Siracusa. Randagi e furti in chiesa, nuovo appello dalla Mazzarrona: “Qui un presidio di polizia”

Dopo l’appello lanciato da padre Antonio Panzica, parroco della Chiesa di San Corrado Confalonieri, alla Mazzarrona, diamo voce ai cittadini della zona periferica della città, alle prese, tra gli altri,  con il problema mai risolto della gestione del branco di randagi che popola i margini della pista ciclabile e che, secondo quanto segnalano i residenti, sempre più spesso si addentrano tra le vie del quartiere e all’interno delle aree condominiali, spaventando i cittadini e uccidendo altri animali.

La stanchezza è evidente in chi parla. I residenti hanno paura e sono stanchi di aspettare, spesso costretti a modificare le proprie abitudini di vita per il timore di ritrovarsi soli con i cani in questione.

Non si tratta di cani che – a quanto risulti- hanno mai morso alcuna persona. Questo, tuttavia, non rasserena a sufficienza gli abitanti degli edifici in fondo al rione.

Ma quello che questa mattina è emerso è anche tanto altro. La parrocchia di San Corrado Confalonieri è il cuore pulsante di quell’area, ma è anche oggetto di ripetuti atti vandalici e furti. In dieci giorni, lo scorso mese, dieci volte ignoti si sono introdotti all’interno della chiesa. Portano via tutto quello che trovano, che siano ventilatori o che sia il contenuto delle cassette delle offerte.

Oggi erano in distribuzione le buste della spesa che la Caritas Diocesana consegna ai cittadini che ne hanno bisogno. Erano in tanti a rivolgersi ai volontari, impegnati fin dalle prime ore del mattino in questa attività.  Sono felici di fare la propria parte e determinati nella volontà di andare avanti, ma chiedono anche- e proprio Padre Panzica se ne fa portavoce- che alla Mazzarrona sia posto un presidio di legalità: postazione dei carabinieri o della polizia. Unico modo, secondo loro, per arginare una serie di problemi che attanagliano la zona.




Siracusa. Canale Mortellaro colmo di detriti, interrogazione all’Ars per la pulizia

Interrogazione all’Ars- primo firmatario Stefano Zito- per avere chiarimenti sulla vicenda che riguarda la zona sottostante il ponte sul Canale Mortellaro, sulla provinciale 104 Carrozziere-Milocca-Ognina-Fontane Bianche, contrade marine.

Come è emerso nei giorni scorsi (ma in realtà già da ben prima), il canale si presenta colmo di detriti, vegetazione spontanea e rifiuti abbandonati che rischiano di impedire il corretto defluire delle acque e causare ingenti danni alla zona, così come è accaduto per le stesse condizioni in altre zone della città con la stagione delle piogge alle porte.
“La questione – spiega Zito – era stata già segnalata il 21 gennaio 2021 dai comitati delle contrade marine, riunite nel Raggruppamento Siracusa Sud, all’attenzione del Presidente della Regione e agli enti competenti con la richiesta della pulizia e messa in sicurezza dell’alveo e della foce anche della verifica e consolidazione degli argini, con la creazione delle necessarie opere di difesa spondale per salvaguardare la foce del canale Mortellaro e la spiaggia dell’Arenella e per fare in modo che non fossero autorizzate infrastrutture balneari che potessero ostacolare il regolare deflusso della foce verso il mare. Nonostante fosse intervenuto il Libero Consorzio, provvedendo immediatamente a pulire l’alveo, tuttavia, nel mese di marzo scorso, sarebbe seguita una ulteriore segnalazione contro ignoti per abbandono di rifiuti nello stesso sito”.
Considerato che la mancata pulizia dell’alveo potrebbe comportare il rischio di una esondazione, come già avvenuto per gli stessi motivi nella zona di Ognina, che, nell’ottobre del 2019, rimase isolata per tre giorni a seguito di un eccezionale evento meteorologico, Stefano Zito ha sollecitato il governo regionale per sapere quali iniziative urgenti di competenza intendano porre in essere per intervenire sulla questione della pulizia e della sicurezza dall’area.
“Anche perché il Genio Civile di Siracusa, in occasione di quei danni causati dalle ingenti piogge nell’ottobre 2019, elaborò una proposta congiunta di interventi di somma urgenza, che, tra gli altri, interessavano anche il ripristino del regolare deflusso delle acque del vallone Mortellaro. Nonostante il progetto esecutivo, datato 7 novembre 2019, tuttavia, sembrerebbe che, ad oggi non siano disponibili le risorse necessarie, stimate per 275.000 euro circa”, continua il deputato siracusano.
Con l’arrivo delle piogge autunnali risulta ancora più elevato il rischio dovuto al dissesto idrogeologico e del possibile verificarsi di brutti incidenti rendendo necessario un intervento immediato di tutti gli attori interessati.
“Per tali ragioni ho depositato una interrogazione parlamentare per sapere se la Regione è a conoscenza della situazione e con quali modalità vorrà intervenire, per capire anche per quale motivo dal 2019 ad oggi non siano ancora disponibili le somme previste dalla proposta congiunta di interventi di somma urgenza elaborata dal Genio Civile di Siracusa in occasione dell’esondazione del canale Mortellaro e per sollecitare l’intervento al fine di sbloccare le somme necessarie per il ripristino del regolare deflusso delle acque”, conclude Stefano Zito.




