Riapertura completa dell’aeroporto di Catania, ripristinati tutti i servizi dopo l’eruzione dell’Etna

“Comunichiamo ai passeggeri che è stata disposta la riapertura completa dello scalo. In stretta collaborazione con le compagnie aeree e tutti gli handler attivi”. E’ quanto dichiara la Sac, società che gestisce l’Aeroporto di Catania-Fontanarossa, sui canali social.
Nelle scorse ore era stata annunciata la riapertura parziale, dopo la conclusione delle prime opere di bonifica della pista e delle infrastrutture di volo. Infatti, l’Unità di crisi aveva disposto la riapertura dello scalo per le partenze, mentre gli arrivi erano limitati a due all’ora. Con questo nuovo aggiornamento la Sac comunica il ripristino di tutti i servizi, sottolineando che “potrebbero verificarsi alcuni temporanei ritardi dovuti alla riorganizzazione delle operazioni.Vi ringraziamo per la comprensione”, conclude l’aeroporto di Catania-Fontanarossa.




L’eruzione dell’Etna manda in tilt l’aeroporto di Catania: voli sospesi

“A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori di spazio aereo B2 e B3.
La pista è inagibile a causa di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica sul campo e pertanto, sono sospesi sia gli arrivi che le partenze”. È quanto scrive l’Aeroporto di Catania-Fontanarossa.
Le operazioni di volo riprenderanno ad avvenuta rimozione della cenere vulcanica dalle pavimentazioni interessate dalla movimentazione degli aeromobili.
Al momento si stima che le attività di volo potranno riprendere alle ore 15.
“I passeggeri sono quindi pregati di non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo”, conclude.




Beni culturali, nei primi sei mesi del 2024 il Parco della Neapolis ha registrato 353.318 visitatori

