Poule scudetto, esordio in trasferta: domenica 11 maggio il Siracusa sfida il Casarano

Sarà Casarano-Siracusa a inaugurare il Gruppo 3 della Poule Scudetto di Serie D. In questa prima giornata riposerà il Guidonia Montecelio. Gli uomini di mister Turati scenderanno in campo domenica 11 maggio alle ore 16 in casa dei pugliesi.
La Poule Scudetto prevede una prima fase a gironi, articolata in tre triangolari da tre squadre ciascuno. Le tre vincitrici dei triangolari, insieme alla migliore seconda, accederanno alle semifinali, che si disputeranno con gare di andata e ritorno. La finale si giocherà in gara unica, oppure, eventualmente, in doppia sfida (andata e ritorno), se le squadre coinvolte lo richiederanno e troveranno un accordo.
Il Siracusa, in caso di pareggio con il Casarano, osserverà il turno di riposo (essendo la squadra in trasferta) e tornerà in campo domenica 18 maggio contro il Guidonia Montecelio. Se invece dovesse perdere, giocherà la seconda partita mercoledì 14 maggio. Al contrario, in caso di vittoria, tornerà in campo domenica 18 maggio, affrontando sempre il Guidonia.
Gli altri due triangolari sono così composti:
Girone 1: Bra (Girone A), Ospitaletto (Girone B), Dolomiti Bellunesi (Girone C)
Girone 2: Forlì (Girone D), Livorno (Girone E), Sambenedettese (Girone F)
Calendario della poule scudetto:
Fase a gironi (triangolari): 11 maggio: 1ª giornata; 14 maggio: 2ª giornata; 18 maggio: 3ª giornata.
Semifinali: 25 maggio: andata; 1° giugno: ritorno.
Finale: 8 giugno (oppure 8 e 11 giugno, in caso di andata e ritorno).




Siracusa in Serie C, i numeri di una stagione indimenticabile: miglior attacco e difesa di ferro

Il Siracusa Calcio ha conquistato la promozione diretta in Serie C, chiudendo la stagione 2024/2025 di Serie D con numeri straordinari, che confermano la squadra tra le più solide del campionato.
Gli azzurri hanno terminato il campionato con 78 punti, mantenendo il primo posto in classifica sin dal mese di ottobre. Un dato che certifica il grande lavoro svolto da mister Turati e i suoi uomini.
Con 65 reti realizzate, il Siracusa vanta il miglior attacco del girone, a pari merito con la Reggina. Ma è soprattutto la difesa a fare la differenza: appena 16 i gol incassati, il dato migliore dell’intera Serie D.
Ben 18 giocatori sono andati a segno durante il campionato: Domenico Maggio con 14 gol; Maiko Candiano con 7; Giuliano Alma, Sebastiano Longo e Andrea Russotto con 5 reti ciascuno; Roberto Convitto, Andrea Di Grazia, Marco Palermo e Joaquin Suhs con 4; Alberto Acquadro, Francesco Pistolesi e Manuel Sarao con 3; Marco Baldan e Carmelo Limonelli con 2; Racine Ba, Sebastiano Di Paolo, Ruben Falla e Mattia Puzone con 1 gol a testa.
I numeri parlano chiaro: il Siracusa ha dominato il Girone I di Serie D, conquistando la promozione in Serie C con pieno merito. Un attacco prolifico e una difesa quasi impenetrabile hanno rappresentato i pilastri di una stagione indimenticabile per i tifosi azzurri.




