Proseguono i lavori al campo sportivo di Floridia, il prossimo passo è il manto erboso

Proseguono senza sosta i lavori al campo sportivo di Floridia. Il prossimo passo, come annunciato dal sindaco Marco Carianni sui canali social, sarà l’installazione del manto erboso.
Un progetto che il primo cittadino floridiano ha voluto fortemente, senza mai smettere di crederci anche grazie al sostegno del deputato regionale del Partito Democratico e sindaco di Solarino, Tiziano Spada. Nel dicembre 2024, quando è arrivato il decreto di finanziamento e l’approvazione dei lavori, Carianni parlava di “uno dei giorni più importanti per la vita della comunità”.
Gli interventi permetteranno di restituire alla cittadinanza una struttura che da tempo versava in condizioni di totale abbandono. Il costo complessivo dell’opera supera di poco il milione di euro, di cui 525 mila a carico del bilancio della Regione Siciliana e 514 mila con risorse del Comune di Floridia.
I lavori prevedono il rifacimento dell’impianto sportivo e del tensostatico. Il completamento è previsto entro il 2025.




Siracusa, Turati può sorridere: l’allenatore azzurro ritrova uomini e fiducia. A breve l’ufficialità di Molina

Dopo i problemi legati alla fideiussione e al conseguente blocco del mercato in entrata, in casa Siracusa il cielo è tornato sereno.
La squadra di mister Turati è rientrata da Salerno con buone sensazioni, nonostante la sconfitta per 1-0. Lo stesso allenatore azzurro si è detto soddisfatto dello spirito e del carattere mostrati dai suoi ragazzi, capaci di mettere in difficoltà una delle favorite del girone.
Intanto la rosa, dopo i recenti annunci, si infoltisce e si avvicina al suo completamento. La prima notizia di mercato riguarda l’arrivo imminente dell’attaccante argentino Juan Ignacio Molina. Classe 1997, il giocatore proviene dalla Vis Pesaro e, secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb.com, si trasferirà in prestito con obbligo di riscatto. Nella scorsa stagione ha disputato la prima parte del campionato con i biancorossi, per poi passare alla SPAL, dove ha collezionato 13 presenze e 4 reti. L’attaccante è atteso in città nelle prossime ore per sostenere le visite mediche e firmare il contratto.
La buona notizia per il club azzurro è che, in vista dell’esordio casalingo del 31 agosto contro il Monopoli, saranno finalmente disponibili i nuovi acquisti. Dopo settimane complicate, con una rosa ridotta all’osso, Turati potrà infatti contare su Sapola e Frosali (arrivati dal Pisa), su Damian e Guadagni (assenti all’Arechi per squalifica), oltre che sui nuovi innesti Pacciardi, Capanni, Bonucci e Zanini.




Nuovo ospedale di Siracusa, Nicita (Pd): “Dalla Regione rassicurazioni, ma restano nodi importanti”

