Attivo il Posto Fisso stagionale dei Carabinieri a Marzamemi: sarà operativo fino al 31 agosto

Sarà operativo fino al 31 agosto il posto fisso stagionale dei Carabinieri a Marzamemi. La sede è stata attivata nei giorni scorsi, come nel caso della postazione di Agnone Bagni (ad Augusta).
Si tratta di presidi temporanei che consentono una presenza nelle località balneari, dove l’afflusso dei turisti determina un significativo aumento della popolazione residente.
Inaugurato per la prima volta nel 2016, il presidio è particolarmente apprezzato dalla cittadinanza.
L’ufficio si trova in via Nuova ed è messo a disposizione dal Comune di Pachino. Sarà operativo ogni giorno fino al 31 agosto, con orario d’apertura al pubblico dalle 16:00 alle 22:00. A ricevere i cittadini sarà il Comandante del Posto Fisso,  Gaetano Bazzano ed i militari che lo coadiuveranno, dislocati temporaneamente in loco per la specifica esigenza. Nel borgo sarà assicurata dalle pattuglie a piedi ed automontate, con orari d’impiego flessibili al fine di andare incontro alle esigenze di residenti, commercianti e turisti.




Siracusa. Dieci anni senza Angela Maltese, Confcooperative le intitola la sala conferenze

La Sala Conferenze della sede di Confcooperative Siracusa sarà intitolata ad Angela Maltese, storica sostenitrice dei diritti dei più deboli, per 30 anni impegnati nella difesa dei fragili e nella cooperazione. A dieci anni dalla sua scomparsa, lunedì 19 luglio alle ore 16,30, presso la sede di Corso Timoleonte 125 si terrà una cerimonia di intitolazione, “come riconoscimento dell’ impegno di Angela Maltese per la crescita della cooperazione sociale in provincia di Siracusa sia dal punto di vista culturale che imprenditoriale”.
Angela Maltese ha operato per trent’anni nel settore della Cooperazione Sociale fino a farne una scelta di vita, lavorando per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza dei soggetti deboli della collettività. Per 14 anni è stata presidente della Cooperativa Sociale Iris, svolgendo questo incarico con l’energia della quale era portatrice, con professionalità, profonda onestà intellettuale e fermezza.
E’ stata presidente provinciale di Federsolidarietà e fino al 2010 componente della commissione nazionale del Codice Etico delle cooperative. Ha rappresentato il Forum provinciale del Terzo Settore, dando il proprio contributo nel percorso di redazione del primo Piano di zona, portando avanti l’unica logica che le apparteneva, la logica della qualità sociale d’impresa, del tutto slegata da condizionamenti esterni e compromessi clientelari, pretendendo sempre che si privilegiassero percorsi di legalità con l’unico obiettivo di sostenere i più deboli e il benessere della collettività. Si è sempre spesa per la “gemmazione”, come lei la chiamava, ovvero la nascita di nuove cooperative, sia di tipo A che di tipo B.
“La scelta di intitolare la nostra Sala Conferenze ad Angela Maltese- commenta il presidente di Confcooperative Siracusa ,Enzo Rindinella – afferma e rafforza il principio di “Casa” delle imprese cooperative aderenti alla nostra Centrale. Angela- prosegue il presidente- è stata fondatrice della Cooperativa Iris, che svolge il proprio servizio verso le persone fragili del nostro territorio, come altre nostre cooperative aderenti. Nel giorno di questa ricorrenza, il minimo che questo Consiglio Territoriale potesse fare è apporre una targa in memoria della costante attività nel sociale, dalla parte della Cooperazione, svolta da Angela.




Siracusa. Ztl Ortigia, è rivoluzione: non si passa dai ponti, più parcheggi e bus navetta

Cambia la Ztl di Ortigia. Il centro storico sarà off limits a partire ai due ponti: non solo il Santa Lucia, ma anche il Ponte Umbertino, che non sarà più percorribile, negli orari di zona a traffico limitato.

Le novità annunciate questa mattina dal sindaco, Francesco Italia e dall’assessore alla Mobilità, Maura Fontana saranno operative a partire dalla prossima settimana.

La Ztl sarà attiva dalle 17,30 di ogni giorno feriale. Nei giorni prefestivi (quindi anche sabato), invece, dalle 17:30 alle 7 del giorno successivo. La domenica ed i festivi, nuovamente dalle 10 alle 2.

