Ascensore villetta Aretusa, interrogazione in Consiglio comunale: “Ortigia merita tutela, non opere inutili”

“Ortigia merita tutela, non opere inutili”. Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico, Sinistra Italiana Siracusa, Movimento 5 Stelle Siracusa, Sinistra Futura e Lealtà e Condivisione interrogano l’Amministrazione “su una nuova opera inutile pianificata nel cuore di Ortigia, che di intende realizzare senza alcun riguardo per la salvaguardia del centro storico e del patrimonio UNESCO”, si legge. Il riferimento è chiaro: il progetto dell’ascensore alla villetta Aretusa.
“L’Amministrazione, sfruttando come alibi il tema dell’accessibilità, – scrivono – dimentica le numerose barriere architettoniche ancora presenti in tutta la città, nella deplorevole assenza di un Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), e destina ingenti risorse a un intervento il cui impatto reale è palesemente sproporzionato rispetto ai costi”.
“Mentre Ortigia diventa ogni giorno più estranea alla vita quotidiana dei siracusani, mentre la città soffre problemi urgenti di mobilità, decoro e servizi, questo nuovo ascensore non risolve alcuna criticità reale, ma serve unicamente a coprire le lacune amministrative con un’opera di pura facciata.
L’attenzione dei proponenti è volta anche alla tutela del patrimonio arboreo esistente che non dovrà subire nessun danno per fare spazio a questa costruzione, funzionale all’immaginario di un quartiere vetrina destinato ad essere guardato di passaggio dai turisti ma non vissuto, come sarebbe preferibile, dai residenti.
Per queste ragioni, giovedì presenteremo un’interrogazione durante il Question Time del Consiglio Comunale: chiederemo all’Amministrazione di rendere conto di ogni aspetto tecnico, normativo ed economico di quest’opera e di spiegare come intenda rispettare gli obblighi UNESCO e tutelare la specificità di Ortigia.
Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di fermarsi e di avviare finalmente un confronto trasparente con cittadini, associazioni e opposizioni, per ripensare le priorità e destinare risorse a interventi davvero utili, condivisi e in sintonia con la storia e l’identità di Siracusa”, concludono.




Un mese senza Ivan Lo Bello: Siracusa lo ricorda con una messa in suffragio

A un mese dalla scomparsa di Ivan Lo Bello, venerdì 27 giugno sarà celebrata una messa in suo suffragio presso la chiesa del SS. Salvatore, in via Necropoli Grotticelle, a Siracusa. Grande è stato l’affetto che ha circondato la famiglia dopo la sua scomparsa.
“La Famiglia Lo Bello, profondamente commossa per il grande affetto e la vicinanza ricevuti in questo momento di immenso dolore per la perdita dell’amato Ivan,
ringrazia sentitamente tutti coloro che con la loro presenza, una parola, un pensiero o una preghiera hanno partecipato al lutto”, si legge in una nota.
Ivan Lo Bello è stato presidente di Confindustria Siracusa dal 1999 al 2005, promuovendo lo sviluppo infrastrutturale e culturale del territorio, tra cui il “Masterplan di Ortigia”. Nel 2006 è diventato presidente di Confindustria Sicilia, introducendo un codice etico contro il pizzo e lanciando nel 2007 lo slogan “Fuori dall’associazione chi paga il pizzo”, segnando una svolta culturale nell’imprenditoria siciliana. A livello nazionale ha ricoperto incarichi di rilievo: vicepresidente di Confindustria con delega all’Educazione (dal 2012), presidente della Camera di Commercio di Siracusa, di Unioncamere (2015-2018), del Banco di Sicilia (2008-2010), di UniCredit Leasing (dal 2010) e consigliere della Fondazione CENSIS (dal 2010).




