Siracusa. Nuovi componenti nella segreteria della Cgil: Nardi, Rapisarda e Drago

Nuovi componenti nella segreteria provinciale della Cgil di Siracusa. L’assemblea ha eletto Franco Nardi, Carmelo Rapisarda e Adriana Drago, che hanno ottenuto 71 pareri favorevoli (pari al 78% dei votanti) sugli 87 voti complessivi (i contrari sono stati 14, parti al 16% e 2 gli astenuti). I tre nuovi componenti andranno a rafforzare l’azione politico-sindacale della Cgil di Siracusa, al fianco del segretario Roberto Alosi. <<I nuovi ingressi in segreteria erano necessari per rafforzare l’azione politica e sindacale della nostra Cgil, tenendo conto che stiamo andando ad affrontare un altro anno estremamente complicato, particolarmente difficile dal punto di vista del lavoro e dell’economia, ma con tante opportunità se la politica lavorerà come le spetta – commenta Alosi – I tre nuovi componenti della segreteria provinciale della Cgil hanno alle spalle una lunga carriera sindacale durante la quale hanno messo in luce le loro capacità>>.




Siracusa. Furti commessi nel 2018 e nel 2019: due anni ad un 46enne

Agenti delle Volanti hanno arrestato Schiavone Massimo, siracusano di 46 anni, in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla procura aretusea. L’uomo deve scontare una pena di 2 anni ed un giorno perché riconosciuto responsabile di numerosi furti perpetrati a Siracusa negli anni 2018 e 2019. Schiavone, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.

Inoltre, agenti delle Volanti, nell’ambito di predisposti servizi finalizzati al controllo di soggetti sottoposti a limitazioni della libertà personale, hanno denunciato tre persone per aver violato le misure cui sono destinatari.

 




Siracusa. Covid a scuola, in provincia incidenza dello 0,20% . In Sicilia numeri in decremento

Incidenza dello 0,26 negli istituti comprensivi della Sicilia. L’Ufficio Scolastico Provinciale ha pubblicato il nuovo  report, aggiornato  al 9 febbraio scorso. Il periodo di riferimento è sempre quello che si fermava al 19 novembre. Il report si basa sul 93 per cento delle scuole del territorio, numero più alto rispetto all’ultimo rapporto. Nella regione il numero di alunni positivi nelle scuole dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di Primo Grado è di circa 1700 su 651.388 studenti. Vuol dire il 44% in meno rispetto al 19 novembre scorso, pari a 900 in meno.

In provincia di Siracusa, l’incidenza è dello 0,20 %. Vuol dire che sono positivi 106 alunni (sempre all’8 febbraio) su un totale di 52.569 studenti degli istituti comprensivi. In tal caso, hanno risposto 63 scuole della provincia, pari al 93% del totale di istituti comprensivi  presenti nel territorio. Rapporto: 1,16. Il maggior numero di contagi si registra alle scuole superiori, con 65 positivi. Il numero più basso si registra nelle scuole dell’Infanzia, con 4 alunni positivi. 18 i positivi alla primaria.




Siracusa. Coinvolto più volte in fatti di droga: divieto di soggiorno per un 23enne

Il Tribunale di Catania ha emesso, nei confronti di un  siracusano di 23 anni, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con divieto di soggiorno nel capoluogo  per due anni, all’esito della richiesta avanzata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Siracusa e firmata dal Questore Gabriella Ioppolo.
Le indagini, condotte dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siracusa, finalizzate al contrasto dell’attività di vendita di sostanze stupefacenti nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusano, hanno evidenziato che V. A. risulti facente parte del gruppo criminale, operante in via Italia 103 ed in via Immordini, contiguo al clan Bottaro – Attanasio, per conto del quale gestisce il traffico di stupefacenti.
In diversi episodi, che vanno dall’ottobre del 2018 al gennaio del 2020, il giovane più volte è rimasto coinvolto in episodi di detenzione ai fini dello spaccio di droga e nelle note vicende relative alla rimozione dei cancelli abusivi posti a protezione dell’attività illecita.
A dimostrazione dell’indole criminale del soggetto, in più occasioni, quest’ultimo si è evidenziato per le pesanti minacce rivolte nei confronti del personale di Polizia e dei residenti della zona ammoniti pesantemente di non aprire il portone dello stabile per non fare accedere gli agenti.
Il Giudice, attesa la vasta mole di indizi probatori che attestano l’indole criminale del giovane,ha prescritto allo stesso di allontanarsi per due anni dal comune di Siracusa, di fissare stabile dimora presso un’altra città dove trovarsi un lavoro  e versare a titolo di cauzione tremila euro presso la cassa delle ammende.