Nei primi sei mesi del 2024, i siti culturali siciliani hanno registrato un successo in termini di affluenza e incasso, rispetto allo stesso periodo del 2023, superando i 2 milioni di visitatori.
Numeri importanti per il Parco della Neapolis di Siracusa che nei primi sei mesi del 2024 ha registrato 353.318 visitatori, a fronte dei 352.874 del 2023 (+0,13%), con un incasso che passa da 2,58 milioni a 3,31 milioni di euro (+28,08%). E ancora il Museo Paolo Orsi di Siracusa che per questo inizio d’anno ha raggiunto 25.270 visitatori, a fronte dei 25.860 del 2013 ma con un incremento economico del 12,96%.
“Il governo Schifani sta lavorando nella giusta direzione – afferma l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – i risultati ci premiano e i turisti continuano a scegliere la Sicilia come meta privilegiata. I maggiori introiti saranno reinvestiti integralmente nei siti stessi, per migliorarne i servizi e l’attrattività oltre che per tutelare e valorizzare il nostro inestimabile patrimonio culturale”.
Analizzando i dati dei luoghi maggiormente visitati, grandi numeri si registrano nella Valle dei Templi di Agrigento che, nei primi sei mesi dell’anno, ha raggiunto 489.122 ingressi con un incasso di 3,8 milioni di euro. Il 9,27% di visite in più rispetto al 2023 (quando erano stati 447 mila gli ingressi) e un incremento del 31% sugli incassi (che nel 2023 si erano fermati a 2,9 milioni). Dati che superano i 550 mila visitatori e i 4 milioni di euro se si aggiungono il museo archeologico Pietro Griffo, il museo Luigi Pirandello e il sito di Eraclea Minoa. Il mese più ricco è stato maggio, quando la Valle è stata percorsa da oltre 133 mila visitatori, con un incasso che ha superato di parecchio il milione di euro, il 32% in più rispetto al 2023. Seguono febbraio e marzo con un aumento di visite pari a circa il 40% per ciascun mese rispetto al 2023, complici anche “l’effetto Telamone” e la sua rilevanza mediatica che ha coinvolto l’intero territorio. Bene il museo Griffo che, nei primi sei mesi dell’anno, ha superato i 43 mila visitatori con un incasso di oltre 142 mila euro, circa il 47% in più rispetto al 2023.
I primi sei mesi del 2024 nei tre siti del Parco archeologico Naxos Taormina (Teatro antico, museo e area archeologica di Naxos e Isola Bella) si registrano complessivamente 534.818 visitatori, con una crescita del 14% rispetto al semestre analogo del 2023 quando furono 467.619. Il Teatro antico, che nel semestre in questione ha accolto 479.878 visitatori e a maggio ha segnato un record con 144.695 presenze, incassa al botteghino ben 4,37 milioni di euro. Complessivamente i tre siti hanno fatturato 4,58 milioni, ovvero +28% rispetto al primo semestre 2023 quando ci si era fermati a 3,56 milioni. Concorre alla definizione dell’ottima performance del primo semestre 2024 anche la fruizione di Isola Bella che, già da metà aprile, ha riaperto i battenti al termine di tre cicli di manutenzione straordinaria calendarizzati nei mesi di bassa stagione dal 2022 ad oggi.
Un buon risultato si registra anche al Museo Salinas di Palermo che ha superato i 35 mila visitatori con un incasso che supera gli 80 mila euro, nonostante in questi mesi non abbia potuto contare sul biglietto congiunto con l’Orto botanico, che torna però il 10 luglio.
Sul podio anche il chiostro benedettino del Duomo di Monreale, parte del percorso Unesco, con i suoi 153.172 visitatori, contro i poco più di 151 mila del 2023, un incremento dell’1,24 % e un incasso derivante dai biglietti che sfiora i 900 mila euro (+0,57).
Risultati mai raggiunti per i Parchi archeologici di Segesta e Selinunte, forti delle recenti scoperte e campagne archeologiche. Segesta chiude i primi sei mesi del 2024 con 152.234 visitatori e un incremento del 4,68% rispetto agli stessi mesi del 2023 (quando aveva conteggiato 145.426 presenze), ma con l’aumento del costo del biglietto, di fatto raddoppia i suoi incassi e passa dagli oltre 560 mila euro a un milione 175 mila.
Di contro Selinunte annuncia un incremento di quasi l’11% con 125 mila visitatori contro i 113 mila dello scorso anno, con 639 mila euro di incasso contro i 508 mila del 2023 (un incremento di oltre il 25%). Il picco maggiore si è registrato a maggio con oltre 45 mila visitatori e un incremento del 34.61% rispetto al 2023.




Al via il servizio di bus nel periplo di Ortigia per 24 ore al giorno

Al via da questa mattina il servizio di bus navetta quotidiano per 24 ore lungo il periplo di Ortigia a Siracusa.
Annunciata la scorsa settimana dal sindaco Francesco Italia, l’attività è svolta dalla Sais e prevede tempi massimi di attesa di 10 minuti nella fascia oraria dalle 7 alle 23, di 20 minuti dalle 23 alle 7. Le fermate sono in tutto 10: parcheggio Talete (capolinea), riva della Posta, viale Mazzini di fronte al Grand Hotel, largo Amedeo di Savoia, passeggio Aretusa 10, piazza Federico di Svevia, Cala Rossa, largo della Gancia, via Eolo di fronte al civico 48, belvedere San Giacomo, lungomare Vittorini di fronte al civico 56 e parcheggio Talete.
Per ragioni tecniche legate alla ricarica delle batteria e in fase di soluzione, in questa prima fase il servizio è svolto in maniera mista, cioè con mezzi elettrici e mezzi a combustione. Questi ultimi sono conformi alla normativa Euro 5 e sono già utilizzati dalla Sais per il trasporto pubblico locale.




