Colpo al clan Nardo, maxi-sequestro da 50 milioni di euro eseguito dai Carabinieri

Un sistema ben collaudato, mai messo in discussione, che non lasciava alcuno spazio ad altri nel settore dei trasporti dell’ortofrutta e in maniera particolare d egli agrumi. Nonostante in carcere dagli anni ’90 e condannato all’ergastolo anche per omicidio, Filadelfo Emanuele Ruggeri continuava a gestire un impero per conto del clan Nardo di Lentini. I carabinieri hanno effettuato questa mattina un sequestro di beni per 50 milioni tra capannoni, conti, mezzi, appartamenti . Ruggeri, esponente di spicco del clan malavitoso , secondo quanto appurato nell’ambito dell’operazione “Barrakan” , agiva attraverso prestanome, comunque suoi familiari, a cui erano intestate aziende e beni. Avrebbe così mantenuto  un forte controllo  sul territorio, a dimostrazione della capacità di influenza del clan. L’uomo aveva sviluppato strategie di guadagno, tessendo una rete che era divenuta un vero e proprio monopolio del trasporto dell’ortofrutta. Tutto questo, a discapito dei produttori, costretti a rivolgersi a queste ditte e delle altre aziende di trasporto, assolutamente fuori da ogni possibilità di lavorare nel triangolo agrumicolo. Le ditte che gestiva tramite prestanome (familiari con lo stesso cognome) si erano ingrandite nel tempo arrivando a contare 200 dipendenti e 350 mezzi.  Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla Dda di Catania che ha coordinato le indagini. Il sequestro preventivo è stato eseguito sulla base della nuova normativa antimafia. Un volume d’affari, quello delle ditte in questione, da 25 milioni di euro l’anno. Le aziende non chiuderanno. Sarà nominato un curatore. L’obiettivo finale è la confisca dei beni sequestrati, che sarebbero quindi restituiti allo Stato.




Siracusa. Vertenza Siram, sette operai nel consorzio Caec. Mercoledì nuovo incontro

Sale a sette il numero di operai della Siram che saranno assorbiti dal Caec, il consorzio che si è aggiudicato l’appalto legato ai lavori di manutenzione ordinaria e pronto intervento. L’incontro che si è svolto ieri all’ispettorato del lavoro si è concluso con la disponibilità a impiegare un’unità in più rispetto alle sei preventivate. Per il Comune erano presenti l’assessore Maura Fontana, il dirigente Marcello Costa e il funzionario Pietro Fazio, mentre i lavoratori erano rappresentati dai sindacati . Il confronto con l’impresa ha condotto ad un ulteriore passo avanti,  frutto della mediazione che l’amministrazione sta compiendo per tentare di individuare una soluzione ad una vicenda complessa. La questione è esplosa perché nel contratto dei metalmeccanici, applicato ai lavoratori, la clausola sociale, che avrebbe assicurato il passaggio automatico da una ditta all’altra di tutto il personale, è subordinata alle valutazioni dell’impresa vincitrice della gara.
“Il nuovo appalto – spiega l’assessore Fontana – tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi, era stato pensato per l’impiego di 10 operai che salgono a 11 con l’unità aggiuntiva annunciata ieri. La Siram utilizzava in tutto 13 operai, quindi due in più rispetto all’attuale servizio, ma la forbice si allarga perché il Caec utilizzerà 4 unità interne. L’Amministrazione non chiude ad altre soluzioni che possano andare incontro alle richieste dei lavoratori ma devono essere praticabili sia dal punto di vista normativo che da quello della sostenibilità economica”.
Le parti si sono aggiornate a mercoledì prossimo. Intanto il Caec avvierà i colloqui per l’assunzione dei sette lavoratori. Si tratta di due elettricisti e cinque polivalenti.




