Siracusa. Strisce gialle sul lungomare di Ortigia. "A giugno ripartono i bus navetta"

Strisce gialle, riservate ai residenti, al posto dei parcheggi a pagamento e a quelli liberi sul lungomare di Ortigia e divampa la polemica. A protestare, anche attraverso Facebook, parecchi cittadini. Soddisfatti, invece, altrettanti siracusani che risiedono nel centro storico e che nelle scorse settimane hanno lamentato, anche attraverso il consiglio di quartiere, la carenza di stalli riservati a chi abita nell’isolotto, soprattutto dopo l’ordinanza che stabilisce il divieto di sosta, per tutti, in piazza San Giuseppe, adesso interamente pedonale. Il provvedimento aveva spinto il presidente del consiglio di circoscrizione, Salvo Scarso e altri consiglieri di quartieri a chiedere le dimissioni dell’assessore alla Viabilità, Silvana Gambuzza. Dopo l’avvio dei lavori di allestimento dei parcheggi riservati ai residenti sul Lungomare di Levante, la marcia indietro. Scarso ha espresso soddisfazione e sottolineato la “sensibilità dimostrata dall’assessorato al Centro Storico, retto da Francesco Italia, in attesa che venga riavviato il servizio bus navetta”. L’assessore Gambuzza spiega che si tratta di un primo intervento. “Altre strisce gialle saranno realizzate nei prossimi giorni in via Abela. E’ normale che ci siano cittadini d’accordo e altri che non lo sono- spiega l’esponente della giunta Garozzo- ma va precisato che non abbiamo eliminato tutte le strisce bianche e che abbiamo voluto dare una boccata d’ossigeno ai residenti , che rappresentava la maggiore criticità. Stiamo anche lavorando ad un piano di rivisitazione complessiva dei pass per accedere ad Ortigia nelle ore di Ztl, nelle more che venga avviato il servizio di bus navetta”. Gambuzza si sbilancia e detta una tempistica. “Speriamo di farcela entro la metà di giugno”.




Siracusa. Studenti restauratori riportano all'antico splendore una pala d'altare dell'Immacolata e un crocifisso del 1600

Il restauro di una pala d’altare collocata nell’altare maggiore della chiesa dell’Immacolata in Ortigia e di un Crocifisso ligneo del 1600 proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Conciliazione di Belvedere affidata ai migliori studenti del liceo artistico Gagini di Siracusa, sotto la supervisione di specialisti e docenti. E’ il progetto, sponsorizzato dall’Isab, che sarà illustrato lunedi mattina, alle 10,30, al liceo di via Pitia. Entrambe le opere sono in corso di restauro. Ne parleranno il dirigente scolastico, Simonetta Arnone, i professori e gli studenti coinvolti nel progetto, insieme ai rappresentanti dell’Isab.




