Occupa una casa del centro storico con moglie e quattro figli: amara scoperta per il proprietario

La sua casa di Noto era stata occupata abusivamente, con tanto di serratura cambiata e di utilizzo di energia elettrica sottratta alla rete pubblica.

Amara scoperta per un uomo che risiede a Siracusa ma possiede un’abitazione a Noto.

Lo scorso 25 ottobre, raggiungendo l’appartamento,che si trova nel centro storico, il proprietario avrebbe voluto effettuare un sopralluogo per valutare lavori di ristrutturazione dell’immobile. Ha, invece, scoperto, forzando la porta d’ingresso, che l’abitazione era abitata da altre persone.

Allertata la polizia,  gli agenti hanno eseguito un sopralluogo verificando che, all’interno dell’abitazione erano stati sistemati alcuni mobili d’arredo, la cucina, letti, un armadio ed erano presenti capi di abbigliamento per bambini. Inoltre si constatava l’allaccio abusivo alla corrente elettrica.

L’occupante è un uomo già noto alle forze dell’ordine, che ha ammesso di essersi introdotto nell’appartamento insieme alla moglie e ai suoi quattro figli.

L’uomo, di 24 anni, è stato accompagnato in Commissariato e denunciato per invasione di edifici, danneggiamento e furto aggravato di energia elettrica.




Siracusa. Ciclista sorpreso di notte con piccole quantità di cocaina: segnalato

Bloccato dalla polizia nel cuore della notte mentre percorreva via Lazio in bici, consegna spontaneamente ai poliziotti due involucri di plastica che aveva con sè, contenenti 0,77 grammi di cocaina.

E’ accaduto all’1.45 della scorsa notte, quando gli agenti delle Volanti stavano effettuando un servizio di controllo del territorio. L’uomo, una volta notato, è stato sottoposto a controllo. Dopo il rinvenimento è stato segnalato all’autorità amministrativa per uso personale di stupefacente.




Case allagate: paura per l’urna di Pablo,16enne scomparso per un male incurabile

Ci sono singole storie nella vicenda che ha riguardato via Calabria, la strada fortemente danneggiata dal maltempo di venerdì scorso a causa del crollo del muro di cinta dell’ex orfanotrofio delle suore. L’effetto di una vera e propria frana, la potenza dell’acqua, che ha spinto talmente forte da distruggere quello che si trovava davanti. Oggi è il giorno della conta dei danni: alle auto, alle abitazioni che si trovano proprio di fronte al punto in cui si è verificata la situazione peggiore. E’ il giorno in cui vengono rimossi i detriti e condotti nell’area del parcheggio Mazzanti.

Ma il racconto di venerdì è anche quello delle famiglie che, ciascuna con le proprie storie personali, hanno affrontato quei momenti di paura e preoccupazione.

Tra queste c’è la famiglia di Pablo, così era conosciuto in città. E’ il ragazzino di soli 16 anni che due anni fa è morto a causa di un male incurabile, fulminanti, che in pochissimo tempo l’ha strappato all’amore della sua famiglia e dei suoi amici.

Mentre l’acqua entrava nell’abitazione in cui viveva e in cui i familiari abitano ancora, la grande paura di mamma Soraja è stata una sola: salvare l’urna che custodisce le ceneri di Danilo (il vero nome di Pablo). Per riuscire a creare in cucina un angolo dedicato a lui, si mobilitarono in tanti. Ci fu una raccolta fondi, una gara di solidarietà per aiutare la madre a poter avere in casa quell’urna.

Oggi Soraja rassicura tutti gli amici che hanno espresso nelle scorse ore preoccupazione per il destino dell’urna a causa dell’allagamento dell’appartamento. Lo fa anche attraverso le telecamere di SiracusaOggi.it. E’ una piccola storia che per la famiglia di Pablo è invece l’aspetto principale di tutto quello che è accaduto durante l’ultimo fine settimana.

Restano intatti i biglietti che tanti hanno dedicato a Danilo, intatte le foto e ci sono gli occhi sorridenti della madre che non avrebbe sopportato, dopo l’atroce dolore di due anni fa, un incidente che sarebbe stato una pugnalata fortissima. “L’urna in casa- racconta- mi  regala quel minimo di consolazione senza la quale, forse, non riuscirei ad andare avanti”.




