Siracusa. Pianta di marijuana e una cartuccia in casa: denunciato 25enne

Una pianta di marijuana e una cartuccia calibro 40. E’ quanto gli agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto in casa di un giovane di 25 anni. L’intervento è stato condotto nell’ambito  dell’attività antidroga della polizia. Il giovane è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti e per detenzione abusiva di munizionamento.
Nel corso di un altro intervento, un uomo di 42 anni è stato, invece, denunciato perché nella propria abitazione deteneva illegalmente una quantità di oxicodone, un oppioide simile alla morfina, non conforme ad una ordinaria terapia del dolore.




Siracusa. Democrazia partecipata, il Comune finanzia progetti: incontro sulle modalità

Riparte il percorso di Democrazia partecipata, il programma per la selezione di progetti di utilità pubblica presentati dai cittadini e selezionati attraverso il voto popolare.
Dopo la pubblicazione del nuovo bando, il terzo, martedì prossimo (11 maggio) alle 17 si terrà l’incontro introduttivo pubblico per illustrarne i contenuti e per spiegare le modalità di presentazione dei progetti e i passaggi per la loro selezione. La riunione si terrà su piattaforma Zoom; interverranno l’assessore Rita Gentile e il dirigente Vincenzo Migliore.
Per partecipare all’incontro bisognerà compilare una scheda telematica di Google che si può scaricare all’indirizzo https://forms.gle/6gupDgAk7bj5AoWQ7 oppure dalla pagina Facebook istituzionale @ComuneDiSiracusa.
Il bando scade alle 12 del 31 maggio. Sul sito del Comune (www.comune.siracusa.it), alla sezione “Democrazia partecipata”, si trovano le informazioni necessarie e la scheda per la presentazione dei progetti.




In Italia da dieci anni senza documenti: allontanamento per un cittadino romeno

Era in Italia da oltre 10 anni ma non si era mai iscritto all’anagrafe ai fini del rilascio del permesso di soggiorno. Gli agenti del Commissariato di Augusta hanno adottato un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal prefetto di Siracusa a carico dell’uomo, un cittadino romeno. L’uomo, al momento del controllo, era  privo di documento di identità.




Pachino. Stipendi di marzo per i comunali: "Ma dieci di loro restano all'asciutto"

Lo stipendio arriva, ma in netto ritardo. Nei giorni scorsi i dipendenti del Comune di Pachino hanno avuto la mensilità  di marzo. Nulla, però, a dieci di loro. La Fp Cisl Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi grida allo scandalo.  “Quanto avvenuto non ha alcun precedente storico in nessun altro Ente locale italiano – ha sottolineato il segretario generale Fp Cisl Ragusa Siracusa – anche in questo caso l’amministrazione comunale di Pachino ha fatto registrare un primato. Riteniamo altresì, però, che quanto abbiamo visto sia oltremodo grave, e che vada in tempo rapidissimo risolto, ripristinando l’immediata legalità che non c’è stata, e che rischia di creare un precedente gravissimo, oltre che un’incomprensibile discrezionalità”. Passanisi chiede che sia subito fatta chiarezza, accelerando l’iter per la liquidazione degli stipendi agli unici dieci lavoratori che non hanno avuto alcun accredito.  “Non ci interessa trovare il capro espiatorio su quanto avvenuto – ha spiegato Passanisi – sollecitiamo, invece, l’Ente a procedere in tempi celeri al pagamento degli stipendi dovuti ai restanti dieci dipendenti comunali che in questi mesi a fronte delle criticità vissute dall’amministrazione comunale di Pachino, culminate con lo scioglimento dell’Ente, hanno garantito con costanza, puntualità, professionalità, efficienza ed efficacia tutti i servizi dovuti in favore della cittadinanza, mantenendo sempre la funzionalità di tutti gli uffici del Comune”.




Deposito Gnl ad Augusta: petizione on line per chiedere il referendum popolare

Referendum popolare sul progetto di realizzazione di un deposito di Gnl, gas naturale liquefatto, nella zona industriale di Augusta. La richiesta non è nuova ma viene adesso rilanciata attraverso una petizione on line. Un folto gruppo di associazioni ambientaliste sono nettamente contraria all’ipotesi di avvio di tale impianto. Al sindaco, Giuseppe Di Mare, al consiglio comunale di Augusta, al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, Alberto Chiovelli, al presidente della Regione,Nello Musumeci e a quello dell’Ars, Gianfranco Miccichè, le associazioni chiedono la consultazione dei cittadini. Stessa richiesta riguarda il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani e, spostandosi in Europa, il Commissario europeo per l’Ambiente, Virginijus Sinkevičius. Nel loro percorso, le associazioni chiedono il supporto dei sindacati.

