Ospedale di Comunità a Palazzolo: “Sarà collocato a palazzo Vaccaro, lavoro di squadra”

Ospedale di Comunità assegnato, dunque, anche a Palazzolo, che ospiterà il quinto  della provincia di Siracusa. Una battaglia vinta per l’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, che aveva chiesto dapprima che la quarta struttura fosse assegnata alla zona montana anzichè al capoluogo. Dopo la scelta ricaduta, invece, su Siracusa, ieri, nuovo risultato con il “si” anche all’ospedale di comunità di Palazzolo. Motivo di soddisfazione espresso da diversi esponenti politici e dai cittadini delle aree interessate.

“Un risultato-commenta il presidente del consiglio comunale di Palazzolo, Francesco Tinè-  sul quale hanno lavorato in sinergia tutti i soggetti politici che si sono interessati e su cui l’Unione dei Comuni Valle degli Iblei e Palazzolo ha puntato molto. Il sindaco, Salvo Gallo ha molto insistito sulla richiesta alla politica regionale dopo aver ricevuto mandato dal Consiglio Comunale aperto e da parte dell’Unione, assessorato della salute che si è dimostrato attento a soddisfare le necessità del territorio”.

La struttura sarà collocata all’interno di “Palazzo Vaccaro” , realizzata, quindi,  con fondi regionali a valere sull’azione “ex art. 20” per i quali c’è l’impegno preso dalla Commissione Salute con parere favorevole dell’assessore regionale Ruggero Razza.

Soddisfatto anche il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo, presidente dell’Unione Valle degli Iblei.  “Non possiamo che gioire -commenta il primo cittadino – rispetto ad una decisione assunta dalla Commissione Sanità che, come comunicato dal deputato regionale Giorgio Pasqua sui social, ha accolto la richiesta del Consiglio dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, poi ratificata dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Siracusa, di istituire un quinto ospedale di comunità da ubicare appunto a Palazzolo Acreide, senza togliere nulla a nessuno; che le somme derivino da fondi regionali, piuttosto che dalle opportunità ricavabili dal PNRR, poco importa, quel che conta è che la zona montana abbia finalmente la giusta attenzione in termini di servizi sanitari di prossimità”.
Caiazzo parla di un lavoro di squadra, che ha portato ad un duplice risultato: “non spogliare Siracusa, capoluogo di provincia da servizi già previsti e potenziare la zona montana con l’ulteriore previsione di un quinto ospedale di comunità”.

Poi uno spunto che nasconde un velo di polemica mista ad orgoglio.
“Ritengo -conclude Caiazzo- che la  popolazione della zona montana sia ben cosciente del fatto che nessuno, singolarmente, può appendersi medaglie al petto o pensare che il risultato sia frutto di azioni personali, che sarebbero senz’altro naufragate senza l’apporto corale di tutti i soggetti in gioco in questa delicata partita”.




Siracusa Capitale Italiana della Cultura: domani il giorno decisivo con l’audizione ministeriale

Giorno decisivo per Siracusa e la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024.

L’appuntamento in cui la Città della Luce si giocherà la sua partita determinante è fissato per domani, con l’audizione pubblica di presentazione e approfondimento del dossier.

Le audizioni sono iniziate oggi con quella di Ascoli Piceno. Le altre finaliste sono Siracusa,  Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza.

Domani mattina, appuntamento alle 9:00 in video conferenza.
Come per le altre città, l’audizione avrà una durata di 60 minuti, 30 dei quali dedicati alla presentazione del progetto, e 30 minuti per una sessione di domande effettuate dalla Giuria, presieduta da Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura e della quale fanno parte Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019; Maria Luisa Catoni, ordinaria di Archeologia alla Scuola IMT Alti Studi Lucca; Beniamino dè Liguori Carino, segretario generale della Fondazione Adriano Olivetti; Stefania Mancini, consigliere delegato di Fondazione Charlemagne e vicepresidente vicario di Assifero; Luigi Mascheroni, giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano; e Giuseppe Piperata, ordinario di diritto Amministrativo allo Iuav di Venezia.
L’appuntamento potrà essere seguito sul canale YouTube che il Ministero della Cultura utilizzerà per le audizioni: https://www.youtube.com/watch?v=9jWf2knAPbE
Entro il 29 marzo la Giuria raccomanderà al Ministro della Cultura la candidatura del Comune, della Città metropolitana o dell’Unione di Comuni ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024, dandone opportuna motivazione.




