Siracusa. Ex strada statale 114, lavori all'altezza del Ciapi. Predisposto il restringimento della carreggiata

Lavori in corso, domani mattina, sull’ex strada statale 114. La Provincia regionale di Siracusa, attraverso il dirigente del settore Viabilità, Dario Di Gangi ha predisposto il restringimento temporaneo della carreggiata, all’altezza dell’istituto di formazione professionale Ciapi, per rendere possibili gli interventi di sostituzione del sistema di sollevamento acqua potabile dal pozzo trivellato. La modifica alla viabilità durerà qualche ora, dalle 9 e fino alle 13.




Siracusa. "Transenne ovunque e non adeguatamente segnalate", la protesta di Assoutenti della Strada

Un uso improprio, pericoloso, di transenne in alcune zone nevralgiche della città. La segnalazione parte da Assoutenti Siracusa, l’associazione che si occupa della tutela degli utenti della strada. In corso Umberto come in via Unità d’Italia (la parallela di via Riva Dionisio il Grande), gli uffici comunali avrebbero fatto ricorso all’uso di transenne, ma in maniera non conforme. Un “malvezzo” più volte riscontrato, in diverse aree del capoluogo,  quello a cui l’associazione fa riferimento. Troppe transenne, per qualunque ragione, con inconvenienti “che inibiscono l’uso, anche parziale delle carreggiate o delle corsie. Abbiamo più volte segnalato situazioni analoghe- protesta Assoutenti della Strada – Le transenne non vengono nemmeno opportunamente segnalate, nelle ore diurne come di notte, con i rischi che ne conseguono e con una evidente violazione del Codice della Strada”.




Siracusa. I Dottori commercialisti finanziano la formazione dei volontari di Ciao Onlus, borsa di studio per l'assistenza ai malati oncologici

Una borsa di studio per finanziare la formazione specialistica dei volontari dell’associazione Ciao Onlus, che si occupa degli ammalati di tumore e delle loro famiglie, con diversi servizi di assistenza e consulenza. L’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa ha effettuato la donazione, devolvendo a Ciao Onlus il ricavato di una serata di beneficenza organizzata durante il periodo natalizio. La consegna ha avuto luogo nel corso di una breve cerimonia nei locali dell’Hospice dell’ospedale Rizza. Con il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, Massimo Consigliaro, i consiglieri Santina Calafiore e Salvatore Geraci. Ad illustrare le attività della struttura destinata ai malati terminali, il responsabile sanitario dell’associazione e del reparto di cure palliative dell’Asp, Gioanni Moruzzi, insieme ai suoi collaboratori. “Abbiamo deciso di sposare ogni anno un progetto di solidarietà – spiega Conigliaro- Oltre a dare il nostro contributo sui temi dello sviluppo economico e del supporto alle istituzioni nelle materie di nostra competenza, desideriamo fare qualcosa per la collettività.”




Siracusa. "Parcheggiata" per sei giorni in camera mortuaria. "Al cimitero non c'è posto"

La sua bara è rimasta per sei  giorni “depositata” su un cavalletto nella camera mortuaria del cimitero di Siracusa. Nessuna possibilità di trovare un loculo per la sepoltura di una sfortunata donna, prematuramente scomparsa a causa di un tumore scoperto troppo tardi e che in dieci mesi se l’è portata via. Il marito, Gaetano, ha tentato per giorni di individuare una soluzione. Si è rivolto ad un avvocato, che gli avrebbe spiegato che la legge garantisce, in casi come il suo, che il Comune conceda uno spazio all’interno della struttura cimiteriale. Tutto inutile. Una cosa è la legge, altro è fare i conti con gli spazi ormai insufficienti al cimitero comunale del capoluogo.
Gaetano ha segnalato la sua vicenda a SiracusaOggi. “E’ assurdo- tanta rabbia nella sua voce- che i diritti non contino niente. Ad un dolore che non si può nemmeno spiegare, a mesi di sofferenza, di mia moglie in primo luogo, di noi familiari di conseguenza, si aggiunge una beffa che rende peggiore, se è possibile, il momento che stiamo vivendo e che mia moglie guarda dal paradiso”. Gaetano racconta di “non essere di certo facoltoso”. I funerali della moglie sono stati già celebrati, ma per la tumulazione ha dovuto attendere, e poi attendere ancora. Ai Servizi Cimiteriali – lamenta – non avrebbe trovato la comprensione  che si sarebbe aspettato. Un problema di toni e di spiegazioni forse un po’ troppo burocratiche.
Questa mattina sarebbe stata finalmente individuata una soluzione. Temporanea. Si utilizzerà il loculo che la suocera di Gaetano ha riservato per sé. Da domani sarà sua figlia ad occuparla. Un “prestito”, ovviamente. “Il problema si riproporrà, spero il più tardi possibile- conclude il lettore di SiracusaOggi- Rimane una grande amarezza e la consapevolezza che la legge, a volte, è perfettamente inutile”.




