesi politica a prova di altri scossoni, per arrivare fino alla fine del mandato senza ulteriori inciampi di percorso. Questa sarebbe la volontà del sindaco, specie dopo la scelta di Italia Viva e Pd che hanno ritirato il loro supporto alla squadra di governo cittadino.
E nella ricerca di nuovi equilibri, con Azione pronta a scendere in campo ma ancora da “misurare” a Siracusa, bisogna sciogliere il nodo ricandidatura. L’assessore comunale Fabio Granata con il movimento politico Oltre aveva immaginato per il 2023 un “terzo” polo a sostegno della seconda candidatura di Francesco Italia. Ma il “Patto per la Città” presentato come “schieramento civico alternativo al vecchio centrosinistra alleato ai 5stelle e al centrodestra cittadino” e fondamentalmente poggiato su Oltre (2,45% di preferenze al primo turno nel 2018) e Lealtà & Condivisione (5,76%).
“Questa prospettiva non significa chiudere al dialogo e alla collaborazione con tutte le forze politiche e le rappresentanze parlamentari della città, soprattutto quando sono in gioco gli interessi di Siracusa. Noi – spiega Granata – lavoreremo, accanto a Francesco Italia, per rafforzare e rilanciare il Patto su un progetto costretto a volte a scelte impopolari ma ben consapevole della prospettiva politica e culturale sulla quale indirizzare la
nostra bella Città”.
Ma poco dopo questa presa di posizione pubblica, arrivano i distinguo di Lealtà & Condivisione. “La coalizione marcatamente civica denominata Patto per la città avrebbe sicuramente, sul piano amministrativo, più di un argomento da spendere in suo favore, ma sul piano politico avrebbe ben poche speranze di spuntarla”, taglia corto Ezio Guglielmino. Sostenere una ricandidatura di Francesco Italia? “Questione non compiutamente esaminata da Lealtà e Condivisione e che, personalmente, ritengo non di stringente attualità. Il tema, semmai, è la priorità di mettere in piedi un ampio schieramento in grado di costituire una alternativa credibile al centrodestra”, aggiunge. “L’attuale contesto politico cittadino dovrebbe piuttosto indurre ad una riflessione meno estemporanea e più rigorosa riguardo alla difficoltà evidente, allo stato, di produrre un’offerta politica in grado di mobilitare l’elettorato progressista”, scrive Ezio Guglielmino. “E’ un problema che riguarda tutti e non solo le forze politiche che sorreggono la giunta Italia e che legittimamente coltivano l’ambizione di dare continuità alla attuale esperienza amministrativa. Ma che commetterebbero un errore imperdonabile se pensassero di rinchiudersi nel fortino autoreferenziale di palazzo Vermexio. Riguarda noi di Lealtà e Condivisione, il PD e la sinistra nel suo complesso, il movimento cinque stelle, il mondo del civismo che seppe ritrovarsi attorno alla figura di Giovanni Randazzo, segmenti della destra liberale cittadina che non si riconoscono nelle posizioni estreme della Lega e di FdI. I due anni scarsi che ci separano dalle prossime amministrative sembrano tanti, ma in realtà, se si considerano soprattutto le condizioni di partenza, sono appena sufficienti, se si parte subito, per provare a costruire una prospettiva comune attrattiva e competitiva. Noi ci siamo. Ora attendiamo che anche gli altri diano un segnale inequivocabile nella medesima direzione”. Insomma, guai a chiudersi e correre soli in contrapposizione alle forze tradizionali.




Siracusa, la candidatura a Capitale della Cultura già divide: Cafeo attacca, Granata replica