Siracusa. Metalmeccanici, coordinamenti di area negli appalti: parte l’azione congiunta Fiom-Uilm

“Ricompattare il mondo degli appalti verso obiettivi comuni di miglioramento delle condizioni di vita di tutti”.

E’ l’obiettivo che Fiom e Uilm si prefiggono insieme, nell’ambito di un’iniziativa che annunciano i segretari provinciali Antonio Recano e Giorgio Miozzi

“Gli appalti -osservano i rappresentanti dei sindacati dei metalmeccanici- oggi rappresentano l’espressione massima della frantumazione del mondo del lavoro. Occorre lavorare per la realizzazione
di una contrattazione di sito, che disciplini la normativa degli appalti, consenta di sostenere piani occupazionali a lungo termine e unifichi i trattamenti normativi, affinché allo stesso
lavoro corrispondano gli stessi diritti. Ci ritroviamo -continuano Recano e Miozzi- di fronte ad importanti realtà industriali, che non hanno ben chiaro il percorso da mettere in campo per cogliere la sfida della transizione energetica, dove esiste una rete diffusa di appalti e subappalti, utilizzati per scaricare il costo del lavoro, in una condizione di disagio che esprime un bisogno crescente di sindacalizzazione, di tutela collettiva e individuale.”
Con la costituzione di coordinamenti di area nel Petrolchimico, i sindacati ritengono di poter portare avanti in maniera più proficua “la discussione sulla centralità del settore e progettare un percorso di transizione energetica che sia sostenibile e valorizzi le competenze dei lavoratori”.




Atti persecutori ai danni dell’ex compagna: 31enne arrestato dai carabinieri

Stalking ai danni dell’ex compagna. Con quest’accusa i Carabinieri della Stazione di Rosolini, a conclusione di indagini condotte in collaborazione con personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto, hanno arrestato un 31 enne avolese.

La donna, tormentata da centinaia di chiamate e messaggi al giorno, appostamenti sotto la sua abitazione e comportamenti tali da indurla a modificare la sua vita, ha denunciato più volte quanto subiva ai carabinieri.

I militari, con i coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno avviato delle indagini e interrotto questa spirale di violenza psicologica con l’arresto dell’uomo, posto ai domiciliari.




Siracusa. Prestiti agevolati alle imprese danneggiate dalla pandemia in Sicilia, via alle richieste

Operativo il Fondo “Emergenza imprese Sicilia”, frutto dell’accordo tra Regione e Banca europea degli investimenti e gestito da Iccrea Banca, insieme agli undici istituti di credito cooperativo siciliani appartenenti al gruppo.

Pubblicato l’Avviso attraverso cui, a partire da martedì 8 marzo, le piccole e medie imprese siciliane, danneggiate dalla crisi innescata dalla pandemia, potranno presentare la richiesta di finanziamento.

I dettagli dell’accordo e del bando sono stati presentati questa mattina a Palazzo Orléans a Palermo dal presidente della Regione Nello Musumeci, dall’assessore all’Economia Gaetano Armao e dal responsabile divisione Impresa di Iccrea Banca, Carlo Napoleoni.