Mimmo Maggio e l’amore per il Siracusa: “Vivere tutto questo è galattico, ci unirà per sempre”

Le parole di Mimmo Maggio, attaccante e capitano del Siracusa, trasudano di emozione e immenso amore per i colori azzurri. Il numero 9 è stato uno dei simboli chiave di questa squadra in questa stagione. Mimmo Maggio è stato grande spirito di sacrificio e grinta. “Quest’anno rispetto all’anno scorso ho fatto meno gol (14) però il mister mi chiedeva di spingere, di pressare e di rincorrere. Quindi l’ho fatto perché questa città la sento dentro. Siracusa ama me e io amo loro, per me era il minimo correre, dare l’anima, buttare il cuore oltre l’ostacolo quindi per me è stato facile farlo”, ha commentato Maggio ai microfoni di SiracusaOggi.it. Poi non manca un messaggio d’amore per i tifosi azzurri: “Io ho lottato, quest’anno è stato un qualcosa di eccezionale perché essendo il capitano e vincere il campionato qui a Siracusa io sono rimasto per questo sogno e oggi questo sogno diventa realtà. vedere tutta questa gente mi emoziona, mi fa sentire bene quindi è qualcosa di eccezionale. Non si può descrivere si può solo vivere. – ha aggiunto – Ai tifosi dico grazie, se lo meritano perché sono persone che hanno fatto sacrifici, hanno lasciato famiglie a casa, hanno investito i loro soldi. I tifosi del Siracusa sono qualcosa di eccezionale”. Sulla stagione lunga e intensa, Maggio non si è nascosto: “Non era facile vincere ogni domenica, noi siamo stati sempre primi dal 20 ottobre. Penso che sia stato fatto qualcosa di eccezionale, mi sento fortunato a far parte di questa famiglia”. e poi l’ultimo messaggio d’amore: “quello che abbiamo fatto ci unirà per sempre. Dire che tutto questo è stato bellissimo sarebbe troppo poco, è stato galattico”.

Foto di #AntonioStellaFotografia




Rinascita azzurra, Walter Zenga: “Un’emozione unica, una gioia condivisa con tutti”

Rinascita azzurra. È così che possiamo definire tutto quello che è stato vissuto ieri, domenica 4 maggio. Entusiasmo, passione, gioia e amore: il Siracusa è tornato nel calcio che conta. Gli uomini di Turati sono ufficialmente in Serie C.
A festeggiare tra la folla azzurra c’era anche il brand ambassador e club manager del Siracusa Calcio, Walter Zenga. Un uomo abituato ai grandi palcoscenici e ai successi internazionali, che però ai microfoni di SiracusaOggi.it ha voluto sottolineare come questa sia “un’emozione particolare”.
“È una gioia condivisa, frutto di un anno di lavoro insieme a tutti – ha dichiarato il brand ambassador azzurro –. È sempre una grande emozione, perché chi ci mette passione e ha il desiderio di aiutare i ragazzi a crescere, conquista una vittoria importante”.
Non è mancato un elogio all’allenatore: “Turati è il nostro allenatore e non si tocca. Quando una società ha ben chiaro cosa vuole fare, l’allenatore è protetto e può lavorare in tranquillità”.
Infine, un pensiero speciale per i tifosi: “Vedere tutto questo entusiasmo è un’emozione unica, perché è più forte e vissuta in un nuovo ruolo, che ho inaugurato con una vittoria”.




Il Siracusa verso la poule scudetto: ecco le squadre qualificate

Archiviata la stagione regolare con la promozione diretta in Serie C, per il Siracusa è tempo di concentrarsi sulla poule scudetto. A partire dall’11 maggio e fino all’8 giugno (eventualmente fino all’11 giugno, in caso di finale con formula andata e ritorno), le squadre vincitrici dei nove gironi della Serie D si sfideranno per il titolo di campione d’Italia di categoria.
Le formazioni qualificate, prime classificate nei rispettivi gironi, sono:

Girone A: Bra
Girone B: Ospitaletto
Girone C: Dolomiti Bellunesi
Girone D: Forlì
Girone E: Livorno
Girone F: Sambenedettese
Girone G: Guidonia Montecelio
Girone H: Casarano
Girone I: Siracusa

La poule scudetto prevede una prima fase a gironi, articolata in tre triangolari da tre squadre ciascuno. Le tre vincitrici di questi triangolari, insieme alla migliore seconda, accederanno alle semifinali, che si disputeranno con gare di andata e ritorno. La finale si giocherà in gara unica o, eventualmente, in doppia sfida (andata e ritorno) se le squadre coinvolte ne faranno richiesta e ci sarà accordo tra le parti.
Calendario della poule scudetto:
Fase a gironi (triangolari): 11 maggio: 1ª giornata; 14 maggio: 2ª giornata; 18 maggio: 3ª giornata.
Semifinali: 25 maggio: andata; 1° giugno: ritorno.
Finale: 8 giugno (oppure 8 e 11 giugno, in caso di andata e ritorno).