Siracusa. Allerta Rossa,Italia:”Mattina senza pioggia ma l’attenzione resta alta”

“L’allerta rossa non ha investito Siracusa. E’ una fortuna. Esprimiamo, invece, solidarietà ai territori limitrofi, come il Catanese, in cui la situazione è purtroppo molto seria”.

Il sindaco, Francesco Italia interviene così sulla previsione di un pericolo che, a quanto pare, per la provincia di Siracusa è scongiurata.

Il primo cittadino, tuttavia, fa alcune puntualizzazioni. Non si tratta di “errore” ma di un percorso dovuto.  “Noi -racconta Italia- emaniamo le ordinanze in coerenza con il livello di allerta comunicato dalla Protezione Civile Regionale, che ogni giorno invia i bollettini con le previsioni delle successive 8-12-24 ore sulle basi delle quali ci dobbiamo determinare. Quando l’allerta è rossa è prevista la chiusura delle scuole. Non puoi fare diversamente. Con quella Arancione, invece, esiste una discrezionalità per i sindaci. Abbiamo atteso il bollettino delle 16, ieri, prima di assumere una decisione come quella di chiudere le scuole “.

L’ordinanza di chiusura di scuole e impianti pubblici dovrebbe, in ogni caso, restare valida per tutta la giornata, “se le previsioni- aggiunge Italia- confermassero rischio pioggia del 100 per cento come in questo momento. Nel caso in cui, invece, la situazione dovesse variare in maniera sensibile, con gli altri sindaci agiremmo in maniera diversa ma sempre di concerto, come è accaduto nel caso delle ordinanze di chiusura”.

Tornando, invece, al maltempo di venerdì, il primo cittadino torna a ribadire il modo in cui si è operato. Nessuna ordinanza di chiusura, in quel caso, perché “il livello di allerta era verde- spiega- Vuol dire che non serviva alcuna attenzione particolare. Consideriamo- prosegue- che  la metereologia non può essere una scienza così esatta perché basta che cambi un vento o una variabile qualsiasi e la previsione risulta errata. Se il vento non fosse cambiato, nelle scorse ore, ad esempio, quello che è successo nel Catanese, sarebbe accaduto a Siracusa”.

Per quanto riguarda i danni legati al maltempo di venerdì, Italia parla di progetti che l’amministrazione comunale ha pronti da diverso tempo anche per luoghi che sono stati particolarmente colpiti, come via Calabria. “La burocrazia rallenta molto- spiega- Stamattina tutti i detriti vengono rimossi. Quando il crollo si è verificato, in ogni caso, siamo subito intervenuti”.

Il sindaco fa, poi, un’ulteriore osservazione. “Dobbiamo abituarci a situazioni meteorologiche come queste, imparare a conviverci e attrezzarci sotto il profilo della reazione e anche con le politiche che sul territorio possano mitigare questa transizione climatica che è un dato di fatto, non un’ideologia. L’uomo ha, negli anni, fortemente turbato l’equilibrio del pianeta. Dobbiamo invertire la tendenza”.

Per la giornata di oggi, atteso il bollettino delle 10, seguito da quello di metà giornata e da quello elle 16. Da quanto conterranno dipenderanno le decisioni dell’amministrazione comunale per le prossime ore.

Nel caso in cui il maltempo abbia causato danni ai singoli, potrebbe entrare in ballo il Comune, con la sua assicurazione.




Siracusa. Piazza Santa Lucia: sottofondo pronto per la nuova pavimentazione

Procedono i lavori in piazza Santa Lucia, dove sarà posizionata la nuova pavimentazione finanziata con circa 150 mila euro finanziati con gli introiti derivanti dalla Tassa di Soggiorno.

Nel giro di due mesi, il tratto davanti a quello che è l’ingresso principale della Basilica sarà pronto. La data di riferimento è quella del 13 Dicembre, anche se l’emergenza Covid, in vigore fino al prossimo 31 dicembre, dovrebbe impedire anche quest’anno lo svolgimento della processione in onore della Patrona di Siracusa.

