Siracusa. Buche, finalmente affidato il servizio: al via le riparazioni

Affidato questa mattina il servizio di manutenzione ordinaria delle strade del capoluogo. Ad aggiudicarselo la Edil Pf, con un ribasso del 10 per cento. Un passaggio burocratico che, nelle intenzioni espresse dal Comune,  si tradurrà nell’avvio di tutti quegli interventi che sono rimasti in sospeso nei mesi passati, nel corso dei quali le competenze dei diversi settori dell’amministrazione comunale sono state riorganizzate.

Nello specifico, la manutenzione stradale era di competenza del settore Lavori Pubblici, ma dallo scorso mese è passato al settore Mobilità e Trasporti, che ne ha previsto  nuove modalità di intervento, per superare una serie di ostacoli che rallentavano spesso l’attività. Adesso si dovrebbe poter agire in maniera più sistematica e organizzata. Si partirà subito con le riparazioni, dunque. Prima fra tutte, quella che riguarda la buca di viale Teracati oggetto di numerose segnalazioni ed anche di una protesta, con l’apposizione di un cartello che ne segnala la presenza da diversi mesi.

La nuova ditta si occuperà di interventi che saranno gestiti per blocchi, sulla base delle indicazioni del Comune. Si partirà dalle strade con maggiori necessità in termini di ripristino delle condizioni di sicurezza e di intensità del flusso veicolare e si proseguirà per prossimità. Si andrà, cioè, in questo modo a coprire l’intera zona nell’ambito dello stesso intervento.

Un contratto che si basa sul lavoro svolto effettivamente, sulle singole buche, a seconda delle dimensioni, piuttosto che sulla durata.

“In queste settimane- spiega l’assessore alla Mobilità, Maura Fontana – sono state trasferite le competenze: personale, ruoli, competenze e progettazioni. Abbiamo rivisto la metodologia dell’approccio. Non più voci a forfait, dunque, ma previsioni standard, approcci mirati e certezza dei costi. Abbiamo preferito fermarci un attimo per capire dove sbagliavamo e ci siamo aggiornati sulle nuove metodologie.  Questo vuol dire che il lavoro adesso potrà essere svolto in maniera migliore e più puntuale. Interventi sistematici che hanno ovviamente bisogno dell’approvazione del Bilancio, visto che per noi, con la novità introdotta, questo è un anno zero, mentre il settore Lavori Pubblici disponeva di un proprio Peg”.

Per le manutenzioni straordinarie sarà stanziato un milione e mezzo di euro.

Dovrebbe, poi, partire il blocco dei cosiddetti interventi in emergenza. “Non agiremo più con l’asfalto a freddo- preannuncia l’assessore Fontana- ma ci avvarremo di nuove tecnologie perchè la durata dell’intervento possa essere più lunga e la riparazione più efficace”.

La riparazione di ogni buca ha un costo di circa 80 euro, per le dimensioni standard stabilite, con le variazioni del caso, se si tratta di dimensioni differenti. La ditta dovrà occuparsi, conti alla mano, di circa 600 buche.




Siracusa. Didattica in presenza, da lunedì le scuole superiori passano al 75%

Passa al 75 per cento la presenza degli alunni degli istituti superiori a scuola. Succederà da lunedì primo marzo, secondo una circolare firmata dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla. In base a quanto previsto, la soglia non sarà subito obbligatoria fin da subito. I dirigenti scolastici potranno valutarne l’opportunità. L’idea è quella di un ritorno progressivo alle attività in classe per il cento per cento degli studenti, se le condizioni sanitarie lo consentiranno.

«Con l’occhio sempre rivolto all’andamento dell’epidemia sul territorio regionale e nel massimo rispetto dei criteri posti alla base della tutela della salute pubblica, anche attraverso lo screening della popolazione scolastica – dichiara l’assessore Lagalla – ci apprestiamo a compiere quest’ultimo, e speriamo definitivo, passo per ripristinare la funzionalità scolastica al più alto livello concesso dalle ordinanze vigenti, fiduciosi che possano essere restituite a docenti e studenti, meritata normalità e recuperata attenzione all’importanza dei processi di apprendimento vissuti all’interno della comunità educativa».

Come accade già adesso, resterà sempre garantito il regolare accesso alle lezioni agli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali. Le disposizioni contenute nella circolare si estendono anche agli Istituti tecnici superiori (Its) e ai percorsi di formazione professionale in obbligo scolastico (Iefp).

Previsto anche un aumento della capacità del trasporto pubblico locale, da adeguare ai nuovi flussi di passeggeri. I prefetti sono chiamati a vigilare su questo aspetto.

«Abbiamo finora supportato il riavvio delle attività scolastica con i Piani provinciali per i trasporti pubblici aggiuntivi redatti grazie al supporto dei prefetti e sentendo le scuole e gli studenti – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Marco Falcone – Il sistema ha funzionato e, a breve, sfrutterà il numero massimo dei veicoli programmati nei singoli piani. Aumentano le capienze e la sicurezza sanitaria di pari passo con l’aumento dei ragazzi in classe, a tutela loro, delle famiglie e di tutti i lavoratori di scuola e trasporti».

Non sono esclusi cambiamenti, ha fatto presente il presidente della Regione, Nello Musumeci, nel caso di variazioni epidemiologiche significative.




Un marchio per i siti Unesco del Sud Est Siciliano: avviso pubblico per crearlo

Un marchio identificativo per il sito Unesco del Sud Est Siciliano. Nell’ambito del progetto finanziato dal MiBACT a valere sulla legge n. 77/2006 e cofinanziato dalla Regione Siciliana, che riguarda i siti “Le Città Tardo Barocche del Val di Noto”, “Villa Romana del Casale di Piazza Armerina”, “Siracusa e Necropoli rupestre di Pantalica”, è stato pubblicato un avviso pubblico, nella sezione bandi del sito istituzionale del Comune di Noto, capofila del progetto (i dettagli del bando sono consultabili a questo link https://noto.trasparenza-valutazione-merito.it/). E’ finalizzato alla definizione di due marchi logotipo identificativi rispettivamente del sito UNESCO “Città Tardo Barocche del Val di Noto” e del sito “Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica”. Nonché della corrispondente grafica coordinata. I marchi logotipo e le immagini grafiche coordinate, vincitrici del bando, saranno utilizzati nelle azioni di marketing e di promozione collegate ai Siti Unesco.
Il bando di concorso scade il 24 marzo ed è rivolto a società, agenzie e/o studi di grafica, design, pubblicità, comunicazione; a grafici, designer e architetti che esercitano attività professionale in forma documentata come liberi professionisti o come dipendenti di studi, agenzie, aziende o altri enti; a studenti regolarmente iscritti e laureati delle università di architettura, comunicazione, grafica, design o belle arti. I soggetti possono anche presentarsi in gruppo.
A scegliere le migliori idee progettuali sarà un’apposita commissione. Il primo classificato per il marchio logotipo identificativo del sito “Città Tardo Barocche del Val di Noto” ed il concorrente classificatosi primo per il marchio logotipo identificativo del sito “Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica” riceveranno rispettivamente un premio unico di 2.500,00 euro.
“Con il bando di concorso per la creazione dei due marchi logotipo di questi due siti del Sud Est Siciliano – sottolinea il Sindaco di Noto Corrado Bonfanti – stiamo attuando un’altra delle azioni centrali del progetto Unesco finanziato con la legge 77. In questi mesi di lavoro sono state già ampiamente completate o sono in fase di completamento le altre azioni. Tra le più note quella che riguarda la revisione dei piani di gestione dei tre siti Unesco, che a breve verranno pubblicati e resi noti. Questo progetto, di cui andiamo molto fieri, sta permettendo di realizzare un ampio sistema di rete fra tre siti Unesco, un’azione unica finalizzata alla conservazione, tutela e valorizzazione di questi luoghi straordinari”.

 




Vende una fotocamera on line e sparisce con i soldi: denunciato

Dovrà rispondere di truffa l’uomo di 35 anni, campano, già noto agli uffici di polizia. Gli agenti del commissariato di Noto l’hanno denunciato, ritenendolo responsabile di una truffa ai danni di un 58enne di Rosolini. Agli inizi di gennaio, su un famoso social network, avrebbe postato un annuncio finalizzato all’acquisto di una fotocamera Sony usata. La stessa sera,  un messaggio privato sarebbe arrivato in risposta da un uomo che si diceva disposto a vendere la propria fotocamera Sony al prezzo di 600 euro. Acquirente e venditore avrebbero quindi concordato la spedizione  e il relativo pagamento tramite bonifico di metà della cifra, il resto a spedizione avvenuta.
Avuta contezza che la spedizione della fotocamera era stata presa in carico dal corriere, la vittima eseguiva il pagamento restante. Nella serata del 10 gennaio, la vittima ha notato un annuncio dello stesso venditore e della vendita della stessa fotocamera. Chieste spiegazioni, l’uomo avrebbe tergiversato. Nei giorni a seguire, la persona offesa sarebbe stata bannata sui social, così da non poter più interloquire. La polizia è risalita all’identità del presunto truffatore, non nuovo a truffe commesse in diverse zone d’Italia. Quest’indagine rientra in un’attività che ha visto gli uomini, diretti dal dirigente Paolo Arena, fare luce su una serie di truffe perpetrate a mezzo internet e concluse con la denuncia degli autori dei reati.




Siracusa. Vinciullo a capo della Lega Sicilia in provincia, affianca Impelluso

Vincenzo Vinciullo , responsabile provinciale della Lega Sicilia, referente per l’organizzazione della struttura territoriale, accanto a Leandro Impelluso, coordinatore politico . Ad annunciare di avere affidato tale compito al leader di Siracusa Protagonista, di recente federatosi con il partito, è il segretario regionale, Nino Minardo. “Le scelte politiche e organizzative-spiega Minardo- saranno sempre condivise da entrambi assieme alla segreteria regionale.  Leandro Impelluso -puntualizza il segretario regionale- continua il suo prezioso lavoro che finora ha dato ottimi risultati, Vincenzo Vinciullo aveva recentemente aderito, con un nutrito gruppo dirigente impegnato in politica, al nostro progetto e adesso si fa carico della responsabilità organizzativa in provincia di Siracusa”.




Siracusa. Nuove telecamere e-Killer, il Comune dichiara guerra agli incivili

Rifiuti abbandonati in Largo Arezzo della Targia, ma il Nucleo Ambiente della Polizia Municipale di Siracusa continua in maniera incessante la propria attività di controllo e, quando serve, di repressione del fenomeno, a causa del quale zone del territorio vengono deturpate da cittadini con evidenti lacune in termini di educazione civica. Il Comune ha acquistato tre nuove telecamere “e-killer”, una delle quali sostituirà quella rubata di recente. Sono in grado di immortalare quanti abbandonano immondizia in maniera indiscriminata. Le immagini confluiscono nel sistema collegato al “centralone” del Comando della Polizia Municipale. Il sindaco, Francesco Italia mostra, sulla sua pagina Facebook, le immagini di un cittadino “beccato” mentre abbandona i suoi rifiuti. Lo definisce “l’ennesimo incivile che abbandona rifiuti in largo Arezzo della Targia deturpando il territorio della nostra città”.




Siracusa. Contrasto alle piazze di spaccio: due segnalati e due denuciati

Sono stati sorpresi in via Immordini in possesso di modiche quantità di marijuana. Segnalati due giovani di 30 e 23 anni. Un intervento condotto dagli uomini delle Volanti, nell’ambito dell’attività quotidiana di contrasto all’attività di spaccio nelle zone più sensibili della città. Gli uomini delle Volanti hanno anche sorpreso un siracusano di 36 anni che celava nella propria autovettura una mazza da baseball. Il 36enne è stato denunciato, come un altro uomo di 38 anni, sorpreso con un’arma da taglio.




Siracusa. Covid, appello del Centro Trasfusionale a chi è guarito:"Donate il plasma iperimmune"

Mettere a disposizione il proprio plasma iperimmune per salvare la vita a chi si ammala di Covid-19 e patiscono sintomatologie importanti. Il direttore del Centro Trasfusionale di Siracusa, Dario Genovese lancia un appello a tutti coloro i quali hanno superato un momento difficile come può esserlo aver contratto l’infezione che ha fermato il mondo, ormai da un anno.

“Il plasma iperimmune può regalare la vita a chi rischia di perderla- dichiara Genovese- Ne servono ingenti quantità.  Come servizio trasfusionale, subito dopo l’autorizzazione del Centro Nazionale Sangue, ci siamo subito messi al lavoro per mettere a punto le procedure. Abbiamo stabilito un accordo con l’istituto San Matteo di Pavia per la ricerca degli anticorpi neutralizzanti”.

Serve il plasma iperimmune di chi ha avuto il Covid-19, con manifestazioni di patologia evidenti. “Questo perchè la titolazione deve avere un valore abbastanza elevato- spiega Genovese- Solo il 20/25% dei soggetti che superano la malattia sviluppa titoli anticorpali adeguati per questo tipo di utilizzo. Dobbiamo, dunque, screenare un numero molto alto di soggetti per trovare i requisiti richiesti per i donatori del plasma.

Chi volesse rendersi utile in tal senso può telefonare ai numeri 0931 724211-724297. Sono i recapiti dell’Unità di Raccolta. “Il  personale medico e infermieristico darà tutte le informazioni del caso- prosegue il primario- Su prenotazione si raggiungerà il Centro Trasfusionale e si verrà sottoposti all’esame obiettivo e della documentazione clinica. Saranno acquisiti i dati per la selezione. Successivamente si passerà ai prelievi per i controlli di qualità del sangue. Campion che in parte saranno inviati a Pisa per la titolazione. Quando il quadrò sarà completo, sarà espresso il giudizio di idoneità . A quel punto, via alle convocazioni per il prelievo”.

A ciascun donatore idoneo vengono prelevati circa 700 ml di plasma, suddiviso in tre sacche da circa 220 ml ciascuna, si tratta della dose prevista per ogni trattamento terapeutico”.

“Chi ha superato il Covid-19- conclude Genovese- ha una grande ricchezza, che può mettere a disposizione di persone a cui può salvare la vita. Un’arma potenza, che è bene mettere a disposizione degli altri affinchè possano superare brillantemente la malattia”.




Caso Scieri: l'amarezza di "Giustizia per Lele" dopo il no alla costituzione di parte civile

Pesa quel “no”. Ma pesano soprattutto le motivazioni addotte. Dopo l’udienza di ieri, a parlare è Carlo Garozzo, presidente dell’associazione “Giustizia per Lele”. Amarezza profonda quella che esprime. Uno sfogo, il suo, affidato alla pagina Facebook dell’associazione, che da decenni lotta per dare giustizia ad Emanuele Scieri, il parà siracusano morto nella caserma Gamerra di Pisa. Il processo in corso è quello che vede accusati di omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi i tre ex caporali della Folgore, Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico e i due ex ufficiali, accusati di favoreggiamento, il generale Enrico Celentano e Salvatore Romondia.

“Ieri eravamo a Pisa, dentro un’aula di tribunale, davanti a quella scritta che recita “la giustizia è amministrata in nome del popolo”- racconta Garozzo- Il popolo è quello di questa foto stretto attorno ad Emanuele; Un popolo nobile, sincero, pulito che difende la memoria di Emanuele dietro uno striscione, dietro una bandiera con su scritto Giustizia. La nostra costituzione di parte civile è stata osteggiata dalla difesa degli imputati, di tutti gli imputati: dai militari di leva al generale. Al contrario, il Pubblico Ministero ha sostenuto la nostra costituzione, lo Stato voleva la nostra presenza in questo processo. Sono rispettoso del diritto, perché il diritto ha le sue regole e devono essere accettate e per questo motivo se non sussistono i presupposti staremo fuori, saremo tra la gente accanto alla famiglia Scieri. Una cosa però non accetto -dice ancora Garozzo- e per questo motivo scrivo oggi, dopo attenta riflessione. La difesa degli imputati ha utilizzato non solo motivazioni di diritto per osteggiare la nostra costituzione ma anche motivazioni che hanno offeso i nostri ideali. La nostra associazione è stata quasi dipinta come un’associazione politica, la “longa manus” di una parte politica che ha messo in moto un meccanismo per finalità diverse. Mi dispiace davvero aver percepito questa sensazione. Grazie alla commissione parlamentare d’inchiesta- prosegue Garozzo- la politica tutta o quasi ha ridato dignità alle istituzioni di questo paese, ha scritto una pagina importante; ha avvicinato la gente ad una tragedia mai superata; ha sancito con forza che Emanuele Scieri la notte del 13 agosto 1999 è stato ucciso da mani balorde. E allora voglio superare questo meschino e basso giudizio del nostro agire, ritenendo “Giustizia per Lele” la longa manus di Emanuele Scieri e delle sue magie, della forza immutata che ci ha trasmesso”.

Tra i passaggi salienti di ieri, la richiesta al Gup, il giudice per le udienze preliminari, Pietro Murano, da parte dell’avvocato Alessandra Furnari, legale della famiglia Scieri, di citare in giudizio come responsabile civile il ministero della Difesa. Decisione che sarà presa entro il 29 marzo prossimo, data della prossima udienza.  Ammessa, intanto, la costituzione di parte civile della famiglia Scieri . La richiesta dell’associazione è stata respinta perchè, secondo il giudice, non ci sarebbe il diritto soggettivo. 

Altro momento cruciale sarà il 23 febbraio prossimo, quando la Corte di Cassazinoe deciderà sul conflitto di attribuzione presentato dalla difesa. Si deciderà, insomma, sulla competenza. Attualmente i procedimenti sono due: uno presso il tribunale di Pisa, l’altro presso il tribunale militare di Roma.




Siracusa. Ripristinate le alberature in zona Gelone-Teracati. Gradenigo: "Intervento atteso da anni"

Nuovi alberi nelle vie nevralgiche della città: 50 nuovi arbusti  in corso Gelone, viale Teracati e corso Timoleonte. Un ripristino delle alberature che, osserva l’assessore al Verde Pubblico, Carlo Gradenigo, erano attese da anni. Le piantumazioni hanno avuto luogo nei giorni scorsi. Si tratta di essenze che non dovrebbero comportare alcun problema nemmeno in futuro, al contrario di quanto accaduto in alcune aree della città in cui, dopo diversi decenni, le radici di alcuni tipi di alberi (vedi i pini dell’aiuola spartitraffico di piazza Adda) hanno deformato l’asfalto rendendolo anche pericoloso e dovendo ricorrere all’abbattimento a cui seguirà la piantumazione di nuove essenze, con radici che non si sviluppano in superficie ma vanno in profondità.