Nuova stagione Inda, le rappresentazioni classiche saranno tradotte nelle principali lingue europee
Giungono importanti novità per la 60esima stagione dell’Inda. In occasione delle rappresentazioni classiche, che andranno in scena dal 9 maggio al 6 luglio 2025 al Teatro Greco di Siracusa, sarà infatti possibile seguire gli spettacoli in diverse lingue, probabilmente le principali europee, grazie alla traduzione simultanea di un sistema che sfrutta l’intelligenza artificale. Si tratta di un progetto che rientra nell’ambito di un finanziamento PNRR di 2 milioni e 42 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, fisiche e cognitive al Teatro Greco di Siracusa. Il progetto presentato dalla Fondazione INDA nel 2022 ha ottenuto il secondo posto nella classifica nazionale dei progetti del PNRR stilata dal Ministero della Cultura, ottenendo così la somma. Non rappresenta però una novità assoluta, perché già nella scorsa stagione un’attrice traduceva in contemporanea in lingua inglese.
Ma non finisce qui. Grazie all’accordo tra la Fondazione Inda e la Struttura Didattica Speciale di Ragusa, i testi delle rappresentazioni classiche in scena saranno anche in arabo ed ebraico. L’anno scorso in via sperimentale, grazie a un contributo dell’Assessorato all’Università del Comune di Ragusa, i testi sono stati tradotti in giapponese.
Cresce quindi l’attesa per le grandi storie della cultura greca classica che torneranno a risuonare al Teatro Greco di Siracusa. In scena due tragedie di Sofocle, l’Edipo a Colono tradotto da Francesco Morosi per la regia di Robert Carsen (dal 10 maggio al 26 giugno), l’Elettra tradotto da Giorgio Ieranò per la regia di Roberto Andò (dal 9 maggio al 6 giugno) e la commedia Lisistrata di Aristofane tradotta da Nicola Cadoni e diretta dalla regista Serena Sinigaglia (dal 13 al 27 giugno). Infine, a conclusione della 60. Stagione, in anteprima mondiale al Teatro Greco di Siracusa sarà allestito il nuovo spettacolo diretto dal regista e coreografo Giuliano Peparini e ispirato all’Iliade (dal 4 al 6 luglio).
Consiglio comunale aperto sulla crisi del polo industriale: “Soluzioni immediate per la riconversione”
Servono soluzioni immediate per la zona industriale di Siracusa. E’ quanto emerge dalla seduta aperta di consiglio comunale tenutasi ieri pomeriggio su sollecitazione di diversi consiglieri comunali. La crisi della zona industriale e la questione occupazionale continua a tenere banco e la richiesta è chiara: risposte immediate. Alla seduta hanno partecipato i deputati nazionali e regionali, i rappresentanti di Confindustria Siracusa, i sindacati e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
L’intenzione è stata quella di dar vita a un confronto in grado di restituire una fotografia chiara della situazione attuale, anche alla luce di quanto emerso nei giorni scorsi dalla riunione convocata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Palazzo Piacentini con le aziende della zona industriale Sonatrach, Isab, Versalis, B2G Sicily, Sasol Italy, Air Liquide Italia, Buzzi e The European House – Ambrosetti che ha presentato uno studio strategico sulla necessità di un approccio integrato per la trasformazione industriale dell’area.
Se da una parte il ministro ha dettato una road map che entro metà marzo conduca ad un tavolo di sistema con gli altri ministeri competenti, la Regione Siciliana, le Province di Siracusa e Ragusa, i Comuni, Confindustria, aziende dell’area e organizzazioni sindacali, dall’altra si avverte la necessità di rendere chiara la situazione al territorio, che vive sulla propria pelle la condizione attuale e le preoccupazioni emerse per il futuro, immediato e non solo.
Secondo lo studio strategico sulla decarbonizzazione e la competitività del Polo Industriale di Siracusa, presentato da TEHA Group e da sette aziende del Polo, tra i principali fattori di crisi emergono i costi alti dell’energia e delle emissioni, a cui si aggiunge una crisi dei settori industriali chiave.
Il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, ha parlato di “azioni per alleviare lo stato economico della aziende. Non si può assistere senza fare nulla alle difficoltà ad esempio dell’azienda Sasol ad Augusta”.