I bus navetta collegheranno al centro storico (e dall’isolotto) attraverso i cinque bus navetta in funzione, oltre a quello che effettua il periplo di Ortigia. A disposizione ci saranno, dunque, i parcheggi Von Platen, l’area di via Elorina, per cui gli ostacoli burocratici sono stati superati,  quello di Piazza Adda, il parcheggio del Molo Sant’Antonio. Gli stalli di corso Gelone, invece, dalle 20 in poi sono utilizzabili gratuitamente.

La nuova sperimentazione prevede il potenziamento dei controlli ed è frutto di un’intesa tra il Comune e le associazioni di categoria, ristoratori in primis, favorevoli all’avvio di una fase nuova, a cui in futuro dovrebbero aggiungersi ulteriori tasselli.




Siracusa. Uno sprint alle pratiche per il Superbonus e l’Eco Sismabonus: intesa tra i professionisti e il Comune

Velocizzare le pratiche per il Superbonus e l’Eco Sismabonus e non solo. E’ l’intesa raggiunta tra la Rete delle professioni tecniche della provincia di Siracusa ed il Comune di Siracusa, al termine di un incontro con l’obiettivo di snellire le procedure burocratiche, al fine di consentire alle imprese di realizzare i lavori sugli edifici sfruttando i benefici previsti dal Decreto rilancio.
Al vertice, tenutosi negli uffici del Comune in via Brenta, hanno preso parte Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa e coordinatore della rete delle professioni tecniche, l’ingegnere Sebastiano Floridia, il vicepresidente dell’Ordine degli Architetti, l’architetto, Pippo Di Guardo, il consigliere dell’Ordine degli architetti, architetto Domenico Forcellini, Il presidente del Collegio dei Geometri, geometra Luigi Sanzaro, il consigliere del Collegio dei geometri, geometra, Biagio Failla, l’assessore all’Edilizia Privata, Urbanistica e assetto del territorio, Sergio Imbrò, l’Ingegnere Capo del Comune di Siracusa Marcello Costa ed il Responsabile settore edilizia privata del Comune, l’ingegnere, Agostino Calandrino.

L’incontro è stato chiesto dalla Rete delle professioni tecniche che ha presentato un piano di proposte, accolte favorevolmente dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, che prevede:
-Maggiore facilità di accesso agli atti con postazioni messe a disposizione per i professionisti, con la possibilità di lavorare a casa o in studio da remoto.
-Prenotazione telematica, attraverso una App, con il tecnico istruttore del Comune
-Aumento degli accessi, da 5 a 10, negli uffici comunali dell’Urbanistica
-Consentire ai portali dell’amministrazione pubblica, SUAP, SISMICA e PAESAGGISTICA, di poter “dialogare” tra loro.

“Gli Ordini hanno messo a disposizione – spiega Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa e coordinatore della rete delle professioni tecniche, l’ingegnere Sebastiano Floridia – le proprie risorse per aiutare l’amministrazione comunale nel miglioramento dei servizi, a tal proposito stiamo predisponendo l’App per le prenotazioni con il tecnico istruttore”

“La Rete delle professioni, simbolo – prosegue Floridia – di unità della comunità scientifica della nostra provincia, apprezza la disponibilità e gli sforzi dell’amministrazione comunale nella risoluzione di queste criticità. Evidentemente sarà effettuato un monitoraggio continuo sull’avanzamento dei lavori. Saremo vigili ma pronti entrare in campo con il nostro supporto”.

“Un ringraziamento va all’assessore all’Edilizia Privata, Urbanistica e assetto del territorio Sergio Imbrò, all’ingegnere Capo del Comune, Marcello Costa ed al responsabile settore edilizia privata, ingegnere Agostino Calandrino che hanno aperto le porte alla nostra Rete in completo spirito collaborativo e dimostrando volontà nella risoluzione dei problemi”.




Augusta. Il caso Don Prisutto, lettera degli ambientalisti al Papa: “Santità, intervenga Lei”

Una lettera indirizzata a Papa Francesco, per chiederne l’intervento a sostegno di Don Palmiro Prisutto, dopo la richiesta di dimissioni inviata al parroco di Augusta dall’Arcivescovo Francesco Lomanto.

