Trasporto pubblico, obiettivo modificare la linea Tisia: incontro con l’assessore Pantano

Modificare l’attuale linea 125 Tisia di trasporto pubblico locale, eliminando il passaggio dal parcheggio Mazzanti, che ha allungato il percorso originato e dunque i tempi.
La proposta è stata avanzata ieri all’Assessore alla Mobilità e Trasporti, Enzo Pantano nel corso di una riunione che si è tenuta alla presenza di un nutrito gruppo di cittadini nella sede di Via dell’Olimpiade di Lealtà & Condivisione. Eliminando il passaggio dal parcheggio di viale Santa Panagia, fa notare Carlo Gradenigo, “si potrebbe aumentare la frequenza dei bus, andando a coprire anche l’area commerciale della Borgata (stadio, Basilica, mercato, ufficio postale) compreso lo Sbarcadero Santa Lucia, mettendo quest’ultimo in collegamento rapido e diretto con i due parcheggi scambiatori Sgarlata e Von Platen. Essenziale risulta inoltre estendere il servizio bus all’intera giornata, ovvero dalla mattina alla sera. Non è pensabile che una delle principali linee urbane che taglia da nord a sud la città di Siracusa, sia operativa soltanto il pomeriggio dalle 15:45 alle 20:30.Ottimizzare orari e percorsi-conclude il presidente di Lealtà e Condivisione- è possibile al netto dei km disponibili dal TPL e siamo pronti a dimostrarlo se l’amministrazione, come fatto ieri sera, vorrà ascoltare quanto da tempo si tenta invano di suggerire”.




Sicurezza stradale, passa la mozione del Pd: in dieci punti la strategia ‘anti incidenti’

In dieci punti la strategia per migliorare la sicurezza stradale in città.
La mozione del gruppo consigliare del Pd è stata approvata ieri in consiglio comunale e impegna l’amministrazione Italia ad intraprendere una serie di azioni per garantire condizioni di maggiore sicurezza lungo le strade del capoluogo. Un dibattito intenso quello che si è sviluppato ieri nell’aula Vittorini di Palazzo Vermexio,che ha registrato anche l’intervento di Deborah Lentini, responsabile provinciale dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada.
La mozione prevede che il Comune installi nuovi passaggi pedonali rialzati, incrementi il numero dei dissuasori e delle cosiddette Zone 30, aree in cui il limite di velocità massimo consentito è, appunto di 30 chilometri orari, come già fatto nei pressi di alcune scuole. La mozione del Partito Democratico spinge, inoltre, l’amministrazione comunale verso l’attivazione di un servizio di trasporto pubblico destinato ai giovani verso e dai luoghi della movida nei weekend. Un altro punto riguarda la necessità di avviare una manutenzione adeguata del verde prospicente le strade. In tema di sensibilizzazione, infine, l’input è quello di avviare la formazione sul tema della sicurezza stradale nelle scuole e campagne attraverso i mezzi di informazione ed i social media. Ribadita, inoltre, la sollecitazione ad una più efficiente illuminazione pubblica. Il consiglio comunale chiede, infine, l’intitolazione di un giardino pubblico in ricordo delle vittime della strada. Alle forze dell’ordine si chiede, invece, una maggiore sorveglianza della viabilità cittadina, all’altezza delle arterie nevralgiche.

Foto repertorio: incidente in viale Teracati




Ztl Ortigia, disagi per i ristoratori. De Simone: “Rivedere orari e giorni di consegna merce”

