Siracusa. Nuovo caso Covid alla Wojtyla, chiuso il plesso Tucidide: rinviate le convocazioni dei supplenti

Ancora una classe in quarantena all’istituto comprensivo Wojtyla di via Tucidide. La scuola oggi è rimasta chiusa per interventi di sanificazione straordinaria di tutti i locali scolastici. Con il nuovo caso Covid riscontrato, la dirigenza scolastica ha predisposto il provvedimento. Domani, le lezioni riprenderanno regolarmente. Gli altri due plessi utilizzati dall’istituto comprensivo, in via Tintoretto e in via Torino , sono regolarmente aperti anche oggi. A causa della chiusura del plesso centrale, annullate le convocazioni di supplenti per la scuola primaria prevista per questa mattina.




Frodi commesse in Polonia, 55enne si nascondeva a Siracusa: arrestata

Era ricercata perchè ritenuta colpevole di frodi commesse in Polonia. Da alcuni anni si nascondeva a Siracusa, in Ortigia. I carabinieri hanno arrestato la donna, disoccupata, 55 anni. E’ il risultato di una specifica e mirata attività info-investigativa svolta d’intesa con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (S.I.Re.N.E.) ed il collaterale S.I.Re.N.E. in Polonia.
La donna era ricercata dalle Forze di Polizia polacche per aver commesso frodi commerciali e nei suoi confronti era stato diramata in ambito Unione Europea una richiesta d’arresto provvisorio a scopo estradizione.

La donna è stata condotta nella casa circondariale di Piazza Lanza, a Catania. Di lei  si occuperanno i canali di cooperazione giudiziaria italo-polacchi . Prevista l’estradizione.




Siracusa. Drive-in tamponi scuole, tocca a Insolera, Alberghiero, Gagini e Quintiliano

Insolera, Alberghiero, Gagini e Quintiliano. Sono queste le scuole superiori coinvolte oggi nello screening per la verifica di eventuali casi di positivi tra la popolazione scolastica del territorio. Le operazioni all’ex Onp, dov’è allestito il Drive-in tamponi sono iniziate questa mattina con un certo ritardo rispetto ai martedì precedenti. La ragione è legata all’ondata di maltempo, particolarmente forte a ridosso delle nove, orario in cui normalmente vengono effettuati i primi tamponi rapidi. Convocati studenti, personale scolastico e famiglie, secondo quanto stabilito dai dirigenti scolastici dei singoli istituti. L’adesione resta, in ogni caso, volontaria. E’ possibile, dunque, decidere di non sottoporsi a tampone. Quelli che saranno effettuati, avranno esito immediato, dopo una decina di minuti. Come nelle precedenti occasioni, nel caso in cui l’esito di un tampone rapido dovesse essere positivo, la persona in questione sarebbe immediatamente sottoposta a tampone molecolare confermativo, così da far partire le procedure previste, con l’isolamento domiciliare e quanto ne consegue, anche in termini di ricostruzione della catena dei contatti.

Secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dall’assessore alla Protezione Civile, Sergio Imbrò, dopo le scuole superiori, anche le scuole medie dovrebbero essere coinvolte nello screening. Gli istituti comprensivi del capoluogo forniranno entro giovedì i loro elenchi. Forse sabato il primo appuntamento dedicato alle medie.




Siracusa. Cambi appalto, sciopero dei lavoratori Bng nella zona industriale

Hanno incrociato le braccia, questa mattina, i lavoratori della BNG, impegnati nella manutenzione edile dello stabilimento Eni Versalis di Priolo Gargallo. Un atto di solidarietà al personale non ancora assorbito nell’ambito della vertenza apertasi in giugno.
In quel periodo, la Solesi Spa aveva lasciato il contratto di manutenzione degli impianti, assegnato poi alla Bng Spa, con la quale le organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil avevano chiuso un accordo. Un “patto” che impegnava la Bng al totale assorbimento del personale uscente dal vecchio contratto. Ad oggi, però, rimangono senza lavoro a ben 5 mesi dal cambio appalto, il 25% degli operai.
“Questo appalto lasciato dalla precedente azienda dopo diversi mesi non ha permesso l’assorbimento di tutto il personale – dicono i segretari di Feneal e Fillea, Saveria Corallo e Salvo Carnevale e il referente territoriale Filca, Gaetano La Braca -. Quello della Bng è uno dei tanti casi qui nel Petrolchimico e la politica degli appalti va rivista altrimenti si fa solo macelleria sociale. Siamo alle solite. E come ogni cambio appalto i lavoratori sono coloro i quali ci rimettono. Cambia l’azienda ma il luogo di lavoro e il cantiere è sempre uguale. A questo punto non capiamo di chi siano le responsabilità – aggiungono i tre segretari -. C’è un rimpallo fra azienda e committente e questa cosa va a discapito dei lavoratori. In un periodo in cui gli stabilimenti vengono considerati priorità per lo Stato, affinché l’economia non rallenti a causa dell’emergenza sanitaria, non si può pensare di “sacrificare” alcuni lavoratori fino a pochi mesi fa in organico e oggi in attesa di risposte. Dopo cinque mesi, dunque, abbiamo deciso di rompere gli indugi e dire basta – chiosano Corallo, Carnevale e La Braca -. E questa sta diventando una vertenza simbolo perché il problema principale è proprio quello degli appalti. Chiediamo un cambiamento, basta con la politica del ribasso e procedere con gli affidamenti. Occorre discutere seriamente su come ridisegnare gli appalti in questa provincia. Non funziona più il ragionamento che fanno le committenti. Noi proseguiremo con le azioni di protesta fino a quando non ci sarà un significativo cambio di rotta”.