Stop a dispositivi elettronici sotto i 3 anni di vita, Scerra (M5S) presenta la proposta di legge

“I dispositivi elettronici sono certamente una risorsa preziosa ma presentano alcuni rischi per i più piccoli se non utilizzati in maniera attenta. Per questo ho presentato una proposta di legge per regolamentare l’uso dei dispositivi elettronici per i minori di 12 anni. Dopo gli appelli della comunità scientifica è giusto aprire un dibattito per mettere dei paletti a tutela della salute, della crescita e della formazione dei bambini”. A dirlo è il deputato del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra.
“La proposta – co-firmata dai deputati 5stelle Daniela Morfino e Andrea Quartini – prende il via dal lavoro fatto dal collega Carlo Gilistro all’Assemblea regionale siciliana. E affronta il tema su vari aspetti, diversificando i limiti di utilizzo in base a fasce d’età. Propone il divieto di uso dei dispositivi per i bambini che hanno meno di tre anni, un’eta evolutiva dove i danni possono riguardare anche l’aspetto dello sviluppo cognitivo.”
“Per i bambini più grandi (fino a 12 anni) – continua Scerra – risulta fondamentale che durante l’orario scolastico tali dispositivi siano utilizzati, se ritenuto dai docenti, a fini didattici; e in orario extrascolastico, che ci sia una regolamentazione di tutela elaborata assieme alla comunità scientifica, l’Autorità garante per l’infanzia e la società italiana di pediatria. Questo perché parliamo comunque di un’età di crescita particolarmente delicata”.
“Un aspetto fondamentale è poi quello della formazione sul tema: servono incontri di informazione per docenti, genitori e alunni della scuola primaria e secondaria sui possibili danni non solo causati da uno scorretto utilizzo dei dispositivi digitali, ma anche in merito ai rischi collegati alla navigazione sul web, altra problematica di estrema attualità”.
“Il Parlamento non può ignorare un tema che impatta in maniera evidente sul futuro delle giovani generazioni e dunque della società. L’auspicio è quello di un confronto ampio, franco e costruttivo sul tema”, conclude Scerra.
“Ringrazio Filippo Scerra per aver compreso la necessità e l’urgenza di intervenire sul tema, anche attraverso nuove regole che forniscano supporto alle famiglie e agli insegnanti”, dice il deputato regionale siciliano Carlo Gilistro (M5S). “Non è una crociata e nessuno demonizza la tecnologia ma con un uso più responsabile ed informato ne beneficerà anche il conto sanitario del nostro Paese”.




Chiude lo sgambatoio vicino al Parco Thapsosland di Priolo, possibile presenza di zecche

“Lo sgambatoio che si trova vicino al Parco Thapsosland, a Piolo, resterà chiuso fino al 30 setteomre 2024”. E’ quanto disposto con un’ordinanza firmata dal sindaco Pippo Gianni, a tutela della salute collettiva.
Nelle scorse settimane era stata segnalata la presenza di zecche proprio in prossimità dello sgambatoio e nel parco giochi adiacente, ed erano stati eseguiti diversi interventi di disinfestazione.
“Visto che nel periodo estivo la presenza di zecche è molto probabile, è stato deciso di tenere chiuso lo sgambatoio a salvaguardia dei fruitori”.
Questa notte è stato intanto effettuato un ulteriore intervento di disinfestazione e lunedì, in occasione della riapertura del parco Thapsosland, sarà effettuato il lavaggio dei giochi per bambini.




Colpo in attacco per il Siracusa calcio: Sebastiano Longo

Tutto fatto per il colpo in attacco del Siracusa Calcio. Manca solo l’ufficialità, ma Sebastiano Longo può essere considerato virtualmente un nuovo giocatore del Siracusa. Il direttore sportivo Mignemi ha trovato l’accordo con l’attaccante di Barcellona Pozzo di Gotto, che l’anno scorso con la Nuova Igea Virtus ha collezionato 31 presenze, mettendo a segno 17 reti. Nelle scorse settimane era stato cercato anche dal Messina, ma alla fine ha accettato la corte della formazione di mister Marco Turati.

