Riqualificazione della Cittadella dello Sport, acquistati due canestri da basket elettronici
Continuano i lavori di riqualificazione della Cittadella dello Sport. Per il tensostatico infatti sono stati acquistati due canestri da basket, omologati FIBA, con sbalzo da 2,75 metri (misura regolamentare per la disputa di partite fino alla serie B, ndr). Il campo da basket sarà quindi omologato, così da consentire allenamenti e partite di campionato. A darne notizia è l’assessore allo Sport del comune di Siracusa Giuseppe Gibilisco.
Per le gare all’interno del tensostatico è stato inoltre acquistato il tabellone luminoso segna punti che a breve sarà installato.
“Abbiamo investito delle importanti risorse economiche per tutto ciò. – ha commentato Gibilisco – È importante acquisire strumenti di alta qualità per dare il giusto lustro agli impianti sportivi siracusani”.
No al Ccr, sit-in del Comitato Monsignori: “Qui non abita l’indifferenza, qui abita la gente”
“Qui non abita l’indifferenza, qui abita la gente”. Si è svolto nelle ore scorse, presso il parcheggio di via Monsignor Gozzo, il sit-in del Comitato Monsignori per ribadire la ferma contrarietà alla realizzazione del Centro Comunale di Raccolta (CCR) in via Mons. Gozzo, via Lauricella e in qualsiasi zona residenziale della città.
Nei giorni scorsi i rappresentanti del Comitato di quartiere Monsignori sono stati ricevuti negli uffici di via Brenta da un’ampia delegazione del Comune di Siracusa, capeggiata dal sindaco Italia e dal vice Bandiera. Il Comitato ha espresso tutte le perplessità e le critiche legate all’ipotesi di realizzare un centro comunale di raccolta in via Lauricella o nella vicina via Mons. Gozzo, evidenziando l’inadeguatezza di entrambe le aree inserite in zone a forte vocazione residenziale. Sull’incontro il comitato ha accolto positivamente questo segnale di apertura, ma ha anche sottolineato con forza che fino a quando non verranno fornite risposte ufficiali e concrete la mobilitazione continuerà.
“Questa non è una battaglia contro qualcuno – ha dichiarato il direttivo – ma una battaglia per qualcosa: per il diritto ad abitare in un quartiere sano; per il rispetto di chi paga le tasse e chiede solo buon senso; per i nostri figli, che meritano un ambiente vivibile.”
La scuola di danza Mothanz’Art trionfa in Spagna alla World of Dance e vola a Los Angeles
La Mts MEGACREW, una crew emergente formata da ragazzi siracusani della Mothanz’art e da altri ragazzi di Reggio Calabria e Catania, ha partecipato e trionfato alle selezioni mondiali di World of Dance in Spagna classificandosi al primo posto categoria team division e guadagnandosi la finale che si svolgerà a Los Angeles nel luglio 2025.
Il team, guidato da Morena e Tatiana Bonnici, ha visto la collaborazione anche di altri artisti internazionali.
“Sono 4 anni che facciamo questo tipo di gara. – commenta Morena Bonnici, coreografa della Mothanz’art alla redazione di SiracusaOggi.it – Se lo sono meritati tanto, soprattutto in un contesto di ballerini professionisti. Sono 27 ragazzi che hanno dai 14 ai 24 anni e si sono meritati questo primo posto con tanti sacrifici.”
Beni culturali, al via giovedì 3 aprile l’allestimento del Museo dei relitti greci a Gela
Inizieranno giovedì 3 aprile alle 11 i lavori per l’allestimento del Museo dei relitti greci di Gela, all’interno di Bosco Littorio. Il museo, interamente finanziato dall’assessorato regionale ai Beni culturali, e realizzato ex novo in appena tre anni, è stato progettato dalla Soprintendenza dei beni culturali di Caltanissetta che ne ha anche curato la direzione dei lavori e l’allestimento.
Si procederà dapprima con l’apertura delle casse contenenti gli elementi lignei appartenenti al relitto greco arcaico, recuperato dalla Soprintendenza di Caltanissetta, nelle acque antistanti contrada Bulala, a Gela, con due campagne di scavo avvenute negli anni 2003-2004 e 2007-2008. Terminato l’assemblaggio del relitto, che costituisce la fase più complessa dell’intero allestimento, si procederà con la realizzazione di vetrine espositive contenenti i reperti provenienti dall’imbarcazione e installazioni multimediali.
Parte del relitto (il paramezzale e i madieri) è stato esposto tra il 2022 e il 2023, all’interno del padiglione appositamente realizzato dalla Soprintendenza a Bosco Littorio (di fronte l’attuale struttura museale), per la mostra “Ulisse in Sicilia” che ha avuto oltre 45 mila visitatori in tre mesi.
Saranno presenti all’avvio dei lavori l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato; la soprintendente dei Beni culturali e Ambientali di Caltanissetta, Daniela Vullo; la direttrice del Parco archeologico di Gela, Donata Giunta; i dipendenti della Soprintendenza di Caltanissetta Ettore Dimauro (progettista e direttore), Emanuele Turco (rup e dirigente della sezione archeologica), Filippo Ciancimino (curatore allestimento).
La Reggina si appiglia alla “gufata”, De Felice: “Il Siracusa sbaglierà e noi saremo pronti”
Siracusa e Reggina continuano a duellare da settimane a suon di vittorie e nessuna delle due squadre sembra voler mollare la presa. Il grande Vujadin Boskov, celebre allenatore di calcio, diceva “la partita finisce quando arbitro fischia”, ma dal fronte amaranto non sembre essere proprio così e qualche pressione mediatica arriva su Siracusa. In occasione della ventinovesima giornata del girone I di Serie D, Turati e Trocini hanno vinto rispettivamente contro Licata e Vibonese. Per il Siracusa è stata una partita complicata, ma gli uomini di Turati hanno gestito il match con caparbietà e maturità fino a sfondare il muro del Licata al 80’ con Roberto Convitto. La Reggina ha ribaltato nel giro di pochi minuti il gol del vantaggio della Vibonese, riuscendo ad ottenere un’importante vittoria seppur soffrendo. Nel post Reggina-Vibonese a presentarsi ai microfoni è stato il patron Antonino Ballarino: “Il futuro si gestisce partendo dal passato. – si legge sul sito del giornale online calabrese City Now – Da due campionati che programmiamo, abbiamo un gruppo importante e oggi lo sta pure dimostrando. L’obiettivo nostro, se dovessimo rimanere in serie D, ma noi non rimarremo in serie D, è quello già di avere una grande squadra, se andiamo in C c’è una base alla quale aggiungere qualcosa di importante ma ci siamo”. Al termine della gara è intervenuto anche l’attaccante amaranto e autore del gol del pareggio, Francesco De Felice. “L’importante era vincere, partite sporche, cattive, nessuno regala nulla. – si legge ancora su City Now – Contento per il primo gol. I conti si fanno alla fine, prima o poi il Siracusa dovrà sbagliare e sbaglierà, e noi saremo li, pronti. Ho fatto fatica all’inizio dopo un lungo periodo di inattività, il gol è alla mia maniera. Qui c’è un gruppo fantastico, una piazza così poi. Peccato il gol sia arrivato nella curva sbagliata. Sono di Scafati, spero in un piacere dei miei compaesani…”.
Foto da City Now.
Il presidente Ricci lancia un appello ai tifosi: “Abbiamo un sogno, coloriamo il De Simone d’azzurro”
Il presidente del Siracusa Calcio, Alessandro Ricci, chiama a gran voce i tifosi allo stadio “Nicola De Simone”. Per gli uomini di mister Turati mancano quattro finali, di cui tre in casa (Siracusa – Scafatese, 6 aprile; Siracusa – Paternò, 17 aprile; Siracusa – Vibonese, 27 aprile) e poi l’ultima giornata a Barcellona Pozzo di Gotto, contro l’Igea Virtus (4 maggio, ndr).
“Abbiamo un grandissima fortuna, perché la sorte c’ha dato un calendario non favorevole dal punto di vista delle squadra ma dal punto di vista logistico. – ha detto il presidente Ricci ai microfoni di FMITALIA – Tutto il mese di aprile lo giocheremo al De Simone, un’occasione unica che ci porterà poi all’ultima partita a Barcellona”.
Il presidente Ricci allora lancia un appello ai tifosi azzurri: “Noi quello che chiediamo è di avere il De Simone pieno, a partire da domenica contro la Scafatese. Nei prossimo giorni usciranno delle iniziative particolari, il nostro sogno è quello di vedere lo stadio colorato d’azzurro”.
Non manca poi un elogio al mister. “Marco credo che sia stata la scelta più iportante che abbiamo fatto quest’anno. Con lui abbiamo iniziato un percorso che ci porterà lontano. Una partita come quella di ieri probabilmente a ottobre non l’avremmo vinta, invece ieri con calma abbiamo gestito la partita”, ha concluso Ricci.
Foto Siracusa Calcio 1924.
Nuovo sit-in del Comitato Monsignori per ribadire il no al Ccr in aree residenziali della città
Il Comitato di Quartiere Monsignori annuncia un nuovo sit-in di protesta. La mobilitazione si terrà martedì 1° aprile alle ore 19:00 presso il parcheggio di via Monsignor Gozzo, con l’obiettivo di ribadire con forza la netta contrarietà alla realizzazione del Centro Comunale di Raccolta (CCR) in quella zona e, più in generale, in qualsiasi area residenziale della città.
Nei giorni scorsi i rappresentanti del Comitato di quartiere Monsignori sono stati ricevuti negli uffici di via Brenta da un’ampia delegazione del Comune di Siracusa, capeggiata dal sindaco Italia e dal vice Bandiera. Il Comitato ha espresso tutte le perplessità e le critiche legate all’ipotesi di realizzare un centro comunale di raccolta in via Lauricella o nella vicina via Mons. Gozzo, evidenziando l’inadeguatezza di entrambe le aree inserite in zone a forte vocazione residenziale.
“Dopo settimane di pressioni e richieste, durante l’incontro avuto nei giorni scorsi, il Sindaco ha dichiarato la volontà di attivarsi personalmente, con l’ausilio di Sua Eccellenza il Sig. Prefetto, per recarsi al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al fine di ottenere lo spostamento del progetto in un’area più idonea e lontana dalle abitazioni. Il Comitato prende atto di questo segnale di apertura, ma finché non ci saranno atti ufficiali, ritiene fondamentale mantenere alta l’attenzione pubblica e proseguire con la mobilitazione civica”, commenta il comitato. “Non vogliamo che il problema venga semplicemente spostato da un quartiere all’altro – continuano i membri del direttivo – ma pretendiamo una soluzione definitiva, condivisa e rispettosa del tessuto urbano e della qualità della vita dei cittadini”.
Il gol di Convitto stende il Licata: 0-1 che vale oro per il Siracusa
Il Siracusa soffre, gestisce una difficile partita, ma alla fine con grande caparbietà riesce a conquistare una vittoria fondamentale: allo stadio “Dino Liotta” finisce 0-1. A decidere il match è la rete al 80’ di Roberto Convitto.
Primo tempo con poche emozioni. Ritmi bassi hanno caratterizzato i primi 45’, in cui l’unico vero squillo è arrivato al 15’ con Longo che però rimane ipnotizzato dall’estremo difensore del Licata.
Alla ripresa lo spartito della partita non cambia: ritmo lento e con poche occasioni da gol. Al 66’ il Siracusa segna con Giuliano Alma, ma l’arbitro annulla il gol dell’1-0 per fuorigioco: tutto da rifare per gli uomini di Turati. Cambia l’inerzia del match e per il Siracusa dopo pochi minuti arriva una grande occasione con Roberto Convitto, ma l’esterno azzurro trova l’ottima risposta di Rossi. Al 80’ è 1-0 per il Siracusa con Roberto Convitto che segna il classico gol dell’ex su assist di Mimmo Maggio. Da segnalare l’infortunio dell’arbitro al 90′: la partita viene sospesa per permettere le cure mediche al direttore di gara. Fortunatamente dopo diversi minuti rientra tutto e si arriva al triplice fischio che sancisce la pesante vittoria del Siracusa.
Finisce 0-1 la gara valida per la ventinovesima giornata del girone I di Serie D. Gli uomini di Turati riescono a portare a casa tre punti fondamentali e continuano a difendere il primo posto in classifica. La Reggina vince 2-1 contro la Vibonese e la classifica, quindi, rimane invariata.
VIDEO. Bronzi di Riace e l’origine siracusana, Madeddu presenta nuovi dati
Presentato nell’aula convegni “Giovanni Paolo II” del Santuario delle Madonna delle Lacrime a Siracusa, l’ultimo thriller archeologico di Anselmo Madeddu, sul “Mistero dei Guerrieri di Riace” e il risultato degli studi scientifici che avvalorano l’ipotesi siciliana delle origini e ritrovamento dei famosi Bronzi.
Gli spettatori hanno assistito al racconto dell’autore, assieme ai relatori che lo hanno affiancato nella ricostruzione dei fatti storici esposti: il prof. Rosolino Cirrincione, direttore del Dipartimento di Geologia, Biologia e Scienze Ambientali dell’Università di Catania; il prof. Carmelo Monaco e la prof.ssa Rosalda Punturo entrambi docenti presso lo stesso dipartimento dell’Ateneo catanese, e la professoressa Carmela Vaccaro dell’Università di Ferrara.
Lo scrittore e ricercatore siracusano, prima di iniziare la sua narrazione, ha premesso che: “Nessuno potrà mai pretendere di portar via i Bronzi dalla Calabria, terra che li ha saputi amare, tutelare e valorizzare nel bel museo che oggi li ospita. Al contempo, però, nessuno potrà mai impedire alla ricerca scientifica di progredire negli studi finalizzati al recupero della loro storia e della loro identità”.
“Quello condotto – ha precisato Madeddu- non è il lavoro di un singolo, ma ormai è il lavoro di squadra, di un’equipe multidisciplinare composta da studiosi delle Università di Catania e Ferrara e, di recente, anche degli Atenei di Bari e di Cagliari, con i professori Schicchitano e Columbo”. Ringraziando, altresì, la professoressa Rosalba Panvini, già Soprintendente di Siracusa e l’insigne archeologo Luigi Malnati, già direttore generale alle Antichità del Ministero dei Beni culturali, il quale ha curato la prefazione del libro, sposando pienamente la tesi dello scrittore.
In un’ora e mezza Madeddu ha illustrato una mole di evidenze storiche, letterarie e archeometriche che hanno offerto una versione della storia delle due Statue. Secondo l’ipotesi emersa, le due sculture bronzee sarebbero state portate via da Siracusa in occasione del grande saccheggio operato dal console romano Marcello nel 212 a.C. ampiamente descritto da Tito Livio. Le stesse sarebbero, poi, affondate lungo il tragitto navale per Roma. Un’ipotesi perfettamente coerente, dunque, con le recenti testimonianze che individuerebbero a Brucoli il luogo dell’originario ritrovamento dei Bronzi, dando nuovo vigore alle rivelazioni dell’archeologo americano Holloway, secondo il quale i Bronzi sarebbero stati rinvenuti in acque siciliane e poi portati in Calabria da organizzazioni criminali.
La metodologia applicata da Madeddu al suo recente lavoro è frutto dell’esperienza maturata nel campo della ricerca biomedica ed epidemiologica, fondata sul concatenamento logico dei nessi di causalità. “La metodologia della ricerca e della investigazione non ha royalty – ha detto Madeddu – e parla un linguaggio universale, qualunque sia l’oggetto della sua indagine”.
Pertanto, Madeddu ha elaborato un originale algoritmo col quale, partendo da una check list di 30 evidenze scientifiche, ha chiuso il cerchio su quella che ormai pare l’ipotesi più probabile, ovvero l’origine siracusana delle celebri statue.
A lasciare pochi dubbi a tale ipotesi poi è stato il risultato delle indagini scientifiche, esposte dal prof. Cirrincione. Gli studiosi, infatti, hanno proiettato i grafici dei risultati del confronto tra i dati delle terre dei supporti di terracotta delle saldature dei Bronzi di Riace (tratti dalla storica pubblicazione dell’Istituto Centrale del Restauro) e quelli delle terre prelevate a Siracusa nei pressi dell’Anapo. In questi le linee si mostrano pressoché sovrapposte l’una sulle altre. “Il risultato è di enorme interesse- hanno spiegato gli studiosi- perché sono state confrontate le terre rare e soprattutto gli elementi geochimici immodificabili, non soggetti a fenomeni di lisciviazione nel tempo”. In parole meno tecniche è come se si trattasse di un DNA, ogni terra possiede un suo preciso profilo, diverso l’uno dall’altro. Ed è davvero sorprendente aver trovato questa rarissima corrispondenza tra i due campioni messi a confronto”.
L’ipotesi che i Bronzi di Riace avessero avuto un’origine siciliana non è del tutto nuova. Tra i primi a sostenerlo ci fu il grande archeologo americano Robert Ross Holloway. Abbiamo raggiunto a New York la figlia, Anne, che mostra di non avere dubbi sull’origine siracusana dei bronzi di Riace.
Nei giorni scorsi Anselmo Madeddu è anche intervenuto ai microfoni di FMITALIA per parlare del suo ultimo thriller archeologico.
Alla serata hanno preso parte diverse autorità locali e personaggi del mondo accademico: il prof. Paolo Scollo, Rettore dell’Università Kore di Enna, protagonista di un apprezzato intervento; il vicesindaco Edy Bandiera, l’assessore alla Cultura Fabio Granata, il direttore generale della ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone e gli archeologi Lorenzo Guzzardi e Saverio Scerra, quest’ultimo della Soprintendenza ai Beni culturali di Ragusa. A moderare la conferenza, Laura Valvo, caporedattore del Quotidiano “La Sicilia”.
VIDEO. Polo petrolchimico, incontro in Confindustria con il ministro Urso: le reazioni della politica
Il futuro della zona industriale di Siracusa. Questo è stato il tema principale al termine dell’incontro in Confindustria a Siracusa per il ministro Adolfo Urso. Il ministro del Made in Italy e delle Imprese, accolto dal presidente degli industriali aretuseo Reale, ha seguito la presentazione dello studio – redatto insieme al Forum Ambrosetti – per lo stoccaggio della CO2 prodotta nel polo petrolchimico; si tratta di un’operazione che garantirebbe alle aziende un risparmio di svariati milioni di euro.
Sul futuro del petrolchimico Urso ha poi assicurato massima attenzione su Isab, garantendo che non ci saranno contraccolpi. Quanto alla riconversione Versalis, dopo il recente protocollo, il numero uno del Mimit ha aperto anche alle imprese dell’indotto con vertice a Palazzo Piacentini il prossimo 29 aprile.
Non si sono fatte attendere le reazioni della politica e non solo.
Gian Piero Reale, presidente Confindustria Siracusa.
Filippo Scerra, parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Luca Cannata, parlamentare di Fratelli d’Italia.
Giuseppe Carta, presidente della IV commissione Territorio, Ambiente e Mobilità e sindaco di Melilli.
Daniele La Porta, presidente Confartigianato Imprese Sicilia.