«Quest’accordo – ha sottolineato il presidente Musumeci – rappresenta una straordinaria opportunità per le nostre imprese ed è uno dei risultati che abbiamo voluto tenacemente raggiungere: un fondo di 50 milioni di euro per le piccole e medie imprese alimentato in parte dal Po-Fesr e in parte da risorse regionali, a cui si aggiungono altri 50 milioni di Iccrea Banca. Una boccata di ossigeno per il cianotico sistema imprenditoriale dell’Isola che si aggiunge al riattivato Fondo Sicilia dell’Irfis e ai fondi post-Covid in favore delle imprese».

«Quello di oggi – ha aggiunto l’assessore Armao – è il risultato di un’operazione di ingegneria finanziaria innovativa, frutto di una grande collaborazione con la Bei, che ringrazio, e che ha trovato nella Sicilia un’istituzione credibile, capace di utilizzare al meglio le risorse. C’è una consistente disponibilità finanziaria per le imprese che si aggiunge agli oltre 400 milioni di euro messi a disposizione da Irfis per il tramite della Regione. È un momento difficile a causa della pandemia, dal quale stavamo venendo fuori molto bene, con una crescita consistente. Purtroppo, da un lato l’inflazione, dall’altro i probabili incrementi dei tassi e, adesso, anche il conflitto in corso, con le conseguenti ripercussioni economiche specie nel settore turismo, rendono questi strumenti finanziari di sostegno alle imprese ancora più urgenti».

Si tratta di finanziamenti che dovranno essere restituiti in 15 – 20 anni. I fondi saranno per il 50 per cento destinati al settore turistico.

L’Avviso pubblicato dal dipartimento regionale delle Finanze e del Credito attua  l’accordo per la costituzione del Fondo “Emergenza Imprese Sicilia”, sottoscritto tra Regione e Bei un anno fa e che scadrà alla fine del 2023. Dalle  10:00 di martedì 8 marzo sarà possibile inviare le istanze con gli allegati richiesti all’indirizzo pec fondoemergenzaimprese.sicilia@pec.iccreabanca.it. Le richieste saranno acquisite fino ad esaurimento dei fondi disponibili, comunque non oltre il 30 giugno 2023. Informazioni e modulistica sono disponibili sul sito https://feis.gruppobcciccrea.it/. L’avviso è disponibile anche sul sito di EuroinfoSicilia.

La dotazione finanziaria ammonta a 50 milioni di euro, 25 dei quali provenienti da risorse Po-Fesr Sicilia 2014/2020 e 25 da fondi regionali. All’esaurimento di questo plafond, come previsto dall’accordo, si aggiungeranno almeno altri 50 milioni di euro come cofinanziamento a carico di Iccrea, l’intermediario finanziario individuato selezionato dalla Bei.

Gli aiuti consistono in prestiti agevolati di medio-lungo e breve termine per finanziare capitale circolante e investimenti. La durata massima dei prestiti è di 20 anni per gli investimenti, 15 anni per prestiti di liquidità. In entrambi i casi è previsto un preammortamento di 24 mesi. Gli importi richiesti possono variare da un minimo di 500 mila euro a una massimo di 5 milioni di euro. Su richiesta della Regione, i finanziamenti saranno concessi a tasso zero per gli importi sino a 2 milioni e 300 mila euro, per la restante parte sino a 5 milioni a tassi minimi di mercato.

Possono richiedere i finanziamenti le piccole e medie imprese siciliane o operative in Sicilia, costituite entro il 31 dicembre 2019, che nel 2020 abbiano subito perdite di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. Possono fare richiesta le aziende che operano in tutti i settori ammissibili nell’ambito del Po-Fesr Sicilia 2014/20. Tuttavia, un’attenzione particolare sarà rivolta ai seguenti comparti: servizi per il turismo (a cui sarà assegnato indicativamente il 50% delle risorse disponibili), sanità, biomedicina, agroalimentare, costruzioni. Il sostegno può essere concesso alle imprese che non erano già in condizioni di difficoltà al 31 dicembre 2019, salvo le microimprese o le piccole imprese, purché non soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non beneficiarie di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione.




