Parco ciclopedonale, parcheggi e bus navetta: così l’Arenella punta alla Bandiera Blu

La Bandiera Blu potrebbe tornare a sventolare a Siracusa.
Il Comune ci prova, puntando su un progetto partito come proposta, nel 2021,elaborata dall’associazione Pro Arenella nell’ambito del bando di Democrazia Partecipata ma che è stata adesso inserita in un contesto più vasto e ambizioso. La scorsa estate, Palazzo Vermexio ha espresso l’intenzione di giocarsela. Ha,per questo,costituito un gruppo di lavoro che aveva originariamente l’architetto Lara Grana come Rup, responsabile unico del procedimento.
Siracusa ha avuto una sola volta la sua Bandiera Blu. Erano i primi anni 2000 e l’assessore alla Risorsa Mare era Nuccio Romano. Non è mai più accaduto. Il riconoscimento riguardava la spiaggia dell’Arenella e aveva molto a che fare con la qualità delle acque.
I requisiti richiesti oggi sono diversi e guardano molto ai servizi ed alla sicurezza.
Con l’approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio da parte del consiglio comunale, nel corso dell’ultima seduta, l’argomento Bandiera Blu è tornato al centro dell’attenzione.
Il progetto di massima, dunque,esiste e la settimana scorsa è stato affidato ad un professionista l’incarico di redigere il progetto esecutivo. Per scalare la graduatoria e accedere alle risorse economiche stanziate (23 milioni di euro la dotazione totale),occorre ottenere un punteggio quanto più alto possibile. Lo si ottiene con la previsione (a realizzazione) di parcheggi pubblici, aree per bambini, solarium pubblici, percorsi naturalistici. Tutti passaggi in effetti contenuti nel progetto, inizialmente ‘sfortunato’ di Democrazia Partecipata. L’area interessata sarebbe estesa per circa 2 ettari.
Oltre al percorso ciclopedonale,previste dunque aree gioco per i bambini, attrezzature per il tempo libero e lo sport, un parcheggio scambiatore (in un’area adiacente ad una struttura turistica all’ingresso dell’Arenella), un servizio di trasporto pubblico con bus navetta elettrico di collegamento tra il parcheggio e i diversi punti di balneazione, bagni pubblici, spogliatoi e ovviamente punti acqua. Tutto questo non può prescindere dalla sistemazione del litorale in termini di sicurezza e di contrasto al dissesto idrogeologico.
Su un altro versante, l’associazione Pro-Arenella, attraverso un dialogo in corso con il settore Mobilità e con il Consorzio Costa del Sole, sta elaborando un progetto per il convogliamento delle acque piovane.
Se il tentativo di ottenimento della Bandiera Blu andrà in porto, lo si scoprirà entro fine anno. L’attribuzione delle risorse, invece, è prevista per l’anno successivo.




Ccr Mazzarrona e Lauricella, si apre uno spiraglio: realizzarli altrove purché aree idonee