Siracusa. Il matrimonio dei due senzatetto, Francesco e Ivana: "Non separateci. Vogliamo una casa, ma insieme"

Non è stato certamente il matrimonio da favola che tanti sognano e che loro, comunque, non si aspettavano di certo. Una vita complessa, fatta di errori, ma anche di separazioni e di figli “strappati” dai servizi sociali. Francesco  e Ivana si sono detti “si” al Comune, all’interno del palazzo davanti al quale, proprio nei giorni precedenti, l’uomo ha tentato di riportare alta l’attenzione sul loro problema abitativo e di sopravvivenza attraverso un sit-in. Alla cerimonia hanno preso parte poche persone: la consigliera comunale Simona Princiotta, che da dicembre tenta di aiutarli, la presidente dell’associazione Astrea, Rossana Biondo, che li ospita in questi giorni in un bed and breakfas,  i testimoni degli sposi, un’amica. E c’erano anche le telecamere di Rai 3.  Una storia difficile quella di Limpido e di sua moglie, come tante. Una storia di quelle in cui è difficile perfino farsi un’idea precisa su ragioni e torti. “I servizi sociali – racconta Francesco- ritengono che il nostro stile di vita non sia mai cambiato. Diversi anni fà sono stato destinatario di uno sfratto esecutivo. Da quel momento in poi tutto è andato a rotoli. Hanno allontanato da me la mia compagna, adesso moglie, i nostri due figli, che all’epoca erano davvero piccoli”. Qualche anno dopo, lo scorso luglio, un’altra nascita. Anche in questo caso il piccolo è stato affidato ai servizi sociali. Francesco chiede un alloggio. Il Comune, secondo quanto ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Liddo Schiavo, avrebbe prospettato delle soluzioni. “Ma la soluzione di cui l’amministrazione comunale parla – protesta – prevede sempre la separazione da mia moglie, la distruzione della mia famiglia, come se non fosse già stata sbrandellata. Non posso accettarlo. Spero ancora in un aiuto concreto, definitivo. Non mi rassegnerò mai e sogno la mia famiglia un giorno riuinita”.




Pesca, dalla rada di Augusta alle nostre tavole? la Capitaneria sequestra mille metri di rete

Pescava indisturbato, a bordo di un natante da diporto in legno, di circa 5 metri, nei pressi dell’imboccatura del porto di Augusta, calando in acqua una rete da posta, nonostante questo sia assolutamente vietato. La sua presenza non è sfuggita agli uomini della Guardia Costiera che, a bordo della motovedetta Cp 716 hanno raggiunto l’uomo, un siracusano di 32 anni. A lui, gli uomini della Guardia Costiera hanno sequestrato la rete, di circa 200 metri ed elevato una sanzione amministrativa di 2 mila euro. Nell’ambito dello stesso servizio, gli operatori marittimi hanno individuato un’altra rete, sempre di 200 metri, che ignoti avevano calato in mare. Già nei giorni scorsi la Capitaneria di Porto di Augusta avea individuato e recuperato una rete di circa 700 meri, segnalata da un piccolo sughero all’interno della rada portuale. Il divieto di pesca all’interno del porto megarese è legato alla salvaguardia della salute del consumatore. Ecco perchè i controlli da parte degli uomini della capitaneria sono particolarmente severi




Siracusa. Si inerpicano per i monti Climiti e smarriscono la strada. Salvati in elicottero tre giovani "avventurieri"

