Il parcheggio Talete sarà un villaggio dello sport, approvato il progetto per la riqualificazione

Approvato il progetto per la riqualificazione della copertura del parcheggio Talete. Con l’avvio dei lavori, la terrazza del parcheggio si trasformerà così in un vilaggio sportivo multidisciplinare permanente, sulla falsariga di quello allestito per l’Expo DivinAzione. E’ questa l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di Siracusa che ha dato l’ok definitivo al programma di riqualificazione, dopo l’approvazione dell’apposito progetto redatto dal Servizio valorizzazione patrimonio immobiliare – Qualità dell’abitare – Ufficio Espropri. L’ipotesi di realizzare un villaggio sportivo sulla terrazza del Talete fu anticipata nel mese di settembre del 2024 dall’assessore allo Sport Giuseppe Gibilisco.
Il Comune, per realizzare il progetto, si è avvalso del contributo della Russotti Gestioni Hotels spa. Infatti, Palazzo Vermexio ha stipulato il 19 settembre 2007 una convenzione con la società proprietaria dell’Ortea Palace Hotel attraverso la quale si è stabilito che le somme dovute dalla società per oneri di urbanizzazione, equivalenti a 600.000,00 euro + 19.079,46, per un totale di 619.079,46 euro, devono essere utilizzate per la “riqualificazione del parcheggio Talete”.
Proprio nei giorni di Divinazione Expo 2024 e del G7 Agricoltura e Pesca, il Villaggio realizzato sul Talete grazie all’impegno di tante società sportive e alla collaborazione tra il Comune ha riscosso tanto successo; il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e Sport & Salute spa ha donato alla città anche un campo da padel. Un impianto che non è stato perso, perché sarà installato al campo scuola Pippo Di Natale.
Tra il 2017 e il 2018 il Comune ha speso una parte di questi fondi e con la rimanente somma a disposizione, 465.309,79 euro, si procederà con gli interventi di riqualificazione della copertura del parcheggio Talete al fine di renderla fruibile alla cittadinanza, in particolare per quanto riguarda attività sportive, ginniche e ricreative a carattere amatoriale.




Maltempo, governo Schifani estende lo stato di crisi regionale ad altri 63 comuni: c’è Siracusa

