Pallanuoto. Euro Cup, l’Ortigia pronta a ospitare gli ungheresi dello Szolnoki

Per l’Ortigia, capolista in Serie A1 e attesa dal ritorno dei quarti di Euro Cup contro lo Szolnoki (mercoledì 10 novembre in Ungheria), è nuovamente tempo di scendere in acqua. Domani, alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, alle ore 15.00 (diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia), arriva il Metanopoli Milano, nel match valido per la quinta giornata di campionato. Per i biancoverdi, imbattuti e a punteggio pieno insieme al Recco, si tratta di un test sulla carta facile contro i lombardi, fermi ancora a quota zero in classifica. Obbligatorio, però, non sottovalutare l’impegno, così da continuare a collezionare vittorie e punti, che fanno bene sia in vista del prossimo match di Euro Cup, sia per il campionato, considerato che le prossime giornate saranno intense e piene di scontri diretti e di gare molto difficili (a Savona, poi in casa contro Trieste, quindi in trasferta con il Quinto).
Alla vigilia dell’incontro, parla Cristiano Mirarchi, attaccante dell’Ortigia, che presenta gli avversari di domani: “Il Metanopoli è salito di categoria lo scorso anno, è una realtà abbastanza nuova in Serie A1 e forse sta pagando un po’ il fatto di doversi ambientare nella massima serie. Nel suo organico ha però giocatori di esperienza con tanti campionati di A1 alle spalle e che sanno giocare a pallanuoto. Sappiamo che ci sono dei giocatori che possono crearci dei problemi. Nei primi sei-sette elementi, infatti, ci sono atleti di valore. Ovviamente loro sanno che ogni partita è importante e daranno il massimo per metterci in difficoltà”.
In gare dove il pronostico pende tutto a proprio favore, c’è sempre il rischio di cali di tensione, come accaduto per due tempi nella trasferta contro la Lazio: “Le partite sono facili sempre dopo, mai prima – afferma Mirarchi – quindi se abbiamo avuto delle difficoltà è perché fisicamente o mentalmente non siamo riusciti a rendere al meglio. Certe gare possono sembrare più semplici, però poi bisogna giocarle sul campo. Mentalmente siamo pronti. Lo siamo perché questo è un momento della stagione molto importante, in cui ci avviciniamo a delle partite decisive e siamo focalizzati sugli obiettivi che stiamo perseguendo”.
Per mettere il match dalla propria, l’Ortigia dovrà sicuramente indovinare l’approccio e prendere le contromisure agli avversari, puntando sulle qualità che la squadra di Piccardo sta mettendo in mostra in questa prima fase della stagione: “Le armi che possiamo sfruttare in questa partita contro Metanopoli – conclude l’attaccante biancoverde -sono le stesse sulle quali possiamo puntare durante l’intero campionato, vale a dire, sicuramente, le nostre ripartenze e la nostra velocità. Siamo una squadra molto veloce, che gioca tanto in orizzontale, e quindi possiamo stancarli nei primi due tempi per poi guadagnare un vantaggio e allungare nel terzo e quarto tempo”.




Siracusa. Danni subiti a causa del maltempo, indennizzi e risarcimenti: ecco come funziona

Non è ancora chiara la strada da seguire per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa dell’ondata eccezionale di maltempo dei giorni scorsi. Occorrerà attendere alcuni passaggi burocratici, che dipendono in parte dalla Regione e poi soprattutto dal Governo.

Ad entrare nel merito dell’iter è il vicesindaco di Siracusa, Pierpaolo Coppa, che guida anche il settore Contenzioso.

“La speranza- la premessa dell’assessore Coppa-  è che lo Stato riconosca subito le provvidenze”.

Significa riconoscimento dello stato di calamità naturale e quindi, con tempi che si spera siano brevi, l’accredito degli indennizzi. Diverso percorso è, invece, quello che riguarda l’eventuale risarcimento danni.

“E’ chiaro-prosegue Coppa-  che chi ritiene di avere subito danni a causa di responsabilità di un ente pubblico, può avanzare richiesta di risarcimento”.

Si tratta di due aspetti diversi della stessa vicenda. Dal punto di vista tecnico, infatti, sono fattispecie distinte e separate.

“Siamo ancora nella fase della conta dei danni -ricorda Coppa-  Alla luce dei calcoli che saranno effettuati, la Regione avanzerà la  sua richiesta di stato di calamità naturale allo Stato.  Le provvidenze non prevedono contenziosi, la richiesta di risarcimento danni, si.  Con le provvidenze, ovviamente, molti problemi possono essere risolti più velocemente. Con la richiesta di risarcimento danni, invece, i tempi possono diventare più lunghi. Occorre dimostrare una serie di aspetti, con documentazione ed eventuali perizie. Mi è capitato, durante la mia carriera professionale, di vedere contenziosi durare fino a 20 anni”.

