Siracusa. Coronavirus, rinnovati d'ufficio i pass di parcheggio disabili

Rinnovati d’ufficio i contrassegni per il parcheggio dei disabili in scadenza a marzo, aprile, maggio e giugno. Il Comando di Polizia Municipale annuncia il provvedimento, legato all’emergenza Coronavirus. Tali pass saranno quindi validi fino al 30 giugno prossimo. I titolari provvederanno al rinnovo alla nuova scadenza o , nel caso in cui l’emergenza cessasse prima, nel momento in cui la situazione ritornerà alla normalità. Per i nuovi rilasci, procedura telematica. Occorrerà scrivere all’indirizzo di posta elettronica segreteria_pm@comune.siracusa.it. Con questa modalità gli uffici esamineranno i requisiti e forniranno le dovute istruzioni agli utenti.




Siracusa. Coronavirus, sanificazione straordinaria delle strade fino al 3 aprile

Pulizia straordinaria di tutta la città. L’ha disposta il sindaco, Francesco Italia per far fronte alle esigenze di sanificazione legate all’emergenza Coronavirus. La pulizia straordinaria riguarda tutto il territorio comunale, da Cassibile a Belvedere. Gli interventi sono stati avviati la notte scorsa e proseguiranno fino al 3 aprile. Il primo cittadino ringrazia gli operai che stanno effettuando questa bonifica complessiva. Le operazioni della notte scorsa hanno riguardato, nel dettaglio:  Corso Matteotti, Corso Umberto, Corso Gelone, Via Mosco, via Cadorna, Via Tisia, Via Necropoli Grotticelle, Viale Teracati, e i luoghi più frequentati, in cui si trovano  banche, uffici, negozi.




Palazzolo. Coronavirus: attivato numero comunale di pronto intervento

Nuove iniziativa a Palazzolo alla luce delle disposizioni del governo regionale. L’amministrazione comunale ha attivato un numero dedicato per i farmaci e la spesa a domicilio, con un numero per fornire informazioni o per i servizi di spesa o acquisto farmaci a domicilio. In campo le associazioni di volontariato presenti a Palazzolo (Protezione Civile, Templari Federiciani e Unitalsi) da Giovedì sarà attivo un servizio telefonico di ascolto coordinato dall’assessore Scollo (0931472221) e di pronto intervento per gestire situazioni di criticità (informazioni, difficoltà), per la spesa (generi di prima necessità) e acquisto farmaci con consegna a domicilio. Attivata anche una mail dedicata a chi autodenuncia il rientro a Palazzolo da fuori regione e aumentati i controlli da parte di carabinieri e polizia locale contro l’assembramento nei locali e il rispetto della chiusura di alcuni esercizi così come previsto dal decreto. “Controlli, monitoraggi – spiega l’ assessore Maurizio Aiello – ma non basta,ci sono ancora comportamenti che dobbiamo modificare, serve ancora più buon senso perchè in gioco c’è la salute dei nostri cari e dei più deboli della comunità. Stringiamo i denti in questa che è veramente un’emergenza che lascerà per forza un segno nella nostra economia, nella nostra cultura, nel modo di vivere”. Si è svolta nei giorni scorsi un focus group con i medici di base convocati dal sindaco Salvatore Gallo, un momento di coordinamento e condivisione per analizzare criticità e strategie utili all’applicazione del dcpm dell’ 8 marzo.




Priolo. Disinfezione di strade e palazzi: un privato mette a disposizione i macchinari