Nuovi Ecomusei a Palazzolo, Buscemi e Canicattini: c'è il decreto di Musumeci

Anche Palazzolo, Buscemi e Canicattini avranno un ecomuseo. I progetti sono stati ritenuti validi dalla Regione, che è pronta a lanciare “I luoghi del lavoro contadino” a Buscemi-Palazzolo Acreide e “Iblei” a Canicattini Bagni, oltre ad altre strutture in diversi comuni dell’isola.  L’Ecomuseo è una forma museale, che mira a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di un piccolo territorio. “Viene riconosciuto un immenso lavoro – spiega Rosario Acquaviva, fondatore del museo etnografico ” I luoghi del lavoro contadino – premiando l’esperienza che è nata dal basso da un gruppo di volontariato che ancora oggi garantisce la fruibilità di questi luoghi. Un progetto pilota il nostro che nasce negli anni 80 e che oggi finalmente viene riconosciuto come volano per la tutela del territorio, del passato e che interagisce con la comunità”. Il Presidente della Regione Musumeci, durante l’incontro nel corso del quale ha firmato il decreto, si è assunto ufficialmente l’ impegno di far seguire, in tempi brevi, un provvedimento con il quale assicurerà le prime risorse finanziarie agli 11 ecomusei e misure di accompagnamento alle altre sei strutture museali del territorio che non hanno ancora raggiunto i requisiti minimi previsti dalla legge”. “Sono orgogliosa – spiega il sindaco di Buscemi Rossella Lapira – di appartenere ad una comunità che riesce ancora oggi a mantenere viva, rinnovare e trasmettere alle nuove generazioni l’identità culturale di un paese, Buscemi, e dell’intero territorio ibleo. Le piccole botteghe, le abitazioni di un tempo ormai lontano, i vicoli e i paesaggi accompagnano, passo dopo passo, il visitatore a riscoprire odori e sapori delle antiche tradizioni buscemesi.  Si amplia ancor più l’offerta turistica – conclude l’assessore al turismo di Palazzolo, Maurizio Aiello – con un itinerario ecomuseale storico e naturalistico che si aggiunge a quello barocco e gastronomico. I numeri di questi ultimi due anni ci danno ragione. Centinaia di visitatori al mulino solo nei weekend, iniziative con le scuole, ripristino di sentieri insieme al mondo dell’associazionismo. Non mi stancherò mai di dirlo: il futuro di queste comunità passa per il turismo lento”.




Siracusa. Il prefetto Scaduto in visita alle Forze dell'Ordine, "grata per il vostro impegno"

Giornata di incontri per il prefetto di Siracusa, Giusy Scaduto, che si è dedicata ad una serie di visite istituzionali.
In Questura il primo appuntamento. Ad accoglierla, il questore Gabriella Ioppolo insieme ai funzionari della Polizia di Stato di tutta la Provincia. Il prefetto ha espresso parole di vicinanza e di vivo apprezzamento per l’operato della Polizia.
Nella sede del comando della Guardia di Finanza, è stato il comandante provinciale, colonnello Luca De Simone, a dare il benvenuto al prefetto, unitamente a tutti gli ufficiali ed i comandanti di reparto. Con un sintetico ma efficace briefing sono state illustrate le attività e il nuovo assetto organizzativo territoriale della Guardia di Finanza.
Il prefetto Scaduto ha poi visitato la Capitaneria di Porto, accompagnata dal capo del compartimento marittimo di Siracusa, il capitano di vascello Luigi D’Aniello. In sala operativa, sono state mostrate al prefetto le moderne strumentazioni per il soccorso marittimo, il monitoraggio del traffico navale e la tutela ambientale.
Il prefetto ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro quotidiano impegno nella provincia di Siracusa.




Siracusa. L'assessore Buccheri nel Pd, i Verdi rivendicano un assessore in giunta

E’ durata pochi mesi l’esperienza dei Verdi nella giunta comunale retta dal sindaco, Francesco Italia. Dopo l’adesione dell’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri al Partito Democratico, i Verdi rivendicano adesso un loro esponente in giunta. Lo chiarisce in maniera inequivocabile una nota di Salvo La Delfa. “E’ evidente che Andrea Buccheri non rappresenta più il movimento ambientalista- dichiarano Salvo La Delfa, Alberto Scamacca e Salvo Costantino- Era stato scelto e indicato dai responsabili dei Verdi quale assessore di riferimento e a nome del gruppo aveva operato fino al suo passaggio, avvenuto di recente, al Pd”. Nella nota, anche un passaggio di ringraziamento per il lavoro svolto insieme, ma è subito dopo che i Verdi evidenziano la “questione dell’assenza di un loro rappresentante nell’esecutivo di Siracusa”. Nei prossimi giorni, in programma un incontro con il sindaco per parlare di prospettive, anche in vista del previsto rimaneggiamento della giunta. I Verdi chiederanno di tenere in considerazione “la notevole adesione di simpatizzanti registrata in questa fase di tesseramento al movimento ambientalista”. Il Partito Democratico ha rinforzato le proprie fila nelle ultime settimane. Buccheri, eletto consigliere comunale con Democratici per Siracusa, lista a supporto del sindaco Italia alle ultime amministrative, era poi confluito nei Verdi , vicino a Raffaele Gentile. La nuova scelta politica sarebbe proprio legata al gruppo che fa riferimento all’ex sottosegretario.