Il governo Schifani ha esteso lo stato di crisi regionale ad altri 63 comuni e ha chiesto l’emergenza nazionale per i Comuni siciliani colpiti dall’ondata di maltempo nei giorni 16 e 17 gennaio; stato di crisi che inizialmente interessava 116 comuni, comprendendo altre 63 municipalità, per un totale di 179 centri abitati e relativi territori coinvolti. Inoltre, nello stesso provvedimento, la giunta regionale ha dichiarato lo stato di crisi per gli eventi meteo del 2 febbraio, relativi a 46 comuni, per lo più del Messinese.
La decisione è stata assunta in seguito alla conclusione dei sopralluoghi tecnici effettuati nelle zone colpite e alla dettagliata relazione presentata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina. Il nuovo quadro di danneggiamento emerso ha comportato una significativa revisione al rialzo della stima dei danni, che passa da 70 a 85 milioni di euro, esclusi quelli in agricoltura, per gli eventi di gennaio. A questi si aggiungono ulteriori 53 milioni di euro per gli eventi del 2 febbraio. Si conferma un contesto di emergenze e di criticità che, in ragione dell’intensità, della gravità delle conseguenze sulle attività sociali ed economiche e dell’impegno finanziario ha portato il governo regionale ad attivare la procedura per la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per la durata di un anno.
Nell’elenco c’è anche Siracusa e quasi tutti i comuni della provincia. (Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Sortino, Melilli).
La mappatura aggiornata conferma che l’area metropolitana di Messina rimane la più gravemente colpita, seguita dalle province di Catania, Siracusa, Ragusa ed Enna. L’estensione dello stato di crisi permetterà di avviare con urgenza gli interventi necessari per la messa in sicurezza delle aree interessate, con particolare attenzione alle situazioni più critiche. La Protezione civile regionale ha già finanziato e avviato due interventi sul lungomare di Santa Teresa di Riva e sul depuratore consortile di Giardini Naxos, per un totale di 1,4 milioni di euro.
Comuni colpiti dall’evento meteo del 16 e 17 gennaio: Agrigento (1): Cammarata. Caltanissetta (2): Caltanissetta, Sutera. Catania (33): Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Adrano, Bronte, Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maniace, Mascali, Militello Val di Catania, Mineo, Misterbianco, Nicolosi, Palagonia, Pedara, Piedimonte Etneo, Raddusa, Ragalna, Ramacca, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, Scordia, Tremestieri Etneo, Valverde, Vizzini. Enna (15): Agira, Aidone, Assoro, Calascibetta, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Regalbuto, Troina, Valguarnera Caropepe, Villarosa. Messina (83): Acquedolci, Alcara Li Fusi, Alì, Alì Terme, Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Capizzi, Capo d’Orlando, Caprileone, Casalvecchio Siculo, Castell’Umberto, Castelmola, Castroreale, Città Metropolitana di Messina, Condrò, Consorzio Rete Fognante Taormina, Falcone, Fiumedinisi, Fondachelli Fantina, Francavilla di Sicilia, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Furnari, Galati Mamertino, Gallodoro, Gaggi, Giardini Naxos, Gioiosa Marea, Graniti, Letojanni, Librizzi, Limina, Lipari, Malfa, Malvagna, Mandanici, Mazzarà Sant’Andrea, Messina, Milazzo, Militello Rosmarino, Moio Alcantara, Monforte Sangiorgio, Mongiuffi Melia, Montalbano Elicona, Motta Camastra, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Piraino, Raccuja, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, Roccella di Valdemone, Rodi Milici, Rometta, San Pier Niceto, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia, Santa Domenica Vittoria, Santa Lucia del Mela, Santa Marina Salina, Santa Teresa di Riva, Sant’Agata di Militello, Sant’Alessio Siculo, Sant’Angelo di Brolo, Santo Stefano Camastra, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Taormina, Torrenova, Tortorici, Tripi, Tusa, Ucria. Palermo (16): Altofonte, Autorità Portuale Sicilia Occidentale, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalù, Ciminna, Ficarazzi, Gangi, Geraci Siculo, Isola delle Femmine, Palermo, Pollina, Santa Flavia, Torretta, Trabia, Ustica. Siracusa (20): Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Sortino, Melilli. Ragusa (9): Acate, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria.




Il futuro del depuratore Ias? Scerra e Gilistro (M5S) richiedono alla Regione uno studio di fattibilità

Il futuro del depuratore Ias tiene ancora banco e il deputato regionale Carlo Gilistro ed il deputato nazionale Filippo Scerra, entrambi del Movimento 5 Stelle, richiedono alla Regione uno studio di fattibilità. “La Regione ci dica se esiste già uno studio di fattibilità per un possibile collegamento dei depuratori di cui si stanno dotando le aziende del polo industriale con l’impianto Ias di Priolo, come collettore finale e per un ulteriore trattamento. E ci indichi anche se è stata valutata la possibilità che, in alternativa, il depuratore consortile rimanga in esercizio con la sola funzione di depurazione civile per Priolo e Melilli, con l’ipotesi di un convogliamento dei reflui di Siracusa, o anche di Augusta. E qualora non vi fosse ancora traccia dello studio di fattibilità delle due opzioni, si attivi per realizzarlo nel più breve tempo possibile”. Così Gilistro e Scerra annunciano la presentazione di una richiesta (a firma Gilistro) al presidente Schifani, con cui si riportano d’attualità il tema del futuro del depuratore consortile, da cui peraltro dipende strettamente anche l’operatività nell’immediato dell’intero polo aretuseo.
Sulla vicenda il parlamentare Filippo Scerra (M5S) sottolinea: “L’idea di uno studio di fattibilità su cui poggiare un sostenibile piano B per il depuratore Ias era emersa nel corso del Tavolo territoriale per la zona industriale di Siracusa, ma non aveva tuttavia avuto un riscontro unanime da parte di tutti i partecipanti. L’iniziativa del collega Gilistro in Regione, che è la proprietaria dell’impianto, merita il massimo dell’attenzione e dell’apprezzamento. Non possiamo sempre attendere gli eventi o le soluzioni calate dall’alto o sotto emergenze – spiega Scerra – perchè quasi mai si sposano con il bene del territorio. Il presidente Schifani valuti allora la sostenibilità della proposta. Ed uno studio di fattibilità è la strada maestra”.
Il collegamento con i depuratori di cui si stanno dotando gli impianti industriali privati consisterebbe in una linea in entrata nel depuratore consortile che permetterebbe un ulteriore trattamento delle acque reflue. Dopo, potrebbero essere così riutilizzate per scopi irrigui, ambientali, industriali, civili. “Si metterebbe al sicuro il futuro del grande depuratore consortile, oggi in forte rischio, assicurando al contempo un maggiore rispetto dell’ambiente ed un diretto risparmio nell’emungimento di risorse idriche, prezioso per una regione che ha conosciuto l’impatto della siccità”, spiegano Scerra e Gilistro.