Partirà nelle prossime ore la sanificazione di strade e palazzi di Priolo. In tarda mattinata il sindaco Pippo Gianni incontrerà l’imprenditore che si è detto disponibile a dare una mano, mettendo a disposizione i mezzi di cui dispone per la pulizia straordinaria di ogni angolo del comune della zona industriale. I macchinari spargono medicinale nebulizzandolo ovunque. Interventi che riguarderanno ogni singolo elemento che possa essere fonte di contagio. “Il virus- ricorda il sindaco- si deposita sulle superfici. Ecco perchè pulire benissimo diventa fondamentale. Non è un caso se, laddove tutto è stato fatto nel rispetto delle indicazioni, oggi non si registrano più nuovi casi. In Cina come, restando in Italia, a Codogno”. Il primo cittadino assicura che gli interventi straordinari andranno avanti per almeno due settimane. “Sono certamente azioni molto utili -prosegue-accanto ai comportamenti che devono essere adottati da ognuno di noi, non solo in termini di rispetto delle disposizioni, ma anche per la pulizia delle proprie abitazioni, con prodotti a base di candeggina. I locali vanno anche adeguatamente arieggiati. Chiederemo, inoltre, ai medici, di aprire le sale d’attesa, all’interno delle quali interverremo con questo tipo di sanificazione.”. Maggiori dettagli sulle modalità di svolgimento del nuovo servizio saranno fornite al termine del vertice previsto per le 11,30.




Siracusa. Stress da Coronavirus, lo psicoterapeuta Cafiso: "I nostri limiti messi a nudo"

Giornate complicate, settimane difficili, in cui il concetto di “limitazione” entra improvvisamente nelle vite di chi non immaginava nemmeno di dover fare i conti con dei “no” che non ci sono mai stati. Dal punto di vista psicologico, la gestione della vita quotidiana, dall’entrata in vigore del decreto “Io resto a casa” per il contenimento del contagio da Covid-19 è particolarmente complessa.
Il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, lo psicoterapeuta Roberto Cafiso, affronta il tema a 360 gradi. Da una parte, le indicazioni per superare questo periodo nel miglior modo possibile, dall’altro, tuttavia, anche la previsione di un periodo successivo che potrebbe rendere evidenti i disagi che, nell’emergenza, non vengono fuori dal punto di vista psicologico. “Siamo tutti messi alla prova – spiega Cafiso – il nostro concetto di libertà è messo improvvisamente in discussione e la responsabilizzazione individuale diventa basilare per qualcosa che adesso deve venire prima e che è il bene collettivo. A questo non siamo abituati e non abbiamo nemmeno il tempo di accettare l’idea: dobbiamo rispettare le regole, subito”. 
Il primo passaggio da compiere è, per lo psicoterapeuta siracusano, fermarsi e riflettere. “Non bisogna agire d’impulso, che molto spesso porterebbe a compiere azioni che non hanno motivo di essere compiute o che diventano dannose, per noi o per gli altri. Occorre fare uno sforzo in più. Avere il buonsenso di osservare ad esempio, per chi è arrivato dalle zone rosse, prima che tutto il Paese lo diventasse, l’autoquarantena, con tutte le comunicazioni del caso da fare agli enti preposti”.
Il vero problema per tanti è che “siamo refrattari alle imposizioni, non siamo abituati, non riconosciamo le gerarchie, l’autorità. Ecco perchè c’è chi si comporta come se nulla fosse”. Un errore che, tuttavia, può avere conseguenze di una gravità estrema. “I nostri limiti sono adesso messi a nudo – prosegue Cafiso- ma questo non è il momento di opporsi, di contestare, di discutere. Lo faremo dopo. Adesso non abbiamo tempo.  Dobbiamo obbedire e basta”. La spiegazione di alcuni atteggiamenti di inosservanza delle regole sarebbe, per il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, legato al “rifiuto, una sorta di momento di autodifesa. E’ la negazione, insomma, del problema. Ribadiamo, tuttavia, che è indispensabile e senza alternative la necessità di adattarci subito affinchè questo periodo possa durare poco”.
Non è escluso, per lo psicoterapeuta, che quando l’emergenza sarà terminata, possano aumentare i casi di esaurimento da stress. “E’ capitato in altre situazioni emergenziali, come potevano essere, ad esempio, le guerre- spiega- e immaginiamo che possa accadere anche in questa circostanze. La percezione del dolore si avverte dopo, quando il pericolo è passato”.
Infine un riferimento ai bambini, a come spiegare loro quanto sta accadendo. “Nella maniera più chiara e semplice possibile- suggerisce Cafiso- Occorre dire che un gruppo di persone , che amministrano la città o la nazione, hanno studiato il modo per limitare il contagio di un virus, che altrimenti potrebbe essere contratto da un alto numero di persone, con problemi soprattutto per i più anziani, come i loro nonni e che, per questo, tutti dobbiamo fare qualche piccolo sacrificio per un periodo limitato di tempo, per poi tornare alla nostra normalità”.