Aggressione nel carcere di Augusta, lettera al ministro Cartabia: "Più attenzione ai penitenziari"

Dopo l’ennesima aggressione all’interno del carcere di Brucoli, dove sono stati malmenati 7 operatori di polizia penitenziaria e un medico, che hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere, la Federazione dei Sindacati autonomi scrive al nuovo ministro della Giustizia, Marta Cartabia, facendo presente una situazione davvero difficile da gestire e non certamente nuova. “Per molti siamo noi della Polizia Penitenziaria- si legge nella lettera del segretario Giuseppe Di Carlo-  gli aguzzini e i torturatori, eppure lei inizia il suo percorso in questo dicastero con una aggressione di un detenuto nei nostri confronti, come se ci trovassimo di fronte ad un personaggio mitologico, un novello Ursus, uno dei tanti reclusi probabilmente con problemi psichiatrici, che ci troviamo a gestire negli Istituti Penitenziari successivamente alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
I rappresentanti degli agenti penitenziari condividono l’idea di dovere rieducare i detenuti per poter tornare onestamente a vivere e lavorare nel territorio. “Siamo  i primi- spiega Di Carlo- a desiderare condizioni umane e dignitose per chi sconta una pena, perché da tempo ripetiamo che se stanno bene i detenuti allora, forse, stiamo bene anche noi appartenenti alla Polizia Penitenziaria.
E’ animati da questa convinzione che le chiediamo, tra i suoi gravosi ed innumerevoli impegni come Ministro della Giustizia, di riservare una particolare attenzione al mondo penitenziario, affinché si riesca insieme ad uscire da questo tunnel nel quale ormai siamo immersi da decenni”.




Siracusa. Controlli straordinari della Polstrada: il numeri della campagna Truck & Bus

Anche in provincia dall’8 al 14 febbraio la Polstrada ha svolto controlli straordinari, legati alla campagna europea Truck & Bus -Roadpol European Roads Policing Network. I numeri parlano di 75 veicoli per trasporto merci controllati, 35 dei quali sono stati sanzionati. Controllati anche 12 autobus di linea (rispettati i protocolli covid). Sette sono state le infrazioni rilevate per eccesso di velocità. Tre veicoli sono stati sanzionati per violazioni sui tempi di guida e di riposo e uno per violazioni alle dimensioni, mentre 6 sono state le infrazioni complessive accertate per irregolarità riscontrate nei documenti del conducente o dei veicoli. Inoltre, sono state rilevate 5 infrazioni per gravi violazioni al trasporto merci pericolose e 36 infrazioni per altre violazioni delle norme del Codice della Strada.

ROADPOL è una rete di cooperazione tra le Polizie Stradali, nata sotto l’egida dell’Unione Europea, alla quale aderiscono tutti i Paesi Membri, tranne la Grecia e la Slovacchia, oltre alla Svizzera, la Serbia, la Turchia ed in qualità di osservatore la Polizia dell’Emirato di Dubai (Emirati Arabi Uniti). L’Italia è rappresentata dal Servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno.
L’Organizzazione sviluppa una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali in adesione al Piano d’Azione Europeo 2021-2030. Tale attività si sviluppa attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutto il Continente, all’interno di specifiche aree strategiche.

L’obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza stradale e di sviluppare la coscienza e la consapevolezza da parte dei conducenti e utenti della strada. Tutte le forze di polizia operano in questo caso nello stesso momento e con le stesse modalità e strumenti omogenei.




Molestie sull'ex fidanzata (durante e dopo la fine della relazione): 36enne in carcere

Atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata. Ieri sera, la Squadra Mobile ha eseguito una misura cautelare in carcere, disposta dal GIP di Palermo, nei confronti di un siracusano di 36 anni, già conosciuto alle forze di polizia. Avrebbe agito ai danni di una donna di Palermo, di 32 anni.
I fatti posti a presupposto della misura si sono svolti nel capoluogo siciliano e in un paese della provincia palermitana alcuni mesi or sono.
Le indagini, svolte anche dal Commissariato Centro della Questura di Palermo, hanno evidenziato come l’uomo, nel corso della relazione sentimentale, avrebbe tenuto un comportamento violento, oltremodo volgare e morbosamente geloso che avrebbe creato alla vittima un perdurante stato d’ansia causato dalle numerose occasioni in cui l’arrestato molestava e minacciava la donna arrivando anche a danneggiarne l’autovettura.
Tali atteggiamenti sarebbero stati posti in essere sia nel corso della relazione che, soprattutto, alla cessazione, causando alla donna attacchi di panico e un intenso terrore.
Dopo le incombenze di rito l’uomo è stato condotto in carcere.




Siracusa. San Valentino, ristoranti chiusi. Musumeci: "Benefici per le categorie più colpite dalla pandemia"

La Sicilia pronta a tornare in fascia gialla. Nulla di fatto per quanto concerne la richiesta del presidente della Regione, Nello Musumeci al ministro della Salute, Speranza a proposito della possibilità di concedere, domani a pranzo, giorno di San Valentino, l’apertura dei ristoranti dell’isola e degli esercizi di somministrazione di cibo. Una deroga che non è stata concessa, visto che domani la regione sarà ancora zona arancione. In un video, Musumeci fa il punto della situazione, invita al rispetto delle regole per “andare verso la normalità” e annuncia l’intenzione di chiedere al nuovo presidente del Consiglio, Draghi, l’erogazione di benefici finanziari a tutte le categorie economiche e soprattutto a quelle maggiormente colpite dalla pandemia.




Siracusa. Democrazia partecipata, alla scoperta dei progetti: "Telecamere per le zone marine"

Il Comitato Pane e Biscotti Torre Ognina pensa a 20 telecamere per le zone marine. E’ il progetto che ha  proposto nell’ambito del bando di Democrazia Partecipata 2020, che da lunedì prevede la votazione dei progetti per stabilire, con i 54 mila euro messi a disposizione del Comune, quali potranno essere realizzati. La campagna è partita, ciascuno dei proponenti presenta e chiede il voto per la propria idea. Nel caso specifico, il comitato ha incassato anche il sostegno del Raggruppamento Siracusa Sud. Si tratta della volontà di “salvaguardare e promuovere la bellezza delle zona marine e il benessere dei cittadini, con l’acquisto di 20 telecamere e-killer da dare in dotazione alla polizia municipale”. Note le difficoltà, lo scorso anno, incontrate nel contrasto all’abbandono dei rifiuti, a causa della carenza di personale e strumentazioni.
Il progetto è stato presentato a fine agosto. Dopo l’intimidazione subita dalla polizia ambientale con il danneggiamento, nei giorni scorsi, dell’auto civetta, secondo il comitato l’idea assume un’importanza ancora più seria. Con l’apposizione delle 20 telecamere, i residenti delle zone marine immaginano di “poter ridurre il peso economico per l’amministrazione comunale, cambiare l’immagine delle strade siracusane, per una maggiore e migliore promozione turistica, migliorare il decoro urbano, eliminare il rischio sanitario e d’incendi connesso alle micro-discariche diffuse, assicurare al cittadino maggiore sicurezza. Il territorio da coprire con le telecamere partirebbe dalla Veranda di Bella , includendo Cassibile, il territorio ad est della statale 115 , dalla rotatoria di Largo Emanuele Scieri alla rotatoria d’incrocio con la SP 104 per Fontane Bianche (subito prima del ponte sulla foce del fiume Cassibile).




Siracusa. Il deputato regionale Zito resta nel M5S: "Ma andavano tagliate delle teste"

Il deputato regionale Stefano Zito non lascia il Movimento 5 Stelle. Il suo “no” a Draghi è stato netto, tanto da far parlare di spaccatura all’interno del M5S ma non si tratta di una posizione “violenta”, come ha puntualizzato questa mattina in diretta su FMITALIA.  Nulla, insomma, che possa spingerlo ad abbandonare la forza politica in cui milita fin dalle sue origini. Zito non nasconde che avrebbe preferito che “si tagliassero delle teste” piuttosto che ricorrere a tale tipo di soluzione. Il parlamentare dell’Ars auspica che la nuova squadra di Governo si occupi adeguatamente della Sicilia, lasciando trapelare la preoccupazione che questo possa non accadere, anche per via della composizione. Secondo Zito, il presidente del Consiglio, Mario Draghi avrebbe composto una squadra che, da una parte “accontenta le correnti”, ma dall’altra punta a gestire direttamente, con i tecnici, le risorse del Recovery Fund. “Il tema è che si smantellino lavori svolti in  passato, a partire da Quota 100. Che il Reddito di Cittadinanza vada per certi aspetti rivisto è indubbio, ma è stato importantissimo. E’ servito, adesso va migliorato. Una misura collegata alle politiche del lavoro in tutto il resto d’Europa, dove è presente, sebbene con definizioni diverse”.