“La nuova ordinanza del Settore Mobilità che estende gli orari di Ztl, zona a traffico limitato in Ortigia e istituisce nuove aree pedonali sta creando notevoli disagi, soprattutto ai ristoratori”.
Lo sostiene il consigliere comunale Damiano De Simone di Forza Italia, che si riferisce in particolar modo alla regola che limita ai soli giorni feriali entro le 11,00 del mattino, la possibilità di consegnare merce. “Il fine settimana, per la ristorazione è il momento in cui si lavora maggiormente e diventa complicato-spiega De Simone- per chi non dispone degli spazi necessari, rifornire anticipatamente l’equivalente di un intero magazzino per coprire il sabato e la domenica, tenuto conto che si tratta di prodotti deperibili quali carni, pesce e ortaggi acquistati a chilometro zero, che certamente richiedono particolari e delicate procedure di conservazione”.
“La ristorazione – commenta ancora De Simone – è un settore che necessita di misure pensate ad hoc rispetto al resto dei settori commerciali, per via delle merci alimentari che richiedono protocolli severi dal trasporto alla conservazione, motivo per cui sarebbe auspicabile una deroga specifica estendendo anche alla domenica entro le 11,00 la possibilità di consegnare merci alimentari, rispetto al trattamento ordinario che in via di principio condividiamo ed apprezziamo”.
Il consigliere di minoranza annuncia la presentazione di una mozione con cui si spinga l’amministrazione comunale alla revisione dell’ordinanza, con l’inserimento di orari più flessibile nella prospettiva di una soluzione definitiva “che tenga conto delle esigenze dei ristoratori e dell’indotto costituito da fornitori, per la maggiore, del nostro territorio, in armonia alle politiche di tutela del decoro in Ortigia”.




Tartaruga in spiaggia per nidificare, messa in fuga dai curiosi: “Non vi avvicinate!”

Le tartarughe marine scelgono ancora le spiagge della costa siracusana per nidificare o meglio, vorrebbero sceglierle, se non fossero continuamente disturbate da bagnanti che, certamente in buona fede, le spingono però purtroppo a desistere dal loro (meraviglioso) intento. Le disturbano avvicinandosi, addirittura accarezzandole e convincendole in questo modo che quella spiaggia, che le era sembrata la “nursery” perfetta, in realtà non è affatto un luogo sicuro per le sue uova, che saranno tra qualche settimana le sue piccole tartarughine alla scoperta del mare. Sabato notte e purtroppo ancora una volta la scorsa notte, la spiaggia libera di Fontane Bianche è stata scenario proprio di questo vano tentativo. I volontari del WWF, coordinati in Sicilia orientale da Oleana Prato, stanno monitorando da settimane le spiagge del territorio. Erano in attesa del ritorno della tartaruga,che ha già nidificato al Lido Fontane Bianche il 24 maggio scorso. In quel caso è tutto sotto controllo. L’area è stata delimitata e protetta e tutti sanno come muoversi. La stessa Caretta Caretta è tornata, sabato notte, questa volta un po’ più in là, sulla spiaggia lato via Taormina. Una volta uscita dal mare ha trovato delle persone che, accorgendosi della sua presenza, hanno iniziato a filmarla,avvicinarla e toccarla. I flash, la mancanza di discrezione e tutto quel frastuono ha spinto alla fuga la tartaruga, motivo di dispiacere per i volontari.

La notte scorsa, identica dinamica, nello stesso luogo. A questo punto il timore è che la tartaruga possa abbandonare l’idea di deporre proprio lì. Sono stati quindi allertati tutti i  volontari della zona perché monitorino le vicine spiagge: da Avola alla Marchesa, che potrebbero rappresentare il suo ‘piano b’. Quello che però è urgente sottolineare è il comportamento da adottare o meglio da non adottare nel caso in cui ci si imbattesse in una scena di questo tipo: assicurarsi che nessuno si avvicini, restare ad almeno 10 metri di distanza, non usare flash o luci bianche o gialle, restare in silenzio, i video si possono fare da dietro e con luce rossa, preferibilmente quando la tartaruga sta per tornare in mare. Filippo Seminara è un volontario che per sua abitudine ogni mattina, ancor prima dell’alba, ama passeggiare sulla spiaggia di Fontane Bianche e immergersi per una nuotata  prima di andare al lavoro. E’ lui ad essersi accorto questa mattina del nuovo passaggio della tartaruga. Continuerà a tenere la situazione sotto controllo, insieme agli altri volontari. “Quest’anno le nidificazioni sono iniziate in anticipo- racconta- già a maggio. A Fontane Bianche la scorsa estate ci sono state ben 4 nidificazioni. Sono nate 313 tartarughe, non succedeva da 7 anni ed è stato davvero bello. Abbiamo dato loro i nomi dei nostri bambini. Nel mio caso, dei miei tre nipotini Matilde, Lorenzo e Vittoria.  Ci auguriamo che quest’anno si possa replicare una situazione analoga, ma serve la collaborazione dei cittadini, che non hanno di certo brutte intenzioni quando si lasciano prendere dall’entusiasmo e si fiondano ad un passo dalle tartarughe che arrivano sulla spiaggia. Il risultato, tuttavia, purtroppo, non è buono. Occorre adottare il comportamento migliore per poter continuare  a vivere momenti davvero emozionanti”.