Basole “volanti” nell’area Umbertina, partono i lavori di riparazione e cambia la viabilità

Sono pronti a partire i lavori di riparazione e messa in quota della basole in alcuni tratti nell’area Umbertina. Alcuni giorni fa, come raccontato dalla redazione di SiracusaOggi.it, due basole della pavimentazione stradale dell’elegante vialone – nei pressi dei Villini – spinte dal peso dei mezzi in transito (auto, bus e furgoni) non solo si sono staccate ma sono letteralmente volate.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia Municipale che ha richiesto l’intervento urgente dei tecnici di Palazzo Vermexio. Dagli uffici del Comune di Siracusa, negli scorsi minuti, è infatti giunta la comunicazione relativa alle necessarie modifiche alla viabilità per permettere i lavori di riparazione e messa in sicurezza.
Dalle 7 di martedì 18 alle 18 di giovedì 20 febbraio, nella bretella ovest del Foro Siracusano, nel tratto interposto tra corso Umberto I e via Diaz verranno istituiti i divieti di transito e di sosta con rimozione coatta ambo i lati. Anche in via Imera è prevista l’istituzione dei divieti di transito e di sosta con rimozione coatta ambo i lati.




Continuano i controlli a Pachino, denunciati 5 cittadini tunisini ed espulso un algerino

Per rispondere alla richiesta di maggiore sicurezza a Pachino, la Questura mantiene alto il livello di controllo del territorio. Numerosi i posti di controllo allestiti dagli agenti del locale commissariato.
Il dispositivo ha consentito l’identificazione di 45 persone, il controllo di 21 mezzi, il sequestro di un ciclomotore privo di assicurazione. Sono state elevate sanzioni per 3mila euro. Inoltre, 5 cittadini tunisini sono stati denunciati per non aver esibito, senza giustificato motivo, il permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Nell’ambito dei controlli, gli agenti del Commissariato di Pachino hanno rintracciato e denunciato per tentato furto in appartamento un cittadino algerino di 37 anni.
Lo stesso, ai controlli è risultato irregolare nel nostro paese e inottemperante all’Ordine del Questore di Firenze di lasciare il territorio nazionale.
Per questi motivi, nei confronti dell’algerino, che da tempo creava preoccupazione tra i cittadini di Pachino e che annovera precedenti in materia di stupefacenti, furto aggravato, porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, divieto di dimora, resistenza a Pubblico Ufficiale, immigrazione clandestina, ingresso irregolare, inosservanza di provvedimenti dell’Autorità ed inottemperanza a varie espulsioni, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa, hanno eseguito l’Espulsione del Prefetto di Siracusa, con provvedimento di Trattenimento del Questore di Siracusa c/o un CPR.




Donato un mezzo a sostegno dei servizi di mobilità gratuita ad Avola, l’iniziativa di “Progetti del Cuore”

Un nuovo mezzo a sostegno dei servizi di mobilità gratuita ad Avola. E’ l’iniziativa di “Progetti del Cuore”, società benefit impegnata a rendere possibili i servizi erogati da Comuni ed Associazioni di volontariato alle fasce più deboli della popolazione.
Il veicolo, un Fiat Doblò allestito per garantire comfort e sicurezza durante gli spostamenti, è stato conferito in comodato d’uso gratuito al Comune e sarà destinato all’accompagnamento di anziani e cittadini con disabilità alle visite mediche e negli spostamenti quotidiani.
“Garantire la mobilità significa garantire libertà di movimento e autonomia nella vita quotidiana, soprattutto per le persone più fragili. Siamo felici di sostenere il Comune di Avola con questa nuova iniziativa che siamo certi darà un aiuto concreto ai cittadini e alle loro famiglie. Ringrazio le aziende partner che hanno aderito al progetto e le istituzioni locali per il prezioso supporto”. – commenta Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore.




Scoperto al largo di Portopalo il neutrino più energetico mai osservato

Un neutrino da record, il più ricco di energia mai visto, è stato catturato dal telescopio sottomarino che si trova a 3450 m di profondità, a circa 80 km al largo della costa di Portopalo di Capo Passero. A comunicarlo è il sindaco di Portopalo, Rachele Rocca. “Una scoperta straordinaria per il mondo della scienza, che porta Portopalo di Capo Passero sulla scena mondiale. – scrive il primo cittadino portopalese sui canali social – Un risultato ottenuto nel nostro paese, che ci rende orgogliosi dandoci un’importante vetrina internazionale. Grazie al Direttore Giacomo Cuttone per il coinvolgimento sul territorio, a tutti gli attori coinvolti ed ai ricercatori protagonisti di tale scoperta”.
Il grande telescopio sottomarino che studia l’universo dagli abissi del Mar Mediterraneo ha misurato il segnale prodotto da un neutrino cosmico dell’energia record di circa 220 PeV. Il risultato è stato pubblicato sulla rivista “Nature” ed è stato presentato dalla Collaborazione scientifica KM3NeT nel corso di un evento congiunto in diretta da Roma-Parigi-Amsterdam.
Questo evento, denominato KM3-230213° e rilevato il 13 febbraio 2023 dal rilevatore ARCA, è il neutrino più energetico mai osservato e fornisce la prima prova che nell’universo vengono prodotti neutrini di energie così elevate.
“Questa osservazione apre la strada a molteplici interpretazioni. Il neutrino di altissima energia potrebbe provenire direttamente da un potente acceleratore cosmico. In alternativa, potrebbe essere la prima rivelazione di un neutrino cosmogenico. Sulla base di un singolo evento è difficile trarre conclusioni sull’origine del neutrino che lo ha prodotto, ma l’energia estremamente elevata lo colloca in una regione totalmente inesplorata, di estremo interesse per la scienza.Future osservazioni di altri eventi di questo tipo serviranno per costruire un chiaro quadro interpretativo”, spiega Rosa Coniglione, ricercatrice dell’INFNai Laboratori Nazionali del Sud e vicecoordinatrice della Collaborazione KM3NeT al momento della scoperta.
Il risultato è stato presentato ieri pomeriggio anche nell’aula magna del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania, dalle ricercatrici e dai ricercatori dei Laboratori Nazionali del Sud e della Sezione Infn, e dell’Università di Catania che lavorano all’esperimento.
L’idea di realizzare un telescopio sottomarino al largo di Capo Passero nasce proprio a Catania oltre 25 anni fa grazie al supporto dell’Infn e alla sinergia con l’Università di Catania. E grazie anche ai finanziamenti del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale della Regione Siciliana (Idmar) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (km3net4rr), la Sicilia diventa protagonista della scena scientifica internazionale.
Il telescopio KM3NeT, che oggi opera con circa 20 mila sensori di luce distribuiti su 33 linee di misura alte 700 m, ancorate al fondo marino, raggiungerà la sua dimensione finale di oltre un chilometro cubo entro il 2030, quando saranno operative circa 200 linee di misura. Nel prossimo decennio KM3NeT potrà così continuare ed estendere le sue ricerche sui neutrini cosmici.
“L’eccezionale risultato mostra il grande potenziale di scoperta di KM3NeT e il valore delle scelte fatte, sia sulle soluzioni tecnologiche sia sul sito di installazione in Sicilia, nel cuore del Mar Mediterraneo, dove è possibile avere un’ampia e unica visione del cielo galattico. Per la realizzazione del telescopio e per il suo prossimo completamento è determinante il contributo dell’Unione Europea, anche confondi PON del MUR e POR della Regione Siciliana e dei fondi PNRR. L’infrastruttura di ricerca KM3NeT continuerà ad ampliarsi e a realizzare nuove scoperte, portando la Sicilia e l’Italia al centro del panorama scientifico internazionale”, commenta Giacomo Cuttone, responsabile nazionaleINFN del progetto KM3NeT.