Inizia a scricchiolare l’intesa trasversale per il sostegno della candidatura di Siracusa a Capitale della Cultura 2024. Il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega) conferma di vedere di buon occhio un progetto “che in linea teorica ci vede favorevoli e interessati” ma segnala “problemi enormi ed eterogeni all’atto pratico”.
La prima critica è di ordine politico. “Preparare un dossier così importante come quello per la candidatura a capitale italiana è un lavoro serio, complesso e strutturato che non può ridursi a uno spot per l’amministrazione che lo propone ma che anzi deve provare a distaccarsi completamente dalla politica per aprire alla società civile, agli esperti e a chi può davvero offrire una nuova visione della città”, la posizione di Cafeo.
C’è poi la critica di carattere temporale. “Quando abbiamo immaginato insieme ad esperti di alto profilo un modello di sviluppo basato sulla cultura, non abbiamo pensato a brevissimo termine, come in questo caso, ma a programmare per tempo una sfida di altissimo livello imbarcandoci letteralmente in un progetto che, pur scadendo tra 12 anni, di fatto ci vede quasi al limite per l’enorme mole di lavoro preliminare necessario”.
Infine, la terza doglianza chiama in causa Fabio Granata, assessore alla cultura del Comune di Siracusa. “Ritengo inopportuna se non proprio sgradevole la palese politicizzazione dell’iniziativa, citata non a caso pochi giorni dopo in un ‘messaggio alla nazione’ diffuso dall’assessore alla Cultura su un ipotetico patto per la città il cui obiettivo, come è evidente, è più legato alla ricerca della riconferma delle posizioni attraverso un’ecumenica richiesta di aiuto elettorale che all’effettivo ritorno di immagine per la città”.
Granata, chiamato in causa, risponde per le rime. “Ho il diritto di esprimere analisi o proposte sulla attuale situazione politica cittadina ma nessuno, pensando forse come è abituato ad agire, si permetta di insinuare inesistenti strumentalizzazioni di un progetto, importantissimo per tutta la Città, come la partecipazione a Capitale Italiana di Cultura 2024. Nella elaborazione del dossier – scrive l’assessore – fin dalla prima affollata e molto qualificata riunione del Comitato cittadino, contributi fondamentali sono infatti arrivati e stanno arrivando da parlamentari nazionali e regionali, ex sindaci, esponenti della cultura, delle associazioni, delle imprese e della università, donne e uomini di diversi orientamenti politici ma accomunati da amore per la nostra Città e volontà di contribuire a migliorarne l’immagine e la qualità della vita. Con Paolo Ficara o Stefania Prestigiacomo, Alessio Lo Giudice o Raffaele Gentile, Titti Bufardeci e Diego Bivona e tantissimi altri che hanno aderito al Comitato vogliamo condividere un risultato per la nostra bella Città, ben oltre le diverse posizioni politiche. Nessuna strumentalizzazione e massima apertura al mondo della Cultura e della società civile oltrechè alle più importanti professionalità del settore come Federculture e Civita. Insomma la candidatura è patrimonio e impresa comune: per favore teniamola fuori e lontana dalla polemica politica”.




Cambiamenti climatici, masterplan da 9 interventi per “adattare” Siracusa

Anche il Comune di Siracusa partecipa al programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano, proposto dal Ministero per la Transizione Ecologica. Palazzo Vermexio ha presentato una sua scheda progetto.
Tra le misure – definite dal decreto “verdi, blu e soft” – previsti 9 interventi, per un totale di 662.797 euro sui 662.996 stanziati per Siracusa: sono destinati all’abbattimento delle “isole di calore”, causa dei picchi di oltre 48 gradi raggiunti questa estate; e al miglioramento del drenaggio urbano con conseguente attenuazione dei fenomeni di allagamento dovuti alle sempre più frequenti “bombe d’acqua”. Si è scelto di intervenire nei pressi di scuole, strutture pubbliche quali il centro servizi di viale Santa Panagia e l’Ufficio tecnico in via Brenta, quartieri periferici come Belvedere e Cassibile, o più densamente popolati, quali Tiche ed Akadina.
Dichiara il sindaco Francesco Italia: “Speriamo di poter aggiungere ai risultati già ottenuti con i finanziamenti sulla qualità dell’abitare, sulla mobilità, case popolari e sulle scuole, un nuovo tassello sul piano del verde urbano che aumenti la capacità di resilienza della nostra città alle sfide che il clima ci impone e i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti”.
Dal punto di vista urbanistico ogni attività si configura come riqualificazione grazie alla messa a dimora di oltre 160 nuovi alberi e ad altri interventi per il miglioramento della permeabilità del suolo, l’abbattimento delle isole di calore, il recupero depurazione e riuso delle acque meteoriche e di scorrimento superficiale, la riduzione di inquinanti e polveri sottili, l’abbattimento delle barriere architettoniche ed il recupero estetico-architettonico delle aree di progetto. “Questo- dichiara l’assessore al Verde pubblico Carlo Gradenigo- permetterà di ottenere benefici legati alla riduzione dell’utilizzo di energia per il raffreddamento degli edifici e darà la possibilità a studenti, bambini e anziani di godere del potere rinfrescante degli alberi nelle aree verdi vicine a casa, scuola e posti di lavoro. Da considerare anche i benefici economici che ne verranno per tutta l’area interessata: la piantumazione di alberi e la conseguente ombreggiatura permetterà una maggiore affluenza di avventori negli esercizi commerciali anche nelle giornate estive”. Alle azioni strutturali saranno associate il monitoraggio fisico chimico dei dati climatici nelle aree di intervento, e una campagna di sensibilizzazione e formazione sull’adattamento ai cambiamenti climatici. Conclude l’Assessore: “La redazione e presentazione dei progetti è già un patrimonio per il quale voglio ringraziare tutti coloro che in appena tre mesi, il Decreto è stato pubblicato il 6 giugno con scadenza 6 settembre, ci hanno permesso di concorrere e inseguire questa nuova opportunità di programmazione, sviluppo e rigenerazione urbana”.