Piano Covid-19, l'Asp chiarisce: "I posti letto al Trigona attivati all'occorrenza"

“Saranno attivati man mano che se ne dovesse manifestare la necessità i posti letto previsti all’ospedale Trigona di Noto per l’emergenza Covid-19”. La precisazione arriva dal direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale, Salvatore Lucio Ficarra, che così replica ad alcune polemiche divampate in questi giorni , soprattutto attraverso i social. “Il Piano Covid-19 dell’azienda- spiega il general manager- è stato ben interpretato dal sindaco, Corrado Bonfanti. Vuol dire che con la stessa logica degli altri ospedali della provincia, i 36 posti letto previsti all’ospedale Trigona di Noto saranno attivati man mano che se ne manifestasse la non auspicata necessità, mentre sono in fase di attivazione, non appena arriva personale e attrezzature, due posti di terapia intensiva”. Alcune attività sono invece state sospese, “per potere andare incontro al contrasto della patologia più pericolosa. Il tutto -chiarisce Ficarra- nelle more della messa in funzione del primo piano della struttura che, non essendo un albergo ma un ospedale, deve necessariamente essere rimesso in funzione”. Infine un chiarimento ulteriore. “Gli altri reparti del Trigona sono previsti dalla rete regionale che l’Azienda sanitaria non ha il potere né la volontà di modificare avendo, com’è noto-conclude il direttore-  già presentato il piano per l’assegnazione ai privati accreditati di parte dell’ospedale temporaneamente sospesa per l’emergenza in corso”.




Floridia. Mascherine a prezzi esorbitanti: denunciati titolari di una ferramenta

Vendevano mascherine protettive ad un prezzo spropositato rispetto a quello di mercato. I carabinieri hanno denunciato i proprietari di una ferramenta di Floridia. A fare scattare il controllo, la testimonianza di un cittadino, che dopo avere acquistato le mascherine, ha raggiunto la locale Tenenza per sporgere denuncia, esibendo lo scontrino fiscale rilasciato. Nel dettaglio , le mascherine chirurgiche venivano vendute al prezzo rincarato di 10 euro e quelle modello FFP2 ad un prezzo rincarato di 30 euro.




Sortino. Coronavirus, nuovi interventi di sanificazione in zona San Pietro

Nuovi interventi di sanificazione nella zona di San Pietro, a Sortino. Li ha disposti il sindaco, Vincenzo Parlato per il primo pomeriggio di oggi, nell’ottica del contenimento del rischio di contagio del Coronavirus. L’avvio è previsto per le 14. Gli interventi riguarderanno strade e marciapiedi. Nel dettaglio, le strade interessate dall’intervento sono: Via Monti Via Carducci Via U. Foscolo Via G.di Vittorio Via Pirandello Via Giovenale Via Catullo Via Roma Via Collegio Via Aspromonte Via Cialdini Via S.Pietro Via Donizetti Via Borromeo Via Bentivoglio Via Rocco Pirro Via Torino Via Leonardo da Vinci Via Giovanni XXXIII Via Garibaldi Via Maddalena Via Vincenzo Magnano Via Pantalica Via San Paolo Via XXV Aprile Piazza S.Pietro Strada Asilo Pantalica. I cittadini sono invitati a non lasciare le auto in sosta lungo le strade indicate per non ostacolare le operazioni.




Siracusa. Covid-19, circolo privato aperto nonostante il divieto: tre denunciati

In un circolo privato, aperto nonostante il divieto. In tre, il proprietario e due avventori, sono stati scoperti dai carabinieri della Stazione di Ortigia, nell’ambito  dei controlli avviati per garantire il rispetto delle disposizioni impartite dal Governo per contrastare la diffusione del coronavirus. I tre sono stati denunciati per la violazione dell’art. 650 del Codice Penale. Avviata la richiesta di sospensione dell’attività .




Siracusa. Decreto Cura Italia, la delusione dei commercialisti: "Solo palliativi"

