Siracusa. Soppressione Geriatria, Zappia: "Asp contraria. Ecco la nostra idea di rete ospedaliera"

“Il mancato inserimento del reparto di Geriatria all’Umberto I può essere solo una dimenticanza, a cui l’assessorato regionale alla Salute porrà certamente rimedio”. Il commissario dell’Asp, Mario Zappia interviene così sulla prevista rimodulazione della rete ospedaliera predisposta dalla Regione e ancora allo stato di bozza. “Non trovo altre spiegazioni- prosegue Zappia – Si tratta di un reparto indispensabile”. La posizione del commissario dell’Asp sarebbe già stata espressa nel corso di un incontro al dipartimento regionale per la pianificazione strategica e in una nota ufficiale con cui l’azienda sanitaria provinciale ha espresso il proprio parere sulla bozza di rimodulazione della rete ospedaliera nel suo complesso. Piena condivisione sull’individuazione in unità operative complesse di Terapia intensiva, Radioterapia per l’Umberto I e Ortopedia per il presidio Avola-Noto.
Confermata l’esigenza di predisporre l’unità operativa complessa per la divisione di Medicina riabilitativa del “Rizza” di Siracusa, che nella bozza non viene individuata come tale, e di individuare come Unità operative semplici le Terapie intensive di Lentini, al pari di quella di Avola, entrambe con 6 posti letto ciascuno, e la Urologia di Lentini con 8 posti letto. “Le prime, infatti, – si legge nella nota – possono essere aggregate alle rispettive Unità operative complesse di Anestesia, mentre l’Unità operativa semplice di Urologia di Lentini può essere aggregata all’Unità operativa complessa di Chirurgia di Lentini considerato, peraltro, che esiste già una Unità operativa complessa di Urologia nel capoluogo”.
Per Geriatria, la proposta dell’Asp è quella mi mantenere l’unità operativa semplice con 12 posti letto, ricavando 8 posti dalla Medicina e 4 da Neurologia/Stroke. Riguardo, infine alle Unità operative di Riabilitazione e Lungodegenza di Noto, la Direzione aziendale propone di mantenere lo stesso numero di posti letto già individuati nella precedente bozza al fine di realizzarvi il polo per la post acuzie, così come anche per il presidio ospedaliero di Lentini propone di mantenere lo stesso numero di posti letto presenti nella precedente bozza per garantire un importante riferimento per i post-acuti anche nel Distretto ospedaliero nord.

 




Commissario a Rosolini, silenzio sulle regionali 2012. Gennuso: "Torno in Procura"

“La legge è uguale per tutti e se la Regione rimuoverà il sindaco, Corrado Calvo, nominando al suo posto un commissario straordinario, denuncerò alla Procura chi firmerà il decreto”. Non usa mezzi termini l’ex deputato regionale, Pippo Gennuso, alla luce della sentenza con cui il Tar di Catania ordina che in due sezioni del comune della zona sud vengano ripetute le elezioni amministrative per presunte irregolarità. La vicenda presenta delle analogie con quella che riguarda i presunti brogli alle regionali del 2012. L’ipotesi di commissariamento dell’amministrazione comunale di Rosolini non piace all’ex esponente del Movimento per l’Autonomia. “E’ arrivato il momento di dire basta alle furberie della presidenza della Regione- tuona l’ex parlamentare dell’Ars – Non è possibile adottare due pesi e due misure. Davanti alla stessa legge elettorale c’è un commissario pronto ad insediarsi, mentre per una sentenza inappellabile come quella del Cga di Palermo per le Regionali del 2012, che ordina il ritorno alle urne in 9 sezioni, non solo non viene applicato il verdetto dei giudici amministrativi, ma i deputati della circoscrizione di Siracusa, continuano a restare “abusivamente” al loro posto”. Gennuso sostiene che non sia comprensibile come mai “l’invio del commissario a Rosolini non debba corrispondere ad un provvedimento analogo per i parlamentari dell’Ars. La legge- conclude Gennuso- non può essere applicata a senso unico”.
 