Mare negato, prosegue la battaglia del Pci: “Dopo lo Sbarcadero, eliminare il cancello di via Iceta”

E’ tornata alta l’attenzione in queste settimane a Siracusa su un tema che rappresenta da diversi punti di vista un “sempreverde”: gli accessi al mare negati.
Il Partito Comunista Italiano, guidato nel territorio dal segretario Marco Gambuzza, sta conducendo una battaglia per la riapertura di quei varchi che, soprattutto alla Borgata, vietano il passaggio dei cittadini, a vantaggio di strutture ricettive e proprietari di abitazioni costruite a ridosso della costa.
Dopo le prime assemblee pubbliche, il prossimo appuntamento è fissato per domani pomeriggio, alle 15:00, in via Iceta.
La richiesta specifica è quella di rimuovere un cancello che interromperebbe il percorso dei cittadini verso la spiaggetta che si trova in quell’area.
La battaglia del Pci e di quanti ne hanno sposato la causa ha condotto ad un primo risultato per vicenda Sbarcadero.
Lo stesso Gambuzza, nei giorni scorsi, aveva effettuato un sopralluogo, anche filmato, testimoniando come una struttura ricettiva avesse realizzato un’alta recinzione che ostruiva l’accesso alla battigia. L’esponente del partito di sinistra ha indirizzato una nota al prefetto, Giovanni Signer, per rendere nota la circostanza e chiedendone l’intervento. “Pericolose reti metalliche sul mare e cancello chiuso” gli elementi principali messi in evidenza nella nota, oltre alla richiesta di installare “cartellonistica che indichi accesso libero alla battigia, il percorso da seguire per arrivare alla battigia senza limitazione di orario e le regole comportamentali da seguire”.
Gambuzza aveva anche richiesto l’intervento immediato della polizia municipale. Dopo alcune ore, l’accesso sarebbe stato liberato.
Il tema è stato affrontato,inoltre, in consiglio comunale, attraverso il Pd ed il suo capogruppo Massimo Milazzo, che ha chiesto “la verifica della libera fruizione degli accessi al mare lungo le coste siracusane e di rimuovere prontamente le chiusure arbitrarie ed illegittime”.
La nuova assemblea pubblica, fissata per domani pomeriggio in via Iceta, riguarderà anche via Euclidea e lo stesso Sbarcadero, per un sopralluogo “che serva a verificare il rispetto della previsione di lasciare libero il varco per l’accesso al mare”.
Gambuzza ha intanto lanciato un appello ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, affinché partecipino o si facciano, in ogni caso, parte attiva.
Richiesta, inoltre, la convocazione di un tavolo prefettizio sul tema. Ulteriori verifiche vengono poi richieste alla Capitaneria di Porto, “trattandosi di demanio marittimo”.
Nel caso dello Sbarcadero, la vicenda non è del resto nuova e le polemiche tornano a divampare ogni estate.
“L’amministrazione comunale-tuona Gambuzza- ha dimostrato negli anni una colpevole inerzia e un disinteresse totale verso la tutela dei beni demaniali e dei diritti costituzionali dei cittadini, configurando una vera e propria omissione di atti d’ufficio nell’esercizio delle funzioni pubbliche”. Il segretario del Pci siracusano cita le principali normativi vigenti in materia, nonché la Costituzione, “che all’articolo 9 garantisce a tutti i cittadini il diritto inviolabile alla tutela del paesaggio e dell’ambiente, diritto che include necessariamente il libero accesso alle coste e alle spiagge pubbliche”, mentre all’articolo 97 “impone a tutte le pubbliche amministrazioni il rispetto dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento, principi sistematicamente violati dall’inerzia amministrativa”.
Proprio all’amministrazione comunale e segnatamente al sindaco, Francesco Italia ed alla giunta, il Pci ha indirizzato nelle scorse ore un’interrogazione con cui chiede di conoscere “quali misure intendano adottare per procedere alla rimozione coattiva di tutti i manufatti, strutture e materiali che occupano abusivamente il demanio marittimo comunale”, quando “verrà emessa l’ordinanza sindacale di sgombero immediato delle aree occupate abusivamente, considerato che ogni giorno di ritardo aggrava il danno erariale e la violazione dei diritti costituzionali” e come “intendano quantificare e recuperare il danno patrimoniale subito dal Comune per l’occupazione sine titulo protrattasi per parecchi anni, comprensivo di interessi e rivalutazione”. La richiesta è anche quella di convocare una seduta del consiglio comunale ad hoc. In caso di mancato riscontro, non si esclude il “ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale, alla Procura della Repubblica per i reati configurabili e all’Assessore Regionale al Territorio per l’esercizio dei poteri sostitutivi in caso di perdurante inerzia dell’amministrazione comunale”.




