Traffico in tilt: lavori nella zona di viale Paolo Orsi ed è subito caos

Si riasfalta un tratto di viale Paolo Orsi e via Cavallari. Mezzi pesanti a lavoro e traffico in tilt, praticamente paralizzato nell’ora di punta in direzione sud. Ne hanno fatto le spese, in particolare, pendolari e quanti dovevano raggiungere le contrade balneari.
Si tratta in realtà di lavori per ri-riasfaltare quei tratti, dopo che nei mesi scorsi vennero condotto dei lavori per sottoservizi. Nel chiudere gli scavi, il Comune ha imposto all’azienda di non limitarsi ad un rattoppo, estendendo all’intera corsia di marcia il rifacimento del tappeto di asfalto. Solo che la qualità del precedente intervento ha lasciato a desiderare, motivo per cui Palazzo Vermexio ha preteso un nuovo rifacimento, sempre a carico dell’azienda che ha svolto lavori su strada. A differenza della volta precedente, però, le operazioni si sono svolte in pieno giorno. Con risultati facilmente immaginabili per il traffico cittadino. E per la pazienza degli automobilisti.




Graduatoria di Democrazia partecipata, l’assessore Marco Zappulla “Far crescere la partecipazione”

“Sportiva…mente” di Maria Assenza Parisi, “BiciPark e videocamere nel parcheggio di viale dei Lidi a Fontane Bianche” di Stefano Burgaretta e “Anfiteatro del parco Reimann in sicurezza” di Marcello Lo Iacono sono le tre idee-progetto più votate per l’annualità 2023 di Democrazie partecipata, riportando rispettivamente 495, 414 e 390 preferenze. Le operazioni di voto hanno visto partecipare circa 2 mila siracusani e si sono svolte dal 4 al 18 marzo.
“Sono convinto che Democrazia partecipata – sottolinea l’assessore Marco Zappulla – sia uno strumento fondamentale per permettere ai cittadini di esprimere la propria preferenza. Ritengo inoltre che ci sia ancora molto da fare per potenziare questo strumento e garantire un coinvolgimento sempre più ampio della cittadinanza. In questa iniziativa, anche i social media possono avere un ruolo determinante, al fine di raggiungere un numero sempre maggiore di persone e assicurare che il processo decisionale rifletta reali esigenze e aspettative dei cittadini. Coinvolgere un maggior numero di persone ci permetterà di offrire un ruolo attivo nella costruzione del futuro della nostra comunità”.
L’importo stanziato per il 2023 è di 60 mila 200 euro. Secondo il regolamento, alle prime tre idee-progetto va un importo massimo pari al 30% della spesa prevista; eventuali fondi residui vanno utilizzati sempre nell’ambito di Democrazia partecipata.




Sopralluogo ai Pronto Soccorso degli ospedali di Avola e Siracusa per Gilistro e De Luca del M5S

(cs) I deputati regionali Carlo Gilistro (M5S) e Antonino De Luca (M5S) questa mattina hanno visitato i Pronto Soccorso degli ospedali Di Maria di Avola e Umberto I di Siracusa. Un doppio sopralluogo che rientra nell’attività della Sottocommissione Pronto Soccorso, in seno alla Commissione Salute dell’Ars. I due esponenti cinquestelle hanno visionato i locali e le attrezzature, verificando condizioni e turni di lavoro insieme ai dirigenti medici.
“Ad Avola abbiamo riscontrato una situazione nel complesso positiva. Servirebbe maggiore personale nel Pronto Soccorso, soprattutto per evitare che vi siano aree inutilizzate a dispetto degli spazi oggettivamente disponibili”, hanno detto Gilistro e De Luca al termine della visita ispettiva. I due deputati hanno suggerito alla direzione un percorso di rafforzamento del P.S. del Trigona di Noto, parte dell’ospedale riunito Avola/Noto.
Diversa la condizione del Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa. “Per struttura e carenza di personale, purtroppo ancora oggi ancora la situazione è disastrosa. E questo nonostante l’impegno e la capacità profusi da medici, infermieri e OSS chiamati ognuno a fare almeno per tre. A breve – annunciano Gilistro e De Luca – incontreremo il direttore generale dell’Asp di Siracusa. Apprezzabile il cambio di passo che ha cercato di imprimere con i suoi primi atti da manager della sanità siracusana, segno di rottura rispetto al recente e immobile passato. Ma ogni buona intenzione si vanifica se il reparto di emergenza non verrà trasferito nel più breve tempo possibile, come ci è stato garantito, nei nuovi e più adeguati locali. Resta il nodo carenza di personale, ma apriamo un credito di fiducia verso le annunciate nuove immissioni in servizio”.
Carlo Gilistro ha poi rilanciato la necessità di “una virtuosa alleanza tra medicina ospedaliera e medicina del territorio. Troppi ancora sono gli accessi al PS di codici bianchi e verdi che finiscono per ingolfare un sistema già in cronica sofferenza. Va rilanciato sul territorio il ruolo di pediatri di libera scelta e dei medici di famiglia. Liberiamoli dalle scartoffie e dalla burocrazia e permettiamo loro di tornare a fare i medici clinici, in modo che i pazienti possano tornare ad avere fiducia nel proprio medico e togliere così pressione sui Pronto Soccorso”.




