Siracusa. Dissequestrato il canile Piccolo Panda: "Il Comune non paga da 20 mesi"

Dissequestrato il canile Piccolo Panda di contrada Dammusi. Il provvedimento era stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Siracusa su esposto del Comune. Sigilli apposti l’11 dicembre del 2019.  Nei giorni scorsi, l’ordinanza di dissequestro. A darne notizia è l’l’Associazione “Gli amici della natura” – attuale gestore della struttura. “Il Tribunale Penale di Siracusa in funzione del Giudice del riesame – in attuazione dei principi di diritto evidenziati dalla Suprema Corte di Cassazione – spiega l’associazione- su ricorsi proposti dall’Avvocato Marzia Capodieci del Foro di Siracusa, ha confermato il dissequestro della struttura adibita a canile, ordinandone la restituzione al rappresentante legale dell’Associazione “Gli amici della natura”. – puntualizzazione dell’associazione- Si precisa che durante tutto il periodo “Gli amici della natura” hanno comunque continuato ininterrottamente a svolgere il servizio di custodia, mantenimento in vita e cura dei cani randagi per conto del Comune di Siracusa, nonostante l’Ente da ben venti mesi non paghiper il servizio svolto in suo favore”.




Vince la tradizione: i siracusani non rinunciano alle zeppole di San Martino: code davanti ai panifici

I siracusani non hanno rinunciato alla tradizione. Le restrizioni legate al contenimento del Covid-19 non hanno fatto da deterrente al consumo, ieri sera, San Martino, delle tradizionali zeppole e crispelle. Per i panifici, i bar, i laboratori si è trattato di una piccola boccata d’ossigeno, per certi versi inaspettata. In tanti, infatti, avevano preparato una quantità di prodotto di gran lunga inferiore rispetto allo scorso anno, ipotizzando un calo consistente, vista la situazione. Ed invece non è stato così. Se da un lato c’è da dire “per fortuna”, dall’altro non sono mancati gli assembramenti davanti agli ingressi dei locali pubblici. Il servizio di asporto è, com’è noto, consentito. Vietato, invece, stazionare tutti insieme e a distanza ravvicinata , anche se in attesa del proprio turno. Da questo punto di vista, siracusani indisciplinati, come testimoniano le segnalazioni di quanti, invece, hanno deciso di mantenersi a distanza, pur volendo approvvigionarsi del tradizionale cibo di San Martino. Alcuni gestori dei locali hanno tentato di mantenere quanto possibile una fila ordinata. Tante le sollecitazioni in tal senso, a volte accolte, altre ignorate. Come sempre sarebbe l’equilibrio a far funzionare tutto meglio e a non creare, altro aspetto che, seppur marginale, rientra nel concetto di qualità della vita, diatribe tra cittadini: tra quanti pretendono che anche gli altri indossino la mascherina, come legge vuole e quanti, al contrario, rivendicano il presunto diritto di fare come ritengono più opportuno per se stessi.

Il dato positivo, a bilancio delle ultime 24 ore, è dunque la giornata buona per tanti esercenti e artigiani locali che stanno subendo una pesante ripercussione economica a causa della pandemia e forse, almeno in parte, anche a causa di qualche cittadino che non comprende che, non rispettando le regole, danneggia anche i commercianti e l’economia locale, rendendo più probabili ulteriori misure restrittive.




Siracusa. Decreto Ristori bis,Ficara (M5S): “Contributi a fondo perduto per altre categorie”

