Ipotesi "zona rossa" per un Comune del Siracusano: richiesta del sindaco a Musumeci

Il sindaco di Francofonte, Daniele Nunzio Lentini allarga le braccia e chiede l’istituzione della zona rossa. Sono già quattro i morti per Covid-19 a Francofonte, motivo di forte preoccupazione per il primo cittadino, che ieri ha scritto al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore alla Sanità, Ruggero Razza. Dopo l’ultimo decesso, vittima una donna morta all’ospedale Muscatello di Augusta, c’è apprensione anche per un altro cittadino di Francofonte, in Terapia Intensiva. Gli altri tre deceduti erano componenti dello stesso nucleo familiare.

Il sindaco chiede l’istituzione della zona rossa per tre settimane, così da riportare a zero la curva dei contagi. Accorta l’appello ai concittadini, affinchè ci si comporti in maniera impeccabile, per limitare quanto più possibile le occasioni di contagio. Il sindaco è stato chiaro: “Altrimenti- ha detto – non ne usciamo più”.

Se la richiesta fosse accolta, in Sicilia diventerebbero cinque le zone rosse. Francofonte si unirebbe  a Vittoria, Cesarò-San Teodoro, Bronte e Misilmeri. In Sicilia la situazione non è semplice e non è escluso che l’intera regione possa diventare “zona rossa”, soprattutto perchè i posti in terapia intensiva sarebbero già occupati per il 30 per cento.

Nelle prossime ore è attesa la risposta della Regione alla richiesta del sindaco di Francofonte.

 




Siracusa. Andirivieni di mezzi in piazza Duomo, il Comune ricorre ai dissuasori mobili

Stop agli accessi non autorizzati dei mezzi a motore in piazza Duomo e nelle aree limitrofe. Un fenomeno che, negli ultimi mesi, è stato segnalato più volte, non senza polemiche.  Il Comune ha  dunque deciso di adottare misure più incisive, visto il mancato rispetto di regole già in vigore. La scelta è stata, pertanto, quella di impedire “fisicamente” l’ingresso ai mezzi di chi non ne ha diritto/motivo. Il settore Mobilità e Trasporti, guidato dall’assessore Maura Fontana,  ricorre insomma ai dissuasori mobili. Alcuni di questi erano già stati apposti. Presentano, tuttavia, dei malfunzionamenti importanti e sistemi vetusti. Via, dunque, alla sostituzione. Lavori in corso in questi giorni, tanto che fino al 30 novembre ci saranno delle modifiche alla circolazione veicolare nelle aree adiacenti alla piazza della Cattedrale. Nel dettaglio, “fino al 20 novembre, come prevede una specifica ordinanza, in via delle Carceri Vecchie, vige il divieto di transito. I veicoli autorizzati che devono accedere a Piazza Duomo potranno farlo percorrendo via Pompeo Picherali che diventa, per il tale periodo, a doppio senso di marcia alternato. Dal 23 al 30 novembre, invece,  in via Pompeo Picherali, nel tratto interposto tra piazza Duomo e piazzetta San Rocco , vigerà il  divieto di transito, nel tratto interposto tra piazzetta San Rocco e largo Aretusa l’istituzione del doppio senso di marcia alternato solo per il transito locale. I veicoli autorizzati che accedono a piazza Duomo potranno uscire dalla stessa percorrendo piazza Minerva con obbligo di svolta a destra, all’intersezione con via Roma, su quest’ultima”.

L’assessore Fontana parla di “una regolamentazione più definita della viabilità nel centro storico. La disciplina definita dalle ordinanze è molto chiara ma c’è chi continua a non osservarle, pur essendo multati. A questo punto- aggiunge l’esponente della giunta Italia- si i interviene con sistemi che daranno al Comune la possibilità di far si che una piazza invidiata da tutto il mondo come piazza Duomo venga rispettata e goduta nella sua intera bellezza a beneficio di tutti i cittadini e dei turisti, che rimangono  allibiti di fronte allo spettacolo di mezzi che accedono di continuo , spettacolo a cui non è giusto rassegnarsi”.