Dalla Regione arrivano alcune importanti rassicurazioni sul nuovo ospedale di Siracusa, ma restano da sciogliere nodi importanti, come l’iter, le risorse complessive e lo stato di attuazione della definitiva qualificazione di II livello. A sottolinearlo è il vicepresidente del Gruppo Pd in Senato, Antonio Nicita, che ha ricevuto risposta dall’assessora alla Salute, Daniela Faraoni, all’interrogazione da lui presentata alla Commissione bicamerale per il contrasto agli svantaggi dell’insularità, in merito alla proposta di nuovo piano della rete ospedaliera circolata nei mesi scorsi.
In particolare, l’assessora precisa che “la proposta di rimodulazione della rete ospedaliera dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa prevede un potenziamento di tutta l’offerta sanitaria ospedaliera; la dotazione di posti letto prevede un aumento sia per i posti letto per acuti che per i posti letto post acutie passando da 630 attivi alla data del 6 luglio 2025 a 752 relativamente agli acuti, e da 114 a 118 posti letto per i post acutie. Non viene prevista alcuna riduzione dei posti letto relativamente alle discipline di ortopedia e traumatologia presso il Presidio Ospedaliero di Noto che vengono interamente confermati né rispetto alla geriatria del Presidio Ospedaliero di Lentini che viene potenziata”. Con riferimento poi ai presidi ospedalieri dell’ASP di Siracusa, si evidenzia che “ottengono un potenziamento eccezion fatta del DEA di I livello Avola-Noto di nuova istituzione che rispetto al D.A.22/2019 risulta avere n.2 posti letto in meno”. Inoltre, i presidi ospedalieri minori verrebbero dotati “di nuove discipline e di posti letto e di servizi (cardiologia, oncologia, gastroenterologia, ginecologia, ortopedia, oculistica e otorinolaringoiatria)”. Con riferimento al quesito sui posti letto di terapia semi-intensiva, si specifica che “sono stati considerati all’interno delle unità operative di area così come previsto dall’articolo 2 del DLgs 19 maggio 2020 n.34”. Infine, in relazione al nuovo ospedale di Siracusa, “si è inoltre previsto al fine di garantire la popolazione nella fascia sud-meridionale dell’isola la creazione di un DEA di II livello con la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero presso la città di Siracusa con una dotazione di posti letto pari a n.438 prevedendo inoltre l’attivazione delle discipline necessarie per la classificazione come DEA di II livello ed in particolare saranno previste le seguenti nuove discipline: cardiochirurgia, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia pediatrica, chirurgia plastica, chirurgia toracica, neurochirurgia”.
Nel prendere atto di tali precisazioni, il senatore Nicita sottolinea l’esigenza di chiedere all’Assessora ulteriori chiarimenti sui nodi che restano da sciogliere, in particolare quali garanzie possono essere oggi assicurate in merito all’ “l’attivazione delle discipline necessarie per la classificazione come DEA di II livello”, alla disponibilità delle risorse totali e al cronoprogramma menzionato per il nuovo Ospedale di Siracusa. “Inoltre, si chiederanno chiarimenti in merito ai meccanismi relativi alla inclusione dei posti letto di terapia semi-intensiva all’interno delle unità operative di area ai sensi dell’articolo 2 del DLgs 19 maggio 2020 n.34, nonché in relazione alla richiesta, da tempo avanzata, in merito alla classificazione dell’Ospedale di Lentini con DEA I livello”, conclude.




Paura al carcere di Noto, detenuto dà fuoco alla cella: un agente gli salva la vita e finisce in ospedale

Sono stati momenti di tensione quelli vissuti alla Casa di Reclusione di Noto nel tardo pomeriggio di ieri. Un detenuto è andato in escandescenza minacciando di togliersi la vita, si è così barricato all’interno della sua camera detentiva e ha dato fuoco alla cella. Un agente, una volta compreso la gravità della situazione e del fatto che il fumo aveva ormai invaso la cella, è entrato per salvare il detenuto ed è riuscito a portarlo fuori. Il denso fumo, però, ha causato all’agente un’intossicazione che ha reso necessario il trasporto in ospedale, da cui è stato fortunatamente dimesso in mattinata.
“Questo che come O.S. non esitiamo a definire “atto eroico”, perché mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella di un detenuto non può che considerarsi tale, ed auspichiamo che l’Amministrazione valuti la possibilità di un encomio all’Agente intervenuto, ci dà il senso del delicato lavoro cui sono chiamati coloro che intraprendono il lavoro di poliziotto penitenziario. – dichiara il segretario provinciale OSAPP della Polizia Penitenziaria Giuseppe Argentino – La crisi endemica che attanaglia anche questo istituto penitenziario, con circa il 40% di carenza d’organico, ci fa comprendere che alle chiacchiere istituzionali non sono seguiti i fatti, né in termini di aumento d’organico rispetto alle reali carenze, né di intervento rispetto alle aggressioni perpetrate nei confronti del personale di polizia penitenziaria. Basti pensare che alla C.C. di Siracusa, su tredici Agenti trasferiti a fine corso dalla scuola di Catania, circa sette hanno già abbandonato la polizia penitenziaria.
Tutto questo perché il personale non può più accettare di essere bersaglio passivo di detenuti aggressori, a cui le Istituzioni non sanno dare alcuna risposta concreta.
Questa è una sconfitta per le Istituzioni ed un serio segnale a cui in molti si tappano le orecchie e chiudono gli occhi”.




