Siracusa. Decine di strutture ricettive irregolari e tassa di soggiorno ignorata. Il Comune dichiara guerra agli abusivi

Strutture ricettive a tutti gli effetti, ma prive di qualsiasi autorizzazione. Il settore Commercio del Comune di Siracusa ha scoperto 30 casi di alberghetti e bed and breakfast abusivi. I proprietari ne subiranno, adesso, le conseguenze in termini di sanzioni e amministrativi. Un primo passo verso quella che il sindaco, Giancarlo Garozzo preannuncia come una battaglia per il “ripristino della legalità e per non penalizzare chi opera correttamente, nel rispetto delle regole”. La polizia annonaria starebbe passando il territorio al setaccio. Raffica di sanzioni per le posizioni irregolari riscontrate. “Anche per questo- prosegue il sindaco- invito i cittadini che non sono ancora in regola a comunicare subito la propria posizione, prima di essere, comunque, smascherato dagli agenti al lavoro”. Sul versante tassa di soggiorno, risultati deludenti per l’amministrazione comunale. La maggior parte degli albergatori avrebbe ignorato, da dicembre ad oggi, l’istituzione dell’imposta per i turisti che soggiornano in città. I primi risultati parlano di “solo 10 strutture che hanno provveduto a comunicarne l’applicazione e a versarne il ricavato”. Motivo di rammarico per l’assessore al Turismo, Francesco Italia. “Abbiamo confrontato i dati relativi alle presenze trasmessi alle autorità statali di controllo con quelli ricevuti dal Comune e siamo in attesa di conoscere quelli in fase di trasmissione. Questo ci darà un quadro complessivo delle presenze, che deve chiaramente coincidere”. Un peccato, per il vice sindaco, che l’imposta venga,a quanto pare, ignorata perché “l’amministrazione attribuisce grande importanza alle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno come strumento per dotare la città di attività, eventi e servizi strategici per l’industria turistica”.




Priolo. Furto nella biblioteca comunale, arrestata l'addetta alle pulizie. Denunciati due complici

Da un pò di tempo era l’addetta alle pulizie della biblioteca comunale di Priolo e ne conosceva, quindi, ogni centimetro quadrato, come le sue tasche. Poco da rubare, a parte i libri ed un computer, ma quel pc sarebbe bastato a Lidia Zocco, una priolese di 43 anni, come “bottino”. Insieme ad altre due persone, la quarantatreenne si sarebbe introdotta, nel cuore della notte, all’interno dei locali della biblioteca, utilizzando semplicemente le chiavi che le erano state consegnate per poter svolgere il suo lavoro. Con estrema sicurezza, i tre presunti ladri avrebbero raggiunto la sala adibita ad internet point , impossessandosi del pc e allontanandosi subito dopo. Pensavano, probabilmente, di averla fatta franca. Un dettaglio, però, evidentemente, era sfuggito all’addetta alle pulizie: la biblioteca è dotata di telecamere di videosorveglianza, che hanno ripreso la scena, non lasciando alcun dubbio sulla dinamica del “colpo”. I carabinieri hanno analizzato le riprese ed hanno riconosciuto immediatamente i presunti responsabili, a partire dall’addetta alle pulizie, arrestata. La donna ha confessato, ma in un primo momento si sarebbe rifiutata di fornire le generalità dei suoi complici. Per risalire alla loro identità, i militari di Priolo si sono avvalsi della collaborazione dei colleghi della tenenza di Floridia e del Norm della Compagnia di Siracusa. Dopo qualche ora, per loro è scattata una denuncia.




