Coltivazione di marijuana con tecnologia all’avanguardia, denunciato trentenne

Coltivava marijuana con un sofisticato impianto di illuminazione con lampade alogene, un sistema di deumidificazione con termometro digitale e diversi flaconi di fertilizzante per piante di canapa.

A scoprire la sua serra casalinga sono stati gli agenti del commissariato di Lentini, che hanno denunciato un trentenne. Le piante erano 15. Il giovane è stato denunciato anche per furto di energia elettrica, in quanto allacciato abusivamente alla rete di distribuzione.




Pallanuoto. Ortigia superlativa contro il Vasas: sguardo ai quarti di finale

Un’Ortigia superlativa lotta, soffre, sembra quasi capitolare, ma poi si rialza e assesta, a pochi secondi dalla fine, il colpo che, pur con una sconfitta di misura, vale una meritatissima qualificazione ai quarti di finale. Una partita incredibile, già dal primo parziale. Il Vasas ha bisogno di vincere e parte subito aggressivo, sfruttando alcuni dei suoi uomini migliori, come Brgulian e Randjelovic, che portano i magiari sul 2-0. L’Ortigia non si scompone, resta lucida e accorcia con Rossi, per poi pareggiare con una bellissima ripartenza finalizzata da Ferrero. Vadovics, però, a poco più di un minuto dal termine, porta ancora avanti il Vasas: 2-3 a fine parziale. Nel secondo tempo, l’equilibrio dura per 6 minuti, con le due squadre che sprecano tutte le azioni con l’uomo in più, oltre a un rigore fallito dagli ungheresi. A 1’42 però Erdelyi trova il 4-2. L’Ortigia non riesce a superare Mitrovic, dopo una grande azione corale, quindi, sul rovesciamento di fronte, fallo di Klikovac, che protesta e viene espulso dagli arbitri. Il centroboa biancoverde non se ne accorge e rimane in acqua. Così, è cinque metri per il Vasas, che segna ancora con Erdelyi. Nella terza frazione, i magiari allungano ancora con Erdelyi e Randjelovic, per quello che potrebbe essere il colpo di grazia. L’Ortigia però non molla e con un bellissimo tocco al volo di Napolitano e il sigillo di Rossi si riporta a -3, chiudendo il tempo sul 4-7. L’ultimo parziale è un susseguirsi di emozioni, con l’Ortigia che difende benissimo e cresce in fase offensiva, sfruttando finalmente le superiorità con Francesco Condemi e Mirarchi.  A un minuto dalla fine, Ferrero dai 5 metri può cercare il pareggio, ma Mitrovic para. Sull’azione successiva, ancora Erdelyi trova il + 2. I biancoverdi non si arrendono, guadagnano un’azione a uomo in più e la chiudono con un magistrale gol di Mirarchi a venti secondi dalla sirena. L’ultima azione ce l’hanno i padroni di casa, ma Tempesti e la difesa sventano il pericolo. L’Ortigia perde ma passa ai quarti di finale ed esulta davanti a un gruppo di tifosi giunti qui a Budapest.

 

 

A fine gara parla Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia: “Abbiamo giocato sicuramente una buonissima partita difensivamente. Abbiamo avuto dei passaggi a vuoto, forse nella prima parte del secondo tempo, però è anche vero che è difficilissimo difendere contro di loro. Noi lo abbiamo fatto benissimo con l’uomo in più. Sono molto contento e sono orgogliosissimo dei miei. La metà di questi ragazzi non aveva mai giocato una partita in una piscina con un pubblico come questo, e per noi che facciamo la pallanuoto e viviamo di questo, giocare così nel tempio della pallanuoto, la casa del Vasas, è bellissimo. Sono emozionato di aver passato il turno qui e faccio una dedica speciale a tutte le persone che ci stanno intorno, che lavorano per noi, ai miei ragazzi che sono splendidi, a tutta la mia famiglia. Siamo contenti e abbiamo giocato una buonissima qualificazione, quindi complimenti all’Ortigia. Questa è una squadra impastata nella convinzione, stiamo seguendo la giusta via, crediamo nel gioco che cerchiamo di proporre, giochiamo l’uno per l’altro e questo ci porta a raggiungere tali risultati”.




Siracusa.L’incendio al Samà e all’HMora. Cna:”Vicini agli imprenditori per ripartire”

Dopo l’incendio che ha distrutto la veranda del Samà e danneggiato l’Hmora, oltre a parte del prospetto dell’edificio di viale Tisia in cui i due locali pubblici si trovano, la Cna entra nel concreto di quelli che dovranno essere i prossimi passi. La presidente, Rosanna Magnano assicura l’assoluta vicinanza agli imprenditori, perchè possano far ripartire al più presto le proprie attività. Molto avrà a che fare con la conclusione delle indagini in corso. Da questo dipenderanno anche gli strumenti a cui si potrà ricorrere per ottenere eventuali risarcimenti di danni davvero ingenti, sebbene ancora da quantificare con esattezza.




Viadotto di Targia, l’ipotesi: demolirlo e creare la circonvallazione di Belvedere

“Demolire il viadotto di Targia e poi valutare l’ipotesi di utilizzare eventuali risorse disponibili per realizzare la circonvallazione di Belvedere anzichè ricostruire il ponte”.

Il sindaco, Francesco Italia, ribadisce il parere favorevole del Comune rispetto all’ipotesi di abbattimento del viadotto, come prospettato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.

Il primo cittadino non sembra, tuttavia, così convinto che successivamente si debba ricostruire quel tipo di opera pubblica.

“Si valuterà- spiega il primo cittadino- con la Protezione Civile Regionale se rientra tra le opere ritenute utili. L’amministrazione comunale precedente -ricorda Italia-  ha realizzato una bretella che ha svolto perfettamente il proprio compito. Potrebbe essere utile realizzare un collegamento che possa finalmente risolvere un problema atavico di Belvedere, da cui passa ogni giorno una parte significativa di traffico veicolare, peraltro dalla via principale. Una questione che deve essere necessariamente affrontata. Laddove ci sia la possibilità  di intercettare risorse importanti sulla viabilità, dunque- conclude il sindaco Italia- va fatta una valutazione sulle priorità e Belvedere certamente lo è”.

Sul destino dei 5 milioni e mezzo di euro che sembrava potessero essere destinati al viadotto di Targia, Italia è chiaro: “Va chiesto alla Regione- taglia corto- visto che si trattava di fondi regionali”.




Stagione turistica tra alti e bassi ma Siracusa ha retto: il bilancio di Cna

Mesi in cui “nonostante tutto, Siracusa ha retto in termini di presenze turistiche, seppur con inevitabili alti e bassi”. Così il presidente comunale di CNA Siracusa Santi Lo Tauro e il presidente di CNA Ristorazione Stefano Gentile sintetizzano la stagione ormai quasi al termine.

“La città veniva, come tutto il mondo del resto, da un 2020 complicatissimo e partiva comunque, è bene ricordarlo, da una situazione non certo idilliaca in termini di organizzazione e pianificazione dell’accoglienza turistica – dichiara Santi Lo Tauro – tuttavia le presenze del 2021, soprattutto italiane ma con un netto incremento di cittadini francesi, hanno superato le più rosee aspettative, anche se non sono mancati i problemi”.

“In particolare si è fatta notare con forza una certa difformità dei flussi per gli operatori economici, sopratutto quelli di Ortigia – spiega Lo Tauro – che anche con numeri totali confortanti, hanno comunque visto parecchie attività site in luoghi defilati soffrire a discapito di quelle più esposte, presenti lungo i tradizionali percorsi turistici”.

“Confermiamo poi il giudizio positivo sulla ZTL che, in tandem alla mobilità locale, va comunque ulteriormente potenziata e migliorata – prosegue Lo Tauro – argomento che insieme a tanti altri legati alla prossima pianificazione strategica affronteremo a breve in un incontro con la giunta comunale, partendo ovviamente proprio dalle luci e dalle ombre di questa stagione”.

“Gli operatori della ristorazione hanno dovuto affrontare la nuova sfida della sicurezza oltre a quella della gestione dei flussi – ribadisce Stefano Gentile, presidente del comparto ristorazione di CNA Siracusa – controllando e verificando il rispetto delle regole anticovid nei propri locali, cosa che purtroppo non è avvenuta negli spazi di aggregazione pubblici, dove i controlli sono stati insufficienti, come provato anche dagli atti vandalici accaduti spesso proprio nei luoghi della movida”.

“L’altra sfida che stiamo provando a vincere è quella della qualità media dell’offerta ristorativa – puntualizza Gentile – sappiamo bene infatti che la questione non è di facile soluzione, ma abbiamo anche la certezza che un pezzo non minoritario della ristorazione ha lavorato e continua a lavorare per garantire standard qualitativi elevati, con CNA che si sta impegnando da tempo per garantire in tal senso la crescita professionale degli operatori di tutta la città”.

“Auspichiamo dunque che l’esperienza accumulata in questo 2021 possa fare da stimolo ad ulteriori evoluzioni e miglioramenti nell’affrontare la prossima stagione – concludono Lo Tauro e Gentile – risolvendo al meglio la questione della fruibilità del centro storico e provando finalmente ad incentivare l’avvio di attività fuori da Ortigia, in modo da far conoscere ed apprezzare ai turisti anche il resto della nostra splendida città”.