Ruspe nella Riserva Naturale Ciane-Saline, Stefio presenta un’interrogazione al Libero Consorzio

L’utilizzo di ruspe e altri mezzi meccanici all’interno della Riserva Naturale Ciane-Saline è finito al centro del dibattito nel Libero Consorzio comunale di Siracusa. Il consigliere e sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, ha infatti presentato un’interrogazione consiliare al presidente Michelangelo Giansiracusa in merito allo svolgimento di lavori con mezzi meccanici e alle possibili violazioni del regolamento regionale di gestione della Riserva.
Nei giorni scorsi, il Comitato Parchi ha presentato una denuncia riguardante l’impiego di un escavatore meccanico nell’area della riserva, in particolare nella zona delle foci dei fiumi Ciane e Anapo. Secondo Stefio, tali attività di scavo e di movimentazione dei sedimenti sabbiosi potrebbero configurarsi come una manomissione dell’habitat fluviale, con gravi ripercussioni sul sistema naturale protetto. L’uso di mezzi meccanici, inoltre, potrebbe violare il regolamento regionale della Riserva Naturale Ciane-Saline, che vieta interventi artificiali e non autorizzati al fine di tutelare gli habitat naturali e le specie protette. Preoccupano, in particolare, l’eventuale assenza di autorizzazioni specifiche e i possibili effetti negativi su flora, fauna ed equilibrio ambientale.
Il sindaco di Carlentini chiede quindi al presidente del Libero Consorzio: “Se sia a conoscenza dell’impiego di ruspe o altri mezzi meccanici nella Riserva e, in caso affermativo, se tali attività siano state regolarmente autorizzate dalle autorità competenti; quali siano le finalità degli interventi in corso e quali misure siano state adottate per garantire la tutela ambientale, idraulica e biologica dell’area; se il Libero Consorzio abbia già effettuato, o intenda effettuare, verifiche e controlli per accertare eventuali violazioni del regolamento regionale e adottare i provvedimenti necessari; come intenda agire per prevenire ulteriori interventi non autorizzati che possano compromettere l’integrità della Riserva e per salvaguardare il patrimonio ambientale, naturalistico e culturale della zona”.




Un nuovo asilo nido a Floridia, iniziati i lavori: 36 posti per i più piccoli

Un nuovo asilo nido a Floridia. Sono infatti iniziati i lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio posto alle spalle dell’Istituto di beneficenza. La struttura, in passato adibita a centro Sprar, diventerà un asilo nido con 36 posti disponibili per divezzi e semidivezzi.
“Un supporto concreto che diamo alle famiglie della nostra città, proteso soprattutto ad alleviare le oggettive difficoltà che quotidianamente vivono i genitori che lavorano”, ha scritto il sindaco Marco Carianni sui canali social. Si tratta del secondo asilo nido che l’Amministrazione comunale consegna alla città.




Doppio sbarco nel siracusano, in poche ore arrivano oltre 100 migranti

Doppio sbarco nel siracusano, in poche ore arrivano oltre 100 migranti. Nelle scorse ore 71 migranti sono giunti sulla spiaggia dell’Isola delle Correnti, a Portopalo di Capo Passero. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e i soccorritori per avviare le operazioni di identificazione e assistenza, oltre a verificare le circostanze dell’arrivo.
Non si è trattato di un episodio isolato. Nella stessa zona, infatti, si è registrato un ulteriore sbarco con 41 migranti, tra cui un neonato.
Sono in corso accertamenti per ricostruire la dinamica degli sbarchi e individuare eventuali scafisti coinvolti.

Foto di Ivan Sortino.




Trasporto pubblico più moderno ed efficiente, arrivano le nuove pensiline e le paline informative a led