Siracusa.Incidente Isab Sud: reazioni e iniziative da Roma, Palermo e Siracusa

Dopo l’incidente all’impianto 500 di Isab Sud, si fa sentire il mondo politico locale, regionale e nazionale. A Roma, dopo l’intervento immediato del presidente dei Verdi, Bonelli, si “occupano” di quanto avviene nella zona industriale siracusana due parlamentari: Palazzotto (Sel) e Amoddio (Pd).
“Subito una verifica sulle sostanze potenzialmente tossiche sprigionate attraverso la combustione nella zona industriale di Priolo e Siracusa”. E’ la richiesta di Erasmo Palazzotto. “Siamo molto preoccupati- dice l’esponente del partito di sinistra- per la salute dei cittadini di Priolo e Siracusa. Serve un intervento urgente e tempestivo da parte del Ministero dell’Ambiente e della Regione Sicilia per verificare quale sia il livello di sostanze potenzialmente tossiche sprigionate dalla combustione e capire se c’è un rischio oggettivo per chi vive in prossimità del petrolchimico, anche alla luce del recente studio dell’Organizzazione mondiale della Sanità e della richiesta dell’Arpa Sicilia di rivalutare l’ “Aia” (autorizzazione integrata ambientale) concessa. Senza un intervento adeguato- conclude Palazzotto- il petrolchimico rischia un disastro ambientale senza precedenti”. La parlamentare Sofia Amoddio annuncia “due interrogazioni: la prima al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro degli Interni affinché diano mandato alla Prefettura di Siracusa di accelerare l’iter di realizzazione della nuova sede del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Augusta, al fine di migliorare in maniera significativa, a sicuro vantaggio dei cittadini, la risposta operativa della macchina dei soccorsi in caso di calamità e di incidenti industriali rilevanti; la seconda interrogazione, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. A quest’ultimo – conclude l’On. Amoddio – chiedo di intervenire affinché ponga in essere quanto di competenza perché questi incidenti non abbiano più a ripetersi”.
Da Palermo, arriva a Siracusa la terza commissione (Attività produttive) dell’Assemblea regionale siciliana. Il 7 marzo si riunirà alle 11 in Prefettura. All’ordine del giorno, l’esplosione all’Isab di ieri sera. Ad annunciarlo è il deputato regionale siracusano Bruno Marziano, presidente della commissione. “L’obiettivo della riunione  – ha dichiarato  Marziano – è quello di risalire alle cause dell’incidente, a garanzia della sicurezza dei lavoratori e degli stessi impianti dell’Isab”. All’incontro è prevista la partecipazione degli assessori regionali Linda Vancheri (Attività produttive) e Mariella Lo Bello (Territorio e Ambiente).
A Siracusa, interviene la commissione consiliare Ambiente che ha chiuso la seduta di questa mattina, interamente dedicata all’incidente di ieri pomeriggio negli impianti di Isab Sud, con una comunicazione indirizzata alle aziende del polo industriale. Una sollecitazione, ma anche la richiesta di “rendere pubblici i dati di bilancio degli ultimi anni, relativi agli investimenti sostenuti o preventivati per le manutenzioni eseguite o in programma. Una trasparenza di cui, secondo i componenti della commissione presieduta da Alfredo Romeo, non si può più fare a meno. I gruppi industriali che operano all’interno del Petrolchimico della provincia di Siracusa, secondo il documento diffuso dall’organismo consiliare, dovrebbero investire in maniera consistente sulla manutenzione, non solo ordinaria ma anche straordinaria, degli impianti. Duro il commento dei consiglieri, che ritengono “intollerabile per questo territorio il verificarsi di incidenti dell’entità di quello di ieri pomeriggio, anche in considerazione dell’effetto domino, con le conseguenze devastanti che potrebbero derivarne se fossero coinvolti gli impianti industriali attigui”.




Siracusa. Nuovo ospedale, vertice a Palermo per decidere il da farsi

Potrebbe ripartire da un incontro a Palermo, tra un paio di settimane, con l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino il percorso verso la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. L’argomento sarebbe stato affrontato ieri pomeriggio, a margine della cerimonia di stipula del contratto per la realizzazione del bunker che servirà per ospitare il servizio di radioterapia all’ospedale “Rizza” di viale Epipoli. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, avrebbe chiesto alla componente della giunta Crocetta garanzie sulla volontà, da parte della Regione, di fare la propria parte. Rispetto a quanto si era ipotizzato negli anni scorsi, la proposta del Comune, d’intesa con l’Asp, sarebbe quella di costruire il nuovo ospedale, non più nella zona della Pizzuta, ma in prossimità dell’autostrada. La ragione del cambiamento di indirizzo risiederebbe anche nelle notevoli difficoltà, anche economiche, che comporterebbe la fase di esproprio, se si portasse avanti l’idea di realizzare la struttura nella parte alta della città. Servono circa 110 milioni di euro per l’opera, recentemente ricompresa nel Documento unitario di programmazione degli investimenti sanitari in Sicilia. La richiesta del primo cittadino e del commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia è chiara ed è stata espressa nei giorni scorsi anche attraverso una lettera congiunta, indirizzata proprio all’assessore Borsellino. “I tempi- ribadisce il sindaco- non devono più dilatarsi. Qualunque sia la decisione definitiva, mantenendo la proposta originaria oppure optando le altre alternative- ribadisce Garozzo- il lavoro deve essere costante e quanto più celere possibile”.




Siracusa. Ospedali aperti a tutte le confessioni religiose, pronto il protocollo d'intesa

“Un esempio da proporre a tutte le aziende sanitarie provinciali siciliane”. L’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino commenta così l’iniziativa dell’Asp di Siracusa, pronta a garantire la libertà di culto a tutte le confessioni religiose negli ospedali della provincia di Siracusa. Pazienti e familiari  potranno – durante i ricoveri – interfacciarsi con rappresentanti della propria fede tutte le volte che ne avvertiranno il bisogno, soprattutto nei momenti più difficili della loro permanenza in ospedale. Il commissario straordinario, Mario Zappia ha ritenuto opportuno istituire un tavolo interreligioso con i rappresentanti di tutte le religioni presenti nel territorio. Attorno al tavolo, presieduto dall’assessore Borsellino e dal commissario Zappia, presenti i direttori sanitario e amministrativo Anselmo Madeddu e Vincenzo Magnano, si sono riuniti i cappellani degli ospedali di Siracusa, Lentini, Avola, Noto e Augusta, i direttori medici di presidio e i rappresentanti delle comunità ortodossa rumena, ebraica, islamica, buddista Soka Gakkai, della chiesa evangelica battista, testimoni di Geova. “Lo ritengo un doveroso passo, per il rispetto di tutte le culture e di tutte le religioni, nel processo di umanizzazione dei servizi sanitari, di integrazione, tolleranza e tutela dei diritti di tutti i cittadini- spiega Zappia  – Il protocollo d’intesa, integrabile per tutte le altre confessioni che richiederanno di aderirvi in futuro, è stato presentato in bozza per eventuali modifiche e sarà siglato nei prossimi giorni.
 




Siracusa. Sequestrato dalla magistratura l'impianto dove è avvenuto l'incendio all'Isab Sud.Probabile causa un compressore guasto

E’ stata riattivata da pochi minuti la circolazione veicolare lungo l’ex strada statale 114, interdetta al traffico dai vigili urbani di Siracusa subito dopo la violenta esplosione all’interno dell’impianto 500 di Isab Sud dove si lavorano idrogeno e benzina. L’incendio, che si sarebbe sviluppato da un compressore, è stato circoscritto nel giro di mezz’ora ed è stato limitato alla sola fase gassosa di idrogeno  prodotto che, combusto, non genererebbe sostanze inquinanti nell’atmosfera. Attorno le 20 le fiamme sono state del tutto spente. L’impianto è stato posto sotto sequestro dalla magistratura. Fortunatamente nessun ferito.
Vigili del Fuoco impegnati sul posto con tre squadre, insieme al funzionario tecnico. L’allarme era scattato poco dopo le 18. I mezzi dei pompieri sono partiti dalla sede centrale di via Von Platen e da Augusta, dopo le numerose segnalazioni da parte di  cittadini preoccupati dal forte boato avvertito e dalle alte fiamme.  I tecnici dell’impianto avrebbero subito fornito rassicurazioni sulla salute del personale. L’impegno si è, quindi, interamente concentrato sulle operazioni di spegnimento dell’incendio scoppiato all’interno dell’impianto di raffinazione di benzina. Fermati i processi di produzione e mandato in torcia il prodotto residuo, le squadre antincendio restano sul posto sino al totale abbassamento della pressione interna degli impianti. Tanta paura a Priolo, ma anche nella parte alta di Siracusa e a Belvedere,  dove si è temuta in un primo momento persino una scossa di terremoto. Immediate le telefonate al centralino di vigili del fuoco e della polizia.  Da un primo controllo non risulta che siano state liberate nell’aria sostanze tossiche. Sul posto si è recato anche il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, per verificare la situazione. Sabato dovrebbe essere convocata una seduta di Consiglio Comunale urgente per discutere dello scoppio e della sicurezza nell’intera zona industriale




Siracusa. Incidente Isab Sud, il leader nazionale dei Verdi, Bonelli: "Intervenga il Ministero dell'Ambiente"

Ci sono voluti pochi minuti perché la notizia dell’ennesimo incidente nella zona industriale di Siracusa arrivasse a Roma, nella sede nazionale dei Verdi. Il leader nazionale del partito ambientalista, Angelo Bonelli conosce bene il Petrolchimico di Priolo e di recente, dopo avere fatto tappa in provincia di Siracusa,  ha presentato un esposto alla magistratura sulla qualità dell’aria, insieme al responsabile provinciale, Giuseppe Patti. Bonelli non usa mezzi termini e chiede “al ministero dell’Ambiente e alla Regione Siciliana di fornire immediatamente informazioni ai cittadini su quello che si è verificato all’interno dello stabilimento industriale. I video che ci sono stati inviati- prosegue Bonelli- sono impressionanti. Il fatto che tutto questo avvenga in una delle bombe ecologiche italiane – conclude il leader dei Verdi – moltiplica in modo esponenziale le preoccupazioni per la salute dei cittadini che vivono in quel territorio”.




Area Vasta, oggi la firma e Garozzo invita Napolitano a Siracusa. Prima uscita ufficiale per il commissario Leotta

Una visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano a Siracusa, nei prossimi mesi. L’invito parte dal sindaco, Giancarlo Garozzo, che questa mattina durante la firma del protocollo d’intesa relativo al progetto di Area Vasta con Catania e Ragusa ha “rotto” il cerimoniale e dopo aver firmato al tavolo si è diretto verso la prima fila dove sedeva il capo dello Stato a cui ha stretto la mano e l’invito.
“Un momento storico per la nostra città e per il Sud Est siciliano-  descrive Garozzo il protocollo siglato questa mattina- perché dopo anni di tentativi non andati a buon fine, siamo finalmente riusciti a fare una sintesi virtuosa che consentirà concretamente a Siracusa, Ragusa e Catania di fare rete. Non sono soltanto concetti astratti- puntualizza il primo cittadino- Significa, al contrario, la possibilità concreta di reperire investimenti europei cospicui, che potranno essere utilizzati per realizzare grandi progetti, a partire da quelli legati all’ammodernamento delle infrastrutture, ma non soltanto”. La firma del protocollo d’intesa è stato anche la prima uscita ufficiale per il nuovo commissario straordinario della Provincia regionale di Siracusa, Ettore Leotta . Il percorso era partito d’intesa con l’ex ministro alla Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, ma i funzionari del ministero avrebbero confermato l’intenzione di portarlo avanti senza battute d’arresto. “Questo è il futuro- prosegue Garozzo- e abbiamo voluto far coincidere la firma dell’accordo con la visita a Catania del presidente Napolitano, proprio per sottolinearne l’importanza”. Non si tratta di un progetto “chiuso”. “Ci sarà la possibilità, per altri comuni siciliani, di aderire all’Area Vasta – dice ancora il sindaco di Siracusa- Pensiamo a Piazza Armerina, Giardini Naxos, Taormina”. Insieme a Catania e Ragusa, il Comune starebbe lavorando anche su versanti diversi da quello dei lavori pubblici. “Abbiamo in mente interessanti progetti legati alla promozione del territorio, a partire dall’iniziativa  “Cultura in Movimento”- aggiunge Garozzo -e la mia amministrazione comunale, così come faranno le altre nostre partner, si è dotata in questi giorni di un Ufficio Europa, che è poi quella “task force” prevista dal mio programma elettorale”. Dall’incontro con Napolitano, Garozzo si aspetta anche delle garanzie su tematiche non strettamente connesse al territorio. “Gli parlerò del cuneo fiscale – conclude il sindaco di Siracusa- sulla scorta delle indicazioni che sta fornendo il neo premier, Matteo Renzi”.
(foto: Garozzo saluta in prima fila il presidente Napolitano subito dopo aver firmato l’accordo con Catania e Ragusa. Al tavolo con il sindaco Bianco anche Ivan Lo Bell)




Siracusa. Acqua, slitta a lunedì il vertice dei sindaci. Comuni verso una gestione pubblica del servizio

Slitta a lunedì prossimo l’incontro convocato dal commissario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti con i sindaci della provincia di Siracusa che hanno consegnato gli impianti alla “Sai 8”. Nella sede dell’ex Eas, a Catania, i primi cittadini dovranno decidere quale sarà il percorso verso la nuova gestione del servizio idrico integrato dopo il fallimento della società che nel 2008 si era aggiudicata il servizio. Non ci sarebbero dubbi sulla volontà di ripubblicizzare il servizio. Saranno costituite due società di mini ambito, una per la zona nord, l’altra per la zona sud del territorio. Siracusa e Priolo hanno avviato un percorso comune, mentre Noto dovrebbe chiamare a raccolta la zona sud. Le due società dovrebbero assorbire quasi tutti i lavoratori di Sai 8 che vedono di buon occhio il ritorno alla gestione pubblica. IPercorso differente per i  comuni che non hanno mai consegnato gli impianti alla società. Per loro non cambia nulla rispetto agli ultimi anni. Continueranno, nelle more che la gestione delle acque sia nuovamente regolamentata in Sicilia, a gestire direttamente il servizio, confortati da un’apposita legge regionale.
 




Siracusa. Ancora controlli antidroga nelle scuole, sequestrati droga e tritaerba

Proseguono i controlli antidroga nelle scuole superiori della città. Anche questa mattina gli uomini delle Volanti hanno concentrato la loro attenzione sugli istituti scolastici del capoluogo, per dare un forte segnale di presenza e rappresentare un deterrente al fenomeno dello spaccio di stupefacenti tra i giovanissimi. Gli agenti, coadiuvati dalle unità cinofile, hanno incontrato gli studenti, spiegando loro a quali conseguenze, fisiche e penali, va incontro chi viene sorpreso con della droga, nel caso in cui si profili il reato di detenzione ai fini di spaccio. Controlli all’interno di alcune aule. Nell’ambito di tale attività, quattro giovani sono stati trovati in possesso di una modica quantità di stupefacenti e, per questo, sono stati segnalati all’autorità amministrativa. Sequestrati, inoltre, quattro trita erba, alcuni spinelli e delle cartine usate per “rollare”.