Intanto per oggi è prevista una videoconferenza con la Regione relativa alle procedure da seguire per la quantificazione dei danni alle attività agricole.

Nel caso dei privati, “questo è ancora il momento dei soccorsi e dell’assistenza- fa presente Coppa- I volontari della protezione civile stanno ancora facendo questo. Al resto occorrerà pensare dopo”.

Ovviamente, nel caso di istanze di risarcimento danni, per i Comuni e per il Libero Consorzio Comunale (l’ex Provincia Regionale) non si tratterebbe affatto di una buona notizia. Le casse degli enti locali versano già in condizioni estremamente difficili. Dover pagare sarebbe un ulteriore problema, a partire dalla difficoltà di reperire le somme necessarie. Anche per questo motivo Coppa incrocia le dita per il riconoscimento delle provvidenze.

Se sia in effetti una buona soluzione per i privati, tuttavia, dipende dall’entità del danno subito e dall’importo degli eventuali indennizzi.

Valutazioni che saranno fatte quando i conti saranno fatti e le decisioni saranno assunte.

 




In piazza contro l’affossamento del Ddl Zan: manifestazione a Siracusa, a San Giovanni

Mobilitazione anche a Siracusa contro il “no” al Ddl Zan.

Appuntamento fissato per domenica pomeriggio, alle 16.00, in piazza San Giovanni, con la manifestazione organizzata dal Comitato Pride composto da una rete di associazioni e comitati.

“Il Ddl Zan- osserva Tiziana Biondi a nome del comitato – avrebbe dovuto introdurre misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità) . Rivendichiamo, oggi più che mai, il diritto a leggi giuste e rispettose e a difesa di tutte le persone Lgbt”.

Biondi esprime un auspicio. “Mi auguro che chi sta al potere tenga conto delle piazze. Non si tratta di poche persone, ma di migliaia di cittadini, non solo della comunità Lgbt, che esprimono un’idea diametralmente opposta a quella che qualcuno ha fatto prevalere. La politica- prosegue Tiziana Biondi- si dimostra completamente scollata dal volere della gente. Nessuno- dice ancora la vicepresidente di Stonewall Siracusa- accetterà che i diritti vengano intesi come concessionari e nessuno intende accontentarsi di parti di tutele. In altri Paesi, del resto, leggi come il Ddl Zan esistono e sono in vigore da parecchio tempo, votate anche dalle destre. Incomprensibile quello che accadde in Italia. Ricordo- conclude Biondi- che in quella legge si parla anche di misoginia, si parla di diversabilità, di tutela a 360 gradi. Si dice no anche a questo”.

Aderiscono:  Accoglierete, Comitato Attivisti Siracusani, PD Unione Comunale Città di Siracusa, Sinistra Italiana Siracusa, Nati Strani Animazione, Femminismi e Libertà, Europa Verde Siracusa, Aipd Siracusa, Aps Valorabile, Articolo Uno (Federazione Provinciale e Cittadino di Siracusa).
Il comitato Siracusa Pride è composto da : Arci Siracusa, Arcigay Siracusa – Arciragazzi Siracusa 2.0, Astrea in memoria di Stefano Biondo, C.A.V. Ipazia, CGIL, Cobas Scuola Siracusa, Giosef Siracusa, No all’Odio. Movimento di contrasto ai discorsi d’Odio Sicilia – R.E.A. (Rete Empowerment Attiva) – Rete Degli Studenti Medi, Stonewall,  Uil, Unione Degli Studenti Siracusa, Zuimama Arciragazzi.




Siracusa. Nuova caserma dei vigili del fuoco, Vinciullo e Moncada: “Ancora ritardi, ci prendono in giro”

“Impegni non mantenuti, nonostante le risorse siano disponibili (quasi un milione di euro) dalla fine del 2018”.

L’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo torna sulla mancata apertura del nuovo comando provinciale dei Vigili del Fuoco, finanziato con la legge 433 per la Ricostruzione Post Sisma del ’90.

Alla voce di Vinciullo si unisce quella di Sebastiano Moncada, del suo stesso gruppo politico.
“Come al solito-commentano i due esponenti politici, federati con la Lega Sicilia- abbiamo assistito a promesse da marinaio ed a passerelle di soggetti politici inconcludenti e abituati a prendere in giro i siracusani, ma i problemi non sono i venditori di fumo, i problemi sono tutti i siracusani che, come allocchi, plaudono a chi viene a prenderci in giro.Anche nel caso del completamento dei lavori, sollecitiamo a tirare fuori le risorse già stanziate nella scorsa legislatura e che, inspiegabilmente, si sono perse”.

