Augusta. Arrivati 205 migranti soccorsi dalla fregata Zeffiro, tra loro una donna e 3 bambini

Sono arrivati questa mattina al porto commerciale di Augusta i 205 migranti soccorsi ieri dalla fregata Zeffiro della Marina Militare e trasferiti questa mattina sul pattugliatore Libra. Tra loro, una donna e 3 bambini. Provengono da Marocco, Pakistan, Eritrea, Gambia, Siria, Senegal, Mali, Libia, India, Nigeria, Camerun, Costa D’Avorio, Sudan, Liberia e Palestina, soccorsi ieri dalla fregata Zeffiro della Marina Militare.

 




Siracusa. Registro unioni civili, Sorbello (Art.4): "Il commissario di Stato contrario. Tutelare le famiglie fondate sul matrimonio"

“Il registro delle unioni civili istituito a Siracusa penalizza le famiglie fondate sul matrimonio e il commissario dello Stato lo ha ben compreso”. Il consigliere comunale di “Articolo 4”, Salvo Sorbello torna così a contestare la scelta operata dal consiglio comunale di Siracusa, con i voti contrari di Sorbello e Massimo Milazzo e che adesso è operativa. “Era prevedibile- commenta il delegato nazionale dei Comuni italiani per la famiglia- che l’articolo della Finanziaria regionale che riconosceva alle coppie iscritte negli appositi registri delle unioni civili istituiti dai Comuni le disposizioni previste dall’ordinamento regionale in materia di contribuzioni, agevolazioni e benefici previsti a qualsiasi titolo per la famiglia sarebbe stata impugnata”.




Siracusa. Campo scuola a pagamento? Cavarra: "Un euro e cinquanta al mese per finanziare la manutenzione della struttura"

Un euro e 50 al mese per utilizzare il campo scuola “Pippo Di Natale”. E’ questo l’importo che il  Comune di Siracusa intende imporre ai fruitori della struttura sportiva pubblica. L’ipotesi  di introdurre un “ticket” sul “Di Natale” ha scatenato aspre polemiche, sedate questa mattina dall’assessore comunale allo Sport, Maria Grazia Cavarra su Fm Italia, nel corso di “Radio Blog” con Mimmo Contestabile.  L’esponente della giunta Garozzo replica alle accuse che le sono state mosse. “Chi grida allo scandalo- dice l’assessore- non conosce probabilmente le modalità di utilizzo degli impianti sportivi come il nostro campo scuola in qualsiasi altra città italiana. E’ vero che fino ad oggi per il “Pippo Di Natale” nessuno ha pagato nulla, ma non è la normalità, né tantomeno il provvedimento che abbiamo deciso di adottare è il frutto di  un capriccio o della voglia di punire gli sportivi. Al contrario, gli introiti del tesseramento, come viene esplicitamente indicato nella bozza di regolamento, saranno interamente utilizzati per la manutenzione della struttura”. L’assessore Cavarra puntualizza anche che “il regolamento in questione è stato condiviso da tutte le parti in causa: dalla Provincia, al Coni; dalle società alle federazioni”. La giunta Garozzo pensa, inoltre, di potere mettere in questo modo un freno a quegli episodi di vandalismo che spesso si sarebbero verificati all’interno del “Pippo Di Natale”  . “Avremo, grazie alle tessere, la possibilità di sapere chi sono i fruitori della struttura sportiva- conclude Cavarra  -Credo possa essere una garanzia per chi usa l’impianto ed un deterrente per chi entrerebbe soltanto per dare fastidio o far danno”. Intanto da questa sera dovrebbero tornare in funzione i primi 6 faretti delle torri faro rotte. “Entro una settimana- conclude l’assessore allo Sport- tutte saranno ripristinate”.
Nella tarda mattinata, l’assessore Cavarra ha incontrato le Commissioni Statuto e Sport per relazionare sulla bozza di Regolamento per la gestione degli impianti comunali che tra le novità prevede l’introduzione di un ticket per usufruire del Campo scuola. “Saranno escluse le scuole per gli allenamenti durante le ore di educazione fisica, mentre l’Amministrazione sta studiando la rimodulazione delle tariffe con la previsione di agevolazioni o esenzioni per fasce sociali particolari. In ogni caso stiamo parlando di pochi euro che non giustificano le polemiche di questi giorni. Giudico strumentale e demagogico il dibattito in corso, portato avanti da qualche consigliere solo perché non si conosce la realtà sportiva nazionale, si sconoscono le modalità della loro gestione e ci si limita a puntare il dito solo sul pagamento di una tariffa”, ha ancora spiegato l’assessore. “Non è un parco cittadino: è una struttura sportiva aperta al pubblico che come tale abbisogna di manutenzione e che deve essere controllata per evitare anche un suo utilizzo per altre finalità. Il pagamento di un canone d’ingresso ci permetterà di fare tutto questo: avremo un censimento dei fruitori, terremo alla larga quanti non sono interessati alla pratica sportiva, incasseremo delle somme che serviranno solo ed esclusivamente alla manutenzione dell’impianto. Ecco perché ho parlato di polemiche strumentali, visto che il ricavato non servirà a far cassa o a manutenere genericamente gli impianti sportivi: sarà destinato esclusivamente al Di Natale. Questa scelta, d’altronde, è condivisa dalle associazioni sportive che hanno accolto positivamente la proposta: non capisco, quindi, per quale motivo il singolo non debba pagare un ticket simbolico per usufruire di una struttura che a breve sarà più bella, più manutenuta, più sicura”.