“Potatura selvaggia ad Augusta”: esposto in Procura di Natura Sicula

Potatura selvaggia di centinaia di alberi ad Augusta. La denuncia parte dall’associazione Natura Sicula e approda in Procura. Esposto presentato dal presidente, Fabio Morreale, che racconta come alla villa comunale come in piazza Matteotti, alberi pluridecennali di Ficus, Eucalyptus e Pittosporum siano stati oggetto di interventi di potatura particolarmente aggressiva.
Entrando nel dettaglio, “agli alberi sono state tagliate le branche, anche le più grosse, con annullamento, in moltissimi casi, della chioma, contro ogni buona regola agronomica; Le potature-prosegue Natura Sicula- sono state eseguite nel periodo agronomicamente peggiore, ad agosto, ovvero in piena estate, quando le piante sono al massimo dell’attività di fotosintesi, e con temperature elevatissime”.
Secondo Morreale, in base a quanto prevedono le normative, la potatura in piena estate non era dovuta. “Lo dicono le direttive, anche per non danneggiare le popolazioni di uccelli distruggendo nidi e uova, principio contenuto anche nella Legge sulla Protezione della Fauna Selvatica”.
Morreale spiega che “la sbrancatura a pochi centimetri dal fusto dovrebbe essere praticata solo in via straordinaria, in casi di particolari interventi di riforma, quindi mai su alberi sani. Tralasciando i danni paesaggistici ed estetici arrecati, una sbrancatura che fa scomparire la chioma è una pratica agronomica dannosa che apporta danni strutturali invisibili ma fatali. Gli alberi sbrancati, infatti, diventano più fragili, e vengono esposti a un maggiore rischio di malattie e di morte. L’aspettativa di vita diventa molto inferiore rispetto a un albero potato correttamente. I grossi e numerosi tagli della sbrancatura consentono un facile accesso ai funghi, causando la carie e il degradamento del legno, provocando cavità e rendendo meno robusta la struttura. Quindi rischio di rotture, con conseguenti cadute e danni a persone e cose sottostanti l’albero.
L’asportazione di una così grande quantità di foglie produce una grande quantità di radici morenti che minano l’ancoraggio dell’albero e causano una perdita di apporto di sali ed acqua.
La soluzione alla capitozzatura non è non potare, ma farlo con criterio. Tanti tagli piccoli sono meglio di un taglio grosso”.
Alla Procura, l’associazione ambientalista chiede di disporre di opportuni accertamenti .




Cacciavano nonostante il divieto: quattro denunciati, sequestrati fucili e munizioni

Erano intenti a cacciare, nonostante la sospensione del calendario venatorio emanato il 30 agosto dal Tar di Catania (con un provvedimento differente poi predisposto dalla Regione). I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Catania, nel corso di un servizio di pattugliamento del territorio finalizzato al controllo del rispetto del divieto dell’attività venatoria, hanno individuato nella zona di Lentini 4 soggetti intenti ad esercitare la caccia nonostante il provvedimento di sospensiva del calendario venatorio emanato il 30 agosto dal TAR di Catania.
La pronuncia del Tar, che ha prescritto alla Regione Siciliana di stabilire un nuovo calendario venatorio, consegue all’eccezionale incidenza del fenomeno degli incendi durante l’estate in corso, al quale sono conseguiti gravissimi danni a vaste aree dell’isola con pesante pregiudizio per la biodiversità, già a rischio per effetto delle attività dell’uomo.
Alle prime ore del mattino di ieri, tuttavia, i quattro cacciatori in questione avevano già esploso diversi colpi ed avevano abbattuto 2 conigli selvatici e 12 colombacci.
Gli stessi, sorpresi mentre si aggiravano per le campagne, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa per esercizio della caccia in periodo di chiusura e rischiano la pena dell’arresto fino ad un anno o un’ammenda fino a 2.582 Euro.
I fucili e le munizioni sono stati sequestrati dai militari e la selvaggina, previa verifica dell’idoneità al consumo umano da parte dell’Asp, è stata donata ad un ente di beneficenza.




