Augusta. Inaugurato il posto fisso stagionale dei carabinieri ad Agnone: “Maggiore sicurezza nei mesi estivi”

Inaugurato il posto fisso stagionale dei carabinieri ad Agnone Bagni.
La realizzazione del presidio temporaneo dell’Arma è il frutto del coordinamento con la Prefettura di Siracusa e del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che anche quest’anno hanno condiviso sulla necessità di incrementare la sicurezza nelle località balneari in cui aumenta significativamente la popolazione residente durante i mesi estivi.
Il Posto Fisso stagionale, realizzato con il fattivo supporto dell’Amministrazione Comunale di Augusta, è operativo per il 27esimo anno consecutivo ed è stato inaugurato alla presenza del Sindaco di Augusta,  Giuseppe Di Mare, del Vice Sindaco  Beniamino D’Augusta e dell’Assessore alle Attività Produttive Rosario Costa, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa Colonnello Giovanni Tamborrino, del Comandante della Compagnia Carabinieri Maggiore Stefano Santuccio e del Comandante della Stazione di Augusta Luogotenente C.S. Paolo Cassia, da cui dipende il posto fisso, nonché una rappresentanza della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e della Polizia Municipale. Il presidio dell’Arma assicurerà una presenza costante dei Carabinieri nella località balneare che nel periodo estivo assume una rilevante densità di turisti e bagnanti.
L’ufficio stagionale, situato in uno stabile di proprietà privata al civico 29 del Lungomare Agnone Bagni, messo a disposizione dal Comune di Augusta, osserverà un orario d’apertura al pubblico che va dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 13:30 alle 18:30, mentre la vigilanza sarà effettuata con pattuglie a piedi ed automontate, con orari d’impiego flessibili, al fine di andare incontro alle esigenze di residenti,




Siracusa. Ai domiciliari per maltrattamenti sulla moglie evade più volte: 56enne in carcere

Si aprono le porte del carcere di Cavadonna per un pregiudicato di 56 anni già ai domiciliari per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex moglie. Già la settimana scorsa era stato tratto in arresto per evasione dai Carabinieri che lo avevano trovato nei pressi della Stazione Ferroviaria del capoluogo mentre stava attendendo un treno. Sulla scorta di tale episodio, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’aggravamento della misura cautelare ai domiciliari con quella in carcere.




Siracusa. Notte d’inferno in provincia, il prefetto Scaduto: “Ottimo lavoro, ora indagini celeri”

Una giornata terribile, anche di grande paura, fuoco dappertutto in provincia di Siracusa: dalla Valle dell’Anapo a Targia. Un lavoro incredibile, massacrante ma per fortuna ben fatto dai vigili del fuoco, la protezione civile, i tanti volontari che come sempre fanno la differenza. Troppo presto per fare la conta dei danni. Il prefetto, Giusi Scaduto ha presieduto fino a notte fonda il Ccs, il centro coordinamento soccorsi. “Purtroppo- dichiara la rappresentante territoriale di governo- in queste condizioni meteo particolarmente favorevoli, i fronti, i focolai diventano numerosi e sempre più complicata la risposta. I canadair sono rimasti in azione finché è stato possibile, per ragioni di visibilità. I volontari sono stati preziosissimi e dal Dipartimento di Protezione Civile Regionale mi pare che ci sia stato un coordinamento efficace.” Il prefetto ribadisce un aspetto che è in effetti chiarissimo. “L’attività- spiega – nella maggior parte appare dolosa. Bisogna sperare adesso in indagini celeri. Su questo c’è la massima determinazione, ciascuno per le proprie competenze. Sono però soddisfatta di un dato di fatto: ieri, nonostante sia stata una notte veramente impegnativa, il sistema ha funzionato. Presto per parlare, invece, di danni. Ci sono ancora dei focolai attivi, tenuti sotto controllo nella notte per poi tornare ad intervenire alle prime luci dell’alba”.




Siracusa sotto l’assedio dei piromani, Italia: “Non può succedere ancora”

“Non si può lasciare che succeda ancora. Il territorio devastato, le lacrime e i singhiozzi di chi a causa del fuoco è stato duramente colpito nella propria attività, le voci rotte dei vigili urbani che hanno lavorato per salvare cose e persone”. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia non nasconde tutta la rabbia ed il profondo dispiacere che la devastante giornata di ieri sul fronte emergenza incendi ha lasciato dietro di sè insieme agli ettari inceneriti.

Il primo cittadino sostiene con fermezza la richiesta del presidente della Regione, Nello Musumeci affinchè il Governo riconosca subito lo stato di calamità naturale in Sicilia. L’isola è flagellata da incendi appiccati ovunque. Impensabile ipotizzare che si tratti di casualità o della fantomatica “autocombustione”.