I Ccr di Mazzarrona e di via Lauricella potrebbero essere realizzati, ma altrove.
Il Comune avrebbe la possibilità di mantenere i finanziamenti ottenuti, ma tutto questo dipenderà dalle aree che saranno individuate come alternativa e da una serie di altri tasselli che dovranno combaciare. La notizia, che serpeggiava da giorni, è stata ufficializzata ieri sera in consiglio comunale, che ha approvato una mozione che vedeva come primo firmatario il capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro. Il dirigente del settore Pianificazione Urbanistica, Marcello Di Martino è entrato nel dettaglio. Dopo il “pasticcio” dei Ccr di Mazzarrona e di via Lauricella, il Comune ha richiesto al ministero chiarimenti rispetto alla possibilità di proporre una soluzione alternativa alla collocazione inizialmente scelta per i due centri comunali di raccolta, senza perdere i finanziamenti ottenuti. Nel caso di Mazzarrona, lo “stop” non è stato solo conseguenza della protesta dei residenti. E’ stato, infatti, imposto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali per ragioni Nel caso specifico della Mazzarrona, invece, lo “stop” è arrivato dalla Soprintendenza che, durante i saggi archeologici preventivi, ha constatato che tutto il lotto è interessato dalla presenza di latomie a cielo aperto “riferibili all’estrazione dei blocchi per la realizzazione delle mura dionigiane e pertanto suscettibili di essere sottoposte a tutela”. La Valutazione finale era stata perentoria: “progetto non assentibile”. Se in un primo momento sembrava che l’amministrazione comunale si volesse opporre con un ricorso al Tar, quest’idea sarebbe, nel frattempo, tramontata. La matassa resta difficile da dipanare. Non è facile individuare, infatti, due nuove collocazioni che anche per il ministero risultino ‘perfette’. Al Comune sono stati richiesti specifici adempimenti che diano garanzie dal punto di vista del quadro economico, come da quello logistico e strutturale. Non è escluso che per uno dei due Ccr, a sorpresa, possa essere proposta l’area del centro comunale di raccolta di Arenaura,sotto sequestro per una vicenda giudiziaria. Per una parte, tuttavia, è stato chiesto il dissequestro e potrebbe presto tornare disponibile. Se le nuove aree saranno ritenute adeguate, la ditta che si era aggiudicata i lavori in via Lauricella potrà condurre i propri lavori in un altro sito, senza ulteriori intoppi e mantenendo, quindi, l’aggiudicazione dell’appalto. Di Martino ha chiarito che al momento “la risposta del ministero resta generica, perché non abbiamo indicato un sito specifico su cui realizzare i due Ccr . In linea generale, non esistono preclusioni alla delocalizzazione. Sono stati richiesti degli approfondimenti che l’ufficio sta provvedendo a redigere. Occorrerà intervenire sia sul quadro economico, sia sul cronoprogramma”.
Si apre così un nuovo capitolo. Con una mozione depositata ieri sera, FDI, Insieme, Forza Italia e Pd impegnano l’amministrazione a coinvolgere le commissioni nella scelta delle nuove aree Il consiglio comunale chiede di essere coinvolto nel percorso per individuare le nuove aree. Se ne discuterà in conferenza dei capigruppo, subito dopo il Question time. A Cassibile per il momento il Ccr resta attivo. L’iter burocratico è, infatti, precedente agli altri due. Non sarebbe da escludere, in ogni caso, che in futuro possa tornare nel calderone dei centri comunali di raccolta da delocalizzare. La partita non si preannuncia semplice.




Fondi Fua, corsa contro il tempo: progetti per riqualificare piazza Sgarlata e Parco Robinson

La lista è lunga,i tempi abbastanza stretti. Il Comune di Siracusa potrebbe cogliere l’occasione della pioggia di finanziamenti destinati alle aree FUA per portare a compimento interventi attesi e costosi, che in caso contrario rischierebbero di rimanere fermi al palo. La scadenza ultima per la presentazione della selezione di interventi è fissata per il prossimo 11 luglio. Servono i progetti, per scongiurare il rischio che, com’è accaduto in precedenti occasioni, non si riesca ad accedere a risorse finanziarie ingenti con cui realizzare opere pubbliche di riqualificazione del territorio. Mentre la Regione, tramite l’assessorato alle Autonomie locali,si dice disponibile a fornire agli enti territoriali “ogni supporto e chiarimento necessario per la definizione degli interventi strategici”, il Comune di Siracusa indica la scadenza improrogabile del 30 maggio per la consegna delle candidature dei progetti. Non è un caso se l’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina, ha riunito gli amministratori interessati e i tecnici dei dipartimenti regionali delle Autonomie locali e della Programmazione per fare il punto, evidenziando che ci sono 1,2 miliardi euro in totale di fondi comunitari che potrebbero,secondo la Regione, “cambiare il volto dei territori”. Gli interventi dovranno riguardare l’ambito della rigenerazione urbana, dello sviluppo economico locale, del miglioramento dei servizi pubblici, della promozione del turismo e del sostegno alle imprese locali. Nella lista dei progetti che Siracusa vorrebbe realizzare figurano, tra gli altri, la riqualificazione di piazzale Sgarlata e Parco Robinson, inclusa l’area mercatale, per oltre due milioni di euro, la riqualificazione dell’area tra via Italia e la circoscrizione Akradina, per altri 2 milioni 160 mila euro, la realizzazione di un parco naturalistico all’ex Feudo Santa Lucia, nella zona della Penisola Maddalena, per 1 milione 200 mila euro circa. Si penserebbe poi all’acquisto di nuovi bus, nell’ottica della mobilità sostenibile, e la realizzazione di un parcheggio scambiatore nei pressi del nuovo ospedale. Le prossime settimane saranno decisive. Dopo la consegna della lista delle candidature dei progetti per i comuni dell’area Fua dovrebbe iniziare, a meno di intoppi, la ‘volata’ finale, da cui dipenderà la possibilità di poter realizzare le nuove opere pubbliche, inserite nel piano triennale.




