I difficili conti dei Comuni, il viceministro Castelli a Siracusa incontra i sindaci

Il vice ministro all’Economia, Laura Castelli, ha incontrato nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio tutti i sindaci della provincia di Siracusa. Ad accoglierla anche il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, il Questore Gabriella Ioppolo, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Lucio Vaccaro e il Tenente colonnello dei Carabinieri, Marco Piras.
Al centro dell’incontro, durato poco meno di due ore, la situazione di criticità finanziaria degli enti locali siciliani, incapaci di garantire i livelli essenziali delle prestazioni ai cittadini.
“In questi anni – ha detto il vice ministro Castelli – abbiamo cambiato la tendenza sugli enti locali, dando molte risorse e riorganizzando la spesa corrente. In Sicilia abbiamo però un problema più grande che nel resto d’Italia: nelle altre parti del Paese siamo riusciti a passare dal costo storico al costo standard per quanto riguarda la spesa sociale, in Sicilia, invece, non siamo ancora riusciti ad assicurare i servizi. Questo un po’ perché le competenze sono divise tra Stato e Regione, un po’ perché anche il bilancio della regione Siciliana è tutt’altro che florido.”
La prossima settimana, più precisamente il 3 agosto ci sarà un appuntamento tra il ministro dell’Economia e delle Finanze, quello dell’Interno, Anci Sicilia e Regione Siciliana. “In quell’occasione – ancora la Castelli – dovremo rivedere cosa non sta funzionando e dobbiamo capire come rimettere in ordine tutto, perché da questo dipendono i servizi essenziali per i cittadini. La situazione socio economica di molti comuni siciliani è drammatica e so bene che tra gli altri problemi esiste anche quello delle difficoltà di riscossione, amplificato in quelle zone in cui i redditi sono bassi e i livelli di disoccupazione alti. Nonostante tutto mi sento fiduciosa, ma prima di sedermi al tavolo fissato per martedì prossimo, sicura di trovare una soluzione, ho ritenuto necessario sentire le istanze del maggior numero possibile di sindaci”.
Insieme con il vice ministro dell’Economia era presente anche il vice presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra.
“La presenza del vice ministro – ha detto Scerra – ha un significato molto importante perché certifica la massima attenzione sua e del Governo nazionale nei confronti degli enti locali. Soprattutto di quelli siciliani, che stanno vivendo una crisi strutturale e che il Governo ha l’obbligo di risolvere. Questo è un obiettivo che ci siamo prefigurati e che vogliamo raggiungere a partire proprio dal tavolo indetto per martedì. Per quanto riguarda Pachino – ha proseguito – con il vice ministro Castelli abbiamo fatto un lavoro volto a salvare le casse del Comune. Sono arrivati 1,7 milioni di euro e altrettanti ne arriveranno a breve grazie al mio emendamento rivolto ai comuni in difficoltà economica e sciolti per mafia: un fondo da 20 milioni che sostiene tutti quegli enti che hanno questa duplice criticità. Il tutto per garantire una migliore qualità dei servizi e della vita per i cittadini.”
Particolarmente soddisfatto per l’esito dell’incontro il vice sindaco del Comune di Siracusa, Pierpaolo Coppa: “È stato un incontro proficuo e utile – ha detto – Il vice ministro ha dimostrato di essere preparato e pronto a raccogliere le istanze, i problemi e soprattutto a trovare soluzioni. Nei prossimi giorni capiremo se già dall’incontro del 3 agosto si troveranno le prime intese ma reputo questo primo approccio molto importante perché è emersa grande sintonia”.
Al Vermexio presente anche il sindaco di Avola e il vicepresidente vicario dell’Anci Sicilia, Luca Cannata: “Le difficoltà e i ritardi della gran parte degli enti locali siciliani nell’approvare gli strumenti finanziari rappresentano solo la punta dell’iceberg delle criticità normative e finanziare a cui bisogna dare nell’immediato risposte per evitare il fallimento dei Comuni. Il viceministro oggettivamente ha mostrato impegno sul tema e già da giorno 3 agosto se ne discuterà al tavolo nazionale. I Comuni rappresentano il popolo e devono essere messi nelle condizioni di garantire al meglio i servizi per la cittadinanza”.