Trionfo azzurro, il Siracusa torna tra i professionisti: il pagellone degli uomini di Turati

Un sogno che si realizza: il Siracusa conquista la promozione diretta in Serie C al termine di una stagione esaltante, intensa e lunga. Una squadra compatta, grintosa, capace di emozionare e trascinare un’intera città. Dall’affidabilità di Iovino tra i pali all’estro di Russotto, passando per il carisma di capitan Maggio e la guida tecnica di Marco Turati: ecco le pagelle finali dei protagonisti di questa storica impresa azzurra.

PORTIERE
Fedele Iovino – Voto 7.5
Giovane ma già estremamente affidabile. Buoni piedi, personalità spiccata: il Siracusa può dormire sonni tranquilli tra i pali.

DIFENSORI
Marco Baldan – Voto 8
Punto fermo della retroguardia. Con Suhs forma una delle coppie difensive più solide dell’intero girone I.

Joaquin Suhs – Voto 8.5
Difensore vecchio stampo, roccioso e sempre puntuale. La sua doppietta contro la Reggina resterà scolpita nella memoria dei tifosi.

Francesco Pistolesi – Voto 7.5
Terzino tecnico, disciplinato e perfettamente inserito negli schemi di mister Turati. Una pedina preziosa.

Mattia Puzone – Voto 7.5
Instancabile sulla fascia, è una costante minaccia per le difese avversarie. Quantità, corsa e spirito di sacrificio.

CENTROCAMPISTI
Alberto Acquadro – Voto 7.5
Un faro in mezzo al campo. Intelligenza tattica e senso della posizione, decisivo con il gol vittoria contro la Scafatese.

Maiko Candiano – Voto 7.5
Tecnica sopraffina e grande visione di gioco. Sempre presente nei momenti che contano.

Marco Palermo – Voto 7.5
Polmone del centrocampo. Recupera palloni, lotta su ogni contrasto, incarnando lo spirito della squadra.

Carmelo Limonelli – Voto 7.5
Partito in sordina, si è guadagnato un posto da titolare con prestazioni solide. Ora è uno degli idoli della tifoseria.

ATTACCANTI
Giuliano Alma – Voto 7
Una certezza, nonostante qualche infortunio e diversi legni colpiti. L’apporto resta importante.

Roberto Convitto – Voto 7
Ha saputo farsi trovare pronto quando chiamato in causa. Il gol dell’1-0 contro il Licata ne è l’emblema.

Andrea Di Grazia – Voto 8
Funambolo del reparto offensivo. Estro, fantasia e giocate da applausi: vale il prezzo del biglietto.

Sebastiano Di Paolo – Voto 7
Sempre attento e disciplinato. Segue le indicazioni del mister con dedizione, risultando spesso decisivo.

Sebastiano Longo – Voto 7.5
Ha saputo ritagliarsi spazio con gol di pregevole fattura. Concreto ed efficace, nonostante la concorrenza.

Domenico Maggio – Voto 8
Capitano e leader indiscusso. Lotta, sgomita, serve assist e segna gol pesanti. Trascinatore.

Andrea Russotto – Voto 8
Quando è in forma, è semplicemente immarcabile. Classe e talento al servizio del Siracusa.

Manuel Sarao – Voto 7
Uomo squadra. Accetta la panchina con professionalità e si fa trovare pronto ogni volta che entra in campo.

ALLENATORE
Marco Turati – Voto 9. Spesso criticato, ha saputo rispondere con i fatti. La promozione in Serie C porta la sua firma: idee chiare, determinazione e coraggio.