Foto di Chiara Lastoria.




Riapertura del parcheggio Damone, per ora niente da fare. Pantano: “Individuati 55 nuovi posti auto”

Il parcheggio di via Damone al momento resterà chiuso. L’ufficio legale del Comune di Siracusa ha infatti dato responso negativo alla mozione presentata dal Partito Democratico e approvata dal consiglio comunale nel corso della seduta dedicata al “caso” del parcheggio a servizio di via Tisia. Per i legali, infatti, il ricorso ad un’ordinanza contingibile ed urgente in questa fattispecie non avrebbe solide basi normative e potrebbe esporre ad un rischio-danno ancora maggiore.
Per questo motivo l’Amministrazione sta cercando soluzioni alternative per arginare, per quanto possibile, il problema parcheggio nell’area Tisia/Pitia.
“Abbiamo in qualche modo individuato con dei sopralluoghi che abbiamo fatto in questi giorni nelle aree limitrofe alcuni posti auto”, ha detto l’assessore alla Mobilità Enzo Pantano. “Abbiamo verificato insieme ai Vigili Urbani dove c’erano le condizioni per poter realizzare qualche parcheggio e siamo riusciti a ricavare circa 55 parcheggi tra ronco a via Damone, via dell’Olimpiade e via Filisto. Il prossimo passo – continua Pantano – è fare l’ordinanza per metterli subito in atto”. Sulle tempistiche l’assessore afferma: “spero di riuscire a far fare i lavori in una decina di giorni”.
Con l’istituzione di questi posti auto si ritornerà al passato, perché cambierà il senso di marcia tra ronco di via Tisia e ronco a via Damone, la strada parallela al nuovo parcheggio. Quel tratto infatti ritornerà ad essere a senso unico per poter realizzare i vecchi-nuovi parcheggi.




Stop ai cellulari ai bambini, l’Ars approva all’unanimità la legge Gilistro. Ora la palla passa a Roma

