Calcio. Noto, il nuovo allenatore è Fabio Di Sole

E’ Fabio Di Sole il nuovo allenatore del Noto e adesso c’è l’ufficialità. Il tecnico 40enne,  di origini calabresi,  incontra oggi i componenti della rosa. Di Sole vanta una lunga carriera da calciatore professionista in serie A, con la Reggina e la Fiorentina, in B con Cosenza, Reggina e Catanzaro e in serie C con club gloriosi come Spal e Pistoiese. All’attivo diverse vittorie, tra cui due promozioni in serie A proprio con Reggina e Fiorentina. Ha allenato il settore giovanile dell’Hinterreggio in Lega Pro ed è stato commissario tecnico per la Calabria al Torneo della Regione. Infine, durante la scorsa stagione, Di Sole è stato componente dello staff tecnico del Matera, promossa in Lega Pro.




Siracusa. Manomesso lo sportello Postamat di viale Santa Panagia, la polizia scopre un sistema di clonazione carte

Un sistema di clonazione delle carte postamat allo sportello dell’ufficio postale di viale Santa Panagia. Lo hanno scoperto gli uomini delle Volanti, a seguito della segnalazione di un utente insospettito da alcune anomalie riscontrate nel momento in cui tentava di prelevare del denaro. Gli agenti hanno riscontrato che il sistema elettronico era dotato di microtelecamera, utilizzata per clonare le carte inserite dagli utenti per effettuare le operazioni consentite. Non si tratta del primo caso analogo in città, motivo per cui la polizia invita tutti i cittadini possessori di carte bancomat, di credito e postamat a prestare la massima attenzione e ad avvisare, in caso “sospetti o dubbi al momento dei prelievi la polizia attraverso il 113”.




Siracusa. Troppo grassa per essere trasportata in barella, intervengono i vigili del fuoco

Momenti di apprensione questa mattina in via Tripoli. Nella tarda mattinata, una telefonata al 118 dell’ospedale “Umberto I” segnalava la presenza, in un appartamento al sesto piano, di una donna che accusava un malore. Immediato l’intervento dei sanitari. Una volta sul posto, però, gli operatori del nosocomio hanno constatato notevoli difficoltà di intervento. Subito dopo il primo soccorso, infatti, nel momento in cui si è tentato il  trasporto della donna in barella fino all’ambulanza parcheggiata davanti  al portone, il personale del 118 si è reso conto dell’impossibilità utilizzare ascensore e scale per via  della mole della donna. Per questa ragione si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Le condizioni di salute della donna non desterebbero particolari preoccupazioni.
I familiari della donna lamentano però un atteggiamento che definiscono “svogliato” da parte dei soccorritori. Non sarebbe stato, infatti, il primo intervento di soccorso, ma tutte le altre volte – spiegano – non era stato necessario far ricorso all’ausilio dei vigili del fuoco visto che i paramedici avevano provveduto da soli ad accompagnare la signora giù, sino all’ambulanza.




Augusta. In porto i 900 migranti soccorsi domenica nel Canale di Sicilia

E’ arrivata questa mattina al porto di Augusta la nave Diciotti della Guardia Costiera, dopo il salvataggio di 909 migranti, portato a termine domenica scorsa nel Canale di Sicilia. In corso le operazioni di sbarco e riconoscimento.
(Foto: repertorio)




Avola. Sabbiadoro, proiettili conficcati nella roccia: intervengono gli artificieri

Due proiettili di grosso calibro conficcati nella roccia a circa 7 metri dalla costa di Sabbiadoro, lungo il litorale di Avola sono stati rinvenuti nei giorni scorsi da alcuni bagnanti e segnalati alla Capitaneria di Porto di Siracusa. Si tratta probabilmente di proiettili utilizzati durante l’ultimo conflitto mondiale. La Guardia Costiera ha avviato le verifiche del caso e le operazioni di bonifica dell’area. Per consentire l’intervento degli artificieri lo specchio acqueo interessato dal rinvenimento  è stato interdetto, per un raggio di circa 100 metri,  alla balneazione, alla navigazione, alle immersioni, alla pesca e a qualsiasi altra attività non autorizzata fino al termine delle operazioni predisposte.