Vinciullo e Moncada sono convinti che non siano necessarie ulteriori risorse e che queste “premesse di futuri impegni siano la scusa per trattenere ingiustamente le risorse già destinate al comando provinciale dei Vigili del Fuoco (leggasi ribassi d’asta)”.




Cittadini acquistano Tetradramma coniato nella zecca di Leontinoi e la donano al Museo

Una preziosa moneta, acquistata dall’associazione culturale “Avanti Tutta Sicilia” e donata al Museo Archeologico di Lentini.

Il Tetradramma sarà consegnato ufficialmente domani mattina, alla presenza dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, durante il convegno “Beni culturali e mecenatismo privato. Una nuova via da seguire”. Il convegno sarà l’occasione per sancire una collaborazione tra pubblico e privato.
La moneta, un esemplare di Tetradramma d’argento della zecca di Leontinoi datato V secolo a.C. raffigurante, sul recto, una testa di Apollo coronato di alloro e, sul verso, una testa di leone con fauci spalancate, circondata da quattro chicchi di orzo in occasione dl convegno verrà donata dal Presidente dell’Associazione Settimo Minnella, al direttore del Parco Archeologico di Leontinoi, Lorenzo Guzzardi, alla presenza del Sindaco di Lentini, Rosario Lo Faro e del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio.
L’assenza presso il Museo Archeologico di Lentini della moneta che con il ruggente leone rappresenta l’antica città di Leontinoi era considerata un vero e proprio vulnus. La moneta d’argento che è celebrata in tanti luoghi e simboli colma un vuoto e rappresenta un’importante testimonianza storica delle due città di Lentini e Carlentini.

“Il dono del Tetradramma da parte di privati cittadini a seguito di una raccolta fondi, ha un grande valore simbolico – sottolinea l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – perché rappresenta un grande atto d’amore verso la storia del proprio territorio, sublimandone il senso di appartenenza e perché costituisce una concreta testimonianza in favore del nostro patrimonio culturale. Con questo gesto scriviamo una bella pagina di storia”.

‘La moneta di Leontinoi torna a casa sua – dichiara il presidente dell’Associazione, Settimo Minnella, che ha promosso la raccolta fondi per l’acquisto della moneta -. Una grande vittoria delle comunità di Leontinoi ma anche una nuova e importantissima via da seguire nella collaborazione pubblico-privato” .
“La moneta, che è stata acquistata per 1.900,00 euro dalla Numismatica Moruzzi di Roma – dice il Direttore del Parco Archeologico, Lorenzo Guzzardi – da oggi sarà tra gli oggetti più preziosi del Parco e non certo per il valore oggettivo del bene, ma per il significato che esso ha rispetto alle comunità del Parco che, attraverso questo gesto, hanno voluto sancire la loro vicinanza nell’attività di tutela e valorizzazione della memoria che quotidianamente svolgiamo”.




Tre furti aggravati tra il 2018 e il 2019: 44enne di Pachino condannato a due anni

Sconterà la sua pena nel carcere di Cavadonna. Destinatario dell’ordine di carcerazione, un uomo di 44 anni. Ad eseguire quanto disposto dall’autorità giudiziaria sono stati ieri gli agenti del commissariato di Pachino. L’uomo, 44 anni, è ritenuto responsabile di tre episodi di furto aggravato tra il 2018 e il 2019. Espierà 2 anni, 1 mese e 5 giorni di reclusione .




Siracusa. Comuni siciliani senza fondi e personale, protesta dei sindaci a Roma: “A rischio l’accesso al Pnnr”

Equivale alla proclamazione di uno stato di agitazione la ferma presa di posizione dei sindaci siciliani che oggi si sono dati appuntamento a Roma per far presente al Governo tutto il disappunto degli amministratori dei comuni dell’isola e per rivendicare l’applicazione del federalismo fiscale in Sicilia.

Per la provincia di Siracusa erano rappresentati il capoluogo, Noto, Carlentini, Solarino, Ferla, Avola. Ma le fasce tricolore in piazza nella capitale erano oltre 100.

Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, presente anche in rappresentanza del Comune di Siracusa (ne è il capo di gabinetto), parla di una situazione quasi insostenibile per chi è chiamato ad amministrare il proprio territorio, senza risorse e senza personale a sufficienza. Giansiracusa parla di “un cane che si morde la coda. Con una sfida epocale come quella del Pnnr, il piano nazionale di ripresa e resilienza-tuona Giansiracusa- ci ritroviamo senza tecnici e senza funzionari e dunque con delle difficoltà organizzative che rappresentano un ostacolo enorme”.