Palme ‘stressate’ in viale Santa Panagia: rischio per l’incolumità pubblica, via agli interventi

Interventi straordinari sulle palme di viale Santa Panagia.
Il Comune di Siracusa li ha disposti a seguito di recenti “ispezioni e controlli”, da cui è emersa “la necessità di intervenire sulle palme con operazioni di manutenzione straordinaria”. Le palme, come si evince da una determina del Settore Igiene Urbana e Verde Pubblico, “potrebbero infatti rappresentare un rischio per la pubblica incolumità”. Per evitare conseguenze di questo tipo e tutelare al contempo il patrimonio arboreo della città saranno adottati diversi accorgimenti.
“L’Amministrazione Comunale -si legge nella determina del dirigente Emanuele Fortunato- riserva grande attenzione alle aree a verde pubblico, considerandole elementi fondamentali per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio urbano”.
Gli interventi non riguarderanno solo l’aspetto relativo alla tutela della sicurezza.
“Oltre alla manutenzione straordinaria, infatti, si procederà alla concimazione fogliare, per migliorare la salute complessiva delle palme e rafforzare le loro difese immunitarie e la salute complessiva, soprattutto in periodi di stress ambientale o di carenza di nutrienti”.
Le somme necessarie, circa 6 mila euro,saranno prelevate dal fondo di riserva del sindaco.




Cannabis ad uso medico all’ospedale Umberto I: attivato il primo laboratorio Asp in Sicilia

