Un magnete per "distrarre" il contatore, denunciato esercente

cc contatoreAveva studiato uno stratagemma ingegnoso per rubare energia elettrica, ma è stato smascherato dai carabinieri e denunciato. E’ andata male al gestore di un bar di Siracusa.  L ‘ improvvisato  “Mc Gyver” dovrà rispondere adesso di furto aggravato di energia elettrica. Secondo quanto appurato dai militari dell’Arma, l’uomo avrebbe applicato un virus magnete sul contatore del suo esercizio, riuscendo ad alterare il sistema di registrazione dei consumi grazie alle interferenze prodotte dal dispositivo. Il risultato era un rallentamento dei giri del misuratore e, di conseguenza, la registrazione di un consumo inferiore rispetto a quello reale. Il magnete ed il contatore sono stati sequestrati.

 

 




Rubano 300 kg di metallo:2 arresti a Priolo

Avrebbero rubato 300 chili di barre metalliche, sottraendoli ad un’azienda di componentistica per torri eoliche di Marina di Melilli, ma sono stati sorpresi da due carabinieri della stazione di Priolo ed arrestati in flagranza di reato. Le manette sono scattate ai polsi di due giovani, Cristian Marsilla, di Siracusa e Faical Baisari, marocchino, entrambi di 23 anni e residenti nel capoluogo. Ad “incastrare” i due presunti ladri sarebbe stata l’Ape Piaggio parcheggiata davanti all’azienda. Il modo in cui il mezzo era stato posteggiato ha insospettito i due carabinieri, che stavano facendo rientro in caserma dopo un servizio espletato a Siracusa. Avvicinandosi, i militari avrebbero sorpreso i due giovani all’interno dell’azienda, intenti a caricare le barre, di 40 chili ciascuna. Il metallo, una volta “piazzato” sul mercato nero, avrebbe fruttato 20 centesimi di euro al chilo.




Malati oncologici, donazione dal Fondo di Solidarietà ex Eternit

 Un “generoso contributo” all’associazione “Oltre onlus”. Il comitato Fondo di Solidarietà ex Eternit ha scelto il centro di ascolto oncologico simultaneo di via Freud, a Siracusa, per devolvere al gruppo di volontari una somma, il cui ammontare sarà reso noto venerdi mattina, alle 10,30, nel corso della cerimonia di consegna dell’assegno. L’associazione  ha come  finalità quella di prendersi cura in modo totale degli ammalati di tumore e delle loro famiglie, accompagnandoli nel loro percorso doloroso. “Oltre” non riceve alcun contributo istituzionale e si sostiene attraverso le donazioni dei  privati.




"Servizi Parco nel caos, servono misure transitorie"

marzianoMisure transitorie per mantenere attiva l’attuale struttura amministrativa dei Servizi Parco e garantirne la continuità amministrativa, funzionale e gestionale. Le chiede il deputato regionale del Pd, Bruno Marziano, all’assessore regionale ai Beni Culturali, Maria Rita Sgarlata. In una lettera indirizzata alla componente della giunta Crocetta, il presidente della commissione Attività produttive chiede che vengano disposte le verifiche del caso, per superare “le criticità che sono connesse all’adozione del nuovo assetto del Dipartimento regionale dei Beni culturali e, in particolare, alle parti di transitorietà sugli incarichi da conferire ai dirigenti responsabili dei servizi intermedi”. Marziano entra, poi, nel dettaglio del problema. “Aderendo all’esigenza di contrarre il quadro della spesa pubblica ed alla conseguente riduzione dei Servizi e delle Unità Operative deliberata dalla Giunta regionale- spiega il deputato del Partito Democratico- l’impianto generale si è ridotto nel numero di posizioni organizzative. Risulta infatti che le posizioni di preposto a tredici dei diciotto Parchi previsti dalla riforma non possano trovare copertura, e con esse le relative Unità Operative. Una condizione che determina, a mio vedere, problemi all’interno delle strutture periferiche dell’amministrazione, dove un consistente numero di dirigenti non potrà aspirare ad alcuna preposizione per il ritardo determinato dalla mancata perimetrazione dei limiti di ciascuna delle strutture”.

 




Sai 8: "La Magistratura faccia le sue valutazioni"

acqua Resta incandescente il dibattito sulla gestione del servizio idrico integrato in provincia di Siracusa.La “Sai 8”, che è entrata nell’ “occhio del ciclone” dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino, torna anche oggi sull’argomento, con alcune ulteriori puntualizzazioni.  La prima riguarda la concessione, che l’Ato idrico ha revocato alla società. “Il Cga ha deciso diversamente- precisa una nota di “Sai 8″. La concessione è, dunque, ad oggi, valida”.  La società di viale Santa Panagia ribadisce la convinzione che quelle di Marino, convinto ci siano delle sospette benevolenze nei confronti di “Sai 8”,  siano soltanto delle congetture, ma precisa anche di “avere, pur nel turbamento determinato da episodi quale quelli registrati, piena fiducia nelle istituzioni e segnatamente nell’operato della magistratura, saprà decidere e valutare serenamente, al riparo da ogni forma di indebito condizionamento esterno e di velata intimidazione”. Una dichiarazione che contiene anche delle supposizioni, non troppo velate. Infine, da parte della società, una rassicurazione. “L’unico nostro intento – conclude la nota – rimane quello di poter fornire un servizio di qualità agli utenti della provincia di Siracusa”.




Accordo di Programma, si "torna al via"

zona industrialeSolo due milioni di euro spesi , a fronte di uno stanziamento di 106 milioni di euro per l’attuazione dell’Accordo di Programma per la Chimica del 2008. Nulla che non si sapesse già, ma i dati emersi questa mattina dall’audizione in Commissione Ambiente della Camera, alla presenza del sottosegretario all’Ambiente, Marco Flavio Cirillo stupiscono la parlamentare Sofia Amoddio, firmataria di un’interrogazione sulle bonifiche dell’area industriale. “Non è stata effettuata preventivamente nessuna analisi di rischio sui sedimenti marini – protesta la deputata del Pd – e non esiste un protocollo Ispra Ufficiale” . Amoddio non sembra soddisfatta delle risposte ricevute dal ministero. “Alcune domande sono rimaste senza risposta- prosegue la deputata di maggioranza- e si tratta, peraltro, delle più rilevanti”. Impossibile sapere come mai non sono stati spesi i fondi messi a disposizione, nè se ci siano delle responsabilità politiche o amministrative. Ignorata la proposta di istituzione di un tavolo permanente tra i ministeri dell’Ambiente, della Coesione territoriale, dello Sviluppo economico, la Regione, l’Autorità portuale di Augusta e le istituzioni locali. Pare, invece, che l’orientamento del Governo sia quello di stipulare un nuovo accordo rafforzativo del precedente.




Sai 8: "E' il governo regionale a violare la legge"

acqua“Hanno perso in giudizio e provano ad eliminarci con una campagna denigratoria”. “Sai 8”, torna con una nota “infuocata”, sulle dichiarazioni dell’assessore regionale Nicolò Marino, secondo cui la società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia godrebbe della benevolenza di alcuni esponenti all’interno di importanti istituzioni. “Gli atti compiuti dall’assessore Marino e le prime pronunce giurisdizionali – ribatte un comunicato diffuso nel primo pomeriggio dalla società – hanno qualificato l’attuale titolare dell’assessorato dell’energia e servizi di pubblica utilità come autore di una serie di provvedimenti amministrativi viziati da gravi violazioni di legge, in danno, tra l’altro, della nostra società”. Per “Sai 8”, le dichiarazioni dell’ex magistrato “aggiungerebbero al quadro, già di per sé sconfortante, un’inammissibile arroganza e una chiara insofferenza rispetto al controllo di legittimità esercitato dai giudici amministrativi”. Secondo la società, “il decreto presidenziale adottato dal Tar Sicilia lo scorso 5 settembre ha avuto l’effetto,sicuramente devastante per la credibilità dell’azione di governo dell’assessore, di rendere evidenti, sia pure ancora solo in sede cautelare, le numerose e patenti violazioni di norme costituzionali e di legge, che inficiano l’azione amministrativa sinora svolta”. Sai 8, annuncia, infine, di avere dato “mandato ai suoi legali per tutelare nelle sedi opportune i propri diritti e la propria immagine”.




Pallamano, l'Albatro si presenta alla città

L’Albatro Siracusa si presenta alla città. L’appuntamento per gli sportivi, voluto dal sindaco, Giancarlo Garozzo e dall’assessore allo Sport, Mariagrazia Cavarra,è fissato per domattina alle 11 nel salone “Borsellino” di palazzo Vermexio. La società di pallamano, dopo la promozione della scorsa stagione, sarà impegnata quest’anno nel massimo campionato nazionale di A1.  Il primo impegno è per sabato pomeriggio, alle 15, 30 al “Concetto Lo Bello” contro il Benevento.

