Quasi 109 millimetri di acqua ieri su Siracusa: è il comune in cui è piovuto di più

Sono stati 108,6  i millimetri di pioggia caduti nelle ultime 24 ore a Siracusa città.

Lo dicono i dati elaborati dalla rete di rilevamento Sias che, attraverso le sue centraline, fotografa la situazione in tempo reale. Ad Augusta sono piovuti 68 millimetri di acqua, invece. A Francofonte, 32,6 e a Lentini 26, 6 millimetri.

Nella zona Sud, è Pachino il comune in cui è piovuto di più: 29,8 millimetri.

Nelle ultime 48 ore a Siracusa si sono accumulati 297,2 millimetri di pioggia. Ad Augusta, 198,4 millimetri. Entrambi i comuni si confermano, dunque, quelli che maggiormente hanno subito le conseguenze della violenza del Medicane Apollo nella fase in cui è stato particolarmente vicino alle coste della Sicilia orientale.




Maltempo in tregua: riaperta l’autostrada e Targia, nuovamente riunito coordinamento soccorsi

Dopo una lunga giornata di disagi legati al forte maltempo, che ha reso impraticabili diversi tratti della strada statale 114, questa mattina il collegamento all’altezza dello svincolo di Cava Sorciaro, alle porte di Priolo, è stato riaperto alla circolazione veicolare. Rimossi, dunque, i blocchi. Necessario, tuttavia, procedere con prudenza. L’ondata di maltempo, adesso in tregua, potrebbe riproporsi nelle prossime ore, ma probabilmente con un’intensità inferiore rispetto alle ultime 24 ore,  stando alle previsioni ed al bollettino emesso ieri dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, a seguito del quale i sindaci dei comuni della provincia di Siracusa hanno firmato le ordinanze di chiusura di scuole e impianto pubblici, analoghe a quelle delle giornate precedenti.

In serata, ieri, è anche stata riaperta la strada di Targia, in ingresso e in uscita da Siracusa. Anche in quel caso, il collegamento è rimasto chiuso per tutto il giorno. Molti dipendenti di aziende che hanno sede in quell’area sono rimasti bloccati, dunque, non potendo rientrare nelle loro abitazioni.  fino a quando i blocchi non sono stati rimossi.

Dalle 8 di questa mattina il Ccs è tornato in riunione permanente. La situazione starebbe lentamente tornando alla normalità. L’attenzione resta alta. L’uragano, nel frattempo, si è spostato, allontanandosi dalle coste ioniche siciliane e dirigendosi- sembra- al largo, verso la Libia.




Augusta. “Danni ingenti a strade ed edifici comunali,pronti a chiedere lo stato di calamità naturale”

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare è pronto a chiedere lo stato di calamità naturale per il suo territorio.

I danni arrecati dall’ondata di violento maltempo delle ultime ore sarebbero ingenti e questa mattina, dopo la riunione del Coc, il centro operativo comunale, il Comune ha predisposto verifiche con la composizione di squadre apposite.

“Sembrano certi danni importanti ad alcuni collegamenti stradali- racconta Di Mare- e a edifici pubblici, primo fra tutti il Palazzo di Città. L’obiettivo adesso è ricostruire la città, che stava iniziando a rialzare la testa. Speriamo di poter presto riaprire tutto in serenità, magari già da domani, laddove possibile”.

Restano isolate le famiglie di contrada Gisira, dove oggi il torrente non supera più gli argini. Restano, tuttavia, parecchi detriti sulla strada, ostacolo che non consente il passaggio. Ad Agnone, diverse forze in campo “ma la situazione- aggiunge il primo cittadino- non è ancora rientrata”.

Segnalati, intanto, diversi smottamenti. I tecnici del Comune stanno verificando le condizioni di scuole, cantine e garage. Squadra al lavoro anche per le verifiche che riguardano l’illuminazione pubblica. 

Aperti i supermercati, le farmacie, le edicole ed i servizi essenziali in genere.

“Entro oggi- conclude Di Mare- conto di avere una visione chiara della situazione, così da far partire subito tutti i percorsi necessari per rimetterci in piedi”.




Siracusa. Carenze idriche, riparati i guasti: “Servizio regolare solo nel pomeriggio”

I guasti provocati dal maltempo sono stati riparati ma servirà qualche ora prima del ripristino della regolare erogazione idrica a Siracusa.