Con questa promozione, il Siracusa Calcio torna tra i professionisti, pronto ad affrontare le sfide della Serie C nella stagione 2025-2026. Un traguardo importante che conferma la solidità e l’ambizione del progetto targato Alessandro Ricci. Pagellone realizzato con la collaborazione di Enzo Di Falco.




Vigilia di Igea Virtus-Siracusa, Turati: “Siamo pronti per l’ultima battaglia. Meritiamo la Serie C”

Il momento è arrivato. È la vigilia della gara valida per la trentaquattresima giornata del girone I di Serie D: una partita che vale un’intera stagione. Domani, domenica 4 maggio alle ore 15, il Siracusa affronterà l’Igea Virtus allo stadio Carlo Stagno d’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto.
Come noto, la trasferta è stata vietata ai residenti nella provincia di Siracusa a causa di alcuni precedenti poco edificanti. Per i tifosi azzurri saranno installati due maxischermi allo stadio Nicola De Simone: uno da 40 metri, posizionato tra la Tribuna e la gradinata laterale, e uno da 30 metri, di fronte alla Curva Anna. L’apertura dei cancelli è prevista per le ore 13.30. La capienza massima sarà compresa tra le 2.500 e le 3.000 persone. L’accesso sarà consentito nei settori Tribuna Siringo, Tribuna Laterale e Curva Anna.
La partita contro l’Igea Virtus non è da sottovalutare per diversi motivi, a partire da un ambiente tutt’altro che ospitale e dalla tensione che, inevitabilmente, Maggio e compagni porteranno con sé.
“Abbiamo fatto una settimana diversa dalle altre. È fondamentale presentarci domani con lo spirito giusto e con le forze, sia mentali che fisiche, al massimo di quello che possiamo dare – ha detto mister Turati alla vigilia del match –. La partita con la Vibonese è stata impegnativa, quindi abbiamo dovuto recuperare”.
Sulla partita di domani l’allenatore azzurro è ben consapevole delle possibili difficoltà che la sua squadra potrà incontrare: “Mi aspetto una partita complicata, perché l’Igea è una squadra che ha fatto veramente bene e ha fatto vedere ottime cose”.
Nell’ambiente azzurro si respira la voglia di fare qualcosa di importante, con un obiettivo che è sempre stato chiaro sin dall’inizio della stagione: tornare nel calcio che conta. Il Siracusa arriva all’ultima giornata con 75 punti, in vetta alla classifica, tallonato dalla Reggina a quota 74, impegnata in contemporanea contro la Sancataldese. Agli azzurri serve una vittoria per essere certi della promozione diretta in Serie C, senza dover guardare agli altri campi.
“Siamo alla trentaquattresima giornata: per venticinque giornate, forse ventisei, siamo stati primi. Non oso immaginare un Siracusa non in Serie C, perché dal mio punto di vista ce lo siamo strameritato”, ha aggiunto Turati.
L’ondata azzurra è pronta a travolgere la città di Siracusa e lo stadio De Simone. Gli uomini di Turati sono pronti a giocarsi gli ultimi 90 minuti che li separano dal sogno. Uniti, per la Città.