Una bravata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, ma fortunatamente è una storia a lieto fine. Ne sono protagonisti tre giovani, amici, poco più che diciottenni. Questa mattina hanno voluto provare l’ebbrezza di una piccola avventura, pericolosa, però, molto. Tanto che, dopo essersi inerpicati sulle rocce dei Monti Climiti partendo da contrada Biggemi, hanno perso l’orientamento e non sono più stati capaci di ritrovare la via del ritorno. Fortunatamente la tecnologia consente di uscire da situazioni particolarmente problematiche. Uno dei giovani, intorno alle 14, ha lanciato l’ “sos” attraverso il suo telefonino, allertando la sala operativa del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Da via Von Platen è partita una squadra, ma vista la difficoltà ad individuare il punto in cui i ragazzi si trovavano, si è reso necessario anche l’utilizzo di un elicottero arrivato da Catania. Dura scarpinata anche per i pompieri che, da terra, tentavano di rintracciare i giovani “avventurieri”. Pochi istanti fà, i malcapitati sono stati tratti in salvo, caricati sull’elicottero e riportati nel punto di partenza di quella che certamente non sarà un’avventura da ripetere.




Siracusa. Cartelle Ici 2011, segnalazione a SiracusaOggi.it: "Ore di attesa per dimostrare di essere in regola. Chi rimborsa la giornata di lavoro persa?"

In coda per ore all’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa per dimostrare, bollettini alla mano, di essere in regola con i pagamenti dell’Ici  2011, una giornata di lavoro (e spesso la relativa retribuzione) persa ed un chiarimento che non sarebbe così celere come preannunciato. Una lettrice di SiracusaOggi affida alla nostra redazione il proprio sfogo. Gli avvisi di accertamento che l’amministrazione comunale ha recapitato nei giorni scorsi a circa cinquemila cittadini, secondo quanto garantito dall’assessore Santi Pane, non sono “cartelle pazze”. Sarebbero il risultato di alcune incongruenze riscontrate durante specifiche verifiche. In alcuni casi si tratterebbe di  importi inferiori a quelli dovuti, in altri, addirittura, si sarebbe in presenza di evasione totale del tributo.  Lisa C. non la pensa così . Non è questa la sua esperienza. Non rientra in nessuno dei due casi citati e, come lei, tanti altri.  La lettrice racconta dei disagi suoi e degli altri contribuenti chiamati ad esibire fotocopie di bollettini, ad attendere per ore il proprio turno, a fare i conti con la propria organizzazione familiare e lavorativa, essendo nel giusto, non avendo alcuna colpa; solo la sfortuna di essere destinatari di una comunicazione che non corrisponde, poi, ai fatti. La lettrice pone una domanda ben precisa, che contiene, tra le righe, anche la risposta. “Chi rimborserà la giornata di lavoro persa per rimediare agli errori del Comune?”. Poi un secondo interrogativo, che ha il sapore di un preciso giudizio. “Chi chiederà- domanda Lisa- scusa alle persone anziane obbligate ad affrontare questo disagio?”. Disagio che, secondo la segnalazione giunta in redazione, è accresciuto anche dal fatto che il tabellone che, con lo scorrere dei numeri, indica l’arrivo del proprio turno, non funziona. Un ulteriore elemento di confusione per i già tesi cittadini in fila. Il percorso burocratico che i  destinatari degli avvisi devono compiere sarebbe un pò tortuoso. A chi chiede informazioni, il personale degli uffici comunali spiegherebbe di dover tornare con la fotocopia dei bollettini dei versamenti effettuati ed erroneamente contestati. Una volta consegnate le “prove” della propria buona fede, non rimane che attendere. A quanto pare la chiusura della pratica non sarebbe, infatti,  immediata. Occorrerebbero ulteriori verifiche, al termine delle quali il contribuente dovrebbe poter ottenere un riscontro. “Tasse esagerate- è il commento conclusivo della nostra lettrice- ma servizi scadenti”.




Siracusa prima in Sicilia per Confindustria. Gli indicatori economici promuovono la provincia