Con 47 voti favorevoli, zero astenuti e nessun voto contro la Sicilia ribadisce il no ai cellulari in mano ai bambini. Dopo l’ok all’articolato di due settimane fa, questa mattina, è arrivato il sì definitivo alla legge voto targata M5S che mira a vietare i telefonini e le apparecchiature digitali ai bambini fino a cinque anni e a limitarne fortemente l’utilizzo nella seconda e terza infanzia e in età adolescenziale.
“Tutto l’articolato – dice Carlo Gilistro, il deputato-pediatra, primo firmatario della legge – era stato approvato due settimane fa, rendendo una formalità, o quasi, il voto finale, che comunque è arrivato senza un solo voto contrario, cosa che dimostra che la gravità del problema è stata ben compresa da tutti e ci fa ben sperare che a Roma la legge prosegua il suo cammino per diventare legge dello Stato. Il sì dell’Ars è comunque un segnale fortissimo, che arriva dal Parlamento della regione più grande d’Italia. E non può non essere tenuto nella dovuta considerazione, visto anche che Roma sta muovendosi in questa direzione, considerando che il ministro Valditara, giustamente, ha annunciato il divieto degli smartphone a scuola”.
La legge prevede il divieto dell’utilizzo “dei dispositivi funzionanti tramite onde a radiofrequenza e dei videogame” nei primi cinque anni di vita e un uso limitato dai sei anni in su e, comunque, sotto la supervisione di un adulto. Il divieto di utilizzo delle apparecchiature elettroniche è previsto anche per gli alunni all’interno delle scuole medie e superiori durante le ore didattiche. La norma prevede inoltre, da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, la promozione e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte a insegnanti e genitori, “finalizzate alla corretta informazione sui possibili danni causati alla salute psicofisica del bambino derivanti dall’uso smodato o distorto delle apparecchiature digitali”. Per le violazioni sono previste sanzioni da 150 a 500 euro.
“Siamo consapevoli – afferma Gilistro – che un divieto del genere è difficile da far rispettare e quindi da sanzionare: ma la legge vuole essere soprattutto un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori, che molto spesso scambiano un cellulare per un babysitter e, per tenerli buoni, affidano ai propri figli, anche in tenerissima età, uno smartphone o un tablet, non sapendo che così facendo li espongono a pericolosissimi rischi”
Recenti studi dicono che in Italia il 30 per cento dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita e che su 10 bambini tra i 3 e i 5 anni, 8 sanno usare il cellulare dei genitori.
“Se i genitori – sostiene Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini, si guarderebbero bene dal consegnargli queste apparecchiature, che, è bene sgomberare il campo da possibili equivoci, sono importantissime e non vanno demonizzate se usate bene e alla giusta età, ma che, se lasciate in mano a bambini piccoli e per giunta molto a lungo, possono essere un attentato alla loro salute, provocando loro addirittura disturbi permanenti”.
I pericolosi e potenziali contraccolpi dell’uso smodato delle apparecchiature digitali in tenera età sono tantissimi. “Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti – dice il deputato Cinquestelle – sono tra i più comuni, ma anche disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali. Da non dimenticare tra le possibili devastanti conseguenze anche il cyberbullismo che in soggetti fragili può provocare casi di ritiro sociale volontario (il fenomeno degli hikikomori) fino a causare suicidi”.
“Ringrazio – conclude Gilistro – i colleghi deputati di tutti gli schieramenti per avere compreso l’importanza di questo disegno di legge e di avermi permesso di tenere fede al mio giuramento di Ippocrate anche in ambito politico-parlamentare, oltre che professionale. Quando c’è in gioco la salute non possono e non devono esistere divisioni di nessun tipo”.




Nuovo ospedale, Scerra e Gilistro (M5S): “Ritardi dovuti a un passaggio burocratico. Vigili sulla vicenda”

“Nelle settimane scorse abbiamo interloquito con il Ministero della Salute per verificare l’avanzamento dell’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Dai colloqui è emerso che risultava ancora mancante la modifica della rete ospedaliera regionale, con Siracusa nosocomio Dea di II Livello. Abbiamo allora ritenuto necessario dialogare con il Dipartimento della pianificazione strategica dell’Assessorato alla Salute. Gli uffici regionali sono stati compulsati affinchè producessero in tempi brevissimi il documento atteso da Roma, in modo da sbloccare le restanti fasi procedurali”. Così il parlamentare Filippo Scerra ed il deputato regionale Carlo Gilistro, entrambi del Movimento 5 Stelle, hanno aggiornato in Consiglio comunale circa lo stato dell’arte del percorso per la realizzazione del nuovo ospedale.
Nelle scorse ore l’Osservatorio Civico di Siracusa ha sottolineato come siano “passati cinque anni da quando venne approvato il provvedimento che prevedeva la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa entro due anni, con la stessa procedura straordinaria seguita per il ponte Morandi di Genova. Ci risulta, e lo ripetiamo ormai da tempo – hanno sottolineato il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello e i due vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – che l’iter per poter arrivare finalmente agli espropri e al progetto esecutivo del nuovo ospedale di Siracusa sarebbe ancora fermo presso il Nucleo di valutazione delle opere pubbliche del Ministero della Salute, che attende dalla Regione Siciliana una indispensabile integrazione della documentazione presentata. Servirà successivamente anche il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”.
Sulla questione Scerra e Gilistro hanno spiegato che “si tratta di un mero passaggio burocratico che però stava causando l’ennesimo rallentamento in un iter che deve invece correre spedito verso la gara d’appalto per la costruzione in un unico lotto del nuovo ospedale di Siracusa. L’attenzione del Movimento 5 Stelle sulla vicenda è costante”, hanno sottolineato i due pentastellati.