Consegnate le prime pensiline per il trasporto pubblico locale a Siracusa, mentre a inizio ottobre arriveranno le paline informative a led. A darne notizia è l’assessore alla Mobilità del comune di Siracusa Enzo Pantano, sottolineando gli ulteriore passi in avanti nel percorso di potenziamento e modernizzazione del trasporto pubblico. Si tratta di materiale acquistato dal Comune di Siracusa grazie a fondi statali. Gli uffici stanno adesso avviando le procedure di affidamento per i lavori di installazione e montaggio.
“Non tutte le fermate saranno dotate di pensiline, poiché in alcune aree gli spazi disponibili non consentono la collocazione delle strutture. Quanto alle paline informative, sugli schermi a led verranno visualizzate in tempo reale le informazioni sui bus in arrivo, così da offrire un servizio più puntuale e affidabile ai cittadini”, spiega l’assessore Pantano.
Le 29 pensiline sono state fornite dalla società Metalco di Treviso per un importo di 139.900 euro (oltre IVA), a cui si aggiungono 60.000 euro (IVA inclusa) per i lavori di installazione. Le 20 paline informative a led sono fornite dalla società Aesys spa di Bergamo per un importo di 139.800 euro (oltre IVA), con ulteriori 60.000 euro (IVA inclusa) destinati alle operazioni di posizionamento. L’avvio delle relative operazioni di montaggio e messa in funzione è previsto entro l’autunno.
“Si tratta di un investimento importante – sottolineano il sindaco Francesco Italia e l’assessore Enzo Pantano – che consentirà di rendere più moderno ed efficiente il sistema del trasporto pubblico locale. Le nuove paline informative e le pensiline renderanno ancora più semplice l’accesso e l’utilizzo del servizio, finalmente funzionale e capillare. Continueremo a lavorare per renderlo sempre più vicino alle esigenze quotidiane dei cittadini e dei visitatori della città”.




Parco dell’Aquila ripulito dopo mesi, ma non basta. Cavallaro (FdI): “Ci vuole metodo e rispetto”

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro, pone l’attenzione sulla manutenzione del Parco dell’Aquila in via Padova. L’area, tra ieri e questa mattina, è stata ripulita dai rifiuti, ma – secondo il consigliere – la vicenda di questo parco è utile per chiarire come la mozione rappresenti un atto politico del Consiglio comunale, finalizzato a imprimere un vincolo all’azione amministrativa. Alla sua approvazione, infatti, dovrebbero seguire tutti gli atti necessari, a cominciare dall’appostamento delle somme in bilancio, qualora servano, per l’esecuzione delle opere previste.
Per comprendere la questione bisogna fare un passo indietro. Il 15 novembre del 2024 il consiglio comunale di Siracusa approvava la mozione del gruppo di Fratelli d’Italia, che impegnava l’Amministrazione comunale alla manutenzione del Parco Dell’Aquila in via Padova. “Nulla è stato fatto per mesi,- dice Cavallaro – nonostante email, solleciti, verbali e scritti.”
Il consigliere sottolinea infatti che “sono troppe, purtroppo, le mozioni approvate dall’aula rimaste carta straccia. Basti pensare a quella sulla valorizzazione della Balza Akradina, a quella sulle ciclabili, a quella in materia di Protezione civile e di incendi, a quella su via Toscano, invasa da incuria, abusivismo e spazzatura, tanto per citarne alcune”.
“Non andremo a chiedere per cortesia di eseguire i lavori di manutenzione, non cercheremo scorciatoie, non rinunciamo all’idea che abbiamo della buona politica, per cui auspichiamo prassi concrete e virtuose. – precisa – L’Amministrazione deve intervenire, lo deve fare urgentemente, la responsabilità dell’omissione è di chi esercita il governo della città e il nostro compito, dai banchi della minoranza, è denunciarla. Il Parco è stato devastato, le panche in pietra divelte, come anche la fontanella, lo scivolo per bimbi è pericoloso. Non basta la pulizia (realizzata dopo lunghissimi mesi e solleciti) anche se è un piccolissimo passo in avanti per cui ringrazio l’assessore Aloschi, che ho incessantemente compulsato. Ora occorre procedere a ripristinare funzionalità e decoro, ripristinando le panche e mettendo qualche altro giochino per i bimbi”.
In conclusione, Cavallaro lancia un appello affinché si individui un metodo di costante monitoraggio, in modo che le deliberazioni del Consiglio comunale e le attività ispettive dei consiglieri abbiano sempre un epilogo positivo.
“Emerge un grande problema di metodo e di mancanza di rispetto, su cui il Presidente del Consiglio comunale non può mostrare leggerezza, come fatto finora. Succede con diverse istanze di accesso agli atti, che non vengono prontamente riscontrate, se non dopo ripetuti solleciti. È questo il concetto di trasparenza che ha questa Amministrazione?
Chiediamo un’inversione di rotta, pretendiamo maggiore rispetto per le prerogative dei consiglieri comunali e per tutto l’organo collegiale; il Presidente Di Mauro, più volte sollecitato da me in aula, apra un tavolo di confronto con l’Amministrazione attiva per risolvere le criticità, così non si può andare avanti e i cittadini devono sapere, è così da due anni”, conclude il consigliere comunale di Fratelli d’Italia.