(cs) Nel Decreto Ristori bis sono state inserite altre categorie rimaste fuori dai contributi a fondo perduto di metà ottobre. Così anche le aziende del trasporto turistico (bus) potranno adesso accedervi. “E’ il risultato di un lavoro condotto in queste lunghe settimane, d’intesa anche con la rappresentanza siciliana del comitato nazionale che riunisce le imprese del settore”, spiega il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s), vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera. “Ringrazio il viceministro Cancelleri e il sottosegretario Margiotta che hanno subito mostrato di comprendere la necessità di perorare una simile istanza”.
Intanto, nel Decreto Ristori bis sono stati inseriti anche altri 300 milioni di euro per il Trasporto pubblico locale. “I primi 100 milioni potranno essere utilizzati per servizi aggiuntivi per fronteggiare le esigenze derivanti dall’attuazione del dpcm, in particolare per il trasporto scolastico, e gli altri 200 per ripianare le perdite. Le risorse stanziate devono però essere utilizzate da Regioni ed enti locali senza altri ritardi. Si tratta di una misura importante che si va ad aggiungere al miliardo già stanziato quest’anno”, ricorda Ficara.
“Il settore dei trasporti è stato duramente colpito dagli effetti della pandemia, e ristori importanti sono stati previsti anche per le attività dei servizi di radio taxi, servizi per i trasporti eccezionali e Nca (Non classificati altrove). Abbiamo fatto il possibile per rispondere a tutte quelle categorie che, più di altre, stanno pagando un prezzo altissimo alla pandemia”.




Palazzolo. Il sindaco Gallo chiude le scuole da domani fino al 25 novembre

La decisione è stata assunta in tarda mattinata. Dopo avere disposto la chiusura per la giornata di oggi del plesso Fava, per via di un presunto positivo al Covid-19, il sindaco, Salvatore Gallo ha deciso di adottare analoga precauzione per tutte le scuole, pubbliche, private e paritarie del territorio comunale. Chiusi, dunque gli asili nido, come la scuola dell’Infanzia, le elementari e le medie. Da domani al 25 novembre, alunni e insegnanti saranno a casa, probabilmente lavorando con la Dad, la didattica a distanza. Una decisione assunta  a seguito dell’aumento del numero dei contagi. Gallo ha spiegato che nel giro di una settimana, i positivi al Covid-19 a Palazzolo sono pressochè raddoppiati, tanto da poter parlare di “aumento esponenziale”. Il primo cittadino ha anche spiegato che l’intenzione è quella di proteggere al massimo “gli stessi bambini, molti dei quali con fragilità e affetti da disabilità, oltre a genitori e nonni, soggetti a forme particolarmente aggressive”.
Atteso per oggi anche il provvedimento di sospensione del mercato settimanale.




Siracusa. Covid, il vice presidente dell'Ordine dei Medici: "I nostri ospedali rischiano il collasso"

“Una situazione critica nel nostro territorio, con gli ospedali che non possono accogliere pazienti che sarebbe bene tenere ricoverati e che vengono rimandati a casa anche con polmoniti acclarate, perchè serve garantire i casi ancor più gravi”. Il vice presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni Barone non nasconde la sua preoccupazione, come l’Ordine dei Medici nazionale sta rendendo chiaro nelle scorse ore. “In Sicilia siamo messi male quanto gli altri- prosegue Barone- Faccio l’esempio della provincia di Ragusa, che versa in una situazione di criticità estrema, soprattutto nell’area di Vittoria” ma non si ride nemmeno nella nostra provincia. Un problema anche di organizzazione. “Il territorio- tuona Barone- non è stato coinvolto nei cosiddetti tavoli di concertazione e criticità”. Per quanto concerne la Medicina di Base, Barone assicura che “ci siamo organizzati bene. Il sistema regge, ma reggerà fino a quanto la pressione non sarà eccessiva. Se dovesse diventarlo, servirebbero più energie e più persone, aspetto che manca. A rischiare di scoppiare è pertanto la struttura ospedaliera, che si riempie”. Alcuni problemi sarebbero ancora irrisolti. “Mancano i dispositivi, ad esempio, per poter andare a casa dei pazienti in dimissioni protette. Solo le Usca possono farlo”.  Barone torna poi  sul mancato allestimento di un Covid Center a Siracusa, un errore a suo parere. “Sono state, inoltre, distolte risorse dai rispettivi reparti. Si tratta di medici, magari otorini o oculisti,  cooptati per essere impiegati in reparti Covid nonostante la loro specificità sia del tutto differente- continua- Stiamo piangendo venti anni di errori e di mancati investimenti”. Il vice presidente dell’Ordine dei Medici ricorda come , dopo il lockdown, in provincia si sia arrivati a contagi “zero”. “Forse è l’unica strada da tornare a percorrere- conclude Barone- e mi chiedo come si possa ancora dare voce a persone senza competenze che continuano a negare l’esistenza del virus o comunque la serietà del problema”.

 




Nuovo focolaio Covid-19 a Floridia: 25 positivi in casa di riposto, tra operatori e ospiti

Ancora un focolaio in una casa di riposo per anziani. Dopo il doppio caso di Noto tocca adesso a Floridia dove 19 ospiti di una struttura sono risultati positivi al covid. Contagiati anche 6 operatori. “Il totale dei soggetti positivi al Covid19 sul territorio comunale è pari a 70, in crescita rispetto ai giorni scorsi. Il dato è comprensivo anche delle positività riscontrare all’interno dell’istituto Don Orione, in cui la situazione è sotto controllo e i positivi stanno tutti bene. Il totale dei soggetti in isolamento fiduciario è pari 13″, spiega il sindaco di Floridia, Marco Carianni.
A Floridia è accesso anche il fronte scuole, dopo alcuni casi che hanno interessato gli istituti comprensivi Quasimodo e Volta. Si stanno cercando locali per i tamponi rapidi dello screening regionale. Esclusa al momento dal primo cittadino l’eventualità di chiudere le scuole.




Palazzolo. Covid-19, Gallo: "Aumento esponenziale, servono decisioni drastiche"

Erano venti, alle 19,30 di ieri, i positivi al Covid-19 a Palazzolo. Un dato che nelle prossime ore probabilmente subirà delle variazioni, per via di ulteriori tamponi effettuati nei giorni scorsi. Il sindaco, Salvo Gallo, non nasconde la propria delusione per il comportamento dei cittadini, non solo i residenti nel Comune che amministra. “Purtroppo l’andamento è mondiale- spiega Gallo- Ci stiamo comportando male, stiamo sottovalutando questa seconda ondata, che è solo all’inizio. Lo scenario che dobbiamo immaginare ci proietta a gennaio o febbraio. Se il virus si comporta come le influenze stagionali, nel cuore dell’inverno sarà davvero una situazione drammatica. La gente muore anche adesso. Qualcuno si ostina a non capire, a negare. Siamo quasi in saturazione, mi chiedo cosa ci possa mai essere da negare. Quello che capisco, piuttosto- prosegue- è la difficoltà del Governo a gestire tutto questo. Non posso comprendere, invece, gli assembramenti per strada e al contempo le code per i posti letto che mancano e per il personale che non è in numero sufficiente”. A Palazzolo, si registrano anche un paio di casi gravi. “Sono pazienti purtroppo ricoverati in ospedale- dice ancora il primo cittadino- Se è stato fatto un lockdown quando eravamo ancora in una fase embrionale, il Governo dovrà decidere nei prossimi giorni di assumere una posizione netta, una decisione drastica. Non c’è più tempo da perdere”. Intanto nei giorni scorsi, a Palazzolo, sono stati effettuati degli screening su alcuni insegnanti. “Da quando è iniziato l’anno scolastico  in Italia- prosegue il sindaco- c’è stato un aumento dei contagi ma non è stato studiato un piano B. I sindaci non possono che attenersi alle disposizioni”.




Siracusa. VIDEO. Sequestrato il palazzo "centrale della droga" di piazza San Metodio: restituito al Comune

Sequestro preventivo di un immobile in piazza San Metodio. Era occupato abusivamente ed utilizzato come centrale dello spaccio. L’intervento è stato affidato agli uomini della Squadra Mobile su delega della Procura della Repubblica.
L’abitazione sequestrata era stata oggetto di numerosi interventi della Polizia nei mesi scorsi. In ogni occasione i poliziotti erano riusciti a recuperare stupefacente . Un luogo ben protetto, vigilato con un sofisticato sistema di telecamere di videosorveglianza, organizzato al meglio.  L’apparato permetteva  di anticipare  l’intervento della polizia e di predisporre, pertanto, quanto serviva per farla franca. In quell’immobile sono stati effettuati anche diversi arresti nei mesi, oltre ai sequestri di droga, ingenti quantità in cinque mesi circa. Diverse le telecamere sequestrate, i monitor che presidiavano l’attività di spaccio. Rimosse le inferriate a protezione del fortino della droga.
L’abitazione è stata affidata, infine, all’Ente proprietario, cioè il Comune di Siracusa.




Siracusa. Drive-in tamponi, screening al via la settimana prossima in città

Drive-in tamponi anche a Siracusa. Lo screening nelle scuole partirà la prossima settimana. Ad annunciarlo su FMITALIA, il sindaco, Francesco Italia. Per le scuole superiori, allertata l’ex Provincia regionale, che ha competenza in materia. “La Protezione civile e i Vigili Urbani sono pronti- assicura il primo cittadino- e già la scorsa settimana ho allertato gli assessori Sergio Imbrò e Andrea Buccheri”. Laddove possibile, i tamponi saranno effettuati “in loco”. Nel caso in cui, invece, non sarà possibile, sarà utilizzata l’area attrezzata dell’ex Onp.

L’operazione in Sicilia riguarda i centri con popolazione superiore ai 30 mila abitanti. Primo comune in provincia, Avola. Si procederà al prelievo del campione mediante test rapido che, in caso di positività, verrà ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma, come previsto dai protocolli sanitari vigenti.

Attenzione puntata in particolar modo, dunque, sulla popolazione studentesca e comunque scolastica. L’adesione alla campagna è su base volontaria.

Sguardo ancora puntato, inoltre,  sulla Casa del Pellegrino. Italia ha ribadito all’Asp l’immediata disponibilità  della struttura nel caso in cui dovesse servire per esigenze legate all’emergenza sanitaria da affrontare.

Secondo i dati aggiornati a ieri e forniti dall’Asp, nel capoluogo i soggetti positivi sono 359. In provincia il numero sale a 963, con un incremento rispetto alle 24 ore precedenti di 42 positivi, guariti 2 e 422 tamponi processati. Il dato oggi subirà una variazione, con l’aggiornamento previsto in giornata.



Rabbia Vinciullo: "Tamponi drive in, Avola più brava di Siracusa. Colpa del Comune"

“Siracusa non compare tra i 23 comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti in Sicilia in cui si parte coni tamponi rapidi “drive in” oggi e domani”. L’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo grida allo scandalo. Lo screening di oggi e domani non sarà effettuato nel capoluogo. In provincia, via, invece, ai tamponi rapidi in auto ad Avola.
“Sono stati chiamati a collaborare i presidi, in modo che docenti e non docenti, studenti e studentesse  con le loro rispettive famiglie, su base volontaria, possano avere accesso ai “drive in” allestiti nei siti individuati dalle Amministrazioni Comunali di concerto con le Asp- spiega Vinciullo –
Tutti i capoluoghi si sono fatti parte attiva, mettendo a disposizione dei siti onde poter consentire ai
rispettivi cittadini di essere sottoposti all’esame gratuito, tranne quello di Siracusa”. Una lacuna che secondo l’ex parlamentare regionale dovrebbe far sentire in difetto sindaco e assessori, di cui chiede le dimissioni. “Attaccati come sono alla poltrona- tuona Vinciullo- i nostri amministratori comunali
continueranno a gestire l’effimero, pubblicando sui propri siti social i dati della pandemia, per
dimostrare di esistere, mettendo invece in luce una totale incapacità ad affrontare e risolvere i
problemi reali e i bisogni dei cittadini”.

Secondo quanto annunciato dal sindaco, intanto, la prossima settimana anche a Siracusa dovrebbero partire i tamponi “drive in” nelle scuole o, laddove non possibile, all’ex Onp.