A chiarirlo è la Siam. A causa di un blackout elettrico avvenuto nella tarda serata di ieri, si sono registrati malfunzionamenti nella centrale di sollevamento al campo pozzi San Nicola, che alimenta i serbatoi di Bufalaro Basso e Alto. Nell’immediatezza non si è potuto procedere al ripristino funzionale della centrale a causa dell’impossibilità di accesso al sito, in quanto tutta l’area circostante al locale macchine era allagato e le condizioni operative non permettevano quindi di poter operare in sicurezza. Solo nelle prime ore del mattino il personale preposto ha potuto ripristinare la normale funzionalità dell’impianto. I livelli idrici nei serbatoi al momento non consentono comunque una regolare ripresa del servizio, se non nel tardo pomeriggio di oggi. Interessato quasi l’intero territorio di Siracusa, ad esclusione di Ortigia, Borgata, corso Gelone, corso Umberto e zone limitrofe.




Siracusa. Il no al resort di Ognina, l’Ance: “Il sindaco si riappropri dei suoi poteri””

“Il piano paesaggistico di Siracusa miete la sua seconda vittima innocente! Prima La Pillirina, ora anche Torre Ognina”.

Il presidente provinciale dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, Massimo Riili parla fuori dai denti e parla di “un’altra iniziativa importante che avrebbe portato sviluppo e tutela nella nostra città viene ostacolata dalla miope applicazione di norme che sono state calate dall’alto, della competenza di noti urbanisti formatisi nel chiuso delle stanze di un ufficio di provincia”.

Riili ricorda la richiesta di un “piano paesaggistico diverso da quello adottato, capace di tutelare il territorio, senza però trascurarne lo sviluppo in termini sociali ed economici, ma per fare questo occorrevano competenze qualificate e trasversali che, per ovvie ragioni, la locale Soprintendenza non poteva in alcun modo garantire”.

Secondo il presidente dei costruttori, quello di cui si dispone è “un bel catalogo di retini colorati, messi dove una pavida impostazione del “no” preconcetto poteva garantire solo la serenità dei progettisti, che non hanno mai fatto nessun approfondimento di sviluppo del macrosistema interessato, semplicemente perché non era il loro mestiere”.

Poi Riili entra nello specifico della vicenda. “Ad Ognina-tuona-  preferiscono salvaguardare il degrado esistente fin sulla costa e bocciamo un progetto di un investitore folle che di Ognina vorrebbe promuovere le risorse costiere attraverso la realizzazione di un’azienda agricola biologica con istituto di culinaria, di una struttura turistico ricettiva e di residenze alberghiere private (orrendo delitto!!!), e persino un campo da golf, mettendoci del suo circa 140 milioni di euro.
Notevoli i benefici previsti per la comunità locale. Dalla creazione di nuovi posti di lavoro-prosegue Riili- alla formazione e tirocinio professionale per gli addetti al lavoro ricettivo, dal miglioramento e potenziamento delle carenti reti idrica e fognaria comunale, al miglioramento delle forniture pubbliche di energia elettrica, dall’aumento del valore delle proprietà immobiliari adiacenti, da un impianto di trattamento delle acque reflue del complesso ricettivo da utilizzare per l’irrigazione delle aree verdi, al ripristino delle due spiagge storiche a nord e sud ed altro ancora”.
Con la decisione assunta, secondo il rappresentante di Ance, “ad Ognina resta tutto brutto e sporco così com’è”.

Indice puntato contro il sindaco, Francesco Italia, a cui oggi i costruttori chiedono di “riappropriarsi dei suoi poteri. Il Comune ha  clamorosamente -dice Riili – a chiedere alla Regione una specie di nullaosta preventivo per la variante al PRG, ma la Regione ha risposto che non serve, suggerendo di andare un po’ a studiare, visto che la variante è tutta di competenza locale, del Commissario che sostituisce il Consiglio Comunale, per cui la Giunta non ha più scuse: sviluppo o genuflessa acquiescenza al pervasivo piano malefico?La Soprintendenza, se il Sindaco lo chiedesse con forza- continua il presidente di Ance-  con una deroga complicata ma assolutamente lecita che qui non è il caso di richiamare, avrebbe il dovere di valutare il progetto, dare dei consigli, qualche prescrizione e fare il suo mestiere, piuttosto che buttarlo via senza entrare nel merito, sulle orme di Ponzio Pilato, incurante delle esigenze della comunità dei siracusani.La città aspetta di sapere da che parte stanno i nostri amministratori: ingessiamo tutto – la domanda che fa anche da chiosa al duro intervento- o governiamo lo sviluppo?”




Nubifragi e danni da risarcire, Cafeo: “Estendere l’elenco dei comuni in stato di emergenza”

“I disastri causati dall’ondata di maltempo, per via del ciclone Apollo, vanno immediatamente riparati al fine di evitare un altro tracollo economico per il territorio siracusano”
Lo afferma l’On. Giovanni Cafeo, deputato regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive che chiede al Governo regionale di allargare la fascia dei Comuni per cui nei giorni scorsi è stato proclamato lo stato di emergenza, al fine di ottenere i risarcimenti statali a seguito dei nubifragi avvenuti tra il 5 ed il 26 ottobre.
“Sono 9 i Comuni – spiega Giovanni Cafeo – che sono stati inseriti e cioè Augusta, Carlentini, Ferla, Lentini, Siracusa, Francofonte, Melilli, Solarino e Sortino, ma il ciclone Apollo ha creato disastri in tutto il territorio, per cui serve ampliare la platea dei Comuni”.
“Ad essere penalizzate sono state certamente le aziende, già flagellate nel periodo della pandemia – prosegue l’On. Cafeo – ci sono imprese agricole con campi totalmente allagati, aziende del terziario con locali pieni d’acqua, ditte commerciali paralizzate dalle infiltrazioni”.
Il maltempo ha poi causato il crollo dei collegamenti provinciali, tagliando in più tronconi il territorio. “Le strade della zona montana – continua Cafeo – sono impraticabili, per non parlare dei tratti autostradali interrotti, tra cui quello della Siracusa-Catania, all’altezza di Cava Sorciaro ed Augusta; inoltre anche Contrada Targia, arteria che lega Siracusa alla zona industriale, è rimasta allagata”.
“Un territorio non può crescere se non è dotato di una rete infrastrutturale adeguata, in questo modo saremo tagliati fuori da tutto, altro che ripresa economica – conclude l’On. Cafeo – dare immediato aiuto ai Comuni ed alle imprese è imprescindibile”.




Servizio antidroga in via Santa Lucia, cocaina nascosta nel bidone dell’immondizia

Un arresto e una denuncia per detenzione ai fini di spaccio di droga.

E’ il bilancio di un servizio antidroga condotto ieri dagli uomini del commissariato di Avola. Arrestato 25enne, denunciato, invece, un uomo di 41 anni.

L’intervento è stato condotto in  Via Santa Lucia, dove i poliziotti hanno notato i due uomini che, mal celando un certo nervosismo, stavano cedendo dello stupefacente ad un assuntore.
Accertato che sotto i loro occhi si stava perpetrando un episodio di spaccio, i poliziotti sono intervenuti ed hanno bloccato entrambi.
A quel punto, vano tentativo del giovane di occultare la droga in un bidone dell’immondizia: all’interno, rinvenute 34 dosi di cocaina.
Ad entrami sono stati trovati contanti per un totale di 833 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Il quarantenne, violento e minaccioso nei confronti degli agenti, è stato denunciato appunto per minacce e violenza a pubblico ufficiale. .




Siracusa. Il Comune convoca cooperative sociali e terzo settore: “Garanzie su costi e servizi alla persona”

Alla luce del forte malcontento espresso nei giorni scorsi dalle Centrali Cooperative (Confcooperative, Legacoopa Agci) in rappresentanza delle cooperative sociali e dal Forum del Terzo Settore, culminato nell’organizzazione di una manifestazione di proposta/protesta, le parti sociali sono state convocate dal sindaco, Francesco Italia, dall’assessore alle Politiche Sociali, Maura Fontana alla presenza della dirigente del settore, Loredana Carrara per fare il punto della situazione relativa ai servizi alla persona.
L’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Centrali Cooperative, Enzo Rindinella, Pino Occhipinti e Roberta Grimaldi e la Portavoce del Forum del Terzo Settore, Cristina Aripoli ha rappresentato il momento di confronto richiesto da tempo. I rappresentanti delle cooperative e del terzo settore hanno consegnato all’amministrazione comunale un documento con una serie di rivendicazioni.
Resta cruciale, innanzitutto, il punto relativo al necessario aggiornamento del costo dei servizi alla persona. Il Comune di Siracusa, infatti, non si attiene ancora al nuovo contratto collettivo nazionale, applicando una delibera della giunta municipale del 2015.

“Le centrali cooperative – spiegano Rindinella,Occhipinti e Grimaldi- si sono viste costrette ad assumere una posizione determinata, raccogliendo il grido d’allarme delle cooperative sociali del territorio. Il Comune ha compreso le ragioni di un settore ormai ridotto all’osso. Nonostante le enormi difficoltà, le cooperative, del resto, continuano ad erogare i servizi, per non arrecare disagi a chi ne è destinatario. In particolare e in maniera chiara, Confcooperative, Legacoop e Agci chiedono la modifica della convenzione per la gestione dei servizi alla persona, mettendo sin da subito nero su bianco proprio un passaggio in cui si assicuri che “il costo ora/servizio sarà aggiornato dall’esercizio finanziario 2022” .

Secondo le garanzie ottenute dalle Centrali Cooperative, dunque, il Comune dovrebbe adeguare i costi orari e l’applicazione delle tariffe aggiornate a partire dal Bilancio 2022.

A questo proposito, secondo quanto garantito dal sindaco, dall’assessore Fontana e dalla dirigente del Settore, nei prossimi giorni saranno avviate tutte le attività propedeutiche all’individuazione delle risorse necessarie.

“Previa verifica di compatibilità per l’intero – spiega l’assessore Fontana- abbiamo chiesto l’elenco totale delle attività e delle risorse necessarie, in modo tale da quantificarle con esattezza. A seguito di un confronto interno, apriremo un tavolo di concertazione con le cooperative sociali ed il Forum del Terzo Settore. La certezza-conclude l’assessore alle Politiche Sociali – è che supereremo il limite imposto dalla delibera del 2015 facendo tutto il possibile per avvicinarci alle tariffe aggiornate”.

“Il tavolo di concertazione con Palazzo Vermexio- concludono i rappresentanti delle cooperative – potrà finalmente dare all’attività dell’intero distretto socio-sanitario 48 una nuova impostazione. Ci sembra un buon punto di partenza per ridare dignità ai lavoratori e assicurare un migliore servizio agli utenti”.

“L’auspicio emerso-aggiunge la presidente del Forum del Terzo Settore, Cristina Aripoli- è quello, inoltre, di una migliore e costante collaborazione tra chi rappresenta ed è impegnato quotidianamente nel sociale e l’amministrazione comunale, chiamata a rispondere alle esigenze dell’utenza e di chi espleta i servizi con l’attivazione di tavoli tematici permanenti strutturati per aree di intervento”.




Medicane, punto della situazione in tempo reale: “Le principali criticità in provincia”

Ancora criticità in provincia di Siracusa a causa dell’emergenza maltempo che sta coinvolgendo il territorio ormai da ore e che, secondo quanto annunciato dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, proseguirà anche domani.

Il Centro di Coordinamento Soccorsi continua a lavorare in sinergia con i Coc dei singoli comuni.

Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalla Prefettura, i maggiori problemi hanno riguardato:
l’ospedale di Avola, dove si è verificato l’allagamento di un seminterrato adibito alla movimentazione di merci , tanto da richiedere l’intervento con una squadra di volontari di protezione civile e un’idrovora, non si sono registrate interruzioni nelle prestazioni ospedaliere. L’ospedale, come il sindaco Luca Cannata ha mostrato attraverso una diretta social, è rimasto comunque raggiungibile ed operativo.

Diverse sono ancora le criticità alla rete delle infrastrutture, con riferimento a quella viaria, ferroviaria ed elettrica.
Oltre a diverse interruzioni lungo la viabilità provinciale, rimane,  ancora chiusa la statale 114 all’altezza di Cava Sorciaro, nei pressi di Priolo. Sospesa la circolazione ferroviaria anche a causa dell’allagamento della stazione di Siracusa, dove stanno convergendo squadre di volontari con idrovore.
“Incessante -spiegano dalla prefettura- l’opera dei volontari su tutto il territorio aretuseo a supporto degli interventi di messa in sicurezza delle persone e per il ripristino della viabilità.

E – Distribuzione ha, invece, eseguito 207 interventi, mentre, allo stato, ne sono in corso ancora 63, in alcuni casi con il supporto logistico del Corpo forestale regionale.

Ad Augusta , liberata la via di accesso alla città, mentre rimangono problemi in uscita, a causa, fra l’altro, dell’impraticabilità di via delle Saline. La viabilità per il villaggio di Brucoli è, invece, del tutto ripristinata.

A Portopalo di Capo Passero, la Guardia Costiera e i competenti organi comunali sono intervenuti per arginare lo sversamento in mare di olio proveniente dall’isola ecologica.

Resta valido e viene infatti rilanciato l’invito del prefetto, Giusy Scaduto a limitare quanto possibile gli spostamenti e ad evitare di sostare in prossimità di zone costiere, sottopassi e corsi d’acqua.

 




Maltempo. Allerta Rossa, anche domani scuole e impianti pubblici chiusi

Confermato anche per domani il livello di Allerta Rosso in Sicilia. Il Dipartimento regionale di Protezione Civile lo conferma con il bollettino delle 16.00 fino alle 24.00 del 30 ottobre.

Resta il rischio meteo-idrogeologico e idraulico. In provincia di Siracusa, straripamento del Ciane alla foce e dell’Anapo oltre il ponticello nel territorio di Sortino.

Secondo le previsioni, persisteranno precipitazioni diffuso a carattere temporalesco in Sicilia orientale e soprattutto sul versante ionico. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, grandinate, attività elettrica e forti raffiche di vento, anche di burrasca . Forti mareggiate lungo le coste esposte.

Ordinanza di chiusura delle scuole e degli impianti pubblici, dunque, confermata per i comuni del Siracusa anche per la giornata di domani. Chiusi anche i mercati rionali, le palestre, i parchi pubblici inclusi quelli culturali, i cimiteri, gli asili nido pubblici e privati. Divieto di attività collettiva all’aperto.