La nuova pavimentazione sarà realizzata utilizzando un materiale simile alla pietra bianca utilizzata in piazza Duomo ma tecnologicamente studiato per essere particolarmente resistente, duraturo e facilmente lavabile.
Per estendere gli interventi all’altro lato della piazza, invece, laddove si trova il colonnato, si dovrà attendere il recupero della raccolta fondi avviata tempo fa su iniziativa di privati.

Il tratto interessato dalla nuova pavimentazione sarà interdetto alla circolazione veicolare, salvo autorizzati. Quello è il tratto, ad esempio,  che i pullman delle squadre ospiti allo stadio De Simone, utilizzeranno per l’accesso alla struttura sportiva.




Siracusa. Talete, il dubbio del Comitato Levante Libero: “Dov’è il certificato di collaudo? Basta sperperi”

“No allo spreco di ulteriori fondi pubblici per il parcheggio Talete, accordo bonario con la Regione e via il manufatto”.

Il Comitato Levante Libero torna con una secca “bocciatura” all’ipotesi a cui l’amministrazione comunale sta lavorando: migliorare il Talete in attesa della risoluzione del contenzioso aperto da tempo con la Regione. Non solo una posizione di principio, ma anche seri dubbi di natura tecnica quelli che il gruppo solleva.

Per il comitato non ha senso migliorare la struttura se esiste la volontà di restituire l’affaccio al mare del Levante di Ortigia.

I fondi da impiegare ammonterebbero a circa 46 mila euro secondo una determina del 31 dicembre scorsi. “Anche se non precisate -prosegue il rappresentante del comitato, Giuseppe Implatini- in questa fase l’amministrazione lascia  intendere cifre di maggiore importanza, probabilmente attinte dalle somme dovute per oneri di urbanizzazione dalla società titolare dell’attuale albergo un tempo
palazzo delle Poste. Ci sentiamo nel dovere civile e morale intervenire, anche sulla base di quesiti che supportati da passate dichiarazioni di burocrati e tecnici, informali ma anche a mezzo stampa, ancora oggi non trovano la necessaria inderogabile risposta.Un’opera pubblica con finanziamento revocato e con primo grado di giudizio a confermarlo, è gestibile serenamente come se fosse nella piena disponibilità del Comune? Nel caso in cui fosse malauguratamente confermato il precedente esito all’udienza di appello, potrebbe esserne disposto il sequestro e apposti i sigilli?”

Quesiti posti più volte e che preoccupano il comitato. “Su certe questioni-prosegue Implatini- come quella recente ad esempio relativa alle certificazioni antincendio che ha comportato la temporanea chiusura della struttura e per la quale si attendono ancora gli esiti dell’inchiesta interna, non
si può tacere. Prima di spendere o sprecare (in base ai punti di vista) tutte queste risorse-la conclusione –  su una struttura come il Talete, con tutte le sue problematiche ormai note a tutti, non
sarebbe d’obbligo verificare bene se le caratteristiche tecniche consentivano e consentono ancora oggi di tenerlo aperto rispettando le vigenti leggi.

Sguardo puntato con particolare attenzione, poi, sulle certificazioni. La domanda del Comitato riguarda quella del collaudo tecnico-amministrativo e prestazionale che, secondo Implatini, all’ufficio del Genio Civile non risulta presente.
“Tale atto-ricorda il comitato.  alla redazione del quale ogni opera pubblica di una certa entità ha
l’obbligo di sottostare, garantisce che le stesse siano state realizzate a regola d’arte e in rispetto ai contratti, ma anche che l’opera finita sia adeguata a svolgere la funzione alla quale il progetto l’ha destinata”.

Richiesto a questo proposito l’intervento diretto del commissario straordinario del Comune, che si sostituisce al consiglio comunale.

Quando al contenzioso con la Regione, il suggerimento è una bozza di accordo bonario, “e liberare il levante dalla gabbia che da trent0anni lo opprime”.




La condizione femminile nel teatro antico, convegno a Palazzo Greco

Un convegno internazionale di studi curato dalla rivista Dioniso. Il tema di quest’anno è “La condizione femminile nel teatro antico”. Lo organizza la Fondazione Inda.  Curato dal professor Guido Paduano, studioso e responsabile della rivista di studi sul teatro della Fondazione Inda, il convegno si terrà a Siracusa, a Palazzo Greco, venerdì 22 e sabato 23 ottobre e riunirà i principali studiosi di filologia classica, letteratura greca e storia del teatro antico.
“Il convegno – spiega il prof. Paduano – si propone di rispondere, nei suoi limiti settoriali, a una domanda che è invece universale: come può l’arte, la letteratura, il teatro, contribuire alla discussione di grandi problemi storico-sociali? In questo caso il problema è costituito dalla più vasta e perentoria relazione di dominio che si conosca, quella che metà del genere umano esercita da sempre sull’altra metà. Troveremo, come è ovvio, che i drammi della Atene classica e della Roma repubblicana e imperiale veicolano un coerente linguaggio e un codice maschilista, ma troveremo anche che l’individualità creativa del singolo testo apre spiragli e insinua dubbi sconvolgenti ben più spesso di quanto comunemente si creda. E questi spunti sono a loro volta destinati ad essere storia, se non costume”.
Donne tragiche sarà il tema della prima sessione, venerdì 22 ottobre, alle 9,15. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione del professor Paduano, Maria Serena Mirto modererà gli interventi di Giulia Sissa su “Quando la donna è nobile. Il teatro come teoria del genere”, di Giulia Maria Chesi su “Il sogno della madre e il dubbio del figlio nelle Coefore: Oreste e la sua appropriazione violenta dell’inconscio di Clitennestra” e di Lucia Degiovanni su “La moglie e la concubina: Deianira e Iole nel teatro antico”. La seconda sessione, venerdì 22 ottobre, alle 15,30, dedicata a Donne comiche sarà presieduta da Gianna Petrone. In programma i contributi di Marcella Farioli su “Minaccia femminile, ginecofobia e ideologia della polis nel teatro del V secolo”, Alessandro Grilli su “Eroismo comico al femminile: Lisistrata fra desiderio e autocontrollo”, Amy Richlin su “Schrödinger’s Pussy: Slave Actors and Fluid Desire in Early Roman Comedy” e Maurizio Massimo Bianco su “Tra moglie e marito: a proposito di Merc.817 ss.”. Sabato mattina, 23 ottobre, alle 9,15 la terza e ultima sessione sulla Ricezione sarà moderata da Margherita Rubino con gli interventi di Caterina Mordeglia su “Immagini di donna in Tenerife e Rosvita”, Massimo Fusillo che parlerà di “Un’estetica della vulnerabilità. Riscritture femministe della tragedia greca”, Erika Fischer-Lichte su “Changing Places? – Antigone and Medea performances in the 1970s” e di Federico Sanguineti su “Antichissimo Dante modernissimo: omerica Beatrice virgiliana”.
Sarà possibile seguire da remoto tutte le sessioni del convegno internazionale di studi, collegandosi in rete per la diretta streaming trasmessa sulla pagina Facebook della Fondazione Inda. Dopo il convegno, tutti gli interventi saranno anche disponibili sul canale YouTube della Fondazione




Lavorare nella zona industriale: studio sullo stato di salute nel Petrolchimico

Lo stato di salute dei lavoratori delle principali aree industriali siciliane, zone ad alto rischio ambientale, al centro di uno studio inserito nel programma di intervento della Regione per il controllo dei problemi di salute più rilevanti.

Restano le malattie respiratorie e uro-genitali, accanto ai tumori allo stomaco e alla pleura quelle per le quali si registra il maggiore rischio nelle aree del Petrolchimico e tra gli ex lavoratori dell’amianto.

I risultati dello studio sono stati presentati nel corso di un incontro on line organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal dipartimento regionale delle Attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico.

Lo studio ha riguardato anche le aree ad elevato rischio ambientale di  Gela e San Filippo del Mela ed è stato svolto dal dipartimento Ambiente e salute dell’Iss e dal Dasoe (servizio di sorveglianza epidemiologica diretto dal dottor Salvatore Scondotto). Dai dati riscontrati è emersa l’importanza del costante monitoraggio nonché della prosecuzione delle misure di prevenzione e di sorveglianza epidemiologica.