"Siracusa esclusa dai fondi del Recovery Fund, niente per il nuovo ospedale": l'ira di Vinciullo

“Tutte le province siciliane coinvolte per attingere ai fondi del Recovery Fund, esclusa quella di Siracusa”. Grida allo scandalo il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, che punta l’indice contro la Regione. “Per gli altri- ricorda l’ex presidente della commissione regionale Bilancio-  progetti faraonici e quasi sempre irrealizzabili, basti pensare all’aeroporto intercontinentale da realizzare fra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, o ad un centro Teatrale polivalente a San Giovanni La Punta. Siracusa, nulla, come fossa stata espulsa dalla Regione”. Secondo Vinciullo il Governo regionale “continua a dimenticare, in maniera ingenerosa ed offensiva, che la maggior parte delle sue entrate arrivano dalla nostra provincia, che per queste entrate paga ogni anno un prezzo in vite umane elevatissimo ed insopportabile”. Assurdo, per Vinciullo, che non sia stato inserito il progetto di realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, “che fra tutti questi progetti faraonici e fantasiosi, è l’unico in Sicilia che ha delle basi solide e certe per potere ottenere il finanziamento europeo”. L’ex parlamentare dell’Ars chiede un moto d’orgoglio della deputazione siracusana per “riavere equità e giustizia, come è nello spirito del Recovery Fund”. Non manca una nota polemica. “Siamo arcistufi -conclude Vinciullo- di questa classe politica parolaia e inconcludente che sta affossando la Sicilia”.




Noto. Truffa dello specchietto: 8 mesi ai domiciliari per un 72enne

Dovrà espiare 8 mesi ai domiciliari e pagare una multa di 150 euro. Gli agenti del Commissariato di Noto hanno eseguito un ordine di esecuzione per l’espiazione di una pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dii Torino, nei confronti di Michele Fiaschè, 72 anni.
L’uomo deve espiare 8 mesi per il reato di truffa pluri-aggravata, consumata nell’aprile 2010 . Si trattava della nota truffa dello specchietto.




Rubarono attrezzature da un terreno: denunciati due caminanti

Furto pluriaggravato in concorso, violenza e minaccia. Sfilza di accuse per due giovani di 19 e 21 anni, entrambi appartenenti ad una comunità nomade della zona sud. Lo scorso mese, i due, si sarebbero impossessati di tre smerigliatrici, rubandole da un appezzamento di terra. Si sarebbero, inoltre, sono avvalsi di una terza persona, costretta con la forza a farli salire a bordo della propria auto per raggiungere il terreno in cui perpetrare il furto. A ricondurre ai due giovani, anche le immagine estrapolate dalla polizia da un impianto di videosorveglianza, insieme a riconoscimenti fotografici.  I due caminanti sono stati denunciati.

 




VIDEO. Carrellati della differenziata svuotati in un'unica vasca: "Colpa di chi li usa come cassonetti"

Il video è stato girato un paio di giorni fa, nel cuore di Ortigia. La rabbia di chi lo ha realizzato, inizialmente indirizzata nei confronti dell’operatore incaricato della raccolta. Le immagini mostrano l’operaio della ditta svuotare nello stesso mezzo, senza alcuna differenziazione, i rifiuti contenuti nei carrellati, teoricamente ognuno destinato ad una tipologia specifica di rifiuti. Una scena che non ha tardato a destare scandalo e anche ira tra i cittadini, che hanno iniziato a chiedersi che senso abbia impegnarsi nella differenziata se alla fine tutti i rifiuti vengono trattati alla stessa maniera. Ed invece, su questo episodio, emerge una spiegazione differente, ma che provoca ugualmente fastidio, anche se a un’indirizzo diverso. Secondo quanto appurato dall’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri, infatti, i carrellati in questione sono quelli assegnati ad un bar, che tuttavia non è attualmente in attività. Bar chiuso, rifiuti non prodotti dall’esercizio pubblico in questione. “A questo punto è fin troppo evidente- spiega Buccheri- che qualcuno fa un uso improprio di quei carrellati, gettandovi all’interno rifiuti senza alcun tipo di selezione. Questo, del resto, emerge chiaramente da un’osservazione attenta del video e del contenuto degli stessi carrellati. Un esempio lampante è quello del carrellato del vetro. C’è tutto, fuorchè vetro”. Un’azione illecita, dunque, ma che viene compiuta da cittadini o operatori commerciali della zona (come emergerebbe da alcune tipologie di rifiuti rinvenuti all’interno). “L’operatore- spiega Buccheri- non ha altra scelta che mettere tutto insieme. Il problema si ripropone da un po’. Stiamo lavorando alla soluzione”.




Siracusa. Torna la Colletta Alimentare ma si dona tramite card: "Soluzione anti-Covid"

Una versione rivisitata e corretta, quest’anno, per la raccolta del Banco Alimentare. Appuntamento che non slitta, ma che viene organizzato in maniera del tutto diversa rispetto al consueto, vista la pandemia e l’impossibilità di svolgere la maggior parte delle azioni di solito previste. Non è possibile tenere dei volontari nei supermercati, non è possibile raccogliere gli alimenti acquistati, non è possibile inscatolare in loco. Ma la raccolta alimentare si farà ugualmente, da domani e fino al giorno dell’Immacolata. “Abbiamo studiato un modo che renda possibile la raccolta- spiega Fabio Prestia- I cittadini che, facendo la spesa, volessero partecipare alla raccolta di alimenti, troverà nei supermercati aderenti una card. Attraverso la tessera sarà possibile donare 2, 5, 10 euro e multipli. Mentre si paga la propria spesa, si aggiunge, dunque, la donazione scelta. La card è dotata di apposito codice a barre. In nessun modo, però- puntualizza Prestia- la donazione in denaro rimarrà denaro per noi. Con la cifra che accumuleremo, i supermercati ci daranno la relativa merce che sarà da noi richiesta sulla base delle esigenze degli enti caritatevoli del territorio che sono destinatari delle donazioni. Sarà un po’ come una sorta di “spesa sospesa, ma i soldi diventano spesa subito”. I supermercati aderenti sono Lidl, Penny Market, Eurospin e Decò.

 

 

 




Siracusa. I medici non ci stanno: "Usca distolte dal loro compito, cosi' salta il sistema delle cure Covid"

Una serie di aspetti da correggere subito nella gestione dei pazienti con Covid-19 posti in isolamento domiciliare. Il sistema inizia a vacillare e a dirlo sono i medici di base e i pediatri di libera scelta. Un allarme quello lanciato dalla sezione provinciale della Fimmg, la federazione italiana dei medici di medicina generale. Ne è presidente Riccardo Lo Monaco. Problemi seri, quelli evidenziati e per i quali, cosi’ come hanno fatto anche i pediatri, i medici di famiglia hanno chiesto una presa di posizione netta da parte dell’Ordine dei Medici, retto da Anselmo Madeddu. E la presa di posizione, in effetti, è arrivata. La questione riguarda la gestione delle Usca, le unità speciali di continuità assistenziale. Sono le squadre che si occupano della gestione dei pazienti Covid direttamente in casa loro. Un modo per evitare di ingolfare gli ospedali, che altrimenti non ce la farebbero, laddove le condizioni di salute dei cittadini consentano loro la gestione domiciliare delle cure. Eppure, secondo la denuncia dei medici, il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp utilizzerebbe le squadre in questione per fini diversi da quelli previsti dalle normative. “Vengono distolte dai loro compiti, impegnandole quasi totalmente in attività diverse, sotto la gestione del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione- scrive la Fimmg- Questo rende quasi impossibili le comunicazioni tra i medici di medicina generale e le stesse Usca”. La richiesta rivolta all’Asp è pertanto quella di “riportarle a quanto previsto e utilizzare per il resto il personale del Dipartimento. Momenti di tensione, dunque, all’interno dell’Azienda Sanitaria Provinciale, che si sono snodati a suon di documenti. Toni pacati ma parole più che chiare, condivise dall’Ordine dei Medici. “Le Usca- riconosce l’ordine professionale- hanno come funzione la gestione domiciliare dei pazienti con diagnosi e con possibile infezione da Covid-19”. I sintomatici rientrano tra quanti vanno curati, se possibile in casa.Gli asintomatici possono invece rientrare nell’ambito della prevenzione, secondo quanto posto in evidenza dai medici di base. Il rischio paventato dall’Ordine dei Medici è che salti il “sistema delle cure”. Le richieste sono diverse: l’aumento delle Usca, che nel distretto di Siracusa devono passare da due a quattro. Nel distretto di Noto, ne vengono richieste due (in luogo della sola unità in servizio). Calcoli effettuati sulla base della previsione di una Usca ogni 50 mila abitanti. Intanto si aggiungerà la nuova Usca I a quelle già operative. Si occuperà della zona industriale. Le squadre- questa la chiara richiesta- vanno esonerate dal compito di effettuare tamponi. Devono occuparsi solo della presa in carico dei pazienti”.

Dall’Asp sarebbe arrivata apertura in tal senso. Il sistema, insomma, dovrebbe essere rivisto nella direzione indicata dai medici di medicina generale prima e dall’Ordine dei Medici in seconda battuta.