Siracusa. Criminalità, ecco i numeri. Meno arresti, più denunce

Aumenta l’incidenza della criminalità in provincia di Siracusa. In altri termini, significa che aumenta il numero di denunce e arresti sommati gli uni agli altri. Sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto presentato dalla questura questa mattina, in occasione della presentazione delle celebrazioni per il  162° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Nel periodo maggio 2013-aprile 2014, la polizia ha effettuato 2 mila e 76 provvedimenti per ipotesi di reato (arresti e denunce) contro i mille 845 dello stesso periodo dell’anno precedente. Meno arresti, 271 contro 442, ma più denunce. mille 703 contro le mille 407 dell’anno precedente. I minori arrestati sono stati 16, un numero inferiore rispetto al 2013, quando le gli arresti di minorenni sono stati 25. E’ aumentato, tuttavia, il numero di ragazzini denunciati: 86 contro i 71 dell’anno scorso.
Un anno in cui sono stati commessi sei omicidi, mentre nel 2013 si era verificato un unico caso del genere. I tentati omicidi sono stati, invece, più numerosi lo scorso anno: 10 contro i 4 di quest’anno. Tra i casi “risolti”, l’arresto di Niky Nonnari, ritenuto l’assassino di Savo Miconi, ucciso davanti al Tempio d’Apollo il 20 dicembre scorso, durante la processione dell’Ottava di Santa Lucia.
La Squadra Mobile di Siracusa ha anche eseguito, lo scorso febbraio,un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania a carico di Pasqualino Mazzarella, ritenuto uno degli autori dell’omicidio di Liberante Romano, probabile regolamento di conti tra gruppi criminali che si contendevano, nel 2002, la leadership del clan Bottaro.Attanasio
Diminuiscono i furti denunciati: 163 contro 197. In aumento, però, le rapine, anche se il dato, in realtà, è molto vicino a quello dell’anno precedente: 29 rapine quest’anno, 27 lo scorso. Le estorsioni denunciate sono state 19. L’anno scorso, una in meno; 4 gli incendi dolosi.
Nell’ambito dei furti, diminuiscono quelli in abitazione: 579 contro 662. Più o meno invariato il dato relativo ai furti ai danni di esercizi commerciali: 154 contro 155. In aumento i furti d’auto:244 contro 199, mentre 136 motocicli sono stati rubati nel  periodo maggio 2012-aprile 2013 3 altrettanti con l’ultimo aggiornamento.
Entrando nel dettaglio dell’attività dei diversi reparti della polizia, l’Anticrimine si è occupata in maniera particolarmente attenta degli atti persecutori, anche in considerazione del significativo numero di denunce presentate, 52. In quest’ambito sono sati emessi 9 ammonimenti per stalking e 6 per violenza di genere.
Impegno straordinario nell’ambito dell’immigrazione. Insieme al Gruppo Interforze Contrasto Immigrazione Clandestina della Procura della Repubblica di Siracusa, sono state fermate o deferite all’autorità giudiziaria 60 persone, accusate a vario titolo di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Da evidenziare, l’operazione Tessa, che la scorsa estate ha portato a individuare un gruppo di cittadini stranieri, prevalentemente egiziani ed eritrei, che avrebbero organizzato e promosso delle traversate reclutando connazionali e altri stranieri interessati ad arrivare illegalmente sulle coste italiane.
In tema di contrasto allo spaccio di stupefacenti, sono state arrestate 30 persone, con il sequestro di ingenti partite di droga. E’ un versante, quello dell’uso e dello spaccio di stupefacenti, che rimane di stretta attualità. Un fenomeno che, spiegano le forze dell’ordine, è innescato e indotto dalle organizzazioni della criminalità organizzata.
Tra le operazioni di rilievo, l’emissione, lo scorso giugno, di 9 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Dda della Procura distrettuale della Repubblica di Catania nei confronti di presunti responsabili di estorsione perché , in concorso tra loro, con la minaccia implicita di appartenere o essere contigui al clan “Bottato-Attanasio”, avrebbero costretto il titolare di un negozio di moto e auto a cedere loro diversi mezzi o, comunque, a rinunciare a riscuoterne il prezzo.
Risale, invece, allo scorso ottobre, l’arresto di 3 persone , dopo la denuncia di un rivenditore di auto di Pachino, che aveva ricevuto un sms dal chiaro tenore estorsivo . Uno dei tre presunti responsabili in passato era accostato al clan Trigilia, che opera nella zona sud della provincia.
Infine le attività della polizia di prossimità: l’iniziativa “Angeli custodi” per la prevenzione e il controllo degli istituti postali della città nei periodi più sensibili, l’iniziativa “Non lasciamoli inTruffolare, per sensibilizzare gli anziani alle truffe che prendono di mira soprattutto i pensionati e il Piano Scuole, con controlli anche sui bus che trasportano gli studenti negli istituti scolastici, anche con l’impiego di unità cinofile, per contrastare l’uso e lo spaccio di droga in prossimità delle scuole.




Siracusa. Scuole, Marziano: "A rischio i finanziamenti per l'innovazione tecnologica"

“A rischio i finanziamenti per l’innovazione tecnologica nelle scuole. Occorre recepire le indicazioni del ministero sulle gare d’appalto”. A lanciare l’allarme è il deputato regionale Bruno Marziano, che ha presentato un’interrogazione affinché possa essere accelerato l’iter per le gare di appalto relative al bando Pon Fesr  “Ambienti per l’apprendimento” a cui hanno partecipato diverse scuole siciliane, ottenendo l’autorizzazione alla realizzazione di progetti per una somma pro capite di circa 75 mila euro*. «Chiedo al Presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’assessore Nelli Scilabra – ha dichiarato Bruno Marziano – di recepire tempestivamente le indicazioni avanzate dall’Autorità di Gestione dalla dirigente Annamaria Leuzzi”.  Le scuole hanno indetto bandi pubblici per l’acquisizione delle attrezzature previste, seguendo il principio dell’offerta più conveniente. Per questo  sono stati sollevati vizi di legittimità e le scuole hanno chiesto chiarimenti al Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca. “Ad oggi la Regione – prosegue Marziano- non ha fornito alcuna risposta e le scuole, tenute a rendicontare entro il 31 maggio 2014 le somme effettivamente impegnate, rischiano di perdere i finanziamenti e quindi l’opportunità di ampliare le proprie dotazioni tecnologiche per la didattica”.




Siracusa. Scuole, Marziano: "A rischio i finanziamenti per l'innovazione tecnologica"

“A rischio i finanziamenti per l’innovazione tecnologica nelle scuole. Occorre recepire le indicazioni del ministero sulle gare d’appalto”. A lanciare l’allarme è il deputato regionale Bruno Marziano, che ha presentato un’interrogazione affinché possa essere accelerato l’iter per le gare di appalto relative al bando Pon Fesr  “Ambienti per l’apprendimento” a cui hanno partecipato diverse scuole siciliane, ottenendo l’autorizzazione alla realizzazione di progetti per una somma pro capite di circa 75 mila euro*. «Chiedo al Presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’assessore Nelli Scilabra – ha dichiarato Bruno Marziano – di recepire tempestivamente le indicazioni avanzate dall’Autorità di Gestione dalla dirigente Annamaria Leuzzi”.  Le scuole hanno indetto bandi pubblici per l’acquisizione delle attrezzature previste, seguendo il principio dell’offerta più conveniente. Per questo  sono stati sollevati vizi di legittimità e le scuole hanno chiesto chiarimenti al Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca. “Ad oggi la Regione – prosegue Marziano- non ha fornito alcuna risposta e le scuole, tenute a rendicontare entro il 31 maggio 2014 le somme effettivamente impegnate, rischiano di perdere i finanziamenti e quindi l’opportunità di ampliare le proprie dotazioni tecnologiche per la didattica”.




Siracusa. Forestali, domani sit-in davanti alla prefettura. "Tagliate i privilegi, non il lavoro"

Tornano a protestare i lavoratori forestali della provincia di Siracusa. Per domani mattina, a partire dalle 9,30, è previsto un sit in davanti la prefettura, in piazza Archimede. Lo annunciato  Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, nel contesto della mobilitazione avviata in tutta la regione. I lavoratori, che consegneranno un documento al Prefetto, si sposteranno in mattinata sotto la sede dell’azienda foreste di piazza San Giovanni e successivamente davanti all’Ufficio del lavoro in via Necropoli Grotticelle. “La grave e pericolosa situazione che si è determinata nel settore- spiega il documento che sarà consegnato domani al prefetto, Armando Gradone – mette a serio rischio il sistema agro ambientale e Forestale.La stessa Finanziaria bis, pronta per essere discussa in Commissione Bilancio, che dovrebbe prevedere le risorse economiche necessarie per il completamento delle giornate di legge per tutti i Forestali, viene ancora rinviata, a data da destinarsi”.I segretari di Flai Cgil, Vera Uccello, Fai Cisl, Giuseppe Linzitto e Uila Uil Forestali, Gianni Garfì sottolineano anche  “il persistere della sottoscrizione di “ verbali” da parte del presidente della Regione , insieme all’assessore e ai dirigenti dei dipartimenti Forestali, senza che vengano rispettati”. Per i sindacati di categoria sarebbero “ assurde le dichiarazioni di alti dirigenti sui tagli al servizio Antincendio a circa il 50 per cento di personale, senza preventivare, un piano progettuale per la prossima Campagna Antincendio”. I forestali non ci stanno. “Vogliamo una politica che guardi allo sviluppo ed alla salvaguardia del territorio- conclude il documento delle segreterie sindacali –  Vogliamo continuare a lavorare e portare avanti le famiglie in questa terra. Si taglino  gli sprechi e i privilegi, non il lavoro”.




Siracusa. Forestali, domani sit-in davanti alla prefettura. "Tagliate i privilegi, non il lavoro"

Tornano a protestare i lavoratori forestali della provincia di Siracusa. Per domani mattina, a partire dalle 9,30, è previsto un sit in davanti la prefettura, in piazza Archimede. Lo annunciato  Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, nel contesto della mobilitazione avviata in tutta la regione. I lavoratori, che consegneranno un documento al Prefetto, si sposteranno in mattinata sotto la sede dell’azienda foreste di piazza San Giovanni e successivamente davanti all’Ufficio del lavoro in via Necropoli Grotticelle. “La grave e pericolosa situazione che si è determinata nel settore- spiega il documento che sarà consegnato domani al prefetto, Armando Gradone – mette a serio rischio il sistema agro ambientale e Forestale.La stessa Finanziaria bis, pronta per essere discussa in Commissione Bilancio, che dovrebbe prevedere le risorse economiche necessarie per il completamento delle giornate di legge per tutti i Forestali, viene ancora rinviata, a data da destinarsi”.I segretari di Flai Cgil, Vera Uccello, Fai Cisl, Giuseppe Linzitto e Uila Uil Forestali, Gianni Garfì sottolineano anche  “il persistere della sottoscrizione di “ verbali” da parte del presidente della Regione , insieme all’assessore e ai dirigenti dei dipartimenti Forestali, senza che vengano rispettati”. Per i sindacati di categoria sarebbero “ assurde le dichiarazioni di alti dirigenti sui tagli al servizio Antincendio a circa il 50 per cento di personale, senza preventivare, un piano progettuale per la prossima Campagna Antincendio”. I forestali non ci stanno. “Vogliamo una politica che guardi allo sviluppo ed alla salvaguardia del territorio- conclude il documento delle segreterie sindacali –  Vogliamo continuare a lavorare e portare avanti le famiglie in questa terra. Si taglino  gli sprechi e i privilegi, non il lavoro”.




Siracusa. Amianto, una proposta di legge per le vittime del killer silenzioso

Una proposta di legge con provvedimenti a tutela dei lavoratori che hanno lavorato a contatto con l’amianto. L’hanno presentata i deputati Pippo Zappulla e Antonio Boccuzzi ieri in parlamento. Un modo per disciplinare meglio la materia previdenziale, che è di esclusiva competenza dello Stato. “In tanti- ricorda Zappulla- hanno lavorato a contatto con la fibra killer , in ambienti insalubri, con massicce quantità di fibra e polvere d’amianto. Il nesso tra questo tipo di lavoro e l’insorgere di gravi malattie come il mesetelioma pleurico, neoplasia ad alta percentuale di mortalità e che presenta tra l’altro un tempo di latenza estremamente lungo, è ormai ben noto. Dal 1992, con la legge 257- ricorda l’esponente del Pd siracusano- sono stati numerosi gli interventi in materia che, però, hanno lasciato aperte e insolute situazioni a cui è indispensabile dare risposte adeguate a tantissimi lavoratori italiani e a diversi della stessa provincia di Siracusa”. La proposta prevede modifiche rispetto al riconoscimento del trattamento pensionistico per i lavoratori interessate. Nello specifico si tratta del riconoscimento all’esposizione anche per periodi inferiori ai 10 anni attualmente richiesti;la riapertura dei termini per la presentazione del curriculum all’Inail e una norma che prevede il recupero delle penalizzazioni previste dalla Riforma Fornero che, dopo avere previsto un coefficiente più alto ai fini delle prestazioni pensionistiche (in virtu’ di una aspettativa di vita purtroppo ridotta) non considera questa situazione ai fini dei requisiti per l’accesso alla pensione anticipato rispetto ai 62 anni di età, penalizzando di fatto questi lavoratori con la riduzione dell’assegno pensionistico. Per Zappulla occorre, comunque, anche censire tutto l’amianto presente nel Paese sotto qualsiasi forma per rimuoverlo e smaltirlo correttamente. “Un dovere – conclude il parlamentare di maggioranza- per un Paese civile bonificare il territorio e mettere in sicurezza tutte le are e zone dove è ancora presente l’amianto”.




Gestione servizio Idrico. Nasce l'idea di una società mista Aqualia/Comuni. Ma chi pensa agli utenti?

Un giorno pubblico, un altro privato. Il futuro della gestione del servizio idrico integrato in provincia di Siracusa vive di alternanza, tra novità e inevitabili interessi. E così anche l’approvazione del disegno di legge regionale che di fatto permette ai Comuni che hanno consegnato gli impianti a Sai 8 di tornare in possesso delle reti potrebbe rimanere lettera morta.
Si è capito durante l’incontro di questo pomeriggio al Tribunale tra i sindaci, la curatela fallimentare Sai 8 e il giudice delegato del fallimento. Il primo problema è di carattere temporale. Una società pubblica – da capire come e da chi costituita, tra patti di stabilità vari e blocchi di assunzioni – difficilmente potrebbe vedere la luce in venti giorni. Specie considerando il cammino sofferto di questi mesi, in cui persino l’ex commissario straordinario Buceti ha dato l’impressione di fidarsi poco della politica. Vanno tutelati tutti gli attuali dipendenti, 150 più l’indotto. E anche qui, la macchina pubblica potrebbe faticare per via della dichiarata intenzione di alcuni Comuni medio-piccoli di fare da se, con personale loro insomma.  Insomma, l’eventuale ritorno dell’acqua in mani pubbliche – se avverrà – non avverrà in tempi brevi.
Pertanto c’è da chiedersi cosa succederà alla data del 26 maggio, quando la Curatela cesserà il suo mandato e nella gestione dovevano subentrare gli spagnoli di Aqualia.  I privati rimangono in vantaggio. Offrono garanzie occupazionali e magnanimamente potrebbero acconsentire alla creazione di una società mista con un consiglio di amministrazione dove siedano anche componenti scelti dai Comuni. Qualcuno storcerebbe il naso pensando che così verrebbero create solo altre poltrone senza che per i cittadini/utenti cambino veramente le cose.
Perchè tra pubblico e privato nessuno parla di alcune cose. Gli investimenti che non ci sono stai e che andrebbero recuperati, ad esempio. La qualità del servizio e della stessa acqua, almeno in proporzione al costo. Costo che rimarrebbe allineato all’attuale, mentre in quei Comuni del siracusano dove gli impianti non sono stati consegnati a Sai 8 si continua a pagare molto meno a fronte di un servizio pressochè identico.
 




Siracusa. Inquinamento, nuovi sistemi per il monitoraggio dell'aria. Pronto un nuovo protocollo

Una migliore comunicazione con i cittadini sui dati relativi alla qualità dell’aria e l’adeguamento a quanto prevedono oggi le nuove normative. E’ quello che dovrebbe consentire di ottenere la nuova versione del protocollo per l’Ambiente, siglato nel 2005 e che dovrebbe adesso essere modificato e ampliato. A questa decisione sono giunti, questa mattina, i componenti del tavolo convocato dal prefetto, Armando Gradone nella sala riunioni del palazzo della Provincia di via Roma. Alla riunione hanno preso parte il commissario  straordinario dell’ex Provincia, oggi consorzio,  Mario Ortello, esponenti di Confindustria, sindacati, rappresentanti dei comuni della zona industriale, dell’Arpa, dell’Asp, del Cipa e , per la Regione, l’assessore al Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlata. L’incontro si è concluso con l’impegno  a rivedersi fra qualche settimana per la firma del protocollo aggiornato. “Ci si è dati dieci giorni di tempo- precisa il segretario generale della Uil provinciale, Stefano Munafò. Mi auguro che tale termine sia rispettato e che si arrivi alla firma di un protocollo che segnerà l’inizio di una nuova fase. L’impalcatura del nuovo documento, infatti, fornisce risposte importanti e regolamenta le attività di tutti i soggetti coinvolti in questa operazione di monitoraggio”.