“Brutale aggressione in ospedale:grande preoccupazione,istituzioni assenti”

L’aggressione di domenica scorsa ai danni di un infermiere in servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa preoccupa. La Fp Cgil torna oggi sull’argomento, ricordando che l’aggressione ha avuto luogo “perché l’utente non voleva essere sottoposto al Tampone, che per prassi, viene eseguito prima di accedere alle cure di reparto” e che “poche settimane prima un’altra infermiera sempre del Pronto Soccorso” ha subito lo stesso tipo di violenza.  Con loro-il commento del segretario di categoria, Marco Salvo,  tanti altri Lavoratori della sanità che subiscono violenze verbali e fisiche mentre svolgono un servizio dedito alla tutela e alla cura della salute dei cittadini.
I fattori di rischio sono molteplici e gli anni di pandemia hanno ulteriormente appesantito il disagio sociale, che si riversa sempre più sui professionisti della salute. Molto spesso è la preoccupazione e la frustrazione dei familiari che la fa da padrona e i tempi di attesa dei Pronto Soccorsi aumentano tali percezioni”.

Una disamina della situazione a cui la Fp Cgil aggiunge ulteriori considerazioni, legati ad aspetti diversi, che sono tuttavia parte dello stesso contesto. ” A trenta giorni dalla scadenza dei contratti legati allo stato di emergenza il Governo Regionale-ricorda la sigla sindacale-  non si decide a far sapere a questi “EROI” se avranno ancora un posto di lavoro. Eppure i professionisti sanitari sono sempre pronti al sacrificio e non si risparmiano nemmeno davanti ai pericoli e alle incertezze” .

Salvo contesta l’atteggiamento delle istituzioni, ” che non possono fermarsi ad un semplice comunicato di solidarietà nei confronti di chi subisce una aggressione così ingiustificata e brutale”. Parte, dunque, la richiesta di “un segnale forte da parte delle Istituzioni, da parte del Sindaco, dall’OPI e dall’Azienza per attuare un protocollo contro le aggressioni per denunciare d’ufficio la violenza senza far esporre direttamente il Lavoratore che svolge un Pubblico Servizio. Chiediamo attenzione e civiltà. Dobbiamo ricostruire -la chiosa- la sanità dalle fondamenta, partendo dalla dignità e dal rispetto per la vita altrui”.

 




Siracusa. Estorsione, in carcere 81enne: 5 anni e mezzo da scontare a Cavadonna

Dovrà scontare una pena di 5 anni e sei mesi di reclusione per estorsione.

Un uomo di 81 anni è stato per questo arrestato ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Siracusa, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa.

L’estorsione di cui l’uomo è ritenuto responsabile risale al 2013. Sconterà la sua pena nel carcere di Cavadonna, dove è stato condotto dopo le incombenze di rito.




Siracusa. Rete di ospitalità per i profughi ucraini: “Tante famiglie offrono alloggi”

“Una fitta rete di siracusani pronti a dare ospitalità ai cittadini ucraini fuggiti dalla guerra e adesso in Italia”.

La Consulta Civica presieduta da Damiano De Simone si è attivata, d’intesa con il Consolato Generale di Ucraina a Napoli, favorevole alla stipula di un accordo umanitario che si muova in tale direzione. “Saremo a stretto contatto con il Console generale di Ucraina a Napoli – spiega Damiano De Simone – a cui comunicheremo, di volta in volta, la disponibilità degli alloggi a Siracusa, aggiornati. Inoltre – continua Damiano De Simone – provvederemo a rifornire le famiglie-rifugio di derrate alimentari e medicinali a supporto dell’accoglienza offerta al Popolo Ucraino. A supportare il programma umanitario, ci sarà la Croce Rossa Italiana di Siracusa presieduta da Francesco Messina, il S.I.U.L.P. rappresentato da Tommaso Bellavia, l’Associazione WonderS@mmy presieduta da Samanta Ponzio, l’Associazione Arché presieduta da Zayra Sapienza, Carovana Clown presieduta da Giusy Motta e l’Associazione Ambiente e Salute presieduta da GiuseppeLaurettini. Ancora un forte segnale-il commento di De Simone-  da parte della Società Civile Unita di Siracusa, oggi particolarmente impegnata nella difesa dei diritti umani e civili dei profughi”.