Siracusa. "Pippo Di Natale", Princiotta: "A pagare siano solo le società sportive"

“Va bene mettere ordine alla fruizione del “Di Natale”, ma a pagare devono essere soltanto le società sportive”. La pensa così Simona Princiotta, consigliera comunale del Pd che alcune settimane fà ha sollevato il problema della gestione delle strutture sportive pubbliche a Siracusa. ” In un momento di crisi- sostiene Simona Princiotta – non si possono togliere ai siracusani anche quei pochissimi servizi rimasti gratuiti e in particolare il Campo scuola che da sempre rappresenta, sia per i giovani che per gli anziani, un luogo di ritrovo sicuro e sano; un polmone verde dove poter fare esercizio fisico senza correre pericoli correndo lungo le strade trafficate. Fra l’altro- fa notare la consigliera comunale- la struttura attualmente non fornisce alcun servizio ai cittadini che non possono utilizzare neppure gli spogliatoi e le docce. Non si capisce, quindi, per cosa dovrebbe pagare chi entra nella struttura solo per svolgere attività fisica”.




Siracusa. "Libri imbottiti", secondo appuntamento al COcafè di Architettura con Francesco Cacciatore

Secondo “Libro imbottito” alla Caffetteria della Sds di piazza Federico di Svevia. Per  mercoledi 29 gennaio, alle 14, è fissato il secondo appuntamento con “Libri imbottiti”, programma nell’ambito del quale i docenti della scuola di Architettura di Siracusa presentano le pubblicazioni recenti dei loro colleghi. Ad introdurre l’incontro sarà  Nicola Impollonia. Il libro presentato, “Il muro come contenitore di luoghi.Forme strutturali cave nell’opera di Louis Kahn” di Francesco Cacciatore.  L’incontro si terrà nella sala del COcafé CastellOrtigia, alla presenza dell’autore. “Libri imbottiti” ha l’obiettivo di rafforzare i rapporti tra singoli e gruppi di soggetti attivi all’interno della scuola e alimentare lo scambio di conoscenza, moltiplicando la condivisione della ricerca.Le presentazioni dei libri hanno cadenza quindicinale e si svolgono durante la pausa pranzo. All’interno del COcafè si raccoglieranno i libri che rimarranno a disposizione per letture e consultazioni libere.




Siracusa. "Manca il pronto soccorso pediatrico, la vita dei nostri figli in mano ad una sanità lacunosa". Il racconto di Cetty Vinci

