Parcheggio Damone, Scimonelli e Messina: “Nessuna lotta di potere, ma solo rispetto della legalità”

La chiusura del parcheggio di via Damone continua a tenere banco e ad alimentare polemiche. “Leggiamo con stupore il comunicato del Consorzio Cenaco in merito alla ordinanza di chiusura del parcheggio di Via Damone. Comunicato con il quale veniamo accusati di aver agito solo per “cattiveria dettata da una sconfitta politica che non si è mai sopita” e non per il “benessere della collettività”. Respingiamo al mittente tali affermazioni calunniose per le quali stiamo valutando se il consorzio dovrà rispondere nelle sedi opportune”. A dirlo sono i consiglieri comunali Ivan Scimonelli e Ferdinando Messina che replicano alla nota del Cenaco.
“I sottoscritti svolgono il proprio ruolo di consiglieri comunali richiedendo il totale rispetto della legalità e non certo per una “lotta di potere volta a minare l’amministrazione comunale” così come affermato dal Cenaco. Proprio per tale principio abbiamo rilevato il mancato rispetto delle norme del Piano Regolatore Generale ribadite nelle prescrizioni formulate dalla commissione edilizia sin dal 2010 che prevedevano lo stralcio del parcheggio dal progetto e la non realizzazione dello spartitraffico in Via Tisia. – spiegano Scimonelli e Messina – In pratica destinando l’area di cui si parla a parcheggio, sono stati alterati e modificati tutti i parametri con i quali vengono dimensionate le zone a servizio nel P.R.G. diminuendo così le aree destinate a parco, gioco e sport, in una zona priva di tali servizi. In pratica trattasi di un’opera abusiva per la cui realizzazione sono stati spesi soldi della collettività che non potevano essere destinati a tale scopo, difatti il parcheggio doveva essere stralciato dal progetto di riqualificazione di Via Tisia e formare oggetto di altro intervento (per il quale doveva essere richiesta la preliminare variante urbanistica) e di distinto appalto”. L’opposizione nei mesi scorsi, con una interrogazione a firma di Fernando Messina ed Ivan Scimonelli, ha fatto emergere come il parcheggio sia stato realizzato in una zona in cui il Prg prevedeva invece area a verde e giochi. E i consiglieri comunali attaccano l’Amministrazione: “È del tutto evidente che il comportamento dell’Amministrazione è in totale dispregio delle norme urbanistiche, che per la stessa amministrazione rappresentano solo un inutile orpello così come è avvenuto anche per altre opere (vedi ponte ciclopedonale non previsto sia nel P.R.G e sia nel Piano Particolareggiato di Ortigia e Palaindoor) con la scusa che trattasi di opere pubbliche. Vogliamo, infine, solo ricordare che la prima a rispettare le leggi e le norme deve essere proprio un’amministrazione e che tutti i cittadini dovrebbero condannare comportamenti contrari a tale principio, anche al fine di evitare situazioni paradossali analoghe a quelle del film “L’ora legale”. Solo in questo modo si persegue il bene comune, diversamente si persegue solo il bene di pochi a scapito di quello collettivo”, concludono i consiglieri comunali.
Anche il gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa è chiaro sulla vicenda del parcheggio a servizio di via Tisia. “Il sindaco ammetta di averla combinata grossa e abbia il coraggio di assumersi la responsabilità di fronte alla città della catastrofe in cui ha cacciato la sua zona commercialmente più vivace oltre che un intero quartiere densamente abitato. Abbia il buon senso di chiedere scusa per la superficialità e la scarsa preparazione amministrative dimostrate, dimostri quanto meno l’onestà di spiegare a cittadini e commercianti i nuovi disagi che li aspettano con la chiusura del parcheggio di via Damone da poco inaugurato e subito chiuso perché costruito su un’area destinata a verde nel piano regolatore generale. Il Sindaco si dia una smossa e porti in consiglio un provvedimento che motivi l’apertura provvisoria del parcheggio per ragioni di sicurezza e di salvaguardia dell’interesse generale, nelle more di una variante del PRG non più rinviabile. – sottolineano Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco -Il Sindaco diceva che per via Damone sarebbero bastati gli alberelli e che tutta la polemica non era altro che una tempesta in un bicchiere d’acqua. Probabilmente non si è accorto che il bicchiere è caduto e la tempesta lo sta travolgendo, speriamo non travolga la città”, conclude il Pd.