 

 

 




Pachino. Contratti full time per 14 dipendenti del Comune: sentenza del Tribunale del Lavoro

Il  Comune di Pachino dovrà  riconoscere e stipulare i contratti di lavoro full time a quattordici dipendenti dell’ente. E’ quanto ha disposto la sentenza emessa mercoledì scorso dal Tribunale del Lavoro di Siracusa, retto dal giudice Filippo Favale, che ha pienamente accolto il ricorso voluto fortemente dalla Cisl Funzione Pubblica Ragusa Siracusa, e presentato dai legali Vincenzo Minnella e Giorgia Rinaldo. Il ricorso era rivolto ad ottenere il diritto alla trasformazione del contratto di lavoro da part-time a tempo pieno in favore dei quattordici dipendenti del Comune di Pachino. Il Tribunale del Lavoro ha riconosciuto il diritto dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato part-time che avevano prestato attività lavorativa integrativa di 12 e 18 ore, su richiesta dell’ente, per un periodo di tempo ininterrotto superiore a 12 mesi, ad avere consolidato il relativo orario di lavoro in misura pari a 36 ore settimanali, ed ottenere così la trasformazione del rapporto a tempo pieno.
“Giustizia è stata fatta. –il commento del segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi – Nonostante le nostre reiterate richieste, inascoltate da parte del Comune di Pachino, è dovuta intervenire una Sentenza del Tribunale del Lavoro di Siracusa per dare ragione alla Cisl Fp, e garantire il rispetto dei diritti ai lavoratori. Auspichiamo adesso che, dopo un periodo caratterizzato da forti criticità e difficoltà nelle relazioni sindacali, si trovi una sintesi e si avvii, con la nuova amministrazione che si insedierà a seguito delle imminenti elezioni, il necessario confronto con il sindacato”.
Un obiettivo che è stato raggiunto grazie al certosino lavoro dei legali ed è stato fortemente voluto dalla Cisl Fp e che deve rappresentare, secondo Passanisi, un monito anche per le altre amministrazioni comunali della provincia. “Il risultato ottenuto – ha rilevato Passanisi – è un esempio della validità delle ragioni addotte dalla Cisl Fp, oltre che un fondamentale precedente, e sottolinea allo stesso tempo un segnale importante che deve essere colto anche dagli altri Enti locali, evitando così ulteriori ed inutili ricorsi”.

 




Siracusa. Droga in via Santi Amato: arrestato un 44enne, scatta anche un sequestro

Ancora  arresti e sequestri di droga nella zona di via Santi Amato. Agenti delle Volanti,durante un controllo in quella nota piazza di spaccio  hanno arrestato un uomo di 44 anni, già noto alle forze dell’ordine, per  detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo, alla vista dei poliziotti, ha tentato di disfarsi di numerose di cocaina, crack, hashish e marijuana.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio con rito direttissimo.

Nell’ambito dei controlli antidroga, sempre in via Santi Amato, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 0,15 grammi di cocaina, 1,50 grammi di hashish e 0,50 grammi di marijuana.




Atti osceni verso una vicina di casa e la figlia: denunciato 70enne siracusano

Non era nuovo ad atteggiamenti particolarmente volgari e ad attenzioni tutt’altro che gradite nei confronti di una vicina di casa e della figlia minorenne della donna.

Per un uomo di 70 anni, siracusano, questa volta è scattata la denuncia. E’ accusato di atti osceni.

La denuncia arriva al termine delle indagini svolte dagli uomini delle Volanti.




Respinto dall’Italia era tornato con la Geo Barents: arrestato 24enne tunisino

Era arrivato in Italia clandestinamente il 23 agosto scorso, quando 323 migranti raggiunsero Augusta, recuperati  in acque internazionali dalla nave O.N.G. “ Geo Barents” e poi trasferiti a bordo della nave Azzurra.
Il tunisino era destinatario di un decreto di respingimento dal Territorio Nazionale emesso dal Questore di Palermo e, pertanto, ultimato il periodo di quarantena, è stato posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per essere successivamente espulso.




Perseguitava l’ex nonostante il divieto di avvicinamento: 52enne di Cassaro ai domiciliari

Perseguitava la sua ex convivente, determinato a tornare con lei nonostante i ripetuti dinieghi. L’uomo, un 52enne di Cassaro, continuava a cercare la donna in tutti i luoghi frequentati. In ogni circostanza, chiedeva di ricucire il rapporto terminato. Una vita resa ormai impossibile alla donna, una 47enne del luogo. Esasperata, si è infine rivolta ai carabinieri, denunciando quanto stava accadendo. L’Autorità giudiziaria aveva allora emesso nei confronti dell’uomo la misura di divieto di avvicinamento alla donna nel raggio di 100 metri e con la prescrizione di non contattarla in alcun modo.

La misura non aveva, tuttavia, fatto desistere l’uomo dal proprio intento.
In almeno due occasioni avrebbe raggiunto ed approcciato la donna all’interno di un bar nel quale era seduta ad un tavolino con amici ed in più circostanze l’avrebbe contattata telefonicamente, utilizzando anche i cellulari di terze persone per indurla a rispondere con l’inganno e forse anche per evitare di lasciare traccia telematica delle proprie telefonate.
Per le ripetute violazioni alle prescrizioni imposte, i Carabinieri hanno richiesto ed ottenuto dall’Autorità Giudiziaria l’aggravamento della misura. Sono, dunque, scattati gli arresti domiciliari. L’uomo è stato condotto, pertanto, presso la propria abitazione.