Santa Lucia delle Quaglie nel ricordo di Papa Francesco. Il programma

Sarà una Festa del Patrocinio di Santa Lucia all’insegna della speranza e nel ricordo di Papa Francesco. Questa mattina, venerdì 2 maggio, al Parlatorio delle Monache è stato presentato il programma della festa, che ha visto anche la prima uscita ufficiale del nuovo presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Sebastiano Ricupero.
Domenica 4 maggio, a presiedere il Pontificale in onore di Santa Lucia, patrona di Siracusa, sarà l’arcivescovo emerito mons. Salvatore Pappalardo. La prima domenica di maggio si ricorda infatti il miracolo del 1646, quando, durante una grave carestia, i siracusani si affidarono alla patrona e dal mare giunsero navi cariche di grano, mentre una colomba annunciava la buona notizia ai fedeli riuniti in preghiera nella Cattedrale.
I festeggiamenti prenderanno ufficialmente il via sabato 3 maggio con la cerimonia della consegna delle chiavi da parte dei deputati al maestro di cappella e l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro. Seguirà la messa presieduta da don Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, e alle ore 12.00 la traslazione del simulacro dalla Cappella all’altare maggiore. Alle ore 19.00 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. Durante la messa si ricorderà Papa Francesco e la lettera da lui inviata alla Chiesa di Siracusa in occasione della traslazione temporanea del corpo di Santa Lucia.
Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Deputazione.
Domenica 4, alle ore 10.00, si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Pappalardo, seguita, alle ore 12.00, dalla processione del simulacro e delle reliquie dalla Cattedrale alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dove rimarranno per l’ottavario. Nel corso della giornata si svolgerà anche il tradizionale lancio delle colombe.
Domenica 11 maggio, alle ore 18.30, avrà luogo la processione di rientro: il simulacro e le reliquie faranno ritorno in Cattedrale attraversando le vie del centro storico.

Le parole del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Sebastiano Ricupero.

Le parole di don Salvatore Marino, parroco della Cattedrale.




Maxischermo al De Simone per Igea Virtus-Siracusa: gli ultimi 90 minuti si guardano a casa

La decisione è arrivata a sorpresa, ma è destinata a scaldare ancora di più i cuori dei tifosi azzurri. Non sarà più piazzale Sgarlata, come inizialmente stabilito dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica riunito in Prefettura, ad ospitare il maxischermo per assistere tutti insieme alla sfida decisiva tra Igea Virtus e Siracusa. Il presidente Ricci ha annunciato un cambio di programma: il maxischermo sarà allestito direttamente allo stadio Nicola De Simone.
“Per vivere al meglio il decisivo e speriamo festoso finale di campionato, il maxi-schermo che era stato autorizzato per piazza Sgarlata sarà allestito allo stadio Nicola De Simone: vogliamo che questo appuntamento sia vissuto nella nostra casa”, ha scritto il presidente Ricci sui canali social del club azzurro.
La trasferta, come è noto, è stata vietata ai residenti nella provincia di Siracusa per via di alcuni precedenti poco edificanti.
L’accesso sarà consentito nei settori Tribuna Siringo, Tribuna Laterale e Curva Anna.
Ai bambini presenti , inoltre, sarà regalata una bandierina del Siracusa.




Violenza giovanile, il prefetto Signer: “Serve responsabilità sociale e individuale, bisogna dare un segnale”

Al corteo ad Avola per dire no alla violenza c’era anche il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer. “Siamo qui per testimoniare la vicinanza, intanto, a queste ragazzine e alle loro famiglie, e per indicare a tutti quelli che si sono resi responsabili di questo gesto — e non parlo solo delle ragazzine che hanno picchiato queste due giovani, ma soprattutto di tutti quelli che si sono preparati e che hanno fatto in modo di far girare questi video sui social — il valore negativo di ciò che è accaduto, e del fatto che queste ragazzine non sono rimaste sole, e che tutte le istituzioni e la società sono insieme a loro”, ha detto il prefetto di Siracusa ai microfoni di SiracusaOggi.it.
Due episodi scuotono profondamente la comunità siracusana: sabato sera, l’aggressione a una ragazzina da parte di un gruppo di coetanei ad Avola; oggi, la scoperta delle crudeli violenze inflitte da cinque diciassettenni di Siracusa a un anziano solo. Cosa si può fare per contrastare questo fenomeno di violenza giovanile? Il Prefetto non usa giri di parole e chiama alla responsabilità: “Le istituzioni hanno la massima attenzione. Qui è un discorso di responsabilità sociale e responsabilità individuale. Io credo che la prima cosa da fare la dovrebbero fare i soggetti che hanno visibilità pubblica. Io credo che gli artisti, in primis, dovrebbero dare un segnale concreto. Finché sul web gireranno contenuti violenti, messaggi misogini, cambierà poco. C’è il massimo impegno delle istituzioni, ma la responsabilità individuale di persone che hanno visibilità pubblica è fondamentale.