Lorenzo Amore dopo Tali e Quali: “Esperienza di cui farò tesoro,la musica è la mia vita”

“Un’esperienza di cui farò tesoro, che ho vissuto con serenità e mi ha dato tanta sicurezza”.

Lorenzo Amore è tornato a casa, a Siracusa, dopo avere conquistato il terzo posto a Tali e Quali, lo show andato in onda su Rai Uno sabato sera.

“Non nasconde che un po’ d’ansia, dettata dall’emozione, c’era- racconta il giovane talento siracusano- E’ stato, però, anche un modo per lanciare un messaggio a tutti i ragazzi che come me coltivano un sogno grande, che è la musica. Dobbiamo crederci fino in fondo”.

Lorenzo, 21 anni, canta da sempre. Si è mosso a livello locale, poi ha continuato a studiare, a ricercare, nella musica, la sua identità. Non solo interprete, ad un certo punto, ma cantautore, con due inediti.

“Poi mia madre si è accorta che Rai Uno aveva dato il via ai casting per Tali e Quali. A quel punto- racconta- ho deciso di propormi nei panni di Mahmood. Il riscontro è presto arrivato. Sono stato richiamato ed è iniziata questa avventura”.

Ai giudici Lorenzo è piaciuto molto. Loretta Goggi gli ha riconosciuto un talento in grado di trasformare la timidezza in arte. Il suo consiglio è stato proprio quello di continuare a trasformare in energia, sul palco, il suo modo di essere.

“Sono un timido- racconta Lorenzo- ma sul palco mi trasformo. La musica per me è tutto”. Sul palco di Rai Uno Lorenzo ha anche trovato un motivo in più di soddisfazione personale, una ragione in più per sentirsi orgoglioso di se stesso. “Sono cresciuto con mia madre- racconta-con la mancanza, dunque, di una figura paterna. Nonostante questo- e ho voluto dirlo- sono arrivato a quel piccolo traguardo che spero sia un punto di partenza. Un’analogia, se vogliamo, con la canzone di Mahmood “Soldi” che mi ha portato al terzo posto nell’ambito di quella gara, per me così importante”.

A




Rientro a scuola, i presidi chiedono lo slittamento di 15 giorni

Pressing dei dirigenti scolastici dopo le misure assunte dal Consiglio dei Ministri con le nuove norme di contrasto al Covid-19. Il rientro a scuola entro il 10 Gennaio preoccupa e non poco i presidi, che attraverso la loro associazione e con una raccolta firme, chiedono lo slittamento di 15 giorni del giorno in cui alunni e personale scolastico rientreranno in classe.

Le procedure si preannunciano di difficile gestione e, secondo i presidi, di dubbia efficacia. Una posizione chiara che, in provincia di Siracusa, viene ribadita dalla dirigente scolastica Pinella Giuffrida in rappresentanza dell’Anp. “Non è infatti possibile assicurare la riapertura delle scuole in sicurezza senza tener conto dell’impossibilità di applicare la sorveglianza con testing nella scuola primaria e l’autosorveglianza nella secondaria in un momento in cui l’aumento esponenziale dei contagi ha messo in crisi tutto il sistema del tracciamento che le Asp- dicono a chiare lettere i presidi-  non riescono più a garantire. Non può essere scaricata sui dirigenti scolastici la responsabilità di mantenere in presenza alunni senza l’esito del tampone da effettuare
nell’immediatezza che dovrebbe attestarne la negatività al Covid-19”.

A lasciare perplessi i dirigenti scolastici anche le due modalità previste, in presenza e in Dad, a seconda della situazione dei singoli studenti e del numero di positività nella stessa classe. La formula mista, già sperimentata lo scorso anno, avrebbe peraltro dimostrato la propria inefficacia, secondo i dirigenti, che si sentono messi di fronte ad un bivio: assicurare la continuità del servizio o la tutela della salute degli alunni e del personale.

A tutto questo si aggiunge il numero alto di contagi anche tra i personale vaccinato e la complessa gestione degli inadempienti all’obbligo vaccinale. “Questo impedirà ai dirigenti di assicurare la sostituzione degli assenti- dicono ancora- una situazione drammatica, a fronte della quale il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero dell’Istruzione non ha fornito indicazioni alle scuole”.

Pinella Giuffrida assicura che le norme saranno rispettate, sottolineando tuttavia la posizione chiara, assunta anche dai sindaci di Anci Sicilia. “Abbiamo anche i piccoli senza mascherine, quelli che non possono vaccinarsi, quelli che non si sono vaccinati- mette in rilievo- Succederà che insegnanti risulteranno positivi. La risposta dell’assessore regionale Lagalla, per il momento, è che se dovessimo diventare Zona Arancione, potrebbero  essere assunte conseguenti decisioni. La questione resta, dunque, aperta e rischia di complicarsi ulteriormente, magari pochi giorni dopo la riapertura delle scuole. L’Asp chiederà a noi di sapere, ad esempio, tra gli alunni, chi è vaccinato e chi no, ma noi non possiamo essere nelle condizioni di farlo. Con le regole sulla Dad, secondo me si rischia di avere ugualmente una sorta di Dad intermittente di continuo, ogni volta che qualcuno,con classi a macchia di leopardo, si ammalerà. Il programma didattico deve avere una fluidità, un’organizzazione adeguata. Se non sarà rivisto tutto questo, noi non possiamo nemmeno garantire la sicurezza nelle scuole”.

Sullo stesso tema interviene la Flc Cgil, che invita, attraverso la responsabile nazionale dei dirigenti scolastici, Roberta Fanfarillo, a “segnalare tempestivamente alle famiglie a a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei contagi le criticità che i colleghi saranno chiamati ad affrontare alla ripresa delle attività didattiche e la possibilità di non poter garantire la regolarità del servizio scolastico”.




Siracusa. Zona industriale, futuro incerto? Alosi (Cgil): “Chiarezza dalla Regione”

“Le recenti notizie, con esponenti politici e autorevoli rappresentanti del Governo regionale preoccupati per l’incerto futuro della nostra area industriale, al netto di evidenti sbavature strumentali di facile lettura elettorale, pongono alcuni preoccupanti interrogativi ai quali occorre urgentemente dare risposte. Come mai solo adesso il Governo regionale, Assessori e deputati regionali della Lega e di Forza Italia del nostro territorio si accorgono del reale rischio di esclusione dell’intera nostra area industriale dalle risorse del PNRR? ”

A porsi e porre questa domanda è il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, che aggiunge altri interrogativi. “Perché -chiede l’esponente del sindacato- l’assessore regionale Turano, anziché fingere di stracciarsi le vesti per le mancate risposte del Governo nazionale sul tema dell’area di crisi complessa non si rimbocca le maniche e fa valere tutto il peso politico della Sicilia nei confronti del Governo nazionale? E perché non prova a dare risposte politiche “vere” rispetto, ad esempio, al “passo indietro” della Lukoil in merito alla partecipazione al bando sulla realizzazione del termovalorizzatore? E ancora: come mai interi pezzi della nostra classe politica territoriale sono diventati improvvisamente leghisti al seguito del Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti che incarna il disegno di esercitare un forte trazione settentrionalista delle risorse disponibili? “.

Alosi chiede di conoscere la posizione del Governo Musumeci, se abbia intenzione di alzare le barricate in difesa dell’apparato industriale siracusano contro “un progetto antimeridionalista o se stia fingendo e preferisce restare alla finestra a guardare il fiume che passa”.

Il sindacato ricorda che “in discussione c’è il futuro di 10 mila lavoratori”. Poi un ulteriore passaggio: “Siracusa-dice Alosi – per la sua storia e la sua vocazione industriale, non può in alcun modo essere condannata ai margini dei processi di sviluppo produttivo ed industriale della Sicilia e dell’intero Paese, se non addirittura esclusa. Sganciare Siracusa e la Sicilia dal resto del Paese e dell’Europa sarebbe una iattura esiziale che lascerebbe sul terreno solo macerie e macelleria sociale. Per queste ragioni, lanciamo un appello alle massime istituzioni della Città e della Provincia al fine di convocare subito le forze sociali, Confindustria, i Sindaci, le forze politiche e le deputazioni regionali e nazionali per contrastare con determinazione qualunque progetto antimeridionalista e di emarginazione politica, sociale, economica e culturale dei nostri apparati industriali. Se la democrazia consiste in un rendiconto quotidiano sull’uso del potere- la chiosa del segretario della Cgil- ora è il momento di renderne conto”.




Colto in flagrante,arrestato topo d’appartamento: il proprietario aveva notato luci accese

I Carabinieri della Stazione di Solarino hanno arrestato in flagranza di reato un catanese, di 32 anni, già gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, per furto in abitazione.
Il soggetto, forzando una finestra con un cacciavite, si era introdotto nell’abitazione della vittima, rubando soldi e argenteria.
E’ stato il proprietario  a chiamare i Carabinieri, in quanto tornando a casa si era accorto di alcune luci stranamente accese. I militari, giunti in pochi minuti sul posto hanno sorpreso l’uomo ancora nell’abitazione, bloccandolo e arrestandolo.
La refurtiva è stata restituita al proprietario, mentre il ladro è stato condotto presso la casa circondariale Cavadonna.




Siracusa. Controlli antidroga,un arresto e 21 dosi di hashish sequestrate in via Amato

Controlli antidroga potenziati nei giorni scorsi a Siracusa.

Ieri mattina, agenti delle Volanti, durante la perlustrazione di via Santi Amato, nota piazza di spaccio, hanno arrestato un giovane di 20 anni, trovato in possesso di 21 dosi di hashish e 146 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio.

Su disposizione dell’Autorità giudiziaria, il giovane è successivamente stato liberato.

In serata, nel corso di ulteriori controlli in viale dei Comuni, altra piazza di spaccio siracusana, gli agenti hanno segnalato alla competente Autorità amministrativa un uomo di 30 anni trovato in possesso di una dose di hashish per uso personale.




Caos all’Hub vaccinale, Furnari (Italia Viva): “Correre subito ai ripari”

Ore di attesa in coda, nell’incertezza, con gli occhi sgranati per evitare che qualcuno faccia il furbo e passi avanti e, oltre a questo, la possibilità  che dopo la lunga attesa, si debba tornare l’indomani all’Hub vaccinale e ricominciare lo stesso interminabile iter.
Ne parla la coordinatrice provinciale di Italia Viva, Alessandra Furnari. “Da cittadina, oltre che da coordinatrice di Italia Viva-la  premessa di Furnari –  non posso che denunciare la situazione di caos che  regna all’Hub vaccinale di Siracusa”. La domanda che l’esponente di Italia Viva pone è rivolta all’Asp ed al Comune di Siracusa ed è “se davvero ritengono di poter invogliare o addirittura convincere i cittadini a vaccinarsi, se farlo vuol dire trascorrere ore nel caos e nell’incertezza di come e quando si riuscirà ad ottenere la somministrazione del vaccino. Chi, magari ritenendosi più tutelato, sceglie questa struttura, infatti, è ormai costretto ad un calvario-prosegue l’ex assessore alle Politiche Sociali-  All’interno tutto scorre liscio, tra l’accettazione e la somministrazione è tutto molto rapido ed organizzato, ma prima di riuscire a mettere piede all’interno della struttura è un dramma. In piedi per ore al freddo, anche chi in piedi ha difficoltà a stare; un assembramento di persone che non prevede alcuna distinzione o controllo tra chi ha una regolare prenotazione e chi no, così come non prevede distinzione di orari; tutto si risolve in un’unica grande ammucchiata. Con la diffusione della variante Omicron caratterizzata dall’altissimo tasso di contagiosità-osserva ancora la rappresentante della forza politica-  è davvero impensabile che possa essere autorizzata, da
chi dovrebbe tutelarci, una situazione del genere. E’ impossibile accettare che ad un anno dall’inizio della campagna vaccinale la situazione peggiori invece che migliorare. I pochi volontari rimasti provano a fare quel che possono cercando di gestire la situazione, consegnano i moduli da compilare, cercano di recuperare qualche sedia per gli anziani o per chi comunque ha evidenti difficoltà a stare in piedi, ma non sanno fornire risposte precise perché come riferiscono “qui le idee le cambiano da un momento all’altro”.
Furnari parla di indicazioni che, ad esempio ieri, nell’arco di una sola mattinata, sono mutate innumerevoli volte: “prima alternanza prenotati e non prenotati (a numero chiuso), poi è stato chiesto a chi aveva prenotazione per orario successivo alle 11,00 di andare via, ma senza controllare che effettivamente ciò avvenisse; successivamente-continua il racconto-  preso atto del grave ritardo in corso e del fatto che tutti i prenotati della mattinata erano ancora lì ammassati, è stato annunciato che 3 blocchi da 40 ciascuno dei prenotati avrebbero avuto precedenza; le lamentele dei non prenotati erano troppo accese ed allora un nuovo “cambio”: ogni 40 prenotati la possibilità di entrare anche per 5 non prenotati. Passa il tempo, tutto è fermo, ed allora si cambia di nuovo: i non prenotati avranno una corsia preferenziale nel pomeriggio, ma intanto devono andare via, per la mattinata (che è intanto è giunta quasi al termine) solo prenotati. Ma quali prenotati?
Quelli di oggi, quelli di ieri e pure dell’altro ieri, basta che non siano di domani! Si resta fermi per ore in attesa, si resta fermi per ore con gli occhi sgranati perché, se ti distrai, c’è sempre qualcuno che passa avanti, c’è sempre “qualcuno”accompagnato ad occhi bassi da qualcun altro, che può entrare prima, senza fila e persino di lato. Ci vuole molta convinzione per resistere e non abbandonare quella fila incerta che non sai se ti consentirà di raggiungere l’obiettivo. L’obiettivo comune però dovrebbe essere quello di invogliare la popolazione a vaccinarsi, l’obiettivo minimo dovrebbe essere consentire a chi è già convinto di vaccinarsi di poterlo fare in modo sicuro ed agevole. Tutto ciò invece non accade e fermo restando il ringraziamento al personale amministrativo e sanitario, oltre che ai volontari, chi ha in mano la gestione della struttura – conclude la legale siracusana- dovrebbe veramente correre ai ripari e adottare un metodo, che sia uno e che funzioni”.