Bullismo e Cyberbullismo, incontri a Melilli con i carabinieri e la Garante dei Diritti dell’Infanzia

Il bullismo ed il cyberbullismo, dal punto di vista sociale, psicologico ed anche legale.
I carabinieri di Melilli e di Villasmundo, insieme alla Garante dei Diritti dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Disabilità, Veronica Castro hanno condotto degli incontri destinati ai ragazzini tra gli 11 e i 13 anni delle scuole medie del territorio. Con il Luogotenente Marco Giompapa, comandante della stazione di Melilli, il comandate Salvatore Rapacciuolo, comandante della stazione di Villasmundo e la dirigente scolastica Angela Fontana, gli studenti hanno affrontato una tra le principali emergenze. L’obiettivo era quello di fare prevenzione e sensibilizzazione, non solo facendo leva sul senso di responsabilità o sull’empatia, ma anche toccando aspetti tecnici e legali. La Garante Castro ha approfondito le dinamiche del fenomeno, gli aspetti psicologici, ha puntato sull’educazione ai sentimenti e alle emozioni. Ha parlato di costruzione di legami forti tra pari e di educazione al rispetto reciproco. I carabinieri hanno spiegato ai ragazzi come la legge intende e tratta il bullismo, parlando quindi anche di reati, di responsabilità, quelle attribuite ai minori e quelle genitoriali. Aspetti, tecnici, insomma, e di consapevolezza, oltre che emotivi. Sono, inoltre, stati forniti tutti i consigli necessari nell’eventualità in cui si diventi bersaglio di azioni di bullismo o cyberbullismo. Lungo applauso al termine dell’incontro, che ha registrato un’attenzione totale da parte dei ragazzi, segnale, forse, di una necessità che gli stessi adolescenti avvertono, più o meno consapevolmente.




Santa Panagia, riaperta la strada: completata la bonifica dopo la fuoriuscita di gasolio

Sono state completate in tarda mattinata le operazioni di bonifiche in viale Santa Panagia, dove si è verificata ieri pomeriggio una copiosa fuoriuscita di gasolio dal distributore di carburante, tanto da rendere necessario l’intervento della SA Ambiente per le operazioni di bonifica e la chiusura del tratto interessato, intorno all’area di rifornimento, con il presidio della Polizia Municipale. I vigili del fuoco hanno ritenuto necessario mettere così in sicurezza il tratto nelle more che si completino le indagini avviate per comprendere quanto accaduto e valutarne gli aspetti ambientali. La quantità di gasolio che ha raggiunto la sede stradale risulta essere stata copiosa. In quel momento su Siracusa si abbatteva una pioggia intensa, elemento che potrebbe aver agevolato .Questa mattina, traffico in tilt nella zona, soprattutto intorno alle 8:00, ora di punta, sia per l’ingresso nelle scuole, sia per l’inizio della giornata lavorativa. La viabilità é regolata da una pattuglia di Polizia Municipale.




Settimana nazionale del mal di testa: Open Day al Muscatello di Augusta

Open day all’ambulatorio Cefalea dell’ospedale Muscatello di Augusta. L’Asp di Siracusa aderisce alla Settimana nazionale del mal di testa promossa dal 12 al 18 maggio da ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee). Dalle 8,30 alle 14,30 di martedì 13 maggio, personale medico dell’Ambulatorio Cefalea di cui è responsabile Rosario Vecchio e della UOSD Neurologia diretta da Valeria Drago, accoglierà i cittadini interessati per rispondere a domande di carattere generale sulla malattia e sulle possibili cure e consegnerà materiale informativo sull’argomento.
Nelle pagine social Facebook e Instagram, inoltre, saranno presenti brevi video pillole informative con le risposte dei neurologi Valeria Drago e Francesco Vecchio alle più frequenti domande sul mal di testa.
La settimana nazionale del mal di testa promossa da ANIRCEF in collaborazione con l’AIC (Associazione dei pazienti cefalalgici) e con il patrocinio di AINAT e di SNO, è l’occasione per tutti coloro che soffrono di qualunque tipo di cefalea, per incontrare gli esperti dei Centri Cefalee aderenti di tutta Italia, per avere informazioni sulle patologie, su come si arriva alla diagnosi, cosa si può fare e in che modo.