“E’ giusto- prosegue Italia- che lo Stato ci metta nelle condizioni di disporre di ulteriori mezzi a tutela dei nostri territori e dei nostri cittadini. L’emergenza va fronteggiata sotto due aspetti: da una parte abbiamo la necessità di disporre di strumenti per intervenire subito contro il fuoco quando l’incendio è già divampato. Penso anche all’utilizzo del nucleo specifico dei carabinieri formati con uno specifico know how sul tema, capaci di indagare sui piromani con competenze specifiche.

Per la prevenzione, si deve lavorare con le bonifiche, il monitoraggio e le attività di sensibilizzazione e informazione, ma dall’altro le dotazioni contro gli incendi già sviluppati sono indispensabili”.

Italia ripropone anche un’idea che negli anni scorsi era stata concretizzata in Sicilia, quando il Dipartimento regionale di Protezione Civile aveva organizzato, insieme alle associazioni di volontariato,  “postazioni di avvistamento incendi dotando i volontari in turno di binocoli e telefono per avvisare subito alla prima colonnina di fumo e squadre che, in qualche modo, pattugliavano e controllavano il territorio. In quegli anni di attività gli incendi gravi erano sensibilmente diminuiti ed in qualche caso sono stati beccati anche piromani. Si potrebbe chiedere alla Regione – l’idea che il sindaco di Siracusa rilancia- di riattivare quel servizio, interrotto forse per questioni economiche. E’ fin troppo evidente che così ci costa molto di più”.

Italia esprime gratitudine nei confronti di quanti ieri si sono impegnati in “quella giornata da dimenticare, a partire dai volontari, che non hanno orari, sono sempre sul campo, con tutte le risorse che hanno a disposizione. E’ anche vero che quando ci sono tutti questi fronti aperti contemporaneamente- ribadisce Italia- è davvero complicato”.

Poi Italia entra nel merito di quanto Musumeci ha dichiarato nelle scorse ore, auspicando il carcere a vita per i piromani. “Non posso non essere d’accordo- dice il primo cittadino- perchè parliamo di persone che distruggono l’ecosistema ma anche anni ed anni di sacrifici di famiglie. Chi si rende responsabile di simili gesti non ha alcuna motivazione plausibile. Sono persone con grossi problemi umani, sono dei delinquenti. Se c’è un secondo fine, lo stabiliranno le forze dell’ordine che stanno lavorando. Di certo, stiamo parlando di dinamiche molto complesse”.

Il sindaco non sembra condividere, tuttavia, l’idea dell’esercito schierato su tutto il territorio. “Siamo sotto scacco- ammette- ma non è possibile pensar ad un rappresentante delle forze dell’ordine ad ogni incrocio. Una società in cui siamo tutti costantemente monitorati, uno stato di polizia”.

Si, invece, alla riforma dei forestali secondo Italia, “attesa da anni”.

Infine un riferimento all’attività che il Comune svolge per la pulizia dei terreni incolti. “Lo stiamo facendo per i fondi comunali- garantisce- ed anche per quelli che non lo sono ma che sono potenzialmente pericolosi. E’ ovvio che non si può arrivare ovunque e nemmeno pensare di risolvere un problema senza la partecipazione di tutti, ciascuno per il proprio ruolo e il proprio dovere”.




Siracusa. In scena le Baccanti: Lucia Lavia sensuale Dioniso, grandi macchine e acrobazie

Con la Prima di ieri sera, anche per la seconda tragedia classica in scena al Teatro Greco si è ufficialmente aperta la stagione 2021, quella della ripartenza. In una giornata complessa per via dell’emergenza incendi, con il fuoco che, in lontananza, si vedeva anche dalla cavea, le Baccanti sono andate in scena. Tornano le macchine al teatro, altamente performanti. Acrobatici gli effetti. Le baccanti sono personaggi di ieri come di oggi. Uno spettacolo che coinvolge l’intero teatro.




Siracusa. Grave incidente sulla Maremonti, frontale fra due auto: interviene l’elisoccorso, 4 feriti

Nuovo grave incidente stradale sulla Maremonti, in contrada Cavadonna, nei pressi della Casa circondariale di Siracusa. Violento impatto fra due auto. Richiesto l’intervento dell’elisoccorso, per trasportare all’ospedale Cannizzaro di Catania uno dei feriti, un uomo di circa 35 anni.
La strada è rimasta chiusa al traffico sino alle 11.30, per consentire i soccorsi prima ed i rilievi poi. Si è trattato di un frontale, tra due utilitarie. Altri tre feriti lievi sono stati trasportati in ambulanza al pronto soccorso dell’Umberto I: si tratta di un bambino e di due donne.
Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale di Siracusa insieme ai Vigili del Fuoco ed al 118.




Siracusa. Intesa Lega Sicilia-Mpa: in provincia accordo chiuso tra Vinciullo e Bonomo

Lega Sicilia e Movimento per la Nuova Autonomia insieme. Come all’Ars, dove l’intesa tra i due gruppi parlamentari è stata ufficializzata, anche in provincia di Siracusa il percorso si fa comune, sebbene “mantenendo ciascuno la distinzione  e peculiarità delle proprie identità”. Istituito uno specifico tavolo d’intesa. In provincia lo compongono  per la Lega Sicilia  Vincenzo Vinciullo,  Leandro Impelluso e Sebastiano Moncada. Per il Movimento per la Nuova Autonomia, Mario Bonomo, Salvatore Fava, Sebastiano Dellalbani ed Enzo Reale.
Un “patto” che prevede che i due partiti non entrino in contrasto, in qualunque circostanza esterna, “ivi compresi i rapporti politici con i vertici istituzionali locali”.