Valeria Paci, esponente del mondo dell’associazionismo locale e in difesa dell’ambiente, ha deciso di rivolgersi al Pontefice. Una posizione forte quella assunta nella missiva partita nei giorni scorsi. Questo il testo integrale della lettera al Santo Padre:

“Sua Santità,
mi permetto di inviarLe la presente missiva perché vorrei sottoporre alla sua attenzione una delicata questione che riguarda l’arciprete della mia città, don Palmiro Prisutto.
Io sono Valeria Paci, una docente di lettere di Augusta e come tale quotidianamente investita del delicato, difficile e bellissimo compito di educare i ragazzi del mio paese impegnandomi a trasmettere loro, oltre ai contenuti della disciplina, il senso di responsabilità nei confronti dell’Altro, della loro famiglia, della classe, della loro città, della nazione e del mondo intero.
Vivendo accanto al polo petrolchimico più grande d’Europa, la questione ambientale è uno degli argomenti che affrontiamo con grande coinvolgimento, anche solo per il fatto che, in base a come soffia il vento, l’odore di benzina che viene raffinata a qualche chilometro di distanza arriva fino a dentro le nostre aule.
Ho letto con attenzione l’enciclica Laudato sii e vi ho trovato tanti spunti che mi hanno illuminato in merito alla cura del creato come dovere morale oltre che civico cui viene chiamato ogni uomo; mi hanno incantato le parole sulla difesa della Bellezza e dell’Armonia di tutte le cose che inducono ognuno di noi a porsi drammaticamente domande sul significato del proprio senso di vita in rapporto al creato.
Questo mi ha incoraggiata a scriverLe di Don Palmiro Prisutto che ha fatto della tutela ambientale una missione all’interno di un territorio non sempre cosciente e riconoscente. In questi giorni si è diffusa infatti la notizia che l’arcivescovo della Diocesi di Siracusa ha preso la decisione di rimuoverlo dall’incarico per motivi a noi ignoti.
Don Palmiro è considerato un “sacerdote di frontiera” perché ha sempre denunciato lo scempio ambientale compiuto nella nostra zona, nota per l’alta percentuale di malati oncologici che in lui hanno sempre visto una speranza. Oltre a innumerevoli campagne di sensibilizzazione verso il rispetto dell’ambiente, ogni 28 del mese infatti celebra una messa durante la quale vengono letti tutti i nomi di chi non ce l’ha fatta e di coloro che lottano ancora per guarire dal cancro. Per questo è stato insignito nel 2015 del prestigioso premio Nenni e ha anche ricevuto una lettera di stima proprio da Lei, Santità.
Tuttavia non tutti all’interno della comunità vedono bene il suo operato, molte sono le famiglie ad Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa che dalle industrie trovano sostentamento e per questo i più tacciono o si sono nel tempo indignati non ritenendo l’operato di Don Palmiro consono a un sacerdote. Questo è accaduto probabilmente perché da noi vige ancora il ricatto occupazionale per cui tutte le legittime richieste avanzate in difesa della salute sono viste come un oltraggio nei confronti degli industriali. In questi giorni la notizia della rimozione del nostro sacerdote ha suscitato sconforto e smarrimento anche perché siamo portati a pensare che ci sia un collegamento con le sue battaglie ambientali.

Se così fosse, Lei comprenderà, sarebbe un fatto gravissimo e il messaggio è chiaro: se non ti pieghi ai compromessi, se parli e alzi la testa prima proviamo a imbavagliarti, poi a denigrarti e poi ti facciamo fuori. Questo modo di fare ci è così familiare che pochi osano protestare. Altri tacciono per disinteresse alla cosa pubblica o per troppo interesse legato a ingenti somme di denaro che le aziende del polo petrolchimico sborsano per lavarsi la coscienza e mostrarsi sensibili alle esigenze del territorio, peccato però che ci rubano il bene più prezioso: la salute.
In tale ottica la rimozione del nostro parroco pertanto risulta offensiva non solo nei confronti di una persona limpida e corretta come padre Palmiro ma anche nei confronti di una comunità intera perché la lede nei diritti: diritto alla vita, alla salute, alla libertà di opinione e di parola.
Per questo con profonda umiltà, Le chiedo di intervenire in questa delicata vicenda che mi tocca profondamente sia moralmente che civicamente, glielo chiedo da mamma, da cittadina e da insegnante.
Con immensa riconoscenza e affetto la ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà riservare al caso. 
                                                                                                                                                           Valeria Paci”

 

 




Siracusa. Garozzo si pente pubblicamente di aver appoggiato Italia. Il sindaco: “Ecco come stanno le cose”

Il sindaco, Francesco Italia si guarda bene dall’entrare in polemica diretta con il suo predecessore, Giancarlo Garozzo, dopo le dichiarazioni dell’ex primo cittadino, oggi esponente di Italia Viva. Garozzo, ai microfoni di FMITALIA, ha espressamente dichiarato di essersi pentito di aver puntato, durante le ultime amministrative, su Italia, di avere ritenuto che fosse la candidatura giusta e portato avanti la campagna elettorale a supporto.