Siracusa Calcio, presto un incontro con Joaquin Suhs: c’è la volontà di proseguire insieme

Tra Joaquin Suhs e il Siracusa Calcio c’è la volontà di proseguire insieme. È quanto trapela dall’ambiente azzurro: un’indiscrezione che spegne così le voci su un possibile addio del difensore argentino, autore di una stagione molto positiva. L’eroe di Reggio Calabria si trova attualmente in Argentina e, con ogni probabilità, al suo rientro in Italia ci sarà l’occasione per sedersi attorno a un tavolo e pianificare il futuro.
Intanto, questa mattina, è rientrato a Siracusa mister Marco Turati e avrà un incontro con il presidente Alessandro Ricci. La chiacchierata tra i due sarà determinante per la programmazione del prossimo campionato di Serie C. Turati, insieme alla società, indicherà i giocatori da confermare e su cui puntare per affrontare al meglio la Lega Pro.
Sarà anche l’occasione per valutare in quali ruoli intervenire e con quali modalità. Tra i giocatori in uscita ci sono Mimmo Maggio, che – come riportato ieri dalla redazione di SiracusaOggi.it – sembra essere a un passo dalla Scafatese, ma non è l’unico. Anche Marco Baldan sembrerebbe molto vicino al club campano.

Foto di Siracusa Calcio 1924.




Giuseppe Pellizzeri, il giorno dell’ultimo saluto: “Chi fa il male non vince: distrugge già se stesso”

“Si dice che il tempo mitiga il dolore, invece il tempo fa crescere il dolore”. Sono le prime parole di don Aurelio Russo, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, durante il funerale di Giuseppe Pellizzeri, il 37enne ucciso lo scorso martedì 10 giugno in via Elorina.
“Tutti noi, quando è arrivata questa notizia, abbiamo pensato che non potesse essere vera. Chi fa il male non vince: distrugge già se stesso. La via della felicità non è nell’odio, nella cattiveria e nella ritorsione,” ha detto don Aurelio Russo. “Oggi, nell’assurdità di questa situazione, a noi interessa la pace. Il male sa fare solo il male: sa seminare odio e assurdità.”
Dolore, sofferenza e un silenzio assordante hanno avvolto il gremito Santuario questo pomeriggio. La famiglia, la moglie, gli amici e i parenti si sono riuniti per dare l’ultimo saluto al Tenente di Vascello della Guardia Costiera. Molti di loro indossavano una maglietta con la scritta: “Peppone nostro, per sempre nei nostri cuori.”
Presente in prima fila il comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, Antonio Cacciatore, insieme a una folta rappresentanza della Guardia Costiera.
“Noi siamo con voi nel dolore, nella vostra preghiera, nella vostra fede e nella vostra speranza: siamo con Giuseppe”, ha aggiunto don Aurelio rivedendosi alla famiglia e alla moglie del 37enne.
Tra le lacrime, è arrivato il momento per la moglie di leggere alcune righe:
“Ciao amore mio, hai lasciato dentro di me un vuoto che non passerà mai. Non meritavi di lasciare questo mondo così presto. Con te se ne sono andati la mia voglia di vivere, le risate e i nostri sogni… ma non il nostro amore. Non passerà un solo giorno senza che io parli di te ai nostri figli.”
“Eri sempre con il sorriso tra le labbra, un ufficiale come nei film: un ufficiale gentiluomo”, dice un’amica.
“Mi dispiace, Peppe, per tutto quello che non ti ho detto. Ti vogliamo bene”, aggiunge commossa la sorella di Giuseppe Pellizzeri.
“Portavi energia nelle nostre giornate e nei nostri uffici, eri un punto di riferimento per tutti noi. La brutalità della tua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo, difficile da colmare. La Capitaneria di Porto si unisce al dolore della tua famiglia e sarà sempre un porto sicuro per loro”, sottolinea un collega del 37enne. “Buon vento e mari calmi verso le braccia del Signore”, dice un’altro agente della Guardia Costiera.
Per l’omicidio si trova in carcere il 30enne Francesco Mirabella, reo confesso poche ore dopo il tragico episodio. Alla base del gesto, dissidi economici che avrebbero inasprito i rapporti tra le due famiglie, fino allo scontro culminato nella tragedia di via Elorina.




Due ragazzi trovano una tartaruga incastrata in una rete da pesca e la salvano

Una tartaruga marina caretta caretta, con la testa e le pinne anteriori avvolte in una rete da pesca, è stata salvata da due ragazzi siracusani, Carlo Daniele Frisa e Marco Campisi. È successo tutto nella giornata di ieri, intorno alle 17:30.
“Eravamo in barca, poco al largo della costa del Minareto, quando ci siamo accorti che in acqua c’era una tartaruga marina che faceva fatica a muoversi. – raccontano alla redazione di SiracusaOggi.it – Aveva la testa e le pinne anteriori avvolte in una rete da pesca che le impediva i movimenti. Dopo qualche manovra siamo riusciti a tirarla su in barca e, con l’aiuto di un coltello, le abbiamo liberato per prima cosa la testa e poi le pinne. Una volta completamente liberata, abbiamo avvisato anche la Guardia Costiera. Poiché la tartaruga non presentava ferite né altri problemi di salute, ci è stato consigliato di lasciarla tranquillamente tornare in acqua.”
Nei giorni scorsi, un altro salvataggio simile ha visto protagonisti due giovani, sempre nella zona di Siracusa. I ragazzi hanno soccorso una caretta caretta rimasta ferita in seguito a una collisione con un’imbarcazione, davanti al porto della città. In quel caso, l’animale è stato affidato alle cure di un centro specializzato.




I delfini popolano sempre più le coste siracusane: “Un’emozione indescrivibile”

Si moltiplicano gli avvistamenti di delfini nel mare della costa siracusana. Sono infatti numerosi i video che ritraggono gli splendidi cetacei mentre nuotano tra le acque cristalline. Nella giornata di ieri, un diportista, Christian Chiari, si è messo alla ricerca dei delfini su richiesta della figlia, e l’incontro è avvenuto nei pressi del Castello Maniace.
“Ieri mia figlia mi ha chiesto di andare a vedere i delfini – racconta alla redazione di SiracusaOggi.it – così, intorno alle 18:30, ci siamo allontanati di circa un miglio e mezzo dalla costa, prendendo come riferimento il Santuario. Ho approfittato della bonaccia, il mare era molto calmo e non c’era vento. Ed è stato allora che è avvenuto l’incontro”.
Proseguendo la navigazione, è arrivato l’indimenticabile momento: “Ci siamo ritrovati davanti un branco di delfini, saranno stati una trentina. Alcuni di loro si mettevano a pancia in su davanti alla prua della barca”, continua Chiari, stupito dall’intelligenza degli animali.
Il video mostra i delfini danzare sull’acqua, come se volessero catturare l’attenzione e la curiosità di chi li osserva. “Ero insieme alla mia famiglia, ed è stata un’emozione indescrivibile”.

Foto di Christian Chiari.




Mimmo Maggio è a un passo dall’addio: c’è la Scafatese

È sempre difficile dire addio a qualcuno che hai amato, ma certi legami resistono al tempo, alle scelte future e alle strade che si intraprenderanno. Stiamo parlando di Domenico Maggio, bomber e capitano del Siracusa Calcio. Il numero 9 azzurro, infatti, dopo aver vinto i play-off lo scorso anno e conquistato la promozione diretta in Serie C in questa stagione, sembra essere a un passo dalla Scafatese.
La società azzurra, in vista della prossima stagione in Lega Pro, sta pianificando il futuro, gestendo ingressi e uscite. Classe 1990, quest’anno Maggio ha realizzato 13 gol tra stagione regolare e Poule Scudetto. Nella stagione 2023-2024 è stato il capocannoniere del girone I e, complessivamente, tra campionato, Coppa Italia e play-off, ha messo a segno ben 21 reti.
Cuore, grinta e passione: Mimmo Maggio è tutto questo. “Ho lottato, quest’anno è stato qualcosa di eccezionale. Sono rimasto per vivere questo sogno. Vivere tutto questo è galattico”, così parlava il capitano azzurro ai microfoni di SiracusaOggi.it in occasione della festa del 4 maggio, dopo la promozione in Serie C.
Se il trasferimento dovesse concretizzarsi, l’attaccante napoletano lascerà un’eredità pesante, difficile da raccogliere.

Foto di #AntonioStellaFotografia




“Siracusa – La gloria dimenticata”: Marco Assab riscopre la storia della Città di Archimede

Ripercorrere, attraverso le fonti storiche, momenti e frammenti della storia di Siracusa in epoca greca, valorizzandone lo straordinario patrimonio culturale. È questo l’obiettivo del progetto di Marco Assab, “Siracusa – La gloria dimenticata”. Marco Assab, giornalista professionista, è siracusano e vive a Roma da quasi vent’anni, dove lavora per l’ANSA. Nonostante la distanza, ai microfoni di FMITALIA racconta di non aver mai “troncato quel legame emotivo e affettivo con Siracusa”. Proprio da questo legame nasce il progetto, che è stato interamente autoprodotto.
“Questo progetto nasce essenzialmente da un sentimento forte: amore e passione per la mia città. Ma, in realtà, è nato un po’ per caso. Due anni fa ho cominciato a studiare la storia di Siracusa in modo molto più approfondito rispetto a quanto si possa fare su un semplice manuale. Ho consultato direttamente le fonti letterarie più antiche: Polibio, Plutarco, Erodoto, Tucidide, Diodoro. E mi sono accorto che i riferimenti a Siracusa erano vasti, continui, e descrivevano una città che, all’epoca, era davvero un player internazionale di primo piano. Allora mi sono detto – anche confrontandomi con molti colleghi e persone in giro per l’Italia – com’è possibile che una storia così grande sia così poco conosciuta? Lo storico Ettore Pais, per esempio, considerava Siracusa, sotto certi aspetti, un’antesignana di Roma, una città che per alcune caratteristiche l’aveva addirittura anticipata. Ma com’è possibile che in Italia pochissimi abbiano consapevolezza di questo enorme patrimonio storico e culturale?”
Quanto all’evoluzione del progetto, Assab spiega: “Andrà avanti nei mesi, negli anni, finché ci saranno storie da raccontare. L’uscita sarà a cadenza irregolare: la prossima puntata potrebbe uscire tra una settimana o fra due. Ogni episodio richiede tempi di lavorazione diversi”.
Al progetto partecipa anche l’archeologo Paolo Scalora, che da alcune settimane ha sposato l’iniziativa. “È la persona che revisiona i testi e li integra con la sua competenza scientifica, laddove è necessario correggere il tiro.”
Tra le principali difficoltà di un lavoro così complesso c’è sicuramente lo studio e la ricerca delle fonti primarie.
“Mi sono impegnato a cercare direttamente nelle fonti. Nel video introduttivo c’è una carrellata di estratti dalle opere antiche, con l’indicazione dell’autore, perché temevo che, in mancanza di riferimenti precisi, lo spettatore potesse pensare: ‘Saranno delle poesiole che ha scritto lui per amore di Siracusa’. No. Si tratta di testi autentici, in cui riporto autore, titolo, capitolo e paragrafo, per mostrare come Siracusa veniva davvero descritta all’epoca. È stato un lavoro di ricerca molto complesso. Poi c’è tutto l’aspetto tecnico: montare un video di 20, 30 o 40 minuti, includendo mappe satellitari elaborate e immagini dei personaggi ricostruite con l’intelligenza artificiale”.
Marco Assab ha ricevuto il supporto del Comune di Siracusa, della Siracusa Film Commission, del Parco Archeologico della Neapolis e dell’Arcidiocesi di Siracusa. “Siamo riusciti a girare anche all’interno della Fonte Aretusa e in aree meravigliose del Parco Archeologico, come il diazoma del Teatro Greco. Abbiamo realizzato riprese bellissime, e ringrazio tutti per la collaborazione”.
Le puntate saranno pubblicate sul canale YouTube “Siracusa – La gloria dimenticata”. Ieri, sabato 21 giugno, è uscita la prima di quattro puntate, dedicata all’assedio romano di Siracusa e alla caduta della città.