 




Servizio idrico,Bono: "Marino denunci gli illeciti"

nicola bono“In quale altro Paese al mondo potrebbe accadere ciò che accade da anni a Siracusa?”. Una domanda retorica, dal sapore amaro, quella che l’ex presidente della Provincia regionale di Siracusa, Nicola Bono pone riferendosi alle dichiarazioni dell’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino in merito alla gestione del servizio idrico integrato in provincia. Marino avrebbe parlato della Sai 8 come di una società “protetta” dalla massoneria, dando vita ad aspre polemiche.“Parliamo di una società che è titolare di un project financing vinto con un bando dichiarato nullo-ricorda Bono- che non ha mai depositato le fidejussioni a garanzia della realizzazione di 500 milioni di opere pubbliche, che da oltre tre anni non paga il canone, che ha visto fallire Sogeas, società mandataria e che, pur non avendo realizzato neanche il 2 per cento degli investimenti previsti, ha riscosso ugualmente le tariffe da parte degli utenti, possa intentare causa contro tutti gli enti pubblici territoriali della provincia e chiedere indennizzi favolosi, quanto ingiustificati, nell’ordine di oltre 120 milioni  di Euro, e tutto ciò senza suscitare né scandalo, né sdegno, né soprattutto l’avvio di una inchiesta giudiziaria tesa a verificare i fatti a 360 gradi”.Bono sospetta “coperture insospettabili”, negli anni passati. L’ex presidente del consorzio Ato arriva a parlare della presunta compiacenza  “della classe politica provinciale, che per qualche assunzione di parenti e di sodali – prosegue Bono -ha venduto anima e dignità, ma anche da parte di pezzi insospettabili delle istituzioni, magistratura ordinaria e amministrativa comprese, che hanno volentieri chiuso occhi e orecchie”. Marino avrebbe accusato un magistrato del Tar di Palermo di avere suggerito ai legali di SAI 8 il percorso giuridico da seguire, al fine di bloccare l’attività e le decisioni del commissario dell’Ato. Ragioni per cui Bono chiede all’assessore all’Energia e magistrato di “denunciare chi si è macchiato di tali gravissimi illeciti, nel superiore interesse della giustizia e della tutela dei cittadini della provincia di Siracusa.”




Rapina e sequestro di persona con la complicità della badante

ARRESTATI BADANTERapina aggravata in concorso e sequestro di persona. Con questa accusa gli agenti della Squadra mobile e delle Volanti di Siracusa hanno arrestato Franco Musso, 43 anni, Antonino Tinè, 21 anni, Lorenzo Arena, 19 anni e Lucia De Simone, 25 anni, tutti residenti a Siracusa. Secondo gli investigatori, due dei presunti rapinatori, domenica scorsa, avrebbero fatto irruzione all’interno dell’abitazione di un anziano di 83 anni, nei pressi di via Piave, con il volto travisato da caschi e, approfittando dell’arrivo della badante dell’uomo e della moglie, una donna con gravi problemi di deambulazione, avrebbero minacciato entrambi, intimando loro di consegnare tutto il denaro custodito in casa. Dopo essersi impadroniti della somma, 400 euro, i malviventi avrebbero legato l’anziano e la badante con delle corde , imbavagliandoli con del nastro adesivo. Si sarebbero, quindi, impossessati di due fucili, che il proprietario dell’abitazione custodiva in casa. Immediatamente dopo, i due rapinatori si sarebbero dileguati. Il racconto della vittima non avrebbe convinto gli investigatori, convinti che la badante, Lucia De Simone, potesse avere avuto un ruolo nel “colpo” messo a segno. Ulteriori indagini avrebbero consentito alla polizia di accertare che la donna aveva avuto, in passato, una relazione con Musso, ritenuto l’ideatore della rapina. Nello stabile in cui il giovane e Arena abitano, gli agenti hanno rinvenuto i fucili rubati e parte del bottino, 205 euro. I due uomini sono stati condotti nel carcere di Cavadonna, mentre alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. I dettagli dell’operazione sono stati  illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata dal dirigente della Squadra Mobile, Tito Cicero.

Nella foto tre dei 4 arrestati: Franco Musso, Lorenzo Arena e Antonino Tinè