Parole forti, a cui Italia replica senza alzare troppo i toni. Qualche “stilettata”, tuttavia, la lancia, con qualche parola chiara e con qualche sottinteso.

“Sono già contento che Garozzo abbia detto che sono stato un ottimo assessore e vice sindaco-premette- A me non l’ha mai detto. Giancarlo Garozzo è un mio amico, da anni tentano di farci litigare e nemmeno questa volta ci riusciranno”.

Il sindaco replica, poi, in maniera un po’ più chiara.  “Garozzo si è pentito di avere chiesto ai suoi amici di farmi votare. E’ una sua valutazione e la registro.  Dal suo punto di vista avrà delle motivazioni. Non entro nel merito. Anche io, se parlassi, avrei un elenco lungo di temi da affrontare, ma non voglio entrare in questa dinamica. Potrei solo ricordare che nel 2018, quando ci siamo insediati, abbiamo trovato tutti gli asili nido non fruibili e oggi sono quasi tutti risistemati. A qualcuno sfugge che il Comune pagava 730 euro a bambino, oggi ne paga 600. Potrei citare tante scelte coraggiose, importanti, che hanno certamente smosso e cambiato la situazione. Non si poteva, per fare un altro esempio, continuare a  spendere 950 mila euro per delle navette che non funzionavano, non era raro arrivare ad averne in giro una sola, a quel costo”.

Sul futuro immediato della giunta comunale, prossima al rimpasto, dopo le dimissioni dei due assessori di Italia Viva, Cosimo Burti e Alessandro Schembari, il sindaco ribadisce quanto dichiarato nei giorni scorsi. Il suo invito rivolto al Pd ha avuto risposte diverse, dalle diverse anime della forza politica guidata dal segretario Salvo Adorno. “Adorno dice no, altre anime dicono si. Il Partito Democratico è sempre stato spaccato al proprio interno. Una parte di chi, in Italia Viva, adesso ha smesso di sostenere l’amministrazione comunale, aveva già percorso una strada differente appoggiando un altro candidato. Le dinamiche politiche non devono stupire. Mi colpisce, però, la drammatizzazione che si attiva in questa città intorno a vicende che sono fisiologiche”.

Italia puntualizza che “Stare nell’amministrazione comunale è un servizio per la città. Non devo creare un futuro nè a me e nemmeno a qualche mio amico.  Restare liberi è il modo migliore per servire Siracusa”.

Infine un riferimento al possibile allargamento a forze politiche differenti da quelle che originariamente hanno sostenuto Italia. “Ho sempre fatto appello a tutte le forze della città che volessero concorrere a liberare Siracusa da quella cappa, che faceva si che solo qualcuno potesse partecipare ai processi decisionali. Per entrare, sarà necessario condividere la nostra impostazione e i nostri programmi”. Non si spinge oltre, per il momento, ma preannuncia una serie di interlocuzioni politiche. “Siamo aperti -conclude- ai contributi di chi vuole il bene della città, non il proprio , non quello degli amici e non a quello dei clientes. Non mi dimetterò, come qualcuno chiede dal giorno stesso in cui mi sono insediato. Significherebbe tradire il mandato elettorale”.

 




Siracusa. Parla l’agente aggredito: “Il dolore più forte è stato sentire chi incitava gli aggressori”

“Oltraggiato, minacciato, spintonato, poi, una volta a terra, preso a calci ma- cosa più dolorosa-  sentire le voci intorno di chi incitava ulteriormente chi  mi stava aggredendo”. Luca Cerro è l’agente della Municipale aggredito ieri, mentre con la collega di pattuglia, si trovava in corso Umberto per il controllo della sosta.

Oggi si ritrova con una costola rotta, una prognosi di 20 giorni, mentre la collega, spintonata, se la caverà in 7 giorni.

“Sono stato vittima di una ignobile proditoria aggressione da parte di due soggetti inqualificabili: oltraggiato, minacciato, spintonato, sono caduto a terra e preso a calci. La mia collega di pattuglia, intervenendo coraggiosamente, è stata offesa e spinta a terra- le parole che Cerro utilizza per raccontare quanto accaduto-  Al Pronto Soccorso mi hanno diagnosticato la frattura di una costola.
Sono dolorante e riesco a fatica a respirare e a parlare, ma ciò che più mi ha fatto male è stato sentire le urla di incitamento della folla ai due aggressori, e le ingiurie all’indirizzo della Polizia Municipale e dell’Amministrazione, sintomo di una insofferenza verso la legalità sempre più diffusa”.