Api Calessino, il consiglio comunale ‘rinuncia’ alla competenza su percorsi e stalli

Il consiglio comunale si tira fuori dalla gestione dell’attività di motocarrozzette e velocipedi. Per le api calessino, l’assise cittadina “restituisce” agli uffici comunali la competenza in tema di autorizzazioni, collocazione e numero degli stalli e percorsi. Un ambito che in passato è risultato abbastanza spinoso per diversi aspetti, a partire proprio da quello legato alle aree in cui lasciare circolare i mezzi destinati al trasporto dei turisti nel centro storico.
Nel corso della seduta-lampo di questa mattina, sulla base di quanto concordato in quarta commissione consiliare Regolamenti, presieduta da Angelo Greco del Pd, l’assise cittadina ha deciso di modificare il regolamento, cassando proprio la parte in cui si attribuiva all’organismo la competenza a cui il consiglio rinuncia.
Come ha chiarito nel suo intervento il dirigente del settore Mobilità e trasporti Santi Domina, un’ordinanza degli uffici rideterminerà gli spazi in cui i mezzi possono sostare e, in parte, i percorsi da osservare per spostarsi in città durante l’attività. Il documento individua nove aree di sosta all’interno di Ortigia e una nei pressi del Teatro Greco. Rispetto al passato è stata cancellata l’area unica di sosta di via Rodi dove non ci sono più gli spazi necessari in quanto sono stati realizzati stalli per taxi e bus turistici.
In tutto sono previsti 45 stalli così distribuiti: 7 in largo XXV luglio; 5 in corso Matteotti; 6 nei pressi del Tempio di Apollo; 3 in via Trento; 3 in piazza Pancali; 4 al Castello Maniace; 4 alla Fonte Aretusa; 7 in via Mazzini (2 nei pressi del Grand Hotel e 5 vicino alla Camera di Commercio); 4 al parcheggio Talete; 2 al Teatro Greco.
I velocipedi e le motocarrozzette che stazionano in Ortigia, a seconda dell’area da cui partono, devono seguire percorsi prestabiliti; tutti possono effettuare il periplo dell’isolotto, anche in questo caso seguendo un tragitto indicato nell’allegato.
Pure i mezzi che stazionano al Teatro Greco devono percorrere strade prefissate sia per raggiungere Ortigia, e tornare poi al Parco della Neapolis, che per portare i turisti nei punti di interesse delle Catacombe di san Giovanni, del museo archeologico “Paolo Orsi”, di piazza Cappuccini e di piazza Santa Lucia.

Al fine di garantire il pieno rispetto delle normative vigenti, sono previsti controlli da parte della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine. In particolare, secondo quanto disposto nei mesi scorsi: i conducenti dei mezzi autorizzati dovranno rispettare la stagionalità del servizio che va al 1° di aprile al 31 ottobre astenendosi dall’esercitarlo in altro periodo. I conducenti dovranno attenersi scrupolosamente ai percorsi stabiliti, evitando qualsiasi deviazione non autorizzata. È assolutamente vietato l’accesso alle zone pedonali e alle strade in cui non è concessa l’autorizzazione al transito. Saranno sanzionati eventuali comportamenti non conformi, inclusi stazionamenti non autorizzati o utilizzo improprio delle aree destinate all’attività. I conducenti non potranno fornire informazioni di natura culturale ai turisti, in quanto tale attività è di esclusiva competenza delle guide turistiche autorizzate.
Le sanzioni, in caso di mancata osservanza delle norme regolamentari Comunali, variano da 80 a 500 euro. Prevista una sanzione pecuniaria pari a 500 euro qualora, in caso di verifica e controllo da parte degli organi di Polizia, fosse accertato il trasporto di bagagli a bordo durante il trasporto turistico dei passeggeri. Vengono applicate sanzioni e penalità accessorie in caso di violazioni del Codice della Strada. Per le infrazioni più gravi, si può arrivare anche al ritiro dell’autorizzazione.