A Roma, i sindaci, hanno rappresentato il disagio che vivono.

Oltre all’applicazione del federalismo fiscale in Sicilia, i primi cittadini chiedono il differimento al 30 novembre del termine per l’approvazione del Bilancio di previsione, che in Sicilia circa 200 comuni non hanno ancora varato. Chiesta, inoltre una norma speciale per abbattere l’accantonamento, sia sui crediti commerciali , sia sul fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Sono soldi, cioè, che le amministrazioni dovrebbero incassare ma che spesso non riescono a riscuotere. “E’ come un tesoretto- spiega Giansiracusa- che non può essere utilizzato e in situazioni come quella che purtroppo abbiamo vissuto nei giorni scorsi, questo è davvero penalizzante”.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, così come tutti gli altri colleghi siciliani, hanno evidenziato che i primi cittadini dell’isola “non si presentano al Governo con il piattino in mano- prosegue Giansiracusa- Chiediamo solo l’attuazione di qualcosa che esiste”.

Una presa di posizione dura quella assunta oggi e da cui i sindaci si attendono un riscontro. “Anci Sicilia- fa notare il capo di gabinetto di Siracusa- da anni batte sul tasto dell’applicazione del federalismo fiscale. Sappiamo che ci saranno delle resistenze e che non sarà facile vedere accolta l’intera piattaforma programmatica presentata. Ma qualcosa, sono convinto, succederà”.

Il sindaco di Avola, Luca Cannata rivendica, a nome di tutti i colleghi siciliani,  il diritto di “cogliere le opportunità del Piano di ripresa e resilienza al pari degli altri Comuni d’Italia. Un contributo costruttivo- spiega- quello che ho fornito come vicepresidente dell’Anci Sicilia, partecipando agli incontri istituzionali  nel segno del fare per la nostra terra” .




Storie di solidarietà inaspettata: “Così aiutiamo chi è ancora bloccato in casa”

Un senso di comunità che forse nemmeno chi ne sta beneficiando si aspettava.

Siracusa, dopo il Medicane Apollo, si dimostra solidale. Una generosità che emerge nei piccoli, grandi gesti di chi fa parte di associazioni impegnate nel sociale e nel soccorso,  ma anche nelle azioni di singoli cittadini, che stanno mettendo a disposizione le proprie competenze e il proprio mestiere per aiutare chi affronta particolari disagi ancora adesso che il sole è tornato a splendere sulla provincia.

Queste sono giornate ancora molto complicate per qualcuno. Lo sanno bene quanti sono ancora bloccati in casa,  soprattutto nelle contrade marine, perché il livello dell’acqua resta alto e proibitivo. Lo sa chi non può usare la propria auto perché la strada in cui è parcheggiata o il giardino di casa è impraticabile.

Tra chi ha deciso di agire in maniera concreta figura Salvo Scatà, che si occupa di soccorso stradale. Dispone dei mezzi necessari e, con il suo carro attrezzi, si è messo a disposizione, gratuitamente, laddove necessario, i veicoli rimasti in panne. E siccome, per fortuna, anche la solidarietà è contagiosa, dopo il suo esempio, altre ditte stanno facendo altrettanto.

“Ho effettuato i primi interventi- racconta- In altri casi l’acqua è ancora talmente alta da non rendere possibile nemmeno l’intervento dei mezzi specializzati. Nei prossimi giorni ci riproveremo. Mi è sembrato giusto fare quello che posso in questa circostanza straordinaria”. Non è la prima volta, del resto. “Alcuni anni fa ho agito alla stessa maniera al Villaggio Miano- racconta- che si ritrovava in una situazione complessa a causa di allagamenti legati anche in quel caso ad un’ondata di forte maltempo” .

Ci sono, poi, persone come Roberto Incremona. Ha una polleria e gastronomia e già nei giorni più difficile si è messo a disposizione per cucinare pasti caldi a chi ne avesse, in quelle terribili ore, bisogno perchè  magari non poteva rientrare in casa. “E’ il minimo che possa fare-commenta Incremona-  ed è un piacere. Abbiamo anche messo la nostra cucina a disposizione dei Ross. Quando, senza pensarci troppo, abbiamo deciso di fare la nostra parte, l’unica speranza che ci animava era che tutto passasse presto”.