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La provocazione di Noi albergatori: “Il teatro resta coperto? Fateci i concerti“

“Stop allo spreco di denaro. Anziché edificare una tribuna all’Ara di Ierone, si tengono i concerti in programma al Teatro Greco di Siracusa”. A dirlo è Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, che spiega la propria posizione: “Sembra ormai certo che il Teatro Greco di Siracusa rimarrà coperto dal legname che riveste la cavea sino alla conclusione de “Le quattro stagioni” di Peparini per i ministri dell’Agricoltura del G7, presenti a Siracusa dal 26 al 28 settembre prossimi. Quindi se la ragione di trasferire le performance musicali dal Teatro Greco all’Ara di Ierone era di evitare che, dopo le rappresentazioni classiche, gli scalini del koilon venissero ulteriormente imbucati dentro il tavolato, adesso tale movente non persiste più. Secondo: se così è, perché continuare a contaminare l’Ara di Ierone e sperperare il denaro dei contribuenti, si parla di circa 1 milione di euro, occorrenti per realizzare la non certo edificante tribuna? Terzo: tenuto conto che i grandi nomi dello spettacolo internazionale, come Peparini solo per citarne uno, non riterrebbero appropriato esibirsi sulla costruenda struttura precaria, perché, allora, utilizzando il senso della ragione, gli spettacoli in programma non vengono (ri)spostati al Teatro Greco? Quarto: oltre a evitare il dispendio di denaro pubblico, si potrebbero “recuperare” anche altri grandi nomi dello spettacolo, proponendo loro la garanzia di esibirsi al Teatro Greco, in grado di ospitare oltre 4mila persone, diversamente della piattaforma dell’Ara di Ierone che ne conterrà circa duemila; ammesso che gli spettacoli in programma abbiano la capacità di richiamare tali presenze”.
“Dagli elementi emersi, si tratta quindi di valutare se, a seguito del G7 Agricoltura, persistere nell’utilizzare l’Ara di Ierone, con i copiosi costi, abbia più valore di riadoperare il Teatro Greco, almeno per quest’anno. – continua Rosano – Basandoci sull’esperienza e dai dati raccolti sull’affluenza di pubblico registrato lo scorso anno al Teatro Greco, il richiamo dei grandi artisti internazionali ha generato ricavi per soggiorni nelle strutture ricettive, ristoranti, bar, tassisti, ecc. e conseguentemente un rilevante impatto economico per Siracusa. A questo punto il rischio che si corre (vale la pena correrlo?) e che non possiamo permetterci, è quello di collocare sul palcoscenico dell’Ara di Ierone spettacoli “a uso e consumo locale” e per puro egocentrismo. Insistendo su tale opzione si creerà soltanto un turismo da toccata e fuga di cui la nostra città non ha alcun bisogno”.
“È una verità di cui dovrà farsi una ragione il direttore del Parco Archeologico il quale, attingendo saggezza e dose di coraggio, in piena libertà e imprescindibile responsabilità, è ancora in tempo per mutare il provvedimento adottato. Ravvedersi è sintomo di intelligenza, supportata dalla certezza di scongiurare ulteriore danno economico nei confronti della comunità”, conclude il presidente di Noi albergatori.




“AUTdoor”, il progetto di Angsa per giovani adulti autistici: si conclude la prima fase