Sul tema è intervenuto anche il parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra, che ha sottolineato la necessità di “tracciare un percorso. E’ il territorio che deve dare un’indicazione ai ministeri, ai governi, al Parlamento europeo e all’Europa. Noi conosciamo la storia industriale del nostro territorio e le sue caratteristiche. Questa è la strada giusta. E’ un percorso a tappe che deve vederci tutti insieme, ogni rappresentante di ogni forza politica e ad ogni livello, sindacati, associazioni datoriali, ambientali. Se saremo capaci di lavorare uniti come non mai, ci riusciremo”.
“Di Siracusa dobbiamo fare un polo in grado di rappresentare la migliore riconversione nazionale”, ha detto il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. “Il Governo Meloni è presente”.
Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro ha sottolineato che “solo un’azione congiunta e condivisa che nasca a Siracusa e sia guidata sino ad incidere sui governi di Roma e Bruxelles può condurre il nostro polo industriale verso una riconversione che sia economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile”. Al termine della seduta aperta di Consiglio comunale di Siracusa dedicata alla crisi del polo petrolchimico, l’esponente pentastellato ha ribadito l’importanza di “discutere apertamente e non nelle segrete stanze della situazione industriale, con il connesso rischio di tracollo di interi comparti produttivi. Gli esuberi annunciati ci dimostrano come il timore di licenziamenti e perdita di posti di lavoro non sia infondato, se non si interviene compatti e come territorio coeso in tutte le sue componenti. Condivido la proposta del collega parlamentare Filippo Scerra che ha chiamato tutti alla massima formula di responsabilità, per un lavoro collettivo che deve vedere la convergenza di tutte le forze politiche e ad ogni livello. E questo nel solo interesse del territorio siracusano e di ogni singolo cittadino di questa provincia, senza tornaconto o appartenenza. Serve una proposta di visione a medio e lungo termine – ha proseguito Gilistro – su cui chiamare Roma e Bruxelles a posizioni chiare, per dare certezze a chi deve investire e chiarire le formule per assicurare una riconversione ragionata e in grado di assicurare prosperità e sviluppo per i prossimi 70 anni”, ha concluso Gilistro.
Ex province, elezioni di secondo livello il 27 aprile. Il centrodestra: “Individueremo candidature condivise”
Le elezioni di secondo livello per le ex Province si terranno il 27 aprile. Dopo che Roma ha stoppato il progetto della Regione per reintrodurre l’elezione diretta del presidente dei consiglieri modificando il meccanismo attuale, sindaci e consiglieri comunali si preparano per andare al voto.
I rappresentanti regionali del centrodestra siciliano, che si sono riuniti nella giornata di ieri a Palermo, hanno raggiunto un accordo unitario sulle candidature per le presidenze delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi.
“La coalizione di centrodestra si presenterà compatta alle prossime elezioni provinciali per la scelta dei Presidenti che saranno scelti in modo da dare spazio anche alle sensibilità dei territori”, dichiarano in una nota congiunta i rappresentanti regionali delle forze politiche della maggioranza che governa la Regione. “Individueremo candidature condivise che siano rappresentative delle proprie comunità ed espressione dei valori del centrodestra”.
“Nel rispetto del sistema elettorale proporzionale”, prosegue la nota, “ciascuna forza politica presenterà le proprie liste, una scelta che consentirà di garantire la più ampia e qualificata rappresentanza territoriale. Questa strategia permetterà di valorizzare le specificità di ogni partito, mantenendo al contempo la solidità della coalizione”. “L’unità del centrodestra siciliano”, concludono, “è la migliore garanzia per assicurare una gestione efficace e responsabile delle Province, nell’interesse dei cittadini e dello sviluppo dei territori”, dichiarano i Segretari Regionali del Centrodestra in Sicilia.
All’incontro hanno preso parte Marcello Caruso (Forza Italia), Nino Germanà (Lega), Salvo Pogliese (Fratelli d’Italia), Massimo Dell’Utri (Noi Moderati), Fabio Mancuso (Movimento per l’Autonomia) e Stefano Cirillo (Democrazia Cristiana)
Reggina-Siracusa, il giorno dopo è ancora più bello. Ricci: “Merito a Turati e a tutti i ragazzi”
Il giorno dopo è ancora più bello. Dopo l’importante vittoria sulla Reggina, il Siracusa si gode il momento e abbraccia l’ondata di entusiasmo azzurra.