Siracusa ancora lontana dai comuni ricicloni, la differenziata non cresce più: 50,3%

Da un’analisi condotta da Legambiente Sicilia, Siracusa resta lontana dai risultati dei Comuni virtuosi in Sicilia, con una raccolta differenziata ferma al 50,3%. Il grande balzo verso l’obiettivo del 65% rimane un miraggio, tra vecchi e nuovi problemi legati al servizio, ai comportamenti dell’utenza, ai controlli e a una comunicazione nulla. La città infatti è ferma da più di un anno a una percentuale di poco superiore al 50%.
Confortanti, invece, sono i dati di alcune cittadine siracusane. Sortino detiene il primato per raccolta differenziata: 83%. Bene anche Ferla (76%), Solarino (71,4%), Melilli (70,9%) e Floridia (70,5%). Non si registrano grandi numeri invece nella città di Noto (42,6%), Priolo Gargallo (38,8%) e Augusta (33,9%). A livello regionale, invece, la Sicilia risulta sempre più “Riciclona”. Di anno in anno, grazie all’impegno delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani, la Sicilia sta avviando un concreto cambiamento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Lo dimostra il numero delle realtà che, a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata: sono ben 303, cioè quasi l’80% dei comuni siciliani. Il dato medio regionale del 65% va centrato entro il 2028 altrimenti non saranno sufficienti neanche i due prossimi termovalorizzatori per gestire la valanga di rifiuti indifferenziati prodotti dalle città dell’isola.
A livello regionale, nella classifica dei Comuni Ricicloni stilata da Legambiente, svettano quest’anno Mirto con il 93,8%, che si conferma il Comune con la migliore percentuale di raccolta differenziata, e Santa Cristina di Gela con il 90,5%. Cresce complessivamente nella regione la raccolta differenziata, che si attesta sopra il 55% (55,7% Dati Dipartimento Regionale Rifiuti – 55,20% Dati Ispra) e diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: poco meno di 950 mila tonnellate nel 2023, con un decremento del 47% rispetto al 2017.
Ancora nessun comune capoluogo di provincia figura quest’anno tra i Comuni Rifiuti Free, con Ragusa che si conferma comunque il più virtuoso per la percentuale di raccolta differenziata, raggiungendo il 70,8%.
Continuano invece a segnare il passo Palermo e Catania, rispettivamente al 16,5% e al 36%, che, con la loro produzione di rifiuti indifferenziati, rimangono i principali responsabili delle crisi delle discariche.
“Assistiamo ormai da diversi anni a un incremento costante del numero dei Comuni Ricicloni e dei Comuni Rifiuti Free – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che ci consentirà, nel giro dei prossimi anni, di liberarci finalmente dai rifiuti. Ma qualcuno vuole fermare questo percorso virtuoso, proponendo scelte che guardano al passato e che peseranno sulle tasche dei cittadini. È velleitario proporre gli inceneritori come soluzione delle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti ed è falso sostenere che grazie agli inceneritori le nostre città saranno più pulite. Occorre invece sostenere l’impegno dei tanti cittadini e comuni che in questi anni hanno abbracciato l’economia circolare, migliorando e potenziando i servizi di raccolta e realizzando numerosi centri comunali di raccolta e centri del riuso per favorire la gestione di tutti quei rifiuti non serviti dal porta a porta (RAEE, legno, tessili, ecc.), riducendo così la produzione di rifiuti indifferenziati e gli abbandoni illegali. È prioritario realizzare impianti realmente utili per superare le criticità della gestione dei rifiuti urbani, a partire dagli impianti di biodigestione anaerobica, ma anche quelli per il trattamento e la valorizzazione dei RAEE, del legno, dei prodotti assorbenti e dei tessili, impianti del tutto inesistenti. Purtroppo, mentre per realizzare inceneritori il presidente Schifani si è fatto nominare commissario straordinario, ha distratto 800 milioni di euro dal FSC e intende bruciare anche i tempi, per gli impianti dedicati all’economia circolare non è previsto nulla di nuovo, e quelli finanziati dal PNRR rischiano di perdersi definitivamente tra i ritardi della burocrazia. Continuiamo a opporci a queste scelte industriali insostenibili, sia dal punto di vista ambientale sia economico, che ci allontanano dagli obiettivi europei sull’economia circolare”.