E poi ci sono situazioni specifiche, anziani, ad esempio, che vivono soli e non hanno la possibilità di spostarsi. Capita, come è successo ieri, che vengano accompagnati dal medico o a sottoporsi all’indispensabile seduta di dialisi dai volontari della Protezione Civile o addirittura da vicini di casa che, disponendo di Suv, hanno la possibilità di percorrere strade per altri mezzi proibitive. Qualcuno fa la spesa per tutti, inoltre, poi la distribuisce casa per casa.

Intanto- e questo regala la speranza che l’emergenza stia finendo per tutti-  il livello dell’acqua nelle strade allagate sembra scendere, complice il bel tempo di queste ore.




Durc obbligatorio nei cantieri edili, Carnevale (Fillea Cgil): “Tempi duri per i furbetti”

Obbligatorio da questo mese il Durc di congruità  per ogni cantiere edile pubblico e per tutti i cantieri privati con lavori superiori ai 70 mila euro. Saranno tutte le Casse edili competenti a verificare i parametri di congruità.

A ricordarlo è la Fillea Cgil, che entra anche nel merito della situazione in provincia.
“Si tratta di un risultato straordinario dopo anni di battaglie del sindacato che avevano aspramente criticato il provvedimento di rimozione a opera del Governo Renzi e del Ministro del Lavoro Poletti e che avrebbe generato un enorme evasione. E così è stato. Fummo facili profeti ma grazie alla battaglia dei lavoratori e del sindacato di settore si ripristina una linea di legalità imprescindibile.” Questo il commento di Salvo Carnevale, segretario generale provinciale della FILLEA-CGIL di Siracusa.
Verrà previsto un sistema di verifica della congruità (appunto) dell’incidenza della manodopera impiegata nei lavori edili sulla base di indici, predefiniti dall’accordo del 10 settembre 2020.
Ai fini della verifica varranno le informazioni inviate dall’impresa alle Casse edili competenti territorialmente, con riferimento al valore complessivo dell’opera, al valore dei lavori edili previsti per la sua realizzazione e alle opere delle imprese sub-appaltatrice e affidatarie sub-affidatarie.
La richiesta di rilascio sarà inoltrata alla Cassa edile che dovrà rispondere entro 10 giorni. Nel caso in cui vengano evidenziate delle difformità saranno concessi 15 giorni alle imprese per regolarizzare la propria posizione. È prevista la possibilità di scostarsi dagli indici di congruità nella misura massima del 5%, previa idonea attestazione del direttore dei lavori che giustifichi tale scostamento.
In caso di mancata regolarizzazione pesanti saranno sanzioni fra cui: blocco delle lavorazioni, divieto di partecipare a gare e sospensione benefici e incentivi.
Il recupero dell’evasione è possibile che possa aggirarsi intorno ai 2,1 miliardi di euro sugli oltre 3,9 stimati dall’Istat. Parliamo di oltre il 50% dell’evasione di settore solo con questo strumento normativo. A Siracusa si stima una evasione di settore di oltre 12 milioni di euro. “La sfida-aggiunge Carnevale-  ora si sposta sui cantieri; dovrà esserci un eccezionale spiegamento di forze sul territorio al fine di raggiungere le sacche di evasione che comunque persisteranno.
Basti pensare ai cantieri “superbonus 110” che ricadono totalmente nella nuova normativa prevista dalla reintroduzione del principio del Durc per congruità. Questi sono dei cantieri pubblici veri e propri, riscontriamo un incredibile uso di manodopera in nero. Il Durc di congruità frenerà il fenomeno ma non lo farà sparire. Qui servirà il grande contributo degli organismi di vigilanza (a cui abbiamo già chiesto due volte un incontro) e dei sindaci di tutti i Comuni.
Ora che il settore è fortemente ripartito, serve accompagnare il rilancio con qualità e legalità, marcando sempre più le differenze tra le imprese rispettose di accordi, contratti e leggi e quelli che invece continuano a fare -conclude l’esponente del sindacato- i furbetti del cantierino”

 




Oltre un chilo di marijuana nello sgabuzzino e in cucina: arrestato 65enne

Oltre un chilo di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Non lasciava spazio ai dubbi quanto rinvenuto dai carabinieri di Floridia che, per questo, hanno arrestato un uomo di 65 anni. 

I militari hanno controllato l’uomo in quanto sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali per il medesimo reato e notatone il nervosismo, hanno perquisito la sua abitazione, trovando in un sgabuzzino e in cucina, ben nascosto, lo stupefacente.

La droga (1,2 kg) sequestrata sarà esaminata presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti per stabilire la percentuale di principio attivo, mentre l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di “Cavadonna”.