Il gran caldo e la campagna vaccinale: cambiano gli orari per i non prenotati a Siracusa

Come consigliato dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, gli Open Days del vaccino vengono momentaneamente “rimodulati” a Siracusa. L’hub di via Malta, per evitare di lasciare persone in coda all’esterno, sotto ai gazebo, con temperature pericolosamente vicine ai 40°, oggi e domenica chiuderà alle 11. I prenotati potranno però continuare ad accedere alla struttura – climatizzata – fino alle 12.
Nel pomeriggio, dalle 16 porte aperte per i prenotati (fino alle 20); mentre i non prenotati (Open Days) potranno presentarsi solo dopo le 18, confidando in temperature più clementi.
La Protezione Civile Regionale, con una allerta inviata ad enti ed istituzioni locali, ha suggerito la sospensione delle attività degli hub vaccinali “nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11/12 alle ore19/20)” se i locali non sono completamente condizionati. Uniformandosi a quella indicazione, l’hub di via Malta ha stabilito i nuovi orari per i non prenotati, in modo da evitare attese all’esterno con esposizione al solleone.




Ondate di calore e incendi, allerta fino al 6 agosto: avviso straordinario della Protezione Civile

Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha allertato tutti i comuni siciliani: fino al 6 agosto massima attenzione sul fronte incendi. Rischio alto, collegato anche alle ondate di calore, per cui sono state impartite precise raccomandazioni.
Nella posta elettronica dei sindaci siciliani, incluso quello di Siracusa, è arrivata la mail con le indicazioni da seguire. Anzitutto, i primi cittadini devono attivare “urgentemente le procedure previste dal Piano di Protezione Civile Comunale per il rischio incendi anche di interfaccia e per le ondate di calore”. Nel dettaglio, viene richiesto un monitoraggio “costante e continuo delle aree a maggior rischio” anche attraverso l’utilizzo delle associazioni di volontariato presenti e della polizia locale. Da questa mattina, tre squadre della Protezione Civile di Siracusa sono impegnate in ronde di perlustrazione.
Ai Comuni è stato chiesto di individuare “edifici a particolare rischio ai fini di una eventuale evacuazione e le necessarie aree di emergenza”. Dalla Protezione Civile Regionale ricordano sempre come sia fondamentale garantire prevenzione e quindi la pulizia dei terreni, eventualmente provvedendo “in danno dei soggetti obbligati alla pulizia dei terreni incolti che comportano maggiore rischio incendi per gli insediamenti”.
Suggerita la sospensione delle attività degli hub vaccinali “nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11/12 alle ore19/20)” se i locali non sono completamente condizionati.
Ad Anas, Cas e Liberi Consorzi rinnovato l’invito “a verificare l’avvenuto sfalcio della vegetazione nella fascia di rispetto ai margini stradali e l’allontanamento del materiale combustibile”, inoltre vanno previste “misure di assistenza alla popolazione (automobilisti e passeggeri) che, nel caso di interruzione della circolazione dovuti a incidenti, incendi o altro, si trovi bloccata ed esposta, per ore, al sole e alle alte temperature”.
Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha scritto anche alle Prefetture delle nove province, sollecitando “l’intensificazione delle attività di controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia e la promozione di misure preventive sui territori provinciali di competenza da parte delle componenti statali”.