Il prossimo passaggio sarà l’istituzione di “organismi stabili di confronto politico fra i due partiti, mediante comitati di lavoro costituiti ad hoc.

Posizione unitaria nelle giunte, liste separate nelle competizioni elettorali,già a partire da quelle di ottobre.
“Nella contingenza del tavolo di lavoro provinciale del Centro Destra, istituito per la definizione delle candidature a sindaco nei Comuni dove si andrà al voto nell’autunno di quest’anno, i due partiti assumeranno, a seguito di preventiva concertazione, una posizione politica comune”.




Siracusa. Cocaina, crack e hashish in via Algeri: 39enne ai domiciliari

Droga in via Algeri. Ieri, gli uomini delle Volanti hanno arrestato un siracusano di 39 anni, già noto alle forze di polizia, per possesso ai fini di spaccio di stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di 19 dosi di hashish, 11  di cocaina e 7 dosi di crack, oltre a 137 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio, e un foglio riportante riferimenti all’attività di vendita.
Dopo aver operato il sequestro della droga, l’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria competente, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.




Oltre un chilo di marijuana e 300 grammi di hashish nella dispensa tra lo scatolame: arrestato 35enne

Oltre un chilo di marijuana e 300 grammi di hashish, in larga parte già suddivisi in dosi pronte per essere vendute. I carabinieri di Cassibile hanno sequestrato lo stupefacente e arrestato in flagranza di reato un siracusano di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici.
I militari dell’Arma, grazie al fiuto delle unità cinofile dei Carabinieri, hanno rinvenuto all’interno della dispensa dell’abitazione del 35enne, tra diverse confezioni di cibo, la droga, materiale per il taglio, la pesatura ed il confezionamento. L’uomo è stato posto ai domiciliari. La droga è stata inviata al laboratorio analisi sostanze stupefacenti per l’esame qualitativo e quantitativo.




Siracusa. Cala Rossa: “Spiaggia salva ma il Comune dovrà dare un indennizzo al privato”

La spiaggetta di Cala Rossa rimane libera, nessun solarium privato potrà sorgervi, ma la partita non sembra definitivamente chiusa. Adesso occorrerà mettere mano al portafogli. Dovrà farlo il Comune di Siracusa. Perchè è vero che il Tar ha rigettato il ricorso della società, che si opponeva alla revoca della convenzione da Palazzo Vermexio e chiedeva un risarcimento, ma il tribunale amministrativo ha anche riconosciuto il diritto, per il privato, ad un indennizzo per le spese sostenute e documentate.

Ad entrare nel dettaglio della vicenda è l’avvocato Giovanni Randazzo, che si è occupato della vicenda in quanto legale di Legambiente Sicilia e del comitato Ortigia Sostenibile. Randazzo, ex assessore comunale della giunta Italia, parla di un diritto importante riconosciuto dalla giustizia amministrativa: quello alla “libera fruizione da parte dei cittadini della spiaggia, “gioiellino” di Ortigia, apprezzata in tutto il mondo e fotografata dai più prestigiosi periodici internazionali”.

“Il solarium- ricorda Randazzo- prevedeva la realizzazione di una piattaforma di 350 metri e l’utilizzo di una parte della spiaggetta. All’epoca, le associazioni ambientaliste si opposero anche con toni particolarmente aspri al progetto ed alla convenzione che il privato ed il Comune avevano stipulato. In effetti nel 2018 la stessa amministrazione comunale ritenne di accogliere le istanze delle associazioni ambientaliste e del comitato spontaneo che, nel frattempo, si era costituito. Revocò, pertanto, la convenzione, anche perché, nel frattempo, erano emerse delle modifiche rispetto al progetto inizialmente elaborato.  Quando la società ha impugnato tale revoca, ha anche chiesto un risarcimento del danno. Con la sua sentenza- ribadisce l’ex assessore siracusano- il Tar ha rigettato il ricorso del privato e la richiesta di risarcimento ma ha riconosciuto il diritto ad un indennizzo, non quantificato al momento”.

Il Tribunale Amministrativo ha, pertanto, invitato le parti a trovare un accordo su questo punto (la quantificazione).  Non è escluso che la ditta possa anche impugnare la sentenza del Tar. Randazzo lo ritiene, tuttavia, poco probabile.

Per il momento Randazzo preferisce focalizzare l’attenzione su un unico aspetto: “La spiaggetta è salva. Resta fruibile liberamente- esulta- E’ bellissimo poter contare su uno scorcio del genere in pieno centro storico”. Evidente la soddisfazione per il lavoro svolto e soprattutto per il suo esito.