Difficile, a volte troppo, accettare che delle presunte lacune del sistema sanitario locale debbano ricadere sui cittadini, specialmente se i pazienti in questione sono dei bambini. Non fa notizia il fatto che l’ospedale “Umberto I” di Siracusa non sia dotato di un pronto soccorso pediatrico. Cetty Vinci, consigliere comunale e presidente dell’associazione “Genitori a vita” racconta a SiracusaOggi un episodio che l’ha riguardata da vicino. “Ho vissuto, in questi giorni, un’esperienza davvero sconcertante. Parlo di quanto accaduto al piccolo Damiano, ma potrei parlare allo stesso modo di Sonia, Riccardo ed altri piccoli che hanno dovuto fare ricorso alle cure dell’ospedale Umberto I di Siracusa. E’ impensabile – dice d’un fiato – che una struttura ospedaliera come la nostra non disponga di un pronto soccorso pediatrico 24 ore su 24. Ci sono dei servizi, il sabato e la domenica, ma questo non è sufficiente  per garantire le esigenze di bambini che vanno adeguatamente accolti e assistiti”.Damiano, bimbo di quasi un anno, avrebbe avuto lo scorso sabato, di mattina, un problema respiratorio. “Per chi lo ha visitato bastava del paracetamolo per risolvere il problema- prosegue Cetty Vinci- E invece a casa il bambino è peggiorato. E’ stato nuovamente accompagnato in ospedale il giorno seguente. Questa volta gli è stata riscontrata una faringite. Nuovamente a casa. La sua crisi respiratoria si è aggravata- sostiene ancora la presidente dell’associazione “Genitori per sempre”- Per la terza volta Damiano è tornato all’Umberto I . Ha una broncopolmonite”. La protesta di Cetty Vinci, a cui si aggiunge quella delle madri di altri piccoli ricoverati nel reparto di Pediatria vuole essere “un grido d’allarme perchè le emergenze sanitarie sono queste. Non so se si tratti di carenza d’organico, come qualcuno mi ha spiegato- conclude –  e comunque pretendo, da cittadina, la massima attenzione, in special modo quando i pazienti sono dei bambini così piccoli. Su questo non possono esistere nè spiegazioni, nè giustificazioni”.




Siracusa. Randagismo, spazi insufficienti nei rifugi convenzionati. I cani "emigrano" in Emilia Romagna

“Scoppiano” i rifugi convenzionati con il Comune di Siracusa per ospitare i randagi, e costano. Il rifugio privato  di contrada Carancino, gestito dall’associazione “Snoopy”, ospitava fino al 31 ottobre scorso 372 animali, tra cani e gatti. La struttura, sempre privata, di contrada Dammusi, gestita dall’associazione “I nuovi amici della natura”, nello stesso periodo ne ospitava 450. Servirebbero altri spazi, per “consentire la riduzione dei branchi che quotidianamente vengono segnalati come pericolosi per l’incolumità pubblica” in alcune zone della città. L’amministrazione comunale avrebbe redatto  una sorta di “mappa” delle zone “calde”: l’area del cimitero, il Plemmirio, Fontane Bianche e strada Pilicelli.Box liberi ne servirebbero anche “per sterilizzare i randagi. Operazioni per cui servono spazi per la degenza pre e post operatoria”. Da queste premesse scaturisce  la decisione della giunta Garozzo di individuare una soluzione “fuori porta”, che consenta di contrastare il randagismo e, se possibile, di limitare, nel lungo periodo,  le spese, che nell’immediato sarebbero, però, destinate ad aumentare. La delibera approvata,  su cui dovrà pronunciarsi adesso  il consiglio comunale , prevede un accordo con l’Enpa, l’ente protezione animali, per il trasferimento di una parte degli ospiti dei due canili privati in una struttura dell’Emilia Romagna. L’Enpa, alcuni mesi fà, avrebbe manifestato al Comune la propria disponibilità a prendersi cura dei randagi di Siracusa. L’ente gestisce un rifugio a San Prospero, in provincia di Modena, che in un anno raggiunge un cospicuo numero di adozioni. Nel 2012 avrebbe affidato 470 animali ad altrettante famiglie.A Siracusa, l’anno scorso, ne sono stati adottati 185, a cui vanno aggiunti i 56 cuccioli “del Comune”, accuditi dall’associazione “Amici per la coda”. Ad “emigrare” dovrebbero essere inizialmente 60 cani.  Per ciascuno di questi il Comune di Siracusa dovrebbe spendere poco più di 3 euro al giorno  , oltre ai mille e 600 euro chiesti dall’Enpa per le spese di trasporto. Un costo più alto rispetto a quelli sostenuti per “vitto e alloggio” degli animali nelle strutture locali, ma consentirebbe, secondo l’amministrazione comunale, nel medio periodo, di ottenere un notevole risparmio: più adozioni, meno animali da mantenere.  Il “si” alla proposta dell’Enpa, comunque, sarebbe “a tempo”. La delibera chiarisce che, quando sarà sottoscritto il protocollo d’intesa per definire l’accordo, dovrà essere anche fissato un periodo preciso, trascorso il quale le tariffe dovrebbero essere  allineate a quelle delle strutture private locali, in sede di ridefinizione delle convenzioni.