Ventiquattro ore da incubo per Buccheri: fiamme, evacuazioni e danni ingenti

Quasi ventiquattro ore trascorse a lottare contro il fuoco. Buccheri si è ritrovata ancora una volta accerchiata dalle fiamme, minacciata nella sua preziosa risorsa naturale. Le fiamme hanno lambito anche abitazioni rurali e distrutto centinaia di ettari di macchia mediterranea. Le fiamme si sarebbero originate in territorio di Vizzini poi le alte temperature ed il forte vento hanno sospinto il rogo verso Buccheri.
Impegnati per quasi un giorno intero mezzi del corpo forestale ed un’autobotte della protezione civile comunale, destinata a supporto dei mezzi antincendio.
Il sindaco Alessandro Caiazzo, dopo aver attivato il Coc, ha disposto l’evacuazione di alcuni cittadini che avevano raggiunto il fronte dell’incendio per tentare di salvare le proprie campagne e le abitazioni rurali, finendo intrappolati. Purtroppo per alcuni immobili non c’è stato nulla da fare. Danni anche agli uliveti, alla zona della sughereta ed al bosco di costa grotte.
“Una giornata terribile per il nostro territorio e per la Sicilia intera”, continua a ripetere Caiazzo. “È chiaro che si è trattato di un atto volontario da parte di gente senza scrupoli che ha messo seriamente in pericolo la pubblica incolumità. Ritengo sia urgente e non più derogabile un intervento del legislatore e delle istituzioni regionali. Abbiamo avuto non poche difficoltà ed in parte i cittadini hanno anche rischiato la vita per salvare le proprietà private. Un pensiero di vicinanza a tutti i proprietari che hanno avuto ingenti danni e per i quali è necessario un congruo ristoro”.
Al sindaco fa eco il presidente del Consiglio Comunale, Gianni Garfi. “Condanniamo fermamente quanto avvenuto – dichiara il Presidente Garfi- ed invitiamo chi di competenza a prendere provvedimenti urgenti e perentori, con indagini concludenti finalizzate ad assicurare alla giustizia i responsabili di tali atti incendiari”.




Incendi senza tregua, i piromani nemici della Sicilia. E Musumeci invoca il carcere a vita

Sono state ore difficili per la provincia di Siracusa quelle appena trascorse, devastata da incendi da nord a sud, dalla zona montana al mare. “Una giornata terribile per il nostro territorio e per la Sicilia intera”, conferma il coraggioso sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. Poche settimane addietro, fu il primo (e tra i pochi) a denunciare pubblicamente un possibile collegamento tra i roghi dolosi e la mafia dei pascoli. Parole, le sue, che hanno richiamato l’attenzione anche degli investigatori.
Ancora una volta, passato il pericolo, torna a denunciare la componente dolosa di questi incendi a ripetizione. “È chiaro che si è trattato di un atto volontario da parte di gente senza scrupoli, che ha messo seriamente in pericolo la pubblica incolumità. Ritengo sia urgente e non più derogabile un intervento del legislatore e delle istituzioni regionali. Abbiamo avuto non poche difficoltà ed in parte i cittadini hanno anche rischiato la vita per salvare le proprietà private. Un pensiero di vicinanza a tutti i proprietari che hanno avuto ingenti danni e per i quali è necessario un congruo ristoro”, le sue parole.
Quasi come fosse una risposta indiretta, il presidente della Regione, Nello Musumeci, invoca pene più severe per i piromani, sino ad ipotizzare il carcere a vita. “Come purtroppo temevamo, a causa delle altissime temperature che già da ieri stiamo registrando in Sicilia, l’Isola è aggredita da incendi di vasta estensione, alcuni dei quali veramente gravi per la devastazione che ne consegue. Una situazione resa ancor più tragica dalla rinnovata azione dei piromani che, come accertato dalle indagini degli inquirenti, appiccano scientificamente il fuoco in più punti causando danni irreversibili al patrimonio boschivo e mettendo a rischio persino l’incolumità delle persone. Si tratta di criminali che, lo ribadiamo, meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio, come è accaduto ieri a Portella della Ginestra e Piana degli Albanesi. Sono vicino alle tantissime persone che, ancora oggi, sono state costrette ad abbandonare le loro case perché minacciate dal fuoco. E faccio appello a tutti, anche e soprattutto alla luce dell’avviso straordinario diramato oggi dalla Protezione Civile regionale, perché si applichino tutte le necessarie misure di prevenzione previste dalla allerta rossa e per limitare, ma preferirei dire per evitare, ulteriori incendi e problemi legati alla eccezionale ondata di calore che riguarderà la Sicilia fino al 6 agosto”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
C’è spazio anche per una polemica sulle operazioni di soccorso e l’impiego di mezzi aerei. Ad un certo punto, ogni risorsa è stata destinata al catanese. Anche l’elicottero che era impiegato a Buccheri e Buscemi, dopo qualche lancio sui fianchi dei rilievi in fiamme, è andato via. Ma encomiabile, ancora una volta, il lavoro di Vigili del Fuoco, Corpo Forestale e volontari di Protezione Civile.
Incendi nelle ore notturne anche dentro la cerchia urbana di Siracusa. Minacciate abitazioni a Belvedere, in zona Pizzuta ed in via Cassia. Qui il tema si allaccia con il mai veramente affrontato problema della prevenzione, affidata solo ad una ordinanza anti-incendio che però non trova pratica attuazione nei fatti.