L’Ocean Viking è sbarcata ad Augusta dopo gli spari: sospetto caso di tubercolosi a bordo

L’Ocean Viking è attraccata ieri sera nel porto di Augusta con a bordo 87 migranti, soccorsi in due diverse operazioni di salvataggio. Dopo lo sbarco sono state avviate le procedure di identificazione. La maggior parte dei naufraghi proviene dal Sudan e tra loro ci sono 21 minorenni non accompagnati. La decisione di dirottare la nave su Augusta, dopo l’indicazione di Siracusa come “porto sicuro”, sarebbe da collegare alla presenza di un presunto caso di tubercolosi a bordo. L’uomo è stato preso in carico dai sanitari e trasferito in ospedale per tutti gli accertamenti del caso. In mattinata attesi gli esiti.
La nave, come denunciato dalla ong SOS Méditerranée — che ha diffuso foto dei bossoli e dei finestrini frantumati dai colpi — domenica mattina è stata attaccata in acque internazionali dalla Guardia costiera libica. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
“Mentre i nostri team erano impegnati nella ricerca del caso di soccorso – scrive SOS Méditerranée – la Ocean Viking è stata avvicinata dalla motovedetta libica, che ha illegalmente chiesto di lasciare la zona e dirigersi verso nord. L’informazione ci è stata fornita prima in inglese e poi in arabo, con la traduzione del nostro mediatore culturale a bordo, che ha informato dal ponte che la Ocean Viking stava lasciando la zona. Tuttavia, senza alcun preavviso o ultimatum, due uomini a bordo della motovedetta hanno aperto il fuoco sulla nostra nave umanitaria, iniziando un assalto durato almeno 20 minuti ininterrotti direttamente contro di noi”.
“Chiediamo che venga condotta un’indagine approfondita sugli eventi di ieri pomeriggio e che i responsabili di questi atti che mettono a repentaglio la vita delle persone siano assicurati alla giustizia”, afferma Valeria Taurino, direttrice generale di SOS Méditerranée Italia.
“Chiediamo inoltre la cessazione immediata di ogni collaborazione europea con la Libia. Un soggetto che avanza rivendicazioni illegali in acque internazionali, ostacola deliberatamente i soccorsi a persone in pericolo di morte e prende di mira operatori umanitari disarmati e persone salvate non può essere considerata un’autorità competente. Non possiamo accettare che una guardia costiera riconosciuta a livello internazionale compia aggressioni illegali. Chiediamo inoltre la fine della criminalizzazione dei soccorsi, atteggiamento che non fa altro che creare un terreno fertile per questi attacchi incredibilmente violenti”, conclude Taurino.
Il Viminale aveva inizialmente assegnato come porto di sbarco Marina di Carrara, poi Siracusa, fino alla decisione finale di far approdare la nave ad Augusta.
Sulla vicenda è intervenuto il vicepresidente del Gruppo Pd in Senato Antonio Nicita. “E’ inaudito quanto avvenuto su acque internazionali, dove la nave Ocean Viking, dopo aver effettuato due soccorsi e salvato 87 vite in mare, tra cui 21 minori non accompagnati, in gran parte provenienti dal Sudan, è stata oggetto per 20 minuti di una sparatoria che ha crivellato la nave imponendo al comandante di individuare il più vicino porto sicuro a Siracusa. Non è mai accaduto – osserva – un episodio del genere nel quale si è sparato ripetutamente e insistentemente ad altezza d’uomo. Chiederemo chiarezza al Governo su quanto accaduto. Non è ammissibile – prosegue – che chi salva vite e chi viene salvato sia posto a rischio della propria vita per attacchi terroristici libici in acque internazionali. È poi paradossale che l’unico modo che hanno le navi ONG di attraccare in Sicilia e non nel Nord Italia, come avviene ormai sistematicamente per ritardare le loro azioni nel mediterraneo, è quello di essere rese inagibili da attacchi terroristici”.