“Un capolavoro targato Turati, ma anche merito di tutti i ragazzi”, dice il presidente del Siracusa Calcio Alessandro Ricci ai microfoni di SiracusaOggi.it. Il presidente analizza così la partita: “Noi abbiamo avuto la maturità di riprendere la partita, poi con i cambi fatti nel secondo tempo abbiamo preso il dominio totale del centrocampo e sono arrivati i due gol di un ragazzo fantastico come Joaquin Suhs, l’eroe di Reggio”.
Sui prossimi impegni, Ricci chiede di mantenere alta la concentrazione: “Testa a Locri. Nel girone di andata hanno vinto, verranno qui al De Simone agguerriti. Non dobbiamo sottovalutare questo match”.
Sui festeggiamenti Ricci racconta con il sorriso che “è stato un momento in cui abbiamo potuto condividere con i ragazzi e i tifosi una gioia immensa. Ieri è stato bellissimo, li aspettiamo domenica in massa perché i ragazzi hanno bisogno di sentire tutto il calore che fino ad oggi c’è stato”, conclude Ricci.
Le parole di Alessandro Ricci.
Antonini si complimenta con il presidente Ricci per la vittoria: “La serie C ti aspetta con merito”
“Tanti complimenti al mio amico Alessandro Ricci! Grande vittoria oggi, la serie C aspetta te e il Siracusa meritatamente. Reggina-Siracusa 1-2”. Così il presidente del Trapani Valerio Antonini, con un post sul suo canale X, si complimenta con il presidente del Siracusa per la vittoria contro la Reggina allo stadio “Oreste Granillo” di Reggio Calabria.
L’amicizia tra i due presidenti è nota. L’anno scorso proprio il Trapani ha avuto la meglio sulla società azzurra; il duello tra le due squadre è durato per gran parte della stagione fino a quando il Trapani ha preso il largo vincendo meritatamente il campionato.
Gerratana (PD): “Gestione unitaria del partito, lavoriamo per riaffermare la presenza nel territorio”
Dopo l’assemblea provinciale del Partito Democratico a Siracusa che ha ufficializzato la nomina di Piergiorgio Gerratana come nuovo segretario provinciale è il momento di fare il punto sullo stato di salute del partito.
“Il Partito Democratico ha vissuto negli ultimi due mesi il congresso che è un momento di riorganizzazione. È un partito molto vivo e la volontà è quella di ritornare a parlare di temi concreti. Noi oggi abbiamo tutte le carte in regola per riaffermare la nostra presenza nel territorio. Nessuno può essere considerato ospite e nessuno può considerare padrone di casa, da questo momento ci sarà una gestione unitaria del partito. La cosa importante è che dal confronto si esca fuori con una proposta chiara e credibile nei confronti dell’elettorato”, dice il segretario provinciale del Partito Democratico, Piergiorgio Gerratana.
Le dichiarazioni di Piergiorgio Gerratana ai microfoni di SiracusaOggui.it.
Confcommercio Siracusa, Giuseppe Palazzolo confermato presidente del gruppo fioristi
Giuseppe Palazzolo è stato confermato alla presidenza del gruppo fioristi di Confcommercio Siracusa. Si apre così la fase di ricostituzione delle categorie di rappresentanza all’interno di Confcommercio Siracusa con la prima assemblea elettiva di settore per il gruppo dei fioristi associati presieduta dal vice presidente provinciale di Confcommercio Vito Laudani: in continuità con il percorso intrapreso con il sigillo di Federfiori, Giuseppe Palazzolo è stato eletto presidente dai suoi colleghi, all’unanimità.
“La programmazione di iniziative per la categoria cui appartengo – ha affermato Palazzolo – ha subìto un freno durante la fase commissariale di Confcommercio, nonostante ci sia stata data comunque l’opportunità di rappresentare i nostri bisogni e proseguire nella formazione professionale ma è arrivato il tempo di rafforzare la nostra rappresentatività: la figura del fiorista deve adattarsi alle esigenze di un mercato mutevole e complesso, acquisendo sempre maggiori competenze. Il nostro gruppo intende guardare al futuro con questo approccio ed iniziare ad aprirsi a nuove collaborazioni”.
Tra i sindacati interni a Confcommercio, il gruppo dei fioristi è sempre stato caratterizzato da grande dinamismo e propositività, attraverso l’organizzazione di iniziative o sposando sul territorio quelle di Federfiori ed inoltre non sono mancate le azioni di contrasto all’abusivismo che rimane una battaglia sempre presente.
Eletti nel direttivo di categoria 2025-2029 i Soci Oreste Annino, già Vice Presidente Federfiori Siracusa, Giuseppe Perna, Giuliano Miraglia, Salvatore Di Dio e Antonio Annino: un gruppo di lavoro molto affiatato che certamente coadiuverà il Presidente Palazzolo nei progetti che il sindacato intenderà proporre nell’anno in corso. Con l’incarico di Presidente di categoria Palazzolo entra di diritto nel nuovo Consiglio di Confcommercio Siracusa.
“Il fu Mattia Pascal” di Pirandello, con Giorgio Marchesi arriva al Teatro Massimo di Siracusa
“Il fu Mattia Pascal”, dal romanzo di Luigi Pirandello, con l’adattamento teatrale firmato da Giorgio Marchesi approda al Teatro Massimo di Siracusa giovedì 13 febbraio alle ore 20. Lo spettacolo ovunque sold out replicherà fino a domenica 16 febbraio. L’attore bergamasco, volto noto del piccolo e grande schermo, non ha bisogno di grandi presentazioni. Nella sua lunga carriera artistica è stato diretto da registi importanti: da Ferzan Ozpetek a Marco Tullio Giordana, passando per le fiction “Un passo dal cielo”, “Studio Battaglia” e ancora per ultima “Vanina – Un vicequestore a Catania”.
“Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento.”
“Leggendo queste parole che Pirandello stesso fa dire al suo protagonista – racconta Giorgio Marchesi nelle note di regia – da subito abbiamo pensato di raccontare le vicende di Mattia Pascal sottolineando l’ironia presente nel testo, sperimentando un linguaggio che potesse essere accessibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni, affinché la “pesantezza” che spesso viene erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari possa essere smentita da un racconto energico e divertito di un caso davvero strano”. La parola incontra la musica e si fa incanto, bellezza e partecipazione. La regia, firmata da Giorgio Marchesi e da Simonetta Solder, ambienta la pièce nel ‘900 sollecitando lo spettatore a confrontarsi con la propria identità e riflettere anche su come tendiamo ad apparire nei social creando dei profili non sempre specchio della realtà. Ed ecco che l’attualità e la profondità di Pirandello entusiasmano tutti, arrivando anche alle nuove generazioni. Ma presente anche la riscoperta e la rinascita di un nuovo Io dopo la pandemia. Sul palcoscenico il musicista Raffaele Toninelli che ne firma la drammaturgia musicale e che con il suo contrabbasso dona leggerezza, ironia ed eleganza allo spettacolo rendendolo godibile e divertente.
Magico Suhs, il Siracusa vince il big match contro la Reggina: Turati sempre più primo
“Sgargianti”. Il Siracusa vince il big match contro la Reggina e vola a +6 in classifica dalla squadra calabrese. Gli azzurri, con intensità, cuore, sofferenza e grinta, hanno gestito gli attacchi amaranto e hanno conquistato una vittoria che potrebbe chiudere il discorso “primo posto”. La partita di cartello di serie D ha visto un match spettacolare giocato a viso aperto da entrambe le squadre. In un clima incandescente con 7500 tifosi, la partita a scacchi tra i due allenatori, Trocini e Turati, si conclude con il capolavoro tattico dell’allenatore azzurro, che ha chiuso per gran parte del secondo tempo la Reggina nella propria metà campo con aggressività. A decidere la partita è l’incredibile doppietta di Joaquin Suhs.
Il primo tempo si apre con una Reggina aggressiva e determinata. Al 3’ prima grande occasione per la squadra di casa sugli sviluppi di un calcio d’angolo che trova l’ottima risposta di Fedele Iovino. Continua ad attaccare la squadra di Trocini e al 4’ trova il colpo dell’1-0 con Barranco, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Renelus.
Approccio timido quello del Siracusa che prova a reagire, ma la difesa amaranto è attenta e non concede spazi. Il Siracusa soffre i cambi di gioco di una Reggina sempre in pressione alta, al 19’ la squadra di casa sfiora ancora una volta la rete del vantaggio: sforbiciata di Ragusa, mancato tap in di Barranco e la palla sfiora di un soffio il palo. Il Siracusa prova a palleggiare per rallentare il pressing amaranto e la prima fiammata azzurra arriva al 21’ con Palermo che tira sui piedi di Lagonigro.
Alla mezz’ora la Reggina rallenta il ritmo e il Siracusa prova a conquistare metri. Al 26’ nuova occasione azzurra con Maggio, ma la palla finisce alta di poco. Al 29’ ancora Siracusa: incursione di Palermo, palla per Russotto che viene miracolosamente anticipato da Giuliodori.
Al 37’, nel momento migliore azzurro, arriva il gol del vantaggio della Reggina sugli sviluppi di un calcio di punizione: cross di Salandria e Girasole di testa anticipa Suhs e Iovino: 1-0.
I primi 45 minuti si chiudono con gli amaranto avanti grazie al gol di Girasole. Azzurri costretti a inseguire.
Alla ripresa il Siracusa parte con il piede giusto e prova a fare male alla difesa amaranto. Al 59’ arriva il pareggio azzurro. Calcio di punizione, cross di Di Grazia e Suhs di testa batte Lagonigro: 1-1. Pareggio meritato per gli uomini di Turati dopo i primi 14’ giocati con grinta e qualità. Al 72’ è raddoppio azzurro: palla in mezzo di Russotto, respinta di Adejo e Suhs, il più lesto, segna il gol dell’1-2.
La gara valida per la ventitreesima giornata del girone I di Serie D si chiude con la vittoria del Siracusa. Una vittoria pesante per gli uomini di Turati che allungano dalle inseguitrici e lanciano un forte segnale al campionato. La classifica aggiornata è quindi: Siracusa 54, Reggina 48, Sambiase 46, Scafatese e Vibonese 45.
Incidente nella zona industriale, le reazioni: “Investire sulla sicurezza è un dovere morale”
“L’incidente che ha interessato un operaio nel suo turno di lavoro nella zona industriale sottolinea ancora di più quanto sia urgente intervenire e che troppo tempo si sta perdendo. La preoccupazione sul futuro del polo non può prescindere dal tema della sicurezza nei luoghi di lavoro che nelle prescrizioni della golden power e nella attività complessiva deve essere posta al centro dell’attenzione insieme al tema della transizione ecologica e alla ripresa degli impianti. Esprimiamo forte vicinanza alla famiglia dell’operaio coinvolto e ai colleghi che vivono in prima persona una grande apprensione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Oggi confermiamo il triste primato della Sicilia per incidenti sul lavoro. Bisogna invertire la rotta perché investire sulla sicurezza non può essere considerato solo un costo ma è un dovere morale di riconoscimento ai sacrifici e alle fatiche dei lavoratori siciliani”. Così il senatore del Partito Democratico Antonio Nicita e il segretario provinciale del Pd Piergiorgio Gerratana commentano in una nota l’incidente sul lavoro avvenuto nella zona industriale nella mattina di venerdi 7 febbraio.
L’operaio di 52 anni, dipendente di una ditta metalmeccanica, sarebbe rimasto gravemente ferito durante il suo turno di lavoro all’interno di un impianto del polo petrolchimico. L’uomo, per ragioni da chiarire, sarebbe stato trafitto al petto da un pezzo di ferro che si sarebbe distaccato da un macchinario durante il suo utilizzo, causando gravi lesioni al torace e al polmone.
L’uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione del Cannizzaro di Catania, le sue condizioni sono definite molto gravi. I sanitari si sono riservati la prognosi sulla vita.
“Questo incidente ripropone e conferma le criticità di una condizione di incertezza strutturale dove, nascosta dietro una facciata formalmente irreprensibile delle committenti, si apre una ‘terra di nessuno’ fatta di appalti al massimo ribasso, precarietà, sfruttamento e compressione dei diritti a partire da quello sulla sicurezza”, commenta la Fiom Cgil. “Il Petrolchimico vive oggi un evidente arretramento delle condizioni di lavoro che, per le implicazioni che ha sulla vita delle persone, va assolutamente contrastato con l’obbiettivo di tutelare ogni lavoratore di fronte al ricatto delle imprese. Noi rimaniamo convinti sussista un nesso causale tra il sistema degli appalti e le condizioni di degrado e di insicurezza del petrolchimico siracusano, relazione causa-effetto attribuibile a responsabilità sistemiche che dovrebbero essere accertate con una concreta attività ispettiva. Occorrerebbe fare chiarezza sull’affidamento dei lavori, sulle gare al ribasso, occorrerebbe rimuovere posizioni assolutorie e pregiudiziali per costruire le giuste condizioni di civiltà, dignità e sicurezza, perché a pagare sono sempre i lavoratori”, conclude il sindacato.