L’appello contiene le ragioni per cui le associazioni esprimono contrarietà. Non si tratta di una questione di principio ma di luogo in cui il deposito sorgerebbe: la rada di Augusta. Le criticità sarebbero diverse:  “In caso di sisma e maremoto le unità modulari galleggianti previste nel progetto potrebbero costituire un pericolo non indifferente per i vicini centri abitati (il progetto non ne fa cenno).
Fughe di Gas apporterebbero grossi rischi per la vicinanza delle torce delle raffinerie o di altre fonti di calore (lo dichiarano gli elaborati progettuali). Simile incidente è avvenuto nella raffineria algerina di Sonatrach con 27 morti e 74 feriti nel raggio di 9,5 km. L’area in oggetto vede la presenza di ben 16 impianti a rischio rilevante come si evince nel PEE (Piano di Emergenza Esterna) stilato dalla Prefettura di Siracusa.
All’arrivo delle navi gasiere o al carico di navi il porto dovrebbe, per motivi di sicurezza, bloccarsi parzialmente rallentando l’intensa attività portuale in cui sono già avvenute alcune collisioni.
Tale realizzazione metterebbe in forse la prioritaria bonifica del fondale, fondamentale per la salute ed il ripristino dell’ambiente e preliminare ai lavori per l’aumento di pescaggio, necessari a un prossimo attracco di navi più grandi.
Il progetto appare sottodimensionato per un eventuale futuro grande Hub che aumenterebbe tutte le criticità.
Il progetto prevede un’occupazione stabile di 50 addetti. Ma in realtà impianti complessi e grandi stoccaggi ne occupano molto meno.
Non viene chiarito cosa succederà alla rimanente parte del pontile e come potrà essere utilizzata, in presenza dello stoccaggio di GNL, per la zona cantieristica adiacente.
La presenza in rada della Marina Militare e del conseguente movimento di naviglio armato, anche a propulsione nucleare (vicinanza pontile NATO), dovrebbe ulteriormente sconsigliare tale scelta..
L’area del pontile consortile è vincolata come “area di recupero” dal Piano Paesaggistico di Siracusa, che prescrive per essa la “graduale e progressiva eliminazione degli impianti industriali”, la “decontaminazione” e la riqualificazione della costa tramite attività che ne valorizzino la vocazione paesaggistica. Tale obbiettivo appare incompatibile con la nascita di un nuovo insediamento industriale a rischio d’incidente rilevante e legato a una fonte energetica non rinnovabile, qual è il deposito di GNL”.

La consultazione dei cittadini, fanno presente le associazioni, è in linea con la direttiva Seveso d.lgs. 105/2015 all’art. 24 , che richiede il coinvolgimento dei cittadini all’accesso informativo sui rischi, la garanzia della partecipazione alle decisioni relative agli insediamenti nelle aree a rischio di incidente rilevante e la possibilità di avviare azioni legali, per i cittadini ai quali non siano state fornite adeguate informazioni o possibilità di partecipazione, in applicazione della Convenzione di Aarhus del 1998.

L’appello è firmato da Decontaminazione Sicilia, Culturale Minerva, Naturalchemica, Natura Sicula, Rifiuti Zero Sicilia, No Discarica Armicci, Punta Izzo Possibile, Comitato Abc Bonvicino, Stop Veleni Augusta, Generazioni Future Sicilia, Movimento aretuseo per il Lavoro, la Sicurezza, le Bonifiche, Rete Comitati Territoriali Siciliani. Figura anche la firma dell’Arciprete, Palmiro Prisutto.

Questo il link della petizione on line: https://www.change.org/p/sindaco-augusta-giuseppe-di-mare-augusta-spunta-il-deposito-costiero-di-gnl-si-chiede-consultazione-popolare-8b3a1ebc-8f8c-4c9d-84be-b0b4bfb28dcf

Va precisato che i promotori del progetto ricordano come i rischi in realtà siano infinitesimali. Non ritengono, pertanto, che le preoccupazioni espresse dal gruppo di associazioni ambientaliste abbiano fondamento alcuno.

foto porto di Augusta, dal web




Rende la vita impossibile alla sua ex: divieto di avvicinamento per un 25enne stalker violento