Profonda delusione per le misure contenute del decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza economica oltre che sanitaria. La esprime l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa dopo avere preso visione del provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
“Il Provvedimento dispone il rinvio dei versamenti del 16 marzo scorso di imposte e contributi sino al 20 marzo per i soggetti con fatturato superiore a 2 milioni di euro e sino al 31 maggio 2020 per tutti gli altri-premette il presidente, Massimo Conigliaro- Con riferimento alle entrate tributarie e non tributarie, sono sospesi i termini dei versamenti, scadenti nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione.
E’ prevista inoltre la possibilità di fruire della Cassa Integrazione per i datori di lavoro costretti a sospendere l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza, decorrenti dal 23 febbraio 2020, per una durata massima di nove settimane”. Insufficiente per i professionisti siracusani
“Siamo consapevoli dell’emergenza sanitaria e delle priorità in campo medico, conosciamo i vincoli di bilancio e la situazione dei conti pubblici-spiega Congiliaro-  abbiamo presente che lavorare in emergenza non è affatto facile e non è questo il tempo delle polemiche, tuttavia non possiamo esimerci dal rilevare che il Decreto Cura Italia, per quel che concerne l’aiuto all’economia, agli imprenditori, ai professionisti ed in generale ai settori produttivi del paese, risulta a dir poco deludente. Peraltro, prevedere, a termini ormai scaduti, il rinvio di soli quattro giorni dei versamenti per le aziende con ricavi sopra i 2 milioni di euro ha il sapore della beffa. Inoltre, in cosa consiste realmente l’aiuto se i versamenti sospesi fino al 31 marzo per tutti gli altri soggetti dovranno essere poi versati entro il 31 maggio in un’unica soluzione o, al massimo, in cinque rate mensili ?
Ad esempio, se un’impresa del settore turistico-ricettivo subisce una perdita di fatturato a causa del crollo delle prenotazioni e della chiusura dell’attività, come può immaginarsi che in circa due mesi ( sempre sperando che l’emergenza finisca a marzo) possa recuperare le perdite pregresse e versare le somme all’erario e agli enti di previdenza?
Appare altresì palese la disparità trattamento contenuta nella previsione di un sostegno una tantum di 600 euro ai liberi professionisti iscritti alle gestione separata dell’INPS e non anche a tutto il mondo delle professioni ordinistiche (dottori commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro, avvocati, ecc.), anch’essi danneggiati dalla pandemia ma che rimangono quotidianamente impegnati nel fornire informazioni a contribuenti e imprese sulle norme entrate in vigore di non facile comprensione e sulle possibili agevolazioni fiscali, previdenziali e finanziarie loro spettanti .
Anche le disposizioni in materia di lavoro presentano criticità.
Il divieto di licenziamenti per ragioni economiche per 60 giorni imposto alle imprese appare infatti del tutto irrazionale, soprattutto per le piccole attività chiuse per decreto: per esse gli incassi sono pari a zero e senza una prospettiva a breve di ripresa l’avvio di una procedura di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) rappresenta esclusivamente un ulteriore onere che difficilmente potrà essere sostenuto. Sempre in tema di CIG per le aziende con più di 5 dipendenti permane comunque l’obbligo di informazione, consultazione ed esame congiunto con i sindacati da concludere anche in via telematica entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva, creando ulteriore disagio alle aziende. Insomma – conclude il Presidente dell’Ordine Massimo Conigliaro – serviva una cura da cavallo ed è arrivata una cura palliativa”.




Siracusa. Coronavirus, il sindaco "chiude" la pista ciclabile: "Vietate attività ricreative"

Chiusa la pista ciclabile. Ordinanza del sindaco, Francesco Italia che ne vieta l’utilizzo, visto che il decreto del premier Giuseppe Conte “Io resto a casa” e le raccomandazioni sui comportamenti da adottare non sono risultati sufficienti a far comprendere ad alcuni cittadini che, durante l’emergenza Coronavirus, occorre stare in casa ed evitare tutte le attività non necessarie. Fino al 3 aprile, secondo l’ordinanza firmata oggi dal primo cittadino, dunque, risultato vietate le attività ricreative sulla pista “Rossana Maiorca”, che siano passeggiate o che sia jogging, anche nel caso in cui questo avvenga in solitudine, senza, cioè, altre persone. Non rientrano nel divieto i mezzi autorizzati per ragioni di igiene e sicurezza. Nelle scorse ore il primo cittadino aveva disposto la chiusura dei parchi comunali recintati.




Coronavirus: restano 21 i positivi in provincia di Siracusa, 10 i ricoverati

Restano 21 i casi di Covid-19 in provincia di Siracusa. I ricoveri sono 10, nei restanti casi, si tratta di pazienti posti in isolamento domiciliare. Questo il quadro aggiornato ad oggi, 17 marzo, secondo quanto comunicato dalla Regione Sicilia.  In Sicilia in totale sono 237 i casi positivi registrati dall’inizio, di cui 114 ricoverati (28 in terapia intensiva), 112 in isolamento domiciliare, otto guariti e tre deceduti. Questa la divisione nelle varie province: Agrigento, 22; Caltanissetta, 4; Catania, 108; Enna, 8; Messina, 16; Palermo, 40; Ragusa, 4; Siracusa, 21; Trapani, 14. Prossimo aggiornamento nel primo pomeriggio di domani.