Siracusa. Torna la Befana del Vigile Urbano: solidarietà e non solo

Era un appuntamento tradizionale fino ad alcuni decenni fa. Tornerà quest’anno, domani, la Befana del Vigile Urbano, iniziativa di beneficienza che vede insieme il Comune di Siracusa, l’Ordine degli Avvocati ed il suo Comitato per le Pari Opportunità, nonchè la Caritas.

L’appuntamento è fissato per domattina, dalle 9:30 alle 13:00, ai giardinetti di Piazza Adda. Per l’occasione sarà riproposta e riutilizzata la vecchia pedana che i vigili urbani utilizzavano fino a qualche decennio fa (Non è, peraltro, escluso, che l’utilizzo possa essere riproposto anche per ragioni operative).

I dettagli sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa al Palazzo di Giustizia. Oltre all’assessore alla Polizia Municipale, Dario Tota, erano presenti il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Carmelo Greco, la presidente del Comitato Pari Opportunità, Ada Salibra, una delegazione di legali siracusani e, per la Polizia Municipale, Pippo Barbagallo.




Reiterate violazioni dei domiciliari, donna di 37 anni condotta in carcere

Ordinanza di carcerazione nei confronti di una donna di 37 anni, di origini polacche,già ai domiciliari. E’ accusata di detenzione illegale di arma da sparo. Ad eseguire l’ordinanza sono stati gli uomini della Squadra Mobile.
La donna si è resa responsabile di reiterate evasioni poiché è risultata assente più volte ai controlli di polizia e, per tali violazioni, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’aggravamento della precedente misura e disposto l’accompagnamento nel carcere di Agrigento.




Diffamazione aggravata, denuncia per un 24enne: filma auto della polizia e commissariato

Diffamazione aggravata. Di questo dovrà rispondere un giovane di 24 anni, denunciato dagli agenti del commissariato di Noto. I fatti risalgono allo scorso 21 dicembre, quando il giovane è stato condotto in Commissariato perchè ritenuto responsabile del reato di furto aggravato commesso in un autogrill di Lentini . Il giovane, di nascosto, avrebbe girato un video con il proprio smartphone  inquadrando le autovetture di polizia parcheggiate nel piazzale antistante nonché l’interno del Commissariato.




Open day vaccini a Canicattini Bagni ogni domenica di Gennaio

Vaccinazioni la domenica per tutto il mese di Gennaio. L’Asp annuncia quattro open day a Canicattini, per far fronte alle numerose richieste partite dal centro della zona montana alla luce dell’aumento dei contagi durante le festività natalizie.

Il supplemento di vaccinazioni “libero”, come previsto dal Direttore del Distretto Sanitario,  Anselmo Madeddu, in collaborazione col Coordinatore del Centro Vaccinale di Via Umberto (Guardia Medica) di Canicattini Bagni, Antonino Zocco, i Medici di base e il supporto del Gruppo comunale di Protezione Civile, sentiti il Sindaco Marilena Miceli e l’Assessore alla Sanità Mariangela Scirpo, sarà effettuato nelle quattro domeniche di gennaio dalle ore 8:30 alle ore 13:30, ed è riservato a quanti non hanno potuto prenotarsi o accedere alla piattaforma, massimo 120 persone per volta, in considerazione delle numerose prenotazioni ormai registrate sino all’inizio del prossimo mese di febbraio.

Pertanto, alle normali giornate di vaccinazioni per i prenotati presso il Centro Vaccinale di via Umberto (Guardia Medica) del lunedì, giovedì e venerdì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 19, si aggiungono queste quattro domeniche di gennaio in “open day” per chi non è in possesso di prenotazione al fine di soddisfare tutte le richieste.

Confermato, invece, l’altro percorso di vaccinazioni su prenotazione riservato ai bambini dai 5 agli 11 anni il mercoledì ore 9-13 e il giovedì pomeriggio ore 14-18:30 (ad eccezione di questa prima settimana dell’anno in cui il giovedì 6 gennaio festivo è sostituito col venerdì 7 pomeriggio).

Le prenotazioni si eseguono accedendo alla piattaforma  www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it   raggiungibile anche attraverso il sito www.siciliacoronavirus.it e dal sito istituzionale del Comune www.comunedicanicattinibagni.it

Coloro che avessero difficoltà ad accedere alla piattaforma possono fare la prenotazione presso lo sportello all’ingresso del Palazzo Municipale messo a disposizione dall’Amministrazione comunale.

I dati ricevuti dall’ASP relativi ai contagi e alle vaccinazioni (attualmente 80,73% 1° dose – 76,09% ciclo completo) a Canicattini Bagni, sono pubblicati giornalmente nell’apposita finestra informativa sul sito del Comune.