Divieto di avvicinamento per un giovane di 25 anni, di Pachino. Misura cautelare eseguita dal commissariato di Pachino, comune in cui l’uomo risiede e in cui vive anche l’ex compagna, contro la quale avrebbe a lungo attivato comportamenti persecutori. Dovrà mantenere una distanza di almeno 100 metri dai luoghi che la giovane frequenta . Non potrà comunicare con lei in alcun modo, ovviamente nemmeno telefonico, epistolare o telematico. E’ l’epilogo di una delicata attività investigativa. La polizia ha scoperto che nel periodo di convivenza, l’indagato ha manifestato atteggiamenti violenti, prevaricatori e possessivi nei confronti della propria compagna, vietandole perfino di uscire di casa perché assillato da morbosa gelosia, non esitando a picchiarla.
Anche a seguito della loro separazione, il comportamento dell’indagato non sarebbe mutato. Il giovane avrebbe continuato a controllare continuamente gli spostamenti della donna , creando falsi profili sui social per ingiuriarla.
In un’altra occasione, l’indagato, per costringere la vittima a interloquire con lui, ha danneggiato la maniglia della portiera dell’auto, impossessandosi del cellulare della giovane per controllarne le conversazioni.
La condotta dell’indagato ha determinato un grave clima di ansia nella persona offesa, condizionata dagli atteggiamenti ossessivi dell’ex compagno.Sono reati che riguardano il cosiddetto Codice Rosso. Su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, il Gip ha emesso  la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, provvedimento divenuto effettivo in data 4 maggio 2021. I reati contestati sono  maltrattamenti contro familiari e atti persecutori.




Cambiare la scuola: campagna Southern Next Generation della Rete degli Studenti Medi

Gli studenti siciliani tornano sul piede di guerra. Rilanciano le loro rivendicazioni e lanciano una campagna per elaborare proposte e soluzioni aui problemi che ogni giorno vivono sulla propria pelle. Si chiama Southern Next Generation.  “È inammissibile che si parli di sicurezza senza prima aver apportato delle modifiche strutturali al nostro sistema dei trasporti in modo da renderlo accessibile a tutti e a tutte- afferma Alessandro Mangiafico della Rete degli Studenti Medi Siracusa -soprattutto in quei piccoli comuni e borghi in cui è l’unico modo per accedere ai servizi primari”.
Sono delle iniziative da cui cogliere molti punti di riflessione, “oggi alle 17 affronteremo una delle criticità più grandi per il mondo della scuola siciliana, ossia quello dei trasporti. Molti dei nostri studenti sono pendolari e costretti a viaggiare in autobus non efficienti e non conformi alle disposizioni italiane, alterando i ritmi e recando gravi danni all’ambiente della nostra isola – dichiara Giuseppe Barresi Coordinatore della Rete degli Studenti Medi Sicilia – tutto ciò è inaccettabile e lede il diritto allo studio di centinaia di migliaia di studenti. Lo scopo del laboratorio è quello di costruire un’elaborazione e una proposta comune tra le parti sociali da presentare sul tavolo della regione”.

Foto: repertorio, manifestazione studentesca




Sul ring s'impara: sezione sportiva di pugilato al comprensivo Chindemi con le Fiamme Oro

Protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato – Questura di Siracusa, l’amministrazione comunale e il XVI Istituto Comprensivo “Chindemi”, per la realizzazione di una sezione sportiva di pugilato agonistico delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, che avrà sede presso la palestra del citato istituto scolastico, ubicata in Via Basilicata n. 1.
L’iniziativa, intitolata “Sul ring si impara”, è rivolta ai giovani di età compresa tra i 6 ed i 18 anni, con l’obiettivo di “creare un processo di interazione tra scuola, sport ed istituzioni preposte alla legalità ed alla sicurezza, nel solco dell’auspicata politica di ‘Polizia di Prossimità’”, con lo scopo principale di arginare il fenomeno della dispersione scolastica nei quartieri periferici.
I giovani atleti potranno contare su struttura ed attrezzature del gruppo sportivo della Polizia di Stato ‘Fiamme Oro’, considerato emblema dell’efficace connubio tra sport e legalità, e che svolgerà, altresì, un’importante funzione di aggregazione sociale, dando la possibilità di inserirsi in un gruppo sportivo di fama nazionale ed internazionale.
La Sezione Giovanile di Pugilato è affidata al tecnico istruttore Assistente Capo Coordinatore Diego Caldarella, già appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Oro.




Operazione Sotto Scacco, colpito il Clan Santapaola-Ercolano: arresti anche a Siracusa

Si è conclusa con circa 40 arresti, alcuni anche in provincia di Siracusa, l’operazione Sotto Scacco dei carabinieri del comando provinciale di Catania. Indagini coordinare dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania. Gli investigatori hanno così sgominato un gruppo dedito a varie attività criminali. Le accuse riguardano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni ed associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falsi e truffe ai danni dell’INPS.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno consentito di ricostruire gli organigrammi dei gruppi mafiosi riconducibili alla famiglia Santapaola-Ercolano stanziati sul territorio della provincia etnea, in particolare a Paternò e Belpasso, con radicazioni e contatti anche in provincia di Siracusa. Individuate una serie di attività illecite poste in essere dai sodali: non solo un fiorente traffico di stupefacenti, in particolare marjuana e cocaina, ma anche estorsioni, riciclaggio, ricettazione e una situazione di grave condizionamento del tessuto economico locale.
Tra gli elementi di vertice dell’associazione, è stato identificato Santo Alleruzzo che, benché condannato all’ergastolo per duplice omicidio, mafia e traffico di droga e detenuto presso il carcere di Rossano (CS), approfittava dei permessi premio per ritornare nel paese d’origine (Paternò), dove nel corso di summit mafiosi continuava ad impartire ordini e direttive per la gestione degli affari del clan. I territori interessati dall’operazione sono quelli di Catania, Siracusa, Bologna, Cosenza.
In campo circa 300 carabinieri del Comando Compagnia di Paternò (CT), dei Comandi Provinciali di Catania, Palermo, Messina, Siracusa, Caltanissetta e dei reparti specializzati quali quelli del XII Reggimento “Sicilia”, dello Squadrone Elitrasportato Cacciatori di Sicilia, del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT) e del Nucleo Elicotteri di Catania.



Le indagini hanno preso le mosse nell’ottobre 2017 dalle dichiarazioni rese dapprima dai collaboratori di giustizia Mirko e Gianluca Presti e poi dai collaboratori Orazio Farina e Giuseppe Caliò. Emersi, nel corso degli approfondimenti investigativi, anche i contributi al sodalizio mafioso da parte di imprenditori di Paternò con condotte volte a favorire consapevolmente le illecite attività del clan.
L’indagine ha permesso anche di disarticolare tre diverse associazioni per delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti. In particolare, è stato possibile accertare l’esistenza di tre diversi sodalizi, tutti collegati ai gruppi territoriali del clan “Santapaola-Ercolano” ed in particolare: un primo sodalizio diretto ed organizzato da Puglisi Pietro e Mobilia Giuseppe e facente capo principalmente alla famiglia mafiosa “Assinnata”; un secondo sodalizio diretto ed organizzato da Amantea Vito Salvatore e da Stimoli Barbaro, operante su Paternò e Belpasso; ed infine un sodalizio diretto da Stimoli Salvatore e sempre operante in Paternò.
Nel corso delle indagini è emersa anche la “specializzazione” di un altro gruppo, capeggiato da Amantea Salvatore Vito e Beato Giuseppe, nella commissione di truffa e falso in danno dell’INPS, al fine di fare ottenere indebitamente l’indennità di disoccupazione agricola a falsi braccianti agricoli compiacenti. Venivano procurati i nominativi di soggetti che dovevano figurare intenzionalmente come “braccianti agricoli” e con i quali il sodalizio si accordava per ottenere un compenso pari a circa 20 euro per ogni giornata lavorativa falsamente dichiarata. Veniva predisposta tutta la documentazione necessaria da inoltrare poi all’Inps. In questo modo il denaro pubblico destinato a sovvenzionare i braccianti agricoli stagionali per i periodi che non potevano lavorare, andava invece ad alimentare le casse del clan mafioso.
Tra gli arrestati anche tre siracusani. Custodia cautelare in carcere per Omar Francesco Borzì, 32enne di Augusta accusato di spaccio. Ai domiciliari sono stati, invece, posti Pasqualino Malandrino (Siracusa, 30 anni) e Sebastiano Saraceno (Siracusa, 56 anni).




Siracusa. Violento con la madre: primo provvedimento di sorveglianza speciale

Sorveglianza speciale per un anno con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. E’ la prima volta che in Sicilia viene applicato questo provvedimento per un giovane ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e stalking nei confronti della propria madre. Si tratta di un 21enne augustano. Il provvedimento è stato predisposto dal Tribunale di Catania, su proposta del questore di Siracusa, in virtu’ delle indagini condotte dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine di Siracusa.
L’uomo, a seguito delle ripetute lesioni e minacce rivolte alla madre, già nel dicembre 2019, era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. All’uomo è stato imposto anche il versamento della cauzione di mille euro.
Come si diceva, si tratta della prima misura di questo tipo applicata nella provincia di Siracusa, emessa a carico di una persona resasi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia. L’inserimento del reato di maltrattamenti in famiglia nel novero che consentono l’applicazione della sorveglianza speciale  è stata introdotta recentemente con il “Codice Rosso” entrato in vigore nel luglio del 2019, che è andato ad integrare le fattispecie già previste dal Codice Antimafia.