Bar, ristoranti, negozi, spostamenti tra comuni: cosa cambia da oggi anche a Siracusa

Nuovi interrogativi, nuove preoccupazioni e soprattutto  l’esigenza di sapere come comportarsi adesso che l’intesa Italia è “zona rossa”. Il decreto firmato dal premier Giuseppe Conte è in vigore da questa mattina e  le misure prima adottate in Lombardia e nelle altre 14 province del Nord focolaio valgono per tutti. Entrando nel dettaglio:

Non ci si deve spostare dal proprio comune di residenza, salvo nel caso di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (come nel caso in cui non sia possibile effettuare altrimenti spese indispensabili) e motivi di salute.
Scuole chiuse fino al 3 aprile, come  università , istituti di alta formazione artistica, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie, università per anziani, corsi professionali, attività formative di enti pubblici e di privati.

Aperti bar e ristoranti , ma soltanto dalle 6 alle 18. Il gestore deve garantire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Nel caso in cui questo non avvenga, ne sarà responsabile e l’attività gli sarà sospesa.

I negozi possono rimanere aperti sempre che prevedano accessi contingentati per evitare assembramenti. Anche in questo caso, delle violazioni è responsabile il commerciante, che rischia la sospensione.

Centri commerciali chiusi, nei giorni prefestivi e festivi come i negozi al loro interno e i mercati rionali.

Le farmacie , le parafarmacie e i negozi di generi alimentari restano aperti, con le regole che valgono per gli altri esercizi.

 Niente Messe con presenza di fedeli. I luoghi di culto restano aperti per la preghiera individuale, fermo restando l’obbligo di distanza minima di un metro tra una persona e l’altra. Sospese le cerimonie civili e religiose, incluse quelle funebri. 

foto di Eliseo Lupo




Siracusa. Consegna gratuita di farmaci a domicilio, attivato nuovo servizio anti-contagio

Consegna gratuita di farmaci a domicilio a Siracusa. A seguito delle nuove misure anti-contagio,  predisposto questo servizio. Lo scopo è  evitare soprattutto agli anziani e alle persone fragili di uscire dalle proprie abitazioni. Federfarma e i volontari della Protezione Civile sono, quindi, impegnati da oggi in questa attività. Per richiedere la consegna a domicilio, occorre contattare il numero verde 800187500 . E’ attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18.




Siracusa. Rivolta dei detenuti a Cavadonna: lenzuola a fuoco e cancelli distrutti

Lenzuola date alle fiamme, brandine scagliate contro i cancelli, un’intera ala pesantemente danneggiata. Rivolta ieri sera nel carcere di Cavadonna. Se ne sono resi responsabili nella tarda serata di ieri circa 70 detenuti, dopo avere appreso delle nuove direttive del Governo in merito alla sospensione dei colloqui dei familiari per via dell’emergenza Coronavirus. Momenti di altissima tensione-erano le 23,30- con la polizia penitenziaria, all’interno, carabinieri e polizia all’esterno, impegnati a contenere la situazione. Una rabbia esplosa con violenza, arredi danneggiati, porte di sicurezza sfondate, cancelli distrutti, racconta Nello Bongionvanni del Sippe, il sindacato della polizia penitenziaria. Il timore ad un certo punto è stato quello di un’evasione di massa. Le forze dell’ordine hanno cinturato il penitenziario, impiegato anche un elicottero dei carabinieri per controllare dall’alto. Il mezzo è rimasto in volo fino a notte fonda. Momenti di tensione anche nell’istituto penitenziario di Augusta, a Brucoli ,dove una quarantina di detenuti avevano mostrato l’intenzione di avviare un’azione simile a quella di Siracusa e di molte altre carceri italiane.”Fortunatamente nel caso di Augusta- spiega Bongiovanni- la situazione è stata subito sedata, senza che potesse degenerare. I detenuti devono accettare quanto è previsto per tutti in queste settimane. Sono restrizioni legate alla tutela della salute pubblica e valgono per le persone libere come per chi è sottoposto a misure restrittive. Episodi gravissimi come quello di ieri sera dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, che il nostro sistema penitenziario è vittima di serissime falle, che non mettono nemmeno gli agenti penitenziari nelle condizioni di svolgere in sicurezza il proprio lavoro. Solo la bravura dei colleghi, la capacità di non creare muro contro muro, ha scongiurato il rischio che la rivolta provocasse situazioni ancor più problematiche, magari con feriti.