Siracusa. Don Massimo parroco della chiesa del Pantheon: succede a monsignor Manciagli

E’ Don Massimo Di Natale il nuovo parroco della chiesa di San Tommaso Apostolo al Pantheon. Dopo l’improvvisa scomparsa di mons. Paolo Manciagli, la parrocchia era retta da un amministratore. L’inizio del ministero con il rito di ingresso avrà luogo durante la celebrazione eucaristica di domenica 16 febbraio alle 19.00.
Don Massimo, economo della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa, è stato per  sedici anni parroco a Belvedere e a Città Giardino. “Il Pantheon è stato una seconda casa-racconta Don Massimo-  un luogo scelto per la celebrazione del mio XXV anniversario di ordinazione nella primavera del 2018. E’ la comunità che ha visto formarsi la mia famiglia nel matrimonio dei miei genitori Italia e Marcello, l’itinerario di fede, dove ho coltivato la vocazione “. Don Massimo è docente al’Istituto Superiore “ Rizza” di Siracusa, docente dei corsi di Liturgia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Metodio” di Siracusa, docente di Liturgia sacramentaria al corso per i diaconi permanenti e della Scuola di teologia di base “S. Giovanni XXIII”. E’, inoltre, direttore dell’ufficio liturgico diocesano e direttore nella sezione pastorale liturgica, componente della commissione diocesana per la Pastorale della Salute, maestro delle celebrazioni liturgiche dell’arcivescovo, assistente ecclesiastico-cerimoniere religioso dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme della sezione di Siracusa, socio e componente del Centro d’Azione Liturgica Nazionale (CAL), e cerimoniere dello stesso, responsabile diocesano per la formazione dei Ministri Straordinari della Santa Comunione, assistente spirituale della Sottosezione UNITALSI di Siracusa.




Siracusa. Fuoco in via Paternò, due auto in fiamme: indaga la polizia

Due auto in fiamme in via Paternò. L’incendio è divampato ieri sera. A fuoco una Ford Fiesta e una Toyota Corolla Verso. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. I rilievi condotti subito dopo le operazioni di spegnimento non hanno consentito di risalire con certezza all’origine del rogo. La polizia ha avviato le indagini del caso.




Bandiera Verde a Noto, spiagge a misura di bambino: i pediatri "premiano" il litorale

Bandiera Verde anche quest’anno per il litorale di Noto. Per il quarto anno consecutivo, assegnato il riconoscimento conferito ogni anno da oltre 2mila pediatri italiani, coordinati dal prof. Italo Farnetani, ordinario di Pediatria della Libera Università Ludes di Malta, alle spiagge ritenute adatte ai bambini.Si tratta di quelle spiagge ritenute con accesso facile, acqua limpida e bassa vicino alla riva, con la presenza di bagnini e scialuppe di salvataggio e che offrono spazi per l’allattamento o il cambio dei pannolini.In Italia ne sono state individuate 144, di cui 16 in Sicilia e solo una in provincia di Siracusa, appunto quella di Vendicari a Noto. La cerimonia di consegna è in programma il 27 giugno ad Alba Adriatica, in provincia di Viterbo nelle Marche.”Segno che gli sforzi della mia amministrazione – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – vanno nella direzione giusta. In questo caso, è quella di assicurare i migliori servizi possibili a chi sceglie le nostre spiagge per trascorrere qualche ora al mare o, più in generale, le vacanze estive. Abbiamo sempre puntato su progetti di qualità per il nostro litorale, avviando il servizio di assistenza ai bagnanti sulla spiaggia pubblica e garantendo l’accesso per i diversamente abili. Servizi che lanceremo anche per questa estate”.