Reperti rubati, sequestri e recuperi a Siracusa e in provincia

Ha toccato Siracusa e Noto nel corso del 2024, l’attività dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale in Sicilia. Il Comando ha fornito nelle scorse ore un bilancio, con i ‘numeri’ del lavoro svolto ed il racconto dei principali risultati ottenuti. L’impegno è stato concentrato su diversi ambiti di intervento, con particolare attenzione al traffico di beni archeologici e ai furti di beni culturali. A Siracusa, sono stati individuati e sequestrati lo scorso anno 5 volumi databili tra il XVIII ed il XIX secolo, un reliquario in argento , un turibolo in argento ed una coppia di mazze cerimoniali in legno, risultati rubati alla biblioteca Arcivescovile Alagoniana. Recuperato, inoltre, il dipinto raffigurante Santa Lucia, olio su tela, epoca XVIII sec., a seguito di controlli di siti web dedicati all’E-Commerce incrociati con verifiche all’interno della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”. L’opera era stata rubata nel ‘91 ai danni della Chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso di Noto.
Un altro intervento di rilievo è stato condotto con il sequestro di un’area oggetto di danneggiamento di una porzione dei resti delle Mura Dionigiane, a seguito di lavori edili abusivi, mentre a Noto, sempre nel 2024, i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale hanno sequestrato tre aree, rispettivamente di 53 mila, 14 mila e 18 mila metri quadrati in cui era stata realizzata un’area abusiva di sosta a pagamento per auto. Nello stesso territorio va ricordato il recupero di un reliquiario in argento su legno e vetro del 1700, dedicato a Sant’Alessio Martire ed una mitra vescovile di seta e argento, con raffigurazioni floreale, del 1800, oggetto di furto avvenuto, nel 2023, all’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate di Noto.
Chiarita invece la vicenda di Floridia. In un primo momento era stato comunicato un sequestro di una porzione del sistema idrico di captazione e distribuzione delle acque origine araba, Qalat. Successivi approfondimenti hanno permesso di chiarire che si era trattato di un refuso.
Estendendo lo sguardo all’intera Sicilia, i luoghi più colpiti sono stati musei, pinacoteche, antiquarium, luoghi espositivi, pubblici e privati, archivi.
La strategia di intervento del Nucleo di Palermo e della Sezione di Siracusa si è articolata lungo due direttrici fondamentali: l’attività di prevenzione mediante l’attività ispettive e l’azione di contrasto sviluppata attraverso le indagini di polizia giudiziaria.
Nel corso del 2024, l’attività di prevenzione ha certificato l’esecuzione di 496 controlli finalizzati alla sicurezza dei luoghi della cultura, quali musei, archivi e biblioteche, e delle aree archeologiche e/o tutelate da vincoli paesaggistici. Le verifiche hanno riguardato anche gli esercizi commerciali di settore, con numerosi controlli amministrativi presso mercatini, fiere ed antiquari, allo scopo di contrastare la ricettazione di beni rubati. I dati acquisiti vengono successivamente incrociati con quelli presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo.
Deferite in stato di libertà 65 persone, e sequestrati beni culturali per un valore di oltre 800 mila euro. I beni sono stati poi riconsegnati agli Enti regionali di tutela e chiese per garantirne la fruizione.




Contrasto alla violenza giovanile, controlli straordinari del territorio ad Avola:

Controlli serrati e straordinari nel territorio di Avola dopo l’episodio che ha visto vittima di aggressione da parte di tre ragazzine la tredicenne Mbaye. La comunità rimane scossa e si avverte una sempre maggiore richiesta di prevenzione della violenza minorile, soprattutto nei luoghi di aggregazione giovanile. Ieri sera, la polizia del commissariato di Avola, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale di Catania hanno effettuato un servizio straordinario nelle aree maggiormente frequentate dai giovani.
Il dispositivo di controllo e prevenzione, che ha previsto l’effettuazione di numerosi posti di controllo, ha la finalità di elevare il livello di sicurezza percepito dai cittadini e di scoraggiare atteggiamenti improntati alla violenza, soprattutto tra i giovani che, approfittando della presenza di numerosi coetanei, spiega la questura, “danno sfogo ai più esecrabili comportamenti violenti e irrispettosi nei confronti di altri minori”.
I poliziotti hanno identificato 77 persone e controllato 15 veicoli. Due sono state le sanzioni amministrative elevate per violazioni al codice della strada.




