Siracusa. Assembramenti davanti al Cup dell'ospedale Rizza: "Tutti accalcati all'ingresso"

Una situazione che preoccupa gli utenti, almeno quelli che segnalano il problema. All’ospedale Rizza, lo sportello Cup, che è anche l’ufficio in cui ci si reca per richiedere il rinnovo della tessera sanitaria, si verrebbero a creare quotidianamente significativi assembramenti davanti all’ingresso, in attesa del proprio turno. La foto scattata rappresenta una scena che, secondo la protesta di alcuni utenti, si riproporrebbe ogni giorno o quasi. I primi responsabili di questa situazione sono certamente gli utenti, che si accalcano in attesa di occuparsi della propria pratica. Altrettanto vero che evidentemente non c’è chi impedisce loro di stare a distanza così ravvicinata. Il problema viene posto, come appare chiaro, dal punto di vista delle norme anti-contagio da Covid-19. E capiterebbe anche di ritrovarsi accanto persone che non indossano correttamente le loro mascherine.

 




Siracusa. Tamponi all'ex Onp, in tanti restano fuori: "Difetto di comunicazione tra le scuole"

Mille 529 tamponi effettuati ieri all’ex Onp di Siracusa, destinati alla popolazione scolastica, con qualche polemica sul finale. Per la cronaca, sono risultati positivi in sei. Un problema, forse di gestione della comunicazione tra scuole e famiglie, ha però creato malumori. Fatto sta che, se in mattinata era certo che nel capoluogo soltanto il personale scolastico avrebbe potuto sottoporsi a tampone rapido, nel pomeriggio, un rapido tam tam, anche attraverso le chat degli istituti scolastici, ha chiarito che sarebbe stato possibile anche per alunni e famiglie, fino alle 20, usufruire del servizio. Il cambiamento è stato apportato nel momento in cui, terminate le operazioni ad Avola, il personale ed i tamponi sono stati destinati a Siracusa. Un valore aggiunto, dunque, per estendere la platea di quanti avrebbero potuto partecipare allo screening. L’indicazione dell’orario, tuttavia, non è forse stata fornita in maniera adeguata. Le famiglie si sono infatti recate all’ex Onp, convinte che i cancelli sarebbero stati aperti fino alle 20, salvo poi trovarli sbarrati. In effetti, la polizia municipale, a quanto pare, ha provveduto alle chiusura alle 19,30, con il viale ancora pieno di auto in coda. Tutti coloro i quali hanno avuto accesso sono stati sottoposti a tampone. Le operazioni sono terminate intorno alle 20,15.




Siracusa. Lavoratori Tekra in stato di agitazione: "Costretti a lavorare senza tutele anti-covid"

Non escludono di bloccare il servizio. I lavoratori della Tekra, la ditta che gestisce il servizio di Igiene Urbana a Siracusa dichiarano lo stato di agitazione. Lo fanno, in particolar modo, quelli aderenti alla Flaica Uniti Cub di Siracusa. Una protesta che rischia di avere conseguenze sulla gestione del servizio nel caso di mancato riscontro. Entrando nel dettaglio, la sigla sindacale denuncia che “da mesi ormai i lavoratori si vedono costretti a lavorare in condizioni non idonee. Il  rischio di operare non potendo rispettare la normativa anticovid 19 e adoperando DPI non a norma fanno si che i dipendenti non possano più andare avanti. Tante le mancanze -tuonano i rappresentanti sindacali- che vengono contestate, sono troppi ormai i silenzi sulle nostre richieste, silenzi che non possono più essere tollerati”. La richiesta è quella di un confronto tra le parti, che possa condurre ad una soluzione alle esigenze lavorative degli operatori Tekra. In caso contrario- avvertono i lavoratori- intendiamo bloccare il servizio”.




Mucche al pascolo a Punta Izzo, sito contaminato da metalli pesanti: esposto al Nictas e alla Soprintendenza

Mucche pascolano liberamente a ridosso del poligono di tiro di Punta Izzo. La denuncia parte da Natura Sicula e Punta Izzo Possibile. Il terreno in questione , nel luglio 2017 è stato interessato da indagini dei militari del Centro Tecnico Logistico Interforze (CETLI NBC), che hanno certificato la presenza di metalli pesanti, e in particolare di piombo e rame, in concentrazioni fino a 70 volte superiori ai limiti consentiti dalla legge per le aree verdi a uso pubblico. Una contaminazione provocata dall’elevata  presenza di bossoli e proiettili abbandonati lungo la costa nel corso di decenni di esercitazioni militari a fuoco.

Facile intuire come, per la catena alimentare, sia rischioso lasciare che le mucche pascolino proprio all’interno di quell’area.
“Al riguardo -aggiungono le due associazioni- occorre ricordare che si è ancora in attesa della caratterizzazione del sito e che, in ogni caso, l’indagine ambientale non è stata finora estesa al perimetro esterno al fabbricato, dove potrebbero trovarsi tracce di munizionamento e conseguente contaminazione da metalli pesanti. Ciò in quanto, almeno fino al 1977, le esercitazioni militari di tiro a Punta Izzo si svolgevano da terra verso il mare, con conseguente caduta dei bossoli sparati sul litorale e nello specchio marino antistante la scogliera”.
Esposto alla Soprintendenza e al Nictas presso la Procura della Repubblica, dunque, da parte delle due associazioni affinchè si disponga “l’immediata cessazione dell’attività di pascolo all’interno del comprensorio costiero, al fine di scongiurare i pericoli di pregiudizio alla salute pubblica e al bene paesaggistico e ambientale”. Intervento richiesto anche al sindaco, Giuseppe Di Mare, affinchè disponga il divieto di pascolo a Punta Izzo”




Priolo. Via Delle Palme torna "verde": piantumate decine di Washington

Torna il verde in via Delle Palme, a Priolo. Decine di palme della specie Washington sono state piantate in questi giorni.
“Abbiamo ritenuto giusto e opportuno – ha detto l’Assessore al Verde Pubblico, Tonino Margagliotti – ripiantare le palme lungo la strada che porta questo nome. Abbiamo così ridato decoro al centro urbano, ripristinando le condizioni di un tempo. Negli anni scorsi sono state estirpate tutte le piante e adesso è stata scelta questa specie in quanto non attaccabile dal punteruolo rosso”.
“Un’altra importante attività – ha commentato il Sindaco Pippo Gianni – che prosegue sulla scia del ripristino del verde urbano a Priolo. Abbiamo riqualificato la zona della Pineta, piantando non a caso delle palme, alberi tanto cari a noi tutti”.




Cassibile. Villaggio migranti, interrogazione all'Ars. Cannata: "Sorgerà dove confluiscono i liquami"

La vicenda del costruendo villaggio di Cassibile, che dovrà ospitare i braccianti agricoli immigrati durante l’imminente stagione della raccolta torna all’Ars. La deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata ha presentato questa mattina un’interrogazione indirizzata agli assessorati alle Autonomie Locali,  delle Politiche sociali e del Lavoro e della Salute. Alla Regione, la parlamentare dell’Ars chiede attenzione, esprimendo preoccupazione soprattutto per la tutela della salute pubblica in un periodo difficile come quello di emergenza sanitaria in corso.

Cannata ricorda la convenzione sottoscritta lo scorso ottobre in prefettura, con il finanziamento di 242 mila euro concesso dal ministero dell’Intero per realizzare la struttura temporanea d’accoglienza con moduli abitativi e servizi igienici annessi. Una soluzione alternativa alla baraccopoli. Il Comune ha adesso ufficialmente destinato un’area di proprietà comunale, a ridosso dell’ex depuratore, a tale scopo, fino al 30 settembre. E’, inoltre, partito, l’iter burocratico per il progetto e la successiva costruzione.

Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia l’area individuata non sarebbe idonea all’utilizzo stabilito perchè “ricade all’interno del centro abitato della frazione di Cassibile, area disagiata, fortemente penalizzata a causa della carenza di servizi e collocata in prossimità dell’ex depuratore che, seppur fuori servizio,rappresenta il punto di arrivo dei liquami della frazione. Nel tempo-prosegue – la comunità di Cassibile è stata fortemente condizionata dalla presenza in loco di un numero elevato di lavoratori extra-comunitari, i quali per anni hanno vissuto nell’insediamento della tendopoli di Cassibile in precarie condizioni igienico sanitarie, costituendo allo stesso tempo, terreno fertile per il reclutamento di manodopera a basso costo, molte volte non in regola e sfruttata”




Siracusa. Arrestato in flagrante per droga: 53enne passa dai domiciliari a Cavadonna

Dai domiciliari al carcere di Cavadonna. Ordinanza di custodia cautelare per Giuseppe Di Maria, 53 anni. L’ha emessa il tribunale di Siracusa. E’ stata eseguita dagli uomini della Squadra Mobile. L’uomo, il 12 gennaio scorso, è stato colto in flagranza di reato con 21 grammi di cocaina e un grammo di marijuana, oltre a 260 euro, presunto provento dell’attività di spaccio, nonché di materiale per il confezionamento.
Dopo essere stato ricollocato ai domiciliari, con la convalida dell’arresto, il Gip ha disposto la custodia in carcere.




Siracusa. Numero verde per gli imprenditori che subiscono intimidazioni, iniziativa di Libera

Un’iniziativa che ha lo scopo di sostenere gli imprenditori locali che subiscono pressioni da parte della criminalità, soprattutto in una fase particolarmente difficile come quello in corso. Libera , nel territorio provinciale, ha avviato , in collaborazione con realtà del terzo settore, e in particolare nella città di Siracusa con l’Associazione antiracket e antiusura “Salvatore Raiti” di Siracusa, una campagna a sostegno a chi subisce e vuole denunciare. Si tratta di Linea Libera, un servizio telefonico gratuito e riservato, pensato come un luogo di ascolto ed accompagnamento, che vuole essere di sostegno ai potenziali segnalanti e denuncianti. Tale strumento ha lo scopo di preparare i cittadini che subiscono a rivolgersi ai canali istituzionali, di informarli di quali benefici hanno diritto, di chiarire sin dall’inizio che il quadro normativo vigente di fatto premia e tutela, chi fa venire allo scoperto tali episodi. Il numero verde 800.58.27.27 è operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 ed il martedì e giovedì dalle 15 alle 19. In parallelo è attiva anche la email linealibera@libera.it. Le telefonate sono gestite da operatori esperti, che rispondono da altri luoghi d’Italia e pertanto slegati dal contesto territoriale in cui vive colui che chiama, al fine di garantire privacy ed una maggiore libertà nel segnalare gli episodi. Come coordinamento provinciale e presidi territoriali di Libera, saremo impegnati esclusivamente nella promozione e diffusione del servizio, attraverso l’implementazione di una vera e propria campagna promozionale.
“Alla luce anche degli ultimi atti incendiari (un’impiegata comunale ad Augusta, la stazione Eni di Villasmundo e il Bar Viola di Siracusa) -commenta la coordinatrice provinciale, Lauretta Rinauro- sentiamo l’esigenza di essere presenti sul territorio con questa iniziativa, mettendoci a disposizione della cittadinanza tutta, con l’auspicio che la crisi e il nuovo anno, che si avvia, diano l’input alla reazione della cittadinanza, affinché collabori al meglio con le autorità competenti, per un territorio sempre più libero dalla criminalità e dai soprusi”.




Siracusa. Tensioni in un supermercato, uomo minaccia cassiere: denunciato per ricettazione

Momenti di tensione in un supermercato di via dell’Olimpiade. Un giovane si è introdotto all’interno dei locali e avrebbe minacciato il cassiere, per poi allontanarsi con della merce. Poco dopo in via Filisto, gli agenti delle Volanti hanno notato un uomo che sistemava in un’auto 7 confezioni di tonno, per un totale di 63 scatolette e una confezione di mangime per cani. Il 27enne è stato identificato, cosi’ come l’uomo alla guida del mezzo, un 46enne. Entrambi sono stati denunciati per ricettazione. Nel corso della perquisizione, all’interno del veicolo sono stati rinvenuti degli oggetti atti allo scasso e, per tali motivi il conducente è stato denunciato per detenzione di oggetti atti allo scasso.

 




Siracusa. Servizi a domanda individuale, poche entrate per il Comune. Aumenti delle tariffe in vista?

I servizi a domanda individuale costano e non rendono abbastanza al Comune di Siracusa. Non è escluso, dunque, che le tariffe a carico dei cittadini possano essere innalzate ulteriormente, dopo un incremento deciso a seguito di precise indicazioni, in passato, partite all’epoca dalla Corte dei Conti. Se palazzo Vermexio nota queste discrepanze tra entrate e spese per i singoli servizi è anche colpa di un anno difficile, il 2020, visti i minori trasferimenti da parte dello Stato e soprattutto visto il sensibile decremento del numero di utenti a causa dell’emergenza sanitaria, dei periodi di chiusura, delle misure restrittive anti-Covid.
Cosa voglia dire tutto questo in numeri lo spiega una delibera approvata dalla giunta retta dal sindaco, Francesco Italia nei giorni scorsi. Per fare un primo esempio, gli impianti sportivi producono entrate per 15 mila euro. Le spese però ammontano a oltre 853 mila euro. Cifre abbastanza sproporzionate. I parcheggi custoditi producono entrate per un milione e mezzo. Le spese da sostenere, tuttavia arrivano a oltre due milioni. Alla voce “mense scolastiche”, le entrate si aggirano intorno ai 312 mila euro. Ma quanto costano al Comune? 953 mila euro. La voce teatri ovviamente quest’anno non regala soddisfazioni in termini di entrate: solo 5 mila euro.
Pesano le vicende legate all’apertura degli asili nido comunali. Entrate, circa 300 mila euro. Uscite: poco meno di un milione. Se dovessimo parlare solo di rette, tuttavia, l’importo si fermerebbe a soli 10 mila euro. I restanti 290 mila euro circa sono, infatti, i trasferimenti regionali per la Prima Infanzia.
Case di riposo con 90 mila euro di entrate e 891 mila di uscite.
Un quadro, dunque, che certamente non rasserena al massimo e che, come la giunta fa presente nella delibera approvata, potrebbe comportare la decisione di innalzare le tariffe per rientrare meglio nella gestione dei servizi a domanda individuale.
Per avere una visione complessiva, le entrate dai servizi a domanda individuale sono calcolate in due milioni e 600 mila euro. Le spese, sette milioni di euro. Grado di copertura: 37,63 per cento.