Noto. Piano il Trigona: “Riaprire Geriatria e convenzioni per Medicina e Chirurgia”

Un intervento della Regione sulla dotazione organica dell’ospedale di Noto per migliorarne l’offerta e ridurre i costi a carico dell’Asp.

Questo in sintesi il senso di una proposta avanzata in commissione Sanità dell’Ars dal deputato regionale Giovanni Cafeo della Lega. Il piano che ha ipotizzato prevede alcuni punti chiave: mantenimento delle unità infermieristiche in Ortopedia, riapertura di Geriatria, convenzione con i privati per Medicina e Chirurgia.

“L’ospedale di Noto – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – è strategico per l’intera zona sud del Siracusano che comprende Comuni importanti come Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini. Nel piano sanitario, grazie ai fondi del PNRR, a Noto sono previsti una Casa di comunità, una Centrale operativa di comunità ed un Ospedale di comunità”.

“Ho evidenziato – continua l’On. Giovanni Cafeo – nel corso dell’incontro in Commissione le carenze della sanità nella zona sud, per questo ho approntato un piano di proposte per colmare le lacune presenti al Trigona di Noto. Innanzitutto, come già ribadito in occasione di una mia interrogazione parlamentare, serve rivedere l’attuale pianta organica che prevede meno unità infermieristiche. Va ringraziata la direzione generale dell’Asp di Siracusa che, su mia sollecitazione, sta mantenendo le stesse professionalità ma occorre che il Governo regionale intervenga e ritocchi la dotazione organica per mantenere la qualità di prestazione sanitaria ed assistenza agli utenti”.

Il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, ha anche proposto alla Regione da un lato di riavviare Geriatria e dall’altro di predisporre un bando per consentire ai privati di gestire in convenzione, all’interno dell’ospedale Trigona di Noto, Chirurgia e Medicina.

“Ho sollecitato la Regione – dice Cafeo – di riavviare il reparto di Geriatria e allo stesso tempo di puntare sulla sanità convenzionata al Trigona di Noto, al fine di dotare la struttura di reparti strategici come Chirurgia e Medicina. Visto che, precedentemente, la gara per l’affidamento ai privati era andata deserta, ho proposto in Commissione, che ha dato la sua disponibilità, di portare in aula una mozione al Governo regionale per dare mandato alla direzione generale di prevedere, in casa di altri bandi deserti, di ridurre del 30 per cento il canone di affitto per il vincitore. Con questa offerta sanitaria, il Pronto soccorso di Noto resterebbe aperto h24 e non 12 ore come avviene adesso”.

“Il buon funzionamento dell’ospedale di Noto, oltre a fornire un’assistenza dignitosa e puntuale all’utenza, garantirebbe una riduzione della mobilità passiva, abbattendo i costi per l’Asp di Siracusa” conclude l’On. Cafeo.




Lite per un debito non saldato,39enne spara contro l’auto di un uomo: scatta l’arresto

Dovrà rispondere di minaccia grave, danneggiamento e porto abusivo di armi e munizioni. Dopo una lite con un conoscente, sabato scorso, ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’auto dell’uomo, da cui pretendeva del denaro ritenendo di vantare un credito. Arrestato dai carabinieri di Francofonte un uomo di 39 anni, già noto alla giustizia. E’ accusato di minaccia grave, danneggiamento e porto abusivo di armi e munizioni.
I Carabinieri, intervenuti subito dopo gli spari, hanno rinvenuto i colpi esplosi- cal. 7,65- e, grazie anche alla visione delle immagini dei  sistemi di videosorveglianza, hanno potuto ricostruire la dinamica dell’episodio.
L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Siracusa come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa