Qualità della vita de “Il Sole 24 ore”: provincia di Siracusa 98.a ma guadagna 7 posizioni

La buona notizia è un generale miglioramento della qualità della vita rispetto allo scorso anno. La brutta è che la provincia di Siracusa è  98esima nella classifica delle province siciliane elaborata ogni anno da Il Sole 24 ore. La bruttissima è il primo posto alla voce Criminalità.

Le 7 posizioni guadagnate sono state calcolate con criteri diversi rispetto al passato. Mentre di solito l’indagine della Qualità della vita pubblicata alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti, quest’anno sono stati raccolti alcuni parametri aggiornati al 2021 (a metà anno, se non addirittura a ottobre) con l’obiettivo di tenere conto della recente ripresa post 2020. I parametri rimangono: ricchezza e consumi; affari e lavoro,ambiente e servizi,demografia e salute,giustizia e sicurezza,cultura e tempo libero. Gli indicatori sono 90.

Entrando nel dettaglio, la provincia di Siracusa fa anche registrare qualche piccolo paradosso. E’ prima in classifica, ad esempio, quando a banda ultra larga e questa è la sua migliore performance. La peggiore invece riguarda i depositi bancari: 105esima nella graduatoria (10.379 euro pro capite in media). Primi in classifica anche per un’altra voce, anche se in questo caso si tratta di un dono della natura: soleggiamento: 8.6 ore al giorno.

Se, però, si inizia a parlare di denaro: ricchezza e consumi in calo di sei posizioni e la provincia si piazza al posto numero 100. Peggiora anche l’ambito Giustizia e Sicurezza: 99esima posizione, 8 in meno rispetto alla precedente indagine. In calo anche nell’ambito Demografia, con un -44 che porta la provincia di Siracusa in posizione numero 63.  Il miglioramento netto si registra alla voce Ambiente e servizi. In questo ambito la provincia sale di 10 posizioni nella graduatoria settoriale e si piazza al 93esimo posto. Ancora in fondo alla classifica, dunque, ma guardando indietro, certamente un segnale da evidenziare in positivo. Cultura e Tempo Libero: nel 2021 decisamente meglio rispetto al 2020, complice certamente la ripresa di una serie di attività dopo lo stop determinato dalla pandemia: 66esima posizione, 33 più in alto rispetto al precedente studio.

Quanto alla criminalità, i reati più numerosi hanno a che fare con gli stupefacenti, voce per la quale la provincia di Siracusa è sesta in Italia. Segue la voce “furti di autovetture”, per cui la posizione in graduatoria è la numero 15. Quarto posto per “omicidi volontari”: 1,3 dato.

Infine il settore Ambiente: quanto a Motorizzazione si registra un meno 8,3 per cento. La provincia è 82esima quanto a concentrazione di Pm10, le polveri sottili. Piste ciclabili, infine, in aumento: il dato parla del 2 per cento in più rispetto all’anno precedente.




Vandali in azione a Floridia, danneggiato il nuovo scuolabus. Carianni:”Persone indegne”

Danneggiato, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, lo scuolabus di Floridia.

Ignoti, probabilmente nella notte, si sono introdotti nell’area di proprietà del Comune in cui i bus vengono custoditi, hanno varcato il cancello, aperto (si tratta di un’area condominiale di edilizia economica e popolare), hanno forato il serbatoio ed hanno asportato il diesel contenuto all’interno.

L’atto vandalico è stato subito denunciato dal Comune ai carabinieri della Tenenza di Floridia. Un gesto che, a prescindere dal danno economico e in termini di servizio, interrotto in attesa della riparazione del mezzo, ha fatto adirare e non poco il sindaco, Marco Carianni.

“Sono atti di vandalismo che vanno assolutamente condannati- tuona il primo cittadino- speriamo di indentificare al più presto i responsabili, che a mio avviso non sono degni di stare nella comunità dei floridiani onesti. Questa è gente che rovina il lavoro che gli onesti profondono e non è tollerabile”.

Il mezzo danneggiato è uno dei veicoli acquistati più di recente, inaugurato lo scorso Aprile. Il servizio di trasporto scolastico è stato momentaneamente sospeso. L’officina meccanica autorizzata si sta occupando della riparazione.

Foto: la cerimonia di inaugurazione del nuovo scuolabus di Floridia (Aprile 2021)




Siracusa. “Ricordando Sportivissimo 50 anni dopo”, appuntamento domani al De Simone

Un omaggio sentito e dovuto a un’esperienza editoriale che ha segnato, in maniera netta e decisa, un periodo della storia più recente di questo territorio che, anche nello sport, ha visto scrivere pagine avvincenti. E’ il caso di “Sportivissimo”, il periodico del martedì che – dai primi anni settanta e per buona parte dei successivi anni ottanta – ha rappresentato un appuntamento imperdibile per intere generazioni di sportivi siracusani e, in particolare, dei tifosi e sostenitori del Siracusa calcio.
Per rendere omaggio a “Sportivissimo” nel cinquantesimo anniversario della sua fondazione, martedì 14 dicembre alle ore 17,30, nella sala stampa dello stadio “Nicola De Simone”, appuntamento con “Ricordando Sportivissimo 50 anni dopo…”.
Ricordi e aneddoti di protagonisti di quell’esperienza saranno il filo conduttore dell’iniziativa che l’Asd Siracusa ha voluto ospitare aprendo le porte di quella sala stampa che tante volte è stata palcoscenico e snodo cruciale di appassionati racconti, rigorose analisi e incalzanti interviste che hanno costituito il punto di forza di “Sportivissimo”. Tra gli interventi previsti, quello di uno dei tre fondatori di Sportivissimo, il giornalista Paolo Catania, che ripercorrerà la storia del periodico raccontando aneddoti e retroscena.
L’iniziativa è promossa dai fratelli Jose e Aldo Mantineo, autori del libro “Azzurro 70/71 Quello strepitoso viaggio dall’Azteca al Vomero” pubblicato la scorsa primavera per ripercorrere l’esaltante stagione nel segno della maglia azzurra iniziata ai mondiali di Mexico 70 con lo storico Italia-Germania 4-3 e culminata nel giugno 1971 con la rocambolesca promozione del Siracusa in Serie C grazie al sorteggio con la monetina.




Continue violazioni dei domiciliari: 55enne finisce in carcere

Decreto di sospensione provvisoria del regime dei domiciliari per un 55enne di Villasmundo.I Carabinieri hanno notificato la misura ed eseguito quanto disposto dall’autorità giudiziaria a seguito nelle continue violazioni di cui l’uomo si è reso responsabile. Il beneficio, pertanto, è stato sospeso e il 55enne è stato condotto presso la casa di reclusione di Brucoli.




Irsap e Ias, j’accuse di Cafeo: “Asse tra l’assessore Turano e Pippo Gianni”

Si fa infuocato il dibattito sulla gestione dell’Irsap e dell’Ias.

A parlare senza mezzi termini, questa mattina, è il deputato regionale della Lega Giovanni Cafeo. Dura la posizione che esprime.

“C’è un’asse politica tra l’assessore regionale Mimmo Turano ed il sindaco di Priolo Pippo Gianni dietro la riforma dell’Irsap che consegna le chiavi dell’Ias al Comune di Priolo – esordisce Cafeo- L’attenzione non va focalizzata sulla riforma nel suo complesso quanto nella precisa strategia politica dell’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, che ha creato un corridoio preferenziale con il sindaco di Priolo”.
“Basta andare a vedere la composizione del Consiglio di amministrazione dell’Ias, avvenuta molto prima della riforma appena votata, in cui, il presidente Patrizia Brundo, ed i due consiglieri, Pippo Sorbello e Milena Contento, sono una diretta espressione politica del primo cittadino di Priolo. Questi incarichi rientrano nelle quote di rappresentanza della Regione, per il 65 per cento, per cui non occorrono grandi capacità di ingegno per testimoniare l’esistenza di quest’asse politica”.
Il deputato regionale della Lega sottolinea “il rischio di uno sbilanciamento degli equilibri gestionali verso la parte pubblica e dunque della politica a scapito delle aziende della zona industriale.
La preoccupazione – chiarisce  Cafeo – è che una gestione prepotente da parte del pubblico possa mettere fortemente a rischio il futuro della zona industriale. Va detto, comunque, che, nonostante la riforma, per cambiare lo Statuto dell’Ias occorre una intesa con le imprese private, che hanno una quota di rappresentanza nel depuratore”.
Ragioni che lo condurranno, nelle prossime ore, a consegnare una lettera riservata al presidente della Regione, Nello Musumeci.
“La scelta compiuta dalla Regione, nella persona dell’assessore Turano – deve essere chiara a tutti, per questo ho già scritto una lettera riservata al presidente della Regione, Nello Musumeci-conferma il parlamentare dell’Ars-  perché sia informato di quanto sta accadendo attorno alla gestione dell’Ias e di quello che potrà accedere”.




Siracusa. Talete, pressing del Comitato: “Subito il tavolo tecnico per un Levante Libero”

“A distanza di un mese e mezzo dall’udienza di appello non c’è una bozza di proposta e non è stato convocato il tavolo annunciato dal Comune per redigerla”. Il Comitato Levante Libero torna sul tema del destino del Parcheggio Talete con tono critico nei confronti del sindaco, Francesco Italia e della sua amministrazione comunale. “Pur comprendendo gli impegni quotidiani e gli affanni generali
dell’Amministrazione Comunale- si legge in una nota del gruppo-  chiediamo al primo cittadino, con lo spirito di massima collaborazione fattiva che ci contraddistingue, di non lasciar trascorrere altro tempo e convocare immediatamente il Tavolo Tecnico tra Comune di Siracusa, Università di Architettura e Comitato Levante Libero, al fine di non lasciar sfuggire la più importante opportunità di rigenerazione urbana della storia di Siracusa, preferibilmente senza sprecare altre risorse su una struttura fuori dalle norme, fatiscente e oltraggiosa della bellezza della piccola isola Unesco come la copertura del parcheggio Talete”.

Il dibattito in corso sul parcheggio Talete resta complesso da diversi punti di vista. Ci sono gli aspetti tecnici e di sicurezza, quelli legali e giudiziari, quelli estetici e funzionali.
“Ci preoccupiamo-continua il Comitato-  di rammentare ancora che gli aspetti giudiziari sopra menzionati riguardano il preoccupante contenzioso legale con la Regione che nel 2019 ha già visto soccombere il Comune di Siracusa in primo grado di giudizio, con relativa condanna a restituire il finanziamento di 20 MLD spesi per la costruzione di un parcheggio al posto di una via di fuga e che ci rivede, come cittadini rappresentati da un Comune già gravato da difficoltà economiche, molto preoccupati per l’imminente udienza di appello fissata per il mese di febbraio del 2022.
Ricordiamo alla cittadinanza e all’Amministrazione di Siracusa che già più di una volta dalla prima dichiarazione pubblica del febbraio scorso, l’Assessore Regionale alle Infrastrutture ha comunicato un’ampia disponibilità ad aprire a possibili percorsi extragiudiziali adeguati a risolvere in via “novativa” e bonaria la questione; il punto fondamentale, appresa la disponibilità, è la proposta, cioè la capacità del Comune di Siracusa di formulare o recepire un progetto di fattibilità tecnica economica capace di sanare la questione ripensando interamente quell’area nelle finalità del PNRR”.




Oltre 200 grammi di marijuana pronta per lo spaccio: arrestato francofontese

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Augusta hanno arrestato un pregiudicato francofontese per possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana già pronta per lo spaccio. I militari, in servizio di controllo del territorio nella zona nord della provincia, hanno effettuato un posto di controllo a Francofonte dove, dopo aver fermato un’autovettura con a bordo il giovane 23enne, a seguito di perquisizione personale, hanno rinvenuto circa 20 grammi di marijuana. La perquisizione è stata poi estesa all’abitazione del ragazzo dove, all’interno di una scatola per le scarpe, sono stati rinvenuti ulteriori 200 grammi di marijuana in parte già suddivisa in dosi, nonché materiale per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente. L’uomo è stato quindi arrestato e dopo il rito direttissimo è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza.




Super Green Pass e mascherine all’aperto: circa 400 controlli al giorno, fioccano le sanzioni

Sono circa 400 i controlli sul Super Green Pass effettuati ogni giorno dalle forze dell’ordine in provincia di Siracusa. I dati saranno resi noti, come disposto dal Ministero dell’Interno, ogni settimana e pubblicati sul sito della prefettura di Siracusa. Controlli interforze quelli disposti e coordinati proprio dall’ufficio territoriale di governo.  Le pattuglie della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, delle Municipali effettuano controlli in tutti i luoghi in cui è richiesta la vaccinazione per poter accedere: dai ristoranti ai bar; dalle palestre ai teatri. Sanzioni da 400 a mille euro ed il rischio, in determinate circostanze, di chiusura dell’esercizio o dell’attività per una durata variabile tra uno e dieci giorni.

I controlli, in provincia, riguardano, però, anche un altro aspetto: l’utilizzo della mascherina all’aperto, come disposto da un’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci. Anche in questo caso fioccano le sanzioni. Nella giornata di ieri, ad esempio, sarebbero state controllate circa 400 persone, 100 esercizi commerciali ( 3 dei quali sanzionati ma nessuna chiusura disposta). Le multe comminate in totale sarebbero state 8 in 24 ore. Numeri parziali, che danno però la misura di quello che può essere il risultato dei controlli a campione annunciati nei giorni scorsi. Per ovviare al problema della carenza di organico, si è optato per le pattuglie miste, così da lasciare anche un numero adeguato di uomini e mezzi per le regolari attività di ciascuna delle forze impiegate.

Il prefetto Giusi Scaduto si è appellata nei giorni scorsi al senso di responsabilità dei siracusani, spiegando come la cifra dicquesti controlli sia la tutela della salute pubblica.
Sotto la lente delle forze dell’ordine anche le zone a maggiore rischio di assembramento, “anche in vista delle prossime festività natalizie e di fine anno”.
“I servizi di controllo – hanno spiegato dalla Prefettura – vengono garantiti dalle Forze di polizia territoriali, con il concorso delle Polizie provinciale e municipali, dell’Ispettorato Ripartimentale delle foreste, delle specialità della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri”.
Il Prefetto ha, inoltre, invitato la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e le Associazioni di categoria a sensibilizzare gli operatori economici in ordine alla rigorosa osservanza delle nuove disposizioni normative, la cui elusione comporterà sanzioni non solo per i fruitori dei servizi, ma anche per gli esercenti che non dovessero ottemperare ai dovuti riscontri.




Siracusa.”Pronto soccorso al collasso:pazienti in corridoio con l’ossigeno e ambulanze ferme”

“Il Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa in uno stato di totale abbandono”. Il segretario provinciale del Partito Democratico, Salvo Adorno torna così su un tema segnalato anche in passato.
“La cronica mancanza di personale sommata a scelte strategiche insensate e alla chiusura o all’accorpamento di interi reparti-commenta Adorno-  rendono complicata, esasperante e non sicura la fruizione dell’ospedale da parte dell’utenza e al contempo complicano inevitabilmente il lavoro di medici e infermieri”.
A testimoniare il problema, “immagini che mostrano più di 50 malati posizionati anche lungo i corridoi, alcuni dei quali attaccati a bombole di ossigeno, con ambulanze del 118 ferme da questa mattina per mancanza di sedie per sbarellare i pazienti”.
Adorno la definisce “una situazione totalmente fuori controllo che esaspera medici ed infermieri, mortifica il diritto alla salute dei pazienti e rischia di fare collassare l’intero sistema”.
Anche Rifondazione Comunista torna a segnalare tutte le criticità del delicato reparto di urgenza. Chiesti interventi urgenti “per risolvere subito questa emergenza e, contemporaneamente, per provvedere a immediate assunzioni di nuovo personale, così come la riapertura di tutte le strutture disponibili, sia quelle chiuse sia quelle dismesse negli anni e facilmente recuperabili”, spiegano i segretari provinciali Alessandra Cappello e Francesco Pasqua.