Preparati a base di cannabis per uso medico all’ospedale di Siracusa.
L’Asp ha istituito nella Farmacia dell’ospedale Umberto I diretta da Debora Sgarlata il Laboratorio di galenica non sterile per la preparazione di preparati magistrali a base di cannabis per uso medico.
Si tratta del primo Laboratorio attivato in Sicilia tra le Aziende sanitarie in linea con il decreto assessoriale 18/2020 e le norme del Ministero della Salute.
I preparati di cannabis sono disponibili a carico del Sistema sanitario regionale su prescrizione dei medici specialisti dell’ASP afferenti alle Unità operative Terapia del dolore di Siracusa e Neurologia dell’ospedale Muscatello di Augusta.
“Da sempre impegnata nell’innovazione farmaceutica e nella cura personalizzata dei pazienti – spiega il direttore della Farmacia ospedaliera Debora Sgarlata – l’UOC di Farmacia del presidio ospedaliero Umberto I di Siracusa ha predisposto, in ottemperanza al Decreto Assessoriale di gennaio 2020 l’avvio delle attività del laboratorio nel quale, nel rispetto delle norme di buona preparazione della farmacopea ufficiale, vengono allestite ripartizioni semplici, quali cartine o capsule apribili e, per quanto riguarda le preparazioni di Cannabis in olio per uso orale, mediante il metodo per diluizione che semplifica il processo”.
“Il nuovo servizio rappresenta un passo significativo nella cura di pazienti con dolore cronico refrattario ad altri trattamenti – dichiara il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone -. L’attivazione del Laboratorio aziendale e la sua progressiva messa a regime di un servizio in atto erogato da alcune farmacie del territorio, non solo arricchisce l’offerta terapeutica dell’ASP di Siracusa, ma aumenta anche la possibilità di trattamenti personalizzati e adeguati alle esigenze dei pazienti, offrendo numerosi vantaggi, dalla ottimizzazione dei costi, ad un attento monitoraggio mediante gestione informatizzata delle prescrizioni e delle erogazioni in collaborazione con i clinici prescrittori, ad un maggiore controllo sull’appropriatezza e ad una maggiore sicurezza e tutela nella gestione dei preparati a base di cannabis ad uso medico”.




“Borgata al buio dopo il relamping e mal gestita”: petizione dei residenti dopo i lavori

“Strade al buio alla Borgata, tanto che i cittadini si stanno dovendo organizzare installando luci dinnanzi alle porta di casa. Questo hanno lasciato i lavori di relamping voluti dal Comune”.
Il consigliere comunale Paolo Cavallaro focalizza la sua attenzione sulla circoscrizione Santa Lucia, simbolo a suo dire della “cattiva gestione della città”. Entra anche nel dettaglio e cita “i disastrosi lavori di via Piave, basta andarli a guardare, possono assurgere a modello per gli studenti universitari di come non si fanno i lavori pubblici; non si contano le imperfezioni e le mattonelle trappola per i pedoni-prosegue il consigliere di minoranza- Sono numerose le strade sporche e maleodoranti o lasciate in mano a soggetti urlanti che lasciano spesso bottiglie e anche i propri “bisogni” vicino le porte delle case”.
Cavallaro evidenzia anche l’iniziativa avviata dai residenti, che “si stanno organizzando per fare valere le proprie ragioni e hanno raccolto, in pochissimo tempo, 233 firme, per chiedere il ripristino dei parcheggi sul lato sinistro della via Piave, affinché si possa facilitare il passaggio della Linea urbana di trasporto in totale sicurezza, evitando l’attuale e pericoloso slalom.I cittadini propongono la modifica dei percorsi delle linee 102 Akradina-Epipoli e della linea 127-Tisia, integrando il percorso con via Piave, al fine di portare i bus anche al servizio di anziani, disabili, commercianti e comunque di tutti i cittadini, esclusi dal sistema di trasporto urbano per ragioni incomprensibili e comunque inaccettabili”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha presentato un apposito ordine del giorno in IV Commissione consiliare, per studiare la problematica con i consiglieri, il dirigente e l’assessore alla Viabilità, Enzo Pantano, così da “individuare le opportune soluzioni. La storica via Piave- conclude Cavallaro- non può restare fuori dal sistema di trasporto urbano, dopo essere rimasta anche senza illuminazione pubblica e decoro”