La prima puntata: “L’assedio romano e la caduta di Siracusa – Parte 1 – Alle origini del conflitto”.




Dalla maggioranza un attacco all’assessore Pantano, Melfi: “Siracusa invivibile, momento di riflettere”

Dalla maggioranza parte un attacco all’assessore alla Mobilità del comune di Siracusa, Enzo Pantano. “La città, invece di vedere miglioramenti nella fluidità del traffico, si trova spesso paralizzata in molte zone, causando disagi ai cittadini e rallentamenti che incidono negativamente sulla qualità della vita e sull’economia locale. Ritengo che sia necessario un ripensamento delle strategie adottate, con un approccio più attento e condiviso, per evitare ulteriori difficoltà”. Sorprendono le parole di di Matteo Melfi, consigliere comunale di maggioranza. “Sento il dovere di esprimere alcune riflessioni sulla gestione della viabilità a Siracusa sotto la responsabilità dell’assessore Enzo Pantano. – dice Melfi – Comprendo le difficoltà e le sfide che comporta amministrare questo settore, ma è ormai evidente che le modifiche apportate non stanno portando i benefici attesi. Come membro della maggioranza, dico con franchezza all’assessore Pantano: è il momento di fermarsi e riflettere su quanto fatto finora, per non aggravare una situazione già complessa. Confido che si possa lavorare insieme per trovare soluzioni efficaci e sostenibili per migliorare davvero la mobilità nella nostra città”, conclude.




Peparini e la sua Iliade, dietro le quinte dell’atteso spettacolo in anteprima a Siracusa

Coinvolgimento allo stato puro. L’Iliade, per la regia di Giuliano Peparini, che andrà in scena al Teatro Greco di Siracusa dal 4 al 6 luglio, sarà tutto questo. Storia, mito e modernità si intrecciano e rendono l’immortale poema di Omero attuale.
Il regista, ormai al terzo anno consecutivo a Siracusa, dopo “Ulisse, l’ultima Odissea” e “Horai – Le quattro stagioni”, sorprende ancora, proponendo una rilettura del poema di Omero con uno sguardo moderno.
Non ci sono guerrieri invincibili, ma detenuti che combattono nelle celle e non più sui campi di Troia.
L’Iliade di Giuliano Peparini non è solo un racconto di guerra, ma parla di noi: della società.
Dal 4 al 6 luglio, al Teatro Greco di Siracusa, sarà un evento speciale tra danza, musica, poesia e parola.
La Fondazione INDA, questa mattina, ha presentato la quarta produzione della stagione 2025 al Teatro Greco di Siracusa: L’Iliade diretta da Giuliano Peparini, nella sede del Distaccamento Aeronautico di Siracusa.
Durante l’incontro c’è stata l’occasione per mostrare una breve anteprima dello spettacolo.
Con Giuseppe Sartori, Vinicio Marchioni, Giulia Fiume, Gianluca Merolli, Danilo Nigrelli, Jacopo Sarotti, i performer della Peparini Academy e gli allievi dell’Accademia del Dramma Antico.

Per Marchioni, prima volta al Teatro Greco di Siracusa. Le sue parole:

Ormai di casa, ma sempre sorprendente, Giuliano Peparini:

IL ruolo di “Achille” è interpretato da Giuseppe Sartori:

IL ruolo di “Andromaca” è interpretato da Giulia Fiume:

Le parole del presidente della Fondazione Inda, Francesco Italia:

Le parole del Consigliere Delegato della Fondazione Inda, Marina Valensise: