Porta Marina, scade il 14 settembre l’avviso per la concessione in uso dell’immobile

Scade il prossimo 14 settembre l’avviso pubblico per la concessione in uso dell’immobile di Porta Marina, in via Ruggero Settimo, a Siracusa.
“Con una superficie di 23 mq ed un’area esterna di circa 150mq dalla quale si può accedere al muraglione della Porta Marina, l’immobile per la sua natura ed ubicazione è idoneo ad essere destinato ad uso commerciale. E la sua destinazione d’uso sarà proprio la vendita al dettaglio di prodotti artigianali tipici locali finiti, nelle loro diverse tipologie, artistiche ed enogastronomiche: l’avviso vieta esplicitamente infatti ogni forma di produzione o di consumazione sul posto”, spiega una nota di Palazzo Vermexio.
Le offerte dovranno pervenire in busta chiusa all’ufficio protocollo del Comune, come detto, entro e non oltre le ore 12 del 14 Settembre. Il canone annuo a base d’asta è di 9.600 euro, corrispondente ad un canone mensile di 800 euro che sarà aggiornato annualmente su base Istat. Durata del contratto sei anni, eventualmente rinnovabili alla scadenza per uguale periodo.
Avviso e documentazione per partecipare sono disponibili sul sito istituzionale del Comune, all’indirizzo alle sezioni “Bandi di Gara – News -Albo Pretorio – settore Beni Demaniali e Patrimoniali”. Sono, altresì, visionabili presso il settore Beni Demaniali e Patrimoniali di via Gargallo 67, nei giorni di lunedì e mercoledì, dalle 10 alle 12.
Per chiarimenti di ordine tecnico e documentale, gli interessati potranno contattare il responsabile del servizio Patrimonio, Antonella Pernich, tel. 0931.60670, o via mail patrimonio@comune.siracusa.it, o via pec patrimonio@comune.siracusa.legalmail.it.




Siracusa. Lesioni personali, allontanata dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla ex compagna

Sarebbe responsabile di lesioni personali in danno della sua ex compagna e per questo è stato raggiunto da una misura di allontanamento dalla casa familiare. Destinatario del provvedimento, eseguito da agenti delle Volanti, un 56enne di Siracusa. Gli è stato anche imposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Nei giorni scorsi, una misura analoga era stata disposta anche nei confronti di un uomo di Augusta.




Piante di canapa indiana coltivate in mezzo agli ulivi, denunciato un 30enne dai Carabinieri

I Carabinieri di Augusta e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” hanno sorpreso un 30enne pregiudicato lentinese intento ad irrigare 15 piante di canapa indiana. Erano occultate nel mezzo di un uliveto di sua proprietà, a Carlentini, in località Cannellazza.
Le attività dell’uomo non erano evidentemente estemporanee e occasionali, secondo gli investigatori. Una perquisizione domiciliare eseguita presso un casolare presente nell’uliveto, ha permesso di constatare che una stanza era stata già predisposta per la coltivazione “indoor” della canapa indiana: le finestre erano state murate, per evitare sguardi indiscreti, ed una decina speciali lampade generatrici di luce e calore erano state distribuite all’interno per creare l’ambiente favorevole ad una futura coltura.
Le piante e l’attrezzatura sono state poste sotto sequestro, mentre l’indagato è stato denunciato in stato di libertà.

foto archivio




Covid, positivi alcuni infermieri di due reparti dell’Umberto I di Siracusa

Il covid torna a circolare nei reparti dell’Umberto I di Siracusa. Come rivelato da diverse fonti sanitarie e sindacali alla nostra redazione, negli ultimi giorni sono risultati positivi 5 infermieri di Pneumologia ed altri 2 almeno in Malattie Infettive. Anche un paio di medici avrebbero contratto il coronavirus.
I numeri paiono destinati a salire. Si attende, infatti, l’esito di altri tamponi, alcuni dei quali relativi anche a personale di servizio.
Solo due dei contagiati sono stati ricoverati. Per gli altri non è stata necessaria l’adozione di terapie particolari e, secondo quanto si apprende, si presenterebbero asintomatici.
Il basso tasso di ospedalizzazione sarebbe frutto della campagna di vaccinazione: i sanitari sono stati i primi a ricevere il siero per arrestare il covid.
Ma lo stallo nell’avanzamento della campagna, unito all’oramai scomparsa prudenza da parte della popolazione, ha riportato il virus anche in ospedale. Sottotraccia sarebbe partita la riorganizzazione dei reparti, con accorpamenti e spostamenti di posti letto e ambulatori in altre sedi (Avola). Si ragiona anche sul reclutamento di personale infermieristico per rafforzare i reparti covid, che rischiano di tornare ad operare a pieno regime sulla scorta degli ultimi dati relativi ai contagi (oltre 320 positivi a Siracusa città) ed alla preoccupazione per quella che sarà l’onda lunga del ferragosto. “Si ricomincia…”, commentano laconici alcuni infermieri in servizio presso il nosocomio siracusano.




Green pass e mense della zona industriale, i sindacati: “inaccettabile trattamento discriminatorio”

Le tre sigle sindacali dei metalmeccanici che operano nella zona industriale siracusana alle prese con il nodo green pass nelle mense aziendali. “Sappiamo che le mense aziendali sono state e sono più sicure di qualsiasi ristorante”, spiegano i segretari di Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uile. E ricordano che “le mense sono un luogo di lavoro e sono tutelate dai contratti di lavoro”.
“Come sindacati siamo convintamente a favore della campagna vaccinale. Ma nella situazione attuale il governo non ha però varato alcuna legge che renda obbligatorio il vaccino e quindi tutti i lavoratori possono entrare in azienda e operare fianco a fianco e se un lavoratore svolge la propria attività in azienda, valgono per lui tutti gli istituti previsti dal contratto nazionale e dall’integrativo territoriale, compreso il diritto al pasto fornito dal servizio mensa”.
Per i tre segretari, “è inaccettabile che i lavoratori sprovvisti di Green Pass ricevano un trattamento discriminatorio, come sta accadendo oggi in alcune aziende, che li costringe a consumare un sacchetto di cibo freddo fuori dai locali mensa. Non accetteremo mai nessuna disparità di trattamento fra luoghi di lavoro e mense, in assenza di una legge e in attesa di ulteriori chiarimenti, riteniamo di non poter siglare accordi che affermino il contrario. Le aziende, nel rispetto delle misure di sicurezza previsti dalla norma e dai protocolli
aziendali e territoriali realizzati, devono fornire lo stesso pasto a tutti i lavoratori”.
Lo affermano in una nota i segretari provinciali di Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil, rispettivamente Angelo Sardella – Antonio Recano – Santo Genoves




Discariche abusive tra Melilli e Sortino, via alla pulizia straordinaria con intesa tra sindaci

Un intervento straordinario di pulizia è in atto a Melilli nelle contrade di Margi, Pianetti, Mezzamontagna, Terramara, Cannizzoli e Carrubba. Nella mattina, il sindaco Giuseppe Carta, insieme al comandante della polizia locale, Claudio Cava, ha disposto un intervento di pulizia di un’area, alle porte di Sortino, che ricade in territorio di Melilli.
Oggi è stato ripulito oltre un chilometro di strada e bonificate diverse aree invase da micro discariche, grazie all’intervento dell’ufficio igiene e della società che gestisce l’igiene pubblica nel territorio di Melilli .
I sindaci Carta e Parlato, soddisfatti per quanto fatto, assicurano che da oggi le rispettive polizie locali effettueranno controlli serrati e predisporranno diverse micro trappole per individuare i trasgressori.
“Prosegue senza sosta – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Carta – la nostra lotta agli incivili che abbandonano nell’ambiente rifiuti di ogni tipo creando discariche abusive e dunque un grave danno per tutta la collettività, l’ambiente e il decoro urbano”. “Confidiamo – ha concluso Carta – nella collaborazione e nel senso civico dei cittadini per combattere le cattive abitudini e favorire il ripristino della legalità”.




Gli uragani mediterranei sono ora più dannosi delle mareggiate: lo studio su dati Amp Plemmirio

I fenomeni naturali noti come uragani mediterranei, che negli ultimi 10 anni si sono verificati sulle coste della Sicilia sud-orientale, hanno prodotto effetti più intensi delle più forti mareggiate stagionali. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori degli atenei Aldo Moro di Bari e Catania insieme con l’Area marina protetta del Plemmirio di Siracusa.
La ricerca dal titolo Comparing impact effects of common storms and Medicanes along the coast of south-eastern Sicily, recentemente pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale “Marine Geology”, ed ha analizzato le dinamiche di propagazione e gli effetti di impatto dei vari uragani mediterranei o “Medicane” (dalla fusione dei termini inglesi MEDIterranean e hurriCANE) e forti tempeste avvenute in Sicilia sud-orientale dal 2005 al 2019.
«Il Mediterraneo, seppur raramente, è uno dei bacini di formazione dei cicloni simil-tropicali, che possono talvolta intensificarsi fino a divenire uragani venendo pertanto definiti uragani mediterranei. Lo Ionio meridionale, in particolare, è un’area particolarmente attiva nella genesi di Medicanes. Già nel 2014, quando abbiamo condotto una campagna di rilievi dopo il passaggio del Medicane Qendresa, ci siamo resi conto che l’evento meteomarino aveva espresso una forza particolarmente intensa» spiega il prof. Giovanni Scicchitano dell’Università di Bari.
«Da allora abbiamo selezionato delle aree particolarmente esposte delle coste siracusane, che abbiamo intensamente monitorato durante tutte le principali tempeste avvenute fino al 2019 – aggiunge il prof. Scicchitano, responsabile scientifico della ricerca -. Quando la Sicilia sud-orientale nel settembre 2018 è stata interessata dal passaggio dell’uragano Zorbas, avevamo una rete di monitoraggio estesa che ci ha permesso non solo di verificare che gli effetti dei Medicanes sono più intensi di quelli delle più forti mareggiate stagionali, ma anche di definire la possibile causa di questa diversità. L’inondazione che le forti mareggiate da tempesta, e soprattutto i Medicanes, causano lungo le aree costiere viene generata dal contributo cumulativo delle onde che impattano, delle maree e di quello che è conosciuto come storm surge ovvero un importante e durevole sollevamento del livello del mare lungo il litorale, indotto dai venti e dalla bassa pressione».
«Abbiamo verificato attraverso l’utilizzo di dati satellitari, mareografici, ondametrici e di modellistica idrodinamica che le onde sviluppate dai Medicane Quendresa e Zorbas, che hanno colpito la Sicilia sudorientale nel 2014 e nel 2018, erano simili, o a volte meno energetiche, di quelle sviluppate durante le mareggiate stagionali – spiega il prof. Carmelo Monaco dell’Università di Catania, co-autore della ricerca -. Nonostante ciò le aree inondate dagli uragani mediterranei, dettagliatamente mappate dai nostri rilievi post-evento, erano più estese, anche dell’80%, di quelle invase a causa delle comuni tempeste stagionali. Da ciò abbiamo dedotto che i maggiori effetti provocati dai Medicane rispetto alle mareggiate stagionali fossero da attribuire ad un maggiore storm surge».
Per trovare le evidenze sul territorio dei risultati dei loro modelli, il gruppo di ricerca ha condotto, dopo il passaggio di Zorbas, nel settembre del 2018, una campagna di interviste post-evento a testimoni oculari, ottenendo anche dati da videocamere di sorveglianza di strutture pubbliche e private che mostrassero evidenze valide per una corretta e accurata ricostruzione dello storm surge.
«Abbiamo recuperato dati importanti da varie fonti come video amatoriali o camere di sorveglianza dei diving center. Un contributo fondamentale è stato fornito dall’impianto di video-sorveglianza dell’Area marina protetta del Plemmirio – aggiunge il prof. Scicchitano -. L’analisi dei video registrati dalle videocamere dell’area marina protetta siracusana durante l’impatto del medicane Zorbas ci ha permesso, insieme alle ricostruzioni tridimensionali realizzate con rilievi fotogrammetrici con drone, di definire con grande accuratezza l’entità dello storme surge, nonché di dimensionare l’energia dell’evento. Per quanto i Medicanes siano fenomeni naturali non strettamente connessi ai cambiamenti climatici, diversi studi ipotizzano che in un prossimo futuro questi possano causare un cambiamento nella dinamica degli uragani mediterranei, che potrebbero diventare più intensi anche se meno frequenti. Stiamo intensificando la rete di monitoraggio per lo studio delle mareggiate e dei Medicanes lungo le aree costiere della Sicilia sud-orientale, ed in quest’ottica il sistema di video-sorveglianza dell’Area marina protetta del Plemmirio rappresenterà un vero e proprio laboratorio a cielo aperto».
«Stiamo già sviluppando i primi algoritmi di Intelligenza artificiale che possano analizzare in automatico centinaia ore di video estraendo i parametri idrodinamici e morfologici che normalmente studiamo proprio per essere pronti ad effettuare un monitoraggio in tempo reale degli eventi meteo-marini estremi per meglio comprenderne le dinamiche e definire la vulnerabilità del territorio rispetto a queste tipologie di eventi» conclude il docente dell’Università di Bari.




Siracusa, controlli dei Carabinieri: bene sul fronte anti-covid ma quante multe per infrazioni stradali

I Carabinieri della Compagnia di Siracusa sono stati impegnati in un servizio coordinato di controllo del territorio. Particolare attenzione è stata prestata ai controlli anti covid, ma anche alla sicurezza stradale.
Nel corso del servizio sono state controllate circa 150 attività commerciali, risultate tutte in regola sia sotto il profilo amministrativo, ma anche sotto quello della normativa di contrasto della diffusione pandemica, con particolare riferimento alla disciplina relativa al possesso del green pass.
In questi giorni di traffico intenso non sono mancate le sanzioni per infrazioni al codice della strada, per un importo complessivo di ben oltre 7.000 euro. Un elevato numero di veicoli sono risultati sprovvisti della copertura assicurativa. Multe anche per conducenti sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Sette infatti sono le persone segnalate alle autorità amministrative in quanto trovate in possesso di piccole quantità di hashish e cocaina. Nel corso del servizio è stato anche arrestato un siracusano per evasione dai domiciliari. Il soggetto con precedenti per reati contro il patrimonio, nottetempo non è stato trovato nella sua abitazione dalla quale si era allontanato senza autorizzazione per fare rientro solo la mattina successiva.




Siti contaminati da pirite e bonifiche: “Il Comune di Priolo soggetto attuatore, progetti preliminari definiti”

“Il Comune di Priolo Gargallo sta provvedendo, attraverso un lavoro incessante, fatto anche di tavoli tecnici e riunioni, a svolgere il ruolo di soggetto attuatore per gli interventi di bonifica nei siti Thapsos, campo sportivo ex Feudo e Saline”. Lo riferisce una nota dell’amministrazione priolese che aggiorna anche sullo stato dell’arte. “Come primo step, si stanno predisponendo i progetti preliminari degli interventi”.
Della bonifica dei siti contaminati da pirite si è parlato anche ieri mattina, nel corso di una videoconferenza. Da Palermo erano presenti i responsabili del Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’assessorato regionale dell’Energia, Francesco Lo Cascio e Angelo Pettineo. Dal Palazzo Comunale di Priolo Gargallo erano collegati il sindaco Pippo Gianni, Carlo Staffile, direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, Marcello Farina di ARPA, Fabio Cilea, responsabile della Riserva saline di Priolo, Giuseppe Raimondo, esperto del sindaco per le problematiche ambientali.




Augusta, per un 54enne disposto l’allontanamento dalla casa familiare: divieto di avvicinarsi alla ex

Ad Augusta, agenti di Polizia hanno eseguito la misura di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di un uomo, di 54 anni. Secondo gli investigatori, si sarebbe reso responsabile di maltrattamenti in famiglia a danno della ex moglie e dei figli minori.