Il vescovo di Noto ai bimbi: “Babbo Natale non esiste”, è polemica. La Diocesi chiarisce

Il tentativo è quello di gettare acqua sul fuoco per spegnere le aspre polemiche che le dichiarazioni del vescovo di Noto, Monsignor Antonio Staglianò hanno scatenato.  In tanti restano convinti che non avrebbe dovuto dire ai bambini che lo ascoltavano nella Basilica del S.S Salvatore, che Babbo Natale non esiste. E’ successo durante la manifestazione Arti Effimere, nei gironi scorsi, alla presenza di alunni di tutte le età. Le parole di Monsignor Staglianò hanno creato gelo, stupore, perplessità ed anche delusione, soprattutto nei piu’ piccoli, che proprio in quel momento, in molti casi, apprendevano, non solo che Babbo Natale non esiste, ma che “il suo vestito rosso è stato scelto  dalla Coca Cola per ragioni esclusivamente pubblicitarie”.

Subito ne è scaturito un polverone, che ha viaggiato sulla stampa come sui social e attraverso il recuperato “passaparola”.

In molti hanno sottolineato come per parlare ai bambini serva riflettere, per valutare l’effetto delle parole pronunciate sui più piccoli.

Da subito, Monsignor Staglianò, ha spiegato che il suo intento fosse spiegare che Babbo Natale non è una persona realmente esistita, come San Nicola, ma un personaggio. Il tentativo sarebbe stato quello di spingere a vivere meglio la carità evangelica.

Eppure gli umori intorno a questa scelta non sono migliorati nelle ore e nei giorni successivi.

A tentare di gettare acqua sul fuoco è infine Don Alessandro Paolino, responsabile delle Comunicazioni Sociali della Diocesi. “Esprimo anzitutto, a nome del Vescovo, il dispiacere per questa dichiarazione che ha generato delusione nei più piccoli -esordisce sui social-  volendo precisare che le intenzioni di monsignor Staglianò erano ben altre, quelle cioè di riflettere con maggiore consapevolezza sul senso del Natale e delle belle tradizioni che lo accompagnano.
Personalmente non credo che l’intento del vescovo sia stato quello di infrangere l’incanto del Natale ai più piccoli, ma di aiutarli a riflettere più profondamente – a partire dalla figura storica di San Nicola che dispensava doni ai più poveri – sul senso del dono, della generosità, della solidarietà che dovrebbero caratterizzare il Natale, la festa nella quale – nell’ottica di una fede cristiana creduta e praticata – riceviamo il Dono per eccellenza, Gesù Cristo”. Poi ulteriori considerazioni.
“Se dalla figura di Babbo Natale (originata dal Vescovo San Nicola) possiamo trarre un insegnamento – tutti, grandi e piccoli – è questo: meno regali da “fare” e “consumare”, più “doni” da condividere, riscoprendo la bellezza di sentirci “Fratelli tutti” (Papa Francesco). In questo modo siamo esortati dal vescovo a recuperare la bellezza di un Natale ormai sempre più “commerciale” e “scristianizzato”.
Un altro modo di dire “regalo” e “dono” è il più desueto presente, nel senso anche di esserci per gli altri”. Il dono è una presenza che ribadisce: «è bello che tu ci sia, comunque sia andata, eccomi qui a dirtelo»”.

C’è da immaginare che questo non abbia comunque cancellato nei bambini che hanno saputo in questo modo dell’inesistenza di Babbo Natale la sensazione negativa ricavata, per una serie di ragioni, anche pedagogiche.

Evidentemente-  tornando ad usare la pubblicità come veicolo comunicativo-  a Natale puoi…