Commissario a Rosolini, silenzio sulle regionali 2012. Gennuso: "Torno in Procura"

“La legge è uguale per tutti e se la Regione rimuoverà il sindaco, Corrado Calvo, nominando al suo posto un commissario straordinario, denuncerò alla Procura chi firmerà il decreto”. Non usa mezzi termini l’ex deputato regionale, Pippo Gennuso, alla luce della sentenza con cui il Tar di Catania ordina che in due sezioni del comune della zona sud vengano ripetute le elezioni amministrative per presunte irregolarità. La vicenda presenta delle analogie con quella che riguarda i presunti brogli alle regionali del 2012. L’ipotesi di commissariamento dell’amministrazione comunale di Rosolini non piace all’ex esponente del Movimento per l’Autonomia. “E’ arrivato il momento di dire basta alle furberie della presidenza della Regione- tuona l’ex parlamentare dell’Ars – Non è possibile adottare due pesi e due misure. Davanti alla stessa legge elettorale c’è un commissario pronto ad insediarsi, mentre per una sentenza inappellabile come quella del Cga di Palermo per le Regionali del 2012, che ordina il ritorno alle urne in 9 sezioni, non solo non viene applicato il verdetto dei giudici amministrativi, ma i deputati della circoscrizione di Siracusa, continuano a restare “abusivamente” al loro posto”. Gennuso sostiene che non sia comprensibile come mai “l’invio del commissario a Rosolini non debba corrispondere ad un provvedimento analogo per i parlamentari dell’Ars. La legge- conclude Gennuso- non può essere applicata a senso unico”.

 




Siracusa. Cd rompe con il sindaco, ma i consiglieri di riferimento no. Sullo: "Sono una figura di garanzia"

Non sembra destinata ad avere conseguenze concrete in consiglio comunale la dura presa di posizione di “Centro Democratico” nei confronti del sindaco, Giancarlo Garozzo e della maggioranza che lo sostiene. L’intenzione annunciata dalla segreteria provinciale di ritirare “con effetto immediato la propria rappresentanza in giunta” potrebbe non cambiare nulla rispetto agli equilibri attuali.  La forza politica che si riferisce al deputato regionale Pippo Gianni è da tempo fortemente critica nei confronti dell’amministrazione Garozzo. Al sindaco, “CD” contesta la presunta “persistente volontà di non dialogare con i partiti che hanno attivamente sostenuto la sua candidatura e l’attività della sua giunta”. Uscire dall’amministrazione comunale dovrebbe tradursi, teoricamente, anche nel far venire meno il sostegno in consiglio comunale. Gli esponenti di  “Centro Democratico” al quarto piano di palazzo Vermexio sono due. Uno di loro è il presidente del consiglio comunale,  Leone Sullo, l’altro,  Luciano Aloschi, è a capo del “Gruppo Misto”. Entrambi sono chiari quando esprimono le loro intenzioni. Il presidente dell’assise cittadina sottolinea che il suo ruolo “è di garante dell’intero consiglio. Una responsabilità che viene prima di qualsiasi ragione politica- commenta Sullo- Il mio è un  ruolo “super partes”. Se si considera, invece, il mio ruolo di consigliere- continua Sullo- mi sono sempre orientato in base ai provvedimenti da votare. Non ho una posizione  “a priori”. Ho sempre valutato caso per caso, tenendo bene a mente che il motivo per cui sono stato eletto è fare gli interessi della cittadinanza”. Dichiarazioni da cui emerge in maniera chiara la volontà di non modificare il proprio atteggiamento nei confronti dell’amministrazione comunale, “a meno che il partito – dice ancora il presidente del consiglio- non mi chieda di dimettermi, cosa che al momento non è avvenuta. In tal caso andrebbero fatte le valutazioni del caso e assunte le decisioni conseguenti” . Più o meno analoga la posizione di Aloschi. “Non ero al corrente dell’annuncio della segreteria provinciale di “Centro Democratico – chiarisce il capogruppo del Gruppo Misto – e, comunque, non ho motivo di assumere posizioni diverse da quelle che hanno caratterizzato il mio operato fino ad oggi. Sostengo da sempre le iniziative che mi sembrano positive per la città, non lo faccio con quelle che mi convincono meno. Credo che questa sia la migliore impostazione possibile, senza preconcetti. E così continuerò ad agire”.



Siracusa. Cd rompe con il sindaco, ma i consiglieri di riferimento no. Sullo: "Sono una figura di garanzia"