Coronavirus in Sicilia, i contagi arrivano a quota 237: 24 in più di ieri

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.916, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 237 campioni (24 più di ieri).
Sono i dati siciliani dell’emergenza Coronavirus aggiornati alle 12 di oggi e pubblicati dalla Regione. 
Risultano ricoverati 114 pazienti (21 a Palermo, 53 a Catania, 10 a Messina, 2 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 6 a Enna, 2 a Ragusa, 10 a Siracusa e 7 a Trapani) di cui 28 in terapia intensiva, mentre 112 sono in isolamento domiciliare, otto sono guariti (tre a Palermo, due ad Agrigento, uno a Enna, Messina e Ragusa) e tre deceduti. Il prossimo aggiornamento è atteso per domani domani. Lo comunica la presidenza della Regione, Nello Musumeci.
Per ulteriori approfondimenti, si può visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.
Si ricorda che il comma 2 dell’articolo 2 del decreto dei ministri dei Trasporti e della Salute ha previsto la sospensione del trasporto marittimo dei viaggiatori da e per la Sicilia. Eventuali deroghe, per motivi di necessità, lavoro o salute, possono essere concesse solo dal presidente della Regione Siciliana. Per questo motivo è stato creata una mail alla quale far pervenire le eventuali richieste: dipartimento@protezionecivilesicilia.it.




Siracusa. "Carenza di mascherine e presidi al Pronto Soccorso", allarme dei soccorritori. IL VIDEO

“Al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I mancano mascherine, mancano presidi, i soccorritori del 118 hanno divise di 10 anni fa. Non è possibile fronteggiare così un’emergenza sanitaria di questa portata”. Nuovo appello del segretario territoriale Fsi-Usae, Renzo Spada. In un video si rivolge al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e alle altre istituzioni. “Evitiamo che tutto questo diventi una diffusione incontrollabile-dice il rappresentante sindacale-  Si tutelino gli operatori sanitari che sono in prima linea ma non hanno materiale per proteggersi adeguatamente. Un problema reale, da risolvere subito”.  Nelle sue parole, forte preoccupazione per quelle che definisce una situazione particolarmente grave. “Ho visto un suo messaggio in cui sostiene che il rischio è concreto e che la superficialità  è un male contagioso. Che questo è un fenomeno di cui non conosciamo l’evoluzione. Più volte -prosegue Spada- avete invocato il senso di responsabilità dei siciliani. In qualità del sindacato della sanità che rappresento, voglio richiedere un ulteriore impegno oltre a quanto sta già facendo su tutti i fronti per il contrasto all’emergenza”. La richiesta è quella di risolvere il problema di “medici, infermieri, autisti soccorritori del 118, dopo la positività di un medico di Cardiologia. Questo sta allarmando tutti e il fenomeno sta andando avanti, anche se in Sicilia lentamente e speriamo si fermi quanto prima. A Siracusa -entra nel dettaglio il sindacalista dei sanitari- mancano al Pronto Soccorso mascherine ed altro materiale. I ragazzi del 118 sono quelli che arrivano per primi quando ci sono sospetti di coronavirus e hanno ancora divise di 10 anni fa. Dotiamoli subito di materiale, anche attraverso le aziende che lo producono e che ne avrebbero già una sufficiente quantità disponibile”.




Siracusa. Presidi sanitari e mascherine, donazioni dall'Ong Aita Mari e dalla Comunità Cinese

Presidi medici al Comune di Siracusa e all’Asp. E’ la donazione che l’Ong Aita Mari (Salvamento Maritimo Humanitario) attualmente nel mare siracusano, ha annunciato di voler effettuare per dare un supporto al territorio durante l’emergenza Coronavirus. I responsabili dell’organizzazione non governativa hanno chiamato ieri il sindaco, Francesco Italia, rendendosi disponibili anche con la loro professionalità, nel caso in cui servisse. “Mi conoscevano- spiega il primo cittadino- per la vicenda Sea Whatch- Il loro è un gesto molto importante, per il quale li ho ringraziati a nome di tutta la comunità”. Intanto la comunità cinese di Siracusa ha raccolto delle somme. Serviranno- hanno comunicato all’amministrazione comunale- per acquistare mascherine da donare anche il questo caso al Comune e all’Azienda sanitaria provinciale, come segno di vicinanza e supporto in un periodo difficile come quello che anche il territorio sta vivendo a causa dell’emergenza Covid-19