Priolo. "Via libera" al rifacimento della segnaletica stradale

Al via il rifacimento della segnaletica stradale tra viale Annunciata e via Pindemonte e nei punti nevralgici del centro abitato. Lo annuncia la presidente della commissione consiliare Viabilità, Daniela Tringali. Gli interventi partiranno entro la metà della prossima settimana. Il personale della società “In House Priolo” partirà dalle aree limitrofe ai plessi scolastici. La nuova segnaletica sarà realizzata anche attraverso l’apposizione di mattonelle di abbellimento. La decisione segue una riunione convocata nei giorni scorsi dalla presidente della commissione per dibattere con i rappresentanti dell’amministrazione comunale del tema della sicurezza stradale.




Noto. "Ho a cuore l'Opam, l'arte del sale", raccolti oltre mille e 200 euro

Conclusa la raccolta fondi avviata nell’ambito della quarta edizione di “Ho a cuore l’Opam, l’arte del sale”, l’iniziativa a cura dei Maestri Infioratori e del gruppo “Amici dell’Opam” di Noto. La somma raccolta ammonta a mille 250 euro, due assegni predisposti dalla presidente dell’associazione Maestri Infioratori, Oriana Montoneri. Il primo, di 900 euro, andrà all’Organizzazione per l’alfabetizzazione mondiale e, nel dettaglio, al progetto “Adottiamo i catechisti di Bokela nel Congo”. Il secondo assegno sarà invece destinato alla piccola Miriam, una bimba di Noto di due anni, che sarà sottoposta ad un trapianto  di cuore. Sabato sera si è svolta la cerimonia conclusiva, alla presenza del sindaco, Corrado Bonfanti . “Un ringraziamento particolare- commenta Montoneri- va a tutti coloro i quali hanno contribuito, donando un piccolo contributi in cambio di un fiore di carta e agli infioratori junior, che si sono impegnati, in queste sere, nella raccolta fondi di beneficenza”.




Siracusa. Oltre 300 multe nel fine settimana in Ortigia, i vigili urbani dichiarano guerra al parcheggio selvaggio

Amara sorpresa per circa 300 siracusani che nel fine settimana hanno scelto Ortigia parcheggiando però in maniera “selvaggia”,  in spazi in cui la sosta non è consentita per varie ragioni. Al loro ritorno hanno trovato una sfilza di “bigliettini bianchi” sul cruscotto dell’auto. Soprattutto chi aveva  posteggiato sulle “strisce gialle”, in prossimità di curve e perfino all’interno della Ztl, sfidando ogni divieto.
Il comando dei Vigili Urbani e i carabinieri avevano già annunciato l’intenzione di avviare un’azione “tolleranza zero” nei confronti di chi contravviene alle regole e quelli registrati lo scorso week end sono numeri che testimoniano l’intenzione di non mollare la presa. Lo ribadisce in maniera chiara anche il comandante della Municipale, Enzo Miccoli. “Le regole vanno rispettate- premette il dirigente del Comune- e non dovrebbe essere necessario passare alla fase repressiva per convincere i nostri concittadini a comportarsi come è previsto. C’è un problema oggettivo- aggiunge- che riguarda in particolare alcune zone della città, fra cui il centro storico e l’amministrazione comunale sta affrontando la vicenda nella migliore maniera possibile. Il nuovo piano della mobilità ne sarà la dimostrazione”. “Pugno di ferro”, quindi, per “convincere” automobilisti e conducenti di mezzi a due ruote a desistere dalle cattive abitudini, “tradizioni” spesso radicate, che è difficile spezzare senza un valido “motivo”.
“A tanti sembra normale parcheggiare sulle strisce blu oltre la soglia di tolleranza già concessa- prosegue Miccoli- o lasciare il proprio mezzo in stalli riservati perché altrove, magari, non hanno trovato posto, come se questa fosse una valida giustificazione. Non è così. Il buon funzionamento del sistema di mobilità deve necessariamente passare attraverso l’assoluto rispetto della legge”.