Siracusa. Coronavirus, lettera del sindaco alla città: "Fermiamo il contagio, stop egoismo"

Una lettera aperta, rivolta a tutti i cittadini di Siracusa, un invito chiaro, che fa leva sul senso di responsabilità e sulla capacità di andare oltre gli egoismi. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia si rivolge oggi alla sua città. Lo fa attraverso la sua pagina Facebook. Un post pubblicato all’alba di questa mattina. Una foto di Ortigia, del giorno che inizia e di un percorso che deve fare altrettanto, per durare il meno possibile. Italia scrive alle 6,21. Questo il testo della sua lettera alla città:

Questa nuova alba ci consegna un PAESE UNITO contro un solo #nemico, invisibile, e un unico antidoto per neutralizzarlo: l’ALTRUISMO.
CHIEDE a ciascuno di noi di rinunciare alle nostre abitudini, al nostro modo di stare insieme, di pianificare le giornate.
Ci OBBLIGA a pensare a chi è più fragile, a chi rischia perché anziano o già ammalato.
INCHIODA il nostro #egoismo ad una RESPONSABILITÀ SOCIALE che abbiamo il dovere di assumere, tutti, senza distinzione, a partire dai piccoli e grandi sacrifici che, da ora in avanti, saremo chiamati a compiere.

DIVENTIAMO tutti, occhi, braccia, mani, #cuore e fiato di quei medici e infermieri che, senza sosta, da nord a sud stanno dando aiuto e conforto a migliaia di ammalati.

SIRACUSA è con loro ed è pronta ad accogliere questa nuova sfida.
CIASCUNO di noi farà la PROPRIA PARTE; con orgoglio, fiducia e senso del dovere.
Con una sola, potente voce: FERMIAMO il CONTAGIO”.

 




Siracusa. Coronavirus Covid-19 : tutte le informazioni per chi deve viaggiare in aereo

Aeroporti tutti aperti e funzionanti, voli garantiti ma con determinate prescrizioni. Questo, in sintesi, quanto previsto dalle disposizioni emanate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nella notte, con l’estensione della “zona rossa” all’intera Italia per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e limitarne quanto possibile il contagio. Questi i principali aspetti contenuti nel nuovo decreto.

Gli aeroporti italiani sono tutti aperti e funzionanti  e le operazioni di volo sono garantite, a condizione che siano osservate alcune prescrizioni indicate nelle disposizioni richiamate e cioè: Coloro che utilizzano il mezzo aereo da/per le zone “a contenimento rafforzato” di cui al Dpcm dell’8 marzo 2020 per esigenze lavorative, per necessità o per motivi di salute devono compilare e portare al seguito un modulo fornito dalla Polizia (pubblicato e scaricabile anche sul sito dell’Enac) contenente un’autodichiarazione che attesti le sopraelencate motivazioni. Per i voli al di fuori del territorio nazionale (Schengen o extra Schengen) i residenti nelle zone “a contenimento rafforzato” di cui al Decreto dell’8 marzo 2020 dovranno compilare e presentare alla partenza e all’arrivo l’autodichiarazione con l’indicazione dello scopo del viaggio. Per quanto riguarda gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, si ribadisce che gli stessi sono consentiti con le modalità indicate (autodichiarazione da portare sempre con sé e da esibire, su richiesta, alle Autorità competenti). Pertanto, lavoratori nell’ambito del settore aereo, come ad esempio, gli equipaggi dei vettori, gli operatori aeroportuali etc. possono muoversi da e per le zone “a contenimento rafforzato”. L’Enac, ente nazionale aeroporti civili invita i passeggeri “con voli da e per gli aeroporti all’interno delle zone con restrizioni, a  contattare la compagnia di riferimento  per avere informazioni sullo stato effettivo del proprio volo”.