Numerose la manifestazioni di solidarietà nei confronti dell’agente Cerro, l’invito a riflettere su quello che ci sta succedendo.

Levata di scudi da parte delle associazioni, di chi, con lui, , condivide percorsi e iniziative per i diritti e per  la legalità. Solidarietà è arrivata anche dal sindaco, Francesco Italia, dalla giunta e da tanti cittadini, anche attraverso Facebook.

Cerro, tuttavia, non perde l’ottimismo e la speranza, “certo-conclude-  che una Siracusa diversa si può e si debba costruire”.




Siracusa. Casa del Pellegrino, il Comune: “Destinarla a chi non può permettersi un affitto”

Destinare l’ex Casa del Pellegrino alle famiglie che non possono permettersi un’abitazione.

Una proposta forte, per certi versi improvvisa,  quella che parte dal sindaco, Francesco Italia che, dopo avere affrontato il tema con la sua giunta, è pronto a sottoporlo alla Curia.

“Questo- spiega il primo cittadino- è uno dei problemi più importanti della città. Ci sono famiglie che non hanno la possibilità  di avere una casa, magari nonostante si lavori e nonostante il Comune, com’è noto, ha attivato un’iniziativa che prevede che per un anno l’amministrazione comunale paghi l’affitto per la famiglia destinataria. Queste persone hanno comunque difficoltà a trovare proprietari che decidano di dare in locazione il proprio immobile. La proposta sarà quella di destinare, in collaborazione con la Caritas, la Casa del Pellegrino a queste famiglie, per ospitarle. Del resto- aggiunge- possiamo parlare di questi cittadini come di pellegrini in senso cristiano”.

Sempre per le politiche abitative, Italia parla di progetti per la risistemazione della case popolari per venti milioni di euro. “A questo si aggiunge la riqualificazione, per 7 milioni, dell’immobile di via Grottasanta destinato allo stesso scopo, non ancora pronto. Farò del mio meglio- conclude- perchè anche la Casa del Pellegrino possa essere utile. E’ un immobile di proprietà comunale, già pronto per essere utilizzato a tale scopo. Assurdo lasciarlo chiuso” .




Canile abusivo a Noto, denunciati un dirigente comunale e il responsabile cattura

Un dirigente comunale di Noto ed il responsabile della cattura dei randagi denunciati per abuso d’ufficio e omissione e rifiuto di atti d’ufficio in concorso.
I fatti risalgono al 2019, quando a settembre, il commissariato di Polizia ha segnalato agli uffici comunali la presenza di numerosi cani randagi, circa una quarantina, nei pressi della scuola Fornaciari, dell’Ospedale Trigona e presso la Contrada Passo Abate che si trova all’ingresso della città barocca, come per altro constatato dall’intervento effettuato da personale di Polizia e dai medici veterinari della locale ASP.
La situazione perdurava nel tempo e, nell’aprile del 2021, perveniva un esposto, a firma di tanti cittadini, per segnalare l’annoso problema del randagismo.
Nell’esposto si lamentava il fatto che i cani meticci e randagi vagavano incontrollati per le vie della città, creando non pochi problemi al traffico veicolare ed arrivando, talvolta, ad azzannare i passanti.
In particolare, ogni mattina, il branco di cani si spostava nell’area dell’ospedale Trigona e del plesso scolastico Fornaciari, scuola frequentata da numerosi bambini, costituendo un grave pericolo. Gli animali, non essendo sterilizzati, aumentavano di numero nel giro di pochi mesi.
Il gruppo di cani randagi, indicato nell’esposto, risultava essere quello per il quale il Commissariato aveva già richiesto l’intervento al competente settore comunale cui appartiene uno degli odierni indagati. Negli anni le segnalazioni sono state reiterate ma mai considerate favorevolmente.
Al fine di chiarire la presenza dei cani nelle zone indicate, i poliziotti hanno acquisito informazioni dal personale dell’Unità Operativa veterinari del Distretto di Noto, la cui funzione in materia di Randagismo è quella di coordinare le operazioni di micro chippatura per l’identificazione dei cani e la loro successiva sterilizzazione.
La cattura dei cani era compito di esclusiva competenza del settore comunale di riferimento, che avrebbe dovuto avvalersi della squadra di accalappiacani. L’indagine permetteva di far rilevare come non esistesse alcuna mappatura dei cani, perché mai identificati, mai dotati di micro chip e men che meno sterilizzati, perché mai prelevati dalla squadra addetta alla cattura, di cui era responsabile l’altro degli odierni indagati. Dalla documentazione acquisita, anche video fotografica, che va a corroborare il quadro indiziario, oltre ai copiosi solleciti del Commissariato, sono decine le note inoltrate anche dall’unità operativa dei medici veterinari al settore comunale preposto al randagismo ed al responsabile della squadra cattura rimaste inevase.
Allo stesso modo, sono decine le note inviate dalla polizia sempre rimaste inevase ed acquisite al fascicolo d’indagine. Gli ulteriori approfondimenti investigativi consentivano, altresì, di appurare che il titolare della ditta con mansione di accalappiamento dei cani randagi e gestione del Rifugio Sanitario Comunale, espletasse tale incarico per conto del Comune di Noto, pur non avendo i requisiti di legge previsti.
Peraltro, un sopralluogo effettuato dalla polizia giudiziaria del Commissariato presso il  rifugio di  Contrada Volpiglia, ne svelava le pessime condizioni igienico sanitarie. Sulla base degli elementi indiziari raccolti, ieri, il dirigente e il responsabile della squadra cattura sono stati convocati in commissariato e denunciati in stato di libertà-
Il primo risponderà di abuso d’ufficio, avendo procurato, secondo gli inquirenti, un ingiusto vantaggio patrimoniale a persona priva dei requisiti di legge per svolgere le mansioni di gestore del canile e dell’accalappiamento dei cani e per omissioni d’atti d’ufficio, il secondo per omissione di atti d’ufficio.