Non sembra destinata ad avere conseguenze concrete in consiglio comunale la dura presa di posizione di “Centro Democratico” nei confronti del sindaco, Giancarlo Garozzo e della maggioranza che lo sostiene. L’intenzione annunciata dalla segreteria provinciale di ritirare “con effetto immediato la propria rappresentanza in giunta” potrebbe non cambiare nulla rispetto agli equilibri attuali.  La forza politica che si riferisce al deputato regionale Pippo Gianni è da tempo fortemente critica nei confronti dell’amministrazione Garozzo. Al sindaco, “CD” contesta la presunta “persistente volontà di non dialogare con i partiti che hanno attivamente sostenuto la sua candidatura e l’attività della sua giunta”. Uscire dall’amministrazione comunale dovrebbe tradursi, teoricamente, anche nel far venire meno il sostegno in consiglio comunale. Gli esponenti di  “Centro Democratico” al quarto piano di palazzo Vermexio sono due. Uno di loro è il presidente del consiglio comunale,  Leone Sullo, l’altro,  Luciano Aloschi, è a capo del “Gruppo Misto”. Entrambi sono chiari quando esprimono le loro intenzioni. Il presidente dell’assise cittadina sottolinea che il suo ruolo “è di garante dell’intero consiglio. Una responsabilità che viene prima di qualsiasi ragione politica- commenta Sullo- Il mio è un  ruolo “super partes”. Se si considera, invece, il mio ruolo di consigliere- continua Sullo- mi sono sempre orientato in base ai provvedimenti da votare. Non ho una posizione  “a priori”. Ho sempre valutato caso per caso, tenendo bene a mente che il motivo per cui sono stato eletto è fare gli interessi della cittadinanza”. Dichiarazioni da cui emerge in maniera chiara la volontà di non modificare il proprio atteggiamento nei confronti dell’amministrazione comunale, “a meno che il partito – dice ancora il presidente del consiglio- non mi chieda di dimettermi, cosa che al momento non è avvenuta. In tal caso andrebbero fatte le valutazioni del caso e assunte le decisioni conseguenti” . Più o meno analoga la posizione di Aloschi. “Non ero al corrente dell’annuncio della segreteria provinciale di “Centro Democratico – chiarisce il capogruppo del Gruppo Misto – e, comunque, non ho motivo di assumere posizioni diverse da quelle che hanno caratterizzato il mio operato fino ad oggi. Sostengo da sempre le iniziative che mi sembrano positive per la città, non lo faccio con quelle che mi convincono meno. Credo che questa sia la migliore impostazione possibile, senza preconcetti. E così continuerò ad agire”.



Siracusa. Vermexio, maggioranza verso nuovi equilibri?

Settimana che potrebbe essere decisiva quella che comincerà domani dal punto di vista politico in città. A palazzo Vermexio ci sarebbero diversi nodi da sciogliere. Il primo riguarda la posizione di Centro Democratico, che ieri, al termine della riunione di segreteria che si è svolta in mattinata, ha ufficialmente annunciato l’intenzione di far venire meno il proprio supporto all’amministrazione Garozzo. Se così dovesse essere, l’assessore comunale alla Viabilità, Silvana Gambuzza dovrebbe dimettersi, concretizzando le indicazioni del suo partito. Non è escluso nemmeno, però, che quello di “Centro Democratico” possa essere un “pressing” finalizzato soltanto a mettere alle strette il sindaco e la sua maggioranza, per “convincerli” a dare alla forza politica di Pippo Gianni maggiore peso. Non sarebbe nemmeno così scontato che tutti gli esponenti di “Cd” siano d’accordo sull’ipotesi di rompere. Nessun commento ufficiale da parte del primo cittadino, Giancarlo Garozzo, che preferisce non sbilanciarsi e attendere che il quadro si faccia un po’ più chiaro.  Sempre in tema di rapporti politici, rimane da chiarire se e come cambieranno gli equilibri rispetto a “Progetto Siracusa” e “Articolo 4”, adesso ufficialmente forze di maggioranza alla Regione, dopo la nomina di Ezechia Paolo Reale ad assessore all’Agricoltura. Reale ha fissato per domattina la sua prima uscita ufficiale, nel corso della quale, nella sede di “Progetto Siracusa”, parlerà dei suoi progetti per il futuro dei settori che va a guidare nell’isola. E’ probabile, però, che si affrontino anche temi locali, a partire dalla posizione politica che il suo gruppo intende assumere nei confronti dell’amministrazione Garozzo.La posizione di “Progetto Siracusa” viene anticipata oggi da un comunicato diffuso nel tardo pomeriggio. Il movimento che si riferisce al nuovo assessore regionale esprime la propria soddisfazione per la nomina di Reale, “uomo di profondo spessore umano e professionale- si legge nella nota- riconosciuto in campo internazionale per la sua cristallina intelligenza e obiettività. Siamo certi che saprà rendere al meglio anche in questa nuova sfida”. Rispetto all’amministrazione comunale, “Progetto Siracusa” si limita, per il momento, ad “augurarsi che la città sappia cogliere questa opportunità per il rilancio economico e produttivo, superando di slancio inutili ed insensate contrapposizioni che nulla hanno a che vedere con il bene collettivo di tutti noi siracusani e siciliani”.
etta lancia alla Sicilia e a tutto il mondo politico.
 