Sanità, Luca Cannata (Fdl) assicura “non ci sarà alcun taglio in Sicilia”

“Non ci sarà alcun taglio sulla sanità in Sicilia e non è vero che perderemo oltre 37 milioni di euro in provincia di Siracusa”. Sono le parole del vicepresidente della commissione Bilancio e parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Cannata, che assicura tutti dopo l’allarme lanciato dallo Spi Cgil Sicilia in merito ai tagli sul decreto del ministro per la Coesione, Raffaele Fitto.
“Il Governo – spiega Cannata – non ha ridotto le risorse ma rimodulato le fonti di finanziamento per i progetti in ritardo che non potevano essere conclusi secondo le prescrizioni del Pnrr, quindi con il collaudo entro giugno 2026. Tanto che, al 31 dicembre 2023, su un totale di 1,650 miliardi di euro, originariamente assegnati dal Pnrr, risultavano spesi soltanto 99,65 milioni di euro”. Secondo lo studio del sindacato l’ospedale Umberto I di Siracusa perderebbe 15.616.211 euro così e andrebbero perse le risorse per il “Di Maria” di Avola (12.540.405 euro), il “Muscatello” di Augusta (4.375.695) e il “Rizza” di Siracusa (4.738.497 euro). Ma il Pnrr assegnava alla “Missione Salute” complessivamente 15,625 miliardi di euro, dopo la revisione del Piano dello scorso dicembre, la dotazione finanziaria è stata confermata con un incremento di 500 milioni di euro. Dunque non solo non c’è taglio ma c’è aumento dei fondi. La misura “verso un ospedale sicuro e sostenibile” prevedeva una dotazione finanziaria di 3,1 miliardi di euro dei quali 1,650 miliardi finanziati dal Pnrr e 1,450 dal Piano nazionale complementare (Pnc). “In sede di revisione – continua il parlamentare FdI – 750 milioni di euro di questi interventi sono stati spostati e riportati esattamente dove erano prima della stesura inziale del Pnrr perché non sarebbero stati completati e collaudati entro la scadenza prevista”. In relazione alle risorse del Fondo ex art. 20 (tra i quali esiste una parte destinata al nuovo ospedale di Siracusa), in questo momento risultano in corso di sottoscrizione Accordi di Programma per 1,4 miliardi di euro, in corso di istruttoria Accordi di Programma per 2,4 miliardi di euro e 2 miliardi di euro di interventi individuati con delibere di giunta regionale e a oggi ci sono 2,2 miliardi euro liberi e per i quali non risulta alcuna proposta o richiesta di impiego dalle Regioni. “Le risorse disponibili per gli interventi sulla sanità – assicura Cannata – sono esattamente quelle originariamente destinate, solo che distribuite tra quelle finanziate dal Pnrr, dal Pnc e da risorse ordinarie del bilancio dello Stato in base a modalità e tempistiche di realizzazione, evitando il rischio di definanziamento. Come confermato dal ministro Fitto, il Governo Meloni attiverà uno confronto con le Regioni finalizzato all’esatta individuazione degli interventi finanziati con le tre differenti fonti. Sarà in quella sede che si potrà entrare nel dettaglio degli interventi”.