Gli albergatori siracusani: “stop alla tassa di soggiorno se il Comune non investe nel turismo

Gli albergatori siracusani potrebbero replicare la protesta dei colleghi di Agrigento. Lì hanno deciso non far pagare ai loro ospiti la tassa di soggiorno sino a quando i fondi raccolti non saranno destinati al finanziamento di interventi in materia di turismo. “Condividiamo la protesta”, conferma Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale di Assohotel. “Anche a Siracusa la situazione non è certo diversa. Anzi. Qui il Comune decide per proprio conto come utilizzare l’imposta di soggiorno, spesso riservata a capitoli non attinenti alla norma secondo cui deve invece ‘essere destinata a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali'”.
Rosano e tutto il direttivo di Noi albergatori Siracusa si dicono al limite delle possibilità di sopportazione. “Si tratta di una realtà che noi imprenditori del settore alberghiero non possiamo più tollerare. Il turismo, in un momento critico e delicato come questo, ha bisogno di sostegno da parte dei Comuni, con provvedimenti concreti quali ad esempio l’abbattimento delle imposte Tari e Imu che in taluni Comuni della Sicilia prevedono agevolazioni sino al 100% e non certo provvedimenti che continuano ad affossare il turistico, già fortemente penalizzato a causa della pandemia Covid che sembra abbia ripreso a creare insicurezza tra i turisti. Incertezza che sta producendo una serie di copiose cancellazioni di prenotazioni per i mesi di settembre e ottobre”.




Ammendante, mosche e miasmi: in caso di processo il Comune si costituirà parte civile

Nell’eventuale processo che potrebbe scaturire dai sequestri operati ieri dalla Procura nell’ambito di una specifica attività di indagine, il Comune di Siracusa si costituirà parte civile. La decisione è stata già presa nelle ore scorse e trova la conferma di diverse fonti vicine a Palazzo Vermexio.
La vicenda è quella, nota, della anomala invasione di mosche con contestuali odori nauseabondi in diverse parti delle contrade balneari. Le indagini hanno portato al sequestro di due impianti che producono ammendanti, sostanze utilizzate nella concimazione in agricoltura. Quei prodotti, in assoluta buona fede, venivano acquistati dalle aziende agricole della zona e sparsi sui terreni, vicini alle zone abitate. I prodotti, però, non sarebbero stati trattati nel rispetto delle norme vigenti e non avrebbero quindi perduto la loro caratteristica di rifiuto (fanghi reflui, spesso). E’ l’ipotesi accusatoria ricostruita dalla Procura, dopo le indagini e le analisi affidate al Nicats.
Siccome da quella vicenda ne sono conseguiti danni di immagini per Siracusa, con disdette nelle strutture ricettive della zona e cattiva pubblicità, ed una possibile e tutta da verificare minaccia per la salute dei cittadini, ecco che il Comune di Siracusa è pronto a costituirsi parte civile, come portatore di interessi collettivi.
Intanto, sono intanti – e tra questi anche il delegato del sindaco per Neapolis, Giovanni Di Lorenzo – a chiedersi se i prodotti così coltivati e poi immessi sul mercato fossero o meno salubri. Anche su questo aspetto potrebbe presto fare luce gli investigatori.




