Emergenza incendi, per gli stabilimenti balneari la Regione con i gestori per piani sicurezza

Dotare di strumenti di sicurezza gli stabilimenti balneari, effettuare la prevenzione antincendio nei terreni a ridosso delle spiagge, definire e attuare i piani di protezione civile delle zone balneari, alcune delle quali interessate dai roghi devastanti nei giorni scorsi.
Queste le indicazioni operative emerse dal vertice convocato questa mattina al PalaRegione di Catania dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Alla riunione hanno preso parte anche i prefetti di Catania e Palermo, Maria Carmela Librizzi e Giuseppe Forlani, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro, il sindaco della città metropolitana di Catania Salvo Pogliese, il direttore della Protezione civile regionale Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale Giovanni Salerno, il direttore dei Vigili del fuoco Sicilia, Ennio Aquilino, altri dirigenti e tecnici, il rappresentante del Sindacato balneari Ignazio Ragusa.
«Nel corso dell’incontro – ha detto il presidente Musumeci – abbiamo affrontato il problema della sicurezza negli stabilimenti balneari, partendo dall’esperienza vissuta alla Plaia pochi giorni fa. È necessario dotare di bocche d’acqua gli stabilimenti balneari per facilitare l’intervento dei vigili del fuoco e occorre che ognuno abbia un piano della sicurezza, bisogna verificare se l’area parcheggi di ogni lido sia essenziale o sia di intralcio in caso di emergenza. Eventuali spese potranno essere sostenute con largo concorso della Regione Siciliana, ma si tratta principalmente di misure a tutela dei clienti e degli stessi gestori». Nei prossimi giorni si riunirà il comitato tecnico ristretto,convocato dalla Protezione civile regionale per approfondire il Piano di protezione civile della zona della Playa. Per quanto riguarda il litorale etneo e altre località balneari con le stesse caratteristiche, al vaglio anche ipotesi per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, creando grandi parcheggi ai punti d’accesso alla strada litoranea e impedire la sosta di centinaia di veicoli che, in caso di emergenza, possono essere di ostacolo ai soccorsi.




Abbandono di rifiuti su strada, Paolo Ficara (M5s): “inaspriremo le sanzioni contro chi sporca”

Amplificato dall’emergenza incendi anche il triste fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade. Il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha presentato una proposta per modificare la legge ed aumentare le pene per i trasgressori, andando oltre la semplice multa. Il vicepresidente della Commissione Trasporti spiega che “proprio in commissione sto lavorando ad alcune modifiche normative per inasprire le pene a carico di chi abbandona spazzatura ed ingombranti sulla pubblica via, dalla piccola alla grande mobilità. Le modifiche riguarderanno il Codice della Strada e saranno sottoposte al vaglio della Commissione Trasporti prima e del Parlamento dopo”.
“Purtroppo assistiamo all’intensificarsi degli abbandoni, specie nella stagione estiva – prosegue Ficara – La provincia di Siracusa è pienamente investita dal problema. Le strade provinciali soprattutto sono invase dalla spazzatura, pessimo biglietto da visita per un territorio che si professa a vocazione turistica”, dice il parlamentare siracusano. “Di mezzo c’è anche la sicurezza stradale ed il rischio di incendi e combustioni non proprio salubri. Ecco perchè ho depositato una proposta di legge che prevede una serie di modifiche sull’aspetto sanzionatorio. Gli strumenti attuali non appaiono adeguati a contrastare questi sporcaccioni”, aggiunge.
Quanto all’aspetto siracusano del problema, “l’ex Provincia Regionale di Siracusa purtroppo non ha le risorse per rimuovere le tante discariche abusive che sorgono ai margini delle strade. Serve allora uno sforzo collettivo che veda i Comuni insieme al Libero Consorzio, con coinvolgimento della Prefettura di Siracusa come cabina di regia. La distribuzione delle spese per assicurare la pulizia puntuale eviterà che il turista fugga via dalla provincia di Siracusa, per non tornarvi mai più. Ma strade pulite e sicure sono dovute anche ai cittadini ed alla loro qualità della vita quotidiana”.
Nei prossimi giorni, Ficara verificherà quali potrebbero essere altri percorsi da seguire, anche con il supporto della Prefettura: “E’ prima di tutto una questione culturale e di educazione al rispetto del territorio in cui si vive. Ma è necessario anche lo strumento repressivo, come sospensione della patente e sequestro del mezzo, e un capillare controllo del territorio per assicurare decoro e sicurezza”.




Palazzolo Acreide. Il Tribunale reintegra in Consiglio comunale Giulia Licitra

Giulia Licitra è stata reintegrata nel Consiglio comunale di Palazzolo Acreide. Era stata estromessa dopo un voto dell’assise dello scorso novembre, non scevro da polemiche. Il Tribunale di Siracusa ha accolto l’istanza della Licitra. “Accogliamo con soddisfazione questa notizia “, commenta il deputato regionale Giovanni Cafeo.
“La battaglia contro la Licitra aveva assunto, inutile negarlo, più i contorni di una <> politica che di effettiva applicazione della legge”.
“Alla consigliera Licitra, tornata pienamente in attività in virtù di questa sentenza, vanno gli auguri di buon lavoro al servizio della splendida Palazzolo Acreide – conclude l’On. Cafeo – mentre auspico che il clima da caccia alle streghe che ha creato i presupposti per questo errore di fatto oltre che di diritto cessi al più presto, proprio nell’ottica di una sempre più necessaria pacificazione sociale con l’obiettivo di raggiungere al più presto gli obiettivi di miglioramento e di ripartenza per tutta la collettività”.




Incendio auto: “Giù le mani dai volontari, il sindaco di Solarino difende la Protezione Civile

E’ dovuto intervenire il sindaco di Solarino, Sebastiano Scorpo, per calmare gli animi dopo l’incendio di un’autovettura posteggiata in un garage. Erano da poco passate le 13 di domenica scorsa, quando i Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme che, però, avevano generato una intensa fumosità che aveva finito per riempire un appartamento adiacente. I soccorritori, per precauzione, ha evacuato la famiglia che vi abitava.
I primi ad arrivare sul posto sono stati i volontari di Protezione Civile che, però, non sono potuti intervenire trattandosi tecnicamente di una di quelle situazioni che richiedono la presenza dei Vigili del Fuoco. E solo in supporto, eventualmente, i volontari.
“Dopo una lucida valutazione del rischio, la squadra di Protezione Civile non è stata autorizzata ad intervenire in quanto le competenze, i mezzi e i dpi in dotazione al suddetto gruppo non sono adeguati allo scenario verificatosi”, ha spiegato una nota del Comune di Solarino dopo le tante critiche piovute via social. Il sindaco, Scorpo, non nasconde la sua amarezza. “Fino a pochi giorni fa i volontari venivano chiamati eroi ed osannati. Adesso, invece, è stata capovolta la situazione arrivando addirittura a minacciare denunce per il mancato intervento. È triste che si debba ricorrere ad un comunicato per chiarire la posizione di un gruppo di persone che volontariamente si spende anima e corpo al servizio della nostra comunità senza chiedere nulla in cambio.
Noi non possiamo fare altro che ringraziare e stare al fianco di chi mette a disposizione dei solarinesi in modo volontario e gratuito ogni secondo della propria vita che può donare. Augurando ai malcapitati ogni bene e di riprendersi da questa brutta avventura nel più breve tempo possibile – conclude il sindaco di Solarino – sottolineiamo e chiediamo a tutti di capire che i nostri ragazzi non sono eroi a giorni alterni, ma volontari”.




Olimpiadi, il siracusano Samuele Burgo in semifinale nel k1 1.000 metri

Comincia bene l’Olimpiade di Samuele Burgo. L’atleta siracusano, nelle prime ore del mattino in Italia, ha centrato l’accesso alla semifinale del k1 1000 metri. Una grande rimonta lo porta a chiudere al secondo posto il quarto di finale dopo che non era riuscito a centrare subito in batteria uno dei due posti diretti per superare il turno. Aveva, infatti, chiuso la seconda batteria al terzo posto, dietro Balint Kopasz (Ungheria), primo in 3:39.084, ed Agustin Vernice (Argentina), secondo a 1.346.
Ma Samuele si prende la sua semifinale con una grande prova ai quarti, chiudendo al secondo posto con uno sprint incredibile. Prima di lui, solo il belga Artuur Peters (3:45.712). Per Samuele Burgo ritardo di 0.281, eliminando Roman Anoshkin (ROC), terzo a 0.86.




I vertici di Huawei Italy nel siracusano: incontri a Noto e per il porto di Augusta

Il ceo di Huawei Italy Ebg, Tim Cao, è impegnato in questi giorni in un giro di incontri in Sicilia. Allo studio, da parte del colosso delle telecomunicazioni, modelli di innovazioni smart per le città culturali e le grandi infrastrutture come il porto di Augusta. Cao ha infatti in programma diverse visite presso l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale di Augusta. E’ stato anche a Noto nei giorni scorsi, ricevuto a Palazzo Ducezio dal sindaco Corrado Bonfanti. Con lui anche altri rappresentanti di Huawei Ebg Italy: Timoty Wu, Service Director; Daniel Li, Solution Responsible e Vincenzo Strangis, Senior Director Digital Transformation and Smart City.
Il progetto smart city della cultura è ancora in embrione, Noto e Huawei vogliono provare a percorrere insieme questa strada del futuro.
“Pensare solo alla nostra città – ha commentato il sindaco Bonfanti – non ponendosi limiti di mandato e quindi con la consapevolezza che sarà un’altra amministrazione a gestire la relazione operativa, penso sia il modo migliore per dimostrare quell’amore infinito di cui vado orgoglioso”.




Palazzolo Acreide. Prime visite guidate nelle riscoperte concerie di contrada Fontanasecca

Sono state riaperte al pubblico le concerie di contrada Fontanasecca, a Palazzolo Acreide. Si tratta di “opifici
rupestri” importanti dal punto di vista antropologico e sociale, per il tessuto economico della Palazzolo Acreide che fu.
Dagli studi effettuati risulta che parte del complesso rupestre era sorto in periodo tardo antico a scopo funerario. Le concerie sono rimaste attive fino alla metà del 1800. Dai sopralluoghi eseguiti di recente sono emersi nuovi particolari che saranno presto illustrati.
Il fine settimana appena trascorso è stato dedicato alle prime visite guidate, con partenza dalla Chiesa dell’Annunziata verso le Concerie di Fontanasecca. Necessaria la prenotazione, telefonando al numero di Natura Sicula 3207513014.




Emergenza incendi in Sicilia, 33 squadre di volontari in arrivo dal Nord Italia

Sono trentatré le squadre di volontari di Protezione civile provenienti dal Nord Italia che daranno una mano per contrastare l’eccezionale ondata di  incendi in Sicilia. 
Il loro arrivo è previsto per domani e viaggiano sui mezzi dotati di sistemi di spegnimento. 
È la prima risposta alla richiesta di “dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione civile” che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, d’intesa con il capo della Protezione civile regionale, ha avanzato nelle scorse ore al premier Mario Draghi. L’iniziativa del governatore dell’Isola si è  resa necessaria di fronte all’aggravarsi del rischio di incendi, dovuto all’eccezionale situazione meteoclimatica con temperature torride che interessa tutta la Sicilia e che potrebbe protrarsi per oltre una settimana. 
Il riconoscimento dello “stato di mobilitazione” determina un concorso straordinario di risorse extra-regionali, sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.
Le squadre di volontari che si stanno già preparando provengono da Emilia, Friuli, Veneto, Trento, Bolzano, Piemonte e Lombardia. Si tratta di personale esperto in antincendio.
«Nell’ambito del volontariato di Protezione civile – spiega il capo regionale Salvo Cocina – queste collaborazioni extraregionali avvengono in maniera bilaterale e con ottimi risultati operativi. Contestualmente il nostro Dipartimento sta organizzando la distribuzione sul territorio regionale delle squadre e la logistica, cercando alberghi idonei per ospitare i volontari nelle zone di Catania, Palermo ed Enna».




Emergenza incendi, un sindaco del siracusano organizza ronde con i cittadini

Mentre la Regione convoca un vertice straordinario sulla emergenza incendi e la Protezione Civile nazionale bacchetta il deficitario sistema di sorveglianza, il sindaco di un piccolo centro del siracusano si tira su le maniche e, insieme ai suoi concittadini, pianifica ronde di volontari per controllare il territorio.
Il sindaco è Alessandro Caiazzo, primo cittadino di Buccheri. Il crentro montano ha vissuto ore terribili, circondato dalle fiamme e colpito in una delle sue risors le principali: la natura.
“È arrivato il momento di prendere in mano la situazione e di farci tutori legittimi del nostro territorio. Noi non vogliamo abbandonare le nostre campagne e non permetteremo a nessuno di invadere con mezzi criminali e mafiosi il nostro territorio, perché a Buccheri siamo brave persone, ma nell’assenza di forme di tutela incisive e nel silenzio del legislatore, occorre mettere in campo ogni azione utile a prevenire altri disastri”, spiega Caiazzo che, a piùriprese, ha parlato di mafia dei pascoli a proposito degli incendi che devastano il territorio.
“Faccio un appello a tutti i cittadini, affinché si uniscano a me in un comitato di volontariato che possa presidiare il territorio e che segnali alle forze dell’ordine ogni eventuale criticità.
Vorrei costituire, su base esclusivamente volontaria, delle vere e proprie ronde diurne e notturne che possano controllare e sorvegliare il territorio sotto il coordinamento della Polizia Locale e del Corpo Forestale.
Chiunque fosse disponibile può contattarmi anche con un messaggio privato così da poter, a stretto giro, organizzare una prima riunione di coordinamento”. In poche ore sono state decine le adesioni.




Inertizzazione dell’amianto, la proposta: un impianto nel siracusano. Ok di Siracusa, Priolo e Melilli

Il ricercatore siculo-toscano Paolo Tuccitto ha presentato a Priolo il suo progetto brevettato di inertizzazione dell’amianto. Per assistere alla presentazione il sindaco Pippo Gianni ha invitato i sindaci dell’area ad alto rischio ambientale: oltre a Priolo, Siracusa, Augusta, Melilli, Floridia, Solarino. Erano presenti l’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Andrea Buccheri e il delegato del sindaco di Melilli, Nuccio Scollo.
L’intento del primo cittadino di Priolo è quello di mettere d’accordo gli altri sindaci sulla realizzazione dell’impianto, in modo da avanzare richiesta alla Regione e ottenere il finanziamento per la sua costruzione.
“Le fibre di amianto arrivate dentro i polmoni – ha ricordato Pippo Gianni – nel giro di 15/20 anni fanno insorgere un tumore chiamato mesotelioma. Nel 2014 è stata pubblicata una legge regionale da me proposta, contenente il cronoprogramma e le risorse per realizzare due centri di inertizzazione dell’amianto. Quando mi è stato sottratto il seggio all’assemblea regionale siciliana questa legge è stata messa da parte, con grande nocumento da parte dei cittadini e soprattutto dei bambini visto che gli edifici costruiti prima del 1992, tra le quali molte scuole, contengono lastroni di cemento amianto. Durante il pellegrinaggio in varie parti d’Italia insieme ai rappresentanti dell’ONA – ha continuato il sindaco Gianni – ho incontrato Paolo Tuccitto, che ha inventato due progetti per procedere all’inertizzazione dell’amianto. Ho pensato che i 6 sindaci dell’area ad alto rischio ambientale, mettendosi insieme, possano fare pressione a livello regionale e nazionale per la realizzazione del progetto. Ricordo che la Comunità europea come primo punto all’ordine del giorno delle risorse dell’Europa ha inserito proprio l’ambiente.
Paolo Tuccitto, dal canto suo, ha spiegato il suo brevetto, che prevede prima l’inertizzazione dell’amianto, poi il riutilizzo e il riciclo di materiali inizialmente cancerogeni. “Il progetto ha ottenuto consensi e l’interesse di diversi Paesi esteri. In Italia c’è un vuoto normativo che non è ancora colmato ma in Sicilia potremmo subito operare e realizzare il progetto”, ha detto.
L’iniziativa ha incontrato il parere favorevole dei rappresentanti dei comuni di Melilli e Siracusa, presenti all’incontro. “Fare quest’operazione di area vasta – ha detto l’assessore Buccheri – è molto importante in questo momento perché il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza prevede al primo posto la cura dell’ambiente e la creazione di impianti che possano servire per il trattamento e il recupero dei rifiuti. In questo caso il recupero crea anche un’economia circolare che sta alla base del Piano rifiuti zero, a sua volta alla base delle normative europee”.