Siracusa. Niente fondi regionali, chiude il Movimento apostolico ciechi. Marziano: "Chi rispetta regole non può essere trattato così"

Il Movimento apostolico ciechi non ha più fondi e chiude. Licenzia in tronco i suoi 14 dipendenti, dopo un anno di ritardo nell’erogazione dei loro stipendi. E’ una delle conseguenze dei tagli alla formazione decisi dal governo regionale. Scelte legate alla volontà di mettere un freno ad un fenomeno, quello delle assunzioni facili, che nel passato ha raggiunto livelli preoccupanti, con pesanti conseguenze economiche per le casse regionali. Non è su questo che discute il deputato regionale del Pd, Bruno Marziano quando protesta per la chiusura del Mac. “Chi rispetta le regole- commenta il parlamentare dell’Ars, presidente della commissione Attività produttive- non può essere costretto a chiudere. Se è vero che in passato il campo della formazione è stato travolto da vicende scandalose, è vero anche che non si può fare di tutta l’erba un fascio, trattando allo stesso modo enti che hanno operato diversamente. Il Mac ha operato, nello svolgimento dei propri compiti”. Marziano difende a spada tratta l’operato del Movimento apostolico ciechi. “Ha dovuto chiudere battenti nonostante siano stati presentati tutti i rendiconti agli uffici dell’assessorato regionale alla Formazione professionale- precisa Marziano  – Se i risultati della riforma sono questi, si può parlare di una “falcidia””. Il deputato regionale del Pd preannuncia un’interrogazione all’assessore Nelli Scilabra, affinchè “verifichi ed approfondisca la vicenda”.




Siracusa. Igiene Urbana, Acquaviva e Zappulla: "Più controlli e un efficace sistema di gestione dei reclami"

Migliorare l’organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti, per colmare, con alcuni accorgimenti,  le lacune spesso segnalate dai cittadini. La sollecitazione, rivolta all’amministrazione comunale di Siracusa, parte dai consiglieri comunali di maggioranza Alessandro Acquaviva e Marina Zappulla, firmatari di un’interrogazione con cui chiedono chiarimenti su diversi punti. Notizie dettagliate su quanto prevede l’attuale capitolato d’appalto, sulle modalità di svolgimento della pulizia del suolo pubblico e di raccolta in alcune zone della città, nello specifico via Riviera Dionisio il Grande e nel quartiere Santa Lucia, ma anche sul sistema di controllo di qualità certificato dall’azienda e sul numero di addetti alla verifica del servizio di spazzamento. Zappulla e Acquaviva vogliono andare a fondo. Chiedono, per questo, di conoscere anche l’entità delle sanzioni amministrative comminate all’Igm per le inadempienze contrattuali nel corso del 2013.  I due consiglieri di maggioranza sono convinti che sia necessario adottare dei provvedimenti incisivi, anche e per certi versi soprattutto, sul versante del controllo e a tutela dei cittadini, affinchè ci sia una più efficace sistema di gestione dei reclami.




Siracusa. Il jazz a scuola, da Louis Armstrong ai film della Walt Disney per i bambini delle elementari

L’idea è dell’associazione culturale “Sabatu”. L’ha sposata l’assessorato all’Infanzia del Comune di Siracusa. Il risultato si chiama “Il jazz nelle scuole” , una giornata al teatro Vasquez dedicata agli alunni delle quarte e quinte classi delle scuole primarie e delle terze delle secondarie. Venerdi, alle 9,30, i piccoli studenti delle scuole siracusane potranno assistere allo spettacolo “Tutti quanti voglion fare jazz”, che alternerà la proiezione di spezzoni tratti da pellicole storiche della Walt Disney all’esecuzione di brani musicali eseguiti dal vivo da artisti jazz. Il secondo spettacolo, “Louis Armstrong” avrà inizio alle 11, è riservato agli alunni di terza media, e percorrerà la vita ed i momenti più significativi della storia musicale dell’artista. “Con questa iniziativa- spiegano il sindaco, Giancarlo Garozzo e l’assessore Silvana Gambuzza- crediamo di potere avvicinare sempre più il mondo della scuola alla buona musica, che è cultura”. La direzione artistica di “Jazz nelle scuole” è di Rino Cirinnà, l’organizzazione di Saro Acquaviva e Francesco Tiralongo.