“Educare per fermare bullismo e violenza”: il discorso dall’Arcivescovo Lomanto

“Dolore e vergogna per quanto sta accadendo tra le nostre case, le nostre strade, le nostre città”. L’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto ha usato parole importanti e lanciato un segnale chiaro ieri, nel suo discorso, pronunciato in occasione della Festa del Patrocinio di Santa Lucia, alle migliaia di persone che hanno affollato Piazza Duomo. La violenza tra giovanissimi, esplosa in maniera violenta in queste settimane, soprattutto in provincia, con la tragedia di Francofonte, l’aggressione alla giovane Mbaye, ad Avola, ma anche- spostando leggermente lo sguardo- la strage di Monreale, sono stati al centro del suo invito alla riflessione seria, profonda, sincera e a trovare una risposta efficace e di comunità al dilagante bullismo.
“In un mondo dove la sopraffazione, la violenza e il bullismo sembrano prendere il sopravvento-ha detto Mons. Lomanto- dobbiamo ritornare a seminare quei valori che non tramontano mai e che papa Francesco ci ha indicato guardando al martirio di Santa Lucia”. L’Arcivescovo ha utilizzato due parole chiave: educazione da una parte, bullismo dall’altra. “Che il martirio di Santa Lucia ci educhi al pianto- ha detto- alla compassione, alla tenerezza: virtù non solo cristiane, ma anche politiche, versa forza che edifica la città”. Nel suo discorso dal balcone dell’Arcivescovado, Mons. Lomanto ha manifestato la speranza che “l’esempio di Lucia e la sua vicinanza possano aiutarci ad affrontare insieme e vincere ogni forma di bullismo. Non può esistere nessuna autentica forma di comunità-ha proseguito Mons. Lomanto- se non alimentiamo lo spirito della carità, della solidarietà e della fratellanza”. Quindi la soluzione prospettata: “Promuovere una cultura di solidarietà è essenziale -ha detto l’arcivescovo- per prevenire e sconfiggere ogni forma di male e di cattiveria. Combattere il male richiede uno sforzo collettivo e continuo, perché solo stando uniti possiamo costruire un mondo più gentile, più giusto e più inclusivo per tutti”.
Lomanto ha chiesto, poi, di pregare “tutti insieme per il nuovo Papa: per intercessione di Santa Lucia, chiediamo al Signore che ci doni un Papa buono come lo è stato Francesco, un Papa che confermi la Chiesa Universale nella fede di Gesù morto e risorto, un Papa che sia luce e speranza per il mondo. Non stiamo aspettando semplicemente il successore di Francesco, ma il successore di San Pietro a cui Gesù volle affidare la Chiesa Universale e che inviò San Marciano, primo Vescovo di Siracusa per l’annuncio del Vangelo nella nostra terra”.
Il solenne pontificale nella chiesa Cattedrale è stato presieduto da mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Siracusa: “Santa Lucia visse in maniera straordinaria la sua fedeltà a Cristo. Ella andò maturando la sua fedeltà al Signore: nella preghiera, nella carità verso i fratelli più bisognosi, nella fedeltà ai precetti del Signore, nel proposito di lasciarsi sedurre dalle proposte disoneste dei suoi persecutori, nella testimonianza coraggiosa della sua fede in Cristo. A lei ci rivolgiamo con fiducia perché ci ottenga dal Signore quelle grazie necessarie per vivere con gioia e dedizione la nostra vocazione cristiana alla santità. Camminiamo ferventi nella fede, lieti nella speranza, operosi nella carità”.
Dopo la messa la processione del simulacro e delle reliquie in piazza Duomo con il tradizionale lancio delle colombe. Poi il simulacro è stato portato nella chiesa di Santa Lucia alla Badia dove resterà per l’Ottavario.