Siracusa. Ragazzini alla guida di scooter rubati: due denunce in una sola giornata

Due casi più o meno analoghi nella stessa giornata. Durante un servizio di controllo del territorio, con particolare attenzione alle zone in cui è maggiore la presenza di soggetti noti alle forze dell’ordine, gli uomini delle Volanti hanno intercettato in Via Immordini un minore di 14 anni alla guida di un ciclomotore rubato e lo hanno denunciato per il reato di ricettazione.

In Via Santi Amato, invece, gli agenti hanno fermato un altro giovane siracusano, in questo caso di  17 anni, sempre alla guida di un ciclomotore risultato  rubato. Il giovane è stato denunciato per ricettazione e guida senza patente.




Positivo al Covid andava tranquillamente in giro: scatta la denuncia, rischia fino a 18 mesi

Positivo al Covid, per lui era stato disposto l’isolamento fiduciario presso la sua abitazione. Nonostante questo, sarebbe andato in giro tranquillamente, sottovalutando il rischio di contagio a terzi. Per un uomo di Brucoli , zona balneare di Augusta, è scattata la denuncia. A segnalare quanto accadeva ai carabinieri è stato un cittadino, a conoscenza del provvedimento dell’Asp. .L’uomo, 42 anni, non ha potuto giustificare la sua condotta. Rischia l’arresto fino a 18 mesi e un’ammenta fino a 5 mila euro. 




Siracusa. Obbligo di Green Pass per il settore scuola: ricorso collettivo al Tar del Lazio

Un ricorso collettivo contro l’obbligo di Green Pass per i docenti ed il personale Ata. Viene promosso alla luce della decisione del Tar del Lazio.

L’ Associazione per la Difesa dei Diritti Civili della Scuola e il Codacons raccolgono a partire da oggi le adesioni.

“Una misura che – spiegano le due associazioni – risulta contraria alle norme europee e si traduce di fatto in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, con una evidente discriminazione tra cittadini”.

“Siamo stati da subito favorevoli ai vaccini contro il Covid e alla campagna vaccinale avviata dal Governo, ma non possiamo tollerare così gravi lesioni dei diritti dei lavoratori e provvedimenti adottati in piena violazione delle disposizioni europee – spiega Francesco Tanasi giurista e Segretario Nazionale Codacons – Il decreto legge n. 111/2021 varato dal Governo si pone infatti in netto contrasto con il Regolamento Ue n. 953/2021, che al considerando 36 vieta qualsiasi forma di “discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”.

“L’introduzione dell’obbligo di Green pass per il personale della scuola si traduce inoltre in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, creando evidenti discriminazioni tra cittadini vietate dal nostro ordinamento – prosegue Tanasi – Il Green pass deve essere una misura per proteggere i cittadini, e non certo una condizione per conservare il lavoro o un requisito in assenza del quale un lavoratore può essere licenziato, perché una siffatta situazione risulta incostituzionale e assurdamente discriminatoria. Chi tra docenti e lavoratori non vuole o non può sottoporsi al vaccino deve essere destinato ad altre mansioni o messo in congedo retribuito, ma mai sospeso o licenziato”.

Al ricorso i docenti ed il personale Ata interessati possono aderire a partire da domani, seguendo le indicazioni pubblicate sul sito del Codacons.

 




Siracusa. “Estate torrida, le imprese edili non si sono fermate:lavoratori a rischio”

“Una pratica diffusa, potenzialmente rischiosa e al di fuori delle regole. Solo il 25 per cento delle imprese ferma le attività in caso di giornate particolarmente calde”. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil  di Siracusa rendono noti i dati. “Sono state 125 – comunicano i sindacati di categoria- le imprese del settore edile che, nelle giornate del 23 e del 24 giugno 2021, hanno fermato le attività a fronte di 689 aziende che hanno effettuato versamenti nel mese di giugno. La proporzione è evidentemente diversa, farebbe 18%, ma si devono considerare anche le attività che si svolgono all’interno degli edifici, in zone più ventilate e all’ombra che consentono ai lavoratori di svolgere le attività senza rischi per la salute rimanendo al di sotto dei limiti previsti”.
L’indagine è stata condotta nelle scorse settimane attraverso dati rilasciati anonimamente nella sede Inps, a cui è stata inoltrata una richiesta di accesso civico sui numeri della cassa integrazione per eventi atmosferici. Un monitoraggio legato alle temperature altissime, senza precedenti, di quest’estate, con i rischi conseguenti per la salute di chi lavora all’aperto, svolgendo, peraltro, attività impegnative dal punto di vista delle energie necessarie per svolgerle. “Lo abbiamo già affermato in precedenza e lo ribadiamo – hanno commentato i rappresentanti di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Severina Corallo, Gaetano La Braca e Salvo Carnevale – Faremo la stessa verifica per le giornate di luglio e agosto, non appena avremo dati consuntivi. Nel frattempo stiamo predisponendo e delineando una serie di esposti agli organismi competenti. Il dato è drammatico e merita l’impegno di tutti i soggetti preposti”.
Per il sindacato dei lavoratori edili bisogna individuare criteri nuovi e più celeri che dentro lo steccato normativo consentano un rapido accesso alla cassa integrazione per eventi atmosferici può avere un effetto positivo sulla sicurezza.
“Un numero di istanze così basso – concludono Corallo, La Braca e Carnevale – dimostra quanto si è lontani dalla cultura della sicurezza, bisogna ancora lavorare e sensibilizzare e, in maniera complementare, avviare una decisa e diffusa campagna sanzionatoria su chi ancora considera il capitolo della sicurezza dei lavoratori solo un costo a perdere. È importante sottolineare come nel mese di Luglio anche il Comitato di Vigilanza territoriale Inail si sia espresso per l’avvio di un tavolo tecnico provinciale che affronti in maniera risolutiva questa emergenza.” Da tenere presente che già a giugno i sindacati di categoria avevano posto il problema caldo all’attenzione di Asp, Prefettura, Spresal e assessorato regionale alla Salute”.