I risultati delle indagini andranno ad aggiornare i dati sulla sorveglianza epidemiologica degli ex lavoratori del cemento-amianto in Italia e le stime dell’impatto sanitario per le conseguenze derivanti dall’esposizione dei lavoratori agli inquinanti emessi o rilasciati dalle attività industriali dei siti presenti nelle aree a rischio ambientale.

Nell’ambito del programma d’intervento, fino al 2020 sono stati censiti in tutta la regione 9228 lavoratori potenzialmente ex esposti ad amianto di cui 1457 già in carico dagli SPRESAL (servizi di prevenzione e salute dei lavoratori) dei Dipartimenti di prevenzione, principalmente nelle tre aree oggetto di indagine (San Filippo del Mela-Milazzo, Augusta-Priolo, Gela). Il programma prevede un protocollo diagnostico di monitoraggio mirato che consente di individuare attraverso metodiche avanzate di diagnosi clinica e strumentale eventuali lesioni in fase precoce.
I risultati delle indagini svolte su una coorte di ex lavoratori di aziende di produzione di manufatti in cemento-amianto (complessivamente 1128 ex lavoratori) mostrano un’elevata presenza di malattie amianto-correlate, in particolare tra gli uomini. L’analisi della mortalità ha evidenziato tra gli uomini rischi in eccesso per asbestosi e per i tumori maligni (TM) dello stomaco, della pleura e dei polmoni.
Anche i risultati delle analisi condotte su lavoratori del comparto petrolchimico (5.627 soggetti) confermano quanto emerso in precedenti studi riguardo  per tumore del polmone e dei ricoverati per malattie respiratorie acute e genito-urinarie (in misura maggiore tra gli operai rispetto agli impiegati).




Potenziati i controlli su strada dei carabinieri: sanzioni per 8 mila euro

Sanzioni per un totale di circa 8 mila euro, controlli su 453 persone e 226 veicoli, 80 punti decurtati da patenti di guida.

Sono i numeri di un’attività condotta dai  Carabinieri della Compagnia di Augusta, nell’ambito delle attività per la prevenzione dei reati in genere e per la verifica del rispetto delle misure di contenimento della pandemia.
I militari hanno passato al setaccio anche le arterie che conducono ai luoghi di intrattenimento più frequentati. Durante i servizi sono stati controllati vari esercizi commerciali, 453 persone e 226 veicoli. Sono state inoltre eseguite varie perquisizioni personali, veicolari e domiciliari contestando le seguenti violazioni al Codice della Strada per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, per guida con il contestuale utilizzo del telefono cellulare, senza la revisione periodica del mezzo o privo di assicurazione RCA o, in ultimo, per essersi posto alla guida di veicolo senza aver mai conseguito la patente di guida.
Gli importi dovuti per le violazioni contestate ammontano complessivamente a circa 8.000,00 euro, sono stati sottratti complessivamente 30 punti dalle patenti di guida e ritirati 2 documenti di circolazione.




Servizio Asacom garantito fino al 10 giugno: provvedimento del Comune di Priolo

Sarà assicurato fino al prossimo 10 giugno il servizio Asacom  destinato all’assistenza alla comunicazione e all’autonomia degli studenti disabili di Priolo.

“L’iniziativa – dice l’assessore alle Politiche Sociali, Diego Giarratana – ha una grande valenza sociale e dimostra la rinnovata sensibilità della nostra Amministrazione nei confronti delle famiglie e di questi bimbi, che vanno tutelati e difesi. I minori con disabilità, bimbi speciali meritevoli di attenzioni particolari, potranno meglio integrarsi all’interno dell’ambiente scolastico”.
“Un modo concreto – rimarca il sindaco Pippo Gianni – per esprimere solidarietà e supporto alle famiglie e garantire pari opportunità e il diritto allo studio degli alunni diversamente abili”.
Dell’assistenza Asacom usufruiranno quest’anno 20 bambini di Priolo.