Sì è conclusa la prima fase del laboratorio di orticoltura, inserito nel progetto “Autdoor”, presso l’istituto Einaudi. Il laboratorio ha coinvolto, nella coltivazione di un orto estivo, 13 ragazzi autistici dell’associazione “I figli delle fate”- Angsa (Associazione nazionale genitori persone autistiche) in collaborazione con gli studenti della 4ES del liceo di scienze umane applicate dell’Einaudi, all’ interno di una attività di PCTO. Il laboratorio nasce con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone con autismo, nel favorire l’apprendimento e il consolidamento di abilità prelavorative in un contesto di agricoltura sociale.
“Ciò che continua a sorprenderci e commuovere è vedere come il “limite” dei nostri figli diventi opportunità di crescita umana per gli studenti che sperimentano una realtà fatta di poche parole e di grandi emozioni. Desideriamo ringraziare il dirigente scolastico dell’Einaudi, professoressa Teresella Celesti che, con grande sensibilità, ha accolto i nostri figli e crede e sostiene progetti che aiutino a farli crescere, a diventare autonomi, a dare dignità alla loro quotidianità. Ringraziamo il professore Salvo La Delfa, referente PCTO della classe, mosso da grande entusiasmo e da un grande cuore; la prof.ssa Lella Barone e la responsabile PCTO dell’Istituto, per aver creduto in questo progetto; il CDS (Centro di Solidarietà di Siracusa) che ha abbracciato la nostra realtà e ci sostiene nella realizzazione dei progetti; il dottor Daniele Minniti, responsabile del progetto, che con professionalità, impegno, pazienza ci accompagna in questa avventura; il dottor Aurelio Alicata, presidente del Rotary di Siracusa. Ringraziamo la dottoressa Maria Concetta Zisa, assistente sociale del DSM di Siracusa, che ci sostiene nel desiderio di poter realizzare qualcosa di duraturo per i nostri figli; il dottore Lorenzo Filippone, psichiatra e responsabile scientifico del progetto; il dottor Nicolò Catina, terapista occupazionale, e Daniela Bologna, operatrice socio sanitaria, che con grande entusiasmo e dolcezza hanno seguito i nostri figli affiancando il dottor Minniti. Un ringraziamento particolare va al nonno di Lorenzo, il signor Fancello Santo che ha donato la sua competenza, la sua umanità al progetto e agli splendidi studenti che sono stati compagni ai nostri figli. Grazie ai genitori che non si arrendono mai”, scrive Lucy Massari, presidente dell’Associazione Angsa – “I Figli delle Fate”.




Siccità, dalla Protezione civile oltre 1,5 milioni di contributi ai Comuni per le autobotti

(cs) Oltre un milione e mezzo di euro ai Comuni e ad altri enti territoriali per la manutenzione e l’acquisto di autobotti destinate al rifornimento idrico. È questo l’ammontare complessivo dei primi contributi autorizzati dalla Protezione civile siciliana per contrastare la forte siccità che sta colpendo l’Isola. Sono oltre 200 le istanze pervenute sino ad oggi al dipartimento regionale in base alle modalità indicate dal dirigente generale Salvo Cocina e 109 gli interventi autorizzati già dal mese di maggio. Interventi che si inseriscono all’interno del Piano per l’emergenza idrica, per la cui realizzazione il presidente della Regione, Renato Schifani, è stato nominato commissario delegato.
Le somme sono così distribuite: 977 mila euro per riparare 98 autobotti, 389 mila euro per acquistarne 10 usate e 167 mila euro per comprarne una nuova.
Per la maggior parte, quindi, si tratta di lavori di manutenzione di mezzi già nelle disponibilità degli enti. Il contributo per l’acquisto di un’autobotte nuova, invece, è stato concesso all’Unione dei Comuni paesi dei Nebrodi (Caprileone, San Marco d’Alunzio e San Salvatore di Fitalia). I Comuni di Agrigento, San Giovanni Gemini (Ag), San Cataldo (Cl), Aidone (En), Castronovo di Sicilia e Caccamo (Pa), Patti, Caronia e Gioiosa Marea (Me) hanno ottenuto l’autorizzazione per le somme necessarie all’acquisto di autobotti usate in pronta consegna. Esaurite tutte le richieste per mezzi in pronta consegna, si procederà al finanziamento di contributi per autobotti nuove, ove i Comuni richiedenti e i fornitori assicurino tempi di consegna e di messa in esercizio compatibili con quelli dell’emergenza in corso e comunque, in linea generale, entro agosto/settembre.