Plasma iperimmune, appello del sindaco ai guariti dal Covid: "Donate, salverete vite"

“L’utilizzo del plasma iperimmune può fare la differenza e salvare vite umane”. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni lancia un appello ai suoi concittadini che hanno sconfitto il Covid-19 affinchè donino il loro plasma, contattando il Centro Trasfusionale dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, retto da Dario Genovese. “Donare il plasma è un gesto semplice-fa notare Gianni-  che può fare la differenza e può aiutarci a salvare delle vite. I pazienti colpiti da COVID che hanno ricevuto cure con plasma iperimmune – continua il sindaco  – hanno fatto registrare percentuali molto alte di guarigione, anche tra quelli ricoverati in terapia intensiva. In questo momento – conclude – alcuni nostri concittadini, e altra gente risultata positiva, hanno necessità di curarsi con il plasma. Invito per questo chi ha superato la malattia a compiere un atto di generosità, di altruismo e di responsabilità”.




Due rapine in una mattina: arrestato 35enne, rinvenuti anche gli abiti usati

E’ accusato di avere perpetrato due rapine, ad Avola e a Rosolini, entrambe il 25 agosto scorso. Ordinanza di custodia cautelare per Vittorio Piazzese, 35 anni, già noto alle forze dell’Ordine. Gli agenti del commissariato di Avola l’hanno raggiunto ieri sera, per notificargli il provvedimento, emesso dal Gip del tribunale di Siracusa. A carico dell’uomo, diversi elementi emersi dalle indagini di polizia giudiziaria condotta dagli investigatori del commissariato. Piazzese ,  la mattina del 25 agosto scorso, avrebbe avvicinato un addetto alle consegne che stava scaricando del pane presso un supermercato di Avola. Il presunto rapinatore, dopo aver minacciato l’autista, si sarebbe impossessato del furgone, con il quale l’impiegato stava espletando le consegne, fuggendo alla guida del mezzo.
Poco dopo, seconda rapina, questa volta ai danni dell’Eurospin” di Rosolini. In quella seconda occasione , armato di coltello, avrebbe minacciato la cassiera del supermercato facendosi consegnare l’incasso.
Una successiva perquisizione aveva consentito ai poliziotti di rinvenire gli abiti utilizzati dall’uomo durante le fasi della rapina.




Siracusa. Sit-in dei pensionati davanti al Vermexio: "Subito un tavolo sulle politiche sociali"

Protesta dei sindacati dei pensionati questa mattina in piazza Duomo. Sit-in davanti a palazzo Vermexio “contro il totale silenzio progettuale e organizzativo che avvolge il Distretto socio-sanitario 48 di cui il Comune capoluogo è il capofila”. Il sindacato dei Pensionati
unitario, reduce da due incontri ad Augusta e Canicattini Bagni, rispettivamente capofila del Distretto 47 e dell’Area Omogenea Distrettuale “Valle dell’Anapo”, torna a chiedere con forza un confronto con il sindaco, Francesco Italia “per comprendere cosa si è inceppato nel funzionamento di questo importante strumento di produzione di servizi in favore degli anziani, dei disabili, dei non autosufficienti, dei non abbienti e delle famiglie”.
“Ribadiamo la necessità di dare risposte all’intero territorio – affermano i tre segretari
generali Valeria Tranchina, Vito Polizzi ed Emanuele Sorrentino – In questo lungo periodo di
emergenza si stanno acuendo le difficoltà per alcune fasce della società. I Piani di zona, se attivati,
potrebbero dare risposte importanti. Invece possiamo soltanto constatare l’immobilismo attorno al
tema; un immobilismo che appare paradossale se si considerano i fondi a disposizione.
Siracusa, incredibilmente, non progetta e continua a non volersi confrontare con le forze
sociali – continuano i tre rappresentanti del sindacato unitario – Abbiamo più volte ribadito che
siamo a disposizione per contribuire alla individuazione delle emergenze e delle esigenze. Le
istituzioni locali devono rendersi conto che è imprescindibile avviare una contrattazione sociale
permanente.
Per questo – aggiungono Tranchina, Polizzi e Sorrentino – è ormai necessario un Tavolo
sulle politiche sociali che programmi, progetti e indichi la strada per intervenire sia in termini di
soluzioni sanitarie per il contenimento della diffusione del contagio pandemico, sia per risposte
sociali che non si traducano in termini economici e assistenzialisti. L’appello è rivolto al Sindaco
di Siracusa che sa benissimo di avere un potenziale economico notevole a disposizione grazie ai
fondi strutturali europei, nazionali e regionali da poter utilizzare nei Piani di zona. Basti pensare ai
tanti altri capitoli di spesa ma anche di entrata (Povertà, disabilità, dopo di Noi, politiche abitative,
immigrazione, etc.) che possono servire ad alzare la qualità della vita nei comuni aderenti al
Distretto e, aspetto non secondario che noi ripetiamo da tempo, possono creare occupazione
nell’ambito del Terzo settore.




Siracusa. Droga nascosta nei mobili di casa, ai domiciliari presunto pusher

Detenzione di droga. Arrestato con questa accusa il siracusano Salvatore Morale, 33 anni. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Siracusa, nel corso di uno mirato servizio antidroga, hanno iniziato ad indagare , dopo avere appreso della possibilità che l’uomo potesse essere in possesso di droga. Perquisizione all’interno della sua abitazione, dove, celati all’interno dei mobili, i carabinieri hanno rinvenuto  9 ovuli di hashish, del peso complessivo pari a 100 grammi circa; 4 dosi già confezionate di hashish; 1 bilancino di precisione, perfettamente funzionante e vario materiale atto al confezionamento; 1 coltello a serramanico. Quanto rinvenuto è stato sequestrato così come 70 euro, presunto provento di spaccio. L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Comitiva di giovani riunita per strada, intervengono le Volanti: erano in trenta

Erano in trenta, un gruppo di amici, si trovavano in via Cirinnà, dopo la mezzanotte. Segnalata la loro presenza al numero unico d’emergenza, sono intervenuti gli uomini delle Volanti. A carico di 5 giovani, inoltre, nella stessa serata, elevate sanzioni per avere violato le norme vigenti sul contenimento sanitario.




Siracusa Pride, appuntamento on line: "Identità ed emozioni in transito"

(cs) “Identità ed emozioni in transito” è questo il titolo del quinto appuntamento, venerdì 20 novembre alle ore 21.30, in diretta Facebook per il Siracusa Pride 2020 con le giornaliste Nadia Germano e Alessia Zeferino.

Una data, quella del 20 novembre che tutta la comunità LGBT non dimentica e non dimenticherà mai e che dal 1999 viene celebrata in oltre venti paesi per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio verso le persone transgender.

Il quinto appuntamento del Siracusa Pride 2020, infatti, si svolgerà proprio in occasione del TDoR (Giornata Internazionale dedicata alle vittime transfobia).

Ospiti dell’evento, costretto a diventare social per via del Covid-19, saranno l’attivista transgender Francesco Brodolini, la psicologa e psicoterapeuta, presidente dell’Associazione REA (Rete Empowerment Attiva) Maria Vittoria Zaccagnini, la presidente di Arcigay Siracusa Lucia Scale ed il presidente di Stonewall Siracusa Alessandro Bottaro.

<Sin dal giorno in cui nasce – dice il presidente di Stonewall Siracusa, Alessandro Bottaro – ogni essere umano impegna tutta la sua esistenza a costruire la sua identità, fisica, psicologica e sociale spendendo tutte le energie possibili affinché il “vestito” che indossa sia idealmente consono a ciò che la sua interiorità ambisce>.

<Le aspettative sociali, familiari ed i rigidi canoni binari – conclude Bottaro – non aiutano questi percorsi di crescita, anzi, troppe volte spingono le persone LGBT+ e le persone transgender in particolare, all’isolamento, al silenzio ed all’invisibilità, pena il discrimine, il bullismo e sovente le violenze che tutt’oggi si registrano quotidianamente in Italia e che vengono prese in carico dalle associazioni con la corretta informazione e il sostegno per affermare la propria identità>.

<Per troppo tempo le persone transgender – dice la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala – sono state considerate gli outsider di ogni categoria sociale ritrovandosi quasi impossibilitate a vivere in un corpo che non è il proprio il costante pregiudizio esterno>.

<Nel quadro generale europeo, l’Italia è ancora troppo indietro rispetto ad altri Paesi membri dove alle persone transessuali vengono riconosciuti maggiori diritti. E guardando all’ostruzionismo che la legge Zan, adesso approvata in parlamento con 265 voti favorevoli, 193 contrari ed un astenuto, contro l’omolesbobitransfobia è stata a lungo tempo ostacolata>.

Il Siracusa Pride 2020 è organizzato da Arcigay Siracusa e Stonewall in collaborazione con Amnesty International – Gruppo Italia 85, Arci, Arciragazzi Siracusa 2.0, Ass. Culturale A Bedda Sicilia, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Centro Antiviolenza Ipazia, CGIL, COBAS SCUOLA Siracusa, Giosef Siracusa, No all’Odio – Movimento di contrasto ai discorsi d’odio, R.E.A. – Rete Emporwerment Attiva, Rete Degli Studenti Medi, UIL, Unione Degli Studenti Siracusa e Zuimama Arciragazzi.




Siracusa. Appartenenti ai clan e percettori di reddito di cittadinanza: denunciati in 24

Avrebbero percepito indebitamente oltre 200 mila euro in reddito di cittadinanza, di cui sarebbero stati percettori. Si tratta di 24 persone, 11 delle quali componenti di clan mafiosi locali. Al termine di un’indagine specifica, la Guardia di Finanza del Comando provinciale di Siracusa hanno denunciato le persone in questione.
Il servizio nasce da una mirata attività informativa: nel corso del monitoraggio è stata individuata una platea di soggetti che ha omesso di dichiarare situazioni causa di esclusione dall’accesso alla  misura di sostegno.
Per poter percepire il reddito di cittadinanza, occorre non avere problemi con la giustizia nel senso di : stato di detenzione e, più in generale, di condanne definitive intervenute nei 10 anni precedenti di chi ne fa richiesta. Se ad essere sottoposto a detenzione o condanna è invece un componente del nucleo familiare del richiedente,  il sostegno economico è ridotto secondo parametri prefissati dalla norma.

Le Fiamme Gialle hanno controllato 100 nuclei familiari residenti nella provincia.
Nel corso delle indagini sono stati smascherati 24 soggetti che hanno indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza. Nel dettaglio,  3 non hanno comunicato l’intervenuta carcerazione;
3 non hanno comunicato la sussistenza di condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta; 13 familiari di detenuti hanno omesso di indicare, nelle istanze per il beneficio, la condizione detentiva del componente del proprio nucleo familiare ottenendo un sostegno economico senza riduzioni; 5 familiari di condannati non hanno comunicato la sussistenza di condanne definitive di un componente del proprio nucleo familiare.
Tra i detenuti, di cui 11 appartenenti a noti clan della provincia, risultano soggetti sottoposti a misura restrittiva per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e rapina.
Tutte le posizioni illecite sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Siracusa per aver fornito dichiarazioni false e omesso informazioni dovute in sede di richiesta del Reddito di cittadinanza e, contestualmente, all’INPS per la revoca e il recupero del beneficio economico .
L’importo complessivo delle somme indebitamente elargite dall’INPS, di cui è stato chiesto il recupero, ammonta a oltre 200 mila euro: sarà interrotta, nel contempo, l’erogazione del sussidio che avrebbe altrimenti comportato, fino al termine del periodo di erogazione della misura, un’ulteriore perdita di risorse pubbliche di circa 135 mila euro.




Siracusa. "Alunni positivi ma le classi dei fratellini restano aperte", la preoccupazione delle mamme

“Incongruenze nel percorso di tracciamento della catena dei contatti dei positivi nelle scuole”.  Protestano i genitori di alunni che frequentano diversi istituti comprensivi del capoluogo. La questione che pongono è legata ai protocolli stabiliti per il tracciamento dei contatti in caso di positivi al Covid-19. Tra le vicende al centro dell’attenzione delle famiglie, quella relativa- ma è solo uno dei tanti esempi- al caso di positività di un alunno e di un docente del comprensivo Archimede di Siracusa. Classe in quarantena, come previsto. E fin qui, nessun problema. Nessun intervento previsto per la classe del fratellino dell’alunno contagiato. Il piccolo frequenta la scuola dell’Infanzia. Su questo aspetto si concentra la preoccupazione dei genitori dei compagnetti . Una riflessione, più che altro, visto che è il Ministero a stabilire l’iter da seguire.  “Secondo noi non è razionale questo modus operandi -tuona una mamma- I bambini più piccoli stanno in classe senza mascherina, avendo meno di sei anni. Il distanziamento è previsto e gli insegnanti fanno di tutto per garantirlo. E’ anche vero che bambini così piccoli facilmente si ritrovano a compiere gesti tutt’altro che anti-covid- E’ un attimo. Tutto ciò per dire che sarebbe opportuno agire diversamente in casi come questi, ponendo in isolamento anche i compagni dei fratellini” .  A fronte di una reazione emotiva comprensibile, le indicazioni per la gestione dei focolai sono chiare, spiegate tanto dal Ministero dell’Istruzione quanto dall’Istituto superiore della Sanità: il contatto stretto di contatto stretto resta fuori dall’indagine epidemiologica. “Un errore madornale-proseguono ancora i genitori- In questo modo ci ritroveremo presto di fronte a situazioni assolutamente fuori controllo. Si intervenga subito con le modifiche opportune”. La dirigente, Giusy Aprile, ha comunque disposto interventi di sanificazione dei locali. A quelli ordinari si aggiungono quelli straodinari.  La scuola è anche dotata di sanificatori a raggi ultravioletti.

foto esemplificativa dal web