“La SLA non mi ferma”: Salvo Bisicchia sarà in processione per la Pace

La sua Fede riesce a rimuovere davvero ogni ostacolo davanti a sé e la missione che si è dato gli conferisce una forza ed un coraggio straordinari, tanto da spingerlo a pensare e a concretizzare iniziative particolarmente impegnative,soprattutto per lui.
Al pellegrinaggio per la Pace di giovedì pomeriggio (29 maggio) da via degli Orti al Santuario della Madonna delle Lacrime parteciperà anche Salvo Bisicchia, che ha fortemente voluto che il pellegrinaggio avesse come scopo la preghiera per la pace,seguendo l’indirizzo dato da Papa Leone XIV subito dopo la sua elezione.
Salvo ha la SLA, è costretto a condizioni di vita difficilissime: respira grazie ad un macchinario, non può muoversi e per comunicare utilizza un computer (e lo utilizza davvero tanto! E’ un vulcano di idee) Il suo desiderio di diffondere la Parola di Dio è fortissimo, parla sempre, a tutti, con estrema convinzione,di Amore, dell’importanza di riconoscere lungo il proprio cammino, l’incontro con il Signore e di affidarsi a Lui, anche quando gli eventi rischiano di condurre altrove.
Salvo ha una forza di volontà incredibile, sembra davvero spinta da qualcosa di tanto grande.
Il pellegrinaggio per la Pace inizierà alle 17:00 di giovedì. Quando Bisicchia ha proposto al Rettore del Santuario, Padre Aurelio, di dedicare l’occasione di preghiera ad un tema così importante e purtroppo attuale, la sua idea ha subito trovato accoglimento.
La presenza di Salvo in processione sarà un segnale forte, fortissimo.
La fase organizzativa non è delle più semplici ma Salvo ha sempre accanto a sé, a supportarlo anche quando l’impresa è molto ardua, la moglie Delia e la mamma.
Salvo sarà in processione con gli altri fedeli.
“Il cammino che ci condurrà ai piedi di Maria Regina della Pace vuole essere un piccolo raggio di luce nel buio che attanaglia questo mondo indifferente al dolore- racconta- Nell’immobilismo purtroppo tipico di questa città, c’è bisogno di risvegliare le coscienze intorpidite dalla frenesia e dall’individualismo predominante. È necessario fare qualcosa perché non possiamo restare cristiani anagrafici ma dobbiamo essere cristiani operai, costruttori di pace. Pregare il Rosario recandoci tutti insieme dalla nostra Madre Celeste, Regina della Pace, che ha pianto all’indomani della Grande Guerra proprio nella nostra Siracusa, può essere un piccolo punto di partenza”.
Non è solo ai fedeli che Salvo indirizza il suo invito ad esserci, a partecipare. Si rivolge alle autorità civili della città, alle associazioni e “a chiunque voglia chiedere alla Madonna il dono della Pace”.




Tagli ai fondi alle Province, Giansiracusa: “A rischio interventi fondamentali”

“Una forte preoccupazione per gli inaccettabili tagli imposti dal Governo ai fondi destinati alle Province, con conseguenze gravi per la Sicilia e per il nostro territorio”. La esprime il presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa.
“Le recenti disposizioni contenute nella Legge di Bilancio e nel Decreto Milleproroghe colpiscono duramente anche Siracusa-spiega Giansiracusa – compromettendo interventi fondamentali già programmati”.
Il presidente del Libero Consorzio entra anche nel dettaglio. “Nel solo biennio 2025-2026-spiega- il taglio per il nostro territorio ammonta a oltre 3,2 milioni di euro, pari al 70% delle risorse previste (si passa da 4,65 milioni a poco meno di 1,4 milioni). Il dato più allarmante riguarda il quadriennio 2025-2028, dove la decurtazione raggiunge 5,58 milioni di euro su un totale di 11,6 milioni, cioè il 48% delle risorse complessive”.
Giansiracusa evidenzia come si tratti di “fondi essenziali per intervenire su una rete viaria secondaria già fragile, che rappresenta un’infrastruttura vitale per il collegamento tra le aree interne e la costa. Tutto questo accade in un momento delicato, in cui – dopo oltre un decennio di commissariamento – i Liberi Consorzi comunali tornano finalmente ad essere governati da rappresentanze politiche. È inaccettabile che, proprio adesso che possiamo iniziare a ricostruire fiducia e progettualità, si intervenga con tagli che minano la capacità operativa degli enti”.
Intanto, durante l’assemblea nazionale dei presidenti delle Province, che si è recentemente riunita a Roma, la posizione espressa è stata unitaria, con il mandato all’Upi di chiedere con forza l’apertura di un tavolo di crisi presso il Ministero delle Infrastrutture, per il reintegro immediato delle risorse.