Rifiuti, ok al nuovo Piano. Schifani “Due termovalorizzatori per chiudere il ciclo e garantire risparmi”

(cs) Integrare e adeguare la rete impiantistica esistente, consentire il recupero energetico, la riduzione dei movimenti dei rifiuti e una maggiore protezione dell’ambiente, anche attraverso la realizzazione di due termovalorizzatori per la chiusura del ciclo. Sono questi i principali contenuti del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, apprezzato dal governo Schifani nel corso della giunta di oggi pomeriggio.
I termovalorizzatori – ad esclusiva iniziativa e realizzazione pubblica – sono la grande novità del Piano e saranno costruiti in aree idonee delle due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania. Una scelta che tiene conto di fattori geografici, per essere al servizio delle due macro-aree della Sicilia occidentale e orientale con la relativa viabilità, e per la presenza di impianti esistenti o di prossima realizzazione.
“Il provvedimento adottato oggi in giunta – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è il segnale tangibile dell’accelerazione che il mio governo intende dare alla soluzione del problema dei rifiuti in Sicilia. Un mese fa sono stato nominato commissario straordinario con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e subito mi sono messo al lavoro su questo fronte. Il Piano prevede anche la realizzazione di due termovalorizzatori che avranno un costo presuntivo di 800 milioni di euro: saranno impianti costruiti con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021/2027 e la gestione verrà affidata a operatori di mercato selezionati con procedura ad evidenza pubblica. Questo significa che l’investimento a carico degli utenti e il suo ammortamento è nullo. Nello stesso tempo, garantiranno risparmi nello smaltimento dei rifiuti a carico dei Comuni e una produzione di energia che comporterà ricavi: tutto ciò si tradurrà concretamente nella riduzione della Tari per i cittadini. Vogliamo cambiare approccio rispetto al tema: i rifiuti sono una risorsa che va valorizzata e trasformata in energia per realizzare così, e per la prima volta, una vera economia di scala. Senza perdere di vista, comunque – evidenzia Schifani -, il raggiungimento del target fissato dalla direttiva 2018/851 dell’Unione europea che prevede al 2035 una percentuale di recupero e riciclaggio, legati all’incremento della raccolta differenziata, pari ad almeno il 65%. Un obiettivo che vogliamo raggiungere, nel più breve tempo possibile, attraverso campagne mirate di sensibilizzazione, miglioramento dell’impiantistica esistente, controllo del territorio e contestuali sanzioni”.
Gli impianti assorbiranno il 30 per cento dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato producendo un ulteriore ricavo che concorrerà alla riduzione della tariffa di ingresso. Secondo le stime, avranno un fabbisogno di 600 mila tonnellate all’anno per una produzione di 50 Mw di energia elettrica. Negli altiforni di incenerimento verranno immessi rifiuti solidi urbani solo dopo un trattamento meccanico biologico che li priverà di elementi ferrosi e frazioni omogenee “nobili” che possono essere avviate al ciclo di recupero. E in tal senso il nuovo Piano prevede, infatti, anche l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di quella nuova per il pre-trattamento dei rifiuti.
Contemporaneamente, si ridurrà notevolmente il traffico necessario per il loro trasporto, annullando anche la presenza di rifiuti maleodoranti o percolanti, sia nei mezzi circolanti che nelle zone di stoccaggio. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano dopo avere acquisito i relativi pareri ambientali, nel rispetto delle norme europee, entro luglio, per poter poi avviare subito la progettazione degli impianti.




Parco degli Iblei, Fabio Granata “L’istituzione rappresenta una grande opportunità, non un problema”

“Dopo oltre 17 anni di concertazione fra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Siciliana, i ventisette Comuni interessati dal provvedimento e i tanti portatori di interesse a vario titolo, continuare a chiedere proroghe al procedimento istitutivo o addirittura il blocco del medesimo, non solo è inaccettabile ma rappresenta un ostacolo all’applicazione della legge, approvata dal parlamento italiano, che la approvò il 29 novembre 2007 n.222”. E’ quanto si legge nella nota dell’assessore alla cultura di Siracusa, Fabio Granata.
“Oggi l’intera area della Sicilia sud-orientale, con la provincia di Siracusa, Ragusa e Catania, vuole proseguire quel processo iniziato tanti anni fa con il riconoscimento dei siti UNESCO delle Città del Val di Noto, della Necropoli di Pantalica e della Città di Siracusa, di tutela e valorizzazione delle risorse culturali, paesaggistiche, archeologiche e artistiche, il cui processo è ancora in corso con l’applicazione piena della legge regionale n.20 del 2000 per i parchi archeologici in Sicilia”, sottolinea Granata.
La necessità di uno strumento normativo e amministrativo, sottolinea l’assessore, “per continuare a tutelare, promuovere e valorizzare l’importante patrimonio ambientale e naturale del sud est siciliano, anche con nuove risorse economiche, una nuova governance in cui tutti dobbiamo sentirci coinvolti, sia come amministratori ma anche come cittadini”.
“Basterebbe leggere l’importante Rapporto effettuato dal Ministero dell’Ambiente e da Unioncamere denominato “L’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette”, sul valore aggiunto pro-capite prodotto dalle imprese nei Parchi nazionali. Dallo studio che ha preso in analisi i territori di 23 parchi nazionali, è emerso il censimento di oltre 68.000 attività produttive, con un’incidenza elevata di attività commerciali, attività artigianali, aziende agricole, attività di ristorazione e in generale al comparto diretto e indiretto del settore del turismo: esattamente quindi il contrario di quando sostenuto da coloro che affermano una ipotetica paralisi delle attività economiche”. A tal proposito, Granata sottolinea che il Parco degli Iblei rappresenta “uno strumento indispensabile e definitivo per scongiurare l’invasione di impianti fotovoltaici giganteschi, distruttori della bio diversità e del paesaggio e per prevenire gli incendi dolosi”.
“Oggi è indispensabile proseguire su un modello di sviluppo per il sud-est siciliano, incentrato sul turismo e sulla tutela, valorizzazione e fruizione delle risorse culturali e ambientali, puntando sulle eccellenze enogastronomiche del territorio, strettamente collegate alla biodiversità del nostro comprensorio e coloro che sono contro alla istituzione del Parco nazionale degli Iblei, arrivando a ipotizzare l’abrogazione della legge istitutiva, sono di fatto contro questo modello di sviluppo. Si assumano le responsabilità di quello che dicono con i cittadini a viso aperto e senza ipocrisie”, conclude Fabio Granata.




Rappresentazioni classiche, a maggio il via con la 59esima stagione dell’INDA

Ritornano le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, dal 10 maggio al 29 giugno, con la 59esima stagione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA).
Ai microfoni di FMITALIA, Marina Valensise, consigliere delegato INDA, ha ricordato i numeri della stagione dello scorso anno con “il record storico, nei 110 anni di attività dell’INDA, di 170mila tagliandi venduti”.
Nella stagione del Teatro Greco Siracusa 2024 saranno rappresentate: Aiace di Sofocle, per la regia di Luca Micheletti, Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide per la regia di Paul Curran, Miles gloriosus di Plauto per la regia di Leo Muscato.




Sergio Vilageliu alla guida della Pallamano Aretusa anche per la stagione 2024/25

Sergio Vilageliu sarà l’allenatore della Pallamano Aretusa anche l’anno prossimo. E’ stato rinnovato l’accordo con il coach spagnolo per la stagione 2024/25, anche se l’attuale è ancora in corso e vede le squadre maschili e quella femminile protagoniste su tutti i fronti.
“A prescindere infatti dall’esito della stagione – dichiarano il presidente Placido Villari e il vice Giovanni Santoro – siamo soddisfatti dell’impatto che il nostro tecnico spagnolo ha avuto su tutti i gruppi. Dai grandi ai più piccoli. Le sue metodologie – figlie di una scuola come quella iberica che è più avanti ed evoluta rispetto a quella italiana – stanno dando i suoi frutti e registrano la soddisfazione e il compiacimento dei nostri tesserati. Per cui, nel segno e solco della continuità di crescita che ci siamo dati, con un capillare lavoro che adesso funziona bene anche con le scuole, andiamo avanti con Vilageliu con la speranza di crescere ancora”.
Soddisfazione per Vilageliu che sottolinea: “Sono molto contento di rinnovare il rapporto con la Pallamano Aretusa per un altro anno – ha detto il tecnico -. Dopo il mio arrivo la scorsa estate dalla Spagna, essendo la prima esperienza fuori dal mio paese, non sapevo cosa mi avrebbe riservato il futuro. Qui però mi sono subito trovato bene, la stagione è chiaramente in corsa e siamo protagonisti su ogni fronte per cui un vero bilancio lo faremo soltanto alla fine ma voler andare avanti con questa società significa dare continuità a quanto iniziato qualche mese fa, sperando sempre di migliorare e crescere ancora”.