Siracusa prima città siciliana quanto a sviluppo economico e sociale. E’ il dato che emerge dallo studio redatto dal dipartimento Mezzogiorno di Confindustria. L’indicatore dello sviluppo economico è, per Siracusa, 99,54. Così, il territorio locale sfiora la media nazionale, che si attesta su un indicatore 100. Una buona notizia, soprattutto se il dato viene rapportato al resto dell’isola, dove la media conteggiata è 72,30. L’elaborazione mette insieme le forze lavoro occupate nel 2012, le autovetture circolanti, i depositi bancari, la consistenza delle imprese extragricole, le superfici di vendita della grande distrubuzione e, ancora, i consumi energetici, le esportazioni, l’importo delle pensioni, la vendita di carburanti per automobili. Confindustria ha anche analizzato la spesa sostenuta per finanziare spettacoli. Altre voci: premi di assicurazione pagati e compravendita di immobili destinati ad abitazione. Un buon punto di ripartenza per la Cisl. Il segretario generale territoriale commenta con toni ottimistici. “Siracusa – osserva il rappresentante sindacale- è l’unica città siciliana che riesce a distinguersi in questa graduatoria, ponendosi a ridosso di Carbonia-Iglesias, primo centro a superare la media italiana, con l’indicatore 100, 37. Le potenzialità ci sono tutte e del resto il Pil è da sempre il miglior indicatore per rappresentare la situazione economica di un territorio”. Per Sanzaro è da questi dati che occorre trarre le necessarie energie. Devono farlo prima di tutti la classe politica e quella imprenditoriale, a cui il sindacato “lancia la sfida, per una stagione “Siracusa 2.0”, che si traduca in un territorio evoluto e capace di attrarre investimenti e investitori”.

 




Siracusa. Acqua, documento dei sindaci: "restituiteci gli impianti. Il servizio lo gestiamo noi". Chiesto un vertice con Crocetta

Toni morbidi, ma richieste chiare da parte dei sindaci di Siracusa, Noto, Lentini, Floridia, Pachino, Portopalo, Buccheri, Priolo, Augusta e Solarino. Il vertice convocato ieri pomeriggio a Palermo dal commissario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti è servito per fare il punto della situazione attuale e tracciare l’ipotetico percorso per il futuro del servizio idrico integrato, dopo il periodo di esercizio provvisorio affidato alla curatela fallimentare. I sindaci dei comuni della provincia che hanno consegnato a suo tempo gli impianti alla “Sai 8” hanno sottoscritto un documento, adesso nelle mani di Buceti. Contiene una richiesta ben precisa: la restituzione degli impianti e in tempi ragionevoli, che coincidano con la gestione provvisoria, adesso affidata alla curatela fallimentare di “Sai 8”. In realtà non si tratta soltanto di portare avanti il’iter avviato dopo la sentenza di fallimento della società che gestiva le acque in provincia. Diversi aspetti, peraltro sostanziali, sarebbero da chiarire ma i primi cittadini hanno preferito puntare , per il momento, l’attenzione sugli elementi che ritengono prioritari. Nel documento si mette “nero su bianco” la disponibilità a gestire direttamente, singolarmente o in consorzio, il servizio idrico, nelle more che venga approvata la legge regionale sul riordino della gestione delle acque in Sicilia. Ci sono già, del resto, alcuni comuni che, in provincia di Siracusa, non avendo mai consegnato gli impianti (sono i cosiddetti “sindaci dissidenti”) gestiscono direttamente le acque. Incomprensibile, a fronte di questo, secondo “gli altri” primi cittadini, che la loro richiesta abbia bisogno di verifiche e incontri perplessità su presunti ostacoli burocratici. Gli amministratori chiedono un incontro urgente con il presidente della Regione, Rosario Crocetta e con i deputati regionali, ma anche con la quarta commissione dell’Ars perchè un chiarimento politico, una decisione, una strada comune sono, a questo punto, indispensabili. Un primo confronto sarebbe fissato per sabato, questa volta a Siracusa, con i rappresentanti locali al parlamento siciliano. Tra le speranze emerse, tutte da confermare, la possibilità che la Regione possa stanziare dei fondi per la costituzione di un’eventuale società pubblica territoriale. Disponibilità al dialogo, certo, ma “soltanto se si intendono fare esclusivamente gli interessi dei cittadini”. Ribadito il “no” a qualunque ipotesi di ingresso di un privato nella futura gestione del servizio idrico nel territorio. “Un errore già commesso- nota il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino- e ne stiamo scontando anche i risultati disastrosi”. Gestione, dunque, interamente pubblica, per i primi cittadini. Su questo nessuno di loro sembra disposto a transigere. Resterebbero, poi, alcuni dubbi da sciogliere di altra natura. “In questa vicenda solo chi è titolato a farlo può fare politica- prosegue Scalorino – Ciascuno ha il proprio ruolo e deve rispettarlo senza sconfinare in ambiti istituzionali, di competenza altrui”.