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Floridia. Addio alla Palma di piazza del Popolo: un pezzo di storia va via per ragioni di sicurezza

Addio alla storica palma di piazza del Popolo. Per ragioni di sicurezza la decisione, più volte negli anni rinviata, con una serie di provvedimenti tampone, alla fine è stata assunta e i mezzi sono entrati in azione. Una ferita, in realtà, per i floridiani, che parlano sui social di “un pezzo della storia, un pezzo dell’infanzia di tanti che va via irrimediabilmente”. I cittadini non nascondono, soprattutto su Facebook, il proprio dispiacere per l’addio a quello che è diventato di certo un simbolo di Floridia. C’è chi mette in dubbio la possibilità che la palma potesse davvero spezzarsi e causare danni seri a persone o cose. Diverse le spiegazioni che vengono fornite a supporto di questa teoria. Nulla che, comunque, a questo punto, possa cambiare qualcosa. La palma di piazza del Popolo fa parte adesso del passato. La decisione è stata assunta dal commissario straordinario, Giovanni Cocco, dopo un approfondimento condotto con l’Ufficio Tecnico e la Protezione Civile.




Siracusa. Vendita illegale di ricci di mare: sequestro e sanzione di 4 mila euro a due sub

L’intervento tempestivo del personale della Guardia Costiera di Siracusa, coadiuvato dai Carabinieri della Stazione di Ortigia, ha impedito che venisse portata a termine un’attività di pesca illegale di ricci di mare da parte di due pescatori subacquei dotati di autorespiratore.A seguito di una telefonata al Numero Unico di Emergenza (N.U.E.) pervenuta la mattina di martedì 4 febbraio u.s. alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa, veniva segnalata la presenza di una barchetta in vetroresina in prossimità della spiaggetta denominata “Cala Rossa”, in zona Lungomare di Levante dell’isola di Ortigia, con la presenza di due pescatori subacquei intenti ad effettuare pesca di ricci di mare.
Nella località segnalata veniva prontamente inviato personale militare dipendente, sia via terra che attraverso l’intervento della motovedetta M/V CP 537, la quale nel giro di poco tempo intercettava l’unità segnalata e provvedeva ad identificare i due occupanti a bordo.
I due diportisti, persone già note ai militari per la reiterazione di violazioni amministrative in materia di pesca di frodo di ricci di mare, non presentavano a bordo alcuna attrezzatura né prodotto ittico. Per tale motivo, ultimati i controlli di rito, i due soggetti venivano rilasciati, mentre il personale militare operante, intuendo che il prodotto ittico e le attrezzature fossero state lasciate sul fondale, rimaneva in zona per monitorare gli spostamenti degli stessi.
Dopo poco tempo, difatti, la Motovedetta individuava poco più a Nord, precisamente presso la scogliera del “Forte Vigliena”, due sub che uscivano frettolosamente dall’acqua cercando di portarsi lungo la strada principale, Via Nizza. A bordo della radiomobile della Guardia Costiera, il personale militare raggiungeva i due soggetti, che risultavano essere i diportisti precedentemente identificati, i quali venivano trovati in possesso di due grosse sacche di ricci di mare e di un autorespiratore. I pescatori subacquei, consci che sarebbero stati elevati nei loro confronti dei processi verbali di illecito amministrativo e di sequestro del prodotto ittico pescato, cominciavano a mostrare segni di nervosismo e resistenza.
Nel frattempo interveniva prontamente una pattuglia della Stazione Carabinieri di Ortigia, allertata dalla Sala Operativa della Guardia Costiera. Uno dei due pescatori a quel punto gettava in mare le due sacche contenenti un grosso quantitativo di ricci di mare. Soltanto grazie all’intervento della motovedetta della Guardia costiera, a bordo della quale era imbarcato un sub, si riusciva a recuperare le due sacche, che risultavano contenere circa 800 ricci di mare ancora vivi.
I due contravventori venivano sanzionati ai sensi della normativa vigente per pesca di ricci di mare oltre il limite consentito dalla legge e con l’ausilio di autorespiratore, per un totale di quattromila euro. Il prodotto ittico sequestrato, ritrovato ancora vivo, veniva rigettato in mare e l’autorespiratore custodito presso gli Uffici della Capitaneria di Porto.