Il presidente Ricci su FMITALIA: “Siracusa ambizioso. Al via gli interventi al De Simone e presto nuovi progetti”

Il presidente del Siracusa calcio Alessandro Ricci, protagonista di una lunga intervista questa mattina su FMITALIA. Gli azzurri domenica 26 gennaio affronteranno la trasferta sul campo del Città di Sant’Agata. Un match fondamentale per continuare a tenere l’alto ritmo imposto dalle inseguitrici provando ad allungare in classifica. “Quest’anno è un campionato difficile. Tutte le partite sono importanti e il livello si è alzato. – ha detto Ricci – Quest’anno stiamo lavorando per essere concentrati 95-100 minuti”.
Sulla sconfitta alla prima giornata del girone di ritorno con il Sambiase, Ricci mastica amaro. ”In quella partita abbiamo registrato il sold out, è stata la prima diretta nazionale su Vivo Azzurro Tv, avevamo la possibilità di mandarli a + 7 ed è stata la prima partita che ho perso in casa da quando sono presidente.”
Sull’andamento del campionato però Ricci non ha dubbi: “Sono molto soddisfatto. Attualmente in alcuni reparti la squadra non è completa, siamo sbilanciati in attacco, in difesa e un po’ corti a centrocampo. Ma siamo molto contenti del lavoro fatto da mister Turati e dal suo staff”. Parlando di centrocampo, ridotto all’osso anche a causa delle diverse defezioni, viene spontanea la domanda sul mercato. “Domenica prossima con il direttore Guglielmino e Walter Zenga andremo a Milano per capire se ci saranno opportunità, magari valuteremo qualche under in prospettiva futura”.
Il campionato entra nel vivo, ogni partita conta tantissimo e dietro non sembrano intenzionati a mollare. Tra un paio di settimane ci sarà lo scontro diretto con la Reggina: “La partita più importante è quella di domenica contro il Sant’Agata, poi c’è il Pompei e poi la Reggina. Senza dubbio una partita importantissima, sarà importante arrivarci bene. Speriamo di avere a nostro seguito i tifosi azzurri. L’anno scorso eravamo in 500”.
Parlando di Reggina con lo stadio Oreste Granillo in grado di accogliere 26.343 posti, torna caldo l’argomento stadio. “Lo stadio è una necessità, – dice Ricci – però bisogna riempire prima il De Simone”. Il riferimento è agli ampi spazi liberi in gradinata con il match contro la Nissa. Sugli interventi al Nicola De Simone Ricci fornisce diversi aspetti interessanti. “Ci sono due strade: lo stadio attuale e quello del futuro. Su quello attuale stanno iniziando i lavori relativi ai 300 mila euro del bando regionale dell’anno scorso. Una parte di questi interventi con il ripristino del manto sono già iniziati”. Il relamping e l’installazione dei nuovi seggiolini invece saranno cofinanziati dal Comune, per un impegno di circa 147 mila euro ed un investimento totale di 980 mila euro.
Sulle novità imminenti il presidente del Siracusa calcio annuncia che “la prossima settimana inaugureremo delle panchine nuove, molto più da calcio professionistico. In questi giorni ho parlato con gli assessori Bandiera, Gibilisco e Granata, perché vorremo rendere fruibile il De Simone. Il nostro obiettivo è apportare modifiche importanti, ampliare la struttura e fare al primo piano un ristorante con un centro convegni. Noi vorremo rendere lo stadio fruibile come un’arena che possa ospitare i concerti. Sullo stadio nuovo ci sono diverse ipotesi, ma va sul medio periodo, è un investimento da 50-60 milioni di euro”.




Maltempo, il bilancio della Prefettura: 155 interventi dei Vigili del Fuoco in 48 ore nel siracusano

Sono stati 155 gli interventi in occasione delle condizioni meteorologiche avverse della scorsa settimana con la conseguente allerta rossa diramata dalla Protezione Civile: un incremento straordinario di circa il 500% rispetto alla media quotidiana di interventi. Si tratta del bilancio emerso durante la riunione presieduta dal Prefetto Signer e allargata alla partecipazione di tutti gli attori del sistema di protezione civile provinciale.
La struttura di soccorso locale, coordinata dal Prefetto, nell’ambito del centro coordinamento soccorsi ha puntato – sin dalla diramazione dello stato di allerta da parte del Dipartimento regionale – al potenziamento della circolarità informativa, in funzione della migliore risposta alle criticità da affrontare: disagi alla viabilità, danni alle strutture, incendi di condutture elettriche, alberi pericolanti, suscettibili di mettere a repentaglio la pubblica incolumità. Nel periodo di 48 ore compreso tra la mezzanotte del 17 gennaio e la mezzanotte del 19 gennaio, i Vigili del Fuoco hanno effettuato un totale di 155 interventi, 135 dei quali direttamente correlati alle avverse condizioni meteorologiche. Le operazioni hanno incluso diverse attività, dalle rimozioni di alberi caduti, agli interventi su allagamenti, ai danni strutturali, agli incendi di natura elettrica. Il potenziamento del dispositivo di soccorso predisposto e la gestione efficace delle risorse hanno permesso di rispondere prontamente alle esigenze della popolazione durante la fase emergenziale.




Maltempo, la Regione delibera stato di crisi per i danni a 116 Comuni: c’è anche Siracusa

Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza per dodici mesi per 116 Comuni siciliani colpiti dall’ondata di maltempo nei giorni 16 e 17 gennaio scorsi. Lo ha deliberato la giunta regionale nella seduta di oggi in base alla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.
Nell’elenco c’è anche Siracusa e tutti i comuni della provincia. (Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Sortino, Melilli, Francofonte).
La declaratoria consentirà di attivare le iniziative necessarie a garantire i primi interventi per la messa in sicurezza del territorio nelle aree delle sei province interessate. Secondo una prima stima, che non tiene conto del settore agricolo, i danni ammonterebbero a circa 70 milioni di euro. I comprensori maggiormente colpiti sono quelli del Messinese e del Siracusano. Il dipartimento di Protezione civile si riserva anche di proporre la richiesta di stato di emergenza nazionale, dopo avere acquisito dai Comuni tutte le relazioni sulle conseguenze del maltempo.
Il dirigente generale della Protezione civile regionale, inoltre, è stato designato commissario delegato con l’incarico di provvedere al censimento dei danni, alla redazione del piano degli interventi per la riparazione dei danni e per il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi, nonché per la realizzazione delle azioni di somma urgenza per ripristinare e rendere sicure le strutture stradali litoranee di Santa Teresa Riva e dei muri d’argine del fiume Alcantara a protezione del depuratore consortile di Giardini, nel Messinese.
Proprio ieri, il presidente Schifani aveva compiuto un sopralluogo sul lungomare di Santa Teresa Riva per prendere atto personalmente delle lesioni arrecate dalle mareggiate alla sede stradale litoranea della cittadina. Il governatore aveva assicurato il massimo impegno per avviare, nei tempi più brevi possibili, gli interventi necessari a ripristinare la strada e le altre strutture danneggiate e dare serenità agli abitanti.
Oltre alla Città metropolitana di Messina e al Consorzio Rete fognante Taormina, questi i 116 i Comuni interessati dal provvedimento: Città Metropolitana di Catania: Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Adrano, Bronte, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Maniace, Misterbianco, Ragalna, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Agata li Battiati, Valverde, Vizzini, Piedimonte Etneo, Mineo, Nicolosi. Provincia di Enna: Agira, Cerami. Città Metropolitana di Messina: Alcara li Fusi, Capizzi, Castroreale, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Gioiosa Marea, Letojanni, Librizzi, Lipari, Malfa, Mazzarrà S. Andrea, Milazzo, Monforte San Giorgio, Naso, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Raccuja, Roccavaldina, Rodì Milici, S. Lucia del Mela, San Pier Niceto, San Salvatore di Fitalia, Sant’Agata di Militello, S. Angelo di Brolo, San Piero Patti, Santa Marina Salina, Scaletta Zanclea, Torrenova, Tripi, Tusa, Ucria, Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Limina, Malvagna, Mandanici, Messina, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccella Valdemone, S. Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, S. Domenica Vittoria, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Condrò, Mongiuffi Melia, Moio Alcantara, Piraino. Città Metropolitana di Palermo: Ciminna, Ustica. Provincia di Ragusa: Acate, Ispica, Giarratana, Modica, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Ragusa.




Sonatrach, al via la fermata della raffineria: manutenzione, sostenibilità ambientale e sicurezza

Inizierà domani, venerdì 24 gennaio, il “Turnaround” della raffineria Sonatrach di Augusta. La fermata di manutenzione avrà la durata di circa tre mesi e prevederà, inoltre, un secondo blocco nell’ultima parte del 2025. Vedrà impegnati, insieme ai dipendenti della raffineria, più di duemila lavoratori delle ditte appaltatrici.
Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria saranno accompagnati dalla realizzazione di investimenti finalizzati a migliorare ulteriormente gli elevati standard di sicurezza, sostenibilità ambientale e competitività del sito di Augusta. Nel corso del Turnaround l’operatività dei depositi di Augusta, Napoli e Palermo rimarrà inalterata.




Al via la campagna nazionale “Ecogiustizia subito”, farà tappa anche nel siracusano

“Ecogiustizia Subito: in nome del popolo inquinato” è il titolo della campagna lanciata da Acli, Agesci, Arci, Azione cattolica, Legambiente e Libera per promuovere il riscatto del sito di Priolo. L’obiettivo – si legge nella nota – è quello di chiedere impegni concreti sulla bonifica, il diritto alla salute e uno sviluppo sostenibile. L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto nazionale che farà tappa in alcuni dei luoghi simbolo industriali: Piemonte, Casale Monferrato, Taranto, Porto Marghera, Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa, Brescia e Napoli Orientale.
“Il sito di Priolo – scrive Legambiente Siracusa – è uno dei 42 Siti d’Interesse Nazionale, aree gravemente inquinate da bonificare. Dal 1998, anno della sua istituzione, è stata bonificata solo una parte dell’area tra Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa, caratterizzata da raffinerie e stabilimenti petrolchimici”.
Nel corso dell’incontro in cui verrà presentata “Ecogiustizia Subito!” a Siracusa, il professore Salvatore Adorno dell’Università di Catania ripercorrerà la storia delle bonifiche e seguirà una riflessione sulla “Riparazione Ecologica” con l’antropologa Luisa Mohr e un dibattito con i partecipanti. L’appuntamento è per oggi, giovedì 23 gennaio alle 18.30, in via Arsenale 40/A e 40/B.




“Un giorno in Senato”, gli studenti siracusani in visita a Palazzo Madama

Gli alunni della IV A del liceo Gargallo di Siracusa, il 14 e 15 gennaio, hanno partecipato a una serie di incontri di studio e formazione presso il Senato della Repubblica. Il progetto rientra nell’ambito del progetto “Un giorno in Senato”.
L’iniziativa, di carattere nazionale, è rivolta a tutti gli studenti delle quarte classi e si propone di far comprendere e sperimentare agli studenti i meccanismi del procedimento legislativo nelle sue diverse fasi, dalla presentazione di un disegno di legge alla sua eventuale approvazione da parte del Parlamento, nonché di promuovere la conoscenza del Senato della Repubblica, delle sue funzioni, dei suoi organi e delle attività che svolge.
Gli studenti, dopo aver individuato la questione di loro interesse hanno deciso di affrontare una questione di grande attualità e, soprattutto, di interesse per le loro future scelte di studio: i problemi degli studenti fuori sede. Dopo aver svolto una accurata attività di ricerca e approfondimento in materia, sulla base della legislazione precedente, si sono cimentati nella redazione di un disegno di legge sul tema.
Durante tali incontri gli studenti hanno avuto modo di illustrare il lavoro svolto nonché di completare il percorso di redazione del disegno di legge con il supporto degli Uffici del Senato e di dibatterlo e votarlo nel corso di una simulazione di seduta parlamentare.
Gli alunni inoltre hanno potuto effettuare una visita guidata al Palazzo del Senato, assistere ad una seduta parlamentare e, in via del tutto eccezionale, entrare nella sala dove è stata firmata la nostra Costituzione.




