Fuori in barella per infortunio, le condizioni di Giuliano Alma

Quali sono le condizioni di Giuliano Alma? È la domanda che da ieri tiene con il fiato sospeso ogni tifoso azzurro. Durante Siracusa-Vibonese, al 38′ minuto, il centrocampista è stato costretto a lasciare il campo in barella, tra gli applausi di tutto lo stadio.
A fare chiarezza è intervenuto questa mattina il presidente del Siracusa, Alessandro Ricci, ai microfoni di FMITALIA:
“Giuliano già nell’azione precedente aveva avvertito un piccolo fastidio. Nell’azione successiva, appoggiando il piede a terra, ha sentito il ginocchio cedere. Tra oggi e domani saranno effettuati gli esami strumentali. Rispetto alle prime impressioni, quando si temeva qualcosa di grave, l’infortunio sembra essere meno serio del previsto, ma con molta probabilità domenica non sarà disponibile.”
Un sospiro di sollievo, dunque, anche se il Siracusa dovrà comunque rinunciare a uno dei suoi uomini chiave per gli ultimi 90 minuti della stagione: domenica 4 maggio contro l’Igea Virtus, in un match che vale l’intera stagione.
Alma, che sicuramente avrebbe voluto essere protagonista, con ogni probabilità seguirà la partita dalla panchina.




Avola si stringe attorno alle vittime delle aggressioni, il sindaco Cannata incontra Michela e Mbaye

Questa mattina il sindaco di Avola, Rossana Cannata, ha incontrato Michela e Mbaye, le ragazze vittime delle violente aggressioni avvenute nei giorni scorsi, accompagnate dalle loro madri.
“Non possiamo e non dobbiamo restare indifferenti davanti alla violenza. Fare rete, guardarsi negli occhi, ritrovare il coraggio e la speranza: è questo l’impegno che ci siamo presi come comunità”, ha dichiarato il sindaco Cannata, commentando l’incontro avvenuto nella zona della “24 metri”, luogo di ritrovo dei giovanissimi della città.
Accanto a loro erano presenti anche le madri, la giovane Anna – che con coraggio ha tentato di fermare l’aggressione – e le autorità e istituzioni locali: il Commissario di Polizia, il Comandante della Stazione dei Carabinieri, l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, i dirigenti scolastici e i docenti.
“Ci siamo ritrovati – ha aggiunto il sindaco – per ribadire che non è possibile voltarsi dall’altra parte. È indispensabile continuare a insistere, a fare rete, a lavorare insieme per riaffermare i valori della solidarietà, del rispetto e della convivenza civile”.
L’episodio di violenza, documentato da diversi video circolati sui canali social, ha scosso la comunità cittadina, riaccendendo l’attenzione sui temi della violenza giovanile, delle baby gang e della cultura del non intervento.
“Nei sorrisi forti e luminosi di Michela e Mbaye oggi abbiamo visto la voglia di non piegarsi, di non arrendersi alla paura – ha sottolineato il sindaco Cannata –. È da loro che dobbiamo ripartire, perché il coraggio che hanno mostrato, insieme al gesto di Anna, è il segno che il senso di comunità esiste e va rafforzato ogni giorno”.
Per questo motivo, il Comune di Avola ha promosso un corteo cittadino che si terrà mercoledì mattina alle 8.30, con partenza da piazza Allende e arrivo in piazza Baden Powell, lungo viale Mattarella: “Un segno concreto, uniti per dire tutti insieme no alla violenza, per affermare che siamo una comunità che difende la legalità, la dignità e il rispetto di ogni persona, senza paura”.




Bullismo ad Avola, il Movimento 5 Stelle: “Violenza inquietante, non restare indifferenti”

L’episodio di violenza ad Avola delle scorse continua a far parlare di sè. Sull’accaduto è intervenuto il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, Questore della Camera dei Deputati. “Le immagini che stanno circolando in queste ore, relative alla brutale aggressione compiuta ad Avola (Sr) da alcune minorenni ai danni di una loro coetanea, mi hanno profondamente scosso. Non si può restare indifferenti davanti alla violenza cieca e alla banalità del male che traspare da questa ennesima, drammatica vicenda.
Ancora più inquietante è il sospetto che si sia potuto trattare di aggressione a sfondo razziale ed il comportamento di chi, pur presente, ha scelto di non intervenire: ragazzi e ragazze che, invece di aiutare la vittima o chiamare la Polizia, hanno preferito filmare la scena, incitare le aggressioni, trasformando la sofferenza in uno spettacolo. Questo episodio impone una riflessione profonda sull’emergenza educativa che il nostro Paese sta attraversando. La mancanza di riferimenti, di esempi positivi, di comunità educanti sta generando una deriva che non possiamo più ignorare. È urgente un impegno collettivo, a tutti i livelli, dalla famiglia alla scuola, alle Istituzioni tutte, per ricostruire una cultura del rispetto, della responsabilità e della solidarietà”, ha dichiarato l’esponente del Movimento 5 Stelle.
“Confido nel lavoro delle forze dell’ordine che stanno analizzando i filmati per identificare le giovanissime protagoniste di questo scempio. Non possiamo mostrarci anestetizzati alla violenza come linguaggio unico. È fondamentale, allora, non solo una presa di coscienza personale, ma anche l’imposizione di condanne socialmente importanti: percorsi di recupero e di rieducazione che aiutino a comprendere la gravità delle proprie azioni. Solo così possiamo sperare di spezzare il circolo vizioso dell’indifferenza e dell’aggressività, offrendo ai nostri giovani un’alternativa concreta alla cultura dell’odio e del menefreghismo”, ha concluso Scerra.
Sull’episodio è intervenuto anche il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro. “Le immagini del brutale episodio di bullismo ad Avola, che ha visto protagoniste alcune ragazzine, ci atterriscono e ci obbligano a una riflessione profonda sull’emergenza educativa che riguarda le nuove generazioni. Scene di violenza inaccettabili, rese ancora più inquietanti dalla presenza di chi, invece di intervenire per fermare l’aggressione, si è limitato a filmare tutto con il proprio smartphone. Un chiaro segnale della deriva sociale a cui assistiamo ogni giorno. Il cattivo esempio – prosegue Gilistro – si diffonde ormai come regola attraverso la lente distorta dei social network, dove spesso la violenza viene spettacolarizzata e normalizzata. Non possiamo più rimanere a guardare. Occorre intervenire con decisione, prima che queste dinamiche diventino definitivamente parte della nostra quotidianità”.
Carlo Gilistro è autore di una legge già approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana che propone al legislatore nazionale una regolamentazione più attenta e rigorosa sull’uso dei dispositivi digitali da parte di giovani e giovanissimi.
“È necessario – conclude – introdurre strumenti concreti per evitare l’abuso tecnologico, promuovere un’educazione digitale consapevole e restituire agli adulti il loro ruolo educativo. La scuola, la famiglia e le istituzioni devono lavorare insieme per ricostruire i valori fondamentali di rispetto, empatia e responsabilità”.




Il Siracusa vince 3-0 contro la Vibonese: ora testa agli ultimi 90 minuti per inseguire il sogno

Si decide tutto all’ultima giornata. Il Siracusa vince 3-0 contro la Vibonese e continua a difendere il primo posto in classifica. In un Nicola De Simone sold out, gli uomini di mister Turati conquistano altri tre punti fondamentali nella corsa alla promozione diretta in Serie C. A decidere la gara, valida per la trentatreesima giornata del girone I di Serie D, sono le reti di Candiano, Limonelli e Maggio.
La partita comincia subito ad alta intensità e la prima occasione è della Vibonese con Alagna, ma Iovino si fa trovare pronto. Al 15’ è ancora la squadra ospite a rendersi pericolosa con Napolitano, il cui tiro sfiora il palo alla destra del portiere azzurro. Cresce il ritmo del Siracusa che, alla prima vera occasione, trova il gol del vantaggio: al 21’ la difesa della Vibonese si distrae, Candiano parte sul filo del fuorigioco e con un pallonetto supera Bolzon firmando l’1-0.
Al 38’ brutto infortunio per Giuliano Alma che è costretto a lasciare il campo in barella tra gli applausi di tutto lo stadio. Gli azzurri, però, non si fermano e continuano a spingere. Al 47’ arriva il raddoppio: bellissimo scambio di testa tra Limonelli e Maggio, con il numero 24 che chiude l’azione con un diagonale preciso per il 2-0. Passano pochi minuti e, al 50’, il Siracusa cala il tris: su punizione di Di Grazia, Mimmo Maggio svetta di testa e batte ancora l’estremo difensore della Vibonese. Termina la prima frazione di gioco. Si va negli spogliatoi sul risultato di 3-0.
Alla ripresa cala l’intensità del Siracusa e gli uomini di Turati gestiscono il vantaggio rischiando poco. Finisce 3-0 il match tra Siracusa e Vibonese.
La Reggina vince 3-1 contro il Castrumfavara e centra la decima vittoria consecutiva. Domenica prossima, il 4 maggio, il Siracusa giocherà gli ultimi 90 minuti di una stagione lunga e intensa. Gli uomini di Turati andranno a Barcellona Pozzo di Gotto per affrontare l’Igea Virtus, una partita dove si deciderà un’intera stagione. La Reggina, invece, affronterà la Sancataldese. La distanza tra le due squadre rimane invariata, un solo punto separa Siracusa (75) e Reggina (74).

Foto di Marco Barreca.




Violenza tra giovanissimi ad Avola: il sindaco Cannata condanna e chiama alla responsabilità

“Quanto accaduto nel video che sta circolando ci scuote profondamente. Gesti come questi vanno condannati con fermezza”. Così interviene il sindaco di Avola, Rossana Cannata, che condanna il grave episodio di violenza avvenuto ieri sera nella frequentata zona di viale Pierasanti Mattarella. “Ho già sentito le autorità competenti e le forze dell’ordine, che sono state prontamente avvertite e hanno già avviato gli interventi necessari. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alle vittime di questi comportamenti e ai loro familiari. Di fronte a episodi come questo, non basta l’indignazione: servono azioni quotidiane di educazione e responsabilità. I video ci sono, i controlli sono stati effettuati, ma ora è fondamentale che siano i giovani, con il sostegno delle famiglie, a farsi carico di un cambiamento vero. Avola ha da tempo attivi percorsi di prevenzione e sostegno, ma oggi più che mai serve uno sforzo ulteriore da parte di tutti. Chiediamo ai genitori di continuare a essere guida e riferimento per i propri figli, aiutandoli a riconoscere e a scegliere sempre il rispetto. Chiediamo ai ragazzi di essere amici veri, quelli che si proteggono a vicenda, che hanno il coraggio di fermare chi fa del male, di essere solidali. Parlate, dialogate, denunciate: solo così possiamo spezzare il silenzio e fermare la violenza. Continueremo a fare rete con le scuole, le parrocchie, le associazioni, le forze dell’ordine e, soprattutto, con le famiglie, per costruire insieme un futuro di rispetto, dignità e inclusione. Dobbiamo a continuare a rappresentare i valori dell’umanità e della civiltà”, conclude Rossana Cannata.
Intanto, la Polizia è a lavoro per identificare le componenti della gang. Ci sono diversi filmati che girano per chat, tutti in possesso delle forze dell’ordine.




Si vota per la presidenza del Libero Consorzio di Siracusa: sfida tra Giansiracusa e Stefio

Le elezioni di secondo livello per l’ex Provincia regionale si terranno oggi, domenica 27 aprile. Michelangelo Giansiracusa e Giuseppe Stefio sono i due candidati alla presidenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa.
Voteranno sindaci e consiglieri comunali del siracusano, per un corpo elettorale composto da poco meno di 330 unità. Il sistema di calcolo del voto è quello ponderato, in base al quale – secondo specifiche tabelle – viene stabilito il “peso” dei voti sulla base della rappresentatività elettorale del Comune di appartenenza.
Il primo candidato, Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla e capo di gabinetto del sindaco di Siracusa, è sostenuto dal movimento civico e trasversale “Comuni al Centro”. Il secondo, Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini, è appoggiato da Partito Democratico e Alternativa.
Le liste di candidati al consiglio provinciale sono quattro: nella lista “Michelangelo Giansiracusa Presidente” i candidati sono 12, 8 nella lista del Pd, 12 in quella di Forza Italia e 11 nella lista di Fratelli d’Italia.
Si vota dalle 8 alle 22 nel palazzo di via Malta, sede dell’ex Provincia Regionale.




I siracusani Rino Trovato e Deborah Macaione trionfano al Campionato regionale di salsa e bachata

La coppia siracusana composta da Prospero Trovato, detto Rino, 56 anni, e Deborah Macaione, 48 anni, ha trionfato al Campionato regionale di salsa e bachata che si è svolto al Palacatania.
La competizione in cui i due aretusei hanno conquistato il primo posto è la over 19, categoria C, un contesto in cui la competitività è palpabile, ma anche il rispetto e l’ammirazione reciproca.
I due siracusani hanno mostrato talento, passione e determinazione, lasciando la loro impronta nel panorama regionale della danza.
“Ogni competizione arricchisce il proprio bagaglio sportivo – afferma il maestro Rino Trovato – e soprattutto ci spinge a migliorarci sempre. La tecnica è alla base di ogni ballo, ed è il primo fondamento su cui costruire l’esibizione, senza tralasciare l’ingrediente fondamentale che è la passione e la costante dedizione”.




Pallanuoto, gara 1 di semifinale dei play-off: l’Ortigia perde di misura contro la De Akker

L’Ortigia perde di misura contro la De Akker il primo round delle semifinali per il 5° posto. Una sconfitta che brucia, perché i biancoverdi, in almeno due momenti dell’ultimo tempo, vanno vicinissimi a chiudere il match, ma commettono qualche errore e vengono puniti severamente da un’avversaria mai doma. Partita durissima, ritmo alto già dall’inizio, con entrambe le formazioni molto attente, soprattutto in difesa. Martedì gara 2, alla Cittadella. L’Ortigia non avrà appelli: per andare gara 3 bisognerà vincere.
Al termine del match, coach Stefano Piccardo analizza così la gara: “Personalmente sono soddisfatto della prestazione della squadra, che a mio avviso ha giocato benissimo tutte e due le fasi. Siamo stati sfortunati. Nell’ultima azione poi c’è anche un rigore clamoroso che non viene fischiato, con il nostro giocatore davanti alla porta che viene afferrato da dietro. Ad ogni modo, sono contento della prestazione. A parte qualche errore, come nel primo tempo, quando abbiamo sbagliato su due superiorità a favore, abbiamo giocato poi tre tempi di ottima pallanuoto. Abbiamo fatto una gara ad alto ritmo e intensità, molto nuotata, con tanto sacrificio da parte di tutti. Magari nel quarto tempo c’era un po’ di stanchezza, soprattutto dopo che abbiamo perso per espulsione Cassia, che nella fase finale ci è mancato molto”.
“Mi spiace solo per il risultato – conclude il tecnico biancoverde – e per i giocatori, perché hanno dato tutto. Questa era una partita che doveva andare ai rigori. Sicuramente è una sconfitta che brucia, perché non meritavamo di perdere. Adesso, però, bisogna guardare subito a martedì, quando dovremo cercare di fare risultato pieno per poi giocarci tutto in gara 3. Perché è ancora tutto aperto”.




Festa della Liberazione, a Siracusa celebrazione al Pantheon

In piazzale del Pantheon, a Siracusa, questa mattina si sono svolte le celebrazioni per l’80° anniversario della Festa della Liberazione. Nel sobrio piazzale antistante la chiesa di San Tommaso schierati i gonfaloni del Comune di Siracusa e del Libero Consorzio Comunale, insieme ai labari e ai vessilli delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, ha passato in rassegna lo schieramento delle forze armate e delle forze dell’ordine. Successivamente sono state deposte le corone d’alloro da parte del prefetto, del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e del commissario straordinario del Libero Consorzio.
Nel pomeriggio, le commemorazioni proseguiranno con una manifestazione promossa dall’ANPI e dalla CGIL. Alle 17 è infatti previsto un corteo che partirà da piazza San Giovanni per concludersi in piazza Euripide. All’iniziativa ha aderito anche il Movimento 5 Stelle Siracusa.
La manifestazione si svolgerà in forma sobria, nel rispetto del lutto nazionale proclamato in seguito alla morte di Papa Francesco.




Siracusa, gli ultimi 180 minuti per un sogno. Ricci: “Uniti, per la Città”

Gli ultimi 180 minuti di una stagione lunga e intensa. Il Siracusa si prepara ad affrontare le ultime due finali del girone I di Serie D.
“Gli ultimi 180 minuti, ma soprattutto i prossimi 90 saranno fondamentali per questa stagione. Perché tutti pensiamo alla partita del 4 maggio, ma io ricordo che domenica sarà una partita complicatissima: la Vibonese è una squadra molto ben allenata dal mister, che anche l’anno scorso ci ha messo in difficoltà quando abbiamo giocato a Sant’Agata. Quindi restiamo concentrati su questi 90 minuti, e poi penseremo ai secondi 90”, ha detto il presidente Alessandro Ricci ai microfoni di SiracusaOggi.it.
Domenica 27 aprile, alle ore 15, arriverà la Vibonese. L’entusiasmo dei tifosi azzurri è palpabile: il Nicola De Simone è sold out con coreografia su tutti i settori. La lotta per il primo posto del girone I di Serie D è serratissima. A pochi giorni dalla fine del campionato, le due squadre sono separate da un solo punto: Siracusa 72 e Reggina 71. Per gli uomini di Turati mancano due finali, di cui una in casa (Siracusa – Vibonese, 27 aprile) e poi l’ultima giornata a Barcellona Pozzo di Gotto, contro l’Igea Virtus (4 maggio, ndr). La Reggina, invece, affronterà Castrumfavara in casa (il 27 aprile, ndr) e poi Sancataldese-Reggina (il 4 maggio, ndr).
Sulle pressioni mediatiche esterne e sulle polemiche su presunti favoritismi, Ricci mantiene il suo invidiabile aplomb. “È sempre stata la cifra della nostra comunicazione, che abbiamo sempre coordinato con Massimo Leotta. Alla fine, noi non abbiamo mai commentato né le decisioni arbitrali né le dichiarazioni di altri tesserati.
Io credo che noi, come dirigenti sportivi prima e come uomini dopo, dobbiamo essere concentrati su quello che facciamo. Quello che succede all’esterno lo lasciamo ad altri. Noi abbiamo un obiettivo, siamo sicuri e concentrati su questo. Quindi, 90 minuti domenica, altri 90 a Barcellona Pozzo di Gotto, e poi potremo anche commentare la stagione”, ha spiegato il presidente azzurro”.
Un solo grido, un solo obiettivo: Uniti, per la Città. “Uno dei nostri obiettivi è quello di riconsegnare una squadra di calcio competitiva alla città di Siracusa. Concentrati, tutto il De Simone vestito di azzurro: aiutateci a regalare questo sogno alla città,” ha concluso Ricci.