Covid, sono 17 i contagiati a Noto. E il sindaco Bonfanti invita i giovani alla vaccinazione

Sono 17 gli attuali positivi a Noto. Il dato è stato fornito dal sindaco, Corrado Bonfanti, nel corso di un video pubblicato sui suoi canali social istituzionali. “Nove positivi in città, 8 nelle contrade. Questo ci permette di dire che non c’è nessun focolaio o cluster attivo”, ha spiegato il primo cittadino. “Ma è altrettanto chiaro – ha aggiunto – che siamo di fronte ad una ripresa della virulenza. I comportamenti suggeriti e le norme di contenimento del contagio devono essere oggetto di grande attenzione. Elemento fondamentale oggi è il vaccinarsi”.
Il sindaco Bonfanti ha quindi invitato i suoi concittadini alla vaccinazione. “Sfruttate tutte le opportunità, gli open days e sensibilizziamo i nostri giovani, quelli che dovranno tornare a scuola a settembre. Vi chiedo di continuare a rispettare le disposizioni vigenti e, a breve, anche l’uso del green pass”. A proposito di green pass, anche negli appuntamenti estivi promossi dal Comune di Noto verranno adottate tutte le misure richieste dal momento di ripresa dei contagi: dal green pass alla mascherina ed al distanziamento anche all’aperto.




Brucia la provincia di Siracusa: fiamme a Priolo, Sortino, Noto, Pantalica e Valle dell’Anapo

Una densa coltre di fumo nero, visibile anche da Siracusa, si è levata nel tardo pomeriggio a nord del capoluogo. Secondo quanto si apprende da fonti di Protezione Civile di Priolo Gargallo, almeno 8 i focolai lungo l’ex 114. La strada, ancora alle 19.10, era chiusa al transito dalla portineria sud della zona industriale sino all’ingresso di Priolo.
Le fiamme hanno raggiunto anche un deposito di mezzi pesanti, bruciando grossi copertoni ma anche due camion fermi nell’area dismessa da qualche anno.
Non è purtroppo una giornata facile sul fronte incedi per la provincia di Siracusa. La Monti Climiti-Floridia si è trasformata in un inferno di fuoco e solo grazie al gran lavoro del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco si è evitato il peggio. Fiamme anche a Pantalica e nella Valle dell’Anapo. Incendio anche a lido di Noto.
E su tutti incombe il forte sospetto che possa trattarsi di roghi di origine dolosa.




Ondata di calore, Siracusa “bollente”: rilevata massima di 44,8°. E’ record stagionale

Sono giornate decisamente bollenti in Sicilia. Una vera e propria ondata di calore che costringe a boccheggiare sin dalle prime ore della giornata e che, purtroppo, non da tregua neanche nottetempo. Siracusa è risultata oggi la seconda città più calda di Sicilia. La colonnina di mercurio ha toccato i 44,8 gradi centigradi, dato validato dalla rete di rilevamento regionale Sias. Ma in quasi tutte le città del siracusano è stata superata la soglia dei 40 gradi. Ad Augusta 42,9; a Noto 42,2; a Lentini 42; e persino in montagna, a Palazzolo Acreide la temperatura massima è stata di 37,7 gradi. Ma va alla palermitana Prizzi il record di città “infuocata” con un incredibile dato di 57,7 gradi su cui però sono in corso ulteriori approfondimenti. Secondo le previsioni, il gran caldo proseguirà ancora nella giornata di domani.