Siracusa. Dopo le dimissioni, parla l’ex assessore Burti: “I miei settori messi in coda”

“C’è uno scollamento evidente tra l’amministrazione comunale e il territorio. Spero che le mie dimissioni possano rappresentare una scossa. E’ anche un invito alla riflessione perchè la città si aspetta risultati e un rapporto costante, che ultimamente manca, anche per via della mancanza di un consiglio comunale”.

L’ormai ex assessore comunale alle Attività Produttive, Cosimo Burti, questa mattina ha salutato gli ambulanti della Fiera del Mercoledì, commiato dopo le dimissioni rassegnate nei giorni scorsi insieme all’altro esponente di Italia Viva, Alessandro Schembari.

Burti parla fuori dai denti e ricorda come  “il sostegno al sindaco Italia affondi le radici in un periodo in cui già c’era un’unione di intenti e condivisione di un percorso iniziato dall’allora primo cittadino, Giancarlo Garozzo. Italia Viva- aggiunge- arriva dopo, aggregando i renziani del vecchio Pd”.

Ma le ragion che hanno condotto Burti alle dimissioni sono anche e per certi versi soprattutto legate al suo lavoro, a quello che ha portato a termine e ancor più a quello che dice di non aver potuto portare avanti per via di una “falla” nella macchina amministrativa.

Entra più nello specifico quando inizia a parlare delle rubriche cha ha guidato fino a lunedì mattina. “Nel mio settore – spiega l’ex assessore alle Attività Produttive e al Randagismo- ci sono delle attività che rimangono incastrate sotto la parte amministrativa perchè le priorità non sono quelle legate ai miei settori. Nella logica della sofferenza amministrativa, con la pianta organica svuotata di parecchie unità, anche per via dei pensionamenti, i miei settori sono stati messi in coda rispetto ad altri. Questo si traduce nell’impossibilità di raggiungere gli obiettivi amministrativi.  Le mie rubriche-dichiarazione che non lascia spazio ai dubbi-  sono state prese meno in considerazione rispetto ad altre. E questa è una logica di scelta in cui la politica incide molto. Se hai poco personale e poche risorse, compi una scelta politica privilegiando un settore piuttosto che un altro”.

Tra i progetti che Burti aveva in itinere e che rimangono in sospeso: la progettazione del nuovo mercato coperto di Santa Panagia, il nuovo regolamento del commercio su aree pubbliche, con la riorganizzazione del settore e, sul versante della gestione del fenomeno del randagismo, l’affidamento del canile sanitario.

Infine Burti ribadisce un concetto che sembra stargli particolarmente a cuore: “Serve recuperare il contatto con il territorio. Auguro alla giunta un buon proseguimento di lavoro ma  ultimamente l’amministrazione si è forse distaccata troppo dalla città, portando avanti principi che sulla teoria sono condivisibili ma nella concretezza, quasi nulli”.