“Studio su Elettra”: dal 23 al 28 marzo saggio del III anno dell’Accademia INDA

(cs) Il saggio di diploma degli allievi del III anno dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, s’intitolerà Studio su Elettra.Diretto da Mauro Avogadro, il lavoro andrà in scena nel cortile dell’ex convento di San Francesco, sede della scuola di teatro dell’INDA, da sabato 23 a giovedì 28 marzo, sempre con i-nizio alle 16.
Mauro Avogadro, l’attore e regista fra i protagonisti storici delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, ne ha curato la regia e l’allestimento. “I temi dell’Elettra di Sofocle ed Euripide – spiega il Maestro – così come quelli delle Coefore di Eschilo, condividono essenzialmente un tratto comune: il trionfo della Giustizia per mano dei figli vendicatori (Oreste ed Elettra). Il retaggio del mito greco si mescola con le atrocità dei tempi di guerra, fondendo la tragedia degli Atridi con le sofferenze universali dell’umanità”.
In scena si alterneranno diversi cast, con Elettra interpretata da Caterina Alinari, Alice Pennino ed Elisa Zucchetti; Clitennestra da Sara De Lauretis ed Enrica Graziano; Egisto da Ferdinando Iebba e Francesco Ruggiero; Oreste da Carlo Alberto Denoyè e Matteo Nigi; Pilade da Andrea Bassoli e Alberto Carbone; Teodoro da Moreno Pio Mondì.
A curare l’allestimento dello spazio scenico sono stati gli studenti dell’Università degli Studi di Catania – Struttura Didattica Speciale Architettura e Patrimonio culturale, guidati dai tutor didattici, il professor Vittorio Fiore e la professoressa Francesca Castagneto. Al progetto hanno partecipato Anna Bellia, Beatrice Salemi, Costanza ScarcipinoPattarello, Daniela Liotta, Federica Ursino, Giada Crementi, HushmandToluian, Ketty Aglianò, Leonarda Migliore, Milena Ayala, Paola Barbagallo e Tatiana Barbagallo.
Le scene e i costumi sono stati realizzati dal laboratorio di scenografia e dalla sartoria dell’INDA.




Legambiente Siracusa, EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare dedicato alla provincia

Un progetto di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti. Nell’ambito della campagna “Sicilia Munizza free”, venerdì 22 marzo, si terrà a Noto, a Palazzo Nicolaci di Villadorata dalle 16 alle 18.30, l’EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare dedicato alla provincia di Siracusa. L’obiettivo dell’incontro è quello di accelerare il passo e spingere sempre di più verso il recupero di materia, sia a monte che a valle.
“Per molti Comuni sarà un impegno straordinario che richiederà una rimodulazione dei servizi di raccolta che dovranno essere sempre più puntuali ed efficaci e che necessiterà, al contempo, di maggiore coinvolgimento ed accresciuta responsabilità da parte dei cittadini per pervenire ad una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, evitando contaminazioni fra tipologie di rifiuti non omogenee. Contestualmente, occorre programmare e realizzare rapidamente gli impianti veramente utili per il riciclo e per sviluppare una reale economia circolare nell’isola”, scrive Legambiente Siracusa.
Migliorare la gestione e la qualità della raccolta differenziata necessaria, sottolinea Legambiente: “La Sicilia è una delle regioni che trarrà maggiori benefici dai fondi del PNRR e della programmazione europea che sono destinati alla transizione verso l’economia circolare. Nei prossimi anni, decine di cantieri apriranno nella regione per migliorare la gestione e la qualità della raccolta differenziata necessaria”.
“Per tali ragioni durante l’EcoForum provinciale saranno approfonditi, con i soggetti responsabili del ciclo dei rifiuti (istituzioni locali e regionali, esperti, operatori economici pubblici e privati, associazioni, comitati, etc.), le criticità e le opportunità che insistono nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti in ambito provinciale, puntando l’attenzione sulle soluzioni gestionali ed industriali strategiche per avviare la transizione necessaria e improcrastinabile verso l’economia circolare”, conclude.