Siracusa City Green, ecco il logo: i cittadini hanno scelto “Muoviamoci””

Sarà il logo “MUOVIAMOCI” ad accompagnare le azioni di “Siracusa City Green”, il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile. Lo hanno decretato le migliaia di cittadini che hanno partecipato al contest tra tre immagini lanciato lo scorso 20 agosto dall’amministrazione comunale.
Questa la descrizione con la quale i proponenti hanno accompagnato il logo vincitore: “Dagli studi geometrici di Archimede, si estrapola il concetto di spirale e lo si forgia alla nuova mobilità sostenibile della nostra città. La spirale termina all’estremità con un cuore perché MUOVIAMOCI non è un movimento caotico e distratto, è un invito a muoversi con intelligenza, rispetto e cura della propria città e delle persone presenti. È un’esortazione alla condivisione di buone pratiche, alla partecipazione democratica e alla progettazione di un futuro sostenibile che sia peculiarità di Siracusa che, ancora una volta, si conferma città all’avanguardia e porta delle meraviglie, epicentro del Mediterraneo”.
“È stata un’ulteriore dimostrazione di volontà di partecipazione dei nostri concittadini – dichiara il Sindaco di Siracusa, Francesco Italia -. Una fetta sempre maggiore di siracusani dimostra di volere condividere con l’Amministrazione la direzione indicata dall’Europa per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita di tutti”.
Per l’assessore ai Trasporti e diritto alla mobilità, Maura Fontana, si tratta di “un ulteriore passo verso un’identità tutta siracusana in tema di spostamenti, fatta sempre più di mezzi pubblici non inquinanti e mobilità dolce attraverso la realizzazione di piste e corsie ciclabili”.
Gli altri due loghi sottoposti al voto dei siracusani erano “Moviti Femmu” e “Muoviti Green”, il primo sempre con riferimenti alla spirale di Archimede, il secondo allo skyline della città.

 




Siracusa. Ztl anticipata alla zona Umbertina: “Pronti per la prossima primavera”

Una Ztl più ampia, che partirà dalla zona Umbertina. L’idea del Comune è quella di farla partire la prossima primavera.

A parlarne è l’assessore alla Mobilità, Maura Fontana, che insieme agli uffici del settore Mobilità  e Trasporti ha avviato le interlocuzioni con le categorie produttive per studiare il provvedimento.

“Pensiamo ad una città che sia più a misura d’uomo- spiega l’assessore della giunta Italia- in cui si possa scegliere di camminare a piedi o di andare in bici in sicurezza e in cui i mezzi pubblici, incrementati, possano sostituirsi quanto più possibile alle auto private per gli spostamenti nel capoluogo. Per arrivare a questo ci sono delle azioni già avviate, le stiamo vedendo in questi giorni: le zone scolastiche, ad esempio e la Ztl di Ortigia, già ampliata quest’estate e, appunto, destinata ad essere estesa entro la prossima primavera. La sperimentazione in corso ci sta fornendo molte informazioni e sollecitazioni, che ci aiutano senza dubbio a studiare la versione definitiva della zona a traffico limitato in modo tale da essere pronti per l’area Umbertina nel 2022”.

Il problema attuale resta l’ingolfamento di corso Umberto e delle vie limitrofe. “Succede- spiega Fontana- perchè i mezzi continuano ad accedere, pensando di poter trovare parcheggio, invano. E’ una cattiva abitudine che persiste ma che con i varchi anticipati non potrà più trovare spazio. Ci sarà una Ztl con orari controllati e con sosta controllata, accompagnata dai servizi necessari”.