Siracusa. Radioterapia, nomine e burocrazia fanno arenare l'iter. Zito: "Entro settembre risposte definitive"

“La Sicilia si conferma regione dai tempi biblici e i ritardi accumulati nell’avvio del percorso per la realizzazione di Radioterapia all’ospedale Rizza lo dimostrano chiaramente”. Il deputato regionale del Movimento 5 stelle, Stefano Zito, torna a puntare l’indice contro il mancato “via” agli interventi che entro il prossimo anno dovrebbero consentire alla provincia di essere dotata del macchinario necessario per la cura di alcune tipologie di patologie tumorali.
Ad oggi Siracusa ed Agrigento  rimangono gli unici due centri, nell’Isola, a non disporre delle necessarie attrezzature, nonostante i finanziamenti stanziati e un progetto all’avanguardia, presentato ufficialmente poco prima che l’ex commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia fosse sostituito dall’attuale direttore generale, Salvatore Brugaletta.
Il progetto prevede la costruzione di una struttura  di 800 metri quadrati che, oltre al bunker destinato ad ospitare l’acceleratore lineare, avrà tre macro aree: una destinata al pubblico, una al personale medico e una terza riservata ai pazienti prima del trattamento.
Ma l’impresa che si è aggiudicata l’appalto non ha ancora preso in consegna i lavori. “Dal momento dell’aggiudicazione- spiega Zito- la ditta ha 90 giorni di tempo per procedere. C’è, però, da considerare che dal punto di vista burocratico sono necessari alcuni adempimenti non ancora espletati da parte dell’Unità operativa complessa Affari del Provveditorato”. Conseguenza della sostituzione del responsabile. A questo punto, tuttavia, non ci sarebbero più ostacoli, tanto che entro la fine di settembre “si dovrebbe avere una risposta definitiva da parte dell’Asp, che si dovrebbe tradurre- aggiunge il deputato del Movimento 5 stelle- nell’avvio degli attesi lavori, su cui nei mesi scorsi si sono concentrate le attenzioni di tanti, anche a seguito dello sciopero della fame indetto da Ermanno Adorno, a cui altri esponenti politici e della società civile hanno dato il loro supporto”.
(foto: l’esterno del padiglione di radioterapia come da progetto)
 




Tumori, Don Prisutto dal prefetto: "Ancora commissioni e protocolli, mentre la gente muore"

Un colloquio di due ore, nel corso delle quali il prefetto, Armando Gradone ha assicurato a Don Palmiro Prisutto che le lettere inviate al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sono arrivate a destinazione e che sono state lette dal capo dello Stato, che avrebbe interessato “gli organi competenti”. L’incontro di ieri tra l’arciprete di Augusta e il rappresentante territoriale di governo è servito a puntare ancora una volta l’attenzione sull’emergenza tumori nel triangolo industriale della provincia, una battaglia che Don Prisutto conduce da anni e che, negli ultimi giorni, ha registrato anche un passo avanti, con la decisione, da parte dell’Arcidiocesi, di realizzare, attraverso tutti i parroci della provincia, un registro dei tumori parallelo a quello ufficiale, da sottoporre alla Procura della Repubblica perché possa utilizzare i dati raccolti nel territorio, dalle famiglie di chi muore per patologie tumorali, per compararli con i numeri forniti dagli altri enti e percorrere, magari, strade non ancora percorse. Dopo la convocazione dal parte del prefetto, Don Prisutto non sembra, comunque, farsi illusioni. Ha già ottenuto, negli anni, tante rassicurazioni e adesso preferisce attendere risultati concreti, riscontri “ufficiali” da parte della Presidenza della Repubblica, prima di esultare. Lo dice a chiare lettere quando scrive l’ennesima lettera a Napolitano, a cui chiede comunicazioni ufficiali “Per conoscere e interloquire con chi, nei citati “organi competenti”, seguirà la nostra vicenda”. Gradone ha annunciato la redazione di un protocollo che induca tutte le “componenti interessate al problema a sedere intorno allo stesso tavolo fissando modi e tempi per contrastare l’inquinamento, la vera priorità- ribadisce Don Prisutto- della nostra provincia”. Un programma che convince poco l’arciprete di Augusta, visto che non si tratta di nulla di nuovo rispetto a quanto già fatto anche in passato. “Sarà l’ennesima commissione- prevede Don Prisutto- e mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata. In attesa che questa commissione discuta di centraline, di quali inquinanti monitorare e che la magistratura accerti colpe e responsabilità, ad Augusta si continuerà ad ammalarsi e morire.  Non si può aspettare”.La proposta di Don Prisutto è differente. “L’urgenza è un piano sanitario eccezionale, anche obbligatorio- dice l’arciprete di Augusta-  che miri alla precoce scoperta di questa patologia unitamente alla dotazione della città di tutte le strutture mediche occorrenti al caso. Fermare questa strage è un preciso dovere delle istituzioni preposte”.  Doverosa resta, per Don Prisutto, una visita di Napolitano nel territorio.