Siracusa. Prima uscita ufficiale per il neo assessore regionale all'Agricoltura, Reale

Prima uscita ufficiale per il neo assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Ezechia Paolo  Reale. Dopo l’ufficializzazione della sua nomina, da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, il nuovo componente dell’esecutivo regionale è pronto ad illustrare le linee programmatiche su cui intende lavorare alla guida della rubrica che gli è stata affidata. Domani mattina, insieme ai componenti di “Progetto Siracusa”, il movimento che ha sostenuto la sua candidatura a sindaco di Siracusa e ad “Articolo 4”, che lo esprime in seno alla giunta Crocetta, Reale parlerà di progetti a respiro regionale, entrando anche in temi legati al territorio provinciale. Tra i nodi da sciogliere, dal punto di vista politico, c’è quello che riguarda la posizione che “Articolo 4” assumerà nei confronti della giunta comunale retta da Giancarlo Garozzo e viceversa. Il ruolo di opposizione potrebbe essere ridimensionato alla luce degli accordi raggiunti a Palermo, con l’inserimento del movimento che fa capo a Lino Leanza (e che in provincia ha come leader Salvo Sorbello) nella maggioranza di Crocetta.
 
 




Augusta. Allarme del Garante dell'Infanzia: "Migranti minori in fuga. Alcuni forse malati di scabbia"

“Una situazione che rischia di farsi esplosiva ad Augusta”. Chiaro l’allarme lanciato ieri sera dal Garante per l’Infanza, Vincenzo Spadafora, che ha fatto tappa in provincia di Siracusa per verificare le condizioni dei minori stranieri non accompagnati giunti sulle coste del territorio con gli ultimi sbarchi. “La situazione è drammatica- ha detto il Garante per l’Infanzia al termine del sopralluogo – I migranti minori condotti nella struttura di Augusta subito dopo gli sbarchi spesso fuggono”. Dei 140 giunti con il penultimo sbarco, ne sarebbero spariti 130 e alcuni potrebbero essere malati di scabbia.  “Nella stessa scuola- conclude Spadafora- sono stati condotti i 284 minori arrivati ieri”.




Augusta. Allarme del Garante dell'Infanzia: "Migranti minori in fuga. Alcuni forse malati di scabbia"

“Una situazione che rischia di farsi esplosiva ad Augusta”. Chiaro l’allarme lanciato ieri sera dal Garante per l’Infanza, Vincenzo Spadafora, che ha fatto tappa in provincia di Siracusa per verificare le condizioni dei minori stranieri non accompagnati giunti sulle coste del territorio con gli ultimi sbarchi. “La situazione è drammatica- ha detto il Garante per l’Infanzia al termine del sopralluogo – I migranti minori condotti nella struttura di Augusta subito dopo gli sbarchi spesso fuggono”. Dei 140 giunti con il penultimo sbarco, ne sarebbero spariti 130 e alcuni potrebbero essere malati di scabbia.  “Nella stessa scuola- conclude Spadafora- sono stati condotti i 284 minori arrivati ieri”.




Siracusa. Furti in villetta, controlli a tappeto dei carabinieri

Contrasto ai furti nelle villette delle zone balneari e . I carabinieri della Compagnia di Siracusa hanno monitorato le strade del centro abitato e delle aree costiere, in cui si sono verificati diversi casi di furti nelle seconde case, dislocando 13 pattuglie nei punti nevralgici del territorio. Il servizio  è stato effettuato da 24 carabinieri , alcuni dei quali in borghese, che hanno controllato 172 persone, 143 mezzi ed elevato 35 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 7 mila 735 euro; 11 i veicoli sottoposti a sequestro o fermo amministrativo, mentre 14 persone sono state denunciate per diversi reati: 3 siracusani sono stati trovati in possesso di coltelli a serramanico di genere vietato, un priolese è stato sorpreso fuori dalla sua abitazione nonostante fosse sottoposto ai domiciliari per rapina, mente un polacco è stato denunciato per spendita di banconote false, pagando una spedizione postale con 100 euro palesemente false. . Denuncia anche per una coppia di 20enni siracusani , per l furto di un capo di abbigliamento di modesto valore, circa 40 euro, da un negozio all’interno di un centro commerciale di Città Giardino. Un giovane sudanese, da tempo domiciliato a Siracusa, è stato sorpreso con delle chiavi alterate e dei grimaldelli in genere usato per forzare serrature di porte e infissi. Sei persone, tutte di età compresa trai 30 ed i 40 anni, sono state denunciate per guida senza patente in quanto mai conseguita. Segnalati, infine,  20 giovani alla prefettura quali assuntori di marijuana.