VIDEO. Buche, staccionate rotte e sporcizia: la lenta agonia della pista ciclabile Maiorca

Le condizioni della pista ciclabile “Rossana Maiorca” continuano a versare in stato di degrado. Numerose buche lungo il percorso, erbacce che invadono la pista, staccionate rotte, sporcizia varia e una generale mancanza di manutenzione. Una situazione che rappresenta un pericolo per la sicurezza dei ciclisti e di tutti i fruitori della pista, causando numerosi disagi e lamentele da parte dei cittadini.
Lo scorso luglio è arrivata la sollecitazione da parte del consigliere comunale Paolo Romano di Fratelli d’Italia, firmatario di un’interrogazione indirizzata al sindaco Francesco Italia. Al primo cittadino, l’esponente di opposizione ha chiesto di conoscere “le azioni che l’amministrazione comunale intende intraprendere per risolvere le problematiche di abbandono e degrado della pista ciclabile, quali misure immediate saranno adottate per garantire la sicurezza dei fruitori e quali siano i piani futuri per la manutenzione periodica e la valorizzazione dell’infrastruttura”.
La pista “Rossana Maiorca” è senza dubbio un punto di riferimento per i cittadini, per la promozione dell’attività fisica e per il tempo libero. Adesso però si chiede a gran voce una soluzione e un’adeguata programmazione di interventi periodici e costanti.




Pallanuoto, il girone di ritorno dell’Ortigia comincia con una vittoria: 14-8 sulla Roma Vis Nova

Una grande Ortigia inizia con una vittoria convincente il suo girone di ritorno. I biancoverdi riscattano la sconfitta dell’andata e regolano la Roma Vis Nova con una prestazione maiuscola, costruita grazie a una difesa perfetta (con una percentuale pazzesca a uomo in meno), a un Tempesti insuperabile e a una fase offensiva lucida ed efficace. Grande prova per gli uomini di Piccardo, che hanno giocato da squadra, integrando anche il neoacquisto Avakian, che ha lottato bene ai due metri, dando un cambio importante a capitan Napolitano, oggi autore di due gol pesanti. La squadra di Piccardo vince 14-8 e guadagna tre punti importanti e il settimo posto provvisorio insieme al Posillipo (che ha una partita in meno), avvicinandosi alla De Akker, adesso lontana solo 2 punti. Ora testa all’Euro Cup e alla difficile sfida contro il Sabadell.
Nel dopo partita, il mancino Eduardo Campopiano, grande protagonista del match e autore di 4 reti, commenta così la prova della sua squadra: “Abbiamo trovato la giusta continuità in alcune fasi della gara, dove magari prima peccavamo un po’ di stanchezza e andavamo in affanno. Adesso abbiamo ritrovato entusiasmo, abbiamo lo spirito giusto, l’aggressività nell’andare incontro alla palla e nel difendere bene la porta di Stefano (Tempesti, ndr). Oggi questo ci è riuscito al meglio, abbiamo dimostrato di essere un bel gruppo”.
“Stiamo trovando i giusti tempi di gioco tra di noi – continua Campopiano -, abbiamo qualità al tiro e possiamo far male al centro, anche con l’aiuto del nuovo arrivato, George (Avakian, ndr), che oggi ha fatto vedere le sue qualità e che dobbiamo integrare ancora di più nel nostro gioco. Dobbiamo continuare su questa strada, che credo sia quella giusta. Credo che si possa guardare a questo girone di ritorno con ottimismo e positività”.
Il difensore Lorenzo Giribaldi spiega così la crescita che l’Ortigia sta mostrando in queste ultime gare: “Siamo molto più coesi rispetto a prima, siamo diventati più squadra. Inoltre, George Avakian ci sta dando una grossa mano, perché avere un ragazzo in più, soprattutto in un ruolo importante come il centroboa, ci permette di ruotare e di riposare di più. Oggi ha dimostrato il suo valore, disputando una bella partita, insieme a Tempesti, autore di una prova fantastica. Io sono convinto che ci aspetta un girone di ritorno completamente diverso da quello di andata. Daremo il 100% e dimostreremo chi siamo davvero. Alla fine, sappiamo bene che i nostri avversari peggiori siamo noi stessi, quindi se diamo il massimo possiamo giocarcela con chiunque. Ora ci attende il Sabadell in Euro Cup e spero che sabato, a Catania, ci sia tanta gente. A tal proposito, la vittoria di oggi è molto importante, ci dà fiducia e soprattutto riscatta la sconfitta che avevamo subito all’andata a Roma”.